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    Novak Djokovic: “Il 95% di ciò che è stato scritto o detto su di me negli ultimi tre anni è falso”

    Novak Djokovic classe 1987, n.1 del mondo

    Novak Djokovic è tornato a esprimersi riguardo la controversia scatenata dalla sua decisione di non sottoporsi al vaccino contro il Covid-19. L’atleta serbo ha rivelato di aver affrontato personalmente le ripercussioni di tale decisione, ma ha esposto il suo disappunto per la maniera in cui un’intervista concessa alla BBC – nella quale aveva illustrato i dettagli della sua esperienza in Australia – è stata manipolata e censurata.
    “Nel corso di questa esperienza, ho dovuto affrontare una grande sofferenza”, ha dichiarato Djokovic al Corriere della Sera, “tuttavia, molte persone hanno apprezzato la mia fermezza nei miei principi. Quasi il 95% di ciò che è stato scritto o detto su di me negli ultimi tre anni è distante dalla verità. Voglio chiarire che non sono contrario ai vaccini, ma non ho mai affermato di esserlo. Allo stesso tempo, non mi identifico come pro-vaccino. Io difendo la libertà di scelta. Credo fermamente che sia un diritto umano fondamentale poter scegliere liberamente cosa iniettarsi nel proprio corpo.”
    “Nel tentativo di spiegare la mia posizione al mio ritorno dall’Australia, ho rilasciato un’intervista alla BBC. Tuttavia, molte delle mie frasi, quelle che non facevano comodo, sono state rimosse. Questo è il motivo per cui ho deciso di non discutere ulteriormente di questo argomento”, ha aggiunto il tennista.
    Djokovic ha poi riflettuto sulla sua esperienza in’Australia nel 2022. “Ho rispettato tutte le regole e non ho messo in pericolo la salute di nessuno. Tuttavia, sono stato trasformato in un caso politico che, secondo i media, metteva in pericolo il mondo intero. I media cercavano un capro espiatorio, qualcuno che andasse controcorrente, e mi hanno scelto. Mi hanno attribuito un’etichetta ingiusta che ancora mi provoca disagio. Sono stato marchiato come persona non grata. Alla fine, un singolo individuo non ha alcuna possibilità di fronte al potere dei media. Molte persone mi hanno deluso, molte mi hanno voltato le spalle”, ha concluso con amarezza. LEGGI TUTTO

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    Novak Djokovic dedica la sua vittoria a Roma alle vittime della tragedia di Belgrado

    Novak Djokovic classe 1987, n.1 del mondo

    Il numero uno mondiale Novak Djokovic ha iniziato il Masters 1000 di Roma con una vittoria, e al termine della partita ha voluto lasciare un messaggio molto speciale.Dopo il trionfo, come è consuetudine, Djokovic ha firmato la telecamera. In questa occasione, però, ha voluto ricordare la tragedia avvenuta la scorsa settimana a Belgrado, sua città natale. Un giovane di 14 anni ha sparato e ucciso otto studenti e un guardiano nella scuola primaria Vladislav Ribnikar.
    “Santo Vasilije Ostroski, prega Dio per noi. Scuola primaria Vladislav Ribnikar”, si leggeva nel messaggio scritto da Djokovic. Un riferimento al santo ortodosso venerato in Serbia, e una preghiera per le vittime dell’orribile evento.
    Successivamente, in una breve intervista, il tennista serbo ha voluto nuovamente rivolgere un pensiero a Belgrado e alle vittime del tragico evento. “Le mie più sincere condoglianze ai genitori. Come padre, posso solo immaginare come si possano sentire queste persone. Spero che riusciremo a superare tutto questo. E auguro a tutti un felice giorno di San Vasilije Ostroski”, ha concluso Djokovic.
    Nel giorno della festa dedicata al santo serbo, Djokovic ha voluto ricordare la tragedia, esprimendo il suo dolore e la sua vicinanza a tutte le persone colpite. La vittoria sul campo di tennis ha assunto un significato ancora più profondo, diventando un tributo alla sua città natale e alle vittime di un evento tanto tragico. LEGGI TUTTO

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    Novak Djokovic e i suoi inizi lenti: “Nel primo set ho iniziato lentamente. È la storia della mia stagione sulla terra battuta fino ad ora”

    Novak Djokovic classe 1987, n.1 del mondo – Foto Getty Images

    Novak Djokovic non ha iniziato bene l’incontro con Tomás Etcheverry nel secondo turno del Masters 1000 di Roma, ma ha concluso ad un buon livello ed ha conquistato il terzo turno.“Penso di aver giocato bene il secondo set e di aver concluso molto bene l’incontro. Nel primo set ho iniziato lentamente. È la storia della mia stagione sulla terra battuta fino ad ora. Sto avendo inizi davvero lenti.Non ho avuto molti incontri né molte vittorie su questa superficie quest’anno, quindi sono ancora alla ricerca del ritmo. Ho vinto contro un giocatore davvero solido Etcheverry, uno specialista della terra battuta. È un giovane giocatore molto promettente.”
    Ritornando su un palco dove ha raggiunto 12 finali in 16 edizioni, Novak Djokovic ha dovuto impegnarsi per iniziare la difesa del suo titolo al Masters 1000 di Roma nel migliore dei modi. Infatti, il numero uno del mondo non ha avuto vita facile nel suo incontro d’esordio in questa edizione, costretto a dare il massimo per superare Tomás Etcheverry, attualmente 61° del ranking ATP, che vanta già due finali ATP su terra battuta in questa stagione.
    In un match che lo vedeva contrapposto a un avversario che lo ammira, Djokovic ha tenuto duro, superando Etcheverry con i parziali 7-6(5) 6-2, mostrando un miglioramento progressivo nel suo gioco man mano che l’incontro andasse avanti. Nonostante si sia trovato in svantaggio per 3-1 nel primo set e per 5-3 nel tie-break, il campione serbo non si è lasciato scoraggiare. Infatti, ha dovuto affrontare palle break solo nel gioco in cui è stato brekkato, proprio all’inizio dell’incontro, prima di stabilizzare la sua performance e crescere in intensità, culminando in un secondo set di alta qualità.Djokovic inizia così la sua difesa del titolo e segna il suo ritorno alla competizione – era fuori dal circuito da quando ha subito una sconfitta a Banja Luka – con una vittoria. Anche se rischia di perdere lo status di numero uno del mondo (se oggi Alcaraz gioca perde la leadership). Ora affronterà Grigor Dimitrov nella battaglia per un posto negli ottavi di finale. LEGGI TUTTO

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    Alcaraz tornerà n.1 nel ranking se vincerà a Madrid e parteciperà agli Internazionali d’Italia

    Carlos Alcaraz

    Si anima nuovamente la corsa al n.1 del ranking ATP. Novak Djokovic infatti, non avendo partecipato al Masters 1000 di Madrid per il problema al gomito, ha messo seriamente a rischio la sua posizione di leader della classifica mondiale. Il serbo infatti è il campione in carica del Masters 1000 di Roma, pertanto anche in caso di conferma del suo titolo, non potrà aumentare il proprio bottino di punti.
    Al contrario, Carlos Alcaraz se riuscirà a vincere di nuovo il Masters 1000 di Madrid (nel quale è ampiamente favorito) si troverà a soli 5 punti di distanza dal serbo, e quindi non avendo niente da difendere a Roma, sarà sufficiente la sola partecipazione al Foro Italico per farlo scattare davanti a Novak il lunedì 22 maggio. Eventualmente una non difesa del titolo 2022 degli IBI, abbinato ad un buon torneo di Alcaraz a Roma, potrebbe ampliare assai il gap a favore del murciano, che domani compirà 20 anni.
    C’è anche una terza possibilità, più difficile da realizzare ma nemmeno impossibile. Stefanos Tsitsipas infatti è teoricamente in corsa per diventare per la prima volta n.1 al mondo dopo Roma. Il greco dovrebbe tuttavia vincere sia a Madrid, torneo nel quale è ancora in corsa, e poi bissare il successo a Roma, dove lo scorso anno fu battuto in finale da Djokovic. Un’ipotesi più complessa ma non impossibile, visto che Tsitsipas resta uno dei tennisti più forti su terra battuta (due vittorie a Monte Carlo, finale a Roma e Roland Garros).
    Oltre al prestigio dell’essere seduto sul trono del tennis maschile, la posizione tra Djokovic, Alcaraz e Tstisipas è importante anche in ottica Roland Garros, per l’assegnazione delle teste di serie e quindi per il sorteggio dello Slam parigino, che si preannuncia quanto mai aperto a più possibili vincitori, viste le condizioni tutte da verificare del “padrone di casa”, Rafa Nadal. LEGGI TUTTO

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    Novak Djokovic potrà entrare negli Stati Uniti senza vaccinazione: la Casa Bianca annuncia cambiamenti nelle restrizioni

    Novak Djokovic classe 1987, n.1 del mondo – Foto Getty Images

    Sembra che finalmente la questione sia stata risolta: Novak Djokovic potrà tornare negli Stati Uniti senza essere vaccinato contro il Covid-19. La Casa Bianca ha annunciato questa modifica per tutti i cittadini internazionali a partire dal 12 maggio, il che significa che Djokovic non avrà più alcuna limitazione nella pianificazione del suo calendario estivo in vista dell’US Open.
    Il numero uno del mondo torna ad avere piena libertà di movimento, dopo che la sua decisione di non vaccinarsi contro il Covid-19 gli era costata una serie di tornei importanti: nel 2022, Djokovic è rimasto fuori dall’Australian Open, Indian Wells, Miami, Montreal, Cincinnati e US Open, mentre nel 2023 aveva già saltato Indian Wells e Miami. Ora, questo problema non sarà più una preoccupazione per Djokovic, che potrà avere un’estate normale, culminando nella preparazione per l’US Open.
    Con questo cambiamento di regolamentazione da parte della Casa Bianca, Djokovic avrà l’opportunità di partecipare ai principali tornei americani e di competere per il titolo dell’US Open senza alcun ostacolo legato al suo status di vaccinazione. Questa notizia potrebbe avere un impatto significativo sul panorama tennistico internazionale, in quanto il serbo cercherà sicuramente di recuperare il tempo perso e di dimostrare ancora una volta il suo talento in campo. LEGGI TUTTO

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    Djokovic si cancella dal Masters 1000 di Madrid

    Novak Djokovic salta il secondo 1000 stagionale sul rosso

    Novak Djokovic ha deciso di rinunciare al Masters 1000 di Madrid. L’ha confermato il torneo diretto da Feliciano Lopez via social.

    🇷🇸 @DjokerNole is unable to compete at the #MMOPEN
    Wishing you a speedy recovery, we hope to see you back on court as soon as possible, Nole 😘 pic.twitter.com/M44rUvnrH1
    — #MMOPEN (@MutuaMadridOpen) April 22, 2023

    Nel corso di questa settimana a Banja Luka le condizioni del n.1 destavano preoccupazione, nonostante le sue rassicurazioni nelle conferenze stampa. In campo appariva con poca energia, molto falloso nei colpi, poco fluido come al suo solito.
    Attendiamo una sua dichiarazione ufficiale, con una motivazione più specifica del suo ritiro, intanto il torneo di Madrid dopo Nadal perde un altro dei suoi storici protagonisti. LEGGI TUTTO

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    Djokovic si è infortunato a Monte Carlo durante l’ allenamento di Domenica scorsa

    Novak Djokovic classe 1987, n.1 del mondo – Foto Corinne Dubreuil

    Novak Djokovic ha evitato di parlare in dettaglio dell’eventuale infortunio al gomito destro che lo ha portato a indossare una fasciatura durante la sconfitta contro Lorenzo Musetti negli ottavi di finale del Masters 1000 di Monte Carlo. Tuttavia, ora emergono foto che mostrano che il numero uno del mondo ha avvertito il dolore già domenica, durante un allenamento a Montecarlo con Matteo Berrettini.
    Le fotografie della giornalista Corinne Dubreuil forniscono una panoramica completa della situazione. Djokovic si è disteso per difendere un colpo con il rovescio a una mano e ha immediatamente emesso un grido di dolore. Il serbo si è immediatamente toccato il gomito destro, ma la realtà è che ha giocato senza alcuna protezione contro Ivan Gakhov nel secondo turno. Tuttavia, era già limitato e lo è stato ancora di più nella partita contro Musetti, pur non volendo discutere dell’argomento.Ora bisogna capire se questo potrebbe essere motivo di preoccupazione in vista dei Masters 1000 di Madrid e Roma e, ovviamente, Roland Garros.

    This is what happened last sunday in Monte Carlo when Novak Djokovic was practicing with Matteo Berretini #tennis #practice #abacapressagency #novakdjokovic pic.twitter.com/OhEtrEppuR
    — corinne dubreuil (@corinnedubreuil) April 14, 2023 LEGGI TUTTO

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    Djokovic sorpreso da Musetti a Monte Carlo: il numero uno del mondo ammette il suo cattivo umore dopo la sconfitta

    Novak Djokovic classe 1987, n.1 del mondo – Foto Getty Images

    Novak Djokovic è stato sorpreso agli ottavi di finale del Master 1000 di Monte Carlo, perdendo contro Lorenzo Musetti, in una partita nella quale indossava un tutore al gomito destro. Questo è stato un argomento che hanno provato a chiedere al numero uno al mondo, ma la conferenza stampa è stata molto breve a causa del cattivo umore del serbo, come lui stesso ha ammesso.
    COME SI SENTE DOPO LA SCONFITTALa sensazione è terribile dopo aver giocato in questo modo, sinceramente, ma bisogna complimentarsi con lui. È stato solido nei momenti cruciali ed è tutto. È tutto ciò che posso dire al momento, buona fortuna a Lorenzo.
    PROBLEMI FISICI?Non posso dire nulla, sto bene, sto bene. Complimenti a Lorenzo, andiamo avanti.
    HA AVUTO LA SENSAZIONE AL MATTINO CHE SAREBBE STATO DIFFICILE?La verità è che un tennista si aspetta sempre di avere una buona giornata, ma sì, so che non sto giocando così bene al momento e so che lui sta giocando molto bene, quindi fin dall’inizio sapevo che sarebbe stata una sfida complicata.
    PERDERE COSÌ PRESTO A MONTE CARLO È UN DISASTRO?Non credo che la sconfitta in questa partita sia catastrofica, ma la mia sensazione attuale è negativa perché ho perso, è solo questo. Complimenti ancora al mio avversario, proseguiamo.
    COSA FARÀ LA PROSSIMA SETTIMANALa settimana prossima giocherò a Banja Luka.
    È STRANO VEDERLO COSÌ ARRABBIATO DOPO UN INIZIO DI STAGIONE COSI’ POSITIVOSì, lo so, ma capisci, oggi non è stata una grande giornata per me, quindi non sono dell’umore adatto per parlare. LEGGI TUTTO