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    Gp Miami F1 2025, le pagelle: McLaren invincibile, Williams in crescita, Ferrari a picco

    2025 Miami Grand Prix, Wednesday – Richard Pardon

    Tra pioggia, incidenti e team radio infuocati, il Gran Premio di Miami ha regalato diverse emozioni, suddivise tra la Sprint Race e la gara di domenica. Un fine settimana dominato in lungo e in largo dalla McLaren, trionfante con Oscar Piastri e Lando Norris, capaci di rifilare distacchi abissali alla concorrenza. A partire da George Russell, terzo con una gara intelligente e abile a resistere agli attacchi di Max Verstappen, coriaceo e commovente nella lotta contro i papaya, ma tuttavia giù dal podio. Ottimo fine settimana per Kimi Antonelli: nonostante dei risultati un po’ condizionati dalla sfortuna, resterà nella memoria la storica prima pole position (seppur nella Sprint) della sua carriera, prima volta per un italiano dal 2009. Molto bene anche la Williams, in netta crescita nonostante gli sviluppi già interrotti. Ma questo weekend passerà alla “storia” anche per il crollo definitivo della Ferrari, umiliata dalle sue stesse componenti. Questo e molto altro nelle pagelle del Gran Premio di Miami.
    VOTO 9 ALLA MCLAREN, DOMINANTE E SENZA RIVALI
    Finalmente, ecco il reale potenziale della McLaren. Per un motivo o per un altro, finora non si era mai visto. Ma a Miami, va in scena un vero e proprio show a tinte papaya. Nella Sprint o in gara, sul bagnato o sull’asciutto, il team di Woking ha dimostrato una superiorità imbarazzante sulla concorrenza, umiliata con distacchi abissali. L’unico appunto resta sulla gestione non ottimale in qualifica, dove la macchina paga il suo deficit in termini di velocità di punta. Ma è solo un dettaglio, a fronte di uno strapotere di questo tipo. E per la cronaca: la bilancia inizia a pendere con un certo peso dalla parte di Oscar Piastri. Sarà corsa a due.
    VOTO 8 A ANTONELLI, BRAVO E SFORTUNATO
    Tanto bello quanto sfortunato il fine settimana di Andrea Kimi Antonelli sul circuito di Miami. Il pilota bolognese si è rivelato velocissimo sin dal venerdì, come testimonia la magica pole position conquistata nelle Shootout Qualifying, prima volta nella sua carriera e primo italiano a riuscirci dopo Giancarlo Fisichella nel 2009. Ancora in qualifica, stavolta al sabato, Kimi si conferma competitivo ai massimi livelli, artigliando un grande 3° posto. Tuttavia, sia nella Sprint Race che nella gara domenicale la sfortuna ha presentato il conto: il sorpasso al limite di Piastri in partenza, l’incidente con Verstappen ai box, la Virtual Safety Car dopo la sosta… Episodi che, alla fine, hanno condizionato oltremodo un weekend che poteva essere indimenticabile. Ma la strada è quella giusta.

    VOTO 7 ALLA WILLIAMS, IN CRESCITA SENZA SVILUPPI
    Continua il trend positivo della Williams, in costante crescita nonostante la già annunciata assenza di sviluppi da qui alla fine della stagione. Il team di Grove si è esaltato sul circuito di Miami, trovando ottimi risultati sia sul giro secco che in gara (che fosse bagnato o asciutto). Un rendimento superiore anche a quello della derelitta Ferrari, al punto da trovarsi comodamente quarta forza in pista e neanche troppo distante da Red Bull e Mercedes. Difficile dire se il trend si manterrà su questi livelli, ma le sensazioni non possono che essere positive.
    VOTO 6 A VERSTAPPEN, CORIACEO MA INGENUO
    La sua forza è commovente, l’uomo che lotta contro la macchina. La testimonianza ne è l’ennesimo giro da alieno in qualifica, che gli vale la pole position. Ma talvolta, è più lungimirante accontentarsi al posto di tentare l’impossibile. La lotta tra Max Verstappen e la McLaren ha raggiunto picchi elevatissimi, con sorpassi, controsorpassi e duelli talvolta oltre il limite. Però, alla fine si è rivelato poco utile ai fini del risultato finale. Infatti, alla fine la classifica recita quarto posto al traguardo, alle spalle anche della Mercedes di George Russell. Tutto bello, ma altrettanto inutile.
    VOTO 5 A TSUNODA, ANCORA NON CI SIAMO
    Dalla sua promozione in Red Bull, sono pochissimi i sussulti offerti da Yuki Tsunoda. Il pilota giapponese anche a Miami ha vissuto un weekend opaco, senza mai dimostrarsi lontanamente al livello di Max Verstappen. Nella Sprint deve partire dal fondo, complice un grave errore del muretto che lo costringe all’eliminazione nella prima sessione. Leggermente meglio in gara alla domenica, dove chiude ai margini della zona punti e incappa anche in una penalità molto ingenua, per aver superato i limiti di velocità nella pit-lane. Insomma, non ci siamo ancora.
    VOTO 4 A DOOHAN, LA CORSA È GIA’ FINITA PER LUI
    Forse Flavio Briatore non ha tutti i torti: stare in Formula 1 vuol dire in automatico avere pressioni, e se non si ha la giusta forza mentale per affrontarle, manca la capacità di stare nel Circus. Anche a Miami, Jack Doohan deve fare i conti con errori e prestazioni mediocri, tanto in qualifica quanto (soprattutto) in gara. La sensazione sempre più tangibile è che ormai la sua breve avventura in Alpine sia già finita. Difficilmente lo rivedremo a Imola.
    VOTO 3 ALLA FERRARI, DESOLANTE E DISTRUTTA
    C’è modo e modo di affondare, ma la Ferrari ha scelto il peggiore. La figuraccia della Cina sembrava la peggiore possibile, e invece non avevamo ancora visto Miami. Ritrovarsi persino quinta forza in griglia è quasi l’ultimo dei problemi, paradossalmente. Ciò che fa davvero impressione è la totale discordanza tra un Team Principal che sta perdendo tutto il credito acquisito in questi anni, a suon di dichiarazioni imbarazzanti, e una coppia di piloti abbandonati al loro destino. Lo spettacolo indecoroso a suon di team radio tra Leclerc, Hamilton e i rispettivi ingegneri rimarrà a lungo nella memoria dei tifosi, avviliti e privi anche dell’ultimo briciolo di pazienza. Resettare tutto e rifondare. Di nuovo. LEGGI TUTTO

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    F1, l’italiano Kimi Antonelli centra la pole a Miami. Scommessa vinta per Toto Wolff

    2025 Miami Grand Prix, Wednesday – Richard Pardon

    Andrea Kimi Antonelli partirà davanti a tutti nella gara Sprint del Gran Premio di Miami che si correrà oggi alle 18:00, ora italiana. Il diciottenne pilota italiano della Mercedes ha messo tutti in fila, nella sessione di qualifiche di ieri a cominciare dalle due McLaren di Lando Norris (+0″045) ed Oscar Piastri (+0″100).
    Oltra alle due favorite alle vigilia, Antonelli, sul giro secco a Miami, ha saputo far meglio di Max Verstappen (+0″255), del compagno di squadra George Russell (+0″309) e delle due Ferrari di Charles Leclerc (+0″326) e Lewis Hamilton (0″548).
    In una qualifica “pulita”, non condizionata da episodi particolari in pista, il diciottene pilota italiano ha piazzato la zampata del campione. Alla sua sesta partecipazione nel mondiale di Formula 1, Antonelli ha saputo dimostrare di che pasta è fatto, lanciando un chiarissimo messaggio al suo compagno di squadra, agli altri piloti del Circus, alla sua squadra e a tutti gli amanti di questo sport.
    SCOMMESSA VINTA PER TOTO WOLFF
    Kimi Antonelli rappresenta una scommessa vinta per Toto Wolff e la Mercedes. Il CEO e Team Principal del team anglo-tedesco ha voluto puntare tutto sul giovane pilota italiano, dopo che Lewis Hamilton gli ha comunicato la decisione di andare in Ferrari. Wolff, rischiando non poco, ha messo subito in macchina Antonelli, dopo avergli fatto bruciare alcune tappe sia in F2, dove ha corso un solo anno, che soprattutto in F3 dove non ha mai corso!
    Erano in tanti a dire che il giovanissimo Kimi avrebbe avuto bisogno di più tempo per familiarizzare con le monoposto, avrebbe avuto bisogno anche di qualche vittoria importante nei campionati di F3 e di F2 dove ha raccolto sicuramente meno di quanto avrebbe potuto. Ma il salto in Formula 1 era alla sua portata e, alla fine, ha avuto ragione il grande Toto.
    LA STAGIONE DI KIMI ANTONELLI IN F2 (2024)La stagione di Antonelli in F2 si è rivelata un po’ più difficile del previsto. Il bolognese ha corso con Prema chiudendo al sesto posto, a oltre cento punti di ritardo dal vincitore Gabriel Bortoleto, anch’egli in Formula 1 quest’anno con Sauber.
    Nelle sue prime quattordici gare disputate raccolse solo due quarti posti a Imola e a Montecarlo come migliori risultati. La prima vittoria arrivò nella gara sprint di Silverstone dove, partito dalla pole grazie all’inversione di griglia, dominò la gara, disputata sotto la pioggia. La sua seconda vittoria arrivò nella Feature Race all’Hungaroring: partito settimo, riuscì a recuperare grazie ad un ottimo stint con le gomme dure. Il suo terzo podio in F2 arrivò nella Feature Race di Baku, con un buon terzo posto. La stagione si chiuse come detto al sesto posto in classifica, terzo tra i Rookie ma con la firma sul contratto Mercedes per correre in F1 nel 2025.

    KIMI ANTONELLI, CONVINCENTE NELLE PRIME GARE IN F1, AL DI LA’ DELLA POLE DI MIAMI
    Ha raccolto punti preziosi, non ha commesso errori e soprattutto si è dimostrato subito all’altezza di una Formula 1 che di certo non è disposta a fare sconti a nessuno. In Mercedes, c’è da dire, lo hanno messo da sempre e soprattutto quest’anno, nelle migliori condizioni per far bene ma poi ci vuole testa, coraggio, determinazione, concentrazione, sangue freddo e tante altre doti per resistere nella giungla della pista del Circus! Lasciare i banchi di scuola e mettersi poi in macchina al fianco di Verstappen, Hamilton, Norris, Leclerc e via via tutti gli altri piloti che compongono la griglia di partenza di un Gran Premio di Formula 1, non deve essere certo facile. Kimi però ha dimostrato, sino ad ora, di essere pronto, di essere pronto per gareggiare ad armi pari con campioni più navigati.
    EVITIAMO “ETICHETTE”C’è chi è già pronto a trovare una nuova “etichetta” per bollare Antonelli, un po’ come avvenuto troppo prematuramente per Charles Leclerc con quel “predestinato” che si porta dietro (inutilmente) ormai da troppi anni. Ecco, evitiamo tutto questo, per il bene di Kimi e per il bene di questo sport che ha bisogno di volti e personaggi come il giovane pilota italiano ma anche del giusto supporto da parte di tutti per mettere un ragazzino nelle condizioni di crescere e far bene.
    Forza Kimi e forza Italia che finalmente ritrova un pilota per cui fare il tifo! LEGGI TUTTO

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    Lewis Hamilton e la difficile convivenza in Ferrari. Qualcosa si è già rotto?

    Hamilton – – credits: @Scuderia Ferrari Press Office

    Venerdì 7 aprile 2025, circuito di Shanghai: Lewis Hamilton firma la sua prima pole position al volante di una Ferrari che sembra volare nelle sue mani dopo un brutto inizio in Australia. Seppur si trattasse di una partenza al palo di una gara sprint, i tifosi si emozionano e scommettono che quella sarà la prima di una lunga serie di gioie. Il giorno dopo, infatti, arriva anche una schiacciante vittoria dell’inglese proprio nella gara sprint, dopo aver surclassato anche il suo compagno di squadra Charles Leclerc.
    Ecco, da quel momento in poi i weekend di Hamilton saranno quasi un calvario; mai a suo agio con la macchina e spesso sconfortato sin dalla vigilia, incapace di reagire e quasi sconfitto in partenza. Un pessimismo cosmico molto familiare al 7 volte campione del mondo che, soprattutto negli ultimi anni alla Mercedes, si è spesso rintanato in sé stesso, vittima di un’insofferenza mal celata.
    A sua parziale giustificazione, si tratta di una questione di motivazioni, una sindrome che spesso molti campioni anche del passato hanno attraversato. Lewis ha firmato con la Rossa proprio per provare ad estrarne, per dimostrare a sé stesso prima che al mondo intero di saper ancora combattere per il titolo.
    Certo è che, da queste prime gare, più che un centro riabilitazione questa esperienza sta prendendo i connotati di un’ulteriore accelerazione verso il declino. Sia morale che motivazionale. La Ferrari di questa prima parte di 2025 non sta facendo bene ad Hamilton ed Hamilton non sta facendo bene alla Ferrari. Un doppio disagio acuito anche dalle prestazioni sempre più da fenomeno di un compagno di squadra così incline alla sofferenza e al sacrificio come Charles Leclerc.

    Il monegasco sì che di macchine non competitive se ne intende. Proprio per questo, paradossalmente, Lewis è l’allievo e Charles il maestro. Nonostante i 40 anni dell’inglese e i 27 di Leclerc. Possiamo affermare con sicumera che uno come Hamilton non si aspettasse di soffrire un po’ con la Ferrari che non vince un titolo piloti dal 2007? Sarebbe azzardato, certo, ma forse non così tanto. Di certo gli eventi e il suo atteggiamento di queste prime gare non giocano a suo favore.
    Adesso sta al team guidato da Frederic Vasseur rialzare una stagione un po’ deprimente e dare ad Hamilton la macchina che si aspettava. Ma sta anche a Lewis prendere in mano la squadra da leader carismatico e gestire meglio i suoi alti e i suoi bassi psicologici. Perché questo matrimonio era partito con basi ben diverse, ma tutti sanno che gli sposi giurano di essere fedeli sempre, nella buona ma anche nella cattiva sorte. LEGGI TUTTO

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    Gp Miami F1, Vasseur fiducioso: “Vogliamo continuare a fare progressi”

    Alla vigilia del Gran Premio di Miami, Fred Vasseur ha rilasciato delle dichiarazioni ottimistiche in vista del fine settimana made in USA.Fred Vasseur – Credits: @Scuderia Ferrari Press Office

    Il Team Principal della Scuderia Ferrari, alla vigilia del sesto appuntamento stagionale, ha rilasciato oggi le prime dichiarazioni alla stampa: “Dopo qualche giorno trascorso a Maranello, utile per analizzare i dati raccolti nella prima tripletta stagionale, siamo pronti per scendere in pista a Miami, una gara particolare per molti aspetti, nella quale noi avremo modo di celebrare un anno di collaborazione con il nostro title partner HP”.
    Le tute di Hamilton e Leclerc non avranno il classico colore rosso ma bianco-blu

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    — Scuderia Ferrari HP (@ScuderiaFerrari) April 30, 2025

    Parlando del fine settimana di Miami, caratterizzato dal formato Sprint, Vasseur ha poi aggiunto: “In Florida ci attende il secondo weekend Sprint della stagione, per il quale ci siamo preparati al meglio in fabbrica dal momento che avremo a disposizione soltanto un’ora di prove libere prima di andare in qualifica per la gara Sprint del sabato, e dunque il peso specifico del lavoro fatto al simulatore e nei briefing preparatori è ancora più elevato. Vogliamo continuare a fare progressi sul piano della prestazione, sull’onda delle incoraggianti prove offerte dalla SF-25 nelle gare di Bahrain e Gedda”. LEGGI TUTTO

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    Gp Miami F1: curiosità e numeri della gara made in USA

    Curiosità e numeri del Gran Premio di Miami di Formula 1 che si correrà sul tracciato del Miami International Autodrome il prossimo fine sittimana.

    La Formula 1 parte per il primo dei tre viaggi stagionali negli Stati Uniti, in vista del Gran Premio di Miami presso il Miami International Autodrome. Si tratta della sesta gara dell’anno e del secondo weekend Sprint.
    Il programma prevede quindi una sola sessione di prove libere, il venerdì alle 18.30 in Italia, prima delle qualifiche Sprint alle 22.30, che definiranno lo schieramento di partenza per la gara da circa cento chilometri del sabato alle 1.00, quattro ore prima delle qualifiche del Gran Premio vero e proprio (22.00). La gara, sulla distanza dei 57 giri (308,326 km) andrà in scena domenica alle 22.00, sempre ora italiana.

    Gp Miami F1: curiosità e numeri, powered by Ferrari
    7. I concessionari ufficiali Ferrari presenti in Florida, uno degli stati americani in cui la Casa di Maranello è più popolare: si tratta di Ferrari of Fort Lauderdale; Ferrari of Palm Beach; Ferrari of Miami; Ferrari Central Florida, sito a Orlando; Ferrari of Tampa Bay, che si trova a Palm Harbor; Ferrari of Naples e The Collection, situato a Coral Gables.
    17. I chilometri quadrati di superficie del complesso dell’Hard Rock Stadium, che ospita non solo la Formula 1 e le partite NFL (National Football League) dei Miami Dolphins e quelle NCAA (National Collegiate Athletic Association) dei Miami Hurricanes, ma anche un gran numero di concerti e l’importante torneo di tennis Masters 1000 maschile e femminile.
    30. La percentuale di giorni di pioggia che di solito cade a Miami nel mese di maggio. Tuttavia nella storia, pur giovane, del Gran Premio nessuna sessione, nemmeno di prove libere, è mai stata condizionata dall’acqua.
    305. Il prefisso telefonico storico di Miami nei suoi quartieri più centrali. Questo numero è diventato talmente iconico da essere ormai usato come sinonimo stesso della città. Se a Miami sentite dire a qualcuno che “ha chiamato il 305”, intende che ha telefonato a qualcuno in Central Miami.
    2784. I giri di pista in gara fin qui completati dalla partnership formata da Scuderia Ferrari e HP, che compie un anno proprio a Miami. In questo periodo sono state anche ottenute quattro vittorie, quattro pole position, due giri più veloci e ben 18 piazzamenti da podio. I punti conquistati sono fin qui 579. LEGGI TUTTO

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    F1, La Ferrari al Gp di Miami con una livrea speciale

    Per celebrare il primo anno di partnership con HP, le due Ferrari SF-25 scenderanno in pista a Miami con una livrea speciale. E i due piloti avranno tute bianco-blu.LECLERC Charles (mco), Scuderia Ferrari SF-25, portrait during the Formula 1 Louis Vuitton Australian Grand Prix 2025, 1st round of the 2025 FIA Formula One World Championship from March 14 to 16, 2025 on the Albert Park Grand Prix Circuit, in Melbourne, Australia – Photo Antonin Vincent / DPPI – credits: @Scuderia Ferrari Press Office

    La Formula 1 parte per il primo dei tre viaggi stagionali negli Stati Uniti, in vista del Gran Premio di Miami presso il Miami International Autodrome. Si tratta della sesta gara dell’anno e del secondo weekend Sprint.
    Il weekend di Miami segna il primo anniversario della collaborazione tra Scuderia Ferrari e HP nel ruolo di title partner. Per celebrare la ricorrenza, le due SF-25 scenderanno in pista con una livrea speciale, che sarà presentata oggi a Miami.

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    — Scuderia Ferrari HP (@ScuderiaFerrari) April 30, 2025

    La carrozzeria, svelata dai piloti titolari, Charles Leclerc e Lewis Hamilton, sollevando un telo sul quale i tifosi hanno avuto l’opportunità di lasciare messaggi dedicati grazie all’iniziativa “Messages of Forza” promossa da HP in occasione del primo anniversario con la Scuderia. LEGGI TUTTO

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    F1, Mercedes W13: le vere cause del flop del progetto “zeropod”

    Ricordate tutti la Mercedes W13 del 2022, la prima dopo il radicale cambiamento regolamentare che introdusse nuovamente l’effetto suolo sulle monoposto di Formula 1? Bene, quella vettura si presentò con un concept radicale “zeropod” ovvero con pance laterali ridottissime ma qualcosa tra simulazione, galleria del vento e pista non andò per il verso giusto. La direzione intrapresa dai tecnici della Stella a tre punte non era corretta. Con Scott Mansell e Willem Toet, a distanza di qualche anno, andiamo a scoprire cosa non funzionò!

    In questo articolo vi proponiamo oggi un’interessante spiegazione del perché un errore sia costato alla Mercedes il dominio in Formula 1. È una storia molto affascinante sulla galleria del vento del Team Mercedes che, fino all’anno prima, aveva dominato le scene del mondiale F1. Quando nel 2022 la F1 passò alle monoposto ad effetto suolo, la Mercedes si presentò con il suo radicale progetto “zeropod“. Sin dall’inizio però si capi che qualcosa non era andato per il verso giusto.
    Il progetto sembrava molto efficiente nelle simulazioni in galleria del vento ma in pista poi si rivelò tutt’altro. La causa principale di quel flop ce la spiega Scott Mansell, fondatore di Driver61 che con con Willem Toet, ex Aerodinamico di Benetton, Ferrari e Sauber che sono andati alla ricerca di cosa non andò per il verso giusto.
    Il problema ritengono sia stato principalmente il “rolling road” della galleria del vento, ovvero il tappeto mobile che scorre sotto la monoposto, una volta collocata nel wiind tunnel.

