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    La proposta della Lega maschile: “Un nuovo protocollo per ricominciare”

    Di Eugenio Peralta
    Il paradosso della pallavolo italiana continua: le squadre sono iscritte, gli organici sono completi, la preparazione è ricominciata ma, secondo le regole attuali, non si può giocare e nemmeno allenarsi a pieno ritmo. Una situazione che rischia di ritardare ulteriormente l’inizio della stagione, sconvolgendo un calendario ormai ampiamente pianificato, a meno di un intervento immediato. E dalle Consulte di Superlega, Serie A2 e A3 una proposta è arrivata, anzi due, come spiega Massimo Righi, presidente di Lega Pallavolo Serie A.
    “Abbiamo deciso di seguire due strade: in prima battuta chiederemo di applicare alla pallavolo lo stesso protocollo del calcio, e da contatti informali con il Ministero della Salute siamo ragionevolmente sicuri che verrebbe accettato. Questa soluzione avrebbe costi molto importanti per le società, nell’ordine dei 10mila euro al mese, e certamente non ci soddisferebbe, ma almeno ci consentirebbe di ripartire in qualsiasi momento. Nel frattempo, lotteremo perché venga applicato un protocollo meno severo, che permetta di effettuare tamponi ai giocatori ogni 7-10 giorni anziché ogni 4: così i costi si ridurrebbero a 2-3mila euro mensili e sarebbero più sostenibili“.
    Come siete arrivati a questa decisione?
    “Siamo tutti concordi sul fatto che con l’attuale protocollo, quello della Fipav, non è possibile praticare normalmente la pallavolo e disputare partite o allenamenti congiunti. Si può essere d’accordo o meno, ma se l’Istituto Superiore della Sanità ci classifica come sport di contatto e ritiene certe fasi di gioco altamente pericolose, è chiaro che questo è un vincolo importante“.
    Quale sarebbe l’iter per l’approvazione della proposta?
    “Dobbiamo innanzitutto condividerla con la Lega Pallavolo Serie A Femminile e con la Federazione, e poi presentarla all’Ufficio Sport della Presidenza del Consiglio. Mi auguro di arrivare all’assemblea di mercoledì 29 luglio con il protocollo già approvato. Certo, c’è sempre la speranza che nel prossimo decreto il Governo introduca condizioni meno restrittive per la ripresa dell’attività sportiva, e in quel caso il protocollo non servirebbe più. Ma non ci spero molto“.
    Le nuove regole sarebbero applicabili a tutti?
    “Forse, nella versione meno restrittiva, sarebbero sostenibili anche per Serie A2 e A3. In caso contrario, dovremo trovare una soluzione per giocare con la mascherina. Ma con queste categorie possiamo permetterci di aspettare ancora un po’ per valutare come si evolverà la situazione, visto che molte squadre inizieranno ad allenarsi a fine agosto. Per la Superlega bisogna decidere subito, e l’uso della mascherina – soprattutto delle attuali mascherine – non è compatibile con l’importanza dello sforzo fisico dei giocatori“.
    Condivide la posizione della Federazione, che di fatto ha sempre mantenuto invariato il testo del protocollo?
    “Purtroppo ci dobbiamo adeguare a quello che decidono le autorità. Forse si sarebbero potute fare delle azioni di protesta più eclatanti, oppure perseguire prima la strada di un nuovo protocollo. Ma ricordiamoci che siamo di fronte a una legge dello Stato, non si può andare contro la legge. Inoltre non è facile rapportarsi con le istituzioni, dal momento che la situazione cambia di giorno in giorno e addirittura da Regione a Regione“. LEGGI TUTTO

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    L’allarme di Mauro Fabris: “Il Governo deve muoversi, se non si riparte si chiude”

