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    UFFICIALE: Davide Brivio sarà Racing Director del Team Alpine F1

    Davide Brivio assume la carica di Racing Director del Team Alpine F1 (ex Renault) e riporterà direttamente al CEO di Alpine Laurent Rossi.

    Il Team Alpine F1 ha comunicato oggi che Davide Brivio come Racing Director anche se, sempre all’interno della nota stampa dell’ex Team Renault, si legge che il ruolo specifico e soprattutto le responsabilità del manager italiano ex Suzuki MotoGP, saranno rese note nelle prossime settimane.
    La cosa certa è che Brivio entra ufficialmente a far parte del team anglo-francese che vedrà quest’anno il ritorno di Fernando Alonso al fianco del confermato Esteban Ocon. Il manager italiano sarà un diretto riporto dell’Amministratore Delegato di Alpine, Laurent Rossi.
    Qui sotto il post su twitter del “nuovo” account ufficiale del Team Alpine F1.

    Davide Brivio joins Alpine F1 Team as Racing Director
    We are delighted to confirm Davide Brivio will strengthen our team ahead of the 2021 FIA Formula One World Championship season.
    His specific role and responsibilities will be announced in the coming weeks.
    [1/2] pic.twitter.com/DKsMzFzea5
    — Alpine F1 Team (@AlpineF1Team) January 17, 2021 LEGGI TUTTO

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    F1, Eddie Jordan: Mercedes non è disposta a pagare quanto richiesto da Lewis Hamilton

    Eddie Jordan interviene su uno degli argomenti caldi del momento ovvero il mancato rinnovo di Lewis Hamilton con il Team Mercedes F1. Dopo le recenti dichiarazioni di Arturo Merzario, anche Eddie Jordan ha voluto commentare il ritardo dell’annuncio del rinnovo da parte del sette volte campione… L’articolo F1, Eddie Jordan: Mercedes non è disposta a […] LEGGI TUTTO

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    Presentazione Ferrari F1 2021: la SF21 sarà svelata online giovedì 11 marzo

    La presentazione della nuova Ferrari F1 2021 dovrebbe avvenire online giovedì 11 marzo. Il nome della monoposto di Leclerc e Sainz è già noto: Ferrari SF21. A Maranello si stanno ultimando i lavori per chiudere il progetto della nuova Ferrari SF21 per il mondiale 2021 di Formula 1. La pianificazione… L’articolo Presentazione Ferrari F1 2021: […] LEGGI TUTTO

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    F1 2021: Lo squadrone dei motorizzati Mercedes fa davvero paura!

