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    Wimbledon, finale maschile: prevarrà la solidità di Djokovic o l’esuberanza di Alcaraz?

    Carlos vs Novak, la finale di Wimbledon 2023

    La migliore finale possibile. Sfogliando stamattina la stampa internazionale e i siti tennistici più autorevoli, Djokovic vs. Alcaraz è considerata all’unanimità la sfida più attraente per il match più importante della stagione, la finale di Wimbledon 2023. Non solo perché si affrontano i primi due tennisti in classifica, ma perché questa partita potrebbe essere molto importante anche per il proseguo della loro nascente rivalità. Tutti ci ricordiamo come è andata a Roland Garros un mese fa: grande intensità, una lotta testa a testa fino al crollo del giovane iberico, in preda ai crampi per troppa tensione. Può capitare, ancor più quando hai un tipo di tennis così esplosivo e spinto al limite da far bruciare al tuo corpo una quantità di energia spropositata, superiore allo sforzo energetico necessario alla competizione stessa. Sicuramente Carlos ci starà lavorando col suo ottimo team, perché se vuoi battere il tennista più forte e “duro” dell’epoca moderna in uno Slam devi essere consapevole che la tua prestazione al massimo – o molto vicino – deve durare a lungo, almeno tre ore, quasi quattro. Mentalmente è stata un’esperienza assai formativa, quindi non mi aspetto alcun crampo per Alcaraz oggi. Ma tipo che partita potrebbe essere? Su cosa si giocherà il match?
    Fisico e testa saranno decisivi, come sempre in una finale con l’asticella della competizione posta ad un nuovo record del mondo, da siglare con una prestazione top. Difficile pensare ad una partita in tre set, con un dominio netto di uno dei due. Novak nel torneo è stato spesso al limite della perfezione, con rarissimi cali di tensione e la sensazione che in diverse partite abbia spinto proprio poco, al massimo a un 70% delle sue potenzialità. Qualche momento di calo l’ha invece vissuto Carlos, come per esempio il terzo set della semifinale. Non potrà assolutamente permetterselo, perché se esiste al mondo un tennista capace di resistere “sotto”, approfittare del primo spiraglio ed entrare nella testa dell’avversario è esattamente “Nole”. Un killer sportivo come poche altre volte abbiamo ammirato nella disciplina.
    Vista l’estrema solidità di Djokovic, la serenità mostrata in tutto il torneo forte della vittoria a Parigi, la voglia arrivare allo Slam n.24 impattando così il record all-time di Margaret Court nel femminile, e pure ottavo Wimbledon come Roger, beh, è lui il favorito. Se dovessi spendere un pronostico per il match odierno, Djokovic in 4 set, magari con uno o due tiebreak. Tuttavia Alcaraz non parte affatto battuto. Per assurdo l’aver perso a Roland Garros sarà un suo punto di forza. Pochi giovani imparano così in fretta come l’allievo di JC Ferrero. È una spugna per come assorbe informazioni e migliora. L’anno scorso sui prati era una sorta di pesce fuor d’acqua. Nella sconfitta patita contro il nostro Sinner era in palese difficoltà negli appoggi, nel gestire i tempi di gioco, nel tarare la forza dei propri colpi e degli attacchi, facendo una discreta confusione. Quest’anno sta giocando con tutt’altra sicurezza e ordine. Sull’erba giocare ordinati è fondamentale. Creare sì, improvvisare no, devi riuscire ad alternare soluzioni e giocate con un’idea dietro non relativa al punto in sé ma all’andamento del match. Sorprendere l’avversario per fargli cambiare schemi che funzionano e posizione in campo nella quale governa i suoi ritmi. Esattamente come sta facendo Djokovic: scambia a medio ritmo, ma quando è in gestione e vince i punti, alza il ritmo per far sì che il rivale non trovi la contro misura a quella velocità. Poi viene a rete, proprio quando aveva alzato i ritmi, per abbassarli di nuovo e spezzarli all’avversario. Non sono mai cambi causali, è tutto orchestrato alla perfezione. È una delle sue forze. È uno dei motivi per il quale è fortissimo, imbattuto nel torneo dal lontanissimo 2017…
    Dal punto di vista tecnico, tanti sono le fasi di gioco importanti, ma ce n’è una che prevale su tutto il resto e sarà determinante: il servizio di Djokovic vs. la risposta di Alcaraz. I numeri del torneo sono chiari: Novak ha vinto l’82% di punti con la prima di servizio, dato migliore nel torneo; Carlos ha vinto il 34% di punti in risposta sulla prima dell’avversario, dato migliore del torneo. Chi vincerà questa battaglia, vincerà la partita. Tutto il resto è contorno, tutto il resto ruoterà intorno a questa situazione. Se Alcaraz riuscirà a trovare risposte così potenti e continue da strappare molte palle break e convertirle, allora vincerà. Se Novak riuscirà a tenere la massima parte dei suoi game, Carlos non ha chance.
    Inoltre è molto interessante un’analisi su come Novak gestisce le palle break. Il risultato mostra la straordinaria forza mentale e tattica del più forte. Novak sulle palle break nelle quali serve a sinistra, non tira quasi mai forte. Sceglie percentualmente la traiettoria esterna per poi spingere a tutta sul diritto dell’avversario; oppure alterna un servizio non così rapido e profondo al corpo, che costringe il ribattitore  a fare un passo in diagonale in avanti (era a coprire lo slice esterno…) e difficilmente riesce a colpire con forza e trovare profondità. Appena inizia lo scambio, Djokovic sfida il diritto, a grande velocità. Perché lo fa? È matto? Tutt’altro! Sceglie di giocare contro il colpo mediamente più forte del rivale per due motivi: 1) stimola l’avversario a tirare “troppo forte” per fare il punto spaccando tutto – in questo Alcaraz dovrà stare particolarmente attento, visto che tende a sbracciare fin troppo in questa situazione, come il toro che vede rosso…. – 2) lo fa perché “Nole” è consapevole della sua forza nel contenere la bordata dell’avversario, che dopo aver colpito forte ha meno equilibrio, e viene pizzicato in corsa dal serbo dall’altro lato, quello meno forte, e costretto a colpire in una posizione scomoda, spesso fuori equilibrio. Colpire forte nel punto forte, spingere l’altro a tirar ancor più forte ma visto che non ti fa il punto, viene poi costretto a giocare in corsa dove è meno sicuro. Scacco Matto.
    Alcaraz al contrario sarà chiamato ad una partita terribilmente offensiva, su grande velocità, con una risposta super aggressiva la ricerca ossessiva del punto. Non può accettare di scambiare ai ritmi di “Nole”, ma nemmeno buttarsi avanti su ogni palla. Servirà energia, ma anche misura. Perché se concedi troppo, l’altro non lo batti mai.
    Molti altri sarebbero i temi da analizzare, ma è bello anche assistere a una finale del genere senza troppe altri informazioni, godendo di una partita che promette molto spettacolo per il netto contrasto tra di due, nello stile di gioco, nella personalità, nella tattica. Ci sono tutti gli ingredienti perché la finale di Wimbledon 2023 sia un match davvero interessante. Se Alcaraz vincesse, impedirebbe a Djokovic di puntare al Grande Slam stagionale e potrebbe trarne enorme fiducia per il resto delle loro battaglie, magari già a NY a settembre.
    Sarebbe stato bello aver Jannik in campo, purtroppo è andata male. La sensazione è che ci sarà un po’ meno da tifare, ma che ci divertiremo comunque. Buona finale a tutti.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Wimbledon: Djokovic vede l’ottavo sigillo, per Alcaraz colpo in finale a 2,53 (sondaggio Live Tennis e con il programma di domani)

    Novak Djokovic e Carlos Alcaraz nella foto – Foto Getty Images

    Saranno Carlos Alcaraz e Novak Djokovic, numero uno e due del mondo e principali candidati fin dall’inizio, a giocarsi la finale di Wimbledon. Dopo aver sconfitto Jannik Sinner nel penultimo atto, il serbo prepara l’assalto a quello che sarebbe lo slam numero 24 e l’ottavo trionfo a Wimbledon, obiettivo raggiungibile secondo i bookmaker: la vittoria di Nole è offerto infatti tra l’1,50 e l’1,55, con lo spagnolo fissato a 2,53. Per quanto riguarda il set betting, lo 0-3 in favore di Djokovic prevale a 3,13, seguito dall’1-3 a 4,10. Una vittoria in quattro set per Alcaraz vale invece 6,85 la posta.

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    Centre Court – Ore: 3:00pmC. Alcaraz vs N. Djokovic S. Hunter / E. Mertens vs S-W. Hsieh / B. Strycova
    No.1 Court – Ore: 12:00amT. Oda vs A. Hewett H. Searle vs Y. Demin B. Bryan / M. Bryan vs J. Blake / L. Hewitt
    No.3 Court – Ore: 12:00amN. Vink vs H. Davidson Y. Kamiji / K. Montjane vs D. De Groot / J. Griffioen H. Klugman / I. Lacy vs A. Kovackova / L. Samsonova
    Court 12 – Ore: 13:00pmN. Zimonjic / R.P. Stubbs vs G. Rusedski / C. Martinez N. Bartunkova vs C. Ngounoue B. Djuric / A. Gea vs J. Filip / G. Vulpitta
    Court 18 – Ore: 12:00amM. Ceban vs S. Suljic C. Black / C. Wozniacki vs K. Clijsters / M. Hingis
    Court 4 – Ore: 12:00amL. Vujovic vs H Smart L Wright vs R. Lawlor J Kovackova vs A. Penickova K. Kosaner vs M. Latak
    Court 8 – Ore: 12:00amJ. Sibai vs E Griffiths R. Alame vs S. Balderrama I Ahmad vs D Ando LEGGI TUTTO

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    Wimbledon: Djokovic troppo forte per Sinner. Il serbo vince in tre set, punta all’ottavo titolo ai Championships

    Jannik Sinner (foto twitter ufficiale di Wimbledon)

    Quando l’avversario si dimostra più forte giocando sereno, in controllo, sbagliando di meno e sfruttando le chance per l’allungo in ogni set, il risultato finale è purtroppo scontato. Novak Djokovic si conferma forte, fortissimo, sconfigge Jannik Sinner col punteggio di 6-3 6-4 7-6(4) in 2 ore e 46 minuti di gioco, qualificandosi per la finale dei Championships, la sua nona nel torneo e 35esima Slam, punta all’ottava coppa sui prati londinesi. Aspetta Alcaraz o Medvedev, in campo nella seconda semifinale e vedendo la sua forma, sarà l’uomo da battere anche domenica. C’era grandissima attesa per questa storica prima semifinale Slam per Jannik, purtroppo è andata male e, onestamente, l’incontro è stato anche piuttosto deludente sul piano dello spettacolo e divertimento, e non solo per l’esito finale. L’azzurro era chiamato alla partita perfetta, coraggiosa, alzando l’asticella oltre ai suoi limiti per provare a vincerla. C’ha provato, non ha disputato un brutto match, soprattutto nel terzo set – nonostante il fardello di due set sotto – è stato forse finalmente più sciolto e si è issato al tiebreak, avanti anche 3 punti a 1. Ha complessivamente retto, non è stato annichilito dal formidabile avversario, ma la differenza tra i due è comunque parsa ancora piuttosto netta. Djokovic, ricordiamo, è imbattuto nel torneo dall’edizione 2018, ogni anno sull’erba “sacra” del Centre court migliora e diventa sempre più difficile da battere. Ha dato l’ennesima dimostrazione di classe, di completezza, di superiorità, giocando una partita terribilmente concreta ad efficace, colpendo pulito, forte, profondo. Continuo. Se nessuno riesce a batterlo, ci sarà un motivo…
    Sinner non ha demeritato, ha spinto tanto ed è stato piuttosto vicino al rivale, come dicono i numeri, ma l’altro è stato un “muro”. Sicuramente l’esperienza dell’anno passato, quella rimonta a cui è stato costretto, l’ha messo in guardia, tanto da farlo partire subito molto forte. Novak ha governato i tempi di gioco conducendo per la massima parte il match alle sue velocità, rischiando poco e ottenendo un rendimento altissimo. Al contrario Sinner ha rischiato tanto, ha sbagliato troppo col diritto soprattutto in alcuni momenti chiave. Ha vinto i big point e si è procurato diverse situazioni interessanti e sei palle break. Non ne ha trasformata nessuna, questo nell’andamento del match pesa tonnellate. Ma c’è dell’altro, oltre le chance reali non sfruttate. Nonostante la forza nella spinta, i momenti di vero forcing, Sinner non ha mai dato l’impressione di poter prendere in mano il match e poterlo girare a suo favore, perché non è mai riuscito a “montare sopra” all’avversario, a soverchiarlo per potenza e velocità. L’unico spiraglio è arrivato nella fase finale del terzo set, quando Djokovic è calato al servizio e ha iniziato a concedere qualcosa, pure a beccarsi col pubblico. Quel doppio fallo sul 3-1 del tiebreak resterà l’unico vero rimpianto della partita dell’azzurro. Un punto importantissimo, però poi nel “decider” il serbo ha di nuovo ripreso in mano il controllo dello scambio, e pur senza gli effetti speciali ha portato Jannik a sbagliare, fino al match point trasformato. Semplicemente, Djokovic ha fatto “il Djokovic”, ha imposto i suoi ritmi, quella magnifica pulizia all’impatto e controllo degli angoli che lo rende unico, portando Jannik all’errore e facendo tantissimi punti col servizio. È stato più forte.
    Poteva fare qualcosa in più Jannik? Forse. Non è stato contratto e col braccio rigido come nelle fasi peggiori del suo – splendido – torneo, ma nemmeno così sciolto; ha spesso perso aderenza rincorrendo, quando gli appoggi sono una chiave del suo gioco; ha fatto pochi punti diretti col servizio ma… occhio a chi rispondeva dall’altra parte. Probabilmente avrebbe dovuto cercare più spesso il rovescio lungo linea improvviso, per far correre a destra “Nole”, ma quel colpo continua a centellinarlo, forse non se la sente di rischiarlo, provando invece a tutta e forzando spesso perché colpisce con poco equilibrio esagerando nella rotazione. Ma oltre agli errori col diritto, dove Jannik è mancato è stata la conclusione del punto dopo esserselo ben costruito: ha sprecato alcune occasioni all’interno di diversi game in risposta, situazioni interessanti di 15-30 o 30-30, dove ha comandato ma non è riuscito a finalizzare, esagerando nella spinta o scegliendo il momento tatticamente peggiore per rischiare. Sembrano piccole cose, ma invece fanno l’esatta differenza tra il super campione e chi sta lavorando per arrivarci.
    Qualche variazione in più dopo aver spinto tanto poteva starci, o per assurdo poteva anche provare a spinger ancor di più, ma Novak è stato troppo bravo ad appoggiarsi su tante accelerazioni del nostro, cambiare angolo e ribaltare lo scambio a suo favore. Il controllo del corpo e della palla di Djokovic restano uno dei più grandi, splendidi, misteri del gioco. In questo Novak è una leggenda non solo del tennis, ma dello sport.
    Contro un avversario così forte e centrato, era difficile fare molto di più, anche perché Jannik non ha al momento un servizio che possa portargli tantissimi punti gratis – come Hurkacz per esempio nel torneo, ed è uscito ugualmente sconfitto. Purtroppo è corretto ammettere che oggi Djokovic è qualche spanna superiore a Sinner, e questa differenza si amplifica a dismisura negli Slam, dove la costanza di prestazione del serbo sulla lunga durata è impressionante.
    Jannik merita tutti i nostri applausi. Alla fine ha compiuto la missione: era testa di serie n.8, è arrivato in semifinale contro il più forte sfruttando un tabellone eccellente. È un merito, non è fortuna, anche perché coloro che ha battuto si erano guadagnati sul campo quella situazione. Sinner continua ad accumulare esperienza, a mettere mattoncini in classifica, a costruire il suo gioco e la propria mentalità. Quest’ottimo Wimbledon è un altro scalino superato, deve continuare a guadare la vetta e a puntarci convinto. La strada per arrivarci è ancora bella lunga, ma c’è un solo modo per farcela: crederci e lavorare. Novak così ha fatto.
    Marco Mazzoni

    La cronaca
    La semifinale scatta con Djokovic al servizio, e Sinner slitta sull’erba già nel primo scambio, finendo quasi in terra. Jannik vince il suo primo punto del match con un passante solido che Novak non controlla. Sul 30 pari Jannik risponde molto dietro, è una risposta profonda, avanza e chiude col diritto inside out. 30-40, palla break per l’azzurro. Trova la riga il serbo con un diritto da sinistra, così la cancella. Fantastico Jan! Lungo scambio, diritto cross veloce e poi diritto lungo linea velocissimo, imprendibile. Seconda Palla Break! Stavolta è Sinner a sbagliare in campo, la palla viaggia molto veloce. Con due diritti molto profondi, Novak si prende il primo game. Sinner to serve. Perfetto Djokovic nel rimettere la palla, Sinner si prende rischi ma sbaglia due diritti. L’ultimo gli costa la palla break sul 30-40. E niente primo servizio in campo… Chirurgico “Nole”: risposta profonda, diritto aggressivo sulla destra e Jannik spara in corridoio. BREAK Djokovic, 2-0. Come temevamo in presentazione, il “Djoker” è partito fortissimo per far sentire pressione a Sinner: impatti puliti, molto preciso, non forza niente, gioca profondo a basso rischio. Una macchina. 3-0 Djokovic. Muove lo score Jannik con un game di battuta rapido, incluso un Ace, 1-3, ma ora è necessario rincorrere e trovare un super-game in risposta. Il controllo del corpo del serbo è, come sempre, clamoroso: controlla la frenata su di un ottimo contro piede dell’azzurro e infila un passante comodo, ma come si è fermato e ritrovato equilibrio. Sinner lotta, va a prendersi la palla del contro break comandando lo scambio sul 30 pari e infilando un vincente di rovescio lungo linea strepitoso. Ci prova Jannik, ottimo schema, rovescio lungo linea e poi diritto cross a tutta, ma gli esce di poco. Novak si salva ancora (3 pb su 3 annullate), con un Ace si porta 4-1. Bene l’azzurro nel tuo game di servizio, ma purtroppo anche il serbo è molto preciso nel suo pressing alla sua velocità, e trova pure un nastro fortunato (non ha granché bisogno…). 5-2. Jan rischia la smorzata dopo il servizio, è talmente sorpreso Novak da scivolare a terra. Anche un serve and volley, molte variazioni che hanno funzionato. 5-3, ora il campione in carica serve per il set. Gran risposta dell’altoatesino, poi Novak tira due Ace, anzi… tre. Tre infilate da campione, 40-15 e doppio set point. Altro servizio perfetto, la risposta è in rete. 6-3 Djokovic, in 40 minuti. Jannik ha giocato bene, ha pagato l’unica palla break concessa, e non salvata. L’altro del resto non è un tennista, è un chirurgo… Un luminare della disciplina che ha un record di 27/0 nelle semifinali Slam dopo aver vinto il primo set….
    Secondo set, Sinner al servizio. Due un paio di errori in spinta, rimedia con un Ace e un poi un diritto inside out vincente. 1-0, fa il pugno al suo angolo, può adesso fare corsa di testa. Djokovic concede un paio di regali nel suo primo turno, smorzata errata, rovescio out. Sul 30 pari Jannik tira forte col rovescio ma sbaglia, era una piccola chance. 1 pari. Terzo game, Jannik va in difficoltà: subisce un rovescio lungo linea splendido, poi commette un doppio fallo, 0-30. Tira su il muro “Nole”, spinge l’azzurro ma alla fine con un rovescio rapido va lungo, 0-40. Tre palle break da difendere. Splendido lo schema offensivo per annullare la seconda, diritto cross e poi via attacco col lungo linea, massimo anticipo, palla imprendibile. 30-40. Purtroppo la terza gli è fatale, in scambio il diritto tirato da destra in corsa gli vola via, bello lungo. BREAK Djokovic, 2-1 e servizio. Troppi errori col diritto di Jannik, la palla di Novak sembra niente di che, in realtà è sempre precisa, angolata, con una discreta rotazione, complessa da rigiocare con velocità. Djokovic sul 15 pari caccia un urlo ben dopo aver colpito di rovescio, il giudice di sedia ferma il gioco e assegna il punto a Sinner per “gioco disturbato”. Scelta coraggiosa ma corretta. Protesta incredulo Novak, ma si rimette a macinare il suo gioco senza scomporsi. Jannik va a prendersi una palla del contro break lavorando un filo maggiormente la palla col diritto. Comanda lo scambio Jan, sposta Novak per tutto il campo, ma invece di venire avanti aspetta troppo e forza in rete l’ultima accelerazione. Questo è esattamente un suo limite, non venire avanti. Si prende un warning per time violation Novak, mentre rifiatava dopo il duro scambio precedente, ma ritrova concentrazione e vola 3-1. Jannik forza il sesto game in vantaggi, ci prova con una risposta di rovescio vincente, ma gli esce di poco. 4-2 Djokovic, continua a sbagliare troppi diritti l’azzurro, soprattutto sulle palle chiave, ci prova, spinge tanto, ma i risultati sono così così. Settimo game, di nuovo in difficoltà Jannik, ancora per gli errori col diritto (13 in totale nel match). 0-30. Brutto game per l’azzurro, ora anche niente prima palla e rovescio out, colpito troppo forte e stretto per il precario equilibrio. 15-40, due palle break per Djokovic, praticamente dei set point (o quasi match point….). Sbaglia un rovescio in scambio Novak, rarissimo regalo, poi trova un bel vincente Jannik, a grandissimo rischio. Con un Ace resta in scia, 4-3. Sinner vince alcuni big points, ma non riesce a incidere in risposta. Djokovic chiude il secondo parziale 6-4 al secondo set point, con il “solito” Ace esterno, slice, imprendibile. Come nel primo set, i numeri di Sinner non sono malvagi, ma 0/1 sulle palle break e troppi errori col diritto, mentre 1/5 per il serbo, il break che fa la differenza. Se l’altro sbaglia di meno, sfrutta le chance, impossibile vincere per Jannik. Solo -4 punti, è vicino, ma l’altro controlla e purtroppo domina.
    Terzo set, Sinner to serve. Nel terzo game Djokovic mette il pilota automatico, Sinner non trova via d’uscita. Nel terzo game c’è tanto da soffrire per Jan. “Nole” trova un back di rovescio clamoroso, basso, maligno.. 0-30, poi tira in rete di rovescio al termine di uno scambio complicatissimo. 0-40, tre palle break che profumano di MP per il serbo. Bravo Sinner a reggere e variare sulla prima chance, scambio durissimo portato a casa, soffrendo. Poi trova uno slice esterno (Ace) e un’altra ottima prima palla. Si salva, e chiude il game con un altro Ace, il sesto del match, 2-1. Il quarto game va ai vantaggi, ma il “solito” servizio esterno sulla riga manda in bambola la risposta dell’italiano, incapace di gestire questa situazione in tutto il match. Un buon Jannik finora al servizio nel terzo set, due prime su tre in campo, vincendo il 77% dei punti. Il problema restano i game in risposta, finora solo 4 PB ottenute (nessuna sfruttata) contro le 9 ottenute di Novak (sfruttate, una per set). Sinner torna a vincere un game a zero, non accadeva dal primo set, 4-3. Inizia bene in risposta Jannik, 0-15, poi è chiamata out una risposta (era buona! ma nessuno chiama la verifica), piccola occasione sprecata. Perfetta la manovra di Novak, apre l’angolo, incrocia e via, si prende il punto. Sciolto, sicuro, che classe. 4 pari. Si entra nel rush finale. Non trema affatto l’azzurro, spinge tanto e si butta avanti trovando sul 40-15 una volée perfetta. 5-4. Come in altre occasioni nel match, si costruisce bene il punto Jan, ma sbaglia l’affondo finale perché lo rischia da una posizione difficile, MAI tirare un colpo ad alto rischio dopo essersi creato lo spazio per chiudere. Sul 15 pari Sinner spinge a tutta in risposta col diritto, punendo una seconda palla non così incisiva. 15-30, è a due punti dal set l’azzurro. OH! Regalo di Djokovic, costruisce il punto benissimo, ma tira largo un diritto davvero facile per la sua accuratezza in queste fasi. Due palle break per Sinner, le prime del set, e sono anche Due Set Point!!! Dopo aver colpito in rete la prima palla Novak è disturbato, applaude polemicamente il pubblico… gioca sulla riga il rovescio seguente, che classe, in un momento così delicato. Rischia Jannik correndo a destra, ma col diritto spara largo. Vorrebbe piegare in due la racchetta Jan per la rabbia, gesto strano per lui, mentre il pubblico “becca” il serbo di nuovo. Elettricità a mille. Pessimo al servizio “Nole” nel game, ma impatta 5 pari. Mima lacrime Djokovic, schernendo gli spalti che normalmente supportano il più debole, non capisce che gli spettatori lo amano meno esattamente per questi atteggiamenti… Non sfrutta due chance fondamentali Sinner, ma continua a giocare ottimi turni di servizio, si guadagna almeno il tiebreak. È calato il serbo negli ultimi game, commette più errori, non mette più la stessa pressione a Jannik. Il “solito” slice esterno, non così rapido ma precisissimo, lo aiuta. Solo righe per il più vincente. Tiebreak. Ne ha vinti 14 fila negli Slam… Si prende il mini-break subito Jannik, riposta vincente di rovescio su di una seconda di servizio troppo corta del rivale, 2-0. Con un servizio esterno ottimo, Sinner si porta 3-1, ma al punto seguente rischia una seconda palla rapidissima che è OUT, un doppio fallo terribile (il secondo del match), in momento pessimo. 3-2, serve “Nole”. Rimette il pilota automatico col diritto, contro piede, scivola l’azzurro e 3 pari. Vince un punto rocambolesco Novak, ritrovando in modo misterioso la coordinazione dopo una terribile deviazione del nastro. Troppo bravo. 4-3. Ora è Novak a scivolare sul contropiede dell’azzurro, 4 pari. Si scivola tanto quest’anno sui prati londinesi. No, no, no! Sbaglia malamente un rovescio in rete in scambio Jannik, un vero errore gratuito, su di una palla docile, normalissima. 5-4 Djokovic. È l’errore che di fatto chiude il match. Il campione in carica si prende Due Match Point (6-4) spostando Jan a destra, tanto per cambiare. Altro scambio condotto, apre il campo, è Sinner a sbagliare col rovescio. Game Set Match Djokovic, è di nuovo in finale. Terzo ottimo set per l’azzurro, ma non è bastato di fronte ad un rivale davvero troppo forte.

    J. Sinner vs N. Djokovic Slam Wimbledon J. Sinner [8]None346 N. Djokovic [2]• None667 Vincitore: N. Djokovic ServizioSvolgimentoSet 3N. DjokovicN. DjokovicNone-None 0-1 0-2 1-2 1-3 2-3 df 3-3 4-3 4-4 5-4 6-46-6 → 6-7N. Djokovic 15-0 15-15 30-15 ace 30-30 40-306-5 → 6-6J. Sinner 15-0 30-0 30-15 df 40-15 ace5-5 → 6-5N. Djokovic 15-0 15-15 15-30 15-40 30-40 40-40 A-405-4 → 5-5J. Sinner 15-0 30-0 40-0 40-154-4 → 5-4N. Djokovic 0-15 15-15 30-15 40-154-3 → 4-4J. Sinner 15-0 30-0 ace 40-03-3 → 4-3N. Djokovic 15-0 15-15 30-15 40-153-2 → 3-3J. Sinner 0-15 15-15 30-15 30-30 40-302-2 → 3-2N. Djokovic 15-0 15-15 30-15 30-30 40-30 40-40 A-402-1 → 2-2J. Sinner 0-15 0-30 0-40 15-40 30-40 ace 40-40 A-40 ace1-1 → 2-1N. Djokovic 15-0 30-0 ace 30-15 40-15 ace ace1-0 → 1-1J. Sinner 15-0 15-15 30-15 40-15 40-300-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 2N. Djokovic 15-0 ace 30-0 40-0 40-15 ace4-5 → 4-6J. Sinner 15-0 30-0 30-15 40-15 40-303-5 → 4-5N. Djokovic 0-15 15-15 30-15 40-15 40-303-4 → 3-5J. Sinner 0-15 0-30 15-30 15-40 30-40 40-40 A-40 ace2-4 → 3-4N. Djokovic 0-15 15-15 30-15 30-30 40-30 40-40 A-402-3 → 2-4J. Sinner 0-15 15-15 30-15 40-151-3 → 2-3N. Djokovic 15-0 15-15 15-30 30-30 40-30 40-40 40-A 40-40 A-401-2 → 1-3J. Sinner 0-15 0-30 df 0-40 15-40 30-401-1 → 1-2N. Djokovic 15-0 15-15 30-15 30-30 40-301-0 → 1-1J. Sinner 15-0 15-15 30-15 30-30 40-30 ace0-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 1N. Djokovic 0-15 15-15 ace 30-15 ace 40-15 ace3-5 → 3-6J. Sinner 15-0 15-15 30-15 40-152-5 → 3-5N. Djokovic 15-0 15-15 30-15 40-15 ace2-4 → 2-5J. Sinner 15-0 30-0 ace 40-01-4 → 2-4N. Djokovic 15-0 15-15 30-15 30-30 30-40 40-40 A-40 ace1-3 → 1-4J. Sinner 15-0 30-0 40-0 ace 40-150-3 → 1-3N. Djokovic15-15 30-15 40-15 40-300-2 → 0-3J. Sinner 0-15 15-15 30-15 30-30 30-400-1 → 0-2N. Djokovic 15-0 30-0 30-15 30-30 30-40 40-40 40-A 40-40 A-400-0 → 0-1

    J. Sinner
    N. Djokovic

    ACES
    8
    11

    DOUBLE FAULTS
    3
    0

    1ST SERVE IN
    54/90 (60%)
    65/112 (58%)

    1ST SERVE POINTS WON
    41/54 (76%)
    49/65 (75%)

    2ND SERVE POINTS WON
    20/36 (56%)
    28/47 (60%)

    NET POINTS WON
    22/29 (76%)
    17/25 (68%)

    BREAK POINTS WON
    0/6 (0%)
    2/9 (22%)

    RECEIVING POINTS WON
    35/112 (31%)
    29/90 (32%)

    WINNERS
    44
    33

    UNFORCED ERRORS
    35
    21

    TOTAL POINTS WON
    96
    106

    DISTANCE COVERED
    3196.4 m
    3194.7 m

    DISTANCE COVERED/PT.
    15.8 m
    15.8 m LEGGI TUTTO

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    Wimbledon: I risultati completi con il dettaglio del Day 12. LIVE la seconda semifinale Alcaraz sfida Medvedev (LIVE)

    Risultati dal torneo di Wimbledon – Foto Getty Images

    Wimbledon – Semifinali – erba

    Centre Court – Ore: 2:30pmJ. Sinner vs N. Djokovic Slam Wimbledon J. Sinner [8]None346 N. Djokovic [2]• None667 Vincitore: N. Djokovic ServizioSvolgimentoSet 3N. DjokovicN. DjokovicNone-None 0-1 0-2 1-2 1-3 2-3 df 3-3 4-3 4-4 5-4 6-46-6 → 6-7N. Djokovic 15-0 15-15 30-15 ace 30-30 40-306-5 → 6-6J. Sinner 15-0 30-0 30-15 df 40-15 ace5-5 → 6-5N. Djokovic 15-0 15-15 15-30 15-40 30-40 40-40 A-405-4 → 5-5J. Sinner 15-0 30-0 40-0 40-154-4 → 5-4N. Djokovic 0-15 15-15 30-15 40-154-3 → 4-4J. Sinner 15-0 30-0 ace 40-03-3 → 4-3N. Djokovic 15-0 15-15 30-15 40-153-2 → 3-3J. Sinner 0-15 15-15 30-15 30-30 40-302-2 → 3-2N. Djokovic 15-0 15-15 30-15 30-30 40-30 40-40 A-402-1 → 2-2J. Sinner 0-15 0-30 0-40 15-40 30-40 ace 40-40 A-40 ace1-1 → 2-1N. Djokovic 15-0 30-0 ace 30-15 40-15 ace ace1-0 → 1-1J. Sinner 15-0 15-15 30-15 40-15 40-300-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 2N. Djokovic 15-0 ace 30-0 40-0 40-15 ace4-5 → 4-6J. Sinner 15-0 30-0 30-15 40-15 40-303-5 → 4-5N. Djokovic 0-15 15-15 30-15 40-15 40-303-4 → 3-5J. Sinner 0-15 0-30 15-30 15-40 30-40 40-40 A-40 ace2-4 → 3-4N. Djokovic 0-15 15-15 30-15 30-30 40-30 40-40 A-402-3 → 2-4J. Sinner 0-15 15-15 30-15 40-151-3 → 2-3N. Djokovic 15-0 15-15 15-30 30-30 40-30 40-40 40-A 40-40 A-401-2 → 1-3J. Sinner 0-15 0-30 df 0-40 15-40 30-401-1 → 1-2N. Djokovic 15-0 15-15 30-15 30-30 40-301-0 → 1-1J. Sinner 15-0 15-15 30-15 30-30 40-30 ace0-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 1N. Djokovic 0-15 15-15 ace 30-15 ace 40-15 ace3-5 → 3-6J. Sinner 15-0 15-15 30-15 40-152-5 → 3-5N. Djokovic 15-0 15-15 30-15 40-15 ace2-4 → 2-5J. Sinner 15-0 30-0 ace 40-01-4 → 2-4N. Djokovic 15-0 15-15 30-15 30-30 30-40 40-40 A-40 ace1-3 → 1-4J. Sinner 15-0 30-0 40-0 ace 40-150-3 → 1-3N. Djokovic15-15 30-15 40-15 40-300-2 → 0-3J. Sinner 0-15 15-15 30-15 30-30 30-400-1 → 0-2N. Djokovic 15-0 30-0 30-15 30-30 30-40 40-40 40-A 40-40 A-400-0 → 0-1

     Loading …

    C. Alcaraz vs D. Medvedev Slam Wimbledon C. Alcaraz [1]• 401 D. Medvedev [3]401ServizioSvolgimentoSet 1C. Alcaraz40-30 40-40D. Medvedev

     Loading …

    No.1 Court – Ore: 2:00pmC. Dolehide / S. Zhang vs S. Hunter / E. Mertens Slam Wimbledon C. Dolehide / S. Zhang [16]11 S. Hunter / E. Mertens [3]66 Vincitore: S. Hunter/E. Mertens ServizioSvolgimentoSet 2S. Hunter / E. Mertens 0-15 0-30 15-30 30-30 40-301-5 → 1-6C. Dolehide / S. Zhang 15-0 15-15 15-30 30-30 30-40 40-40 A-400-5 → 1-5S. Hunter / E. Mertens 15-0 30-0 ace 40-00-4 → 0-5C. Dolehide / S. Zhang 30-40 40-40 40-A df0-3 → 0-4S. Hunter / E. Mertens 15-0 15-15 15-30 30-30 40-300-2 → 0-3C. Dolehide / S. Zhang 0-15 15-15 15-30 30-30 30-400-1 → 0-2S. Hunter / E. Mertens 0-15 df 15-15 30-15 ace 30-30 df 40-300-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 1C. Dolehide / S. Zhang 0-15 15-15 30-15 30-30 30-401-5 → 1-6S. Hunter / E. Mertens 0-15 15-15 15-30 30-30 ace 40-301-4 → 1-5C. Dolehide / S. Zhang 15-0 15-15 15-30 15-401-3 → 1-4S. Hunter / E. Mertens 0-15 15-15 15-30 30-30 40-301-2 → 1-3C. Dolehide / S. Zhang 15-0 30-0 40-0 40-15 40-30 40-40 A-400-2 → 1-2S. Hunter / E. Mertens 15-0 30-0 40-00-1 → 0-2C. Dolehide / S. Zhang 0-15 df 15-15 15-30 15-40 30-400-0 → 0-1

    S-W. Hsieh / B. Strycova vs M. Bouzkova / S. Sorribes Tormo Slam Wimbledon S-W. Hsieh / B. Strycova66 M. Bouzkova / S. Sorribes Tormo41 Vincitore: S-W. Hsieh/B. Strycova ServizioSvolgimentoSet 2S-W. Hsieh / B. Strycova 0-15 0-30 15-30 30-30 40-30 40-40 df A-405-1 → 6-1M. Bouzkova / S. Sorribes Tormo 0-15 15-15 30-15 40-155-0 → 5-1S-W. Hsieh / B. Strycova 15-0 15-15 30-15 ace 40-154-0 → 5-0M. Bouzkova / S. Sorribes Tormo 0-15 15-15 15-30 15-403-0 → 4-0S-W. Hsieh / B. Strycova 0-15 15-15 30-15 40-15 ace2-0 → 3-0M. Bouzkova / S. Sorribes Tormo 15-0 15-15 15-30 30-30 30-401-0 → 2-0S-W. Hsieh / B. Strycova 0-15 df 0-30 15-30 30-30 40-300-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 1M. Bouzkova / S. Sorribes Tormo 0-15 0-30 15-30 15-405-4 → 6-4S-W. Hsieh / B. Strycova 0-15 15-15 15-30 15-40 30-40 40-40 A-404-4 → 5-4M. Bouzkova / S. Sorribes Tormo 15-0 30-0 30-15 30-30 30-40 40-40 A-40 40-40 40-A 40-40 A-404-3 → 4-4S-W. Hsieh / B. Strycova 15-0 15-15 15-30 30-30 40-30 40-40 A-403-3 → 4-3M. Bouzkova / S. Sorribes Tormo 0-15 15-15 15-30 30-30 30-40 40-40 A-403-2 → 3-3S-W. Hsieh / B. Strycova 15-0 30-0 30-15 30-30 40-30 40-40 40-A 40-40 40-A df3-1 → 3-2M. Bouzkova / S. Sorribes Tormo 0-15 15-15 15-30 30-30 40-303-0 → 3-1S-W. Hsieh / B. Strycova 0-15 15-15 15-30 15-40 30-40 40-40 A-402-0 → 3-0M. Bouzkova / S. Sorribes Tormo 0-15 0-30 15-30 15-40 30-401-0 → 2-0S-W. Hsieh / B. Strycova 15-0 30-0 30-15 40-150-0 → 1-0

    K. Clijsters / M. Hingis vs J. Konta / S. Mirza Il match deve ancora iniziare

    No.3 Court – Ore: 12:00amM. Baghdatis / X. Malisse vs J. Melzer / G. Muller Il match deve ancora iniziare
    S. Grosjean / R. Stepanek vs W. Black / B. Soares Il match deve ancora iniziare
    M. Woodforde / M. Navratilova vs N. Zimonjic / R.P. Stubbs Il match deve ancora iniziare
    D. Hantuchova / L. Robson vs V. King / Y. Shvedova Il match deve ancora iniziare

    Court 12 – Ore: 12:00amR. Jamrichova vs C. Ngounoue Il match deve ancora iniziare
    H. Searle vs C. Williams Il match deve ancora iniziare
    H. Klugman / I. Lacy vs T. Evans / A. Hamilton Il match deve ancora iniziare
    A. Kovackova / L. Samsonova vs R. Jamrichova / F. Urgesi Il match deve ancora iniziare

    Court 18 – Ore: 12:00amD. Blanch vs Y. Demin Il match deve ancora iniziare
    A. Korneeva vs N. Bartunkova Il match deve ancora iniziare
    J. Filip / G. Vulpitta vs J. Fonseca / J. Prado Angelo Il match deve ancora iniziare
    D. Blanch / R. Horovitz vs B. Djuric / A. Gea Il match deve ancora iniziare

    Court 4 – Ore: 12:00amM. Ceban vs R. Kotikula Slam Wimbledon M. Ceban [1]66 R. Kotikula13 Vincitore: M. Ceban ServizioSvolgimentoSet 2M. Ceban 15-0 30-0 40-0 40-155-3 → 6-3R. Kotikula 0-15 0-30 0-404-3 → 5-3M. Ceban 0-15 15-15 30-15 ace 40-15 40-30 df3-3 → 4-3R. Kotikula 15-0 15-15 30-15 30-30 40-303-2 → 3-3M. Ceban 0-15 15-15 ace 15-30 30-30 30-40 df3-1 → 3-2R. Kotikula 15-0 15-15 30-15 30-30 40-303-0 → 3-1M. Ceban 15-0 15-15 15-30 30-30 40-30 40-40 A-402-0 → 3-0R. Kotikula 15-0 15-15 30-15 30-30 df 30-40 40-40 A-40 40-40 40-A df1-0 → 2-0M. Ceban 15-0 30-0 ace 40-00-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 1R. Kotikula 0-15 0-30 15-30 15-40 30-405-1 → 6-1M. Ceban4-1 → 5-1R. Kotikula 0-15 15-15 30-15 ace 40-154-0 → 4-1M. Ceban 0-15 15-15 ace 30-15 30-30 df 40-30 40-40 A-40 40-40 40-A df 40-40 40-A df 40-403-0 → 4-0R. Kotikula 15-0 15-15 30-15 30-30 30-402-0 → 3-0M. Ceban 15-0 30-0 30-15 30-30 30-40 df 40-40 A-401-0 → 2-0R. Kotikula 15-0 30-0 ace 40-0 40-15 40-30 40-40 40-A0-0 → 1-0

    R. Lawlor vs E. Camacho Slam Wimbledon R. Lawlor [8]None631 E. Camacho• None460 Vincitore: R. Lawlor ServizioSvolgimentoSet 3E. CamachoE. CamachoNone-None 1-0 2-0 2-1 2-2 2-3 3-3 4-3 4-4 5-4 6-4 7-4 7-5 7-6 7-7 8-7 8-8 8-9 9-9 10-9 10-10 10-110-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 2E. Camacho 0-15 15-15 30-15 40-153-5 → 3-6R. Lawlor 15-0 ace 30-0 30-15 40-152-5 → 3-5E. Camacho 0-15 0-30 15-30 30-30 40-30 40-40 40-A 40-40 40-A 40-40 A-402-4 → 2-5R. Lawlor 0-15 0-30 0-402-3 → 2-4E. Camacho 0-15 15-15 30-15 30-30 40-302-2 → 2-3R. Lawlor 0-15 df 15-15 30-15 40-15 40-301-2 → 2-2E. Camacho 0-15 0-30 15-30 30-30 40-30 40-40 A-40 40-40 A-401-1 → 1-2R. Lawlor 15-0 30-0 40-00-1 → 1-1E. Camacho 15-0 30-0 30-15 40-150-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 1R. Lawlor 0-15 15-15 30-15 40-15 40-30 df5-4 → 6-4E. Camacho 15-0 30-0 40-05-3 → 5-4R. Lawlor 15-0 30-0 40-0 40-154-3 → 5-3E. Camacho 15-0 15-15 15-30 15-40 30-40 40-40 A-404-2 → 4-3R. Lawlor 0-15 df 15-15 30-15 30-30 40-303-2 → 4-2E. Camacho 0-15 15-15 30-15 40-153-1 → 3-2R. Lawlor 15-15 15-0 30-15 40-152-1 → 3-1E. Camacho 15-0 15-15 15-30 30-30 30-401-1 → 2-1R. Lawlor 15-0 30-0 40-0 ace0-1 → 1-1E. Camacho 15-0 30-0 30-15 df 30-30 30-40 40-40 A-400-0 → 0-1

    E. Griffiths vs R. Alame Il match deve ancora iniziare
    M. Ceban vs K. Kosaner Il match deve ancora iniziare
    V. Reddy vs R. Lawlor Il match deve ancora iniziare

    Court 5 – Ore: 12:00amK. Kosaner vs D. Ando Slam Wimbledon K. Kosaner [5]66 D. Ando43 Vincitore: K. Kosaner ServizioSvolgimentoSet 2D. Ando 15-0 15-15 df 30-15 30-30 30-40 40-40 A-40 40-40 A-40 40-40 40-A5-3 → 6-3K. Kosaner 15-0 30-0 30-15 40-154-3 → 5-3D. Ando 0-15 15-15 15-30 15-403-3 → 4-3K. Kosaner 0-15 15-15 15-30 15-40 30-403-2 → 3-3D. Ando 0-15 15-15 15-30 df 30-30 40-30 40-40 40-A2-2 → 3-2K. Kosaner 15-15 30-15 30-30 40-301-2 → 2-2D. Ando 0-15 0-30 0-40 df0-2 → 1-2K. Kosaner 0-15 0-30 15-30 15-40 30-400-1 → 0-2D. Ando 15-0 30-0 30-15 40-15 40-30 df0-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 1K. Kosaner 0-15 0-30 15-30 15-40 30-40 40-40 A-40 40-40 A-405-4 → 6-4D. Ando 0-15 df 15-15 30-15 40-155-3 → 5-4K. Kosaner 15-0 30-0 40-15 40-304-3 → 5-3D. Ando 0-15 0-30 df 0-403-3 → 4-3K. Kosaner 0-15 df 15-15 15-30 30-30 30-403-2 → 3-3D. Ando 15-0 15-15 15-30 15-40 30-40 40-40 A-403-1 → 3-2K. Kosaner 15-0 15-15 30-15 40-15 40-30 40-40 40-A 40-40 A-402-1 → 3-1D. Ando 15-0 15-15 df 15-30 30-30 40-302-0 → 2-1K. Kosaner 0-15 15-15 ace 30-15 30-30 df 30-40 40-40 A-401-0 → 2-0D. Ando 0-15 15-15 30-15 30-30 30-40 40-40 40-A df0-0 → 1-0

    V. Reddy vs L. King Slam Wimbledon V. Reddy [2]66 L. King01 Vincitore: V. Reddy ServizioSvolgimentoSet 2V. Reddy 0-15 0-30 15-30 30-30 30-40 40-40 A-405-1 → 6-1L. King 0-15 0-30 15-30 30-30 40-30 40-40 A-40 40-40 A-405-0 → 5-1V. Reddy 15-0 30-0 40-04-0 → 5-0L. King 0-15 15-15 15-30 15-403-0 → 4-0V. Reddy 15-0 30-0 40-02-0 → 3-0L. King 0-15 0-30 0-401-0 → 2-0V. Reddy 15-0 30-0 40-0 40-150-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 1L. King 15-0 15-15 15-30 15-40 30-40 40-40 40-A5-0 → 6-0V. Reddy 15-0 30-0 30-15 40-154-0 → 5-0L. King 15-0 15-15 15-30 15-403-0 → 4-0V. Reddy 15-0 30-0 30-15 40-152-0 → 3-0L. King 15-0 30-0 30-15 30-30 30-401-0 → 2-0V. Reddy 15-0 30-0 40-00-0 → 1-0

    S. Balderrama vs O. Sybicka Il match deve ancora iniziare
    R. Kotikula vs D. Ando Il match deve ancora iniziare
    L. King vs E. Camacho Il match deve ancora iniziare

    Court 6 – Ore: 12:00amI. Ahmad vs M. Chelemen Slam Wimbledon I. Ahmad [7]• 024 M. Chelemen065ServizioSvolgimentoSet 2M. Chelemen 0-15 df 15-15 15-30 15-40 30-40 40-40 40-A 40-40 A-40 40-40 A-40 40-40 40-A 40-40 40-A 40-40I. Ahmad 15-0 30-0 30-152-3 → 3-3M. Chelemen 0-15 15-15 30-15 40-15 ace2-2 → 2-3I. Ahmad 15-0 30-0 40-0 40-151-2 → 2-2M. Chelemen 15-0 15-15 15-30 15-40 30-40 40-40 40-A0-2 → 1-2I. Ahmad 0-15 0-30 15-30 30-30 40-30 40-40 40-A0-1 → 0-2M. Chelemen 15-0 ace 30-0 40-00-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 1I. Ahmad 15-0 15-15 15-30 15-402-5 → 2-6M. Chelemen 0-15 0-30 15-30 30-30 40-302-4 → 2-5I. Ahmad 15-0 30-0 40-01-4 → 2-4M. Chelemen 15-0 30-0 30-15 df 40-151-3 → 1-4I. Ahmad 0-15 df 15-15 15-30 15-40 30-401-2 → 1-3M. Chelemen 15-0 30-0 40-01-1 → 1-2I. Ahmad 15-0 30-0 40-0 40-150-1 → 1-1M. Chelemen 0-15 15-15 30-15 40-15 40-300-0 → 0-1

    M. Latak vs L. Queiroz Miguel Slam Wimbledon M. Latak [4]404 L. Queiroz Miguel• 404ServizioSvolgimentoSet 1L. Queiroz Miguel30-40 40-40L. Queiroz Miguel 15-0 15-15 15-30 30-30 30-40 40-40 40-A2-2 → 3-2M. Latak 15-0 30-0 40-0 40-15 df 40-30 40-40 A-401-2 → 2-2L. Queiroz Miguel 0-15 15-15 30-15 40-15 40-301-1 → 1-2M. Latak 15-0 30-0 40-00-1 → 1-1L. Queiroz Miguel 15-0 30-0 40-0 40-15 df0-0 → 0-1

    A. Penickova vs D. Popovski Il match deve ancora iniziare
    S. Suljic vs I. Ahmad Il match deve ancora iniziare
    M. Latak vs J. Urbanski Il match deve ancora iniziare

    Court 7 – Ore: 12:00amJ. Sibai vs S. Sim Il match deve ancora iniziare
    K. Penickova vs L. Vujovic Il match deve ancora iniziare
    V. Sekerkova vs M. Burcescu Il match deve ancora iniziare
    Y. Hong vs M. Carrocera Il match deve ancora iniziare

    Court 8 – Ore: 12:00amS. Suljic vs L. Wright Slam Wimbledon S. Suljic [3]7650 L. Wright• 4370ServizioSvolgimentoSet 3L. WrightNone-None 0-1 0-2 0-3 ace 1-3 2-3 2-4 3-4 3-5 3-6 3-7 4-7 dfServizioSvolgimentoSet 2S. Suljic 0-15 df 0-30 0-40 15-40 30-405-6 → 5-7L. Wright 0-15 15-15 30-15 40-15 40-30 40-40 A-405-5 → 5-6S. Suljic 15-0 30-0 30-15 30-30 30-40 df 40-40 A-40 40-40 A-404-5 → 5-5L. Wright 15-0 15-15 df 15-30 15-403-5 → 4-5S. Suljic 0-15 15-15 15-30 30-30 30-403-4 → 3-5L. Wright 15-0 30-0 30-15 40-153-3 → 3-4S. Suljic 15-0 30-0 40-0 ace2-3 → 3-3L. Wright 15-0 30-0 30-15 df 30-30 df 40-302-2 → 2-3S. Suljic 15-0 15-15 15-30 30-30 30-40 40-40 A-401-2 → 2-2L. Wright 0-15 df 0-30 0-40 15-40 30-400-2 → 1-2S. Suljic 15-0 15-15 15-30 30-30 30-400-1 → 0-2L. Wright 0-15 15-15 30-15 30-30 40-300-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 1S. Suljic 15-0 30-0 40-05-3 → 6-3L. Wright 0-15 df 0-30 0-40 15-40 df4-3 → 5-3S. Suljic 0-15 0-30 df 15-30 30-30 30-40 40-40 A-403-3 → 4-3L. Wright 15-0 30-0 40-0 40-15 40-303-2 → 3-3S. Suljic 0-15 df 0-30 15-30 15-403-1 → 3-2L. Wright 0-15 0-30 0-40 15-40 30-402-1 → 3-1S. Suljic 15-0 15-15 df 15-30 30-30 40-30 40-40 A-40 ace1-1 → 2-1L. Wright 15-0 15-15 15-30 30-30 40-30 ace1-0 → 1-1S. Suljic 15-0 30-0 40-00-0 → 1-0

    J. Urbanski vs K. Kobayashi Slam Wimbledon J. Urbanski [6]00 K. Kobayashi• 00ServizioSvolgimentoSet 1K. Kobayashi

    H. Smart vs J. Kovackova Il match deve ancora iniziare
    L. Wright vs M. Chelemen Il match deve ancora iniziare
    L. Queiroz Miguel vs K. Kobayashi Il match deve ancora iniziare

    Court 14 – Ore: 12:00amN. Vink vs D. Ramphadi Il match deve ancora iniziare
    M. De La Puente vs A. Hewett Il match deve ancora iniziare

    Court 15 – Ore: 12:00amJ. Griffioen vs Y. Kamiji Slam Wimbledon J. Griffioen060 Y. Kamiji [2]• 030ServizioSvolgimentoSet 2ServizioSvolgimentoSet 1J. GriffioenY. Kamiji 15-0 15-15 15-30 30-30 30-40 40-40 A-40 40-40 A-40 40-40 40-A 40-40 A-40 40-40 A-403-2 → 3-3J. Griffioen 0-15 15-15 ace 30-15 30-30 40-302-2 → 3-2Y. Kamiji 15-0 30-0 30-15 40-152-1 → 2-2J. Griffioen 15-0 ace 30-0 30-15 40-151-1 → 2-1Y. Kamiji 15-0 15-15 15-30 30-30 ace 30-400-1 → 1-1J. Griffioen 0-15 df 15-15 15-30 15-400-0 → 0-1

    T. Oda vs G. Reid Il match deve ancora iniziare

    Court 17 – Ore: 12:00amD. De Groot vs A. Van Koot Il match deve ancora iniziare
    H. Davidson vs S. Schroder Il match deve ancora iniziare

    To be arranged 1 – Ore: M. Bahrami / M. Bartoli vs G. Rusedski / C. Martinez Il match deve ancora iniziare
    T. Johansson / B. Schett vs A. Castle / I. Majoli Il match deve ancora iniziare LEGGI TUTTO

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    Respira profondo e senti la bellezza che ti circonda, Jannik…

    Jannik Sinner (foto Getty Images)

    7-5 6-2. Il tabellone del Centre court più famoso al mondo segna questo score quando Jannik Sinner si siede sulla sua panchina, è in vantaggio di due set nei quarti di finale di Wimbledon 2022. Al di là della rete c’è semplicemente il più forte, il campione in carica, imbattuto nel torneo dal 2018, Mr. Novak Djokovic. Il mondo tennis è incollato alla tv, o aggrappato alle sedie del centrale, potrebbe accadere qualcosa di grosso, e totalmente inatteso. Con un tennis di una velocità, angolo e profondità formidabile, il 20enne azzurro è a un set dall’estromette dai Championships il migliore, soverchiato dalla quantità di accelerazioni di Jannik, tratti impotente, a tratti incredulo. Da sempre si respira qualcosa di magico su quel campo, solo chi ha avuto il privilegio di entrarvi lo può capire. Non solo vincere, ma anche il giocare o banalmente assistere dal vivo a un incontro nel “tempio” della disciplina è un’esperienza diversa da tutto quel che l’appassionato o professionista trova e prova nell’arco della lunga stagione, attraversando i 4 angoli del globo. L’atmosfera è elettrica.
    Djokovic si guarda svogliatamente intorno, non una smorfia. Infila dritto nella pancia dello stadio, toilette break. Dopo pochi minuti torna in campo, e inizia un film completamente diverso. Forse si è rinfrescato, forse si è solo guardato negli occhi davanti allo specchio degli spogliatoi e ha detto “cambiamo marcia”. Purtroppo per Sinner dall’avvio del terzo set la musica cambia. Novak alza il livello, non sbaglia più niente, ogni suo colpo diventa più profondo, più veloce, più efficace. Serve meglio annullando le ottime risposte dell’azzurro nei primi due set; comanda lo scambio e sposta Jannik a destra e a manca. Si prende palla dopo palla il campo e soprattutto la testa del giovane italiano. Tira su il cosiddetto “muro”, rimonta sino a vincere al quinto set, volando verso l’ennesima coppa di Wimbledon. Sinner esce sconfitto, per merito dell’impennata di qualità del fortissimo rivale, capace di migliorare sensibilmente ogni fase della sua prestazione, andando ad incidere su ogni minima incertezza e calo del giovane avversario. È anche una grande lezione per Jannik: se vuoi vincere uno Slam, devi essere in grado di tenere al massimo il tuo livello per tanto, tantissimo tempo. Non basta una partenza sprint o un allungo fantastico quando l’avversario è il più tosto e duro mentalmente.
    Perché ripercorrere quel che accadde un anno fa sul Centrale di Wimbledon per presentare la sfida n.2 ai Championships tra Jannik e Novak? Perché la funzione principale della storia è quella di ricordare e dare strumenti affinché le cose future possano andare diversamente, quando si è insoddisfatti di quel che accadde. O almeno provarci. Già, provarci… Jannik domani ci proverà di nuovo, con tutte le sue forze. Ha maturato un anno in più di esperienza ad alto livello, vinto grandi partite, viene da cinque vittorie consecutive nel torneo, ha modificato il servizio con risultati interessanti. Rispetto a dodici mesi fa ha inserito qualche novità nel suo gioco, conosce assai meglio le peculiarità dell’erba, dove il suo tennis di pressione sembra funzionare discretamente bene quando riesce a giocare sciolto e liberare la velocità del suo braccio. Le vittorie portano fiducia, andrà in campo senza niente da perdere. Tutti fattori positivi. Basteranno? La sensazione è che non solo Djokovic sia nettamente favorito, ma che servirà un suo “piccolo contributo” affinché l’azzurro riesca a compiere il miracolo, vincere ed issarsi in finale, quella che sarebbe la sua prima finale Slam. E la sensazione è che Novak stia così bene dal punto di vista fisico, tecnico e mentale che non avrà alcuna voglia di concedere niente a Jannik.
    Anzi, rivivere la storia potrebbe giocare proprio a favore del serbo. Se l’anno scorso entrò in campo non dico con sufficienza ma forse non temendo più di tanto Sinner, beh, stavolta non concederà nemmeno una briciola, è probabile che parta a tutta per far sentire subito la sua presenza. Avrà certamente visto e studiato Jannik nel torneo, e tirato la seguente conclusione: Sinner ha fatto meraviglie in vari fasi delle sue vittorie, ma appena si è irrigidito sentendo pressione, il suo miglior tennis è andato a gambe all’aria, perché solo producendo il massimo della spinta con braccio decontratto rende al massimo, “spacca” la palla con accelerazioni a velocità proibite e trova anche precisione. Criticare Sinner giunto in semifinale a Wimbledon può apparire ingeneroso, ma è corretto affermare che ha toccato un livello di gioco a tratti stellari reggendosi su equilibri ancora instabili. Lì passa la crescita, riuscire a gestire meglio i momenti “no”, le piccole fasi di down, cercando azzerarle o ridurle al minimo. Quando hai di fronte un Djokovic, non te lo puoi assolutamente permettere.
    Sinner per provare a vincere domani dovrà sfoderare la partita perfetta, a meno che Djokovic non sia per qualche motivo in cattiva giornata, o per assurdo senta lui la pressione (e difficilmente accadrà). Tenere almeno il 65% di prime in campo è il mantra per Jannik, altrimenti… no match. E altrettanto importante trovare il modo di rispondere tanto non solo per iniziare lo scambio. Questo è il punto tecnico più difficile, perché “Nole” sui prati grazie al lavoro con Boris prima e Goran poi ha messo su un servizio poco appariscente ma clamorosamente preciso. Con variazioni continue e zero punti di riferimento ha mandato k.o. un Federer stellare nel 2019, ha vinto quella mitica finale principalmente con questo. Jannik dovrà provare a bloccare, a tenere la palla bassa e non rendere facile per Novak il primo colpo dopo al servizio, quando l’equilibrio è ancora precario (e non sempre lui esce bene dal movimento del servizio). Bloccare e quindi alternare con una risposta ad alto rischio, incisiva, a costo di sbagliarne sì, ma per mettere pressione al servizio del rivale. Jan ha una buona risposta, ma domani dovrà eccellere. Come per la percentuale di prime, se risponde in modo conservativo o poco aggressivo, no match. Purtroppo.
    Non solo colpi d’inizio gioco. Djokovic è forte in tutto, non ha punti deboli. Ma anche lui ha limiti “umani” nei recuperi, quindi Sinner dovrà attaccare l’angolo, a costo di aprire il campo e subire delle infilate. Non ha molto senso starsene lì a tirare a campare, nessuno ha la resistenza a media velocità di Novak, pertanto meglio cercare lo scontro frontale, visto che la velocità di palla che può generare Sinner è notevolissima. Braccio sciolto, fiducia nel proprio rovescio, soprattutto quello lungo linea – e invece nel torneo ne ha rischiati pochi! – perché se c’è una fase tecnica nella quale Djokovic non è eccezionale è quando è costretto a correre a destra e tirare su palla molto bassa. Lì può farti il colpo eccezionale, e in quel caso… bravo lui, ma è un’esecuzione meno sicura di altre. Nel torneo Jannik ha trovato spesso delle bordate cross di diritto pazzesche per combinazione di angolo e velocità, questo colpo deve funzionare a tutta. È indispensabile. Altrettanto indispensabile che Sinner non vada in confusione tattica. Djokovic potrebbe esser così forte da non riuscire a “sfondarlo”, ma rischiare giocate per lui ancora a basse percentuali come le discese a rete potrebbe diventare un boomerang totale. Forse meglio la smorzata, fintando un attacco col diritto, ma senza esagerare perché “Nole” legge bene il gioco. “Nole”, purtroppo, è forte in tutto….
    Ci sarebbero anche altri aspetti che si potrebbero analizzare, ma meglio fermarsi qua. Sinner ha davanti l’impresa massima, pari al battere Nadal (sano) a Roland Garros. Molto difficile che ci riesca, Djokovic è davvero favorito, sta benissimo, ha da poco vinto lo Slam n.23, è sereno e focalizzato perché l’eventuale Grande Slam stagionale è ancora in piedi, e lui ne è pienamente consapevole. Speriamo di assistere ad una bella partita, e che Jannik giochi al suo meglio, senza paure, senza braccio bloccato, sfruttando tutta l’eccezionalità del momento. Divertendosi, come ogni giorno gli dice il suo coach Darren Cahill, perché giocare sul Centre court è un privilegio e non vale la pena buttare tutto alle ortiche sabotandosi per troppa pressione. Darren è uno che la vende lunga, conosce benissimo il gioco e ora anche Jannik. Ha capito alla perfezione che il nostro per eccellere deve sentirsi comodo in campo. Guarda le tribune Jan, guarda quell’erba sotto i tuoi piedi, respira profondo e senti la bellezza che ti circonda. Chiudi gli occhi e pensa solo a godertela. Chissà…
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Le prime due teste di serie puntano la finale di Wimbledon. Djokovic: “Sono il favorito”, Alcaraz: “Posso vincere”

    Carlos Alcaraz (foto social dello spagnolo)

    C’è ancora una semifinale di mezzo, e molto importante per i nostri colori visto che Jannik Sinner sarà domani uno dei protagonisti, ma Novak Djokovic e Carlos Alcaraz già “guardano” il match per il titolo, considerandosi favoriti per la vittoria. Così hanno parlato ieri nelle rispettive conferenze stampa il serbo, detentore del titolo, e il giovane n.1 iberico. Sotto gli occhio della stella dell’NBA Jimmy Butler, diventato amico di Carlos, l’attuale leader della classifica mondiale ha incantato contro Holger Rune, andando a prendersi con grandissima classe i punti decisivi nei primi due set. Clamorosa la risposta vincente sul set point del secondo parziale, altrettanto bello il rovescio in corsa nel tiebreak del primo. Alcaraz efficace, veloce, molto determinato. Ha poca esperienza sui prati, ma ha già imparato molto in fretta come far esplodere tutta la qualità del suo tennis. Per questo è fermamente convinto di poter vincere il torneo.
    “Tutti sanno che Djokovic è il principale candidato alla vittoria, è molto chiaro, ma la sensazione che anche io in questo momento possa farcela. Ho fiducia, un livello di gioco alto, e direi di sì, sento di poter mantenerlo”. Netta la risposta a chi gli faceva notare che Rune abbia affermato di non essersi sentito al meglio: “Ognuno può dire quello che vuole. Forse è vero. Ma uno Slam dura due settimane. Non ti sveglierai mai perfetto, non ti sentirai mai perfetto e devi affrontare quelle sensazioni, devi giocare e dare la tua versione migliore. Sono sicuro che i grandi tennisti che hanno vinto tanti tornei, non si sono sempre sentiti al cento per cento…”.
    Ancora abbiamo negli occhi i suoi crampi di tensione nella semifinale di Parigi affrontando Djokovic. Così risponde Carlos: “Sono cose che devi affrontare e da cui imparare. Ho imparato molto da ciò che ho sbagliato e so cosa posso migliorare. Ho la possibilità di migliorare tutto ciò che ho sbagliato al Roland Garros. Provare un’altra routine prima delle semifinali insieme alla mia squadra, magari parlarne di più. E la verità è che ci sono tanti modi in cui posso fare meglio. Lo faremo venerdì”.
    La chiave dei suoi successi? Prendere di petto i momenti difficili del match, dando il proprio massimo: “Ho sempre detto che è questa la differenza tra l’essere un buon giocatore e un ottimo giocatore. Nei momenti chiave è dove bisogna mostrare il tuo massimo, il coraggio che hai. Per me è la differenza. Quello che cerco è di essere coraggioso, fedele al mio stile e fare di tutto. Per questo, in quei momenti, alzo livello. Ed è vero che in quei momenti cerco di arrivare a una prestazione superiore, così alta che l’altro non possa raggiungermi”.
    Djokovic di par suo è molto sereno e sicuro. “Non voglio sembrare arrogante, ma ovviamente mi considero il favorito. A giudicare dai risultati che ho avuto nella mia carriera qui, dalle quattro precedenti edizioni di Wimbledon che ho vinto e dal raggiungimento di altre semifinali, mi considero il favorito, sì”.
    Per molti Djokovic vs. Alcaraz sarà la finale dei Championships 2023. Prima ci sono due semifinali da vincere, con Medvedev e Sinner da battere. LEGGI TUTTO

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    Il Dato Straordinario dell’efficienza di Djokovic nei Tiebreak

    Novak Djokovic classe 1987, n.2 del mondo – Foto Getty Images

    Novak Djokovic continua a consolidare la sua leggenda, stabilendo statistiche che sembrano assolutamente ineguagliabili. Una di queste fa riferimento alla sua efficacia nei tiebreak: è diventato il primo giocatore in tutta l’Era Open ad essere in grado di vincere 13 tiebreaks consecutivi nei Grand Slam.
    Questo traguardo è un risultato straordinario, che mostra chiaramente la forza mentale e competitiva di una vera leggenda del tennis. La sequenza di vittorie nei tiebreak dimostra la sua incredibile capacità di concentrarsi e mantenere la calma anche nelle situazioni più difficili e pressanti. Queste sono qualità fondamentali in un tiebreak, dove ogni punto ha un peso enorme.
    Oltre a questo record fenomenale, ricordiamo che il serbo è in striscia positiva e aperta di tiebreak vinti nel 2023: da quello vinto a Roma contro Etcheverry, ne ha infilati altri 11 consecutivamente (6 a Roland Garros e 5 finora a Wimbledon), per un totale di 12. Altro dato notevole che conferma quello storico negli Slam.
    È importante comprendere il significato di questo dato. Essere in grado di vincere 13 tiebreak consecutivi in tornei del Grand Slam – gli eventi più prestigiosi nel tennis – è un’impresa che pone Djokovic su un piano completamente diverso rispetto agli altri giocatori. La sua capacità di dominare in queste situazioni di pressione riflette la sua eccezionale abilità tennistica, la sua resistenza mentale e il suo spirito combattivo. Tutti ricordiamo ancora la storica finale 2019 vinta contro Federer ai Championships, un match nel quale lo svizzero giocò meglio – anche a detta di Novak -, ma nel quale il serbo vinse i tre tiebreak, incluso quello decisivo nel quinto set che allora si disputò sul 12 pari.
    Djokovic cercherà di aumentare questo record e di continuare la sua ricerca del titolo a Wimbledon 2023. Il campione serbo, noto per la sua insaziabile voglia di vincere, non si fermerà di certo qui. LEGGI TUTTO

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    Wimbledon, parola ai big. Djokovic: “Non ho bisogno di Alcaraz o nessun altro per sentirmi motivato”

    Novak Djokovic, campione in carica ai Championships

    Nel classico media day pre torneo, i big hanno parlato alla stampa sulle proprie aspettative per i Championships di Wimbledon, al via domani con il Centrale inaugurato come da tradizione dal campione in carica Novak Djokovic (e poi anche da Jannik Sinner nel terzo match in programma). Il n.1 al mondo è sempre più motivato e a caccia di record. Ormai la sua è una cosa non tanto contro gli avversari ma con la stessa storia della disciplina. Proprio confermandosi campione a Wimbledon, segnerebbe un altro straordinario primato al suo palmares.
    “C’è sempre qualcuno là fuori pronto a dare battaglia. C’è sempre stato e sempre ci sarà” afferma Novak. “Carlos è un ragazzo molto simpatico che si comporta in modo molto maturo per i suoi 20 anni. Ha già ottenuto molti riconoscimenti nella storia del gioco per essere così giovane. Penso che sia eccellente per lo sport, porta molta intensità ed energia in campo. È anche umile e ha una personalità piacevole fuori dal campo. Penso che per qualcuno della sua età, tutto quello che sta facendo è impressionante. Con la sua squadra, ovviamente, ha nel suo box Juan Carlos Ferrero, che può guidarlo. Hanno lavorato molto bene come una squadra. Ma tuttavia non ho bisogno di Carlos o di nessun altro per trovare quella spinta e motivazione in più quando gioco un torneo del Grande Slam perché so che devo vincere sette partite per alzare la coppa. Quindi chiunque io abbia dall’altra parte della rete non fa differenza per me. So benissimo quello che devo fare. La maggior parte della mia attenzione è focalizzata sul mio corpo, sulla mia mente e sul mio gioco, cercando di portarlo allo stato ottimale in cui sto dando il massimo in ogni partita”. Sicurissimo, vincente, Djokovic sarà nettamente l’uomo da battere. Come sempre, del resto.
    Daniil Medvedev si dice pronto a lottare per dire la sua, molto motivato a brillare dopo l’assenza forzata dello scorso anno per i noti motivi legati all’invasione della Russia all’Ucraina, e risultati al di sotto delle sue aspettative nei primi due Slam della stagione. “I primi due Slam dell’anno non sono stati quello che mi aspettavo, quindi voglio davvero fare bene qui a Wimbledon. Sono arrivato martedì per potermi adattare bene ai campi, ho obiettivi alti qui. So che avrò avversari impegnativi fin dall’inizio, ma voglio dimostrare di poter giocare molto bene su questa superficie. Sento di potercela fare. Non lo crederete ma anni fa la mia superficie preferita era proprio l’erba, ma in questo momento ho ottenuto risultati migliori sulla terra battuta rispetto ai prati, oltre ovviamente ai campi in duro dove ho vinto di più. L’anno scorso ho fatto due finali nei tre tornei che ho giocato, questo mi dà fiducia. Penso di dover solo trovare il mio ritmo. Ogni volta che vengo qui rimango stupito da tutto, è il miglior torneo del mondo” conclude il moscovita.
    Andy Murray è capitato nella zona più “minata” del tabellone, con una serie di avversari impressionanti. Tuttavia il vecchio leone scozzese è sicuro di poter ancora dire la sua sui prati. Ricordiamo che Andy è, insieme a Djokovic, l’unico tennista in gara ad aver trionfato (due volte) ed è esattamente l’ultimo giocatore in tabellone aver battuto Novak nel torneo, nella finale di 10 anni fa… “Mi sento molto bene sotto ogni punto di vista, arrivo con un buon ritmo avendo giocato molte partite e voglio davvero competere alla grande” afferma Murray. “Questo è sempre stato il torneo più importante per me ogni stagione e man mano che mi avvicino alla fine della mia carriera, voglio cogliere ogni opportunità che si presenta. Sento di essere in un’ottima posizione per esprimere il mio miglior tennis e mi dà un’enorme fiducia sapere che c’è solo un tennista con più esperienza e successi di me, ovviamente Djokovic. Sono uno dei pochi che l’hanno battuto qui (l’unico, in realtà, ndr), so di essere tra i migliori al mondo sull’erba e mi sento benissimo fisicamente, quindi devo approfittare di tutto questo per fare un grande torneo”.
    Immancabile la domanda sul suo ritiro. Così risponde Andy: “Non puoi mai sapere quante altre volte potrai provare qualcosa come competere a Wimbledon, non puoi dare nulla per scontato. Ho iniziato a pensare al mio ritiro durante la mia partecipazione agli Australian Open di quest’anno perché ho capito che non posso andare avanti così per sempre. Vorrei ritirarmi a modo mio, essere competitivo fino in fondo e non spingere l’anca al limite per subire un altro grave infortunio che finirebbe per accelerare o forzare il mio ritiro. Ho un’idea di quando vorrei smettere, ma non voglio annunciare nulla, tutto può cambiare velocemente. Ho ancora un periodo di tempo nel quale sento di poter competere al meglio, ma so che non durerà a lungo” conclude lo scozzese.
    Poche ma molto precise le parole del finalista dello scorso anno, Nick Kyrgios. Quest’anno purtroppo il talentoso e discusso australiano si presenta a Wimbledon in grave ritardo di condizione, per l’intervento al ginocchio subito lo scorso gennaio. Nelle sue prime uscite sui prati, il suo tennis e soprattutto la sua condizione fisica è parsa lontanissima da quell’eccellenza che lo isso in finale nel 2022. “L’anno scorso mi è mancata solo una vittoria per arrivare a completare il mio sogno, ma sono certo di aver perso dal miglior giocatore di sempre” afferma Kyrgios. “È stato incredibile. Ho sofferto e lavorato per tutta la vita per ottenere un buon risultato in questo torneo. La finale sarà ricordata per il resto della mia vita. È una sensazione davvero speciale. Penso che tutti i tennisti, alla fine, lavorino molto duramente per ottenere uno di questi risultati in un Grande Slam”. LEGGI TUTTO