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    Resoconto Semifinali Open ad inviti Racchetta d’Oro 2020. Finale tra Arnaldi e Maccari. Sconfitti Eremin e Pellegrino

    Matteo Arnaldi nella foto – Foto Maurizio Valletta

    Penultimo atto ieri al Royal Club Torino del torneo Open ad inviti (omologato FIT) che ha visto al via alcuni tradizionali interpreti del circuito Challenger e di quello Futures, come Andrea Vavassori ed Andrea Pellegrino.
    Ad approdare in finale sono stati l’emergente sanremese Matteo Arnaldi, 19enne di buon temperamento e atteggiamento in campo, che ha battuto in tre set Edoardo Eremin (già n° 292 ATP), per 4-6 6-3 10-2, e il toscano Federico Maccari, che al termine di un match perfetto ha avuto la meglio su Andrea Pellegrino (341 ATP) in due set: “Un match che ho interpretato bene – ha detto al termine – grazie al servizio e alla diagonale di rovescio, che ho molto migliorato nelle ultime stagioni”. La cronaca. Nel primo set Maccari ha servito bene e “ferito” con il diritto, senza mollare però di un passo con il rovescio, sia lungo linea che incrociato. La chiusura è arrivata con un break in dirittura di frazione, in proprio favore. Nella seconda parte di gara massimo equilibrio fino al 5-5. Poi la possibilità per Pellegrino di centrare il break, non sfruttata, ed il tie-break, dopo che nel dodicesimo gioco Maccari si era issato per due volte al match point: “Sulla prima palla ho rotto le corde, sulla seconda lui ha fatto un ace, poi replicato da un servizio vincente e un gran diritto. Nulla da dire”. Nel tie-break Maccari a rincorrere in avvio (1-3), poi lucido nel recuperare e superare il rivale per il 7-5 finale e il complessivo 6-4 7-6. Felice per l’ottenuta finale, che andrà in scena lunedì 27 luglio dalle 17, anche Arnaldi: “Ho giocato molto nell’ultimo periodo e mi promuovo per aver vinto match nei quali ero in difficoltà. In semifinale avevo problemi alla caviglia per i tanti incontro accumulati ed Eremin aveva un problema al braccio. Nel complesso abbiamo commesso molti errori ma sono rimasto concentrato e lucido”. Match nel quale Eremin è partito meglio, grazie al servizio e al ritmo che ha imposto agli scambi. Nel secondo parziale l’acquese è un po’ calato ma Arnaldi è stato bravo a cambiare trame utilizzando anche la palla corta, più volte vincente. Eremin è vistosamente calato e il giocatore ligure nel match tie-break non ha sbagliato: “Ho usato la regolarità, una delle mie armi migliori – ha detto poco dopo la conclusione del testa a testa – pur senza strafare. Sono felice per la settimana torinese e per il trattamento ricevuto al circolo. Ora la serie A1 nel fine settimana. Poi lunedì finale al Royal in una cornice sicuramente affascinante”. Lunedì prossimo dunque grande tennis anche con la supersfida tra i nazionali di Coppa Davis Lorenzo Sonego (46 ATP) e Gianluca Mager (79 ATP). Inizio previsto attorno alle 19,30. LEGGI TUTTO

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    Quarti di finale Racchetta d’Oro Open ad inviti al Royal Club Torino

    Edoardo Eremin nella foto

    La sorpresa dei quarti di finale nell’Open ad inviti della Racchetta d’Oro 2020, che sta riscuotendo un gran successo tra gli appassionati e gli addetti ai lavori presenti sui campi del Royal Club Torino, è arrivata ieri in chiusura di programma, interrotto a causa di un acquazzone nelle fasi iniziali della seconda tornata di incontri.
    Porta il nome di Edoardo Eremin, acquese di origine russa classe 1993 già numero 292 del ranking mondiale (2016), oggi sceso attorno alla piazza numero 1500 a causa dei diversi infortuni che ne hanno cadenzato le ultime due stagioni, sintetizzati nell’ultima operazione al ginocchio subita e, fortunatamente, pare superata. Gran fisico e gran potenziale dalla propria parte, note non da poco messe a servizio di un talento indiscusso che ieri sera il piemontese ha messo in mostra nelle fasi calde del match tie-break contro la prima testa di serie, Andrea Vavassori, attuale numero 303 ATP. Primo set vinto senza apparenti difficoltà dal torinese, peraltro meno efficace rispetto al giorno d’esordio e più “corto” con le traiettorie, con lo score di 6-2. Il campo rallentato dalla pioggia e le palle ad un certo punto analogamente appesantite hanno in qualche modo mutato lo scenario di gara, con Eremin che ha patito meno le nuove condizioni e fatto della potenza la virtù da mettere sul terreno di gioco. Pareggiati i conti con il 6-3 parziale tutto è stato deciso al match tiebreak che ha regalato da ambo le parti momenti di gran gioco e passaggi a vuoto. Eremin avanti 3-1, poi 7-4. Bravo Vavassori a rimanere nel match (7-6 per il rivale). Gran demi-volèe di Eremin per l’8-6 e primo match point in suo favore sul 9-8, poco dopo. Svanito con doppio fallo. Dal 9-9 gli ultimi due punti sono però stati dell’acquese, con altrettante soluzioni di talento cristallino, ovvero voleè vincente giocata su un ottimo passante di Vavassori e a sua volta passante lungolinea per la vittoria: “Riesco ancora a fare certe cose – ha detto al termine il vincitore – e ne sono felice. Dopo tanto soffrire ora cerco un po’ di continuità e spero proprio che alla ripresa possa arrivare. Mi sto allenando bene e sto ritrovando la forma. Partire e poi fermarsi per gli infortuni è stato molto brutto nelle ultime stagioni”. Oggi troverà sulla sua strada il 19enne sanremese Matteo Arnaldi che ha dato un saggio di solidità e consistenza agonistica contro il torinese Luca Tomasetto. Vinto il primo set 6-3 Arnaldi si è portato avanti 3-1 anche nel secondo ma ha subito la parziale rimonta di Tomasetto, solo a tratti efficace con i colpi di ottima fattura di cui dispone. Recuperato il break, Tomasetto lo ha nuovamente perso ed ha concesso al giovane avversario di replicare lo score di apertura (6-3 6-3).

    Nell’altra semifinale oggi si affronteranno invece il numero 2 del lotto, Andrea Pellegrino, numero 341 ATP, e Federico Maccari. Il primo ha piegato con un doppio 6-4 il solido Simone Roncalli, recuperando nel secondo set uno svantaggio di 2-4 e mulinando con grande veemenza il diritto nelle fasi calde dell’incontro. Il secondo ha replicato l’ottima prova di primo turno contro Lavagno sconfiggendo 6-4 6-1 Andrea Guerrieri, meglio classificato di lui: “Ho giocato decisamente bene – ha detto al termine il toscano – servendo molti ace e grandi percentuali di prime palle. Nei confronti diretti ero in svantaggio e ho sovvertito il pronostico. Anche la fiducia aumenta al termine di prestazioni come questa”. Si parte oggi alle 17 con Eremin – Arnaldi e si prosegue sul centrale con Maccari – Pellegrino. LEGGI TUTTO

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    Nella seconda giornata dell’Open ad inviti della Racchetta d’Oro numero 60 bene Vavassori e Pellegrino

    Andrea Vavassori – Foto Sergio Errigo

    Conferme e sorprese dalla seconda giornata di tabellone principale dell’Open ad inviti della 60esima Racchetta d’oro al Royal Club Torino. Le prime sono arrivate, sul campo centrale del circolo torinese, dalla racchette di Andrea Vavassori, talento locale classe 1995 ed Andrea Pellegrino, pugliese classe 1997, rispettivamente la prima e la seconda testa di serie.
    Vavassori, seguito in tribuna da tutta la famiglia compreso il padre coach Davide, ha dato un saggio delle proprie capacità balistiche in prossimità della rete (sua caratteristica tecnica) e confermato la grande crescita messa nel proprio gioco a partire dalla scorsa stagione. Dopo una partenza equilibrata contro il siciliano Antonio Campo (2-2), Vavassori ha cambiato decisamente marcia e con due break ha fatto suo il primo set. Nel secondo ha giocato mantenendo alti i ritmi e la concentrazione e non concedendo nulla al suo avversario. Ha chiuso, raccogliendo consensi generali e applausi, sul 6-2 6-0. Poco prima aveva sigillato in modo vincente il proprio esordio in tabellone anche Andrea Pellegrino, che si era imposto 6-1 6-2 sul pur bravo Alberto Cammarata, classificato 2.3. Pellegrino incontenibile con il diritto con il quale si è confermato capace di far male da ogni zona del campo. La sorpresa della prima parte di programma era invece arrivata dalla racchetta del toscano classe 1994 Federico Maccari, 2.2, che ha eliminato in due set (6-3 6-4) il torinese Edoardo Lavagno, 2.1 e tra gli accreditati della vigilia a scalare il tabellone. Diritto e servizio le armi del toscano, entrato ufficialmente a far parte dello staff tecnico dell’Ace Tennis Center al Monviso Sporting Club, con le quali ha avuto la meglio del mancino dei Ronchiverdi: “E’ stato importante partire bene in entrambi i set – ha detto al termine – e superare i momenti delicati delle frazioni nel modo migliore, vedi quando mi sono trovato 3-2 e servizio e ho annullato tre palle per il contro-break sullo 0-40 nella frazione iniziale”. A fatica ha superato lo scoglio di 2° turno Luca Tomasetto, altro 2.1 dei Ronchiverdi Torino (come Lavagno) rappresentato dal russo-braidese Denis Golubev. Partita non spettacolare ma agonisticamente dai toni elevati nella quale Tomasetto sembrava comandare senza difficoltà (5-1), poi si è visto quasi agganciare dal rivale (6-4) e portare al tie-break nel secondo set, dopo essere andato a servire per il match prima sul 5-4, poi sul 6-5. Tie-break interminabile e con alcune palle dubbie, chiuso dal torinese 11-9. A chiudere il programma di giornata la bella sfida tra Marco Bella, classe 1988, e il 2001 sanremese Matteo Arnaldi, professionista “consumato” in campo e fuori a dispetto della giovane età. E’ stato il 2.3 casalese Marco Bella a partire meglio, sorprendendo il semifinalista del Bonfiglio 2019 soprattutto con il diritto fulminante. Bella ha chiuso al nono gioco. Arnaldi ha incassato la sconfitta parziale e reagito da campione rifilando al più esperto rivale un netto 6-0 nella seconda frazione. Nel match tie-break è tornato l’equilibrio sul terreno di gioco ma è stato Arnaldi, seguito in tribuna dal manager Davide Bima, a salire nei quarti sullo score complessivo di 3-6 6-0 10-6. Promosso ai quarti anche Andrea Guerrieri, altro 2.1 in tabellone, grazie al successo per 7-5 6-4 contro Pietro Fellin. Passaggio di turno infine per Simone Roncalli, 2.2, che ha piegato l’argentino Juan Pablo Paz, oggi 2.3 ma già numero 284 ATP, per 6-4 0-6 10-7.Oggi il tabellone Open proporrà i quarti di finale dell’Open ad inviti. Alle 17 apriranno sui due campi affiancati Pellegrino – Roncalli e Guerrieri – Maccari. A seguire (non prima delle 18,30) Vavassori troverà Eremin e Tomasetto il sanremese Arnaldi. Altra giornata tutta da vivere mentre si stanno completando anche gli altri tabelloni classici della Racchettà d’Oro che si chiuderanno tra sabato, domenica e lunedì prossimi. LEGGI TUTTO

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    CTRE CUP 2020 – A Reggio Emilia vincono Seppi e Travaglia

    Andreas Seppi e Andrea Guerrieri nella foto

    Tre giorni di grande tennis al Circolo Tennis Reggio Emilia, dove quattro tra i più quotati tennisti del panorama nazionale si sono sfidati nella CTRE cup. Ad imporsi, nella splendida cornice di Villa Canali, sono stati Stefano Travaglia ed Andreas Seppi (Team Reggio Motori), capaci di imporsi 3-1 sul Team Camparini Gioielli, composto da Gianluca Mager ed Alessandro Giannessi.
    Quest’ultimo si è arreso nel match inaugurale a Travaglia, vittorioso con un duplice 6-3; a portare a due i punti del Team Reggio Motori è stato Seppi, che ha sofferto nel primo set contro Mager, per poi rifarsi in rimonta ed aggiudicarsi il successo al super tie-break conclusivo. Giannessi ha riaperto i giochi con un tennis vario, fatto di colpi dal fondo e discese a rete, regolando Seppi nel primo match della seconda giornata, mentre Travaglia ha avuto la meglio su Mager in una contesa fatta di colpi ad altissima velocità.

    Nel doppio, a risultato già acquisito, gli organizzatori hanno rimescolato le carte per far fronte al forfait dell’acciaccato Mager, schierando insieme a Seppi il classe 1998 Andrea Guerrieri, tennista reggiano e alfiere della squadra che lo scorso anno era in A2: l’improvvisata coppia ha avuto la meglio su Travaglia-Giannessi sulla distanza di tre long tie-break al meglio dei 10 punti, tra gli applausi del pubblico (la manifestazione, è bene ricordarlo, era aperta ai soli associati nel rispetto della distanza di sicurezza).
    Tra le iniziative collaterali una cena di beneficenza per il Pronto Soccorso dell’Arcispedale Santa Maria Nuova e l’iniziativa “Gioca col campione”, dove 50 ragazzi della scuola avviamento tennis del CT Reggio e di alcuni circoli amici hanno trascorso una bella mattinata palleggiando coi quattro campioni. Un’esperienza che finirà dritta nell’album dei ricordi.
    I risultati della CTRE cup 2020:
    Stefano Travaglia (Team Reggio Motori) b. Alessandro Giannessi (Team Camparini Gioielli) 6-3, 6-3
    Andreas Seppi (Team Reggio Motori) b. Gianluca Mager (Team Camparini Gioielli) 3-6, 7-6 (7-4), 10-4
    Alessandro Giannessi (Team Camparini Gioielli) b. Andreas Seppi (Team Reggio Motori) 6-3, 3-6, 8-10
    Stefano Travaglia (Team Reggio Motori) b. Gianluca Mager (Team Camparini Gioielli) 6-7 (4-7), 6-4, 10-8
    Seppi/Guerrieri vs Travaglia/Giannessi 10-7, 7-10,D 13-11
    Damiano Reverberi LEGGI TUTTO

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    Serie A1 e ATP Challenger: Le finali di A1 a Todi e le notizie sui tornei challenger italiani

    Lorenzo Sonego ITA, 1995.05.11 -Foto Marta Magni

    Assegnati i nuovi titoli italiani individuali a Lorenzo Sonego e Jasmine Paolini, la scintillante estate del tennis vedrà eletti anche i nuovi campioni di Serie A1. Il Tennis Club Todi 1971, sede dei Campionati Italiani Assoluti che hanno segnato la ripartenza del tennis azzurro, ospiterà infatti mercoledì 12 e giovedì 13 agosto la finale maschile e la finale femminile della massima competizione a squadre del nostro Paese.
    Finali Serie A1 – La Federazione Italiana Tennis e MEF Tennis Events organizzano l’evento di chiusura del campionato che nel 2019 ha registrato il trionfo dello Sporting Club Selva Alta Vigevano tra gli uomini e quello del Tennis Club Prato tra le donne. Allora si giocò sul veloce indoor del Palatagliate di Lucca, stavolta a Todi sulla terra rossa outdoor. Tutto in diretta su SuperTennis TV, che trasmetterà gli incontri live garantendo la solita straordinaria copertura della manifestazione.

    Todi Challenger – Archiviate le due tappe dello ZzzQuil Tennis Tour, che dopo i Campionati Italiani Assoluti ha visto il successo di Liudmila Samsonova e dello stesso Lorenzo Sonego al Tennis Club Perugia, la programmazione di MEF Tennis Events proseguirà poi con la ripartenza del circuito ATP Challenger. Ma senza cambiare location. Ancora il Tennis Club Todi 1971, che giungerà all’edizione numero 12 di un torneo internazionale che ha fatto da trampolino di lancio per numerosi giovani giocatori diventati poi campioni. Al via le qualificazioni sabato 15 agosto, la finale domenica 23.
    Parma Challenger – Dulcis in fundo, sabato 5 settembre inizieranno le qualificazioni dell’ATP Challenger 125 di Parma, ospitato dal Tennis Club President. Internazionali di Tennis Emilia-Romagna, questa la denominazione del torneo, il cui upgrade di montepremi e di punti in palio lo spinge al secondo posto tra gli appuntamenti tennistici del nostro Paese, dietro gli Internazionali BNL d’Italia. Un menù ricco da godersi nella massima sicurezza: gli eventi di Todi e Perugia hanno dimostrato come i grandi tornei possano andare in scena rispettando i protocolli stabiliti dalle autorità, senza abbassare la qualità dello spettacolo e delle emozioni regalate dai protagonisti in campo. Serie A1 e circuito ATP Challenger: l’estate di MEF Tennis Events prende forma. LEGGI TUTTO

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    Oltrepò Cup: Ecco maggiori dettagli dell’evento. C’è anche la presenza del pubblico

    Flavio Cipolla e Gianluca Mager nella foto

    L’Oltrepò Tennis Academy di Codevilla (PV) il 23 e 24 luglio sarà la sede di un importante evento a squadre capitanate da Simone Vagnozzi e Flavio Cipolla, con 4 dei migliori giocatori ATP italiani, di cui 3 TOP 100.L’evento sarà organizzato mantenendo tutte le misure di sicurezza e di prevenzione anti-Covid
    Oltrepò Tennis Academy, il nuovo centro tecnico agonistico dell’Oltrepo pavese per la pratica del tennis e l’avviamento al professionismo, con la guida del Direttore Tecnico Andrea Valdetara, ospiterà un torneo esibizione in 2 giornate – quella di giovedì 23 luglio e di venerdì 24 luglio – in cui a darsi battaglia saranno nientemeno che 4 dei migliori tennisti italiani, divisi in due squadre: Lorenzo Sonego n. 46 ATP e Stefano Travaglia n. 86 ATP, capitanati da coach Simone Vagnozzi, contro Alessandro Giannessi n. 160 ATP e Gianluca Mager n. 79 ATP, guidati dal coach Flavio Cipolla.Si gioca con una formula simile a quella della Coppa Davis: 2 singoli per ciascuna giornata e, in caso di parità, il doppio decisivo. I singoli sono al meglio dei tre set, con il terzo set super tie-break, mentre il doppio decisivo due set su tre, tutti super tie-break.

    Questo l’ordine di gioco e gli orari delle partite:giovedì 23 ore 19.00 Giannessi – Sonegoore 21.00 Travaglia – Magervenerdì 24 ore 19.00 Travaglia – Giannessiore 21.00 Sonego – Mager
    L’ingresso all’evento è libero e aperto al pubblico (previa prenotazione) per un massimo di 200 persone per entrambe le serate. Saranno osservate tutte le misure di sicurezza e di prevenzione anti-Covid come la misurazione della temperatura, il distanziamento sociale nelle tribune, l’utilizzo della mascherina e la presenza di distributori di gel igienizzante.
    Durante l’evento sarà proposta una degustazione di eccellenze locali offerte dai seguenti produttori: Azienda Agricola Montelio – Codevilla (PV) Salumificio Artigianale Thogan Porri – Casa Cucchi (PV) Oltrenero – Zenevredo (PV) Caseificio F.lli Cavanna – Rivanazzano (PV)
    Con queste parole commenta Andrea Valdetara: “La partnership tra Oltrepò Tennis Academy e SV Tennis Team di Simone Vagnozzi sta già dando ottimi frutti e grandi riscontri: dopo gli allenamenti dei nostri ragazzi a San Benedetto del Tronto insieme a un top player come Stefano Travaglia e lo stage tenuto da Simone qui in OTA in collaborazione con il nostro staff, ecco ora questo evento con alcuni dei migliori tennisti italiani. E’ per noi un grande onore ospitarlo e credo sarà un importante stimolo per i nostri atleti a migliorarsi sempre e a mantenere un atteggiamento in campo più simile possibile a questi top player”. LEGGI TUTTO

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    Piatti Tennis Center | Cristian Brandi sarà ‘élite coach’. In quasi 40 anni, dai ‘Piatti boys’ a coordinatore

    Cristian Brandi (a sinistra) e Riccardo Piatti hanno iniziato a lavorare insieme quasi 40 anni fa. Prima di diventare colleghi, il coach comasco è stato allenatore dell’ex giocatore pugliese

    A fianco di Riccardo Piatti è diventato grande e ha trascorso la sua intera carriera, poi sempre con il coach comasco ha mosso i primi passi nel mondo dell’insegnamento. Infine, dal mese di giugno, Cristian Brandi è diventato anche il braccio destro del suo ex allenatore, al Piatti Tennis Center.
    Una novità che conferma come la realtà di Bordighera stia continuando a investire nella crescita del suo staff, per garantire degli standard sempre migliori. Contribuirà allo scopo la presenza a tempo pieno del brindisino classe 1970, con una carriera di tutto rispetto da giocatore (è stato numero 50 Atp in doppio) e un curriculum altrettanto valido da coach, con nomi come Marco Cecchinato, Filippo Volandri, Paolo Lorenzi, Thomas Fabbiano, Alessandro Giannessi e tanti altri nella lista dei giocatori passati sotto le sue cure. Brandi fa parte del Team Piatti fin dagli albori, ma si era sempre occupato di seguire direttamente un numero ristretto di atleti. Mentre ora, in qualità di ‘élite coach’, gli spetterà il compito di coordinare in prima persona l’intero lavoro del centro, con la collaborazione degli altri membri dello staff. “Riccardo puntava ad assegnarmi questo ruolo da un pezzo – spiega il 50enne pugliese –, e ho sentito che era il momento giusto per provarci, dopo quasi 40 anni a girare per il mondo. Tuttavia, viaggi a parte, il mio lavoro resta lo stesso: continuerò occuparmi della crescita dei ragazzi, cercando di dare a ognuno i mezzi per raggiungere il massimo delle proprie potenzialità. Sarò duro e attento: poter giocare a tennis è una fortuna, i ragazzi devono capirlo e metterci sempre la massima serietà. Chi si allena da noi sa di avere a disposizione tutto ciò che serve per esprimersi al meglio”.

    Il legame fra Brandi e Piatti è qualcosa di unico: Cristian era uno dei favolosi ‘Piatti Boys’, il quartetto di ragazzi che a fine anni ’80 diventarono giocatori professionisti di alto profilo sotto la guida del coach comasco, iniziando a testimoniare quelle qualità che avrebbero reso il loro mentore uno dei più celebri al mondo. Oltre trent’anni più tardi, e a quasi 40 dal primo incontro datato 1983 (a Riano, quando un Brandi 14enne fu convocato al Centro federale Fit), sono ancora uno a fianco all’altro, pronti per una nuova sfida. “A Riccardo – continua Brandi – mi lega un rapporto che va ben oltre l’aspetto professionale. Ho perso il padre da bambino e lui si è preso la briga di crescermi fin dai 14 anni. Mi ha seguito per l’intera carriera, e dopo che ho smesso è stato sempre lui ad affidarmi i primi giocatori da allenare, per capire se quella potesse essere la mia strada”. Brandi l’ha capito in fretta e, da lì, i due hanno lavorato insieme quasi senza soluzione di continuità. “È il mio punto di riferimento, lo è sempre stato e lo sarà sempre. Ormai sono oltre 16 anni che faccio questo mestiere – chiude –, ma Riccardo è già a quota 40. Significa che comunque ne sa sempre più di me”. Una stima reciproca che li unisce in un rapporto come se ne vedono pochi, ora a disposizione di coloro che da Bordighera provano a inseguire il sogno del professionismo. LEGGI TUTTO

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    Da Giussano agli Stati Uniti: parte il sogno americano di cinque giovani talenti azzurri

    Un sogno che diventa realtà, con la possibilità di trascorrere una settimana indimenticabile negli Stati Uniti tra sport, divertimento e studio della lingua inglese. Da Giussano a Washington il passo sembra essere breve per i cinque vincitori del prestigioso torneo lombardo, che grazie alla collaborazione con l’agenzia FB Camp USA, si sono aggiudicati un’esperienza unica […] LEGGI TUTTO