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    F1 Academy: intervista a Bianca Bustamante, cuore e passione prima di ogni obiettivo

    A Monza è andata in scena la due giorni di test Kateyama in vista del round brianzolo del campionato italiano di Formula 4, in programma per il weekend del 23-25 giugno. Ad essere presenti, oltre ai tanti piloti della serie, anche due delle tre ragazze del Team Prema che corrono nella F1 Academy: Chloe Chong e Bianca Bustamante. Il bel clima che si respira all’interno del paddock in queste giornate, ha reso possibile fare un’amichevole chiacchierata proprio con quest’ultima.
    Bianca Bustamante | foto: biancabustamante.comBianca Bustamante, classe 2005 delle Filippine, si è resa protagonista di un buon inizio di stagione nella neonata serie femminile, dove ha colto anche il primo successo in una delle gare del round a Valencia. In quel di Monza ha potuto familiarizzare con la monoposto di F4, con la quale è scesa in pista nelle giornate di lunedì 5 e martedì 6 giugno.
    “Monza è la mia pista preferita” ha raccontato Bianca, specificando quanto sia elevato il livello tecnico con cui bisogna affrontare il tracciato brianzolo. “È difficile guidare qui, è davvero veloce ed è importante anche la scia. Le frenate sono fondamentali, ogni metro, ogni centimetro, fa la differenza”. Mentre raccontava le sue sensazioni, emergeva il perfetto mix fra adrenalina ed emozione, da parte di una ragazza che sta vivendo quel percorso che sognava sin da bambina.
    Che differenze hai trovato fra la vettura di F4 e quella della F1 Academy?“Sono molto simili, qui abbiamo girato con lo stesso set up che usiamo sulla monoposto di F1 Academy, c’è solo qualche piccola differenza a livello di aerodinamica”. Nelle due giornate di test, Bianca ha man mano migliorato il suo feeling con macchina e pista. Si tratta di un passo importante anche nell’ottica della categoria femminile, che farà tappa proprio a Monza nel weekend del 7-9 luglio, in concomitanza con la gara del WEC.
    Cosa ne pensi della copertura mediatica della F1 Academy?“Pensò sia già molto buona. Credo che la decisione di non trasmettere le gare sia corretta. La categoria è al primo anno, noi facciamo ancora diversi errori e quindi credo sia giusto anche per non metterci troppa pressione”. Al termine di ogni weekend di gara, viene prodotto infatti un recap dove sono presenti interviste, approfondimenti e gli highlights delle tre gare del fine settimana. I riassunti vengono trasmessi su Sky e pubblicati sul canale YouTube della F1.

    Quali sono i tuoi obiettivi per il futuro?“Non voglio guardare troppo in avanti, voglio pensare al presente e accumulare più esperienza possibile, passo dopo passo”. Una risposta in cui è emersa tutta la maturità di una ragazza che pur inseguendo un sogno, non vuole permettere che fattori come la pressione, possano rovinare l’immensa voglia di godersi il viaggio.
    E se proprio di fattori vogliamo parlare, ce n’è uno che traspariva nel corso della chiacchierata: la grande passione e l’amore verso questo sport. E lo si è visto nel sorriso con cui andava ad infilare il casco prima di salire in macchina, nel feeling costruito con tutti i membri del Team Prema, diventati per lei una famiglia, nella gioia che trapelava dai suoi occhi mentre si raccontava. LEGGI TUTTO

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    F1, Antonini: “I problemi della Ferrari? Nascono da difetti di progetto, non solo aerodinamici”

    Alberto Antonini, ex Responsabile della Comunicazione della Scuderia di Maranello, comprende molto bene quello che sta succedendo in Ferrari. Nel suo ultimo editoriale su FormulaPassion, il giornalista va alla ricerca delle cause dei problemi della SF-23.Alberto Antonini, ex Responsabile Ufficio Stampa Ferrari“La stagione della Rossa è partita male e rischia di finire peggio – ha scritto oggi Antonini su FormulaPassion -, se le evoluzioni non danno i risultati sperati come è successo in Spagna. Da un lato è chiaro che se i problemi sono solo sulla SF-23 non sulle altre monoposto, la colpa è di Ferrari e non di Pirelli. Dall’altro sembra evidente una difficoltà di dialogo tecnico tra Maranello e il mono-fornitore”.
    L’ex capo dell’Ufficio Stampa Ferrari ha sì parlato del difficile rapporto tra le monoposto Ferrari e le gomme Pirelli che ha origini lontane: “Ai tempi di Bridgestone non era così – ha ricordato Antonini – , ma allora erano i giapponesi a pagare ogni anno la squadra (qualcosa come 11 milioni di dollari a stagione) per avere il privilegio di fornirla. E insieme fecero cose incredibili, compreso far funzionare – nei test – un tipo di pneumatico ‘full radial’, cioè con la struttura orientata ortogonalmente al senso di marcia, mentre di solito c’è un minimo di inclinazione. Altri tempi”.
    Già, altri tempi mentre oggi il fatto che sia un unico fornitore espone la Rossa a non avere alcun vantaggio sulle altre nove scuderia: “Oggi – ha aggiunto Antonini – bisogna fare con quello che c’è ed è indubbio che i problemi Ferrari nascano da difetti di progetto. Forse il centro di pressione aerodinamica ovvero – detto grossolanamente – la risultante delle forze che ‘spingono’ sulla vettura in movimento – è un centro per modo di dire e tende troppo spesso a finire in periferia. Però è indubbio anche che qualcosa non è stato capito nei fondamentali di queste coperture 2023, nell’abbinamento con l’aerodinamica. Tanto che a Maranello qualcuno oggi lamenta la mancanza di un esperto che sappia davvero mettere assieme le cose: capire il difficile rapporto fra pneumatici, aerodinamica e sospensioni”.

    “Da almeno dieci anni – ha concluso Antonini – il rapporto va avanti in altalena. Un anno la Rossa è quella che accarezza le gomme, un anno quella che le distrugge. Oggi, in realtà, non ha senso parlare di usura eccessiva e forse neppure di degrado, ma di incostanza di rendimento nelle varie condizioni. A Silverstone, lo sappiamo, qualcosa cambierà nella costruzione…”.
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    F1, Test Pirelli a Barcellona: più di 610 giri con le gomme 2024

    FERRARI F1 TEST BARCELLONA DOMENICA @Scuderia Ferrari Press Office

    Si è conclusa oggi un’intensa sessione di prove che Pirelli ha svolto sul Circuito di Barcellona, in Spagna, con il supporto di Mercedes e Ferrari.
    Il test Pirelli ha visto impegnati quattro piloti: Charles Leclerc (Ferrari) e George Russell (Mercedes) ieri, Carlos Sainz (Ferrari) e Mick Schumacher (Mercedes) oggi, con quest’ultimo che ha fatto il suo debutto al volante di una Mercedes di Formula 1.
    FERRARI F1 TEST BARCELLONA DOMENICA @Scuderia Ferrari Press Office
    In totale sono stati percorsi 617 giri, così suddivisi: Leclerc 167, Schumacher 152, Russell 151, Sainz 147. Il programma delle prove era incentrato sullo sviluppo delle mescole in vista della stagione 2024 ed è stato svolto integralmente senza utilizzare le termocoperte per preriscaldare i pneumatici.

    Questi i migliori tempi sul giro per pilota registrati nelle due giornate: Sainz 1.16.638, Leclerc 1.18.197, Russell 1.18.400, Schumacher 1.18.974.

    “Sono stati due giorni di prove molto importanti perché abbiamo potuto raccogliere una grande quantità di dati utili per fare le migliori scelte possibili per le gomme della prossima stagione – ha commentato Mario Isola, Direttore di Pirelli Motorsport –. Sul piano della costruzione ci sono solamente dei dettagli da finalizzare mentre in questa sessione abbiamo iniziato a identificare una buona base di sviluppo per le mescole, in particolare per quelle centrali di quella che sarà la gamma 2024, lavorando sempre senza usare le termocoperte. Abbiamo verificato in pista alcune soluzioni interessanti: ora ci attende un fondamentale lavoro di analisi dei dati in modo da poter arrivare nella maniera migliore al prossimo test, in programma a Silverstone dopo il Gran Premio di Gran Bretagna. Dopo trarremo le somme del lavoro svolto in questi mesi e presenteremo alla FIA, alla F1 e i team il quadro della situazione in modo che potrà essere presa la decisione migliore, sotto ogni profilo”. LEGGI TUTTO

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    F1, Ferrari chiama Roberto Boccafogli. Sarà Communications Advisor

    Roberto Boccafogli sarà Communications Advisor della Scuderia Ferrari. Il giornalista bolognese che ha lasciato lo scorso anno un analogo ruolo in Pirelli, supporterà Fred Vasseur in tutti gli aspetti di comunicazione della Gestione Sportiva con i media.
    Boccafogli cominciò la sua carriera nella redazione di Autosprint per poi ricoprire ruoli sempre più importanti in Quattroruote (vice direttore), in TV (Tele+), oltre ad essere anche autore di diversi libri sul motorsport e sulla Formula 1.
    A quando però l’annuncio del nuovo Direttore Tecnico? Per ora dobbiamo aspettare ancora e dopo il no di Adrian Newey e gli annunci di Rob Marshall, passato dalla Red Bull alla McLaren, e di James Key dalla McLaren alla Sauber, le pedine sul mercato non restano poi né così tante né soprattutto disposte a trasferirsi in Italia alla corte della Rossa! LEGGI TUTTO

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    F1 2023, Speed Championship: Nico Hulkenberg re di Spagna

    “Speed Championship” è l’esclusivo Mondiale delle velocità massime di CircusF1, con tanto di Classifiche Piloti e Costruttori. A spingerci verso questa iniziativa è il desiderio di valorizzare il ruolo della velocità pura, che rappresenta l’essenza primordiale del motorsport.

    A differenza del Mondiale di F1 2023, lo Speed Championship di CircusF1 è molto più vivace e incerto. Al Montmelò di Barcellona, la Haas di Nico Hulkenberg è stata per la prima volta la più rapida alla speed trap tracciando il quarto successo di tappa non Red Bull in questo 2023. Nelle qualifiche di sabato il pilota tedesco ha preceduto d’un soffio Max Verstappen (333.7 contro 333.1) con l’olandese che, in virtù del nono rilevamento di Perez, ha scalzato quest’ultimo dalla vetta della classifica generale. Ma lì ai piani alti la situazione per il Campionato Piloti della velocità massima resta fluida e combattuta con una Ferrari costantemente veloce e molto vicina ai due alfieri della Red Bull.
    A differenza della piatta apatia manifestata nel Mondiale di F1 2023, nello Speed Championship la Rossa si difende bene e dopo l’affermazione di Carlos Sainz a Montecarlo ha fatto segnare il terzo valore assoluto a Barcellona sempre con lo spagnolo. Carlos adesso inquadra bene Verstappen e Perez davanti a lui nella generale distanti poco più di 10 lunghezze. In Spagna è stata piuttosto rapida anche la Mercedes con Russell quarto e in gran spolvero. Meno brillante del solito, invece, la Williams che ci aveva abituato finora ad essere un fulmine, soprattutto con l’esordiente Sargeant, soltanto 16° invece sul tracciato catalano. Albon si è comunque piazzato in settima posizione.

    Le Classifiche Piloti e Costruttori riportate qui sotto, sono calcolate sulla base dei primi 10 piloti più rapidi nelle qualifiche del sabato. Il punteggio, attribuito per ogni Gp in calendario, riflette il sistema attualmente utilizzato per l’ordine di arrivo: 25-18-15-12-10-8-6-4-2-1
    F1 2023, Speed Championship – Piloti
    Verstappen 99
    Perez 96
    Sainz 84
    Sargeant 67
    Hulkenberg 57
    Leclerc 43
    Albon 35
    Gasly 31
    Hamilton 29
    Stroll 25
    Magnussen 25
    Norris 24
    Russell 20
    Zhou 17
    Ocon 15
    Alonso 14
    Piastri 10
    De Vries 6
    Bottas 1
    Tsunoda 1
    F1 2023, Speed Championship – Costruttori
    Red Bull 195
    Ferrari 127
    Williams 102
    Haas 82
    Mercedes 49
    Alpine 46
    Aston Martin 39
    McLaren 34
    Alfa Romeo 18
    Alpha Tauri 7 LEGGI TUTTO

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    F1 2023, GP Spagna: Mercedes prepara la lunga rincorsa

    2023 Spanish Grand Prix, Sunday – Jiri Krenekem >”Not bad” dicono da quelle parti. Sì perché questa decantata versione B della W14 Mercedes, apparsa già a Montecarlo, ma sperimentata per la prima volta su una pista provante quale Barcellona, non ha per nulla sfigurato… anzi. Tra il secondo posto di Lewis Hamilton e la terza piazza ottenuta da George Russell (partiva 12esimo), il pacchetto di aggiornamenti tanto atteso, in primis dallo stesso Lewis, ha risposto alla grande. Le frecce d’argento non solo hanno dato la paga ai diretti avversari (Ferrari e Aston Martin), ma sono state addirittura capaci di sconfiggere la RB19 dell’impalpabile Sergio Perez.
    Intendiamoci, per ora e forse per tutto il mondiale 2023, pensare di raggiungere e sfidare la Red Bull di Max Verstappen appare uno scenario utopistico (visti anche i 24 secondi di ritardo pagati alla bandiera a scacchi). Detto questo, di sicuro il team di Wolff, in una pista così rappresentativa dello stato dell’arte come il circuito Catalano, ha lanciato un grande messaggio alle dirette contendenti, candidandosi al ruolo di seconda forza.
    I feedback positivi sono arrivati anche dai piloti: “Sono consapevole che abbiamo qualcosa in cantiere per il futuro e per questo motivo mi auguro che almeno per la fine dell’anno potremo sfidare la Red Bull. Sono molto focalizzato sul fatto che l’anno prossimo avremo la macchina per competere fin dal primo giorno. E più continueremo a spingere questa vettura quest’anno, più questo avrà un impatto anche sul 2024, in un certo senso“, ha commentato Lewis Hamilton.
    Anche George Russell si è dimostrato molto entusiasta dei progressi della vettura: “Sono sorpreso di questo risultato. Partivo molto indietro, ma devo ringraziare il team perché mi ha dato una grandissima macchina. Guardando i tempi dei nostri competitor, Aston Martin e Ferrari, eravamo nettamente più veloci e questo è un bel segnale per il futuro“.

    Ma le buone notizie arrivano anche extra pista, sembrerebbe infatti imminente l’accordo tra Lewis e Toto per il prolungamento del contratto del 7 volte campione del mondo. “Ad oggi non ho ancora firmato nulla, nei prossimi giorni mi incontrerò con Toto Wolff, speriamo di riuscire a concludere qualcosa“, ha dichiarato Lewis. E pensare che qualche settimana fa il campione britannico era stato accostato insistentemente alla rossa.
    Insomma a Brackley sembra stiano accelerando un po’ su tutti i fronti. E chi lo sa… magari se da quelle parti avessero ascoltato dal principio Lewis, cestinando il vecchio disegno zero sidepods, forse ad oggi avremmo ancora un mondiale… LEGGI TUTTO

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    Gp Spagna F1 2023, le pagelle: Verstappen è sempre più una leggenda

    BARCELONA, SPAIN – JUNE 04: Race winner Max Verstappen of the Netherlands and Oracle Red Bull Racing celebrates on the podium during the F1 Grand Prix of Spain at Circuit de Barcelona-Catalunya on June 04, 2023 in Barcelona, Spain. (Photo by David Ramos/Getty Images) // Getty Images / Red Bull Content Pool

    Il Gran Premio di Spagna ha offerto diversi spunti sul mondiale di Formula 1 e le sue gerarchie. Non tanto per la prima posizione, saldamente nelle mani di un Max Verstappen e della sua Red Bull semplicemente perfetti, quanto per chi sta dietro ai campioni del mondo. A partire da una rediviva Mercedes, più forte di una Ferrari anonima e un’Aston Martin stranamente in difficoltà. Tutto questo e molto altro nelle pagelle del week-end in terra catalana.
    VOTO 10 A VERSTAPPEN, SIMPLY THE BEST!
    Se a Monaco il suo era stato un week-end alla Senna, in Spagna veste i panni del miglior Schumacher. Pole, vittoria, giro veloce e tutta la gara in testa: un grand chelem che ribadisce, una volta di più, la superiorità di Max Verstappen e della sua Red Bull sul resto della griglia. Imbarazzante il confronto con Sergio Perez, ancor di più con le altre vetture. Mondiale senza storia, che può riservare record su record per il campione olandese, ormai lanciato verso il terzo titolo iridato consecutivo.
    VOTO 9 ALLA MERCEDES, RINATA IN SPAGNA CON LA W14B
    Il cambio di rotta della Mercedes, che di fatto ha prodotto una vera e propria versione B della W14, ha dato i risultati sperati. Le Frecce Nere sono di fatto la seconda forza del campionato. Il coronamento di un week-end tra alti e bassi, frutto di una qualifica abbastanza mediocre (Hamilton 5°, Russell 12°), arriva in gara: entrambi gli alfieri della casa anglo-tedesca ritrovano quel ritmo costante e competitivo con qualsiasi compound a disposizione, facendo presto un sol boccone di Carlos Sainz. Il doppio podio finale è la ciliegina sulla torta, che ridà morale e speranza di poter, entro la fine del campionato, lottare con la Red Bull per la vittoria.
    VOTO 8 A ZHOU, ARREMBANTE CON LA SUA ALFA
    Nell’equilibrio totale in vigore tra le squadre di metà griglia, a Barcellona emerge l’Alfa Romeo con Zhou. Il pilota cinese si rende protagonista di un bel fine settimana, risultando costantemente più veloce del più navigato compagno di squadra Valtteri Bottas e conquistando, con le unghie e con i denti, un nono posto di assoluto valore. Al termine di una gara molto coraggiosa, con un bel duello tutto asiatico con Yuki Tsunoda, dopo aver lottato persino con l’Aston Martin di Fernando Alonso. Che sia di buon auspicio per il futuro.
    VOTO 7 A TSUNODA, GIAPPONESE (A VOLTE TROPPO) CORAGGIOSO
    La grinta e il coraggio non mancano mai a Yuki Tsunoda, che sta pian piano diventando il leader dell’AlphaTauri. In Spagna, il pilota giapponese della scuderia di Faenza tira fuori gli artigli sin dal venerdì, trovando competitività e costanza nelle prestazioni. In gara, poi, è un costante duello con chiunque gli passi vicino: dal derby d’Asia con Zhou ad Alonso e Ocon, il cui incontro ravvicinato gli costa una penalità di 5″, che lo estromette dalla zona punti, facendolo scivolare al 12° posto. Peccato, avrebbe meritato la top-10.

    VOTO 6 A SAINZ, SALVA IL SALVABILE
    L’attesa in casa Ferrari per gli aggiornamenti portati in Spagna si è tradotta con un risultato mediocre, l’ennesimo. Un altro buco nell’acqua parzialmente ripianato da Carlos Sainz, che nonostante il risultato finale, alla fine non demerita nell’arco del week-end: costantemente più veloce di Leclerc, abile ad artigliare la prima fila in qualifica. Poi, però, i limiti della SF-23 rendono la gara di casa del pilota iberico un mezzo calvario, sverniciato prima dalle Mercedes e poi da Perez. Nonostante tutto non molla, e quantomeno si tiene dietro le Aston Martin. Meriterebbe (non solo lui) una macchina decente.
    VOTO 5 ALL’ASTON MARTIN, BOCCIATA A SORPRESA
    Poteva essere un’altra potenziale occasione per mettere pressione a Max Verstappen e alla Red Bull, e invece nella terra di Fernando Alonso, l’Aston Martin si rivela un fiasco. Davvero sorprendenti le difficoltà nel ritmo e nella velocità da parte della rivelazione del 2023, in particolare con lo spagnolo, davvero mai in grado di giocarsela con i primi. E addirittura battuto anche da Lance Stroll, a sua volta protagonista del miglior week-end di questa stagione. Un tempo sarebbero arrivati i fuochi d’artificio per un 6° e 7° posto, ora invece c’è amarezza; anche qui si capisce l’enorme salto in avanti di questa squadra. Assente, però, in Catalunya.
    VOTO 4 A PEREZ, SCHIACCIATO DAL PESO DI MAX
    Un po’ tutto il mondo confidava nel messicano al fine di poter contrastare un minimo lo strapotere di Max Verstappen. Ma evidentemente, Sergio Perez non ha semplicemente il talento per tenere testa al due (quasi tre) volte campione del mondo. Anche al Motmelò compromette il suo week-end con una qualifica horror, che lo vede uscire nel Q2 con un misero 11° posto. Poi in gara riesce a recuperare fino alla quarta posizione, ma senza alcun guizzo rilevante. E persino lontano dalle Mercedes. Di questo passo, anche il 2° posto nella classifica piloti è a rischio. E forse, non solo quello.
    VOTO 3 A LECLERC, CONTROFIGURA DI UN PREDESTINATO
    Definire un’agonia il fine settimana di Barcellona per Charles Leclerc sembra quasi un complimento. Avvilente il 19° posto in qualifica su un tracciato dove, nel 2022, aveva conquistato una delle pole position più belle della sua carriera. Sia chiaro, le responsabilità non possono essere solo sue, ma evidentemente, anche lui non ha dato il massimo, oltre a una Ferrari ormai incommentabile. E anche in gara, il suo rendimento è stato piuttosto anonimo, imbottigliato in un traffico da cui non è mai stato capace di uscire, portandolo all’11° posto finale. Al termine di una nuova, ennesima “battaglia” con il suo stesso muretto. Una vera e propria depressione, da cui non sembra esserci via d’uscita.
    VOTO 2 ALLA SFORTUNA DI NORRIS
    Il coniglio tirato fuori dal cilindro in qualifica, che ha portato Lando Norris al terzo posto, lasciava presagire un week-end degno della McLaren. Magari non per lottare per il podio, ma almeno per un piazzamento di rilievo in zona punti. Ebbene, nulla di tutto questo: il sogno dura una curva. Il contatto al via con Lewis Hamilton di fatto mette la parola fine su ogni ambizione del team e del pilota inglese, costretto a scivolare nelle retrovie. Un’enorme occasione persa; il ritmo in gara era anche molto competitivo. LEGGI TUTTO

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    F1, GP di Spagna: i Rookie? Bravi ma non si applicano

    Andiamo ad analizzare la gara dei tre rookie del Campionato Mondiale 2023 di Formula 1: Oscar Piastri (McLaren), Nyck De Vries (AlphaTauri) e Logan Sargeant (Williams), dopo il Gran Premio di Spagna.BARCELONA, SPAIN – JUNE 02: Nyck de Vries of Netherlands and Scuderia AlphaTauri talks to the media after practice ahead of the F1 Grand Prix of Spain at Circuit de Barcelona-Catalunya on June 02, 2023 in Barcelona, Spain. (Photo by Peter Fox/Getty Images) // Getty Images / Red Bull Content Pool // SI202306021132 // Usage for editorial use only //Archiviate ormai le prime sei gare del mondale (senza contare questo fine settimana a Montmeló), le aspettative nei confronti dei tre “novellini” erano abbastanza alte in quanto avrebbero già dovuto avere confidenza ed esperienza necessari nel guidare una monoposto di F1. Il condizionale però sembrerebbe d’obbligo viste le loro performance in Catalogna.
    Sargeant il più in difficoltà di tutti: dopo aver chiuso ultimo le qualifiche del sabato pomeriggio (a causa di un’uscita fuori pista che lo ha fatto finire nella ghiaia), è partito, insieme al pilota monegasco Charles Leclerc, dalla pit-lane. Non è riuscito a schiodarsi dal 20esimo posto, doppiato proprio come il compagno Alexander Albon che ha tagliato il traguardo 16esimo.
    De Vries, come il pilota statunitense, non è ancora riuscito a guadagnare i suoi primi punti in F1. Anche dopo qualche testa cosa durante le prove libere, per questo weekend aveva alte aspettative, ma a causa di una brutta partenza non è riuscito a raggiungere la tanto ambita top 10. Meglio invece Yuki Tsunoda che ha chiuso la gara nono, scivolato però in 13esima posizione dopo una penalità di 5 secondi.

    Piastri si aggiunge al gruppo dei piloti delusi dopo la bandiera a scacchi: nonostante i tempi incoraggianti ottenuti durante le qualifiche (che lo hanno visto prendere parte al Q3), entrambe le McLaren non hanno portato nessun punto a casa, dimostrando che bisogna lavorare ancora un po’ sul passo gara.

    Se dovessimo paragonare questo GP ad un esame, potremmo dire che i 3 rookie non siamo riusciti a raggiungere la sufficienza, malgrado le buone “simulazioni” fatte durante tutto il weekend. Concentrazione necessaria perché lo sappiamo un po’ tutti che la prof. F1 non concede sconti a nessuno. LEGGI TUTTO