    Di Eugenio Peralta
    La pallavolo italiana si è risvegliata nel mondo del “Deserto dei Tartari“: ormai da mesi vive in eterna attesa di qualcosa che non si sa se e quando arriverà. Nello specifico, di nuove regole che permettano di tornare a giocare o quantomeno di allenarsi in sicurezza, superando l’attuale, rigidissimo protocollo emanato dalla Fipav. Nel frattempo il tempo passa, la data (presunta) di inizio dei campionati si avvicina e Mauro Fabris, presidente di Lega Pallavolo Serie A Femminile, dopo l’assemblea dei club lancia l’allarme: “Qui, se non si riparte, si chiude“.
    Qual è la posizione delle società di Serie A di fronte a questa condizione di vuoto normativo?
    “La situazione è gravissima. È inconcepibile la posizione di parte del Governo e del Ministro dello Sport; inconcepibile come si pensi a nuovi decreti, su temi come il vincolo di mandato per i presidenti federali, dimenticando il problema più importante che è poter tornare a praticare gli sport. Non abbiamo nemmeno sollevato il tema degli spettatori, che pure sarebbe importante, ma almeno chiediamo di capire come sia possibile riprendere. Tutti i giorni assistiamo in tv ad ‘ammucchiate’ di calciatori e per noi il Comitato Tecnico Scientifico non ha uno straccio di indicazione, non dico sulle partite, ma almeno sugli allenamenti“.
    Che evoluzione si aspetta?
    “Intanto ho già fatto sapere al Governo di togliersi dalla testa che le società possano svolgere le funzioni delle autorità sanitarie. Prenderemo iniziative forti nei prossimi giorni“.
    C’è una deadline entro la quale emanare nuove regole per riuscire a iniziare la stagione entro i tempi previsti?
    “Se ci fosse, sarebbe ieri“.
    La Federazione ha tenuto fin qui una posizione molto rigida, di fatto limitandosi a deplorare il mancato intervento del Governo. Lei è d’accordo?
    “Ogni 15 giorni la Federazione aggiorna il suo protocollo senza fare nemmeno un cambiamento: capisco le difficoltà, ma credo che insieme al Coni si sarebbe dovuta scegliere una linea più decisa, proponendo delle alternative. Questa è una delle funzioni che competono alla Fipav“.
    Chi si assumerà l’onere della decisione finale?
    “Quello che è certo è che non deve ripetersi il rimpallo di responsabilità a cui abbiamo assistito all’inizio di questa che è stata una vera e propria tragedia. Ci ricordiamo tutti delle squadre costrette a partire per le zone rosse senza sapere se sarebbero potute tornare indietro… Mi auguro che si sia imparato qualcosa da quanto accaduto e ognuno si prenda le proprie responsabilità“. LEGGI TUTTO

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    Le Federazioni danno mandato a Malagò di discutere la riforma dello sport

    Foto Federazione Italiana Pallavolo

    Di Redazione
    Piena fiducia dalle Federazioni a Giovanni Malagò, presidente del Coni, per discutere la proposta di riforma dello sport presentata dal ministro Vincenzo Spadafora. In seguito alla riunione tenutasi ieri presso il Salone d’Onore del Coni, i presidenti delle 44 Federazioni sportive nazionali hanno dato mandato a Malagò di incontrare il Ministro per rappresentare le loro istanze in merito all’imminente approvazione dei Decreti attuativi della legge delega.
    (fonte: Ansa) LEGGI TUTTO

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    Tutela dei lavoratori, vincolo sportivo e non solo: Malagò incontra i presidenti

    Di Redazione
    Una riunione informale tra Giovanni Malagò, presidente del Coni, e i presidenti delle 44 Federazioni sportive italiane, per discutere dell’argomento all’ordine del giorno: la riforma dello sport presentata dal Ministro competente Vincenzo Spadafora. Come riporta il Corriere dello Sport si svolgerà oggi il meeting tra i principali dirigenti sportivi italiani per parlare di un testo destinato ad aprire molti fronti di dibattito: e proprio a questo scopo è stata fatta circolare la bozza di 124 pagine che, dopo le opportune modifiche, dovrà essere approvata in Consiglio dei Ministri entro l’8 novembre.
    I temi sul piatto sono tanti, a cominciare dall’istituzione di un nuovo soggetto istituzionale con poteri di vigilanza, il Dipartimento dello Sport, gestito direttamente dalla Presidenza del Consiglio (e che quindi continuerebbe a funzionare anche qualora non venisse designato un Ministro per lo Sport). Una novità destinata ad alterare gli equilibri già precari tra Sport e Salute e Coni. Sempre sul piano politico c’è poi un altro provvedimento che interessa molto da vicino le Federazioni: il limite di mandato a 12 anni per i presidenti, a cui si affiancheranno altre norme come l’incompatibilità tra le cariche sportive e quelle politiche.
    Altri argomenti riguardano più da vicino l’attività quotidiana delle società: il principale è la riforma del lavoro sportivo, che garantirebbe nuovi contratti ad atleti e tecnici dilettanti, ma anche fisioterapisti, lavoratori del fitness, collaboratori di società e istituzioni, iniziando un percorso che potrebbe portare all’equiparazione con il lavoro dipendente. E poi c’è il fronte caldissimo dell’abolizione del vincolo sportivo, rivendicata da Spadafora come un atto di “liberazione” per gli atleti dilettanti, ma al tempo stesso molto temuta dalle società che lavorano nel settore giovanile e temono di veder sparire contributi fondamentali per la loro sopravvivenza.
    (fonte: Corriere dello Sport) LEGGI TUTTO

