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    “Il Discorso del Re”, tutta la forza e la fragilità di Lewis Hamilton

    La settimana del Gran Premio di Singapore di Formula 1 è stata impreziosita da un’intervista esclusiva che, Mara Sangiorgio di Sky Sport F1, ha realizzato a Lewis Hamilton. Nello speciale “Il Discorso del Re”, che trovate in programmazione su Sky Sport ed è disponibile anche on demand, il sette volte campione del mondo F1 parla del suo antagonismo con Max Verstappen, dei suoi obiettivi futuri dopo il rinnovo di contratto con Mercedes ma anche delle sue paure, dei suoi pensieri più profondi, del suo modo di essere, di porsi e di vedersi.
    Insomma un bellissimo momento di apertura, quasi una confidenza personale da parte di Hamilton che vede inevitabilmente avvicinarsi il giorno in cui dovrà appendere il casco al chiodo e, come ogni atleta, si dovrà porre la domanda fatica: “E ora, cosa farò?”. Per ora Lewis pare non avere ancora una risposta, visto che non ha confermato di voler chiudere la carriera di pilota in Mercedes!
    Riportiamo qui sotto un solo passaggio dell’intervista ma consigliamo di guardarla in TV, prestando molta attenzione a tutti i particolari.
    I COMPAGNI DI SQUADRA
    “Non ho certo avuto la vita facile con i miei compagni – ha raccontato Hamilton -, come invece capita a Verstappen. Ci pensavo correndo, a come i media possono raccontare una cosa. Quando in qualifica rifilato 5-6 decimi a Bottas, non dicevano la stessa di oggi, quando Max batte Perez. E’ tutto molto gonfiato. La mia opinione è che ho avuto compagni molto più forti di quanto abbia avuto Max: Bottas, Button, Alonso, Russell (dimenticando, forse volutamente Rosberg per poi aggiungerlo dicendo che sono stati troppi, ndr). Sono stati piloti molto forti e costanti: Verstappen non corre contro nessuno di così forte”.

    L’intervista di Mara Sangiorgio, al di là di quello che vi abbiamo “raccontato” noi in questo articolo è tutta la guardare, da ascoltare, per cogliere le espressioni di Hamilton, il modo con il quale approccia le risposte, le sue pause, il suo linguaggio del corpo. Proprio per questo, qui sotto potete trovare tutti gli orari della programmazione de “Il Discorso del Re” sui canali Sky.
    “Il Discorso del Re” – La programmazione Sky Sport
    Giovedì 14 settembreOre 10:25 | Sky Sport F1 (207)Ore 16:25 | Sky Sport F1 (207)
    Venerdì 15 settembreOre 13:00 | Sky Sport F1 (207)Ore 17:45 | Sky Sport F1 (207)
    Sabato 16 settembreOre 21:45 | Sky Sport F1 (207)
    Domenica 17 settembreOre 18:45 | Sky Sport F1 (207) LEGGI TUTTO

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    F1, Gran Premio di Singapore: numeri e curiosità

    La Formula 1 ha lasciato l’Europa per fare rotta sull’Asia, dove andranno in scena le prossime tre gare. Prima di raggiungere il Qatar a inizio ottobre, infatti, nelle due settimane a venire si correrà in estremo oriente, per la precisione a Singapore e in Giappone.
    Il circuito di Marina Bay, nella città stato confinante con la Malesia, è ormai un classico moderno del campionato. Ha infatti debuttato nel 2008 – quando è diventato il primo evento disputato interamente in notturna – ed è sempre stato presente in calendario fuorché nel biennio 2020-2021 a causa della pandemia.
    GP di Singapore: numeri e curiosità
    1. Le medaglie d’oro olimpiche vinte da Singapore. Si tratta di un Paese nel quale gli abitanti sono particolarmente impegnati nello sport: circa il 60% delle persone under 50 ne pratica uno. Ciononostante, dato il limitato numero di abitanti, i successi internazionali sono ridotti. L’unica medaglia d’oro è stata vinta ai Giochi di Rio dal nuotatore Joseph Schooling nei 100 metri farfalla. Altre quattro le medaglie olimpiche conquistate: due argenti – nel tennistavolo e nel sollevamento pesi – e due bronzi (entrambi nel tennistavolo).
    6. Le versioni del tracciato di Marina Bay in appena 14 edizioni del Gran Premio di Singapore. La prima, nel 2008, si corse su un tracciato di 5.067 metri, che si allungò a 5.073 l’anno seguente. Nel 2013 venne rimossa la chicane Sling e la lunghezza scese a 5.065. Misure invariate nel 2015 anche se vennero riprofilate le curve 11 e 13, mentre con le piccole modifiche apportate alla 16 e alla 17 nel 2018 il circuito scese a 5.063 metri. Quest’anno viene introdotto il cambiamento più importante: spariscono le curve dalla 16 alla 19 e il tratto diventa completamente rettilineo facendo scendere la lunghezza sotto i 5 km, e precisamente a 4.940 metri.

    17. La posizione del piatto nazionale di Singapore, il chili crab, nella classifica della guida turistica Lonely Planet dedicata alle venti ricette più buone al mondo. Questa pietanza è assai complessa da preparare ed è ideale per chi ama il piccante e il sapore dei crostacei. Vi basti sapere che tra gli ingredienti abbiamo, oltre al granchio stesso, scalogno, zenzero, aglio e peperoncino, brodo di pesce, concentrato di pomodoro, salsa al peperoncino, sale, zucchero, amido di mais, uovo, cipollotto e prezzemolo cinese. Tanti auguri se pensate di poter riprodurre il piatto a casa vostra….
    30. Le vittorie in gare di serie automobilistiche internazionali del pilota più importante di Singapore. Si tratta di Mok Weng Sun, tre volte campione del GT Asia e vincitore di una gara nel World Endurance Championship, a Silverstone nel 2017, con la Ferrari 488 GTE del team Clearwater Racing.
    152. La lunghezza in metri della piscina dello sky deck del Marina Bay Sands, la piscina sopraelevata più lunga del mondo, nonché la più grande piscina a sfioro su un tetto. Offre viste quasi infinite della città dal 57° piano, ovviamente è esclusiva, aperta solo agli ospiti dell’hotel, e per accedervi è necessaria la chiave di una camera. LEGGI TUTTO

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    F1, Fred Vasseur spiega cosa servirà alla Ferrari a Singapore

    Cosa serve alla Scuderia Ferrari per far bene al Gran Premio di Singapore? Lo spiega Fred Vasseur, alla vigilia dell’appuntamento sul circuito di Marina Bay.

    “Torniamo in pista su un circuito completamente diverso da Monza”, ha detto il Team Principal della Ferrari, che poi ha aggiunto: “La pista di Marina Bay richiede infatti grande carico aerodinamico, una vettura particolarmente efficace in trazione e ben bilanciata per permettere ai piloti di avere la giusta confidenza tra i muretti”.
    Vasseur, parlando dei suoi piloti ha detto: “Trattandosi di un tracciato cittadino, il pilota a Singapore può fare una differenza ancora maggiore: abbiamo preparato al meglio la gara al simulatore e metteremo in condizione Carlos e Charles di girare il più possibile, cercando di massimizzare il potenziale della SF-23”.

    E infine, sulla scia dell’ottima performance del Gran Premio d’Italia, Vasseur ha poi chiuso dicendo: “Veniamo da una gara di Monza esaltante, vogliamo continuare questo trend positivo e raccogliere un buon bottino di punti anche a Singapore”. LEGGI TUTTO

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    F1, Strategie e gomme Pirelli sul nuovo circuito di Singapore

    Il layout del circuito di Singapore è stato modificato: la sezione tra la curva 16 e 19 è infatti diventata un lungo rettilineo di circa 400 metri. Le scelte di Pirelli e come potrebbero cambiano le strategie.Pirelli, Gp Singapore F1 2023

    Come per i precedenti circuiti cittadini, anche a Singapore si correrà con il tris di mescole più morbide della gamma Pirelli. La C3 verrà utilizzata come P Zero White hard, C4 come P Zero Yellow medium e C5 come P Zero Red soft.
    Il Gran Premio di Singapore si corre in notturna con partenza alle 20 ora locale. L’elevata umidità, le alte temperature e la difficoltà nella dispersione del calore a causa dei muretti che delimitano il tracciato rendono la gara molto impegnativa per i piloti a livello fisico.
    Il layout del circuito è stato modificato: la sezione tra la curva 16 e 19 è infatti diventata un lungo rettilineo di circa 397 metri. La modifica ha ridotto il numero di curve da 23 a 19 e la lunghezza totale della pista a 4,940 km (rispetto ai precedenti 5,063 km). I giri da percorrere in gara saranno 62, uno in più rispetto all’ultima edizione.
    Il circuito di Marina Bay è caratterizzato dalla presenza di tanti elementi – strisce e tombini – che contraddistinguono le strade utilizzate dalla viabilità pubblica, il che può variare in alcuni punti il livello di aderenza dell’asfalto, soprattutto in caso di pioggia.
    La sosta unica è nettamente la favorita, anche perché il tempo perso nel pit-stop (circa 28”) è il più elevato della stagione, insieme a quello di Imola. La mescola più dura a disposizione è solitamente, in condizioni di asciutto, la grande protagonista della gara.
    Come per altri circuiti cittadini, la posizione in griglia di solito è fondamentale per raggiungere un buon piazzamento sotto la bandiera a scacchi, vista le limitate possibilità di sorpasso. Il risultato delle qualifiche si rispecchia spesso in quello finale.
    L’anno scorso la partenza della gara fu rimandata di un’ora a causa di un nubifragio che si abbatté su Marina Bay pochi minuti prima dell’apertura della griglia. Le monoposto iniziarono la gara montando le gomme intermedie per poi passare, in concomitanza con una Virtual Safety Car, alle Medium e alle Soft.
    La prima edizione del Gran Premio di Singapore si disputò nel 2008. Da allora si è corso sul tracciato di Marina Bay per altre 12 volte, ad eccezione del biennio 2020-2021, a causa della pandemia. Cinque piloti hanno conquistato il successo in questa gara: Sebastian Vettel (5), Lewis Hamilton (4), Fernando Alonso (2), Nico Rosberg e Sergio Perez (1 ciascuna). Le squadra con più vittorie sono la Mercedes e la Red Bull (4) mentre la Ferrari è quella che più volte (6) ha messo un pilota in pole position.

    MARIO ISOLA – DIRETTORE MOTORSPORT PIRELLI
    “A Singapore prende il via la fase finale di questa lunga stagione, che porterà la Formula 1 a correre in tre continenti e 16 fusi orari. Il Gran Premio nella città-Stato di Singapore è stato il primo a svolgersi sotto la luce artificiale, aprendo una strada poi seguita – in tutto o in parte – da altre gare. Dal punto di vista tecnico, quella di Marina Bay è una tipica pista cittadina, molto tortuosa (sono 19 le curve, molte a 90° C) e con pochissime vie di fuga: anche un piccolo errore può essere pagato a caro prezzo. Dal punto di vista aerodinamico, le caratteristiche della pista impongono la scelta di una configurazione ad alto carico. Quest’anno fa il suo debutto un’importante novità nel tracciato, determinata da una serie di interventi edilizi nella zona di Marina Bay: la sezione originariamente compresa fra le curve 16 e 19 è diventata infatti un rettilineo lungo quasi 400 metri. La modifica renderà sicuramente il circuito più veloce, sia perché la lunghezza totale scende sotto i cinque chilometri sia perché sarà decisamente più filante. Da valutare se la modifica avrà un impatto sulle strategie, anche perché – almeno sulla carta – potrebbe anche essere stata creata un’opportunità per i sorpassi, fino ad oggi molto difficili a meno di non avere un grande margine di vantaggio in termini di prestazione”.
    “Lo stress sui pneumatici non è particolarmente elevato in termini di carichi mentre particolare attenzione dovrà essere data alla gestione dell’asse posteriore, messo a dura prova in fase di trazione in uscita dalle curve lente. Le temperature sono solitamente piuttosto elevate e costanti, trovandosi Singapore a pochi chilometri (circa 150) dall’Equatore, il che aumenta il rischio di surriscaldamento, tanto delle gomme quanto di tutte le parti meccaniche della monoposto, senza dimenticare peraltro l’elemento determinante in una corsa automobilistica, vale a dire il pilota”. LEGGI TUTTO

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    Ecco quale sarà il futuro della Formula 1 a livello tecnico

    Nikolas Tombazis, Direttore Monoposto della FIA, in un’intervista con Franco Nugnes e Giorgio Piola di Motorsport.com, ha parlato di quale sarà il futuro della Formula 1 a livello tecnico. Nel breve con la stretta sulle ali flessibili mentre in vista del 2026 ha fornito qualche anticipazione su telaio, dimensioni e pesi.

    L’intervista completa la trovate su Motorsport.com
    La nuova Direttiva Tecnica TD018 sulle ali flessibili
    A partire dal prossimo Gran Premio di Singapore sarà introdotta una nuova Direttiva Tecnica (TD018) che ha l’obiettivo di limitare la flessibilità delle ali, sia anteriori che posteriori. Da quanto si evince dalla parole di Tombazis, la FIA si è finalmente accorta del fatto che alcune squadre siano riuscite ad eludere i controlli statici sulle ali. L’ex direttore tecnico di Ferrari, McLaren e Benetton, ha espressamente parlato di “meccanismi” che permettono una movimento relativo tra due elementi adiacenti e quindi una deflessione. I particolari che cita Tombazis sono riconducibili al punto di ancoraggio tra musetto e ala anteriore e tra l’alettone posteriore e la struttura di crash posteriore.
    “Nel regolamento di F1 – ha detto Tombazis – abbiamo tanti criteri di flessibilità: ci sono carichi che applichiamo e deflessioni permesse. Sono le prove statiche che facciamo noi in verifica. È ovvio che questi test non sono mai perfetti perché comunque la direzione del carico che tu applichi è sempre un po’ diversa rispetto al carico che si trova in pista rispetto alla genuina forza aerodinamica. Ci possono essere delle differenze e per questo nel regolamento esistono alcune ulteriori specificazioni più generiche e concettuali che, in sostanza, vietano dei meccanismi. Uno potrebbe disegnare un’ala che quando vengono applicate le forze del test FIA risulta fissa e, magari, quando si applica qualsiasi altro carico potrebbe risultare più flessibile. Per questo motivo già da anni abbiamo chiarito che i meccanismi non sono legali e abbiamo scritto diversi chiarimenti su cosa consideriamo un meccanismo”.
    Alla domanda poi se c’è collaborazione con i team, Tombazis ha precisato: “Non che vogliano, ma devono. Ultimamente abbiamo visto dei disegni in cui stavano esagerando: il trend era evidente e allora siamo intervenuti con un chiarimento più severo”.

    Oltre a quanto sopra, per il prossimo anno non sono previsti altri cambiamenti regolamentari: “Non facciamo più in tempo, ma stiamo studiando delle soluzioni per il 2025”, in particolare per quanto riguarda la crescente difficoltà per chi segue di restare in scia.
    Monoposto 2026
    Tombazis ha parlato delle aree della monoposto sulle quali si potrà lavorare: “Sulle dimensioni delle ruote che saranno più strette, sull’ala posteriore e in generale abbiamo l’obiettivo anche di ridurre il peso delle vetture di una cinquantina di chili, per cui sarà possibile vedere monoposto più piccole: meno lunghe e più strette. Parliamo di soluzioni che devono essere ancora discusse. Con la macchina sottoposta a una dieta noi riusciremmo a ridurre un po’ le velocità di percorrenza in curva, perché essendo più leggere andranno più forte in rettilineo, ma genereranno un minore carico aerodinamico. Dovremo aumentare il recupero di energia dell’ibrido per assicurare una prestazione sul giro adeguata”.
    Anche l’effetto suolo sarà ridotto: “Le monoposto saranno ground effect, ma con dimensioni più piccole”.
    L’intervista completa la trovate su Motorsport.com LEGGI TUTTO

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    Italian Motor Week, dall’11 al 17 settembre si celebra la passione per i motori in 40 città d’Italia

    I motori sono da sempre un’eccellenza del nostro paese e per celebrarne il prestigio si sta per alzare il sipario su una manifestazione unica nel suo genere. Italian Motor Week è un evento che andrà in scena la prossima settimana e coinvolgerà ben 40 città d’Italia, da nord a sud. Siamo stati alla conferenza di presentazione a Monza, della prima edizione di un evento che si pone l’obiettivo di valorizzare e promuovere il Made in Italy motoristico.
    Come ha spiegato Carlo Abbà, assessore alle attività produttive del Comune di Monza, si tratta di una manifestazione organizzata da Città dei Motori e promossa dal Ministero del Turismo, che vede il coinvolgimento di 40 comuni in tutta Italia. Le città che faranno da cornice all’evento sono tutte accomunate da una stretta relazione con il panorama motoristico nazionale, sia sul fronte sportivo, che produttivo. Monza, Imola, Maranello, Modena, Torino e tante altre città sparse nelle 10 regioni coinvolte. In tutto il territorio sarà una settimana di assoluta passione, in cui si potrà assistere ad esposizioni, dimostrazioni e numerosi eventi statici e dinamici, per toccare con mano una delle eccellenze del tricolore nel mondo.
    Una delle città maggiormente coinvolte è proprio Monza che, dopo il Gran Premio d’Italia, resta sotto i riflettori grazie ai numerosi eventi che coinvolgeranno la città e l’Autodromo. Nel weekend del 15-17 settembre sul circuito brianzolo andrà in scena il secondo Aci Racing Weekend della stagione, con numerose gare in programma nel weekend. Formula Regional, Euro 4, Campionato Italiano GT e Porsche Carrera Cup Italia sono soltanto alcune delle tante categorie che gareggeranno sul circuito brianzolo. Per celebrare il legame fra Monza e l’Autodromo, nella giornata di giovedì 14 settembre ci sarà una parata di vetture TCR dal circuito alle vie del centro. Tutti avranno quindi la possibilità di osservare da vicino alcune sfaccettature del motorsport, dalle macchine ai piloti.

    Una delle punte di diamante sarà l’esposizione di un modello in scala della 777 Hypercar, il progetto nato da un’idea di Andrea Levy. Una Hypercar che verrà prodotta in soli sette esemplari a partire dal 2025 e che avrà la propria casa all’interno del Tempio della Velocità, da qui il motto “Born in Monza”. Una vettura sviluppata appositamente per l’utilizzo in pista e che si stima possa abbassare di ben due secondi il tempo della pole position della Toyota alla scorsa 6 Ore di Monza. Questo sarà possibile in quanto la vettura non seguirà alcun tipo di regolamento, ottimizzando le performance e rendendola un concentrato di pura adrenalina.
    Tanto sarà lo spazio dedicato anche alla tecnologia, con la presenza dei simulatori di crash test, con lo scopo di sensibilizzare il pubblico sul fronte della sicurezza stradale. Presente anche la storia con un’esposizione di vetture storiche e una mostra dedicata a Michele Alboreto e Fabrizio Pirovano. Questi sono soltanto alcuni dei tanti eventi della manifestazione, scopri tutte le città coinvolte e i relativi programmi su italianmotorweek.it. LEGGI TUTTO

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    F1, Gli obiettivi Ferrari nelle ultime 8 gare della stagione

    Il Gran Premio d’Italia a Monza ha chiuso le gare europee. Il Circus della Formula 1 si prepara ora alle ultime otto trasferte dell’anno, tra Asia e Americhe. Si partirà con Singapore e Giappone, in programma rispettivamente il 17 e il 24 settembre. A ottobre si andrà poi in Qatar, Stati Uniti (Austin) e Messico per poi chiudere la stagione a novembre con gli appuntamenti in Brasile, Stati Uniti (Las Vegas) e Abu Dhabi.
    Otto gare dunque nelle quali, quasi tutti i team, non porteranno modifiche sostanziali alle loro monoposto. Qualche componente, ancora in lavorazione nelle loro sedi, potrebbe essere portata in pista ma, per tutte le squadre, la priorità ora è quella di finalizzare la progettazione della vettura per il prossimo anno e concentrare lì sforzi e investimenti.
    In questo finale di stagione sono però in palio parecchi punti che potrebbero anche modificare l’attuale “equilibrio” che vediamo sia nella classifica costruttori che in quella piloti. Per quanto riguarda i Team, la lotta per il secondo posto finale dietro a Red Bull, è tutto aperta. Ad una Mercedes (273 punti) favorita e con un vantaggio di 45 punti sulla Ferrari (228) si contrappone una Scuderia di Maranello in crescita, soprattutto dopo la gara di casa che ha visto la Ferrari stessa superare in classifica Aston Martin (217).
    A centro classifica c’è una McLaren che, con 115 punti all’attivo, aspira a rientrare nella lotta per una posizione migliore del quinto posto che occupa oggi ma, sarà molto difficile. Il team inglese ha dimostrato di avere ora una monoposto che permette ai suoi piloti di competere con Mercedes, Ferrari e Aston Martin ma i punti di ritardo sono comunque molti: 102 da Aston Martin, 113 da Ferrari e 158 da Mercedes.
    Gli ultimi cinque posizioni nella classifica riservata ai costruttori vedono Alpine a 73 punti, con un buon margine su Williams (21), Haas (11), Alfa Romeo (10) e AlphaTauri (3). La lotta vera sarà tra Haas e Alfa Romeo per l’ottava posizione in quanto la Williams ha dimostrato sul campo un buon miglioramento che gli ha consentito di cominciare ad andare a punti con una certa regolarità, mentre AlphaTauri fatica ad uscire dall’ultima posizione della classifica.

    Ma quali sono i reali obiettivi della Ferrari in queste ultime otto gare della stagione? Senza sviluppi alla SF-23, in casa Ferrari dovranno concentrare, ancora di più, tutti i loro sforzi sulla preparazione del week end di gara e sulla perfetta gestione delle strategie. Lo ha ribadito anche Carlos Sainz, al termine del Gp di Monza che lo a visto protagonista di una splendida gara dove ha conquistato un indimenticabile podio: “Ora abbiamo un po’ di tempo – ha detto lo spagnolo dopo il Gp d’Italia – , che sfrutteremo per iniziare subito a preparare Singapore”. La preparazione dunque, così come anche Fred Vasseur ricorda spesso sia ai suoi che nelle comunicazione ai media, sarà fondamentale per provare a battere Mercedes.
    Anche Charles Leclerc è consapevole di questo e si augura di avere anche altri Gp come quello di Monza: “Spero che vedremo altre gare avvincenti come questa, magari a cominciare dalla prossima a Singapore”, ha detto il monegasco.
    L’obiettivo dunque sarà quello di dare l’assalto al 2° posto nella classifica mondiale costruttori, ora occupato dalla Mercedes. Non sarà facile ma questo “mini campionato” di otto gare, sarà la cartina di tornasole per capire quanto la Scuderia di Maranello sia maturata in questi mesi di gestione Vasseur. Una rimonta sui rivali di Mercedes potrebbe essere fondamentale per dare agli uomini di Maranello quella consapevolezza delle loro capacità e nel contempo dare la giusta carica ad un gruppo che è chiamato ad un pronto riscatto, già dal prossimo anno. LEGGI TUTTO

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    FIA WEC 2023: Alla 6 ore del Fuji è lotta per il titolo tra Ferrari e Toyota. Orari e programma

    Il FIA World Endurance Championship (WEC) approda questa settimana in Giappone per la 6 Ore del Fuji. Il penultimo appuntamento della stagione del WEC 2023 si svolgerà dall’8 al 10 settembre al Fuji International Speedway, il famoso circuito nelle vicinanze dell’iconico Monte Fuji.WEC 2023 – Ferrari Hypercar 499P

    Trentasei vetture affronteranno i 4.563 metri del Fuji International Speedway, il circuito più corto tra quelli presenti quest’anno nel calendario del WEC, che è situato a 100 km a ovest di Tokyo ed è famoso per il suo velocissimo rettilineo di partenza e di arrivo di 1,5 km, dove le hypercar arrivano a raggiungere velocità dell’ordine di 320 km/h.
    La Toyota vanta un eccellente curriculum sul circuito di casa, avendo vinto tutte le cinque gare precedenti.
    La Toyota è attualmente in testa alla classifica generale di campionato con 152 punti e 26 di vantaggio su Ferrari, che è seconda. Tuttavia, con un totale di 65 punti ancora da assegnare (25 per la gara di Fuji e 38 per quella in Bahrain, più un punto extra per la pole position in ciascuna tappa), la Ferrari può ancora ampiamente raggiungere la testa della classifica. Dietro Toyota e Ferrari, Cadillac cercherà di tenere ben stretta la sua terza posizione nella categoria delle hypercar.
    Saranno 12 le Hypercar che si affronteranno a Fuji nella classe regina del WEC, ossia una in meno rispetto al precedente appuntamento di Monza, visto che Glickenhaus Racing ha deciso di saltare la tappa giapponese.
    Per quanto riguarda la classifica dei piloti, è l’equipaggio della Toyota GR010 Hybrid n. 8 (Sébastien Buemi, Brendon Hartley, Ryō Hirakawa) a essere in testa con 23 punti di vantaggio. Tutti gli occhi saranno in ogni caso puntati anche sull’accesa battaglia per il secondo posto, che vede l’equipaggio della Toyota n. 7 (Jose Maria Lopez, Mike Conway e Kamui Kobayashi) a pari punti con quello della Ferrari n. 51, ossia il trio vincitore di Le Mans composto da James Calado, Alessandro Pier Guidi e Antonio Giovinazzi.
    L’azione in pista prenderà il via venerdì 8 settembre, mentre le qualifiche si svolgeranno sabato pomeriggio. La gara avrà inizio alle 11 di domenica 10 settembre.

    Programma FIA WEC 2023 – 6 Ore del Fuji (orari in Italia)
    Venerdì 8 settembre04:00 – 05:30: FP108:30 – 10:00: FP2
    Sabato 9 settembre03:20 – 04:20: FP307:40: Qualifiche
    Domenica 10 settembre04:00: inizio gara
    Per ulteriori informazioni: fiawec.com
    FIA WEC 2023, 6 ore del Fuji LEGGI TUTTO