Novak Djokovic
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in TennisNovak Djokovic potrebbe saltare gli US Open: “Ad oggi non mi è permesso entrare negli Stati Uniti”
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Novak Djokovic nella foto
Dopo aver saltato gli Australian Open, il tennista serbo Novak Djokovic potrebbe vedersi costretto a rinunciare anche agli US Open a causa delle restrizioni in vigore per tutte le persone non vaccinate. Il trentacinquenne, attuale numero tre delle classifiche ATP in singolare, si appresta a fare il suo esordio a Wimbledon contro Soonwoo Kwon ma, allo stesso tempo, sembrerebbe essere già proiettato alle settimane future.
Nel corso di una conferenza stampa tenuta all’All England Club di Londra, il tennista di Belgrado ha parlato delle sue possibilità di partecipazione agli US Open, ultimo Slam della stagione nel quale lo scorso anno ha raggiunto la finale: “Ad oggi non mi è permesso entrare negli Stati Uniti. Mi piacerebbe andare a giocare agli US Open, ma al momento non è possibile: dipenderà tutto dalle decisioni del governo americano, al momento rinuncio al torneo. LEGGI TUTTO0 Condivisioni
in TennisNovak Djokovic e Rafael Nadal e gli orari diversi per il possibile quarto al Roland Garros
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Rafael Nadal – Foto Antonio Fraioli
Novak Djokovic e Rafael Nadal devono vincere solo un’altra partita per incontrarsi nei quarti di finale del Roland Garros. Il numero uno del mondo incontrerà Diego Schwartzman, mentre il 13 volte campione di Parigi affronterà Felix Auger-Aliassime.
Se questo duello nei quarti di finale verrà confermato, è chiaro che ogni giocatore ha delle chiare preferenze per quanto riguarda l’orario della partita. E non lo hanno nascosto affatto questo venerdì, dopo aver superato i rispettivi ostacoli.
Dichiara Nadal: “Non mi piacciono le sessioni notturne sulla terra battuta, l’ho già detto l’altro giorno. L’ho ben chiaro. Non mi piace giocare su terra battuta di notte perché l’umidità è maggiore, la palla è più lenta e le condizioni possono diventare molto pesanti se fa freddo. Questo fa una grande differenza nel modo in cui si gioca sulla terra di giorno o di notte”, ha sottolineato.
Djokovic è stato molto chiaro di fronte a questa situazione. “Dico solo che io e Rafa faremo richieste diverse di orario se ci incontreremo nei quarti di finale”. LEGGI TUTTO0 Condivisioni
in TennisWilander: “Al tennis serviva un agonista come Alcaraz. Roland Garros? Vince Djokovic”
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Mats Wilander
Mats Wilander ha rilasciato un’intervista al quotidiano iberico Marca, con la lente puntata sul prossimo Roland Garros. Secondo il 7 volte campione Slam (3 volte a Parigi), il favorito per la Coppa dei Moschettieri è Novak Djokovic, il campione in carica.
“Roland Garros? Per molte ragioni devo dire Novak (Djokovic). Primo perché a Roma ha appena vinto e questo gli darà fiducia; poi perché penso che abbia dentro di sé un sentimento di rivalsa dopo tutto quello che gli è successo in questi mesi… Senza poter giocare l’Australian Open. È il detentore del titolo. Ha dimostrato a se stesso di poter giocare di nuovo partite lunghe nonostante la sconfitta contro Alcaraz a Madrid. A Monte Carlo ha fatto una brutta figura alla fine del match con Davidovich, sembrava stanco. Adesso sta meglio. È il favorito a Parigi”.
Secondo lo svedese, Alcaraz era il giocatore che mancava al tennis di vertice: “Non è che stavamo aspettando Alcaraz perché c’erano già Stefanos (Tsitsipas), Daniil Medvedev, tennista molto diverso dagli altri, e Alexander Zverev. Avevamo un buon mix di stili e modi di essere. Anche Rublev, che direi è l’Hewitt di questa generazione. Improvvisamente è apparso Alcaraz, che gioca in modo molto diverso da tutti quelli citati. Può fare le cose che fa Tsitsipas, come prendere la palla in anticipo, giocare in modo aggressivo; può essere solido quanto Zverev; forse non può fare quello che fa Medvedev, perché solo lui riesce in quel tipo di gioco… Ma Carlos ha la risorsa dei drop shot e l’atteggiamento che lo differenzia dal resto dei giovani. Non ho mai visto qualcuno con il suo modo di giocare e la sua freschezza. È sempre attivo, è emotivo, ma allo stesso tempo guarda la sua panchina con un buon atteggiamento. Guarda Ferrero e loro ridono di un punto o di un colpo. È rilassato in campo, la sensazione opposta quando vedi Nadal in campo, non sembra mai essere rilassato e ha l’atteggiamento migliore che abbia mai visto. Carlos mostra tutto ciò che di positivo ha dentro con il suo linguaggio del corpo. Questa è una cosa difficile da imparare, suppongo che sia così, anche se Ferrero potrebbe avergli consigliato come deve apparire davanti al rivale. Amo come si comporta, è molto importante per il tennis che ci sia un giocatore che sembra divertirsi così tanto, a cui piace così tanto competere e che odia perdere. È l’esempio da seguire: non voglio che tu sia come Nadal, come Federer o Djokovic, voglio che tu sia come Alcaraz perché Carlos ha tutto”.
Ultime parole per Nadal, che ha Roma ha sofferto di una ricaduta al grave problema al piede. Mats crede che possa tornare anche stavolta: “La carriera di Rafa è così. Paragono sempre Rafa a un cavallo: correrà più veloce che può e combatterà. Il suo sforzo non ha limiti, il suo limite sono gli infortuni. Continuerà fino a quando un infortunio non gli permetterà più di giocare. La realtà è che ha imparato a tornare dagli infortuni e torna sempre. È straordinario che vedi sempre qualcosa di diverso in lui quando torna. Un giorno non potrà più tornare, è normale che accada, ma non sappiamo quando accadrà. Aveva dichiarato di non sapere se sarebbe stato in grado di farlo l’anno scorso e i risultati lo hanno smentito. È vero adesso che si è infortunato a Roma, ma sa come preservare il suo fisico per darsi una possibilità al Roland Garros”. LEGGI TUTTO0 Condivisioni
in TennisDjokovic, Roma preludio di Parigi?
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Novak Djokovic a Roland Garros 2021
Djokovic suona la sesta sinfonia a Roma. Una vittoria limpida quella al Foro Italico, segnata da un crescendo continuo che l’ha portato ad alzare la prima coppa del 2022. Un’annata a dir poco travagliata per il serbo, ma che ora sembra aver preso la piega giusta. Oggi contro Tsitsipas non ha nemmeno dovuto giocare il suo miglior tennis. C’ha messo del suo il greco, con un inizio a tratti imbarazzante per i tanti errori. Nel primo set Novak ha lussureggiato sugli errori dell’avversario. Poi la prima di servizio di TsiTsi ha iniziato a funzionare e grazie ad una distrazione del serbo abbiamo avuto almeno un discreto secondo set. Tuttavia il campo ha parlato chiarissimo: appena Djokovic ha alzato i ritmi e si è messo a menare le danze negli scambi col suo pressing, si è preso i punti. E la partita.A una settimana da Roland Garros, questo Djokovic in crescita è il favorito per difendere la Coppa dei Moschettieri vinta l’anno scorso, proprio battendo Tsitsipas in finale? Nì…Non è una risposta diplomatica, è la realtà dei fatti al 15 maggio. Il prossimo Roland Garros si appresta ad essere quanto mai incerto, con più di un possibile favorito.Nadal, il padrone di casa, ha sofferto una ricaduta al piede proprio a Roma. Non possiamo sapere come si presenterà al Bois de Boulogne. Di sicuro vincere uno Slam duro come Parigi zoppicando potrebbe essere troppo anche per la sua assoluta resilienza. Dobbiamo solo aspettare e vedere come si presenterà a RG22. Se il piede tiene, resta sempre lui l’uomo da battere.La mente corre veloce all’Alcaraz dominante visto a Madrid. E in tutto il 2022. Lui il favorito a Parigi? È certamente uno dei favoriti, ma uno Slam è diverso da un Masters 1000. Il suo gioco è esploso con una prepotenza incredibile, ma vincere un Major vuol dire giocare 7 grandi partite 3 su 5, con testa e fisico. Devi tenere altissima l’intensità e la concentrazione. Carlitos ha tutto quel che serve per riuscirci, eccetto una cosa: l’esperienza. Potrebbe bruciare le tappe e farcela, magari giocando quel tennis intenso e spettacolare che ha demolito la concorrenza nelle ultime settimane. Ma non ci dimentichiamo la sconfitta a Monte Carlo… In una giornata non così brillate ha sbagliato tantissimo, si è perso, è risalito e crollato di nuovo. Cose che capitano. Potrebbe capitargli a Parigi, per tutti gli avversari sarebbe un colpaccio estrometterlo.Gli altri? Ci sono. Nonostante la prestazione così così, Tsitsipas ha dimostrato ampiamente l’anno scorso di poter vincere a Roland Garros. C’è arrivato vicinissimo, gli è mancato un solo set. Aveva di fronte un uomo in Missione, ha vissuto quell’esperienza e quest’anno sarà ancor più determinato. Zverev potrebbe trovare la quadra, ha talento e fisico per farlo, anche se finora negli Slam si è inceppato più volte. Medvedev sarà appena al rientro, difficile vederlo da corsa in un torneo che si disputa sulla superficie a lui meno congeniale.C’è pure Jannik Sinner. A Parigi 2020 si è “presentato in società”, dimostrando di aver le qualità per stare coi migliori. Sta vivendo un passaggio personale e tecnico non facile, pensarlo come tra i possibili favoriti è un po’ ardito, ma sognare in fondo non costa nulla.Djokovic sogna il 21esimo Slam. Razionalmente sembra più probabile che possa farcela a Wimbledon che a Parigi. Ma attenzione al “Djoker”, perché a Roma è tornato quello vero. Soprattutto nella (splendida) partita contro Auger-Aliassime ha impressionato per la continuità del suo tennis, ottimo in ogni fase di gioco. Intenso, continuo, salito al servizio e cresciuto fisicamente, in quella che era la sezione più indietro nella sua prestazione. Al Foro Italico ha vinto una serie buone partite, che di sicuro lo hanno aiutato a crescere ancora sul piano fisico. È tornato a giocare bene, non al massimo ma a buonissimo livello. E quando lui gioca, non gioca mai per perdere.
Marco Mazzoni LEGGI TUTTO