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    Puntata speciale per SoloVolley: si parla di manga e cartoni animati!

    Di Redazione
    Sarà una puntata molto speciale quella di venerdì 17 luglio per SoloVolley, il magazine radiofonico di Radio BustoLive sul mondo della pallavolo. Questa sera, infatti, si parlerà quasi esclusivamente di manga, anime e cartoni animati sul volley: un filone molto vasto, che inizia dai grandi classici Mimì e Mila e Shiro per arrivare al molto più recente Haikyu!!, popolarissimo anche tra le nuove generazioni.
    Il programma, condotto da Samuele Ferretti, Marco Colombo e Jennifer Velazco, potrà contare a partire dalle 20.30 su tre ospiti molto speciali: Eleonora Mancini, responsabile della principale pagina Facebook dedicata ad Haikyu, Andrea Colli, giocatore del Karasuno Volley, una squadra di Vergiate (Varese) che scende in campo con maglie ispirate proprio al mondo dei manga giapponesi, e infine Dario Cordella, che oltre a essere l’addetto stampa della Futura Volley Giovani di Serie A2 è anche un grande appassionato e collezionista di fumetti. Nel corso della puntata è previsto anche il consueto intervento del caporedattore di Volley NEWS, Eugenio Peralta.
    SoloVolley può essere seguita in diretta streaming sul sito www.bustolive.it, sulla pagina Facebook, sul canale YouTube della radio o sulla App gratuita per iOS e Android. Per interagire con la diretta è possibile inviare un messaggio Whatsapp al numero 347-3862105. LEGGI TUTTO

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    #CuoreFedePassione, l’impegno dell’Argos

    Di Redazione
    #CuoreFedePassione è il protocollo d’intesa sul quale nel 2016 il Vescovo Mons. Gerardo Antonazzo, come rappresentante di un’intera comunità religiosa e spirituale, assieme a patron dell’Argos Volley, Gino Giannetti, ha posto la firma a favore dell’intero territorio.
    La società sportiva e la Diocesi di Sora-Cassino-Aquino-Pontecorvo decisero di camminare a braccetto mettendo fede e sport al servizio dei più giovani affinché potessero conoscere e fare propri i valori comuni a entrambi, crescere nel miglior modo possibile diventando gli adulti consapevoli del domani, cittadini coscienziosi, padri di famiglia, lavoratori.
    Quel protocollo ha sancito qualcosa di indissolubile che giorno dopo giorno l‘Argos e la Diocesi continuano a mostrare camminando l’uno al fianco dell’altro verso obiettivi comuni.
    La solidarietà dimostrata negli ultimi giorni dall’ambiente ecclesiastico attraverso il comunicato a firma di Don Domenico Simeone, ne è testimone, ma soprattutto è energia vitale per tutta la società Argos Volley che sentitamente ringrazia e ne fa tesoro.
    “Un gesto importantissimo che ci lusinga – commenta Patron Gino Giannetti -, parole piene di grandissimo significato, e non di chi ti tende la mano ma di chi ti cammina a fianco. Di chi ha compreso e ha vissuto attivamente e fattivamente la grandezza dei valori sociali che potevano essere, e assieme abbiamo raggiunto. Di chi immediatamente ha avuto completa percezione delle conseguenze scaturite dalla nostra non facile ma necessaria decisione.
    Onorato di aver potuto condividere il percorso fin qui intrapreso assieme a Mons. Antonazzo e a tutta la nostra chiesa locale, e confidando nella certezza che continuerà a essere in divenire, rinnovo il mio impegno e quello di tutta l’Argos Volley verso il nostro territorio, affinché i valori in cui crediamo non vengano meno”.
    Proprio questa vicinanza da parte del Vescovo Antonazzo e di tutta la Diocesi, fa capire a pieno che #CuoreFedePassione non è solo un progetto comune portato avanti con dedizione e devozione, ma è tutto quello in cui crede chiunque ne è parte integrante.
    CuoreFedePassione sono e saranno i principi ai quali il club continuerà a ispirarsi per i progetti futuri, con l’attività che porrà le sue basi sugli auspici di Don Domenico Simeone e che dunque sarà ancora e sempre volta a essere qualificante dal punto di vista educativo e sportivo e a trasmettere a bambini e ragazzi la voglia di essere protagonisti nello sport e nella vita.
    Durante la finale del torneo “Oasi dei Sapori Volley Cup” del 2018, Mons. Antonazzo spiegò ai ragazzi e alle famiglie presenti che
    “La Fede, il Cuore e la Passione, prendono tutta la vita di ogni persona, in particolare dei giovani. Forse la passione e il cuore un po’ di più, ma la sfida è proprio questa, riuscire a far avvicinare allo stesso livello anche la fede. Ed è per questo motivo che la Chiesa si interessa delle persone attraverso lo sport, perchè lo sport è un ambiente educativo che forma la persona”.
    Ed è sicuramente per questo, per la reale possibilità di perdere un importantissimo ambiente di aggregazione formativo con conseguente “impoverimento per l’intero nostro territorio” che, come ci racconta Orlando Polsinelli – Responsabile Argos Volley per i progetti con la Diocesi – “Mons. Antonazzo subito dopo l’uscita del comunicato stampa con il quale la società Argos Volley annunciava la decisione non facile di non iscriversi al campionato di SuperLega, mi ha contattato per conoscere a pieno la situazione. Ne è rimasto molto colpito e dispiaciuto, e ha voluto dimostrarci pubblicamente la sua vicinanza con il comunicato apparso sul sito internet ufficiale della diocesi e rimbalzato velocemente su tanti media locali e non solo, che molto bene ha fatto all’animo e allo spirito dell’intera società.
    In questi anni di collaborazione, tanti sono stati i risultati e bei momenti condivisi, l’ultimo proprio pochi giorni prima del lockdown davanti le telecamere di Tv2000, a Sora proprio per parlare del nostro progetto inserito nell’ambito della CEI Sport4Joy che sintetizza così:
    “Spesso pensiamo che la gioia sportiva sia collegata solo alla vittoria nella competizione. In questo modo aumentiamo a dismisura l’agonismo dello sport che in realtà è solo funzionale: la vera sfida è con se stessi e la vera gioia è nel vivere questa sfida, accettando il proprio limite, vivendo le relazioni, godendo del divertimento sano.”
    Poche righe che racchiudono una grande verità e realtà, alle quali posso solo aggiungere con certezza che questa gioia è viva e pulsante nei cuori di tutto lo staff dell’Argos Volley e che, animati da questa, continueremo a portare avanti il progetto assieme alla nostra chiesa locale”.
    Un impegno che l’Argos Volley vuole continuare e ancora più energicamente a onorare con #CuoreFedePassione.
    (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    4^puntata di Trentino Volley Story: Burgsthaler, Sintini rivivono lo Scudetto 2013

    Di Redazione
    La quarta puntata di “Trentino Volley Story” – nuovo format ideato da RTTR per rivivere i momenti più belli della ventennale storia gialloblù – racconterà la vittoria dello Scudetto 2013, conquistato il 12 maggio 2013 dall’Itas Trentino vincendo per 3-2 al PalaTrento gara 5 di Finale Play Off contro Piacenza.
    Prima della messa in onda della differita integrale della partita, la conduttrice Sara Ravanelli ripercorrerà quel ricordo e quella singola sfida con due ospiti: in collegamento via Skype dall’Umbria ci sarà Jack Sintini, mentre in studio sarà presente Matteo Burgsthaler, rispettivamente palleggiatore e centrale della squadra di allora.
    (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO