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    Padova, U.G.O. Unite Gareggiamo Ovunque è il nuovo Charity partner

    Di Redazione
    Sarà l’associazione U.G.O. Unite Gareggiamo Ovunque – Onlus il nuovo charity partner per la stagione 2020/21 della Pallavolo Padova. Come da tradizione, il logo del charity partner sarà presente sulla divisa di gioco della prima squadra. 
    L’associazione U.G.O. Unite Gareggiamo Ovunque Onlus è formata da donne operate di cancro al seno che praticano il dragon boat, una disciplina sportiva di antica origine orientale, praticata su barche con la testa e la coda a forma di drago. S’inizia a parlare di squadre di dragon boat “in rosa” alla fine degli anni novanta quando studi scientifici hanno dimostrato come questo sport sia utile per la riabilitazione psico-fisica delle donne operate al seno. La squadra padovana è nata nel 2015 quando è stato dato avvio ad un progetto pilota realizzatosi all’interno della Breat Unit dello I.O.V., con la collaborazione della Canottieri Padova e della Sezione Dragon Boat dell’A.R.C.S..
    Dal 2016, le UGO hanno iniziato a gareggiare, sia in Italia che all’estero, con l’obiettivo di promuovere il loro progetto affinché tutte le donne che hanno avuto la loro esperienza possano conoscere l’attività del dragon boat e decidere di sperimentarla. L’associazione si pone come mission quella di promuovere e diffondere i benefici dell’attività fisica, i valori dello sport e la ricerca della salute psico-fisica delle donne operate al seno.
    Una mission che la presidentessa Valeria Mazzucato spiega perfettamente rispondendo a queste domande.
    Con quale spirito affrontate questa partnership con la Pallavolo Padova e quali sono i valori che a vostro parere uniscono la vostra attività con il volley? «Pallavolo e Dragon Boat sono in apparenza due sport che poco hanno in comune: sport di terra uno e d’acqua l’altro. Pallavolo Padova, squadra maschile composta da giovani atleti, con una preparazione fisica impeccabile; U.G.O., squadra femminile, composta da donne operate al seno, con età e forma fisica molto diverse, che si allenano regolarmente seppur due volte alla settimana. Ma entrambe le squadre condividono i valori dello sport, il desiderio di esprimere le potenzialità, la voglia di competere, la soddisfazione di trarre dalla pratica dello sport di squadra benefici non solo fisici, ma anche psicologici e sociali. La squadra U.G.O. è una compagine motivata, forte, coesa ed ambiziosa, che negli allenamenti affronta la fatica con il sorriso. A ciò si aggiunge un profondo desiderio di riscatto nei confronti della vita, che in alcuni periodi ha penalizzato le sue atlete. E’ l’amore per la vita che ci dona vivacità, gioia e desiderio di costruire insieme il futuro».
    Quali sono gli obiettivi che vi ponete nel prossimo futuro? «L’obiettivo principale è quello di consolidare e strutturare le attività, affinché l’associazione diventi il punto di riferimento per tutte le donne operate di tumore al seno che desiderino affrontare il percorso di riabilitazione post malattia anche attraverso la pratica di un’efficace e divertente attività sportiva. Sono ormai diversi gli studi scientifici che hanno provato come la pratica del dragon boat arrechi notevoli benefici fisici, ma anche psichici, a chi è stato operato al seno. Nei 5 anni di attività, la squadra ha partecipato a numerose competizione ed eventi sportivi a livello locale, nazionale ed internazionale, sia come “donne in rosa” che come squadra femminile, distinguendosi sempre per i risultati ottenuti. Dopo la partecipazione, nel 2018 a Firenze, ai mondiali IBCPC delle donne in rosa, la squadra si è recentemente iscritta alla prossima edizione che si terrà in Nuova Zelanda nel 2022».
    Come possono concretamente sostenervi i tanti tifosi bianconeri?«Il sostegno delle persone è fondamentale sia in termini di divulgazione dell’attività di prevenzione e riabilitazione che svolgiamo, sia in termini di sostegno materiale. Per praticare il dragon boat servono imbarcazioni, pagaie, giubbini salvagente, divise per le atlete, sostenere i costi per le iscrizioni alle competizioni e le trasferte. Con le entrate finora principalmente costituite da quote delle associate e loro contributi, è sempre più difficile garantire a tutte le donne operate di poter praticare questo sport; pertanto, ogni tipo di aiuto, anche il più piccolo, è per noi vitale. L’associazione è una Onlus, pertanto ci sono agevolazioni fiscali sulle donazioni ed è iscritta al 5 per mille».
    (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    I sindaci scrivono a Spadafora: “Riapriamo i palazzetti al pubblico”