    Toet sostiene che:– Le gallerie del vento di F1 utilizzano tappeti mobili per simulare le condizioni della pista– Questi tappeti sviluppano modelli di usura nel tempo– Cambiamenti anche solamente dell’1% possono modificare i dati e portare a enormi differenze– Le squadre potevano contare su 40 test in galleria del vento alla settimana e il team campione del mondo anche di meno
    Mercedes fece quindi una scelta interessante, optando per un tappeto più liscio per ridurre l’usura e richiedere meno cicli di calibrazione. Una mossa dettata anche dal numero di ore in galleria del vento, inferiore a quello degli avversari. Quello che sulla carta poteva sembrare una mossa intelligente, si rivelò poi un “disastro”.
    Secondo Toet, la superficie più liscia creò uno strato limite aerodinamico più sottile rispetto a quanto poi avveniva in condizioni reali, il che significò che i dati della galleria del vento non corrispondevano alla realtà, una volta che la monoposto venne portata in pista. Il risultato? Due anni di lotta con il porpoising e con prestazioni incoerenti.
    La lezione, prosegue Mansell nel suo post su LinkedIn, è affascinante: a volte cercare di essere più efficienti (meno cicli di calibrazione) può portare a problemi più grandi su tutta la linea.Si tratta di un classico compromesso ingegneristico: efficienza a breve termine vs precisione a lungo termine (short-term efficiency vs. long-term accuracy).
    Anche le migliori squadre possono essere colte di sorpresa da decisioni apparentemente poco significative. E a Mercedes costò parecchio l’aver intrapreso una strada sbagliata all’inizio di un importante cambio di regolamento. LEGGI TUTTO

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    Le mescole Pirelli per Miami, uno step più morbido rispetto al 2024

    La terna di mescole selezionata da Pirelli per il Gran Premio di Miami è la stessa utilizzata due settimane fa in Arabia Saudita: C3 come Hard, C4 come Medium e C5 come Soft. Così come avvenuto a Jeddah, anche in questo caso si tratta di uno step più morbido rispetto alla stagione precedente.

    Il tracciato di Miami è stato costruito attorno all’Hard Rock Stadium ed è caratterizzato da un asfalto molto liscio che sottopone quindi i pneumatici a forze longitudinali e laterali medio-basse. Il degrado termico, anche in virtù di temperature prevedibilmente molto elevate – lo scorso anno si superarono sull’asfalto i 55° C -, sarà un fattore determinante.
    L’asfalto è stato rifatto nel 2023 ed è soggetto, come accade nei tracciati che vengono allestiti ad hoc per un Gran Premio, ad un progressivo e significativo aumento dell’aderenza man mano che le vetture girano in pista: in quest’occasione, ci sono due serie di supporto come la F1 Academy e la Porsche Carrera Cup North America.
    Mescole Pirelli Miami: così nel 2024
    Il Gran Premio di Miami è tradizionalmente una gara su una singola sosta e così è stato anche lo scorso anno.

    Per il primo stint è stata preferita la Medium (15 piloti su 20) per poi passare alla Hard, con soltanto un paio di scelte a favore della Soft, che ha comunque mostrato un livello di degrado relativamente ridotto.

    Tutte e tre le mescole – allora C2, C3 e C4 – hanno avuto differenze di prestazione piuttosto contenute. Sulla strategia – non in termini di sosta ma di finestra per il pit-stop – hanno influito una prima VSC poi trasformatasi in neutralizzazione piena. Sarà interessante vedere se lo spostamento verso un tris di mescole più morbido potrà avere un impatto sulle strategie, aprendo eventualmente la porta alla doppia sosta.
    Così come a Jeddah, anche a Miami ci saranno tre zone DRS al termine delle quali ci saranno anche le migliori opportunità di sorpasso della pista. Si possono raggiungere velocità di punta molto elevate sfruttando scia e DRS: nel 2024 Lance Stroll (Aston Martin) in gara arrivò a 355 km/h.
    Mescole Pirelli Miami – ANTEPRIMA LEGGI TUTTO