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    F1, confronto 2025 vs 2024: McLaren vola. Red Bull e Ferrari sprofondano. Williams on top, tra le altre scuderie

    McLaren – foto: x.com/McLarenF1

    Sono bastati poco più di 40 giorni per archiviare già il primo quinto della stagione 2025 di Formula 1. Un avvio di campionato caratterizzato dal dominio della McLaren, lanciata verso la conquista del secondo titolo costruttori consecutivo, come testimoniano le 4 vittorie già ottenute. Pimpante la Mercedes, in netto miglioramento rispetto all’inizio del 2024, mentre le vere delusioni tra le big sono Red Bull e Ferrari, letteralmente crollate rispetto a un anno fa. Tra le altre, invece, spicca la Williams, la migliore del centro gruppo, seguita a ruota dalla Haas. In progresso anche Sauber e Alpine, si attesta sugli stessi livelli Racing Bulls, mentre sprofonda Aston Martin. Questo il confronto nel dettaglio.
    F1, confronto 2025 vs 2024. Le 4 scuderie top: ribaltone McLaren-Red Bull
    Il primo dato che balza all’occhio, nel raffronto tra i due avvii di campionato, è senz’altro il radicale ribaltone tra Red Bull e McLaren da un anno all’altro: a inizio 2024, il team austriaco collezionò 195 punti, con 4 vittorie e 3 doppiette, mentre il team inglese ne conquistò 95, con 2 podi all’attivo. L’avvio di 2025, invece, ha ribaltato completamente lo scenario: il team di Woking guida la classifica con 188 punti, con lo stesso numero di vittorie della Red Bull di un anno fa (4) ma con 2 doppiette in meno, mentre la scuderia di Melton Keynes ha raccolto 89 punti (87 con il solo Verstappen), vincendo una gara e salendo sul podio in totale 3 volte.
    Un ribaltone simile (ma meno accentuato), poi, è avvenuto anche tra Mercedes e Ferrari. In avvio di 2024, il team anglo-tedesco aveva raccolto appena 52 punti, mentre la Rossa ben 151, con una vittoria, una doppietta e 5 podi. Quest’anno, invece, la scuderia di Barkley ha già raccolto 111 punti, con 3 podi già a referto e 2° posto nella classifica costruttori, mentre il team di Maranello ne ha collezionati 78, con un solo podio (Leclerc in Arabia Saudita) e l’unico acuto di Lewis Hamilton nella Sprint del Gp di Cina.

    F1, confronto 2025 vs 2024. Le altre 6 squadre: Williams e Haas le migliori, male Aston Martin
    Per quanto riguarda il resto della griglia, la prima cosa da annotare è che rispetto al 2024, quest’anno tutti i team hanno già raccolto punti (lo scorso anno Sauber, Alpine e Williams rimasero a secco nelle prime 5 gare). Fatta questa premessa, balza all’occhio il netto miglioramento della stessa Williams e della Haas, per distacco le migliori delle altre: il team inglese ha già raccolto 25 punti, più di tutti quelli collezionati nella scorsa stagione (17), mentre quello americano ha fatto registrare un +15 da una stagione all’altra (5 punti nel 2024, 20 nel 2025).
    Tra le altre, poi, anche Sauber, Alpine e Racing Bulls hanno un bilancio in attivo (rispettivamente +6, +6 e +1). Chi, invece, è letteralmente crollata rispetto a un anno fa, è senz’altro l’Aston Martin. Il team di proprietà di Lawrence Stroll, infatti, è passata dai 40 punti della scorsa stagione al misero bottino di 10 punti raccolti nelle prime 5 gare del 2025. Una tendenza molto negativa, che potrebbe riproporsi per il prosieguo della stagione. LEGGI TUTTO

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    F1 2025, Ferrari costretta a rivedere al ribasso gli obiettivi stagionali

    Team Ferrari – credits: @Scuderia Ferrari Press Office

    Dopo i primi cinque appuntamenti in calendario, la Ferrari si trova solo al quarto posto della classifica costruttori con 78 punti, dietro a McLaren (188), Mercedes (111) e Red Bull (89). Nella classifica piloti, Charles Leclerc ha 47 punti ed occupa la quinta posizione mentre Lewis Hamilton è al settimo posto, con soli 31 punti all’attivo. I due piloti Ferrari, insieme, hanno meno punti dei piloti che occupano le prime tre posizioni in classifica: Oscar Piastri (99), Lando Norris (89) e Max Verstappen (87).
    Dopo l’ottimo finale di stagione 2024, gli obiettivi dichiarati della Scuderia Ferrari per il Campionato Mondiale 2025 di Formula 1 erano, giustamente, ambiziosi. Fred Vasseur non aveva nascosto di voler puntare al titolo mondiale. Anche le parole di Benedetto Vigna andavano in questa direzione e tra i piloti c’era molto entusiasmo e voglia di ritornare presto in pista per raccogliere vittorie e titoli che mancavano da troppo tempo a Maranello.
    I test in Bahrain prima e le prime gare poi hanno però riportato il team Ferrari con i piedi per terra e Leclerc ed Hamilton hanno subito capito che con la SF-25 non si poteva certo pensare di poter lottare per la conquista di vittorie e titoli mondiali. L’unico podio in cinque gare è la dimostrazione più evidente di quanto siano lontani gli obiettivi stagionali.
    Qual è l’obiettivo della Ferrari per la stagione 2025?
    Da Miami alla fine del mondiale mancano ancora 19 gare e 5 Sprint. In palio ci sono una quantità tale di punti da far sembrare pochi i 110 che la Ferrari ha già di ritardo dalla McLaren. E’ però poco realistico immaginare che la Scuderia di Maranello possa ripetere un’impresa simili a quanto fatto lo scorso anno dal team papaya. Norris e Piastri riuscirono nell’impresa di recuperare un divario dalla Red Bull che sembrava incolmabile. Alcuni fattori però giocarono a favore di questa rimonta: la vincenda Chris Horner, l’addio di Adrian Newey, il calo di Sergio Perez e i sostituti che non portarono i punti sperati. E poi c’è il merito di un team, la McLaren, che fu capace di mettere in pista una serie di sviluppi che gli permisero di avere la miglior monoposto del Circus.
    Conoscendo l’ambiente di Maranello, il “miracolo McLaren” non vediamo come possa essere replicato. La stagione 2025 è poi molto diversa dallo scorso anno: subito dopo l’estate, la maggior parte dei team metterà in pista gli ultimi sviluppi tecnici per poi dedicare il 100% delle risorse in chiave 2026. Questo vuol dire che nei prossimi quattro mesi, gli ingegneri di Maranello si giocheranno tutte le carte che hanno ancora nel mazzo per provare a raddrizzare un pessimo inizio di mondiale.

    Al di là degli sviluppi che potrebbero permettere alla SF-25 di ritrovare un po’ di competitività, la Ferrari si vede comunque costretta a rivedere gli obiettivi stagionali. Realisticamente riteniamo che i sogni mondiali debbano già essere rimessi nel cassetto, per provare invece a puntare ad obiettivi più realistici. Il secondo posto nel mondiale costruttori, lo stesso occupato nel 2024, potrebbe essere il nuovo obiettivo per il 2025. Le gare devono essere condotte con una strategia atta a massimizzare il punteggio nei confronti dei più diretti rivali per il secondo posto, ovvero Mercedes e Red Bull.
    Sono loro gli avversari contro cui “combattere” per arrivare all’ultima gara dell’anno con almeno un punto in più e il secondo posto nella classifica mondiale costruttori. Se da un lato l’attuale classifica non fa ben sperare, dall’altra guardando le ultime tre gare, la lettura è già un po’ diversa. In Giappone, Bahrain e Arabia Saudita, Leclerc ed Hamilton hanno totalizzato 61 punti, 7 in più di Russell e Antonelli e 8 in più della coppia di piloti Red Bull.
    Occorre continuare così, con gare “perfette” e pulite, in marcatura sui diretti avversari. Oltre a questo sarà necessario portare sviluppi, tali almeno da avere un miglioramento paragonabile a quello dei più diretti avversari, in termini di tempo sul giro. LEGGI TUTTO

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    Formula 1, la Florida si scalda per il Gran Premio di Miami 2025

    Il rombo dei motori del Circus della Formula 1 è pronto a sbarcare negli Stati Uniti per l’attesissimo appuntamento di Miami.

    Il Gran Premio dell’Arabia Saudita F1 2025, disputatosi sul veloce circuito cittadino di Jeddah, ha regalato emozioni e colpi di scena. La vittoria è andata a Oscar Piastri su McLaren, al suo terzo successo stagionale, davanti alla Red Bull di Max Verstappen e alla Ferrari di Charles Leclerc, che ha conquistato il primo podio stagionale per la scuderia di Maranello. La gara notturna è stata caratterizzata da diversi momenti interessanti e una lotta serrata per il terzo posto nelle fasi finali.
    Ma non c’è tempo per riposare i motori, perché il Circus della Formula 1 è pronto a sbarcare negli Stati Uniti per un appuntamento che è già diventato un cult: il FORMULA 1 CRYPTO.COM MIAMI GRAND PRIX 2025.
    Segnatevi queste date, appassionati: il weekend dal 2 al 4 maggio 2025 trasformerà nuovamente Miami in un epicentro di velocità, lusso e spettacolo. Oltre alla tradizionale gara domenicale, l’edizione 2025 potrebbe riservare sorprese in termini di eventi collaterali con la seconda gara sprint in calendario, pronto a infiammare ulteriormente il sabato.
    Miami e la Formula 1: una storia recente, un fascino immortale
    Sebbene relativamente giovane nel calendario della Formula 1, il Gran Premio di Miami ha saputo conquistare rapidamente il cuore degli appassionati e addetti ai lavori. La sua introduzione nel 2022 ha portato una ventata di novità e un’atmosfera vibrante, perfettamente in linea con lo spirito della città.
    Il tracciato cittadino, ricavato attorno all’iconico Hard Rock Stadium, è un mix di sezioni veloci e tratti più tecnici, offrendo sfide interessanti per piloti e ingegneri. Le lunghe curve veloci mettono a dura prova l’aerodinamica delle monoposto, mentre le chicane più strette richiedono precisione e abilità di frenata. Le opportunità di sorpasso non mancano, rendendo la gara spesso ricca di azione e colpi di scena.
    Ma il fascino del Gran Premio di Miami va ben oltre la pista. L’evento è diventato un vero e proprio festival del motorsport, attirando celebrità, influencer e un pubblico internazionale desideroso di vivere un’esperienza unica. L’energia della città, unita alla passione per la Formula 1, crea un’atmosfera elettrizzante che rende questo gran premio un appuntamento imperdibile.

    Riavvolgiamo il nastro: il crypto.com Miami Grand Prix 2024
    L’edizione 2024 del Gran Premio di Miami ha lasciato un segno indelebile. La vittoria andò a Lando Norris, al termine di una gara combattuta e ricca di emozioni. Abbiamo assistito a sorpassi spettacolari, strategie audaci dai box e la conferma del talento di alcuni giovani piloti emergenti.
    Il pilota della McLaren ha conquistato una storica vittoria lo scorso anno in Florida, battendo il campione del mondo Max Verstappen (Red Bull) e Charles Leclerc (Ferrari).
    La gara è stata caratterizzata da una partenza caotica e da una safety car che ha rimescolato le carte. Norris, grazie a una strategia perfetta e a un ritmo impressionante, è riuscito a superare Verstappen e a mantenere la leadership fino alla bandiera a scacchi.
    La Ferrari ha ottenuto un buon risultato con il terzo posto di Leclerc, mentre Carlos Sainz ha chiuso al quinto posto. Sergio Perez (Red Bull) ha completato la top five piazzandosi quarto davanti allo spagnolo della Ferrari.
    La Sprint del Gran Premio di Formula 1 di Miami nel 2024 aveva visto invece la vittoria di Max Verstappen. Alle sue spalle, Leclerc e Pérez hanno completato il podio. Da segnalare la buona prestazione di Daniel Ricciardo, che ottenne un ottimo quarto posto.
    Chi si consacrerà vincitore sotto il sole della Florida nell’edizione 2025? Non ci resta che attendere il rombo dei motori per scoprirlo. Preparatevi, lo spettacolo sta per iniziare! LEGGI TUTTO

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    F1, ecco cosa può fare Hamilton per colmare il gap da Leclerc

    BAHRAIN, BAHRAIN – FEBRUARY 26: Lewis Hamilton of Great Britain driving the (44) Scuderia Ferrari SF-25 on track during day one of F1 Testing at Bahrain International Circuit on February 26, 2025 in Bahrain, Bahrain. (Photo by Zak Mauger/LAT Images) – Credits: Pirelli Motorsport

    Un velo di mistero sembra avvolgere le prestazioni di Lewis Hamilton, in questa sua prima parte di stagione con la Ferrari. Un distacco di circa mezzo secondo da Charles Leclerc in qualifica solleva interrogativi e alimenta un dibattito tra appassionati e addetti ai lavori: il sette volte campione del mondo è davvero al crepuscolo della sua straordinaria carriera? La risposta, analizzando i dati telemetrici con occhio critico e passione per la Formula 1, sembra essere più complessa e affascinante, di quanto si possa pensare.
    Chi affrettatamente liquida Hamilton come un pilota “bollito” commette un errore di valutazione. La sua classe cristallina e la sua meticolosa attenzione ai dettagli rimangono elementi distintivi. La chiave per comprendere questo divario prestazionale risiede, con ogni probabilità, in una peculiarità tecnica della Ferrari SF-25 che, al momento, non si sposa perfettamente con lo stile di guida del fuoriclasse inglese.
    L’analisi telemetrica rivela un dato cruciale: Hamilton accusa una perdita di circa tre decimi di secondo, in media, nelle fasi di frenata e rilascio dell’acceleratore. Questa indicazione suggerisce che potrebbe essere il freno motore (engine braking) della monoposto italiana a penalizzare l’approccio di guida dell’inglese.
    Hamilton, notoriamente un pilota dalla frenata “dolce” e progressiva, tende a rilasciare gradualmente l’acceleratore per poi modulare la frenata in maniera precisa. Il freno motore più aggressivo della Ferrari, rispetto alle monoposto guidate in precedenza (leggi Mercedes), potrebbe generare un effetto di “bloccaggio” o di instabilità al retrotreno in fase di decelerazione, costringendo Hamilton a una gestione meno fluida e, di conseguenza, meno rapida della percorrenza di curva.

    Charles Leclerc, al contrario, sembra trarre vantaggio da questa caratteristica della vettura. Il monegasco, noto per il suo stile di guida più aggressivo e con monoposto più “puntate” sull’anteriore, potrebbe sfruttare il freno motore per stabilizzare la vettura in ingresso curva e massimizzare la rotazione, guadagnando tempo prezioso.
    Ma cosa può fare Hamilton per colmare questo gap? Le opzioni sul tavolo sono diverse e richiedono un lavoro sinergico tra il pilota e il team di Maranello:
    – Adattamento dello stile di guida: Hamilton potrebbe lavorare per anticipare ulteriormente la frenata e modulare il rilascio dell’acceleratore in modo più rapido e meno progressivo, cercando di “assecondare” il comportamento del freno motore della SF-25. Questo, tuttavia, richiede tempo e un affinamento millimetrico della sensibilità al pedale.– Ottimizzazione della mappatura del freno motore: il team di ingegneri Ferrari potrebbe intervenire sulla centralina per rendere la risposta del freno motore meno aggressiva, cercando un compromesso che si adatti meglio alle preferenze di guida di entrambi i piloti. Trovare il giusto bilanciamento è fondamentale per non penalizzare però Leclerc.– Modifiche al set-up della vettura: interventi sull’assetto, come la distribuzione dei pesi e la rigidità delle sospensioni, potrebbero contribuire a rendere la vettura più stabile in fase di frenata e rilascio, offrendo a Hamilton maggiore fiducia e controllo.
    La sfida che attende Lewis Hamilton e la Ferrari è affascinante e ricca di implicazioni. Dimostra come, nella Formula 1 moderna, la simbiosi perfetta tra pilota e macchina sia un elemento imprescindibile per raggiungere la massima performance. Non si tratta di decretare la fine di un’era, ma piuttosto di comprendere le dinamiche sottili che regolano il complesso mondo della competizione automobilistica.
    La passione per la rossa e l’ammirazione per un campione come Hamilton ci spingono a seguire con attenzione ogni sviluppo, nella certezza che la sua leggendaria tenacia e l’ingegno degli uomini di Maranello sapranno trovare le soluzioni per riportare il sette volte campione del mondo a lottare per le posizioni che contano. Il cronometro, giudice severo ma imparziale, ci darà presto le risposte definitive. LEGGI TUTTO

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    Horner pronto a mettere due campioni sotto contratto, per sostituire Verstappen

    I nomi dei due campioni che Chris Horner è pronto a mettere sotto contratto, per sostituire Max Verstappen.2023 Singapore Grand Prix, Thursday – Jiri Krenek – Mercedes-AMG Petronas Motorsport media

    Red Bull si appresta ad andare incontro ad una svolta epocale. Se da un lato, la separazione dalla Honda nel 2025, coinciderà con il loro debutto nel difficile mondo delle Power Unit in partnership con Ford, dall’altra il 2026 potrebbe essere l’anno della svolta anche per i piloti.
    Il divorzio da Max Verstappen e l’uscita di Helmut Marko potrebbe voler dire anche un cambio radicale delle politiche sui piloti. Per molti anni, la filosofia Red Bull ha fatto scuola: il marchio austriaco ha infatti supportato la carriera di tanti giovani talenti che poi, in massa, sono sbarcati in Formula 1 e, anche quest’anno, occupano diversi sedili sulle monoposto che prendono parte al mondiale.
    Verstappen, Tsunoda, Lawson, Hadjar ma anche Sainz e Albon sono o sono stati in orbita Red Bull. Dopo però le recenti voci che vorrebbero il divorzio del campione olandese dal “suo” team, Chris Horner si sarebbe già mosso per assicurare continuità di risultati al team, mettendo gli occhi su alcuni campioni attualmente presentiin griglia.

    Una politica diversa da quanto sempre fatto, puntando quindi su piloti di esperienza e che hanno già dimostato tutto il loro valore. Un valore vicino, se non paragonabile a quello di Verstappen. Ci riferiamo a Charles Leclerc e George Russell che Horner sogna di avere in squadra, a formare la coppia Red Bull, nel 2027.
    La decisione sarebbe anche dettata dall’attuale situazione che, sia lo scorso anno che anche in questa prima parte di stagione, ha visto il team austriaco a punti spesso con il solo pilota di punta. Perez prima ma poi anche Lawson e ora Tsunoda non sembrano in grado di reggere il confronto con il loro compagno.
    E, anche per questo, la decisione sarebbe quella di andare in una direzione molto diversa dall’attuale, senza Verstappen ma con due punte di livello molto alto, per mantenere il team ad alti livelli.
    I contatti con il pilota della Ferrari, scontento dopo l’ennesimo inizio di stagione deludente, e con Russell sono già stati avviati. Horner vorrebbe strappare un pre-contratto già quest’anno per tutelare il team da eventuali “flop” della Power Unit che sta costruendo in casa. I giochi sono solo all’inizio ma la direzione sembra ormai tracciata. LEGGI TUTTO

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    I motivi della crisi di Hamilton e il piano Ferrari per aiutare il pilota inglese

    Proviamo ad analizzare i motivi della crisi di quest’anno di Lewis Hamilton e il piano della Scuderia Ferrari per aiutare il pilota inglese ad uscire dalla crisi.HAMILTON Lewis (gbr), Scuderia Ferrari SF-25, portrait during the Formula 1 Aramco pre-season testing 2025 of the 2025 FIA Formula One World Championship from February 26 to 28, 2025 on the Bahrain International Circuit, in Sakhir, Bahrain – Photo Antonin Vincent / DPPI – credit: @Scuderia Ferrari Press Office

    La crisi di Lewis Hamilton è sotto gli occhi di tutti. Il sette volte campione del mondo, passato alla corte di Maranello dopo dodici anni in Mercedes, non è ancora riuscito a trovare la via per ottenere un rendimento degno del suo palmares.
    Dopo cinque appuntamenti mondiali, Hamilton occupa la settima posizione nella classifica mondiale piloti, ovvero la penultima considerando i piloti dei quattro top team: McLaren, Mercedes, Ferrari e Red Bull.
    I punti complessivi sono solamente 31, sei in meno di un debuttante come Andrea Kimi Antonelli che lo ha anche sostituito in Mercedes. Salgono a 16 se li confrontiamo con quelli del compagno di squadra che, per dirla in un altro modo, ha già totalizzato il 50% in più dei punti dell’inglese.
    Al di là della vittoria nella gara Sprint in Cina – che comunque c’è stata – Hamilton, nella gara lunga, non è mai riuscito ad andare oltre il quinto posto del Bahrain.
    Quali sono i veri motivi della crisi del pilota inglese, arrivato alla corte di Maranello con l’obiettivo di riportare la Ferrari ai fasti mondiali?
    LA “FAME” E LE MOTIVAZIONI NON SON PIU’ QUELLE DI UNA VOLTA
    Hamilton, sin da bambino, è sempre stato un pilota con una “fame” e una voglia di “riscatto” superiore a molti suoi compagni di squadra e rivali. Sin dai tempi dei Kart, il gliovane pilota inglese, sentiva forte la voglia di vittoria per ricompensare il padre di tutti gli sforzi fatti per farlo correre. Il talentuoso Lewis è arrivato alle sette corono ididate, mosso sempre da questo fuoco che, forse dopo tanti successi, pare sia venuto un po’ meno.
    LA FIDUCIA IN SE STESSO
    Già negli anni scorsiquanche segnale lo avevamo cominciato ad intravedere. Il confronto per esempio con George Russell, spesso a favore di quest’ultimo, ha cominciato a insinuare qualche dubbio nella testa del campione inglese. Ora quando dice, parlando dei suoi attuali problemi ad adattarsi alla Ferrari, che sarà così per tutto l’anno, svela il lato debole delsuo carattere che implica una mancanza di fiducia in se stessi e nei propri mezzi.
    UN SUPER COMPAGNO DI SQUADRA
    Un terzo fatto che può aver contribuito alla crisi di Hamilton si può ricercare nel compagno di squadra che si trova quest’anno al suo fianco. Il Leclerc in versione 2025 è forse il miglior Leclerc di sempre e, in questo momento, è secondo solo a Max Verstappen. Se a questo uniamo il fatto che il monegasco è comunque al suo settimo anno in Ferrari, il vantaggio per quest’ultimo può essere “doppio”.
    L’ETA’ C’E’ E SI FA SENTIRE
    Attenzione, non stiamo dicendo che Hamilton sia “vecchio” ma sicuramente l’età ha un suo peso nel facilitare un rapido adattamento a un cambiamento. Lo dimostrano quest’anno i tanti giovani piloti che hanno approcciato da rookie al mondiale di Formula 1. Antonelli, Hadjar, Bearman, per citarne solo alcuni, hanno subito dimostrato di sapersi meglio adattare al cambiamento. Hamilton invece, dopo tantissimi anni nello stesso team, ha cambiato tutto: squadra, power unit, ingegneri, procedure, simulatore.

    La fame, la fiducia, il compagno, l’età. Al di là di questi quattro “aspetti”, la domanda verà è: quanta pazienza potrà avere la Ferrari? Se fosse un rookie, al giorno d’oggi Hamilton rischierebbe di essere già senza un sedile. Forse non in Ferrari ma quasi sicuramente in un team come Red Bull, dove la pazienza non è mai stata di casa.
    Scherzi a parte, a Maranello non possono nemmeno lontanamente pensare in questi termini e Fred Vasseur e i vertici Ferrari, sentito anche l’AD Benedetto Vigna, stanno preparando una task force per (ri)portare a bordo Hamilton, il più velocemente possibile, il che significa assecondare gli input dell’inglese e modificare la SF-25 secondo le sue indicazioni, anche se questo vorrà dire prendere due direzioni di sviluppo diverse, per i due piloti. Leclerc pare riesca ad adattarsi meglio e più velocemente ad una monoposto “non perfettamente bilanciata”, cosa che invece non riesce proprio a fare Hamilton. Problemi di fame a parte che ci sono e ci saranno sempre, a Maranello sono consapevoli del rischio di una duplice strada di sviluppo per la SF-25, soprattutto in un anno in cui, tra qualche mese, gli sviluppi si dovranno arrestare per pensare al profondo cambio di regolamento del 2026. LEGGI TUTTO

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    Gp Arabia Saudita F1 2025, le pagelle: Leclerc mostruoso, Piastri “alla Raikkonen”, Norris inadeguato

    Come spesso accaduto nelle prime quattro edizioni, la gara sul circuito di Jeddah ha regalato intensità e diversi spunti di riflessione. A cominciare dal secondo successo consecutivo di Oscar Piastri, che si lancia in testa alla classifica e assume i gradi di capitano della McLaren. Ennesimo capolavoro di Verstappen, secondo e costretto a pagare dazio una penalità in avvio di corsa, che gli impedisce di vincere la gara. La vera star di serata, però, è Charles Leclerc: il monegasco regala il primo podio alla Ferrari, al termine di una gara clamorosa per ritmo e gestione delle gomme. Le vere delusioni del weekend sono proprio Norris e Lewis Hamilton: l’inglese della McLaren spreca nuovamente il potenziale della sua macchina con il grave incidente nel Q3, costringendolo alla rimonta. Il sette volte campione del mondo, invece, risulta ancora ben lontano dai ritmi del compagno di squadra. Questo e molto altro nelle pagelle del Gran Premio d’Arabia Saudita.
    VOTO 9 A LECLERC, CHE DA’ UN SENSO ALLA FERRARI
    La SF-25 è una macchina stranissima, incapace di avere continuità e dare garanzie. Ma questo, Charles Leclerc non lo sa. Il monegasco tira fuori una gara d’antologia in Arabia Saudita, costruendo un capolavoro di ritmo e costanza. Parte in sordina, ma dopo il primo quarto di gara inizia a inanellare dei giri clamorosi, garantendosi un vantaggio di gomma che gli permette, dopo la sosta, di prendersi un podio tanto insperato quanto meritato. Se avesse una macchina credibile, la sua candidatura al mondiale potrebbe essere davvero fortissima. Ma ciò non cambia una sostanza: Charles ha una qualità sconfinata. Eroico.
    VOTO 8 A PIASTRI, IL NUOVO LEADER DELLA MCLAREN
    Alla fine, la superiorità della McLaren è meno accentuata di quel che possa sembrare. Ma nonostante questo, è tangibile. E fino ad ora, l’unico a dimostrarla è stato Oscar Piastri. L’australiano non si lascia sfuggire l’occasione e centra la seconda vittoria consecutiva, la terza stagionale, e si prende la leadership del mondiale. Al culmine di una corsa di grande lucidità, senza particolari rischi, un po’ alla Iceman dei bei tempi. Dall’altra parte del box il compagno di squadra continua a combinare pasticci uno dietro l’altro. Lui, invece, senza troppi fronzoli, fa i fatti. E per questo, è da considerarsi il nuovo capitano della McLaren. Strada tracciata: il mondiale è nel mirino.
    VOTO 7 A VERSTAPPEN, ZANZARA PRONTA A PUNGERE
    La Red Bull non ha chiaramente il livello delle altre tre macchine in corsa per il titolo, ma ha sicuramente il pilota migliore di tutti. Max Verstappen è sinonimo di talento: prepara l’ennesimo capolavoro con una pole position strabordante, ma poi “rovina” tutto con una penalità rimediata in partenza nel duello alla prima curva con Piastri. Nel ritmo medio dimostra di poter vincere la gara, ma i 5 secondi di penalità gli impediscono di fare l’ennesimo colpaccio. Ma se avesse una McLaren a sua disposizione, vincerebbe il mondiale a luglio.

    VOTO 6 ALLA WILLIAMS, QUINTA FORZA IN GRIGLIA
    Per un motivo o per un altro, fino ad ora la Williams non aveva ottimizzato del tutto il potenziale che teoricamente dovrebbe avere, con entrambi i piloti. In Arabia Saudita, invece, sia Albon che Sainz colgono un piazzamento in zona punti, al culmine di un weekend solido e senza sbavature. Soprattutto lo spagnolo lancia un segnale di ripresa, dopo un inizio di stagione molto complicato, togliendosi peraltro la soddisfazione di chiudere in qualifica davanti a Hamilton (di nuovo). Il responso è arrivato: il quinto team della griglia è la Williams.
    VOTO 5 A HAMILTON, PREOCCUPANTE MEDIOCRITA’
    Il periodo di ambientamento dopo un decennio trascorso con lo stesso team, alla guida della stessa macchina, era quasi scontato. Ma le difficoltà di Lewis Hamilton nel suo primo periodo in Ferrari vanno ben oltre quelle immaginate. Anche in Arabia Saudita l’inglese paga un distacco abissale dal compagno di squadra, dimostrando le solite problematiche nel saper accendere le gomme e ottimizzare il pacchetto aerodinamico della SF-25. Urge un’inversione di rotta, o i dubbi inizieranno ad aumentare in modo esponenziale.
    VOTO 4 A NORRIS, NON C’E’ PEGGIOR SORDO…
    Non è accanimento, o ancor peggio questione personale. È che proprio Lando Norris non fa nulla per dimostrarsi adeguato al contesto in cui si trova. Una McLaren così superiore alla concorrenza non è così scontato che possa andare avanti per tutta la stagione, e nonostante ciò lui non riesce proprio a concretizzare nulla. L’incidente a inizio Q3 la dice lunga sul reale valore di un pilota mediocre, non costante e che non ha alcuna credenziale per poter ambire a vincere il titolo mondiale. Semplice, molto semplice. LEGGI TUTTO

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    F1, Ecco gli sviluppi portati da Ferrari, McLaren e Red Bull al Gp dell’Arabia Saudita

    Andiamo ad analizzare tutti gli aggiornamenti tecnici che Ferrari, McLaren e Red Bull hanno portato al Gran Premio dell’Arabia Saudita 2025 di Formula 1.Lewis Hamilton – credits: @Scuderia Ferrari Press Office

    Gli sviluppi Ferrari
    Dopo i primi sviluppi che la Scuderia Ferrari aveva fatto debuttare una settimana fa in Bahrian, prosegue il lavoro a Maranello per portare in pista nuovi aggiornamenti sulla SF-25. In particolare, per il velocissimo tracciato di Jeddah, i tecnici di Maranello hanno previsto un’ala posteriore con una specifica a basso carico, unita anche ad una beam wing con i profili modificati.

    El Ferrari con el nuevo flap superior de ala trasera. Siguen con el fondo estrenado en Baréin pic.twitter.com/L9nC96gCzY
    — Albert Fabrega (@AlbertFabrega) April 18, 2025

    Come si può evincere dalla grafica qui sotto della FIA, sulla Ferrari SF-25 gli aggiornamenti hanno interessato l’ala posteriore e la beam wing: sul primo è stato montato flap con una corda ridotta, con l’obiettivo di ridurre la resistenza all’avanzamento. Oltre all’ala superiore a basso carico, anche i profili del beam wing sono stati ridotti da due ad uno, sempre per diminuire il drag della monoposto.
    Gli sviluppi McLaren
    Il team campione del mondo in carica e attuale leader della classifica mondiale costruttori è arrivato a Jeddah con i primi upgrade sulla sua monoposto. In particolare il team di Woking ha portato in pista un nuovo diffusore posteriore e una diversa configurazione delle alette sulle prese d’aria dei freni posteriori, come mostrato nella grafica qui sotto.

    El McLaren en Jeddah. Novedades en difusor y en aleta refrigeración frenos traseros pic.twitter.com/RJXvOHGx7j
    — Albert Fabrega (@AlbertFabrega) April 18, 2025

    Gli sviluppi Red Bull
    La Red Bull ha portato i primi sviluppi alla monoposto. Gli interventi hanno riguardato il cofano motore dove, in particolare, è stata allargata l’apertura che serve per evacuare l’aria calda al retrotreno. Oltre a questo, come per la Ferrari, è stata modificata la beam wing, con una soluzione più adatta alla pista a basso carico.

    El Red Bull. Nueva tapa motor y alas inferiores. #SaudiArabianGP pic.twitter.com/51Krfp6SHj
    — Albert Fabrega (@AlbertFabrega) April 18, 2025

    Gli sviluppi degli altri team
    Mercedes, Alpine e Williams non ha portato alcun tipo di sviluppo sulla loro monoposto mentre Aston Martin ha montato un nuovo flap a basso carico sull’ala posteriore. Soluzioni a basso carico anche per Haas che ha lavorato sia sull’ala anteriore che su quella posteriore. Tre interventi per la Racing Bulls, sempre in ottica di riduzione della resistenza con una nuova specifica di ala anteriore, posteriore e beam wing. Il team che ha portato più aggiornamenti in Arabia Saudita è stata la Sauber: gli interventi hanno riguardato le ali (anteriore e posteriore), la beam wing ma anche il fondo della monoposto.

    El Aston Martin en Jeddah. Nuevo flap superior de ala trasera para adptar nivel de carga aero#F1 #SaudiArabianGP pic.twitter.com/l6J99mVsii
    — Albert Fabrega (@AlbertFabrega) April 18, 2025 LEGGI TUTTO