    Di Redazione
    I sindaci “di serie A” scrivono al Ministro dello Sport: a Vincenzo Spadafora è stata inviata ieri una lettera siglata dai primi cittadini (o dagli assessori competenti) di diversi comuni italiani che ospitano squadre di massima serie di pallavolo e basket, con la richiesta di riaprire i palazzetti al pubblico nel rispetto delle norme di sicurezza. A firmare la missiva sono stati i rappresentanti di Trento, Padova, Roma, Ravenna, Cremona e Casalmaggiore.
    Questo il testo della lettera, come riportato da Cremona Oggi: “Noi, amministratori delle città delle squadre di basket e volley, maschile e femminile, che militano in A1, vorremmo richiamare la Sua autorevole attenzione sul momento di particolare difficoltà vissuto dallo sport in questi ultimi mesi. Il quasi totale stop alle attività, imposto dall’emergenza sanitaria in corso, ci ha fatto comprendere, semmai ce ne fosse stato bisogno, la funzione fondamentale dello sport agonistico, sia di quello giocato sia di quello vissuto da spettatori: si tratta di un ruolo ricreativo, sociale e anche economico, si tratta di una componente determinante della vita delle nostre città a cui non vorremmo dover rinunciare nei mesi che verranno.
    Alla vigilia della ripartenza dei campionati, siamo preoccupati per l’attuale clima di incertezza. Anche se la quasi totalità degli sponsor ha confermato il proprio sostegno, dimostrando sensibilità e vicinanza alle squadre, la campagna abbonamenti è ferma, in attesa che vengano definite le opportune regole per disciplinare la presenza del pubblico. Pubblico che è un pilastro imprescindibile per le società sportive e che, avendo dimostrato già in passato di essere maturo e responsabile, siamo sicuri potrà garantire, anche in questa circostanza, il massimo rispetto dei protocolli che verranno definiti in funzione anti Covid.
    Egregio Ministro, sicuri del Suo sostegno e del Suo impegno in materia, Le scriviamo per chiederLe di agevolare la ripartenza dei campionati e la riapertura dei nostri palazzetti considerando la necessità di prevedere regole diversificate a seconda dei contesti; ci riferiamo in particolare al numero dei posti a disposizione del pubblico, che deve essere proporzionato alla capienza della struttura e non può né essere definito a priori né essere uguale per tutti. A questo proposito, riteniamo che le società sportive e i Comuni possano essere responsabilizzati nell’elaborazione di un piano cittadino capace di garantire il distanziamento fisico e insieme di tradurre in pratica tutte le precauzioni raccomandate dagli esperti.
    Ingressi scaglionati, riduzione della capienza in base al numero di posti disponibili, gestione del pubblico per settori, potrebbero garantire quelle condizioni di sicurezza che stanno a cuore non solo alle autorità sanitarie, ma anche alle società sportive e alle istituzioni pubbliche di cui, in quanto assessori e sindaci, siamo rappresentanti. Sollecitiamo pertanto la definizione tempestiva di protocolli in grado di salvaguardare insieme la sicurezza sanitaria, gli aspetti economici e quelli legati allo spettacolo. Conoscendo la serietà delle nostre società e il fair play del nostro pubblico, riteniamo che sia un’impresa possibile, a cui i Comuni sono pronti a dare il proprio contributo favorendo tutti gli adeguamenti organizzativi che si renderanno necessari“.
    (fonte: Cremona Oggi) LEGGI TUTTO

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    Giulio Sabbi papà per la seconda volta: è nata la piccola Gaia

    Foto Ufficio Stampa Top Volley Cisterna

    Di Redazione
    Fiocco rosa in casa Top Volley Cisterna. L’opposto Giulio Sabbi è diventato papà per la seconda volta: all’alba di oggi (venerdì) alle 4:36 nell’ospedale di Oderzo, nel trevigiano, è nata Gaia una piccolina di poco più di tre chili. L’opposto di Zagarolo aveva raggiunto la moglie Federica nelle ore precedenti alla nascita e ha celebrato questo lieto evento con i famigliari prima di dedicare alla neonata anche un post sui social.
    «Benvenuta Gaia» con la baby-Sabbi che è la seconda figlia dell’atleta della Top Volley: l’altra si chiama Greta ed è nata nel 2018. «Sono felicissimo e la mamma sta bene, grazie a tutti per gli auguri» si è limitato a dire il bomber laziale che lunedì riabbraccerà anche i compagni di squadra alla ripresa degli allenamenti nel palazzetto dello sport di Cisterna. «Non vediamo l’ora di ritrovare Giulio per festeggiare insieme a lui questo lieto evento» ha spiegato Gigi Randazzo rappresentando un po’ il pensiero di tutta la squadra. Gioia e complimenti anche da tutto il resto del Club e dei tifosi pontini che hanno testimoniato tutta la loro gioia.
    Le congratulazioni sono arrivate da tutto il mondo del volley, anche Cristian Savani, ex schiacciatore della Top Volley, si è congratulato con Giulio e Federica, ma anche una marea di altri giocatori di pallavolo da Max Holt che in italiano ha scritto «un abbraccio bomber» ma anche Matteo Piano che ha aggiunto «tantissimi auguri a voi, un abbraccio Giulio», Marko Podrascanin ha chiuso salutato il lieto evento con un «auguroni» e Dragan Stankovic che ha fatto gli auguri e ha aggiunto una marea di icone di felicità. Ma anche tanti appassionati e tifosi hanno salutato la nascita della piccola Gaia con una marea di commenti e di like sui canali social della Top Volley Cisterna. 
    (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Beach Volley Finali Scudetto: aggiornamento informazioni per test sierologico

    Di Redazione
    Lo svolgimento del test sierologico, con spese direttamente a carico della Federazione Italiana Pallavolo, potrà essere svolto presso la società Life Brain che ha strutture convenzionate in tutta Italia (https://www.lifebrain.it/home-pazienti/elenco-centri-2/?regione=).
    La prenotazione va effettuata il giorno 14 Agosto ed il test eseguito nelle giornate del 24 o del 25 Agosto. Si dovrà contattare il Centro Prenotazioni (NON VANNO CONTATTATI DIRETTAMENTE I LABORATORI), dalle ore 9 alle ore 17, al numero 800.194.970 facendo riferimento alla convenzione FIPAV.
    Chi non intendesse avvalersi della Società convenzionata FIPAV, potrà effettuare il test sierologico in una qualsiasi struttura sanitaria autorizzata, ed il costo sarà rimborsato, dopo la presentazione della relativa ricevuta, dalla FIPAV con le modalità che verranno comunicate.
    In questo caso il test deve essere obbligatoriamente effettuato tra il 22 al 25 Agosto. Le stesse disposizioni valgono anche per gli Allenatori che intendono partecipare alle Finali Gli atleti e gli allenatori dovranno presentarsi presso la sede di gara muniti del certificato sierologico da presentare al Medico federale.
    L’iscrizione si intenderà valida una volta superati gli adempimenti sanitari. Viste le disposizioni sanitarie si proroga la chiusura dell’iscrizione al 22 Agosto 2020 alle ore 24.00
    (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Beach Volley Finali Scudetto: le info su dove e come svolgere il test sierologico

