More stories

  • in

    Netty Social: la nuova esperienza di Vero Volley per vivere le partite in Arena

    Di Redazione
    È un nuovo modo di vivere gli eventi live e le partite con un’interazione attiva da parte del pubblico. E’ uno strumento con grandi prospettive di sviluppo per aumentare il coinvolgimento anche degli spettatori a casa.
    E’ Netty Social, la nuova piattaforma sviluppata da Vero Volley per l’Arena di Monza e il Vero Volley Club, che si aggiunge all’offerta del Consorzio di una “safe Arena”, per un’esperienza sempre più coinvolgente da vivere dentro e fuori l’impianto di viale Stucchi.Infatti, l’abitudine del “second screen” fa ormai parte della nostra vita di tutti i giorni e partendo proprio da questo concetto, unito all’evoluzione di una nuova “user experience” per gli spettatori e i tifosi, il Consorzio Vero Volley ha progettato in collaborazione con l’azienda di ingegneria informatica Studio 0101 uno strumento che porta l’esperienza del pubblico a un nuovo livello, come conferma Riccardo Rimoldi, che ha contribuito allo sviluppo di Netty: “L’esperienza social è sempre stata associata alla “piazza”, ma ora questa dimensione si è evoluta, trasformandosi nel “salotto di casa”. Lo stesso Zuckerberg, il fondatore di Facebook, infatti, ha ammesso che negli ultimi 15 anni i social network sono diventati gli equivalenti digitali della piazza pubblica, dove è possibile interagire con molte persone contemporaneamente. Adesso, però, l’obiettivo è un altro: divenire una piattaforma per le connessioni esclusive, l’equivalente di un salotto. L’idea di creare una piattaforma come Netty Social deriva anche dall’esigenza di empatia, cioè dalla naturale propensione delle persone ad interagire con altre con cui si sentono affini, in questo caso condividendo la passione per il mondo Vero Volley, offrendo dei contenuti e delle possibilità che possono anche adattarsi a esigenze e prospettive diverse”.
    Accedendo a Netty Social gli spettatori presenti all’Arena di Monza potranno trovare in maniera esclusiva contenuti in continua evoluzione, come sottolinea Gianpaolo Martire, responsabile Marketing del Consorzio Vero Volley e dell’Arena di Monza: “Alle società sportive, anche in questo periodo di difficoltà, viene chiesto di essere portatrici di valori e di supporto verso le famiglie dei propri fan e partner. Allo stesso modo dobbiamo essere in grado di cogliere le opportunità di cambiamento che la situazione attuale richiede e di cui ha bisogno. Per tutto questo Vero Volley ha pensato a Netty come a un proprio, moderno social network, un contenitore digitale con sempre maggiori contenuti esclusivi live per le persone che potranno essere presenti in Arena: interviste, gallerie fotografiche della gara, statistiche, commenti, partecipazioni a sondaggi e quiz, giochi a premi, offerte, merchandising e molto altro, con la possibilità di interagire a vari livelli. Tutto collegato in tempo reale con il nuovo “cubo” a schermi dell’Arena”.
    Ma il Consorzio ha pensato pure agli spettatori che seguiranno le gare da casa, in televisione o semplicemente con i loro device: “Anche per chi non è presente nell’Arena, comunque, sarà possibile usufruire di contenuti speciali attraverso la piattaforma di Netty, e non solo, iscrivendosi online al Vero Volley Club”, conclude Martire.Netty Social si inserisce in una visione dell’esperienza sportiva a 360° propria del Consorzio Vero Volley, una filosofia che parte da un’Arena sicura, autenticamente safe, in cui i già altissimi standard di pulizia, igiene e sicurezza sono stati perfezionati ancora di più per andare persino oltre quelle che sono le indicazioni di sicurezza e prevenzione in materia di Covid-19.
    Mentre un altro punto di forza dell’esperienza dal vivo in Arena sarà il nuovo cubo led a 8 facce, un impianto interattivo che sovrasta il campo da gioco ed è collegato a tutte le altre superfici digitali dell’impianto (tre pareti ledwall e il giro led completo del campo) per un’animazione senza uguali. Per scoprire anche questo non resta che approfittare della possibilità di tornare a seguire le gare dal vivo in Arena… per provare un’esperienza che guarda già al domani con il Consorzio Vero Volley!
    (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

  • in

    Hit Parade: la colonna sonora della settimana di volley

    Di Stefano Benzi
    Da questa settimana prende il via la nostra Hit Parade: tre notizie alla settimana abbinati a tre brani musicali che potrete ascoltare online o inserire nella vostra playlist. Una rubrica che vuole essere un po’ trasversale, un pretesto per segnalare agli amici della pallavolo qualche pezzo che – perché no – potrebbe risuonare prima delle partite nelle arene, sperando che queste a poco a poco tornino a riempirsi.
    1. UNA FAME DA LUPO

    Inizia la Superlega maschile: dodici le squadre al via in una stagione che è unica nel suo genere. La pandemia ha cancellato migliaia di vite umane, posti di lavoro, abitudini sane e serene fatte di incontri, convivialità, affetto. Non siamo certo qui a piangere il fatto che la pallavolo abbia perso per strada un anno di vita e che diversi club siano scomparsi o stiano ripartendo da faticose fusioni. All’appello mancano non solo tante persone, ma anche molti sponsor, i tifosi, alcuni campioni che hanno scelto altri tornei. È un momento che va affrontato a testa alta e con determinazione. Per cui il nostro primo brano dell’hit parade di questa stagione è un brano che i giovani pallavolisti dovranno farsi raccontare dai genitori. Forse dalla mamma.
    “Hungry like the wolf” fu incisa dai Duran Duran nel 1981 per l’album “Rio”. Era una canzone che rispondeva alla prima crisi creativa del gruppo che cominciava a sentirsi sotto pressione e si chiedeva: ma riusciremo ad avere successo? È stata solo una botta di fortuna perché siamo bellocci o le nostre idee sono davvero forti per resistere al tempo? Simon Le Bon scrive “piedi per terra, sono a caccia, ti guardo le spalle e mi nascondo tra la folla, ho l’acquolina in bocca che sa di vino e una fame da lupo”.
    È un brano che dà la carica, motiva e ci ricorda che la natura chiama, chiama sempre. In bocca al lupo a tutti i giocatori di tutte le categorie. E viva il lupo. La versione è live, dal Reunion Tour di “Astronaut”, a Londra, nel 2005.
    2. DEDICATO A CHI NON C’È

    Ogni anno è diverso, ma quest’anno è più diverso degli altri. Ci sono squadre che sono scomparse, altre che ripartiranno da giovanissimi e leghe inferiori. Lo sport divide, crea rivalità: a volte favorisce reazioni irrazionali che poco hanno a che fare con l’agonismo e in modo particolare con la sana competitività del nostro sport. On line abbiamo letto commenti allucinanti di chi “godeva” della scomparsa di questo o del fallimento di tal altro club.
    Personalmente abbiamo pensato a molti grandi atleti, non solo professionisti, che magari avrebbero voluto salutare il loro palazzetto e vivere degnamente un momento che definisce tutta la propria carriera. Quello dell’addio. Non hanno potuto farlo perché i palasport erano chiusi e la gente era tappata a casa. Agli amici assenti, a chi ha lasciato la competizione, a chi ricomincia facendo tre passi indietro con tanti auguri come quando a Monopoli si pesca la carta degli Imprevisti, dedichiamo una canzone che forse non molti conoscono, di un personaggio tanto bizzarro quanto straordinario.
    Morrissey, fondatore e leader degli Smiths con cui non si è mai riunito dopo lo scioglimento della band, scrisse “Alma Matters”: un gioco di parole con il termine universitario “alma mater” per giustificare le scelte proprie e altrui, non sempre condivisibili e che a volte ci allontanano. Ma l’Alma (la nostra essenza) matters: conta qualcosa. “Le scelte che ho fatto possono essere discutibili, ma sono io che decido se rovinare o meno la mia vita: alla fine in qualche modo e da qualche parte, la nostra essenza conta qualcosa, nella nostra mente, corpo e anima”. Insomma, da qualche parte, forse su un campo di pallavolo, forse potremo tornare a essere un tutt’uno.
    La versione live è del tour del venticinquennale di Morissey, registrata alla Hollywood High School, California.
    3. IL BIMBO CHE VERRÀ

    Qualche settimana fa abbiamo assistito al ritorno in campo di Carli Lloyd a Casalmaggiore. Un bel momento, perché Carli è una splendida giocatrice e una donna meravigliosa. È stato bello trascorrere con lei qualche ora. E ci ha riempito di gioia sapere che lei e Riley McKibbin sono in attesa di un bimbo. La notizia è stata ufficializzata proprio alla viglia della partenza del campionato e sicuramente ha scompaginato non poco i piani di Casalmaggiore.
    Ma… da tempi insospettabili, praticamente da quando è nato, Volley NEWS ha sempre sostenuto con forza e determinazione la scelta che le atlete possano far nascere e crescere i propri cuccioli anche nel bel mezzo della propria carriera. Una delle scene più belle che ci capita di vedere quando la partita è finita è vedere i figli di giocatori e giocatrici che si avvicinano al campo, a mamma e papà, e giocano. È uno spot meraviglioso per la pallavolo e per la sua qualità umana che è sempre all’insegna del massimo rispetto di chi la gioca. Il volley, anche se non tutti sono d’accordo, dovrebbe continuare ostinatamente a battersi per far sì che le giocatrici non siano dei polli in batteria.
    Carli poi è un personaggio che andrebbe raccontato con molta cura: è la stessa ragazza che nel 2012 si frantumò un piede per i troppi allenamenti rischiando di non giocare mai più. E che nel 2016 disse “io non ho un fidanzato, devo allenarmi”. Oggi aspetta un bimbo e non possiamo che rallegrarci anche se qualcuno, in modo francamente un po’ triste, ritiene che sia stato solo un investimento non remunerativo.
    Le dedichiamo un brano di Martina McBride che forse nemmeno lei che è americana conosce e che si intitola “Anyway”: “Insegui sogni e anche se non li realizzerai mai continua a sognare. La vita a volte è dura, il mondo è folle, e prego anche se le cose non vanno come dovrebbero andare. Ma lo faccio lo stesso: perché se decidi di amare con tutto te stesso qualcuno, quell’amore un giorno potrebbe anche allontanarlo. E amerai lo stesso. Canto, sogno, amo… Anyway”.
    E siccome Carli parla perfettamente l’italiano, siamo certi che apprezzerà anche le parole di “Futura”, che Lucio Dalla scrisse nove anni prima che cadesse il Muro di Berlino nei pressi di Potsdamer Platz. Dalla la scrisse su un block notes vedendo militari armati sotto il muro. E poco lontano una donna con il pancione. “Nascerà e non avrà paura nostro figlio”. Quale augurio migliore? LEGGI TUTTO

  • in

    Jacopo, il piccolo di casa Devetag-Parazzoli: un nuovo tifoso per Monza

    Foto Instagram Vero Volley Monza

    Di Redazione
    L’Arena di Monza apre le porte ad un nuovo “baby” tifoso: è Jacopo Parazzoli, figlio di Fabio, secondo allenatore della Saugella Monza, e Francesca Devetag, ex giocatrice del team lombardo e ora team manager del Vero Volley.
    Il piccolo, nato il 3 settembre scorso, ha fatto le sue prime presentazioni ai giocatori della squadra maschile.

    (Fonte: Instagram Vero Volley Monza) LEGGI TUTTO

  • in

    Fiori d’arancio per l’ex centrale Giulia Salvi

    Foto Facebook Futura Volley Giovani Busto Arsizio

    Di Redazione
    L’ex centrale Giulia Salvi, classe 1984, che per tanti anni ha calcato i palcoscenici di Serie A2 e B1 Femminile, sabato è convolata a nozze con il suo compagno Dario. La giocatrice, che ha appeso le ginocchiere al chiodo alla fine della stagione 2018/2019, è stata una delle atlete simbolo della promozione in A2 della Futura Volley Giovani Busto Arsizio, che le ha voluto dedicare un augurio sui propri canali social.
    “Una foto che si è un po’ persa nel tourbillon degli eventi del weekend, ma che per noi è importantissima… La nostra ex centralona Giulia #Salvi, determinante per la promozione biancorossa in A2, si è unita sabato in matrimonio con il compagno Dario; ecco i neo sposi in posa sul pulmino societario! TANTI AUGURI, RAGAZZI!” LEGGI TUTTO

  • in

    Lombardia e Veneto aprono le porte: fino a 700 spettatori nei palazzetti

    Di Redazione
    Anche Lombardia e Veneto, sulla scia dei provvedimenti adottati da altre regioni, consentono l’accesso del pubblico alle competizioni sportive, sia pure in misura limitata. Il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana ha firmato oggi l’ordinanza che apre al pubblico gli impianti sportivi, fino a un massimo di 1.000 spettatori per le manifestazioni all’aperto e 700 spettatori per quelle al chiuso. Il provvedimento è in vigore da oggi, sabato 19 settembre, e quindi già da domani le squadre di volley lombarde potranno aprire le rispettive gare agli spettatori.
    L’ordinanza, infatti, è valida anche per gli eventi “riconosciuti di interesse nazionale dal CONI, dal CIP e dalle rispettive Federazioni“, quindi si applicherà anche ai campionati nazionali. Il pubblico potrà accedere soltanto “limitatamente a quei settori nei quali sia possibile assicurare posti a sedere da assegnare ai singoli spettatori per l’intera durata dell’evento“. Nell’ordinanza si confermano anche le altre misure di sicurezza previste per gli eventi, dall’utilizzo della mascherina (che dovrà essere indossata anche all’aperto) al distanziamento interpersonale. Non sarà consentita l’apertura di bar e punti di ristoro.
    Regole molto simili anche per il Veneto, dove però la mascherina sarà obbligatoria solo al chiuso. L’ordinanza emessa dal governatore Luca Zaia è valida fino al 3 ottobre, mentre quella della Lombardia sarà in vigore fino al 15 ottobre.
    (fonte: Ansa.it) LEGGI TUTTO

  • in

    Addio a Gianfranco Zanetti, recordman di scudetti. Il ricordo di Bernardi

    Foto Lega Pallavolo Serie A

    Di Redazione
    Si è spento ieri a Modena, all’età di 78 anni, Gianfranco Zanetti, grande protagonista nel campionato italiano degli anni Sessanta (e dintorni): è ancora oggi il giocatore che ha vinto più scudetti, ben 9, un record mai battuto ma eguagliato nel 2001 da Lorenzo Bernardi. E proprio “Mister Secolo” lo ha voluto ricordare con un post su Facebook: “Abbiamo giocato in epoche diverse, in una pallavolo completamente diversa probabilmente dove i fini erano diversi ma ci ha accomunato una cosa, i nostri 9 scudetti vinti grazie alla nostra perseveranza e voglia di arrivare. Orgoglioso di condividere con te questo grande traguardo. RIP Gianfranco“.

    Zanetti, schiacciatore di ruolo, aveva iniziato la sua carriera a fine anni Cinquanta con l’Avia Pervia Modena dello storico tecnico Franco Anderlini, con cui aveva vinto i suoi primi 5 titoli. Nel 1963 si era trasferito (scelta non comune all’epoca) alla Ruini Firenze, vincendo altri due campionati, e nel 1965 era passato alla Virtus Bologna di Oddo Federzoni, festeggiando gli ultimi due tricolori prima di tornare per una breve parentesi a Modena (1971-72) e chiudere la carriera ancora a Bologna nel 1974. Con la nazionale ha collezionato 81 presenze, disputando tra l’altro i Mondiali 1962 e due Europei.
    Gianfranco Zanetti era fratello di altri due grandi campioni della pallavolo italiana: Paolo, anche lui pluriscudettato tra Modena e Bologna (7 titoli), e Luisa, vincitrice di 4 titoli con l’Audax Modena e uno con la Muratori Vignola.
    (fonte: Il Resto del Carlino, Dal 15 al 25) LEGGI TUTTO

  • in

    Un Pinocchio da collezione in maglia Trentino Volley

    Di Redazione
    La lontananza negli ultimi sei mesi dalla BLM Group Arena e dalla squadra non ha affatto affievolito la passione che storicamente i tifosi nutrono per i colori gialloblù. L’ennesima conferma è arrivata negli scorsi direttamente presso gli uffici di Trentino Volley.
    Il Club di via Trener ha infatti ricevuto un omaggio assolutamente originale e particolare, subito collocato in sala trofei accanto alle coppe che hanno contraddistinto la sua gloriosa storia. Il tifoso di vecchia data Gaiba Rames ha donato alla Società una splendida scultura in maiolica raffigurante un Pinocchio che indossa la maglia celebrativa gialloblù stilizzata e che tiene in mano il tradizionale pallone da pallavolo.Realizzata in un pezzo unico da Stefano Innocenti, grande artista toscano di Pontassieve, l’opera rappresenta il tributo che un storico sostenitore ha voluto fare, non a caso, a Trentino Volley per ringraziarla delle tante emozioni regalate in questi primi vent’anni di attività.
    Nato a Bologna ma trentino al 100%, Gaiba Rames è infatti fra i principali collezionisti italiani di Pinocchio, potendo annoverare nel suo archivio innumerevoli pubblicazioni dedicate (oltre duecento libri) e centinaia sculture simili, che sono già state richieste da moltissimi musei italiani. E’ stato proprio lui a commissionare l’opera ad Innocenti e a donarla a Trentino Volley, consegnandola personalmente al Presidente Diego Mosna, che lo ha ringraziato entusiasta regalandogli una maglia ufficiale di Trentino Volley.
    (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

  • in

    Carolina Costagrande ha battuto il Covid: “Non bisogna mai abbassare la guardia”

    Di Redazione
    La partita più difficile adesso è vinta, ma non è stata un’esperienza facile per Carolina Costagrande. L’ex nazionale azzurra, dopo aver riscontrato la sua positività al Covid-19, ha avuto sintomi di una certa gravità ed è stata anche ricoverata in ospedale per tre giorni in Argentina. Ora racconta la sua esperienza in un’intervista a Somos Voley, sottolineando l’importanza dell’immediato ricorso all’isolamento: “Per fortuna non avevo contatti stretti, tutto è iniziato e finito con me“.
    Dopo una prima fase in cui pensava di aver superato la malattia, Carolina ha assistito a un riacutizzarsi dei sintomi: “Mi hanno dato una tregua, ma poi sono tornati. Mi sentivo esageratamente stanca, avevo la febbre, un fortissimo mal di testa e la nausea, non mi ero mai sentita così. A un certo punto ho perso la lucidità per spiegare cosa mi stava succedendo: la paura non ti aiuta, senti troppe cose su questo virus e l’eccesso di informazioni ti preoccupa”.
    Alla fine è arrivato il ricovero: “Ho dovuto chiamare un’ambulanza, è stato un momento di tensione. Non ho avuto bisogno di ossigeno, ma avevo le vertigini, la paura sicuramente non mi stava aiutando. Poi in ospedale mi sono tranquillizzata, ma oggi mi rendo conto che non potevo farcela da sola, avevo bisogno di aiuto“. Dopo tre giorni di terapia a base di corticosteroidi, Costagrande si è pienamente ristabilita: “Adesso è tutto ok, penso che mi sia andata bene. Ma è una situazione completamente di emergenza e quando la vedi dall’interno ti rendi conto che il personale sanitario svolge un lavoro straordinario, in condizioni di lavoro difficili e con grandi rischi“.
    “Dobbiamo collaborare con loro – conclude l’ex campionessa azzurra – prendendoci cura di noi stessi ed evitando di saturare un sistema già è in crisi. Ora che è successo a me ho capito quanto siano importanti i comportamenti quotidiani, l’importanza di non abbassare la guardia, anche quando si è stanchi di stare in isolamento. Dobbiamo continuare a seguire le regole, anche se il desiderio di tornare alla vita normale è forte“.
    (fonte: Somos Voley) LEGGI TUTTO