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    F1, Gp Olanda | Ferrari fa esattamente quello che aveva chiesto Vasseur

    Fred Vasseur – credit: @Scuderia Ferrari Press Office

    Fred Vasseur lo aveva chiesto ai suoi, proprio alla vigilia del Gran Premio d’Olanda. “Fate le scelte giuste nei momenti decisivi“, aveva intimato a piloti e muretto box, il Team Principal della Scuderia Ferrari. Oggi a Zandvoort è andata proprio così: i piloti hanno fatto il massimo e il muretto box ha giocato una carta vincente, in un momento decisivo. Il tutto ha portato ad un’esecuzione perfetta da parte dell’orchestra rossa che ora muoverà compatta in direzione Monza.
    “Non mi capita spesso di essere soddisfatto per un terzo posto, ma oggi sono estremamente contento del lavoro fatto dalla squadra in un fine settimana così difficile”. Sono state queste le parole di Charles Leclerc, al termine della gara di oggi a Zandvoort che lo ha visto a podio. Sesto al via e con sensazioni e dichiarazioni da far schiacciare un pisolino in spiaggia al posto di guardare la gara, il monegasco ha dovuto ricredersi quando si è reso conto che il passo gara della sua SF-24 era secondo solo a quello di Lando Norris.
    “Abbiamo faticato – ha aggiunto Leclerc – in tutte le sessioni sin dalle prime libere ma siamo riusciti a mettere tutto insieme quando contava di più. Abbiamo trovato il ritmo di cui avevamo bisogno, messo in atto una strategia perfetta, battendo i nostri concorrenti e tenendoli dietro senza doversi inventare chissà cosa.È grandioso iniziare la seconda metà della stagione in questo modo”.
    Sulla stessa onda anche Carlos Sainz che, dal 10° posto al via, è riuscito a chiudere al 5° posto, davanti ad una Red Bull e alle due Mercedes. “Onestamente – ha dichiarato lo spagnolo al termine della gara – non ci aspettavamo una gara così positiva, soprattutto dopo l’inizio di fine settimana molto difficile che abbiamo avuto”.
    Anche lo stesso Vasseur ha commentato sia il podio di Leclerc che l’ottima rimonta di Sainz: “Non eravamo molto ottimisti arrivando a Zandvoort, e invece oggi le cose sono andate molto bene per entrambi i lati del box: abbiamo avuto buone partenze, buone strategie e buoni pit stop con entrambi i piloti che hanno gestito alla grande le gomme”.

    F1, Gp Olanda | Ferrari: la cronaca della gara
    La domenica in crescendo della Scuderia, dopo un weekend fino a ieri pieno zeppo di difficoltà, si è aperta al meglio con la partenza. Nonostante scattassero entrambi dalla parte sporca della pista, sia Charles che Carlos sono riusciti ad avviarsi benissimo rimontando subito posizioni. Il monegasco ha passato all’esterno Sergio Perez salendo quinto, mentre Carlos si è messo subito davanti a Lance Stroll e Fernando Alonso, in ottava piazza, guadagnando la settima al giro 11 dopo un attacco aggressivo a Pierre Gasly. La squadra ha fermato Charles al giro 24 per farlo passare dalla gomma Medium alla Hard e il monegasco è riuscito a spingere subito effettuando un sontuoso doppio undercut a George Russell ed Oscar Piastri salendo dal quinto al terzo posto. Con Carlos la squadra ha atteso sei tornate in più e per poco lo spagnolo non è riuscito a imitare il compagno di squadra superando Perez in pitlane. Il messicano ha comunque resistito poco più di una quindicina di giri davanti alla Ferrari: Carlos infatti, forte di un passo nettamente superiore, al 47° giro ha attaccato la Red Bull numero 11 in curva 1 non lasciando scampo al rivale e salendo in sesta posizione. Sainz si è poi lanciato all’inseguimento di Russell che è rientrato ai box davanti a lui alla tornata 56 cedendogli la quinta piazza. Da quel momento lo spagnolo ha tenuto il proprio ottimo passo fino al termine, riuscendo anche ad avvicinarsi a Piastri e a Leclerc che battagliavano per il podio. Proprio il monegasco è stato autore di un grandioso finale di gara nel quale è riuscito a tenere a bada il pilota della McLaren portandosi a casa il settimo podio stagionale, il dodicesimo di squadra, nonché il 37° della carriera (e il numero 819 per la Scuderia).
    Ferrari, direzione Monza
    La prestazione offerta oggi in gara – pur senza aver portato nulla di nuovo sulla SF-24 – è un’ottima iniezione di fiducia per tutta la Scuderia Ferrari che è attesa dal bagno di folla dei tifosi a Monza, dove la prossima settimana andrà in scena il Gran Premio d’Italia. La pista di casa è unica nel suo genere e dovrebbe sposare meglio le caratteristiche della monoposto costruita a Maranello. Sulle SF-24 ci saranno anche degli aggiornamenti che ci si attende possano contribuire ad aumentare il livello di competitività contro rivali che rimangono fortissimi. Il podio di oggi era proprio l’antipasto che serviva per scaldare i tifosi.
    “La prossima gara è a Monza – ha detto Leclerc -. E’ il nostro Gran Premio di casa e faremo il massimo per rendere orgogliosi i nostri tifosi”. Anche Sainz si è detto fiducioso in vista del suo ultimo Gp d’Italia vestito di rosso: “Arriviamo a Monza con il morale alto: non vedo l’ora di correre davanti ai nostri tifosi!”. LEGGI TUTTO

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    F1, Olanda | Pagelle: Norris fa il Verstappen, Ferrari risorta, Williams in bambola

    16 LECLERC Charles (mco), Scuderia Ferrari SF-24, action during the Formula 1 Heineken Dutch Grand Prix 2024, 15th round of the 2024 Formula One World Championship from August 23 to 25, 2024 on the Circuit Zandvoort, in Zandvoort, Netherlands – Photo Antonin Vincent / DPPI

    La Formula 1 riprende la sua stagione dopo la pausa estiva, e regala un altro Gran Premio avvincente in quel di Zandvoort, la casa di Max Verstappen. Ma stavolta, nella tana del nemico a far festa è Lando Norris, vincitore e dominatore incontrastato di tutto il weekend, nonostante l’ennesima partenza zoppicante. Il campione del mondo fa il possibile, ma alla fine deve accontentarsi della seconda posizione. Clamoroso, invece, il terzo posto di Charles Leclerc, autore di un capolavoro con la sua Ferrari, dispersa dopo il disastro tra prove libere e qualifiche; una crescita sorprendente certificata anche dal quinto posto di Carlos Sainz, autore di un’eccellente rimonta dal 10° posto. In mezzo a loro un deludente Oscar Piastri, che si becca quasi 30″ dal compagno di squadra. Timidi segnali di ripresa per Sergio Perez, mentre deludono le due Mercedes. Molto male, poi, la Williams, che tra incidenti e squalifiche ne combina un po’ di tutti i colori. Questo e molto altro nelle pagelle del Gran Premio d’Olanda.
    VOTO 9 A NORRIS, CONCRETIZZA LO STRAPOTERE MCLAREN
    Finalmente Lando, verrebbe da dire. Norris stavolta non lascia nulla agli avversari, e trionfa in maniera perentoria a casa di Verstappen. Stavolta il dominio ampiamente visto al venerdì, e certificato con la netta pole position al sabato, viene concretizzato nel migliore dei modi. O quasi: anche stavolta la partenza è un flop, sverniciato dal campione del mondo allo scatto. Ma poi la sua McLaren esce alla distanza: prima riprende e supera l’olandese, e poi vola via a suon di giri veloci. Chiude la gara con oltre 20 secondi di vantaggio. Un segnale inequivocabile: se diventa concreto, rischia di essere imbattibile da qui alla fine del campionato.
    VOTO 8 A LECLERC E SAINZ, VERI CAVALLINI RAMPANTI
    Esistono due Ferrari viste in Olanda: quella deprimente “ammirata” fino al sabato, e quella (a tratti) esaltante vista in gara. Nella seconda versione, c’è indubbiamente molto di Charles Leclerc e Carlos Sainz. Il monegasco si attacca ai primi sin dal via, complice un’ottima partenza, e con una strategia azzeccatissima del muretto si sbarazza di Piastri e Russell e artiglia il terzo posto. Da lì è un’autentica difesa a oltranza sull’australiano, la cui rimonta non sortisce il controsorpasso, e consente a Carletto di gioire (in modo insperato) sul podio. Lo spagnolo, invece, rimonta di prepotenza dal 10° posto in griglia e si issa fino al 5° posto finale, a suon di giri veloci e sorpassi da capogiro (da antologia quello su Perez). Insomma, non poteva esserci miglior biglietto da visita verso Monza.
    VOTO 7 A VERSTAPPEN, FA QUEL CHE PUO’
    Lui che era abituato a rifilare 20 secondi a tutti, stavolta li deve contare al traguardo. La sua Red Bull è ormai lontana anni luce dalla McLaren, e pare destinata a lasciare la vetta del mondiale costruttori. Ma l’unico motivo per cui rimarrà sempre in lotta è il suo campione del mondo: Max dà tutto quel che può, facendo già un piccolo miracolo in qualifica, piazzandosi in prima fila. Poi in partenza brucia (per l’ennesima volta) Norris, facendo presagire l’ennesima batosta per l’avversario e un altro trionfo a casa sua. Ma stavolta no, nulla può contro lo strapotere della McLaren. Alla fine arriva un secondo posto utile, comunque, per limitare i danni in entrambe le classifiche.
    VOTO 6 A PEREZ, QUALCHE SEGNALE DI VITA
    Magari la pausa potrà avergli fatto un pochino bene, ma di certo Sergio Perez si è presentato a Zandvoort in condizioni quantomeno accettabili per un pilota Red Bull. Nonostante un venerdì che non lasciava presagire nulla di buono, il messicano si riprende bene durante le qualifiche, conquistando un buon 5° posto. In gara, poi, almeno fino a metà si destreggia nella lotta con Leclerc, Piastri e Russell per il podio, prima di cedere alla distanza anche alla rimonta di Carlos Sainz. Alla fine arriva un 6° posto da non disdegnare, ma per vincere il terzo titolo costruttori di fila servirà molto di più.
    VOTO 5 A PIASTRI, BASTONATO DA NORRIS
    Se ne erano (giustamente) decantate le lodi nelle ultime gare, ma a Zandvoort Oscar Piastri ha preso una paga non indifferente dal compagno di squadra. Nonostante il potenziale enorme della McLaren aggiornata, l’australiano ha pasticciato un po’ ovunque durante la gara: prima perde la posizione in partenza su Russell, poi non riesce a superarlo in pista, dopodiché viene superato anche da Leclerc alla sosta, e infine si arrende alla difesa del monegasco che porta a casa il podio. Il tutto a quasi 30 secondi di distacco da Norris, che nel frattempo trionfava al traguardo. Una battuta d’arresto, se così può definirsi un 4° posto. Ma crescerà, non c’è dubbio.

    VOTO 4 ALLA MERCEDES, SI SCIOGLIE COME NEVE AL SOLE
    Stavolta sì, le impressioni del venerdì erano un fuoco di paglia. Eppure la Mercedes arrivava in Olanda con ben altre ambizioni, reduce da 3 vittorie nelle ultime 4 gare. E invece, alla fine si deve accontentare di uno scialbo 7° e 8° posto, sonoramente battuta anche dalla Ferrari, dispersa fino alle qualifiche. In particolare, durante la gara sono emersi grossi limiti nella gestione del degrado gomme, che ha compromesso ben presto ogni ambizione di podio. Altra annotazione negativa: piuttosto fantasiosa la strategia con Russell, richiamato al box per una seconda volta, costretto a cedere la posizione anche a Perez. Se dopo il Belgio le facce erano sorridenti, stavolta lo sono molto meno.
    VOTO 3 ALLA WILLIAMS, NE COMBINA DI TUTTI I COLORI
    Weekend decisamente negativo per la Williams, al di là di una buona gara dei suoi due piloti. Sin dal venerdì il team deve fare i conti con diversi errori: in primis quello di Logan Sargeant, che nelle FP3 sbatte violentemente contro il muro, rendendo impossibile la sua partecipazione alle qualifiche e causando danni per circa 2 milioni di euro. Un prezzo enorme, che potrebbe aver firmato la conclusione anticipata della sua avventura in Formula 1. Come se non bastasse, poi, ecco la squalifica di Albon dopo le qualifiche, a causa di un’irregolarità al fondo. Un errore madornale, che è costato il 10° posto guadagnato in pista dal thailandese, e che ha compromesso le sue ambizioni da zona punti. Una grossa occasione persa. Basterà l’arrivo di Sainz nel 2025 per cambiare marcia? LEGGI TUTTO

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    F1, Wolff incassa il no di Verstappen. E Horner lo pizzica anche su Antonelli

    In Olanda è andato in scena l’ennesimo botta e risposta tra Toto Wolff e Chris Horner sul caso Max Verstappen. Il team principal Mercedes ha dichiarato di aver fatto un ultimo tentativo, durante l’estate, per portare via Max alla Red Bull. La replica di Horner: “Verstappen non è mai stato disponibile per Mercedes”.ZANDVOORT, NETHERLANDS – AUGUST 23: Max Verstappen of the Netherlands and Oracle Red Bull Racing looks on in the garage during practice ahead of the F1 Grand Prix of Netherlands at Circuit Zandvoort on August 23, 2024 in Zandvoort, Netherlands. (Photo by Mark Thompson/Getty Images) // Getty Images / Red Bull Content Pool // SI202408230388 // Usage for editorial use only //

    Al rientro dalla pausa estiva, i rumors del Circus della Formula 1, sono ripresi esattamente da dove si erano “chiusi” a fine luglio. Ci riferiamo in particolare al tentativo, forse un po’ maldestro – e poi vi spiegheremo meglio perché – di Toto Wolff di portare Max Verstappen in Mercedes, strappandolo ai rivali di Red Bull.
    E’ da inizio stagione che, il numero uno del team delle Frecce d’Argento, parla della possibilità di ingaggiare il pilota olandese, al posto di Lewis Hamilton. Praticamente dal giorno dopo l’annuncio del passaggio del pilota inglese dalla Mercedes alla Ferrari, Wolff ha iniziato un costante e martellante dialogo con Jos Verstappen, papà di Max, per convincerlo che il “matrimonio” con il suo team fosse la scelta più giusta per loro.
    Il Team Principal austriaco ha cavalcato per mesi la vicenda Horner per convincere Max e il suo entourage che la scelta di lasciare Red Bull fosse quella giusta. Horner però, dal canto suo, ha fatto di tutto per esercitare ogni opzione possibile per trattenere il suo pilota e, alla fine, l’ha spuntata proprio lui.
    Il tentativo di Wolff di portare Verstappen in Mercedes, se ci pensiamo bene, è più che logico. Da un lato avrebbe avuto il pilota migliore oggi presente in Formula 1 e dall’altro avrebbe ulteriormente indibolito il team rivale, vincitore degli ultimi mondiali, sia piloti che costruttori. Ed è proprio per questo che il buon Toto non ha mai mollato, fino all’ultimo, la presa su Max e in particolare su Jos che ancora ha voce in capitolo nelle scelte del figlio.
    In tutta questa vicenda, un po’ troppo “sbandierata ai quattro venti” del paddock, c’è un punto critico che ora, che le possibilità di ingaggio per il 2025 sono definitivamente sfumate, diventerà un elemento di debolezza per Mercedes. L’aver tanto voluto Max e soprattutto aver recenetemente ancora dichiarato che restano delle opzioni per averlo nel 2026, non potranno che mettere dubbi sia sulla scelta di portare anzitempo Andrea Kimi Antonelli in Formula 1 nel 2025 sia nella testa di George Russell che si sentirà perennemente in discussione.
    Ci riferiamo al fatto che l’anno prossimo, il pilota inglese, sarà affiancato da un giovanissimo fortemente voluto da Wolff, il quale farà di tutto per metterlo nelle migliori condizioni per fare bene. Inoltre, nel momento in cui ci dovesse essere la possibilità di ingaggiare uno come Verstappen, secondo voi, uno come Toto sceglierà di tenere Russell oppure il suo pupillo Antonelli?

    Insomma, il grande Toto, secondo chi vi scrive, questa volta non ha brillato in stategia. Sarebbe stato forse meglio mantenere le trattative con Max un po’ più “segrete”, anziché parlarne continuamente per poi incassare una “sonora sconfitta”.
    WOLFF, VERSTAPPAN E LE ULTIME DICHIARAZIONI DEL TEAM PRINCIPAL MERCEDES
    Stando a quanto riportato dall’edizione italiana di Motorspost.com, in Olanda, Wolff ha dichiarato: “Per tutto l’arco dell’anno ho pensato che ci fosse la finestra per prendere Max, che potesse esserci la possibilità. Insomma, che non fosse impossibile”.
    Il team principal della Mercedes ha poi anche aggiunto: “In estate ho provato a portare Max in Mercedes ma siamo giunti insieme alla conclusione che non dovevamo aspettare che succedesse qualcosa prima di impegnarci per il 2025, ma continuare il nostro lavoro”.
    Chiusa ogni possibilità per il 2025, Wolff non molla l’osso e guarda già al 2026, sempre per la gioia dei piloti che correranno con lui il prossimo anno: “In qualche modo ho la sensazione che le strade di Mercedes e Verstappen si incroceranno. Ma non so quando questo possa accadere. Che sia il 2026? Non lo so ancora”.
    Tra qualche giorno, come già anticipato, è atteso l’annuncio di Antonelli in Mercedes per il prossimo anno. Ma dopo le ennesime parole di Wolff, la scelta fin troppo anticipata di portare il giovanissimo pilota italiano in Formula 1 ad appena 18 anni compiuti, suona un po’ come un’opzione B.
    WOLFF, VERSTAPPAN E LA REPLICA DI HORNER
    Su tutto questo, ovvero sia su Max che su Kimi, è intervenuto anche Horner che, come al solito, non disdegna di rispondere per le rime agli altri team principal. Intervistato dagli inglese di Sky Sports, il numero uno di casa Red Bull Racing ha dichiarato fermamente di non temere in alcun modo di poter perdere Verstappen: “La situazione è chiara: abbiamo ripetuto per tutto l’anno che sappiamo bene la tipologia di accordo che abbiamo con Max. E Max sa anche che tipo di contratto ha con noi. Quel che posso dire è che non è disponibile per Mercedes e non lo è mai stato. Sono sicuro che Mercedes abbia valutato le opzioni piloti a sua disposizione. E se sceglieranno Antonelli, bisognerà elogiarli per il rischio che si prendono con un pilota così giovane”. LEGGI TUTTO

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    F1, La Ferrari a Zandvoort senza aggiornamenti ma con fiducia

    “Ogni piccolo dettaglio sarà cruciale, soprattutto in qualifica. Come al solito ci concentreremo su noi stessi cercando di estrarre il massimo del potenziale dal nostro pacchetto, che in altre parole significa essere in grado di trovare la miglior messa a punto ma anche identificare le scelte giuste nei momenti decisivi, in qualifica come in gara, sia da parte del muretto che dei piloti”.
    credit: @Scuderia Ferrari Press Office

    Queste le parole del team principal della Ferrari Frederic Vasseur alla vigilia delle prime prove libere del Gran Premio d’Olanda, al ritorno dalla pausa estiva. Ma dove eravamo rimasti? A Spa-Francorschamps la Rossa aveva confermato una crisi di prestazione in gara che l’ha relegata ormai al ruolo di quarta forza, anche dietro ad una ritrovata Mercedes, forse il team più in forma del momento.
    Su una pista lenta come quella di Zandvoort, però, la SF-24 può trovarsi a suo agio: d’altronde il ricordo di Montecarlo, circuito simile a quello olandese, è ben presente nella memoria. Ma erano altri tempi, quelli in cui la Ferrari sembrava poter lottare per il titolo. Poi la McLaren e la Mercedes sono tornate ai vertici, superando una Rossa in crisi di aggiornamenti.
    Ancora una volta, anche nel 2024, le novità tecniche portate dalle squadre durante la stagione, hanno fatto e stanno facendo la differenza. Su questo tema, la squadra è ancora debole, considerando la velocità alla quale i team inglesi stanno viaggiando.

    Nei giorni scorsi si era parlato di un nuovo fondo da portare in casa di Max Verstappen, ma così non sarà. Vasseur e i suoi punteranno su quella tanto agognata ottimizzazione del pacchetto a disposizione che spesso non è andata a buon fine. Ma magari la pausa estiva è servita a schiarirsi le idee. E a capire quello che doveva essere capito, per poi indirizzare nel modo corretto lo sviluppo di questa macchina e di quella del 2025. La prima Ferrari di Lewis Hamilton.

    Gli appuntamenti di oggi in pista, prevedono quanto qui sotto riportato. Tutti questi eventi sono riferiti alla programmazione TV di Sky Sport F1.
    Venerdì 23 agostoOre 10.05: F1 Academy – Prove libere 1Ore 12.15: Paddock LiveOre 12.30: F1 – Prove libere 1Ore 13.30: Paddock LiveOre 13.55: Porsche Supercup – Prove libereOre 15.45: Paddock LiveOre 16.00: F1 – Prove libere 2Ore 17.00: Paddock LiveOre 17.25: F1 Academy – Prove libere 2Ore 18.15: Paddock LiveOre 18.45: conferenza stampa Team Principal (differita) LEGGI TUTTO

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    F1, Leclerc a Beyond The Grid parla del suo futuro e di Hamilton [ PODCAST ]

    Alla vigilia del Gran Premio d’Olanda, Charles Leclerc, intervistato da Tom Clarkson a ‘Beyond The Grid’, il podcast di F1.com, ha parla dell’arrivo di Lewis Hamilton, del suo futuro in Ferrari e di molto altro ancora.LECLERC Charles (mco), Scuderia Ferrari SF-24, portrait during the Formula 1 Qatar Airways Austrian Grand Prix 2024, 11th round of the 2024 Formula One World Championship from June 28 to 30, 2024 on the Red Bull Ring, in Spielberg, Austria – Photo Antonin Vincent / DPPI – credit: @Scuderia Ferrari Press Office

    Charles Leclerc ha goduto di molti successi con la Ferrari e, nonostante il recente calo di prestazioni della squadra dopo un promettente inizio del 2024, crede di poter ancora diventare un campione del mondo con l’iconica Scuderia di Maranello.
    Nell’ultimo episodio di Beyond The Grid, il monegasco ha affrontato i risultati deludenti della Ferrari nelle ultime gare e ha provato a spiegare la difficoltà nel trovare consistenza con l’attuale generazione di vetture.
    CHARLES LECLERC E LA VITTORIA A MONACO
    Leclerc ha racconta al conduttore Tom Clarkson come riesce a mantenere l’ottimismo in una stagione di gare particolarmente combattute, soffermandosi sull’emozione della sua vittoria rivoluzionaria al Gran Premio di Monaco, dove è diventato il primo pilota monegasco a vincere la gara di casa.
    CHARLES LECLERC SU LEWIS HAMILTON
    Leclerc ha inoltre spiegato anche la sua natura autocritica, i rapporti positivi con i compagni di squadra dentro e fuori la pista e come trascorre il tempo lontano dai weekend di gara. Anche l’arrivo di Lewis Hamilton alla Ferrari è all’ordine del giorno: Leclerc spiega come può imparare dal sette volte campione del mondo e come è entusiasta di sviluppare un’amicizia più stretta con lui.
    Inoltre, ilmonegasco ha parlato del marchio di gelati LEC, di Leo, il bassotto che gli ha cambiato la vita, e delle sue aspirazioni per il futuro campionato.

    Per ascoltare l’episodio di questa settimana di Beyond The Grid, è sufficiente premere il tasto play del lettore audio qui sotto o cliccare qui per ascoltare tramite la vostra piattaforma podcast preferita.
    F1, Leclerc a Beyond The Grid [ PODCAST ] LEGGI TUTTO

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    Olanda: incredibile errore di registrazione, Bennie Tuinstra salta la VNL

    Un incredibile errore burocratico rischia di condizionare pesantemente la corsa della nazionale maschile dell’Olanda verso le Olimpiadi di Parigi. Nell’ormai imminente VNL, che assegnerà i punti necessari per qualificarsi ai Giochi, Roberto Piazza non potrà contare sullo schiacciatore classe 2000 Bennie Tuinstra, uno dei punti fermi della squadra: l’addetto alla registrazione dei 30 giocatori convocabili per la manifestazione organizzata da Volleyball World ha clamorosamente dimenticato di spuntare la casella relativa al giocatore dello Ziraat Bankasi Ankara, che sarà così costretto a guardare le partite degli “orange” dal divano di casa, benché tutti i documenti fossero in regola.

    L’Olanda è forse l’ultima nazione al mondo da cui ci si sarebbe aspettati una svista simile, mentre è decisamente più caratteristica la trasparenza con cui la Nevobo, la Federazione locale, si è assunta le responsabilità: “Non è colpa di una persona – dice il direttore tecnico Herman Meppelink – ma di un processo mal progettato all’interno della nostra organizzazione. Siamo preoccupati per questo e saranno necessarie misure per garantire che non accada di nuovo. È terribile quello che è accaduto: ci dispiace per Bennie, che si impegna sempre incondizionatamente per la squadra, e anche per lo staff e i compagni. Purtroppo l’errore si è rivelato irreversibile“.

    “Sono estremamente deluso – commenta lo stesso Tuinstra – passi un anno intero cercando di migliorare, perché hai un obiettivo in mente: raggiungere i Giochi Olimpici con la squadra. Si tratta di un processo lungo e ora siamo vicini a realizzarlo. Quando senti che non puoi contribuire a tutto questo, il tuo stomaco si rivolta per un momento. Non è divertente per la squadra e non è divertente per me, ma purtroppo si commettono errori“.

    L’Olanda non potrà nemmeno sostituire il giocatore “incriminato” e dovrà dunque accontentarsi di una lista di 29 atleti selezionabili. A breve, invece, Piazza annuncerà il nome di chi prenderà il posto di Tuinstra nella rosa dei 14 che disputerà la prima tappa della VNL ad Antalya, dal 22 al 26 maggio, affrontando Slovenia, Turchia, Polonia e Bulgaria. Il grande escluso continuerà ad allenarsi in patria, nella speranza che i compagni riescano a centrare l’obiettivo: al momento l’Olanda è tredicesima nel ranking FIVB e per qualificarsi ha bisogno di scavalcare almeno Cuba e Serbia.

    (fonte: Volleybal.nl) LEGGI TUTTO

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    Active Living Orion e Apollo 8 alzano la Coppa d’Olanda

    Si sono tenute domenica nel Maaspoort di Den Bosch, tutto esaurito per l’occasione, le finali della Coppa d’Olanda. Ad aggiudicarsi il trofeo maschile è stato l’Active Living Orion, che ha battuto per 3-0 (25-19, 25-20, 25-18) il Numidia VC Limax, portandosi a casa la quarta Coppa della sua storia: l’ultimo successo era datato 2017. Partita sempre nelle mani della squadra di Dirk Sparidans, che ha chiuso i conti con un ace del palleggiatore belga Liam McCluskey, da tempo a mezzo servizio per infortunio ed entrato in campo solo per il servizio.

    Foto Volleybal.nl

    Nella competizione femminile è arrivato il secondo successo dell’Apollo 8, che aveva già vinto il trofeo nel 2021: la squadra di Borne si è aggiudicata la Coppa grazie alla vittoria per 3-1 (25-20, 26-28, 25-22, 25-21) nella finale contro il Djopzz Zwolle Topvolleyball, squadra rivelazione del torneo. Anche in questo caso la partita si è chiusa con un ace, quello della centrale Carlijn Koerbrugge, una delle grandi protagoniste della vittoria dell’Apollo.

    (fonte: Volleybal.nl) LEGGI TUTTO

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    F1, Ferrari: a Monza ci sarà la marea rossa?

    3 – GP OLANDA F1/2023 – SABATO 26/08/2023 – credit: @Scuderia Ferrari Press OfficeÈ arrivata la tempesta, quella d’acqua che ha allagato curve e rettilinei del circuito olandese sulle coste del mare del Nord, portando confusione, spettacolo e bandiere rosse.È arrivata pure la tempesta orange, quella dei tifosi olandesi che hanno invaso gli spalti di Zandvoort inneggiando e spingendo l’idolo locale, Max Verstappen.Un Max fenomenale, indiscutibile e indiscusso, che aggancia il record di nove vittorie consecutive appartenente a Sebastian Vettel (2013). Un Max che strapazza tutti, pure il suo coinquilino Perez, sabotato e pasticcione, lasciato lì sotto la pioggia all’uscita dei box (complice la bandiera rossa), come un leone in gabbia. Ne esce una scena casuale, ma iconica e indicativa del momento no del messicano. Lui che un leone non è, ma che quest’anno anche nel giorno che poteva sembrare il suo giorno, si vede girare tutto storto. Sì perché il Checo si era ritrovato catapultato in prima posizione, dopo la partenza sotto la pioggia, in virtù del rapido passaggio su gomme intermedie. Poi però il disastro: in Red Bull decidono di infliggerli un undercut da volponi con Max, in seguito gli sbagliano il pit e infine ci pensa lui a completare la frittata con uscita di pista e bacino al muro annesso. Niente da fare, alla fine tocca riascoltare lo stesso inno e la stessa canzoncina, quella del “Max Max Max, SuperMax“.
    Come detto è arrivata la tempesta, ma tra meno di una settimana sarà tempo di marea?Nessuna profezia meteorologica, anche se le previsioni sono quelle, ma la marea di cui parliamo è quella rossa che dovrebbe, usiamo il condizionale, invadere il circuito di Monza fra meno di una settimana. Dovrebbe sì, perché facendo un giro su monzanet.it viene lo sconforto, i posti liberi in tribuna sono molti, anzi troppi.Colpa di una Ferrari deludente, amarissima, troppo brutta per essere vera.Forse complice anche l’organizzazione del circuito, che lo scorso anno ha inscenato un vero e proprio disastro dis-organizzativo. L’auspicio è che quest’anno le cose, almeno da quel punto di vista, vadano meglio (per lo meno la Fanzone sembrerebbe pronta a ospitare i tifosi già dal giovedì), una normalità anormale per Monza.

    Speriamo sia marea, anche perché ad oggi solo l’amore del tifo italiano può curare e lenire la delusione di Charles e Carlos, cavallini depressi, piloti sull’orlo della rassegnazione, del crollo emotivo. Monza sarà un test di appartenenza, ma non puoi chiedere se non dai e allora Ferrari è chiamata a prendersi per lo meno un podio, perché lo deve a quel popolo lì, perché vederla arrivare dietro all’Alpine di Gasly fa veramente troppo male.
    Parlare di riscossa, risposta o reazione sembra inutile ad oggi, ora che le parole d’ordine sono dignità e soprattutto rispetto. Rispetto verso chi, ancora una volta, affollerà il tempio della velocità sventolando con orgoglio e passione le bandiere del cavallino. LEGGI TUTTO