    Di Redazione
    Lo svolgimento del test sierologico, con spese direttamente a carico della Federazione Italiana Pallavolo, dovrà essere effettuato presso la società Life Brain che ha strutture convenzionate in tutta Italia. Per consultare l’elenco dei centri è necessario cliccare qui.
    Per effettuare la prenotazione del suddetto esame (da eseguire obbligatoriamente tra il 20 e il 24 di agosto), si dovrà contattare il Centro Prenotazioni dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle ore 17, o il sabato dalle ore 9 alle ore 12, al numero 800.194.970 facendo riferimento alla convenzione FIPAV (I laboratori non vanno contattati direttamente).
    L’iscrizione al torneo si intenderà valida una volta superati gli adempimenti sanitari. Viste le disposizioni sanitarie si proroga la chiusura dell’iscrizione al 22 Agosto 2020 alle ore 24.00
    (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Incidente di Castelmagno: la Redazione si stringe attorno alle famiglie

    Di Redazione
    La tragica notizia dell’incidente avvenuto nella notte a Castelmagno (Cuneo), nel quale hanno perso la vita i giovani Marco, Camilla, Elia, Nicolò e Samuele, oltre al grave ferimento di Marco e Danilo, tocca molto da vicino il mondo del volley.
    Samuele, infatti, militava nel settore giovanile del Cuneo Volley, mentre Camilla è figlia di Luca Bessone, ex giocatore e dirigente di società, nonchè sorella di Beatrice che ha giocato nel Cuneo Granda Volley e attualmente nell’Lpm Mondovì.
    Danilo, in lotta per la vita, è invece tesserato per il Cuneo Volley e ha giocato nell’ultima stagione al Volley Savigliano in serie C.
    La Redazione di Volley News si stringe attorno alle famiglie colpite da questa terribile tragedia.
    (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Argos Volley: Progetto Sport 2020/2021, tutte le forze che verranno messe in campo

