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    Il Centro Federale Pavesi accoglie il primo gruppo di persone provenienti dall’Ucraina

    Di Redazione La Federazione Italiana Pallavolo rende noto che un primo gruppo composto da una quindicina di persone proveniente dall’Ucraina è arrivato in nottata al Centro Federale Pavesi. Il gruppo è stato quindi accolto dallo staff federale e dopo essere stato sottoposto ai controlli sanitari di routine ha preso possesso degli alloggi. L’accoglienza, quindi, anche grazie al prezioso contributo di alcuni importanti club femminili di Serie A che la Fipav sentitamente ringrazia, procede secondo quanto stabilito, in attesa del secondo gruppo in arrivo in queste ore.Nelle prossime settimane, le Leghe Pallavolo Serie A Maschile e Femminile e la Federazione Italiana Pallavolo continueranno a promuovere iniziative in favore dell’emergenza in Ucraina. foto Fipav (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Passione Volley – Irriducibili Gialloblu: “A Modena si cresce con la pallavolo”

    Di Agnese Valenti Il nostro viaggio tra le tifoserie italiane prosegue con un’altra intervista: questa volta facciamo tappa nel Tempio del nostro volley, il PalaPanini di Modena, dove sono di casa gli Irriducibili Gialloblu. Da sempre al fianco di una delle squadre storiche della pallavolo mondiale, i tifosi modenesi ci aiutano – con le parole di Stella Donini – a scoprire una realtà talvolta trascurata dai media e un punto di vista originale sul fascino e i problemi dello sport che amiamo. Come nascono gli Irriducibili Gialloblu? “Derivano dall’unione di due gruppi diversi, venuti dopo Febbre Gialla, storico gruppo dei supporters di Modena ai tempi della Panini. Per problemi con il presidente di allora, che era abbastanza ‘focoso’, la tifoseria si sciolse e si divise in due gruppi. Per qualche anno abbiamo tifato separatamente, andando non sempre d’accordo ma senza grossi problemi. Nel 2011 stava tornando grande entusiasmo, eravamo quasi arrivati in semifinale scudetto con Trento: avevamo tanta gente e allora abbiamo scelto di formare un unico grande gruppo, e da lì sono nati gli Irriducibili Gialloblu! Al momento nel direttivo siamo in sette e siamo ‘misti’ a livello di età: 4 veterani, 3 sotto i 25 anni… stiamo cercando di far crescere un po’ i giovani, perché ci mancava proprio questa componente. Stiamo tentando di mandare avanti il discorso con gente che abbia voglia di farlo. In totale, al momento, siamo circa 200 tesserati. Siamo stati anche molti di più, ma purtroppo i due anni di Covid-19 hanno allontanato molto le persone, anche, ad esempio, dal punto di vista della voglia di andare in trasferta“. Foto Irriducibili Gialloblu Secondo lei c’è stato un allontanamento dei tifosi dai palazzetti? “Per quello che riguarda Modena, noi siamo una realtà un po’ ‘anomala’, avendo tanti abbonamenti. Ad esempio noi degli Irriducibili, quando eravamo contingentati, dovevamo addirittura ‘prenotarci’ oppure facevamo dei sorteggi per poter entrare, nonostante fossimo tutti abbonati. È una realtà un po’ diversa dalle altre: nel nostro palazzetto non ho visto tanto l’allontanamento dei tifosi. Più che altro l’ho notato per quanto riguarda le trasferte, per viaggiare e muoversi negli altri palazzetti che magari non si conosce. Perché da noi sappiamo esattamente com’è organizzato, è tutto molto tranquillo“. Come si è avvicinata al gruppo e qual è stato il momento più bello da tifosa? “Facevo già la tifosa ai tempi di Febbre Gialla, poi sono entrata nel direttivo di uno degli altri due gruppi. Seguo la pallavolo da quando ero piccola: a Modena ci cresci con il volley, non puoi fare diversamente! Quando vivi sempre dentro al palazzetto, bene o male ti avvicini ai gruppi di tifosi che ci sono: il loro entusiasmo ti porta a farne parte. Abbiamo tanti momenti bellissimi, ma il ricordo che ho maggiormente sentito in questi ultimi anni è sicuramente la Coppa Italia del 2015: erano tantissimi anni che non vincevamo niente. Averla conquistata partendo da sfavoriti (contro Trento, n.d.r.), è stato uno dei momenti più emozionanti degli ultimi anni. Era una squadra veramente speciale, erano molto uniti, molto disponibili con tutti: eravamo un unico grande gruppo, squadra e pubblico. Poi vincere a Bologna, vicino a casa… abbiamo praticamente occupato il palazzetto!“. Foto Irriducibili Gialloblu Segue la pallavolo da molti anni: secondo lei, ci sono differenze con il tifo negli altri sport e cosa è cambiato negli ultimi anni? “Andavo anche allo stadio: è tutta un’altra cosa. Nella pallavolo c’è sicuramente anche l’avversario, ma quando è finita la partita si va a bere una birra tutti insieme e si festeggia. È tutto molto più a portata di famiglia: non ci sono gli esagitati che si possono trovare in altri sport, e se capita che ci sia qualche elemento del genere (che negli anni ci siamo ritrovati ‘in casa’ anche noi) basta isolarlo e non succede niente. In altri sport fanno molto più ‘branco’ che gruppo: da noi invece è esattamente il contrario. Si va al palazzetto per divertirsi, per passare due ore senza pensieri. È un altro modo di tifare. È cambiato molto negli anni: sicuramente si è evoluto, e i social network hanno modificato molto il pensiero generale. Sei sempre sotto gli occhi di tutti, ogni cosa che fai, sia la squadra che i tifosi. Questo fa parte del gioco moderno“. Foto Modena Volley Come avete vissuto il periodo della pandemia? “Modena Volley è molto attiva sui social e quindi siamo sempre informati su tutto quello che succede. Due anni a guardare la partita in TV, tra l’altro con un servizio streaming non proprio ottimo, non è stato assolutamente facile. Più che altro perché si perde la collettività: ognuno tifa da casa propria, ma non è la stessa cosa. Hanno fatto anche l’esperimento l’anno scorso, di far fare il tifo su Zoom durante la Coppa Italia, proiettando i tifosi che ovviamente da casa guardavano la partita! Ce l’ho ancora in mente perché sono rimasta traumatizzata (ride, n.d.r.)… è stato un po’ aberrante! Capisco che ci abbiano provato, però vivere la partita da casa non è viverla al palazzetto. Ti manca il partecipare attivamente alla squadra e al gioco. Dopo la partita si va a mangiare la pizza, ci si scambia una chiacchera prima… al palazzetto c’è un ambiente familiare, un gruppo di amici, che purtroppo da casa manca. Noi, come tifoseria, facciamo spesso la differenza, e viverla da casa è stata veramente dura! Certo, non si poteva fare diversamente, ma avrebbero sicuramente potuto aprire un po’ prima. Ad esempio, rispetto al calcio, ma anche cinema e teatri (dove magari al buio non si vede se si indossa la mascherina o meno), siamo arrivati sempre un po’ in ritardo. Quando gli altri erano arrivati ad una capienza più alta, noi ancora eravamo al 35%“. Foto Modena Volley Ci sono altri problemi, al di là dell’emergenza? Ci sono rischi di disaffezione alla pallavolo? “Sul piano nazionale la pallavolo, secondo me, sta facendo un po’ fatica: nonostante le vittorie agli Europei, sia maschili che femminili, l’attenzione resiste nelle realtà più piccole, dove c’è più seguito, mentre nelle metropoli negli anni si è visto un minore coinvolgimento. C’è stata qualche grande città che sporadicamente ha avuto qualche momento di gloria, ma è durato piuttosto poco. Anche a Milano, nonostante vada bene, con il quinto posto di quest’anno, nel palazzetto non c’è una tifoseria numerosa. Le squadre fanno anche più fatica a rimanere a livelli alti, a mantenere standard elevati: chi è abituato ad andare al palazzetto per veder vincere, se non vinci purtroppo non viene più, soprattutto se non sei una realtà abituata ad andarci sempre. Sarà dura uscire dalla pandemia senza strascichi, soprattutto dal punto di vista economico, per garantire certi standard a cui il pubblico è abituato. Noi siamo andati a vedere Modena anche quando era veramente triste, ad esempio quando si perdeva sempre 3-0 e non ci si qualificava per i playoff; ma in generale sai che, se vuoi avere un riscontro dal punto di vista del pubblico, devi dare anche una squadra adeguata“. 1° PUNTATA – I Sirmaniaci2° PUNTATA – Amici delle Farfalle (continua) LEGGI TUTTO

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    Lega Pallavolo Serie A Femminile, in viaggio verso l’Ucraina con beni di prima necessità

    Di Redazione La Lega Pallavolo Serie A Femminile ha deciso di scendere in campo per fornire un aiuto concreto alla popolazione ucraina nell’emergenza che sta affrontando. Martedì 29 marzo, una carovana di pullmini partirà da Gemona del Friuli e viaggerà in direzione Medyka (Polonia), portando un carico di medicinali e beni di prima necessità e fornendo al ritorno un passaggio verso l’Italia ad alcune persone in uscita dall’Ucraina. La spedizione, promossa e condotta dalla stessa Lega, vedrà la partecipazione di diverse società consorziate, da Casalmaggiore a Roma, da Sant’Elia a Sassuolo fino a Scandicci e Talmassons. I club hanno messo a disposizione sia mezzi che autisti per l’iniziativa, impegnandosi anche nel trovare una sistemazione nelle rispettive città ai profughi in arrivo. L’Anthea Vicenza, infine, si è occupata della copertura assicurativa dell’intero viaggio. Chiunque ne abbia voglia e possibilità può partecipare alla raccolta di beni (scatolame, lunga scadenza, latte in polvere, assorbenti, pannolini, prodotti d’igiene) e medicinali (sciroppi per la tosse, tachipirina, sacche per il sangue), che si svolgerà nei seguenti punti di raccolta: ROMA – Biglietteria del Palazzetto dello Sport di Roma Eur – Piazzale Pier Luigi Nervi, 1 – Domenica 27 marzo tra le ore 16.00 e le ore 17.00CASALMAGGIORE – Sede della VBC Trasporti Pesanti Casalmaggiore – Strada Baslenga, Casalmaggiore (CR) TALMASSONS – Sede del Comune di Talmassons – Via Tomadini, 15 – Lunedì 28 marzo  (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Stroncato da un infarto a 37 anni Luca Polvara, allenatore della San Vito Civate

    Di Redazione Lutto nel mondo del volley, è scomparso a soli 37 anni Luca Polvara, allenatore della San Vito Volley di Civate. Come riportato da La Provincia di Lecco, la causa del decesso è stata un infarto, occorso sabato verso l’ora di pranzo, nonostante Polvara fosse in perfetta forma fisica. I sanitari hanno tentato per 70 minuti di rianimarlo e poi lo hanno trasportato all’ospedale San Gerardo Di Monza dove hanno cercato di far riprendere le funzioni del cuore tramite la circolazione esterna, ma Luca non ha mai ripreso conoscenza e martedì mattina è stata dichiarata la morte cerebrale. Nato a Lecco e vissuto a Castello, lascia la compagna Fabiola, l’amore di una vita, e i figli Joele di tre anni e Noah di appena quattro mesi. Da sempre impegnato nello sport, aveva giocato nella San Vito volley di Civate e poi allenato i ragazzi della squadra. Nel suo ultimo slancio di altruismo i suoi organi sono stati espiantati. Ai funerali, tenutisi oggi nella Chiesa Parrocchiale di Civate, lo hanno salutato per l’ultima volta almeno duecento persone tra famigliari, amici e conoscenti, tra cui anche Cristina Chirichella, giocatrice dell’Igor Volley Novara e della Nazionale azzurra. (fonte: La Provincia di Lecco) LEGGI TUTTO

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    Dal 1° aprile il pubblico torna al 100% anche nei palazzetti

    Di Redazione Per le fasi decisive dei campionati, dalla Serie A alle categorie minori, potremo finalmente rivedere i palazzetti pieni: il Governo, nel decreto emanato ieri sul superamento della fase emergenziale causata dalla pandemia di coronavirus, ha deciso che a partire da venerdì 1° aprile la capienza massima degli impianti sportivi sarà riportata al 100%, sia all’aperto sia al chiuso, in coincidenza con la cessazione dello stato di emergenza nazionale. Resteranno in vigore fino al 30 aprile, invece, l’obbligo di Green Pass rafforzato e di utilizzo di mascherine Ffp2 all’interno dei palazzetti, così come in tutti i luoghi in cui si svolgono spettacoli al chiuso. (fonte: Governo.it) LEGGI TUTTO

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    Volley 2.0, consegnate le borse di studio in memoria di Eddy Moschetti

    Di Redazione Sport e scuola. Un binomio che il Volley 2.0 ha unito in occasione della consegna delle borse di studio “La verità ti rende un uomo libero” istituite per onorare la memoria di Eddy Moschetti. Brigida, moglie di Eddy, durante la gara di serie B1 tra Enercom Fimi e Costa Volpino ha consegnato le borse di studio a sei atlete che hanno saputo unire, con ottimi risultati, l’attività sportiva con quella scolastica. Per la scuola primaria è stata premiata Livia Vendemiati. Per la scuola secondaria di primo grado sono state premiate Lavinia Rossetti e Vittoria Ricetti. Per la scuola secondaria di secondo grado il riconoscimento è andato a Giulia Bonarini, Gloria Pagani e Barbara Massone. Il presidente del Volley 2.0, Paolo Stabilini ha spiegato: “La perdita di Eddy è stata un trauma per tutti, ma oggi vogliamo ricordare il suo messaggio di speranza, la sua passione, la sua attenzione per lo sport e la cultura. E vogliamo dimostrare che lo sport è uno stimolo a fare bene a scuola, non un ostacolo; come dimostrano queste giovani, ma anche tante altre loro compagne di squadra che hanno un brillante rendimento scolastico”. Eddy Moschetti è stato uno dei punti di riferimento del Volley 2.0, società di cui ha condiviso i valori fondanti e in cui si è impegnato cercando di insegnare alle atlete che l’agonismo deve essere unito all’impegno negli altri aspetti della vita. Per questo la società ha pensato di istituire una borsa di studio con una delle frasi preferite del dirigente scomparso. (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    La capienza massima dei palazzetti torna da subito al 60% (in zona bianca)

    Di Redazione Si allargano le maglie delle restrizioni per il pubblico nei palazzetti italiani: già da oggi, sabato 19 febbraio, entra in vigore la legge n.11/2002 che modifica i precedenti decreti sull’emergenza Covid, reintroducendo i limiti massimi del 60% della capienza per gli impianti al chiuso e del 75% per quelli all’aperto (in precedenza erano fissati al 35% e al 50%). Il provvedimento vale, però, solo per le regioni in zona bianca: al momento soltanto Basilicata e Umbria, ma dalla prossima settimana potrebbero aggiungersene altre. Restano validi l’obbligo di indossare la mascherina FFP2 all’interno dei palazzetti e il divieto di consumare cibi e bevande. Quest’ultimo potrebbe essere revocato già a partire dal 10 marzo, secondo quanto dichiarato dalla sottosegretaria allo Sport Valentina Vezzali, che ha espresso soddisfazione per il nuovo provvedimento e fiducia per il futuro: “Nell’ottica della fine dello stato di emergenza e del calo della curva epidemiologica torneremo sicuramente ad avere una capienza totale sia per gli impianti all’aperto che al chiuso“. (fonte: Governo.it) LEGGI TUTTO

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    Già 20 scuole iscritte alla nuova edizione di Volley Scuola-Trofeo Acea

    Non poteva cominciare meglio la ventinovesima edizione di Volley Scuola-Trofeo Acea. A meno di una settimana dalla circolare d’indizione dei seminari indirizzata alle scuole, la kermesse organizzata dalla FIPAV Lazio in collaborazione con Acea (da 28 anni compagna di viaggio del Comitato) fa già registrare numeri da record. “Nonostante il Covid, Volley Scuola-Trofeo Acea è restato uno dei cardini dell’attività scolastica di decine di istituti – ha dichiarato Andrea Burlandi, presidente FIPAV Lazio – anzi, proprio per la pandemia, siamo riusciti a fidelizzare ancora di più larghe schiere di studenti, molto interessati ai seminari online e agli storici concorsi che la manifestazione propone. Il lavoro degli insegnanti è formidabile, la vicinanza dell’ACEA, di alcuni ministeri e degli Enti Locali ci dice che le nostre scelte sono giuste“. La prima iscrizione di una scuola, tra le 20 arrivate sinora (per aderire ci sarà tempo sino al 4 marzo), per un potenziale che parla già di migliaia di studenti, è venuta dalla Provincia, dall’IIS Volta di Frosinone. “I seminari saranno seguiti da oltre 40 classi – dice soddisfatta la docente di Educazione Motoria dell’istituto, Frida Santini – per mettersi al lavoro anche in orari extracurriculari è pronta una task force di cinquanta alunni“. I seminari si terranno dal 16 marzo al 6 maggio, mentre lunedì 28 febbraio alle 11, via Zoom, andrà in scena la presentazione alla stampa dell’intero progetto. Una volta conclusi i seminari online, l’attenzione si sposterà sulla sabbia per l’11a edizione del Beach Volley Scuola. “Gli argomenti – conclude Alessandro Fidotti, coordinatore del progetto – riguarderanno i valori dello sport, il bullismo, il cyberbullismo, l’uso consapevole del web, l’agenda ONU 2030, l’acqua, l’ambiente, le energie rinnovabili, ma ci saranno anche delle sorprese legate a iniziative molto stimolanti. I relatori e gli ospiti saranno messi a disposizione dal MIUR, dall’ACEA, dalla FAO, dal Ministero degli Esteri, dall’Ufficio del Garante dell’infanzia e dell’adolescenza della Regione Lazio, dalla stessa FIPAV. Una cosa è certa, l’entusiasmo dei ragazzi è già palese“. (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO