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    F1, Sebastian Vettel: le parole del monegasco alla vigilia del GP del Portogallo

    Le parole di Sebastian Vettel alla vigilia del GP del Portogallo di Formula 1 2020.

    L’anomala stagione di Formula 1 2020 vive questo fine settimana il proprio dodicesimo appuntamento, il Gran Premio del Portogallo, che si tiene sul secondo circuito all’esordio assoluto nella massima categoria automobilistica. Dopo il Mugello, infatti, si va a Portimão, nome ufficiale del circuito Autódromo Internacional do Algarve, un tracciato sul quale le squadre hanno svolto al massimo qualche test, che riporta il paese lusitano in calendario dopo un’assenza di 24 anni. L’ultima volta si corse all’Estoril nel 1996 e per la Scuderia arrivò un terzo posto con Michael Schumacher. Da percorrere domenica 25 ottobre ci saranno 66 giri.
    La Scuderia Ferrari in terra lusitana ha vinto due volte, di fila, nel 1989 con Gerhard Berger e l’anno seguente con Nigel Mansell, all’ultimo dei suoi tre successi con la Casa di Maranello.
    Sebastian Vettel, alla vigilia del Gran Premio del Portogallo, ha detto: “Non ho mai gareggiato a Portimão per cui non ho nessun tipo di riferimento derivante dall’esperienza diretta, ma trovo sempre stimolante venire a correre su tracciati nuovi. Ho studiato la pista e ho notato che ci sono molti cambi di pendenza e diverse curve cieche non facili da interpretare. Sarà importante sfruttare al massimo le prove libere per entrare in sintonia con il circuito il prima possibile”. LEGGI TUTTO

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    F1, Mick Schumacher conteso da Alfa Romeo e Haas per il debutto 2021

    Alfa Romeo oppure Haas? È quasi certo ormai che sarà una di queste scuderie dell’orbita Ferrari ad offrire a Mick Schumacher il suo primo volante di F1 per la stagione 2021. Nelle scorse settimane l’Alfa era nettamente favorita ma adesso si sta facendo molto insistente l’ipotesi americana per il giovane talento tedesco figlio d’arte.
    Di sicuro si saprà molto presto perché il team principal della scuderia con sede ad Hinwil, Frédéric Vasseur, ufficializzerà a breve la line-up piloti del prossimo anno. Come già evidenziato giorni addietro, Antonio Giovinazzi è dato per probabile partente mentre il fresco 41enne Kimi Raikkonen ha buone chances di riconferma. Il posto del driver italiano potrebbe essere occupato proprio da Schumi jr. “Penso che nel corso di questo mese prenderemo una decisione”, ha affermato a tal proposito Vasseur ad Autosport.
    Dal canto suo, però, il suo collega della Haas, Günther Steiner, ha manifestato chiaramente l’intento di assicurarsi il campioncino nel suo team. Intervistato da Sport1 ha dichiarato: “Chi non vorrebbe uno Schumacher di nuovo in F1? Soprattutto nello stato di forma che ha attualmente in Formula 2. Guida il campionato e non con un piccolo margine, ma con uno ampio. Assolutamente non sarei contrario a prendere Schumacher”. Alfa o Haas, quindi per Mick? La parola alla Ferrari. Spetta a loro decidere. LEGGI TUTTO

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    F1, GP del Portogallo 2020: L’anteprima Pirelli e le parole di Mario Isola

    La Formula 1 è al debutto assoluto sul saliscendi continuo di Portimao, nella regione dell’Algarve.

    Per il primo Gran Premio del Portogallo dal 1996, Pirelli ha nominato le tre mescole più dure della propria gamma: C1 P Zero White hard, C2 P Zero Yellow medium e C3 P Zero Red soft.
    La nomination è stata scelta per affrontare i carichi impegnativi di questo tracciato, che presenta continui dislivelli e un layout “old school”, nonostante sia un circuito recente.
    Non esistono riferimenti su Portimao con una Formula 1 attuale, ma Pirelli ha disputato alcune gare GT. Una nomination conservativa come quella proposta copre quindi qualsiasi eventualità.
    In questo periodo dell’anno, nel sud del Portogallo le temperature possono superare i 25°.
    Per la prima volta quest’anno, l’allocazione standard è diversa rispetto a quella proposta per tutte le altre gare disputate finora (8 set di soft, 3 di medium e 2 di hard). In Portogallo (e in Turchia a metà novembre), tutti i piloti avranno infatti a disposizioni 7 set di P Zero Red soft, 3 set di P Zero Yellow medium e 3 set di P Zero White hard: una scelta dettata dalla severità dei tracciati di Portimao e Istanbul Park.
    Durante i primi 30 minuti di FP2, tutti i Team proveranno pneumatici prototipo per il 2021, secondo un run plan definito da Pirelli. Il test servirà per validare lo sviluppo dei pneumatici per la prossima stagione, l’ultima del 13″ in Formula 1.
    LE CARATTERISTICHE DEL TRACCIATO
    Il saliscendi continuo di Portimao presenta un lungo rettilineo e 15 curve, l’ultima delle quali è un lungo curvone verso destra (Galp) che impone carichi piuttosto elevati sui pneumatici.
    Il circuito presenta un mix interessante di curve: questa è una delle ragioni per cui Portimao venne scelta quale sede dei test Formula 1 tra il 2008 e il 2009. I pneumatici sono soggetti a carichi laterali e anche longitudinali date le brusche frenate, che rappresenteranno quindi una sfida considerevole. Come di consueto per ogni nuovo circuito, i dati raccolti nelle prove libere saranno fondamentali per formulare la strategia di gara.
    La larghezza del circuito arriva fino a 14 metri, il che dovrebbe favorire i sorpassi. La pista è stata completamente riasfaltata poche settimane fa, quindi il nuovo asfalto rappresenta un’incognita perché potrebbe avere caratteristiche differenti rispetto al precedente.
    MARIO ISOLA – RESPONSABILE F1 E CAR RACING
    “Per la prima volta ci aspettano due gare consecutive su circuiti completamente nuovi nell’era turbo-ibrida: si inizia da Portimao, al debutto assoluto. Qui non si è mai disputata alcuna gara di Formula 1, ma Pirelli ha già riferimenti su questa pista, grazie all’esperienza GT e WorldSBK. È un tracciato spettacolare e crediamo che i piloti lo apprezzeranno molto. Portimao è particolarmente impegnativo sui pneumatici e le temperature elevate potrebbero influire sulle prestazioni, motivo per cui abbiamo scelto le tre mescole più dure della gamma. Anche l’allocazione standard è stata modificata, con un set in più di P Zero White hard e uno in meno di P Zero Red soft rispetto alle altre gare. Durante i primi 30 minuti di FP2, i piloti proveranno i pneumatici per il 2021: come sempre, il test sarà ‘blind’ quindi nessuno conoscerà esattamente le specifiche provate”. LEGGI TUTTO

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    F1, Racing Point clone Mercedes? La Pantera Rosa passa ora al contrattacco

    La Racing Point continua ad essere al centro dell’attenzione in questa stagione di F1 2020 per la controversia nata sulla sua vettura, la RP20, ritenuta un vero e proprio clone della Mercedes W10. Le polemiche sul caso non sono ancora finite e dopo il fuoco nemico delle accuse (Renault in primis) che ha portato alla penalità di 15 punti, il team di Lawrence Stroll passa adesso al contrattacco con il suo direttore tecnico Andy Green. Un’offensiva rivolta soprattutto alla Régie, da cui era arrivato il reclamo alla FIA contro la “Pantera Rosa”. Ma non solo.
    Nel mirino della Racing Point, futura Aston Martin, c’è anche la Mclaren. Alla testata di lingua tedesca “Auto Motor und Sport” Green ha infatti dichiarato: “I nuovi chiarimenti stabiliscono non solo che non si possano ricostruire dei componenti, ma anche che non è possibile adottarne altri ma come si fa a stabilire se uno ha adottato un concept di un’altra macchina o no? Secondo questa logica – prosegue l’ingegnere – anche la McLaren non dovrebbe poter utilizzare il nuovo musetto e il nuovo alettone che sono entrambi di chiaro stampo Mercedes. Nessuno si è lamentato nei confronti della McLaren, quindi, mi chiedo, solo la Racing Point non può fare copia e incolla? Guardate la Renault, tutta la parte anteriore della vettura è una copia della Mercedes. Alla fine chi grida di più allo scandalo sono coloro che copiano di più”.
    Un bel dardo infuocato che alimenta le polemiche sull’argomento, divampate molto prima dell’inizio del Mondiale. Una guerra verbale e non che vale il terzo gradino del podio nella Classifica Costruttori con Racing Point, Mclaren e Renault vicinissime e in piena bagarre. Forse proprio perché gareggiano con tre monoposto dal design molto simile in quanto di chiara ispirazione Mercedes… LEGGI TUTTO

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    Red Bull pronta a lasciare la F1, se i regolamenti sui motori non cambieranno!

    Dopo il ritiro di Honda, Red Bull e AlphaTauri minacciano l’addio alla Formula 1 se i regolamenti sui motori non dovessero cambiare.

    Due settimana fa, la Honda ha annunciato di non proseguire il suo impegno di fornitore di motori. A partire dal 2022, sia il Team Red Bull che AlphaTauri dovranno cercarsi un nuovo partner per il Power Unit.
    Chris Horner, team principal della squadra austriaca, si è già mosso in questi ultimi quindici giorni per trovare un’alternativa: ha parlato con Mercedes, Ferrari e Renault. Dai primi due fornitori, la risposta è stata un secco “no grazie”, mentre i francesi si sono presi un po’ di tempo per dare una risposta al team con il quale comunque hanno vinto quattro titoli mondiali.
    I vertici di Red Bull si sono anche mossi in un’altra direzione che già vi avevamo anticipato al momento dell’annuncio dell’uscita di Honda, il 2 ottobre scorso. Allo studio ci sarebbe la valutazione di fattibilità di una cessione di un ramo d’azienda da parte del Gruppo Honda, ovvero della società con base vicino Milton Keynes in Inghilterra e che ha in carico una parte dello sviluppo, l’assemblaggio e la revisione degli attuali Power Unit Honda. Oltre a questo, il costruttore di auto giapponese, dovrebbe cedere la proprietà intellettuale e tutti i brevetti che fanno parte del progetto RA620H.
    Qualora questa strada fosse percorribile e, stando a quanto abbiamo appreso da fonti vicine al team, ci sarebbe già una primo pre-accordo tra le due parti per finalizzare lo scenario sopra descritto, Red Bull vincolerebbe però tutto questo ad una condizione: i Power Unit dovranno essere congelati, sia nelle componenti del motore endotermico che in quelle delle parti ibride. Questo, oltre ad un risparmio economico, garantirebbe Red Bull e AlphaTauri anche di avere per gli anni a venire almeno un gap prestazionale analogo a quello attuale dagli altri fornitori di motori.
    Qualora però questo non fosse approvato, gli austriaci sarebbero pronti a lasciare la Formula 1 sia con Red Bull che con AlphaTauri. Quella dei “bibitari” è una minaccia seria e una Formula 1 con soli 8 team al via non sarebbe davvero fattibile. Visto il periodo poi, per gli organizzatori non sarebbe francamente impossibile trovare altre case disposte a fare il loro ingresso in Formula 1.
    La proposta di Red Bull di congelamento dei Power Unit troverebbe d’accordo sia Mercedes che Renault. I tedeschi in quanto hanno una supremazia tale che il freezing vorrebbe dire congelare anche il loro vantaggio nei prossimi anni mentre i francesi sarebbero d’accordo in un’ottica di ulteriore saving dell’ingente investimento in Formula 1. Contrari, per ora, i vertici della Ferrari che vedono nello sviluppo del Power Unit una delle poche possibilità di colmare i limiti di progetti vettura deficitari dal punto di vista meccanico ed aerodinamico.
    Forse già tra una settimana in Portogallo, la Red Bull potrebbe ventilare una soluzione di questo tipo se non già minacciare un addio alla F1. La strategia di comunicazione in questo caso sarà fondamentale ma Chris Horner, Helmut Marko e soprattutto Dietrich Mateschitz sanno bene come muoversi su questo fronte. LEGGI TUTTO

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    GP Portogallo F1 2020: Orari TV Sky e TV8, programma e diretta web

    La Formula 1 si appresta a tornare in pista e dato che quest’anno erano in programma delle piste inedite, il Circus più veloce del mondo ha comunque voluto regalare ai tifosi una pista nuova, ovvero quella di Portimao, dove questa domenica si disputerà il Gran Premio del Portogallo F1 2020.
    GP PORTOGALLO F1 2020: ORARI TV
    Il Gp del Portogallo F1 2020 sarà trasmesso interamente dalle reti Sky, in diretta e in esclusiva per gli abbonati Sky Sport. Qualifiche e gara saranno visibili poi in chiaro, anche se in differita, sul canale TV8.
    Tuttavia potrete seguire la nostra diretta su CircusF1, dove avrete a disposizione tutti i tempi (Live Timing), il commento (scritto e in audio, grazie alla web radio LiveGp), le classifiche aggiornate minuto per minuto, le foto e molto altro.

    VENERDI’ 23 OTTOBRE 2020
    ORA ITALIANA | Evento | Diretta TV* | Diretta Web
    12:00 – 13:30 | Prove Libere 1 | SKY Sport F1 HD | CircusF1 LIVE
    16:00 – 17:30 | Prove Libere 2 | SKY Sport F1 HD | CircusF1 LIVE
    * Prove Libere 1 e 2: nessuna differita su TV8

    SABATO 24 OTTOBRE 2020
    ORA ITALIANA | Evento | Diretta TV* | Diretta Web
    12:00 – 13:00 | Prove Libere 3 | SKY Sport F1 HD | CircusF1 LIVE
    15:00 – | Qualifiche | SKY Sport F1 HD | CircusF1 LIVE
    * Qualifiche: differita TV8 ore 18.00. Prove Libere 3: nessuna differita su TV8

    DOMENICA 25 OTTOBRE 2020
    ORA ITALIANA | Evento | Diretta TV* | Diretta Web
    15:10 – | Gara | SKY Sport F1 HD | CircusF1 LIVE
    * differita su TV8 alle 18:00

    GP PORTOGALLO F1 2020: LA DIRETTA WEB, GRAZIE AL NOSTRO LIVE
    Anche quest’anno potrai seguire gratis e in tempo reale su CircusF1 la diretta di prove libere, qualifiche e gara con aggiornamenti in real time su ciò che avviene in pista e non solo.
    GP PORTOGALLO F1 2020: IL CIRCUITO

    Nome Circuito: Autodromo Internacional do AlgarveLocalità: Portimao, PortogalloLunghezza: 4.653mNumero di curve: 15Giri: 66 con un totale di 306,826 kmPrimo GP: 1958

    GP PORTOGALLO F1 2020: LE CARATTERISTICHE DELLA PISTA
    Essendo completamente inedita per la Formula 1, le vetture dovranno girare tanto fin dal venerdì alla ricerca del setup ottimale, ma soprattutto sarà interessante vedere il comportamento di queste auto su questa pista ricca di saliscendi.
    Il primo settore è caratterizzato da due lunghissimi rettilinei e  curva 3 sembra molto favorevole ai sorpassi. Il secondo settore presenta subito un tornantino stretto (curva 5), ma successivamente ha tutte curve abbastanza veloci e questo settore rappresenterà sicuramente la chiave per fare la differenza nel tempo di qualifica. Infine il terzo settore presenta principalmente curve di percorrenza e il lungo curvone finale mostrerà sicuramente accelerazioni laterali impressionanti.
    La zona DRS sarà soltanto sul rettilineo principale, ma essendo molto estesa potrebbe avere un effetto molto importante.
    GP PORTOGALLO F1 2020: LE SCELTE DI PIRELLI
    Per questa pista inedita, la Pirelli ha deciso di portare le mescole più dure della gamma, quindi vedremo in pista le gomme: C1 (Hard-Fascia bianca); C2 (Medium-Fascia gialla) e C3 (Soft-Fascia rossa).
    Questa volta però ci sarà un cambiamento in quanto i piloti avranno a disposizione per tutto il week-end ben: 3 set di Hard, 3 set di Medium e 7 set di Soft, quindi una Hard in più e una Soft in meno e vedremo se questo avrà delle ripercussioni sulle strategie.
    GP PORTOGALLO F1 2020: ALBO D’ORO*

    Maggior numero di Vittorie per pilota: Alain Prost e Nigel Mansell (3)Maggior numero di Vittorie per team:  Williams (6)Maggior numero di Pole-Position per pilota: Ayrton Senna (3)Maggior numero di Pole-Position per team: Williams (5)Maggior numero di Podi per pilota: Alain Prost (7)Maggior numero di Podi per team: Williams (13)

    (*) Le statistiche riguardano il Gran Premio d’Australia che si è disputato a: Boavista (1958; 1960); Monsanto (1959); Estoril (1984-1996).
    GP PORTOGALLO F1 2020: CURIOSITA’
    Il Gran Premio del Portogallo è stato vinto soltanto da piloti che nella loro carriera sono riusciti a classificarsi nelle prime tre posizioni di una classifica generale, infatti hanno vinto: Prost, Mansell, Brabham, Senna, Schumacher, Hill e Villeneuve che sono stati campioni del mondo, Moss, Patrese Coulthard, che sono stati vicecampioni del mondo e Berger che come miglior risultato mondiale ottenne un terzo posto. Stesso discorso può essere fatto per le Pole-Position.
    Delle 16 gare disputate in Portogallo, ben 8 volte ha vinto un pilota partito dalla Pole-Position, 5 volte ha vinto chi partiva secondo, 2 volte ha vinto chi partiva terzo e soltanto Michael Schumacher è riuscito a vincere partendo dal 6° posto nel 1993. LEGGI TUTTO

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    F1, Red Bull su Hulkenberg e Perez per il secondo pilota 2021

    Hulkenberg-Perez. La Red Bull starebbe giocando soprattutto su queste due carte per decidere il pilota da mettere accanto a Max Verstappen.

    Scelta non facile per i vertici della scuderia austro-inglese e compito molto, molto arduo per chi sarà scelto. Perché, come è ormai lampante, coabitare con un grande talento come l’olandese è davvero un grosso problema. In primis per reggere il confronto prestazionale e poi, di conseguenza, sul lato mentale grazie soprattutto alla megapressione esercitata dal team nelle vesti di quel “cagnaccio” di Helmut Marko: un vero e proprio macinapiloti. Proprio lui in queste ultime ore ha dichiarato di valutare le opzioni Hulkenberg e Perez in ottica 2021 precisando, tuttavia, che al momento non sia stata comunque presa una decisione definitiva.
    È chiaro però che a questo punto la posizione di Alex Albon sia fortemente in bilico. “Stiamo valutando tutti i piloti sul mercato – ha sottolineato l’eminenza grigia della Red Bull – e tra loro ci sono Hulkenberg e Perez. Stare vicini a Max non è semplice, al massimo un pilota potrebbe arrivare a tre decimi da lui”. Sull’attuale team mate di Verstappen si è così espresso: “Albon quando è in giornata ci si avvicina ma è giovane e dobbiamo capire se è in grado di reggere o meno la pressione. Per puntare al mondiale non possiamo permetterci di stare su una gamba sola: dopo la brillante prestazione di Alex al Nürburgring, posso afermare che ancora non è stato deciso nulla”. Come per dire, se non è licenziamento ormai poco ci manca e il pilota thailandese è con più di un piede fuori dalla Red Bull per il 2021 a meno che in questa seconda parte del Mondiale non faccia vedere cose mostruose. E a Milton Keynes, così, il pensiero sul secondo pilota si affianca alla grana motorizzazione, esplosa dopo l’improvviso abbandono dalla F1 della Honda. LEGGI TUTTO

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    F1, Mercato Piloti: tutti i nomi che potrebbero essere al via nel 2021

    Il mercato piloti F1 entra nel vivo e a inizio dicembre si chiuderanno i giochi per i sedili ancora liberi.

    Il 6 dicembre si chiuderà il campionato di Formula 2 e quella dovrebbe essere la data per conoscere i nuovi nomi dei piloti che debutteranno in Formula 1 nel 2021.
    Stando a quanto appreso da CircusF1, Yuki Tsunoda avrebbe avuto il via libera di Helmut Marko per fare il suo esordio in AlphaTauri in prossimo anno. Il giovane pilota giapponese, impegnato in F2 con il Team Carlin e attualmente al 3° posto della classifica piloti, sarà in pista con il team con base a Faenza il 4 novembre a Imola con una monoposto 2018.
    Tsunoda poi sarà anche in pista ai rookie test di Abu Dhabi, in programma a metà dicembre, dopo l’ultima gara del mondiale F1 2020.
    Nonostante l’annunciato disimpegno di Honda, il pilota giapponese ha convinto i vertici di Red Bull sulla sua consistenza. Tsunoda prenderà il posto di Daniil Kvyat.
    Secondo pilota con una probabilità molto alta di fare il suo debutto nella massima serie nel 2021 è uno dei giovani piloti della Ferrari Driver Academy: Mick Schumacher o Callum Ilott. Ferrari infatti porterà in Formula 1 il primo pilota in classifica della FDA, qualora il piazzamento non vada oltre il 2° posto finale nel mondiale F2. Nel momento in cui vi scriviamo, il pilota tedesco occupa la prima posizione in classifica (191 punti) e precede l’inglese di 22 lunghezze a 4 gare dalla fine del campionato.
    Sia Schumacher che Ilott avrebbero dovuto esordire in una sessione di prove libere in Germania ma il maltempo ha impedito al tedesco di girare con Alfa Romeo e all’inglese con Haas.
    I due giovani piloti del programma Ferrari avranno presto una seconda chance, prima di disputare comunque i rookie test ad Abu Dhabi. Per quell’occasione però la decisione sarà ormai presa.
    Qualora sia Schumacher il “vincitore” del sedile in F1, l’intenzione di Ferrari è quello di indirizzare il figlio di Michael in Alfa Romeo al fianco di Kimi Raikkonen che dovrebbe annunciare a breve la sua decisione di proseguire un altro anno con il team italo-elvetico.
    Qualora invece sia Ilott ad avere la meglio sul tedesco, la Ferrari opterebbe per un percorso da terzo pilota in Haas per il 2021 per poi portarlo in Alfa Romeo da titolare nel 2022.
    Il destino di Schumacher è strettamente connesso a quello di Antonio Giovinazzi che potrebbe perdere il sedile in Alfa Romeo. In questo scenario la Ferrari proverebbe a “consigliare” il pilota italiano alla Haas ma non potrebbe però in nessun modo influire sulla decisione finale del team americano.
    Parlando di Haas, la volontà della proprietà è quella di cambiare tutti e due gli attuali piloti e di avere una line-up con un esperto e un giovane. L’attuale short list, che non è poi così corta, vede i nomi di Sergio Perez, Nico Hulkenberg, Antonio Giovinazzi, Daniil Kvyat a cui si potrebbero aggiungere sia giovani di talento che alcuni piloti con una consistente dote economica. LEGGI TUTTO