    Di Redazione
    La conferenza stampa che si è tenuta ieri mattina nei locali della curia vescovile di Sora ha messo in luce un grande e importante Progetto Sport 2020/2021 che la Diocesi di Sora-Cassino-Aquino-Pontecorvo e l’Argos Volley si sono impegnati a portare avanti con dedizione e devozione in favore dell’intero territorio. Ma forse tutto questo da solo non basterà. Perseguire l’obiettivo di scongiurare l’abbandono della pratica motoria di bambini e ragazzi la cui condizione di vita sociale è venuta a cambiare sensibilmente dopo gli ultimi fatti, alla luce delle ultime indicazioni ministeriali sulla nostra vita aggregativa, comporterà tanti altri sforzi: economici, logistici, organizzativi e soprattutto educativi.
    Questo lo aveva già capito e messo in conto il Patron Gino Giannetti. “Da un embrione è venuto fuori un successo – da qui è partito il suo racconto. Eravamo all’epoca del lockdown ed è stato subito chiaro che ci saremmo trovati difronte a due problemi, uno riguardante lo sport d’eccellenza e l’altro quello di base.
    Per lo sport di eccellenza era facile capire che il territorio, qualunque esso sia, sarebbe stato martoriato a livello operativo e industriale, e di conseguenza economico. A fronte di questo ragionamento, con la mia famiglia abbiamo scelto una politica di serietà, abbiamo fatto i nostri conti e deciso di non partecipare alla SuperLega per coerenza e rispetto di tutti gli attori protagonisti.
    A preoccuparci di più, invece, lo sport di base. Era evidente che le ripercussioni sul territorio sarebbero state di natura logistica, quindi dei luoghi dove praticare lo sport di base, e di natura economica, conseguenza di un territorio dove esistono una pluralità di industrie che, nel migliore dei casi, avrebbero e hanno messo i dipendenti in cassa integrazione. Così la ricaduta di tutto ciò si è avuta sulla famiglia che, di fronte all’improvvisa ristrettezza economica deve decidere di tagliare qualcosa dal proprio budget partendo ovviamente da ciò di cui si può fare a meno, come lo sport.
    Da questo ragionamento è scaturita l’idea di donare 1000 voucher alla Curia che, attraverso i parroci, sarà garante di individuare e omaggiare le famiglie destinatarie per scongiurare l’abbandono della pratica motoria di bambini e ragazzi la cui condizione di vita sociale è venuta a cambiare.
    Ci è bastato chiedere un appuntamento, parlare con il Vescovo e subito, con #CuoreFedePassione, il nostro progetto ha cominciato a brillare di luce propria. Con concretezza, ognuna delle due entità ha messo in atto le proprie competenze credendo fermamente nel valore sociale ed educativo dello sport. I 1000 voucher, spalmati in un arco temporale di 9 mesi ricompreso tra settembre 2020 e maggio 2021, consentiranno ai giovani di età compresa tra i 5 e i 16 anni, di partecipare alle attività sportive dell’Argos Volley per un intero mese al costo simbolico di €5,00.
    Tutto questo con enorme sacrificio, ma soprattutto enorme gioia. La gioia è quelle che abbiamo vissuto negli anni attraverso le soddisfazioni del nostro impegno nel sociale, e oggi possiamo tranquillamente dire che teniamo più a questo che all’essere in SuperLega.
    Da quando abbiamo pensato di dover scegliere dove investire determinati denari, abbiamo subito deciso di farlo sul nostro territorio perché pensare di poter portare 1000 giovani a fare il nostro sport regalandogli anche una bellissima festa di fine anno, moralmente era la cosa più importante da fare.
    E’ evidente che il progetto sia una operazione senza alcun margine, anzi, in qualche modo dobbiamo trovare le risorse mancanti al costo simbolico di €5 che avranno le famiglie destinatarie dei voucher, ma non abbiamo nessuna difficoltà ad ammettere che l’Argos Volley ha sempre fatto fede ai suoi costi interni, e lo farà anche quest’anno, sicuramente anche grazie agli sponsor e partner che abbiamo sempre avuto accanto. In questi giorni parleremo con tutti loro, gli presenteremo il progetto, e cercheremo di farci accompagnare anche economicamente in questo nuovo capitolo della storia che scriveremo. Mi auguro che questo tipo di progetto possa essere un ulteriore passo per creare altra sinergia tra di noi, o nuova con altre attività”.
    L’aspetto logistico e quello del valore sociale ed educativo dello e nello sport, è stato trattato anche dal Presidente Enrico Vicini che nel suo intervento ha detto:
    “L’Argos Volley da sempre è vicina al territorio e i modi che ha per dare al territorio sono molteplici. Alcuni li abbiamo già visti, ma mi preme mettere l’accento su un altro aspetto, i miei allenatori li ho sempre chiamati e ritenuti educatori perché la nostra prima regola quando si parla di giovani e della loro crescita, è quella di mettere sempre l’educazione al primo posto.
    Come sono degli educatori gli allenatori, lo sono anche i nostri dirigenti, in quanto tutto l’ambiente Argos ha lo stesso indirizzo affinché sia sano per chi lo frequenti.
    È più di un mese oramai che assieme a tutto lo staff lavoriamo alla logistica di questo progetto andando incontro e affrontando molteplici problematiche pratiche come possono essere la pulizia del palazzetto, la sanificazione di tutti i suoi spazi, lo studio e la messa in opera di percorsi di entrata e di uscita, e la definizione e delimitazione di tutte le aree utilizzabili come da normative vigenti. Contestualmente abbiamo incrementato anche il numero degli allenatori qualificati, il tutto per cercare di essere quanto più ricettivi possibile. Insomma, è tutto pronto per accogliere nel migliore dei modi questi nuovi giovani atleti e le loro famiglie”.
    Orlando Polsinelli invece, Responsabile per l’Argos dei progetti sociali e in particolar modo quelli con la Curia, ha messo in evidenza un’altra grande conseguenza positiva che il progetto può vantare di avere:
    “È innegabile che il Progetto Sport ha risvolti molto importanti per la famiglia, e non solo per quanto concerne l’ambito educativo, ma anche per l’unione che può creare tra i genitori e i figli.
    Nella difficoltà che alcune famiglie stanno vivendo, sapere che un padre può dire al proprio figlio che può andare a praticare pallavolo senza alcuna preoccupazione di gravare sul bilancio familiare, rafforzerà indubbiamente anche il loro rapporto perché la gioia del bambino è l’elemento che a un genitore da più entusiasmo e forza per andare avanti”.
    (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO