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    La Lombardia verso lo stop agli sport di contatto. Permessi solo gli allenamenti

    Foto Federazione Italiana Pallavolo

    Di Redazione
    I campionati regionali e giovanili in Lombardia rischiano di fermarsi prima ancora del via. Già questa sera, o più probabilmente domani, la Regione emanerà una nuova ordinanza i cui contenuti sono stati anticipati oggi dal presidente Attilio Fontana: il governatore lombardo, nel quadro di una serie di misure per ridurre l’impatto dell’epidemia di coronavirus, dovrebbe imporre la sospensione di ogni attività negli sport di contatto, tra i quali la pallavolo (ma non Beach Volley e Sitting Volley), permettendo però gli allenamenti.
    Tra le misure devono ancora essere sottoposte al vaglio del Comitato Tecnico Scientifico regionale, ci sarebbe inoltre la richiesta di consentire l’ingresso nei palazzetti agli spettatori, anche dopo la scadenza dell’attuale ordinanza in vigore fino a lunedì 19 ottobre.
    (fonte: Il Giorno) LEGGI TUTTO

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    L’Imoco a favore degli screening oncologici. Adams: “Importante fare prevenzione”

    Di Redazione
    Riparte in questo mese di ottobre, tradizionalmente dedicato alla prevenzione, la campagna a supporto degli screening dell’Ulss 2 in collaborazione con Imoco Volley Conegliano. La prima atleta ad invitare a giocare d’anticipo per battere il tumore è, in questa nuova stagione, Mckenzie Adams, grintosissima new entry che si è già fatta conoscere e apprezzare dai tifosi gialloblu. Seguiranno, nei prossimi mesi, le altre “Pantere” che, a rotazione, faranno da testimonial.
    “Ringraziamo Imoco per questa partnership che davvero ci onora – sottolinea il direttore generale dell’Ulss 2, Francesco Benazzi -. È più che mai importante ricordare che, anche in periodo di pandemia, la prevenzione del tumore non va trascurata. Grazie agli screening riusciamo a individuare precocemente i tumori, o più frequentemente lesioni precancerose, per cui invito tutti coloro cui mandiamo l’invito ad aderire: ricordiamo che un semplice esame può salvarci la vita”.
    “Essere anche quest’anno testimonial per gli screening oncologici a fianco di Ulss 2, con cui collaboriamo attivamente da anni è un grande onore per noi – afferma il presidente di Imoco Volley Conegliano, Piero Garbellotto -. Il nostro sport incarna valori importanti e le nostre atlete sono degli esempi e dei modelli per tante ragazze e tante donne, ci sembra doveroso metterci a disposizione di chi tanto fa sul territorio per diffondere messaggi importanti come questa sensibilizzazione agli screening, fondamentali per la prevenzione. Come negli anni scorsi quindi i volti delle nostre campionesse contiamo saranno utili per ben consigliare le donne su una buona pratica che può anticipare e aiutare a sconfiggere problematiche di salute molto serie.”Gli screening oncologici attivi nell’Ulss 2 sono quelli per il tumore della mammella, che prevede la convocazione delle donne nella fascia d’età compresa tra i 50 e i 74 anni; il tumore della cervice uterina, con convocazione dai 25 ai 64 anni; il tumore del colon-retto (convocazione degli assistiti dai 50 ai 69 anni). Dopo il periodo di lockdown gli screening oncologici sono ripartiti, da maggio, garantendo tutte le misure per la sicurezza degli assistiti e degli operatori. L’Ulss 2 ha attivato sedute straordinarie al fine di recuperare gli appuntamenti non calendarizzati durante l’emergenza.
    Da settembre è attiva, per quanto riguarda lo screening mammografico e quello della cervice uterina, un’importante novità, attuata in collaborazione con Azienda Zero: la prenotazione on line. Una volta ricevuto l’invito è possibile fissare l’appuntamento sul portale https://screening.azero.veneto.it oppure telefonare al numero dedicato riportato sulla lettera. Utilizzando il Portale Screening le donne possono gestire l’appuntamento velocemente, risparmiando il tempo prezioso dell’attesa telefonica, e liberamente, essendo accessibile in ogni momento e con flessibilità. Nel mese di settembre, su oltre 19.000 persone invitate nei due screening, si sono registrati sul portale circa 7.500 accessi.
    Nel 2019 sono state 46.908 le donne che hanno eseguito la mammografia come test primario di screening e, a fronte di 1.838 approfondimenti effettuati, sono stati individuati precocemente 335 tumori. Allo screening colorettale hanno aderito 81.220 persone, sono stati eseguiti 3.021 approfondimenti che hanno permesso di individuare precocemente 54 tumori e ben 713 lesioni precancerose (adenomi avanzati). Per lo screening cervicale sono complessivamente 43.231 le donne che nel 2019 hanno effettuato il Pap test (25-29 anni) oppure l’HPV-DNA test (30-64 anni): sono stati effettuati 2.066 approfondimenti e sono state individuate 191 lesioni precancerose.
    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Il Governo riapre le porte dei palazzetti: sulla capienza massima decidono le Regioni

    Di Redazione
    Alla fine la tanto temuta stretta sull’ingresso del pubblico agli eventi sportivi non è arrivata, anzi: rispetto alle misure precedentemente in vigore, il Governo allarga le maglie e consente l’apertura dei palazzetti agli spettatori, sia pure in numero limitato. Nel testo del nuovo DPCM contenente le misure per contrastare la diffusione del contagio da Covid-19, firmato ieri dal presidente del Consiglio, c’è infatti una specifica norma che permette la presenza di pubblico “con una percentuale massima di riempimento del 15% rispetto alla capienza totale e comunque non oltre il numero massimo di 200 spettatori per manifestazioni sportive in luoghi chiusi“.
    Ma, cosa ancora più importante, il decreto lascia di fatto alle Regioni la facoltà di ampliare questo numero a loro discrezione, come già fatto con le ordinanze delle scorse settimane (che restano in vigore): “Le regioni e le province autonome, in relazione all’andamento della situazione epidemiologica nei loro territori, possono stabilire, d’intesa con il Ministro della Salute, un diverso numero massimo di spettatori in considerazione delle dimensioni e delle caratteristiche dei luoghi e degli impianti“. Si impone, dunque, la linea voluta dalla Conferenza delle Regioni presieduta da Stefano Bonaccini e dal ministro dello Sport Vincenzo Spadafora; la palla ora passa ai singoli consigli regionali, che già negli ultimi giorni avevano manifestato diversi orientamenti sull’argomento.
    Nulla di fatto anche sul tema dello stop agli sport di contatto: com’era facile immaginare, il decreto vieta solamente “le gare, le competizioni e tutte le attività connesse agli sport di contatto aventi carattere amatoriale“, mentre restano consentite tutte le attività di associazioni e società dilettantistiche riconosciute dal CONI, dal CIP, dalle Federazioni e dagli Enti di promozione sportiva, compresi quindi i campionati di serie e di categoria. Da rilevare, comunque, che il decreto rinvia la definizione degli “sport di contatto” (finora non determinati per legge) a un “successivo provvedimento del Ministero dello Sport“.
    (fonte: Quotidiano.net) LEGGI TUTTO

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    Il volley fa i conti delle perdite: Imoco -800mila euro, Lube -1 milione

    Di Redazione
    Mentre incombono, con il sensibile aumento dei contagi da Covid-19, nuove restrizioni governative che potrebbero chiudere definitivamente le porte dei palazzetti, la pallavolo fa il primo bilancio di questo inizio di stagione con pubblico ridotto o del tutto assente. E i conti sono decisamente in rosso: per l’Imoco Volley Conegliano i mancati incassi valgono almeno 800mila euro, circa un quinto del budget totale della società. Lo denuncia al Gazzettino Treviso il copresidente Pietro Maschio, che aggiunge: “Per rimanere in piedi servirebbe poter accogliere almeno il 25%-30% del nostro pubblico. Diversamente, non so cosa accadrà“.
    L’Imoco, essendo la squadra più seguita dal pubblico, è anche quella che soffre maggiormente le porte chiuse: “Tra la quota degli abbonati, quest’anno completamente assente, e gli altri spettatori, perderemmo tra 700mila e 750mila euro. Includendo anche i play off e una finale potremmo arrivare a minori incassi per 850mila euro. I numeri sono impietosi: così non si va avanti“. Anche perché l’assenza di pubblico si fa sentire anche sul fronte sponsor: “Eravamo abituati – conclude Maschio – a vedere crescere ogni anno il numero di aziende che ci sostengono. Le porte chiuse ci hanno tolto questo aumento, anzi al momento stimiamo di avere tra il 5% e il 10% di sponsor in meno. Ci stanno, ma per continuare servirebbe poter accogliere ben più di 200 o 700 persone“.
    Nel settore maschile le cose non vanno affatto meglio: Albino Massaccesi, vicepresidente della Cucine Lube Civitanova, quantifica in circa un milione le potenziali perdite della società marchigiana. “Quasi la metà della capienza del palasport – spiega al Corriere Adriatico – la vendevamo in abbonamento, per una cifra che superava il mezzo milione di euro. La quota abbonamenti, che quest’anno sarà zero, costituiva più o meno metà degli incassi totali. E le gare di cartello, durante la regular season, normalmente ci consentono di fare incassi intorno ai 40mila euro. In più dal bilancio dobbiamo scorporare l’importo dei voucher per il mancato utilizzo di parte dell’abbonamento passato“.
    “Per sostenerci – continua Massaccesi – abbiamo bisogno di ingressi più numerosi. In occasione della semifinale della Supercoppa abbiamo dimostrato che l’ingresso contingentato del pubblico non crea alcun problema, né a livello organizzativo, né di rischi sanitari“. Il problema, infatti, non è solo il crollo dei ricavi: “Al di là della perdita economica, c’è la perdita di interesse per questo sport, e per riconquistarlo ci vorrà tempo. Speriamo che presto ci venga consentito di giocare a porte aperte, seppure con ingressi limitati“.
    Nel frattempo paradossalmente, come riferisce sempre il quotidiano marchigiano, si sta provvedendo ad aumentare la capienza dell’Eurosuole Forum: il Comune ha affidato i lavori di fornitura e posa di 260 nuovi posti a sedere all’azienda Ceta spa, per una spesa totale di 60mila euro. L’intervento porterà a circa 4.400 i posti totali disponibili nell’impianto di Civitanova Marche. LEGGI TUTTO

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    Porte chiuse: per ora decidono le Regioni. Ma il confronto resta aperto

    Foto Lega Pallavolo Serie A

    Di Redazione
    Alla fine, la tanto attesa decisione del Governo sull’ingresso degli spettatori negli impianti sportivi non è arrivata: con il decreto varato ieri, la Presidenza del Consiglio estende fino al 15 ottobre tutti i provvedimenti già in vigore (pur introducendo l’obbligo di mascherina anche all’aperto). Le porte dei palazzetti restano dunque chiuse, ma le Regioni hanno ancora la facoltà di aprirle in misura limitata come accaduto nelle scorse settimane, in assenza della temuta “stretta” a livello nazionale.
    Al momento si procede quindi a macchia di leopardo: ad esempio l’ordinanza della Lombardia, che consente l’accesso agli eventi sportivi al chiuso fino a un massimo di 700 persone, è ancora valida fino al 15 ottobre. Altre regioni, come le Marche, hanno invece scelto di osservare la disposizione governativa e vietare l’ingresso al pubblico. Il confronto tra Stato e enti locali, però, è ancora in corso: il governatore emiliano Stefano Bonaccini, presidente della Conferenza delle Regioni, chiede al Governo di aprire agli spettatori anche al chiuso fino a una capienza massima che potrebbe essere del 25% o anche inferiore (visto il parere negativo del Comitato Tecnico Scientifico).
    (fonte: La Repubblica, Ansa) LEGGI TUTTO

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    Doppia gioia per Katarina Barun: sono nate le gemelle Kira e Kiara

    Foto Instagram Katarina Barun

    Di Redazione
    Katarina Barun-Susnjar è diventata mamma: la campionessa croata, grande protagonista del campionato italiano con le maglie di Novara, Bergamo, Chieri e Villa Cortese, ha dato alla luce due splendide gemelle, Kira e Kiara. A dare la notizia è stata la stessa ex giocatrice sul suo profilo Instagram. Congratulazioni a Katarina e a tutta la famiglia dalla redazione di Volley NEWS!

    (fonte: Instagram Katarina Barun) LEGGI TUTTO

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    Massimo Righi contro il Cts: “Senza pubblico non si va avanti”

    Di Redazione
    La Lega Pallavolo Serie A è sul piede di guerra dopo il secco “no” del Comitato Tecnico Scientifico, che ha bocciato la proposta di riaprire al pubblico gli impianti sportivi a livello nazionale nonostante il parere favorevole del ministro dello Sport Vincenzo Spadafora. Il presidente di Lega Massimo Righi, intervistato da Franco Fava per il Corriere dello Sport, non usa mezzi termini: “Gli esperti del Cts sanno poco o nulla di sport“. E ammonisce: “Senza pubblico, senza incassi e senza visibilità sarà difficile andare avanti, anche per poche settimane“.
    Al momento l’apertura dei palazzetti è affidata ai provvedimenti delle Regioni, con regole diverse a seconda delle ordinanze e dubbi da sciogliere di partita in partita: Cucine Lube Civitanova e Top Volley Cisterna, ad esempio, non sanno ancora se giocheranno a porte chiuse la prima gara casalinga. “Siamo ripartiti a scartamento ridotto – denuncia Righi – soggiogati dalle forti restrizioni nell’accesso ai palazzetti. È una situazione drammatica. È una vergogna: il Governo non prende una decisione, lasciando tutte le responsabilità ai governatori“.
    Sul Comitato Tecnico Scientifico il presidente di Lega aggiunge: “Il parametro che usano è quello del calcio. Non si rendono conto che nelle circa 40 partite giocate finora tra Supercoppa, Coppa Italia e Champions non si sono mai verificati assembramenti o situazioni a rischio, con afflussi e deflussi facili in strutture da 5.000 posti che potrebbero facilmente gestire la presenza di un 25% della loro capienza. Si pensa sempre e solo al calcio nelle ordinanze: possibile che non sentano la necessità di ascoltarci? C’è incompetenza e scarsa sensibilità, questo ci spaventa“.
    La proposta delle Leghe è ormai nota: “Accesso al 25% in impianti indoor con capienza fino a 10mila posti. Altrimenti – conclude Righi – saremo costretti a chiudere tra poche settimane. Senza gli incassi dei biglietti e degli sponsor non reggiamo. Così decine di migliaia di addetti andranno a spasso“. LEGGI TUTTO

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    La Lube ha premiato i “Most Valuable Player a scuola e in campo”

    Di Redazione
    A.S. Volley Lube premia i giovani campioni dello studio e dello sport nella seconda edizione del premio “Most Valuable Player a scuola e in campo”.
    Il progetto, realizzato in collaborazione con UBI Banca, gruppo Intesa San Paolo, ha visto premiati con sei borse di studio altrettanti atleti delle squadre giovanili della Volley LUBE che, oltre ad avere avuto un buon rendimento e comportamento sportivo, si sono distinti anche per meriti scolastici. A ricevere il premio, una borsa di studio da 250 euro, sono stati Federico Giannini, Alessandro Sbaffo e Riccardo Piercamilli (under 13), Alessandro Talevi (under 14), Massimo Schiavoni e Filippo Melonari (under 16). Menzione speciale per il miglior rendimento scolastico ad Alessandro Sbaffo.
    Le borse di studio sono state assegnate, secondo il criterio del rendimento scolastico (50%), del rendimento sportivo (25%) e del comportamento sportivo (25%), da una giuria composta da Albino Massaccesi, vice presidente della Volley LUBE, Giampiero Freddi, responsabile del settore giovanile della Cucine Lube Civitanova e Stefania Mancini di UBI Banca. Il premio “Most Valuable Player a scuola e in campo” è uno dei cardini dell’accordo di sponsorizzazione fra UBI Banca, gruppo Intesa San Paolo, e Volley LUBE, la società di pallavolo campione d’Italia, d’Europa e del Mondo.
    La scuola primaria Anita Garibaldi di Civitanova Marche (Istituto Comprensivo via Ugo Bassi) è risultata invece la vincitrice di “Kids -Campioni di risparmio”, concorso promosso da FEduF (Fondazione per l’educazione economica e al risparmio) in collaborazione con UBI Comunità, la divisione di UBI Banca dedicata al terzo settore e al rapporto con i territori. Ai rappresentanti della scuola vincitrice è stato consegnato un assegno da 1.500 euro, cifra che sarà utilizzata per il miglioramento dell’ambiente scolastico. Il concorso consisteva nel realizzare un salvadanaio con materiali di riciclo, con i primi trenta classificati che hanno accumulato punti per la propria scuola. Il lavoro più bello è risultato essere quella classe quarta C della scuola Fratelli Cervi di Macerata, mentre la scuola vincitrice è l’Anita Garibaldi di Civitanova Marche.
    Il concorso “Kids-Campioni di risparmio” è legato al progetto scuola “UBI&LUBE Education”, rivolto ai giovani delle scuole primarie che ha visto UBI Banca e Volley LUBE presenti nelle classi terze, quarte e quinte di alcuni istituti comprensivi di Macerata e Civitanova. Gli istruttori di Volley LUBE si sono occupati di educazione motoria ed alimentare, mentre i tutor UBI Banca hanno spiegato ai bambini i primi concetti di educazione al risparmio ed alla sostenibilità ambientale. L’edizione 2019/2020 ha coinvolto 534 ragazzi che, al termine del percorso “educational”, hanno ricevuto come gadget una borraccia in alluminio con il logo UBI Banca-Volley LUBE.
    “Dopo il successo della scorsa stagione è tornata questa importante iniziativa che ha il merito di focalizzare i nostri piccoli e validi atleti verso l’impegno scolastico” ha dichiarato Giuseppe Cormio, direttore sportivo della Cucine Lube Civitanova. “Siamo felici in un anno così complicato di poter consegnare i riconoscimenti della seconda edizione del premio MVP a scuola e in campo e di aver collaborato ad un concorso dal valore così importante come Kids-Campioni di risparmio. E siamo davvero grati ad UBI Banca per questa possibilità e per l’attenzione dimostrata verso lo sport, l’istruzione e il nostro territorio”.
    (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO