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    L'Olimpia Milano scivola a Pesaro, Sassari piega Trento

    PESARO – Sconfitta ai supplementari per l’Olimpia Milano, battuta 85-82 sul campo di Pesaro e ora di nuovo tallonata a due sole lunghezze dalla Virtus Bologna vittoriosa ieri su Treviso. Sono Tambone (21 punti) e Sanford (16) a trascinare i marchigiani contro la capolista, che – senza lo squalificato Moraschini, gli infortunati Shields e Mitoglou e con Rodriguez, Hines e Daniels (tornato negativo al Covid) in tribuna – recupera Datome ma si fa sorprendere dal buon avvio dei marchigiani e chiude a -4 il primo quarto (24-20), cercando poi invano di rimettere la testa avanti in quello successivo. Si arriva all’intervallo lungo con i padroni di casa ancora avanti di due lunghezze (40-38) e la squadra di coach Messina capisce allora che non è il caso di ‘scherzare’: c’è da rispondere alle ‘V nere’ di Belinelli e l’Olimpia torna allora in campo con un altro piglio, piazzando nel terzo quarto un parziale di 17-12 che le consente di presentarsi a +3 in volata. Pesaro però, ‘annusata’ la possibilità del colpaccio, vuole provarci fino alla fine e resta aggrappata alla partita, riuscendo a trascinare i milanesi ai supplementari (77-77) dove alla fine la spuntano di tre l unghezze.
    Basket, Serie A: risultati e ‘live’
    La Dinamo concede il bis
    Nell’altro anticipo mattutino secondo successo di fila per la Dinamo Sassari, che dopo il successo sul campo della Fortitudo si impone anche in casa su Trento. I sardi partono forte e dopo aver chiuso a +3 il primo parziale (24-21) fanno altrettanto in quello successivo che li porta all’intervallo lungo avanti di sei (44-38). La strada sembra in discesa ma gli ospiti non hanno alcuna intenzione di arrendersi e si rifanno sotto nel terzo quarto (66-66), cedendo però nella fase decisiva del match all’accelerazione di Sassari che (con un parziale di 22-14) fissa il risultato sull’88-80 e con tre giocatori in doppia cifra: 22 punti a referto per Robinson, 18 per Bendzius e 13 per Logan mentre a Treviso non bastano i 18 di Caroline e i 16 messi a segno da Flaccadori. LEGGI TUTTO

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    Uscita in casa Olimpia: Moretti da Milano a Pesaro

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    Playoff: Milano in semifinale, Sassari è ancora viva

    ROMA – È Milano la prima semifinalista dei playoff di Serie A. Dopo i due successi casalinghi infatti l’Olimpia, prima in regular-season, passa anche sul campo di una Trento a cui non sono bastati tre giocatori in doppia cifra (Williams con 16, Martin con 13, Morgan con 12 e Maye con 10) per avere la meglio sull’Olimpia, trascinata da Punter (14 punti) e da un ispirato Moraschini (13). Riesce invece a sfruttare il fattore campo e riaprire la serie la Dinamo Sassari, che spinta dai punti di Bendzius, Spissu (13 ciascuno), Burnell e Happ (10per loro due) vince 75-60 e cercherà ora l’aggancio nella gara 4 di martedì prossimo (18 maggio)
    Basket, playoff: risultati e calendario
    Milano è già in semifinale
    La partenza lanciata illude Trento, che tiene a lungo la testa avanti prima di farsi superare nel finale del primo quarto (16-20), incapace poi di ripetersi in quello successivo in cui Milano allunga ancora e arriva a +7 all’intervallo (29-36), con Moraschini top-scorer di questa prima parte di match (8 punti come JaCorey Williams, il migliore della Dolomiti Energia). Nel secondo tempo subito reazione di Trento, che accorcia con una tripla di Martin e una correzione a canestro di Maye (34-36), costringendo così un imbufalito Messina a chiamare il time-out. I rimproveri del coach, dopo i liberi di LeDay, producono la tripla di Punter e la schiacchiata di Heynes che ristabiliscono le distanze (36-43). Martin con un paio di ‘coast to coast’ prova a riportare a galla Trento (42-47), ma alla tripla di Morgan risponde subito Datome e Milano è ancora a +7 alla fine del terzo quarto (45-57). Negli ultimi dieci minuti i padroni di casa tentano il tutto per tutto ma vengono tenuti a distanza di un Moraschini in serata di grazia, lucido dalla lunetta e poi bravo a trovare la tripla (51-59). La gara sembra in pugno all’Olimpia che però allenta forse troppo presto la tensione: due liberi e un piazzato di Browne, più una tripla e un canestro di Morgan portano così a un rapido aggancio (63-63). Time out Messina a 2’37” dalla sirena e il coach dà di nuovo la scossa a Milano che con un piazzato di Leday, una rovesciata di Roll, una tripla di Rodriguez e due centri di Delaney chiude partita (65-74) e serie (3-0) volando in semifinale.
    Sassari è ancora viva
    Sassari sa che è l’ultima spiaggia e parte forte, chiudendo a +10 la prima frazione senza accelerare in quella successiva: la squadra di Pozzecco, trascinata da Spissu (12 punti fin qui) arriva a +20 all’intervallo (46-26). Dopo il riposo si riparte con Spissu che manda a segno il libero dopo il tecnico fischiato a coach De Raffaele a fine secondo quarto e una Dinamo che non mostra segni di rilassamento. E se Stone dall’angolo riporta i suoi a -16, Gentile sblocca l’attacco sardo dopo il momento di digiuno (49-31) che allunga di nuovo con i liberi di Miro Bilan e il piazzato di Burnell (53-31), che ne mette poi altri due costringendo al time-out Venezia che prova invano ad aggrapparsi a Tonut. Nel finale di frazione botta e risposta Happ-Daye, la difesa avversaria costringe Spissu alla palla persa, poi fallo in attacco di Tonut su Katic e al 30′ è 61-42. Nell’ultimo quarto è ancora Tonut l’ultimo ad arrendersi, ma i suoi 17 punti finali non bastano alla Reyer che non riesce a sfruttare il primo ‘match-point’ (75-60 il finale) e ne avrà un altro a disposizione in gara 4. LEGGI TUTTO

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    Playoff: Olimpia prima semifinalista, Sassari e Venezia a gara 4

    TORINO – Non sbaglia un colpo Milano, che dopo aver chiuso al primo posto la regular-season di Serie A e conquistato un posto nelle Final Four di Eurolega, si porta avanti anche nei playoff scudetto. L’Olimpia infatti, dopo i due successi casalinghi, vola in semifinale passando sul campo di una Trento a cui non sono bastati tre giocatori in doppia cifra (Williams con 16, Martin con 13, Morgan con 12 e Maye con 10) per avere la meglio sull’Olimpia, trascinata da Punter (14 punti) e da un ispirato Moraschini (13). Riesce invece a sfruttare il fattore campo e riaprire la serie la Dinamo Sassari, che spinta dai punti di Bendzius, Spissu (13 ciascuno), Burnell e Happ (10per loro due) vince 75-60 e cercherà ora l’aggancio nella gara 4 di martedì prossimo (18 maggio).
    Basket, playoff: risultati e calendario
    L’Olimpia vola in semifinale
    La partenza lanciata illude Trento, che tiene a lungo la testa avanti prima di farsi superare nel finale del primo quarto (16-20), incapace poi di ripetersi in quello successivo in cui Milano allunga ancora e arriva a +7 all’intervallo (29-36), con Moraschini top-scorer di questa prima parte di match (8 punti come JaCorey Williams, il migliore della Dolomiti Energia). Nel secondo tempo subito reazione di Trento, che accorcia con una tripla di Martin e una correzione a canestro di Maye (34-36), costringendo così un imbufalito Messina a chiamare il time-out. I rimproveri del coach, dopo i liberi di LeDay, producono la tripla di Punter e la schiacchiata di Heynes che ristabiliscono le distanze (36-43). Martin con un paio di ‘coast to coast’ prova a riportare a galla Trento (42-47), ma alla tripla di Morgan risponde subito Datome e Milano è ancora a +7 alla fine del terzo quarto (45-57). Negli ultimi dieci minuti i padroni di casa tentano il tutto per tutto ma vengono tenuti a distanza di un Moraschini in serata di grazia, lucido dalla lunetta e poi bravo a trovare la tripla (51-59). La gara sembra in pugno all’Olimpia che però allenta forse troppo presto la tensione: due liberi e un piazzato di Browne, più una tripla e un canestro di Morgan portano così a un rapido aggancio (63-63). Time out Messina a 2’37” dalla sirena e il coach dà di nuovo la scossa a Milano che con un piazzato di Leday, una rovesciata di Roll, una tripla di Rodriguez e due centri di Delaney chiude partita (65-74) e serie (3-0) volando in semifinale.
    Sassari non molla e allunga la serie
    Sassari sa che è l’ultima spiaggia e parte forte, chiudendo a +10 la prima frazione senza accelerare in quella successiva: la squadra di Pozzecco, trascinata da Spissu (12 punti fin qui) arriva a +20 all’intervallo (46-26). Dopo il riposo si riparte con Spissu che manda a segno il libero dopo il tecnico fischiato a coach De Raffaele a fine secondo quarto e una Dinamo che non mostra segni di rilassamento. E se Stone dall’angolo riporta i suoi a -16, Gentile sblocca l’attacco sardo dopo il momento di digiuno (49-31) che allunga di nuovo con i liberi di Miro Bilan e il piazzato di Burnell (53-31), che ne mette poi altri due costringendo al time-out Venezia che prova invano ad aggrapparsi a Tonut. Nel finale di frazione botta e risposta Happ-Daye, la difesa avversaria costringe Spissu alla palla persa, poi fallo in attacco di Tonut su Katic e al 30′ è 61-42. Nell’ultimo quarto è ancora Tonut l’ultimo ad arrendersi, ma i suoi 17 punti finali non bastano alla Reyer che non riesce a sfruttare il primo ‘match-point’ (75-60 il finale) e ne avrà un altro a disposizione in gara 4. LEGGI TUTTO

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    Milano fa la storia con super Shields: 92-89 al Bayern, Olimpia alle Final Four

    MILANO – L’Olimpia Milano fa la storia al Forum di Assago, dove supera con il punteggio di 92-89 il Bayern di Monaco nella gara 5 dei playoff (24-22, 26-18; 22-18, 20-31 i parziali) e stacca così il pass per le Final Four di Eurolega, in programma a Colonia (28-30 maggio) dove sfiderà il Barcellona (vittorioso in gara 5 sullo Zenit) mentre nell’altra semifinale si scontreranno il Cska Mosca (3-0 al Fenerbahce) e i turchi dell’Anadolu Efes (3-2 al Real Madrid). Un traguardo storico per i meneghini – trascinati da un ‘mostruoso’ Shields (34 punti, seguito da Delaney a 16 e Hines a 12) – che non si ritrovavano tra le migliori quattro d’Europa dall’ormai lontana stagione 1991-1992, quando la squadra allora guidata da Mike D’Antoni concluse al terzo posto (ko in semifinale contro il Partizan Belgrado, poi campione di quell’edizione, poi vittoria nella ‘finalina’ per il terzo posto contro l’Estudiantes).
    Shields trascinatore, Milano parte forte
    Dopo aver sprecato i primi due ‘match point’ in Germania (clamorosa la rimonta subita in gara 4), nella decisiva sfida del Forum di Assago la squadra di Ettore Messina inizia con Malcolm Delaney (ex della serata insieme a Radosevic sull’altro fronte) LeDay, Micov, Punter e Tarczewski. Il coach dei bavaresi Andrea Trinchieri parte invece con Baldwin, Flaccadori, Johnson, Lucic e Reynolds. A partire meglio è il Bayern, che arriva fino al +6 prima della reazione di Milano che aggancia i rivali sul 16-16 per poi chiudere il primo quarto a +2 (24-22) grazie ai 10 punti del danese Shields, partito dalla panchina ma subito protagonista nelle rotazioni dell’Olimpia. Rotto il ghiaccio, Milano sembra ora irrefrenabile e spinge sull’acceleratore, contro un Bayern che fatica a contenere e a un certo punto si ritrova sotto di 13 ma reagisce con un parziale di 7-0 e limita i danni, arrivando a -10 all’intervallo lungo (50-40). Già tre a questo punto della gara i giocatori in doppia cifra: lo scatenato Shields a quota 18 nell’Olimpia (seguito da Datome e Delaney con 7), Johnson e Reynolds tra i tedeschi.
    Bayern sempre a inseguire
    Il terzo quarto inizia ancora nel segno di Shields (subito cinque punti), poi le triple di Delaney e dell’incontenibile danese (che è un cecchino anche dalla lunetta) portano Milano a +16 (63-47). Il Bayern però è duro a morire, con una schiacciata di Gist e una tripla di Seeley si rifa sotto (63-53), ma Milano non ripete gli errori di gara 4 e non abbassa giri del motore: nel finale di parziale a prendersi la scena è Punter (5 punti), con Shields che firma il canestro del +17 (già 30 punti per l’ex Trento) e una tripla di Seeley ad accorciare prima della sirena (72-58). Sono 14 dunque i punti di vantaggio da gestire per la squadra di Messina, mentre con una schiacciata e una tripla di Baldwin i bavaresi provano a restare in partita (76-55). Non ci sta però il centrale milanese Hines, che prima rovescia la palla al tabellone e poi sull’altro fronte va a stoppare Reynolds prima del canestro del ‘Chacho’ Rodriguez che tiene l’Olimpia a +15 (80-65) a sei minuti e mezzo dalla fine.
    Trionfo col brivido
    Il cronometro comincia a essere nemico del Bayern, in cui è Baldwin l’ultimo ad arrendersi: arresto e tiro e poi canestro in penetrazione (82-72), una scossa per i tedeschi che con Reynolds e una tripla di Sisko risalgono fino al -6 (83-77), costingendo Messima a chiamare il ‘timeout’. Il coach riportà lucidità nei suoi e al rientro in campo Delaney trova la tripla e poi va al ferro, riportando a +11 Milano con due soli minuti da giocare (88-77). La tripla di Shields sembra chiudere i giochi ma nell’ultimo minuto Lulic da tre e altri 5 punti di Reynold fanno tremare l’Olimpia: a 12″ dalla fine, dopo un fallo in attacco di Shields che consegna palla al Bayern, sono solo tre i punti di vantaggio (91-89). La prestazione ‘monstre’ del danese (34 alla fine i punti a referto) merita però un lieto fine ed è proprio lui (dopo due super giocate difensive di Hines, che ferma la penetrazione di Baldwin per poi vincere la palla a due) a prendersi il fallo a 5″ dalla sirena: dalla lunetta è così suo l’ultimo punto di un match che Milano vince 92-89, staccando il pass per le Final Four di Colonia. LEGGI TUTTO

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    Shields da leggenda, Milano stende il Bayern (92-89) e vola alle Final Four

    MILANO – Missione compiuta per l’Olimpia Milano, che in gara 5 dei playoff batte 92-89 il Bayern di Monaco (24-22, 26-18; 22-18, 20-31 i parziali) e vola così alle Final Four di Eurolega, in programma a Colonia (28-30 maggio) dove sfiderà il Barcellona (vittorioso in gara 5 sullo Zenit) mentre nell’altra semifinale se la vedranno i russi del Cska Mosca (3-0 al Fenerbahce) e i turchi dell’Anadolu Efes (3-2 al Real Madrid battuto oggi in gara 5). Un traguardo storico per i meneghini – trascinati da un ‘mostruoso’ Shields (34 punti, seguito da Delaney a 16 e Hines a 12) – che non arrivavano tra le migliori quattro d’Europa dalla stagione 1991-1992, quando la squadra allora guidata da Mike D’Antoni concluse al terzo posto (ko in semifinale contro il Partizan Belgrado, poi campione di quell’edizione, poi vittoria nella ‘finalina’ per il terzo posto contro l’Estudiantes).
    Milano trascinata da Shields
    Dopo aver sprecato i primi due ‘match point’ in Germania (clamorosa la rimonta subita in gara 4), nella decisiva sfida del Forum di Assago la squadra di Ettore Messina inizia con Malcolm Delaney (ex della serata insieme a Radosevic sull’altro fronte) LeDay, Micov, Punter e Tarczewski. Il coach dei bavaresi Andrea Trinchieri parte invece con Baldwin, Flaccadori, Johnson, Lucic e Reynolds. A partire meglio è il Bayern, che arriva fino al +6 prima della reazione di Milano che aggancia i rivali sul 16-16 per poi chiudere il primo quarto a +2 (24-22) grazie ai 10 punti del danese Shields, partito dalla panchina ma subito protagonista nelle rotazioni dell’Olimpia. Rotto il ghiaccio, Milano sembra ora irrefrenabile e spinge sull’acceleratore, contro un Bayern che fatica a contenere e a un certo punto si ritrova sotto di 13 ma reagisce con un parziale di 7-0 e limita i danni, arrivando a -10 all’intervallo lungo (50-40). Già tre a questo punto della gara i giocatori in doppia cifra: lo scatenato Shields a quota 18 nell’Olimpia (seguito da Datome e Delaney con 7), Johnson e Reynolds tra i tedeschi.
    Olimpia sempre avanti
    Il terzo quarto inizia ancora nel segno di Shields (subito cinque punti), poi le triple di Delaney e dell’incontenibile danese (che è un cecchino anche dalla lunetta) portano Milano a +16 (63-47). Il Bayern però è duro a morire, con una schiacciata di Gist e una tripla di Seeley si rifa sotto (63-53), ma Milano non ripete gli errori di gara 4 e non abbassa giri del motore: nel finale di parziale a prendersi la scena è Punter (5 punti), con Shields che firma il canestro del +17 (già 30 punti per l’ex Trento) e una tripla di Seeley ad accorciare prima della sirena (72-58). Sono 14 dunque i punti di vantaggio da gestire per la squadra di Messina, mentre con una schiacciata e una tripla di Baldwin i bavaresi provano a restare in partita (76-55). Non ci sta però il centrale milanese Hines, che prima rovescia la palla al tabellone e poi sull’altro fronte va a stoppare Reynolds prima del canestro del ‘Chacho’ Rodriguez che tiene l’Olimpia a +15 (80-65) a sei minuti e mezzo dalla fine.
    Finale col brivido
    Il cronometro comincia a essere nemico del Bayern, in cui è Baldwin l’ultimo ad arrendersi: arresto e tiro e poi canestro in penetrazione (82-72), una scossa per i tedeschi che con Reynolds e una tripla di Sisko risalgono fino al -6 (83-77), costingendo Messima a chiamare il ‘timeout’. Il coach riportà lucidità nei suoi e al rientro in campo Delaney trova la tripla e poi va al ferro, riportando a +11 Milano con due soli minuti da giocare (88-77). La tripla di Shields sembra chiudere i giochi ma nell’ultimo minuto Lulic da tre e altri 5 punti di Reynold fanno tremare l’Olimpia: a 12″ dalla fine, dopo un fallo in attacco di Shields che consegna palla al Bayern, sono solo tre i punti di vantaggio (91-89). La prestazione ‘monstre’ del danese (34 alla fine i punti a referto) merita però un lieto fine ed è proprio lui (dopo due super giocate difensive di Hines, che ferma la penetrazione di Baldwin per poi vincere la palla a due) a prendersi il fallo a 5″ dalla sirena: dalla lunetta è così suo l’ultimo punto di un match che Milano vince 92-89, staccando il pass per le Final Four di Colonia. LEGGI TUTTO