    La stagione di Formula 1 2021 si prospetta transitoria, interlocutoria. Un Mondiale, sotto certi aspetti, spento sul nascere dai fiacchi regolamenti tecnici ma che, sotto altri, può costituire una vera e propria sorpresa. Attenzione, quindi, a dare tutto per scontato e deciso.
    In attesa delle presentazioni delle vetture e dei soli (insufficienti) tre giorni di test collettivi in quel di Sakhir, possiamo ragionare attorno ad un dato che — in attesa di dar fuoco alle polveri — appare evidente. Il dato è presto detto: il teorico strapotere dei motori Mercedes.
    La Casa della stella a tre punte ha allestito un autentico squadrone. I motoristi di Brixworth, infatti, forniscono i propri V6 Turbo ibridi Mercedes M11 EQ Performance a tre scuderie che si issano o vogliono issarsi ai vertici delle classifiche: il Mercedes AMG Petronas F1 Team, il McLaren F1 Team ed il neonato Aston Martin F1 Team.
    La potenza di fuoco del team che affida le proprie monoposto a Lewis Hamilton e Valtteri Bottas necessita di ben poche presentazioni. Le Mercedes F1 W12 saranno, verosimilmente, le monoposto da battere. Difficile che le vetture tecnicamente curate tra Brackley e Brixworth palesino un tanto imprevedibile quanto clamoroso calo di prestazioni rispetto alle monoposto iridate del recente passato.
    L’Aston Martin F1 Team si pone subito all’attenzione. Un Marchio il quale, di certo, non è entrato in F1 solo per fare presenza, sebbene di Aston Martin non ci sia nulla. La scuderia, come noto, altro non è che il team Racing Point ma con nuovo nome. I piloti sono il confermato e in netta crescita Lance Stroll ed il quattro volte iridato Sebastian Vettel, reduce da una ultima annata in Ferrari a dir poco complicata. Una squadra, pertanto, che vuole giocare duro e ambire ai piani alti grazie al sempre più convincente canadese e al campione tedesco in cerca di rivalsa.
    La scuderia Racing Point ha condotto un 2020 da incorniciare. La controversa “Mercedes rosa” (ossia la Racing Point RP20-Mercedes) si è dimostrata vettura costantemente competitiva. Sergio Perez ha chiuso il Mondiale Piloti al 4° posto (125 punti), Lance Stroll all’11° (75 punti) ma ottenendo risultati sempre importanti. Nico Hulkenberg, infine, chiamato a sostituire in tre GP i piloti titolari (causa positività al Covid-19 dapprima di Perez, quindi di Stroll), è bravo a raccogliere punti preziosi e a centrare un ottimo 3° tempo in occasione del 70th Anniversary Grand Prix.
    Penalizzazioni alla mano, Racing Point ha totalizzato 195 punti, chiudendo al 4° posto il Mondiale Costruttori. Un risultato eccezionale.
    4 podi complessivi (compresa la vittoria di Perez al GP di Sakhir), 1 pole-position (Stroll, GP di Turchia): l’Aston Martin F1 Team riparte da questi exploit. Al livello tecnico, probabilmente, la nuova Aston Martin sarà l’ideale prosecuzione della già valida RP20.
    Mercedes, grazie ad un team dal nome altisonante e blasonato, ambisce a monopolizzare le prime posizioni di schieramento e gara.
    Il terzo asso in mano al motorista anglo-tedesco è rappresentato dalla McLaren. La scuderia di Woking merita un approfondimento a parte.
    La McLaren, abbandonando dopo tre stagioni i motori Renault, torna alle motorizzazioni Mercedes. Era il 1995 quando nasceva il sodalizio McLaren-Mercedes. I V10 Ilmor/Mercedes FO 110, in quell’anno, azionavano le McLaren Mp4/10, Mp4/10B e Mp4/10C. Il binomio McLaren-Mercedes partorisce tre titoli mondiali Piloti: Mika Häkkinen (1998-1999, McLaren Mp4/13 e Mp4/14) e Lewis Hamilton (2008, McLaren Mp4/23).
    Il sodalizio McLaren-Mercedes ha sinora prodotto 78 vittorie, 76 pole-position e 231 podi in 351 GP. La MCL35M — questo il nome della nuova vettura affidata in questo 2021 a Daniel Ricciardo e Lando Norris — saprà riallacciare quel vittorioso filo interrotto più di un decennio fa?
    Senza dubbio, la McLaren MCL35M è la vettura che, rispetto al 2020, mostra i più macroscopici cambiamenti. La monoposto nata sotto la direzione tecnica di James Key, infatti, è la sola in questo 2021 ad aver cambiato motorizzazione. Un cambiamento sostanziale, importante, profondo, finalizzato ad incrementare la costanza di rendimento di una vettura — la MCL35 del 2020 — in chiara crescita.
    La McLaren MCL35 costituisce la principale variabile del prossimo Mondiale di F1. Le aspettative sono alte ma non basta installare un motore vincente per tornare, appunto, a vincere. I temi da affrontare in fase progettuale sono molteplici: l’adozione di un nuovo propulsore, infatti, richiede sempre specifici adattamenti e altrettante integrazioni. La progettazione della MCL35M potrebbe aver richiesto più sforzi di quanto la sigla — in continuità col 2020 — possa fare immaginare.
    Mercedes, dunque, può fare affidamento su uno schieramento di vetture sulla carta assai competitivo. Alle Mercedes, Aston Martin e McLaren si aggiungono, infine, le due Williams, in lento ma progressivo miglioramento. Otto, dunque, le monoposto motorizzate Mercedes in questo 2021. Alle spalle della Mercedes, ecco la Ferrari, con sei vetture (2 Ferrari, 2 Sauber/Alfa Romeo, 2 Haas).
    Honda, al suo ultimo anno in F1 (per ora…), può avvalersi delle (sulla carta) competitive Red Bull RB16B affidate a Max Verstappen e Sergio Perez e delle Alpha Tauri AT02, scuderia reduce da un 2020 assai positivo.
    Renault, infine, fa affidamento solo ed esclusivamente sulle due Alpine A521 iscritte sotto le insegne dell’Alpine F1 Team e affidate rispettivamente al rientrante Fernando Alonso ed Esteban Ocon. La power unit Renault sembra non andare di moda tra le scuderie clienti benché abbia palesato, nel 2020, evidenti segni di miglioramento.
    La sfida numerica e tecnica, dunque, vede in vantaggio la Mercedes. Del resto, stiamo parlando di un motorista che, nell’ultimo decennio abbondante di F1, ha conquistato ben nove titoli Piloti con McLaren (2008), Brawn GP (2009) e Mercedes (dal 2014 al 2020).
    A Ferrari, Honda e Renault l’onore e l’onere di tentare di arginare, e piegare, lo squadrone Mercedes. LEGGI TUTTO

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    Girls on Track: concluso a Fiorano il Camp del programma FIA

    Si è concluso presso la pista di Fiorano il Camp decisivo del programma FIA “Girls on Track – Rising Stars”, l’iniziativa voluta dalla FIA Women in Motorsport Commission, in collaborazione con la Ferrari Driver Academy (FDA), che ha come obiettivo promuovere l’automobilismo femminile e supportare le ragazze di maggior talento di età compresa fra i 12 e i 16 anni nel loro percorso verso una carriera da pilota professionista.
    Finale in Formula 4
    Sono state cinque intense giornate, nelle quali le protagoniste hanno vissuto una full immersion nell’universo dell’Academy. Proprio come accade per ogni ragazzo candidato ad entrare a far parte del programma dedicato ai giovani piloti della Casa di Maranello, Julia Ayoub, 15 anni; Antonella Bassani, 14; Doriane Pin e Maya Weug, entrambe 16, sono state impegnate in una serie di prove di valutazione che hanno messo alla prova le capacità reattive e di resistenza di ciascuna, le loro attitudini, le caratteristiche fisiche e la predisposizione mentale alla gestione di una vita sportiva intensa, dentro e fuori la pista. Le ragazze si sono anche cimentate al simulatore e nelle ultime due giornate si sono dedicate unicamente alla guida in pista a Fiorano, al volante di una monoposto di Formula 4 equipaggiata con gomme Pirelli identiche a quelle in uso nel campionato italiano. Il fornitore di pneumatici ha voluto onorare il programma portando una gomma celebrativa che è stata firmata da tutti i protagonisti, tra cui il Team Principal della Scuderia Ferrari, Mattia Binotto, il direttore sportivo Laurent Mekies, il responsabile di FDA, Marco Matassa e la presidente della FIA Woman in Motorsport Commission, Michèle Mouton. Alle ragazze non ha fatto mancare il proprio supporto nemmeno il nuovo pilota della Scuderia, Carlos Sainz, che nella giornata di giovedì le ha volute incontrare per conoscerle e incoraggiarle personalmente.
    La scelta
    Il Camp che è terminato oggi è l’atto conclusivo di un lunghissimo cammino, che ha visto il gruppo iniziale di ragazze, indicate da 145 differenti autorità nazionali, ridursi progressivamente, attraverso diversi momenti di selezione avvenuti in Francia, al Circuit Paul Ricard, fino ad arrivare alle quattro finaliste. A fine giornata, le protagoniste hanno fatto ritorno alle proprie abitazioni e ora aspettano di conoscere le decisioni della commessione tecnica della Ferrari Driver Academy. Gli esperti si riuniranno nei prossimi giorni per analizzare nei dettagli le performance delle ragazze nelle varie prove per valutare e decidere chi sarà la più completa e pronta per entrare a far parte della FDA.
    Annuncio in direttaLa proclamazione della vincitrice, che avrà dunque la possibilità di entrare a far parte dell’Academy di Maranello, avverrà in diretta sulle piattaforme social della Ferrari Driver Academy e della FIA Women in Motorsport Commission venerdì 22 gennaio alle ore 16.30. LEGGI TUTTO

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    F1 2021: Tutte le novità e gli sviluppi che vedremo sulla nuova Ferrari SF21

    La Scuderia Ferrari, reduce da un 2020 buio e da uno degli anni più scarsi in termini di risultati della sua storia, già da mesi è proiettata alla stagione 2021
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    Le indiscrezioni che si hanno in merito alla vettura che Ferrari porterà in pista nel 2021 sono molte. Molti sono anche i dubbi riguardo al fatto che nell’arco di una stagione, senza stravolgimenti regolamentari, Ferrari possa tornare al vertice della F1.
    Il nome della nuova macchina di Maranello, ovvero SF21, è una delle poche certezze che si hanno al momento riguardo la prossima stagione della Ferrari. Per via dei regolamenti attuati dalla Federazione in ambito tecnico-sportivo, con i vari congelamenti di alcune delle più importanti componenti di una monoposto, la SF21 erediterà buona parte vecchia SF1000 del 2020. Questo non potrà annullare tutti i problemi di performance riscontrati lo scorso anno e qualora la nuova monoposto sarà in grado di lottare per il podio, questo potrà considerarsi un grande risultato ottenuto dai tecnici della rossa.
    Nonostante i congelamenti, altre parti della vettura, come aerodinamica e Power Unit, lasciano più libertà agli ingegneri guidati da Mattia Binotto e David Sanchez (capo degli ingegneri) per recuperare competitività. Soprattutto il nuovo Power Unit, vero punto debole della vecchia vettura, dovrà consentire quello step prestazionale per tornare a livelli più alti di classifica.
    Ci sono anche i due gettoni, messi a disposizione della Federazione, per modificare quelle componenti omologate con la SF1000 la scorsa stagione fra giugno e settembre, e che saranno ereditate dalla SF21. A “condire” il lavoro degli ingegneri ci sarà da interpretare al meglio i nuovi limiti a fondo, diffusore e prese dei freni posteriori, imposti dalla Federazione per ridurre lo stress meccanico sulle gomme Pirelli e non rivedere i problemi occorsi nell’ultimo GP di Gran Bretagna.
    È lecito chiedersi dunque quali potrebbero essere le modifiche attuate sulla nuova Ferrari, dove saranno spesi i due gettoni concessi, e cosa aspettarsi dal nuovo Power Unit 065/2.
    FERRARI SF21: CHIAMATELA SF1000 “EVOLUZIONE”
    La Ferrari SF21 sarà sicuramente familiare alla vecchia SF1000, per via dei vari congelamenti. Più che una nuova monoposto, nel 2021 ancor più che negli anni passati, vedremo sostanzialmente una diretta evoluzione della vecchia monoposto 2020. Potrebbe essere definita come una “SF1000 versione B”, o “SF1000 2.0”.Con macchine ereditate direttamente da quelle della stagione pregressa, è chiaro che uno sconvolgimento dei valori in campo non è auspicabile. Tuttavia, grazie alle proprie risorse umane e economiche, Ferrari avrà maggior chance di recuperare terreno rispetto a dirette concorrenti come Aston Martin, Mclaren e Renault, che nello sviluppo tendono un po’ a plafonare la curva di miglioramento delle loro monoposto.
    GETTONI PER RIVEDERE L’AERODINAMICA DEL RETROTRENO
    Una scelta importante, che verterà sulla progettazione e sviluppo della Ferrari SF21, riguarda la modifica di una o più parti omologate la scorsa stagione, che i tecnici della rossa potranno decidere di modificare per il 2021, spendendo i gettoni richiesti.Le componenti facenti parte delle cosiddette HC (Homologated Components) hanno natura prettamente meccanica, e sono principalmente: il telaio, il sistema di raffreddamento, l’impianto frenante, la scatola del cambio, parti interne delle sospensioni, e le strutture di impatto.Quasi sicuramente i gettoni concessi verranno spesi dalla Ferrari per omologare parti della SF21 già al debutto, e non aspettare qualche Gran Premio della stagione futura per individuare l’area di sviluppo.Indiscrezioni uscite da Maranello, e da addetti ai lavori, hanno lasciato intendere fortemente che Ferrari ha programmato l’omologazione di una nuova scatola del cambio, la quale richiede la spesa di tutti e due i gettoni per l’approvazione dei tecnici FIA. Una nuova scatola del cambio potrebbe anche aiutare a rivedere gli attacchi della sospensione posteriore (a patto di non cambiare barre, molle e altre parti interne), riducendo gli ingombri del retrotreno.Lo scopo degli ingegneri è quello di rivedere l’aerodinamica al retrotreno, molto instabile la passata stagione e con tendenza allo stallo, che creava non pochi problemi di guida ai piloti sulla SF1000. Arretrare il triangolo della sospensione, come fatto da Mercedes e Red Bull per ricreare una sorta di doppio diffusore con la carenatura del braccetto inferiore, potrebbe essere uno spunto importante da cui partire per intendere quale potrebbe essere l’area riguardante le modifiche principali.
    NIENTE MUSO STRETTO SULLA SF21
    La spesa di entrambi i gettoni per rivedere il posteriore non permetterà a Ferrari di adottare sulla SF21 il tanto agognato muso stretto in stile Mercedes. L’implementazione di un muso stretto (come fatto ad esempio da Mclaren, Renault e Red Bull), e che è ormai la nuova “moda” degli ingegneri per gestire i flussi d’aria all’avantreno, richiede la modifica della struttura di impatto anteriore, omologata a settembre del 2020.
    La struttura deformabile anteriore, che alloggia proprio all’interno del muso che la avvolge come una sorta di involucro, è stata progettata per alloggiare il muso largo “vecchia scuola” della SF1000. Di conseguenza, essa non è idonea per l’implementazione di un frontale in stile Mercedes.

    Ferrari, nel corso del 2020, pare abbia tentato di omologare un musetto stretto entro l’ultima data utile di metà settembre 2020, tuttavia senza riuscire a superare il crash test, o ricevere riscontri positivi sull’aerodinamica dalle simulazioni al CFD. Il tentativo era semplicemente quello di omologare una nuova struttura anteriore “da muso stretto”, buy-passando un’eventuale spesa di gettoni per una rivisitazione futura.A riguardo, un esempio lampante della questione è stata la Mclaren, che ha omologato il nuovo musetto nel corso delle prove libere 1 del GP di Toscana, coincidente esattamente con il termine ultimo per l’omologazione di una nuova struttura di impatto frontale.
    RECUPERARE IL CARICO AERODINAMICO PERDUTO CON I NUOVI REGOLAMENTI
    Una chiave di lettura importante potrebbe essere l’interpretazione dei nuovi vincoli aerodinamici che limiteranno la deportanza nella zona posteriore della vettura. La FIA ha dettato nuove direttive tecniche per salvaguardare l’integrità delle gomme Pirelli, che costringeranno gli ingegneri a tagliare in diagonale una porzione del fondo. Questo andrà ad abolire sostanzialmente l’effetto di sigillo aerodinamico che gli ingegneri andavano a ricercare sulle monoposto 2020, per energizzare il diffusore e ridurre la resistenza aerodinamica indotta.
    A questo va aggiunta la riduzione delle dimensioni delle derive interne al diffusore e delle winglet a sbalzo dalle prese dei freni. Lo scopo di tutto è quello di limitare l’aerodinamica globale delle vetture 2021 di un 10% rispetto al 2020, alle quali si aggiunge anche un aumento del peso minimo alle verifiche tecniche.Ferrari nel corso del finale di stagione 2020 è stata molto attiva a riguardo, e ha già testato in pista delle diverse pre-cofigurazioni di queste parti aerodinamiche, adattandole alla monoposto 2020. Sono stati provati due fondi diversi fra Portimao e Abu Dhabi, con l’ultima versione vista nelle libere della gara conclusiva del 2020 che presentava già caratteristiche tecniche interessanti, non limitate alla pura interpretazione regolamentare. Per regolamento il fondo nel 2021 sarà più rigido, e ti test in termini di flessione da parte della FIA alle verifiche tecniche saranno più severi.
    Grande lavoro è stato svolto anche nei test per giovani piloti sempre ad Abu Dhabi, dove sono state effettuate delle raccolte dati con fondo, diffusore, e prese dei freni in ottica 2021, montando sul retrotreno i famosi “rastrelli”, gli stessi usati nelle libere a Yas Marina, con i tubi di pitot per raccogliere dati sull’andamento dei flussi con le modifiche aerodinamiche al posteriore.Molto importante sarà compensare la perdita di carico aerodinamico al posteriore, con interventi di riequilibrio della monoposto nell’asse anteriore. Ridurre il drag mostrato dalla SF1000 è un altro focus importante degli ingegneri di Maranello, che dovranno fare un passo indietro al 2019, tornando ai livelli di efficienza aerodinamica della SF90.
    IL VERO STEP POTREBBE VENIRE DAL POWER UNIT 2021
    La vera rivoluzione tecnica per la Ferrari SF21 dovrebbe arrivare dalla riprogettazione del Power Unit, già al banco di prova dagli inizi di novembre. La riprogettazione riguarda sia la parte endotermica, che l’Energy Store, con particolare attenzione a gli scarichi: Per regolamento la parte endotermica vedrà la revoca dell’obbligo nell’utilizzo della wastegate. Questo permetterà di avere più libertà nella progettazione della turbina, e nella gestione dei gas di scarico.
    La parte su cui si è incentrato principalmente il lavoro dei motoristi riguarda il sistema di iniezione e di gestione della benzina in camera di combustione: L’accordo segreto stipulato lo scorso anno fra Ferrari e FIA, che aveva portato sostanzialmente all’adeguamento regolamentare del Power Unit Ferrari nel 2020, ha fatto sì che la scuderia italiana perdesse la supremazia in campo Power Unit, raggiunta a fine 2019. L’implementazione del doppio flussimetro, e le limitazioni nell’uso di oli additivi, hanno annullato i punti di forza del motore Ferrari rispetto ai rivali. La FIA, con l’obbligo di una mappatura unica per qualifica e gara, e le limitazioni nelle quantità di oli per il 2021, sta tentando di livellare le performance fra i vari motoristi, annullando soprattutto lo strapotere Mercedes mostrato la scorsa stagione.
    Ci sono dunque alcuni presupposti per far sì che Ferrari possa mettere agli atti pratici in pista un Power Unit nettamente migliore già nel 2021.
    Il Power Unit Ferrari 2021 sembra promettente, e già pronto a fornire 30 cavalli di potenza in più rispetto all’ultima specifica utilizzata nel 2020. A dar manforte sulla bontà del motore Ferrari già dal 2021, è stata l’apertura a favore dei congelamenti del Power Unit per gli anni venturi da parte del team principal Mattia Binotto.Per recuperare il gap dal Power Unit Mercedes, tuttavia, servirà più che un singolo inverno di lavoro e qualche ritocco ai regolamenti tecnici. LEGGI TUTTO

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    F1, Charles Leclerc è risultato positivo al Covid

    Charles Leclerc, pilota della Ferrari, è risultato positivo al COVID-19. Lo ha fatto sapere oggi la stessa Scuderia di Maranello attraverso una breve nota diramata sui profili social del Team.
    Nell’ambito dei protocolli della squadra, Leclerc è controllato regolarmente e ieri il suo ultimo test ha dato purtroppo esito positivo. Il pilota monegasco ha così informato il team immediatamente e ha avvertito tutte le persone con le quali è stato in contatto negli ultimi giorni, si legge sempre nel comunicato della Ferrari
    Le sue condizioni al momento sono buone: Leclerc accusa lievi sintomi ed è in autoisolamento nella sua abitazione di Monaco. LEGGI TUTTO