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    F1, Vasseur suona la carica: “Faremo di tutto per portare a casa il titolo”

    Le parole di Fred Vasseur, Team Principal della Scuderia Ferrari, alla vigilia del Gran Premio di Abu Dhabi, ultimo appuntamento del Campionato Mondiale 2024 di Formula 1 che assegnerà il titolo costruttori.VASSEUR Frédéric (fra), Team Principal & General Manager of the Scuderia Ferrari, portrait during the Formula 1 Pirelli United States Grand Prix 2024, 19th round of the 2024 Formula One World Championship from October 18 to 20, 2024 on the Circuit of the Americas, in Austin, United States of America – Photo Antonin Vincent / DPPI

    La Scuderia Ferrari arriva ad Abu Dhabi in corsa per conquistare il suo 17° campionato del mondo Costruttori al termine di quella che è comunque la migliore stagione dall’avvento dell’era ibrida, nel 2014.
    Non è la prima volta che la squadra arriva in corsa per il titolo all’ultima gara della stagione negli Emirati Arabi Uniti: nel 2010 c’era in palio il titolo piloti con Fernando Alonso e la giornata ebbe il sapore amaro della sconfitta.
    Anche i precedenti sulla pista mediorientale non sono favorevoli, visto che Yas Marina è, tra i circuiti sui quali la Ferrari non ha mai vinto, quella con più gare all’attivo. Questo weekend però, nel 16° Gran Premio di Abu Dhabi, la Scuderia Ferrari vuole provare a sfatare questo tabù anche se l’impresa è ardua: rimontare i 21 punti che la separano dalla McLaren in classifica.

    Qui sotto le parole di Fred Vasseur, Team Principal Scuderia Ferrari, alla vigilia dell’ultimo appuntamento di questa lunghissima stagione.
    “Per la prima volta da quando la Formula 1 è entrata nella sua era ibrida siamo riusciti ad arrivare a giocarci un titolo all’ultima corsa. Si tratta di un traguardo importante e questo weekend cercheremo di fare ancora di più. Certo, dobbiamo essere realistici, siamo matematicamente in corsa ma il titolo è molto difficile da raggiungere perché, anche se dovessimo chiudere primo e secondo potrebbe non bastare, visto che la McLaren vanta ben 21 punti di vantaggio e potrebbe accontentarsi di un terzo e un quinto posto. Le sfide tuttavia sono nel DNA di Ferrari e dunque ci vogliamo provare. Abbiamo preparato a fondo questo appuntamento, sappiamo che la qualifica avrà un ruolo fondamentale e che la nostra macchina è più performante in gara. Charles, Carlos e tutta la squadra daranno fino all’ultima goccia di sudore per provare a portare a casa il titolo”. LEGGI TUTTO

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    Ferrari, ad Abu Dhabi per (ri)entrare nella storia della Formula 1

    La Ferrari affronta l’ultima gara del mondiale 2024 di Formula 1 consapevole di poter conquistare il titolo costruttori. Non sarà facile, visti i 21 punti di ritardo dalla McLaren, ma una vittoria mondiale vorrebbe dire rientrare nella storia della Formula 1, sedici anni dopo l’ultimo titolo del 2008.SAINZ Carlos (spa), Scuderia Ferrari SF-24, portrait LECLERC Charles (mco), Scuderia Ferrari SF-24, portrait during the Formula 1 Rolex Australian Grand Prix 2024, 3rd round of the 2024 Formula One World Championship from March 22 to 24, 2024 on the Albert Park Circuit, in Melbourne, Australia – Photo Xavi Bonilla / DPPI

    E’ passato davvero tanto tempo da quel lontano 2008, anno che riporta nell’albo d’oro della Formula 1, il nome della Scuderia Ferrari.
    Ventuano lunghezze di ritardo e un massimo di 44 punti (25 + 18 + 1) a disposizione. La Scuderia di Maranello sarà chiamata a dare il massimo, il che vorrà dire cercare la vittoria, magari una doppietta, per poi guardarsi alle spalle e fare i conti con i punti della McLaren.
    Qualora Charles Leclerc e Carlos Sainz facessero bottino pieno, ai due piloti McLaren potrebbero bastare un quarto (12 punti) e un quinto posto (10 punti). Con la vittoria della Ferrari, a parità di punti il titolo andrebbe alla Scuderia italiana.

    Per la Ferrari la conquista del titolo non è una questione economica ma un sigillo storico che riporterebbe la Rossa nell’Olimpo del Circus della Formula 1. E allora, non molliamo fino alla fine, fino all’ultimo metro dell’ultima curva e poi, ovviamente, vinca il migliore! LEGGI TUTTO

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    Gp Qatar F1 2024, le pagelle: Verstappen insaziabile, Leclerc stoico, Zhou d’incanto, Norris irrecuperabile

    55 SAINZ Carlos (spa), Scuderia Ferrari SF-24, action during the Formula 1 Qatar Airways Qatar Grand Prix 2024, 23th round of the 2024 Formula One World Championship from November 29 to December 1, 2024 on the Lusail International Circuit, in Lusail, Qatar – Photo Florent Gooden / DPPI – credits: @Scuderia Ferrari Press Office

    Sul circuito di Losail si è disputato uno dei weekend più rocamboleschi di questa stagione di Formula 1. Basti pensare che dalla Sprint alla gara le gerarchie si sono diametralmente ribaltate, come testimonia il trionfo di Max Verstappen, dopo un sabato da dimenticare, dietro persino alla Haas. La corsa della domenica fa emergere nuovamente le differenze tra i grandi piloti e gli “onesti mestieranti”, come dimostra il secondo posto di un encomiabile Charles Leclerc, che tiene viva la corsa al titolo costruttori a una gara dalla fine della stagione. Eccezionale prestazione per Pierre Gasly (5°) e Guanyu Zhou, 8° e autore dei primi punti stagionali per la Sauber. Solido Alonso, mentre naufragano Norris e Hamilton, con il pilota della McLaren all’ennesimo errore stagionale. Questo e molto altro nelle pagelle del Gran Premio del Qatar.
    VOTO 9 A VERSTAPPEN, CAMPIONE INSAZIABILE
    Il suo weekend dopo l’anonima Sprint Race del sabato pomeriggio sembrava una triste via Crucis. E invece, ancora una volta, Max Verstappen risorge nel momento del bisogno. Solidissimo in qualifica e martellante in gara, come ai bei tempi del dominio Red Bull, il neo-quattro volte campione del mondo dimostra una volta di più il motivo per cui appartiene a una categoria diversa da quella dei suoi colleghi. Non avrà più nulla da chiedere al campionato, ma se pensate che non abbia ancora fame di vittorie, siete fuori strada. Insaziabile.
    VOTO 8 A LECLERC, L’ULTIMA SPERANZA FERRARISTA
    La Ferrari scesa in pista a Losail è stata indubbiamente la peggiore (in condizioni normali) degli ultimi due mesi. Le premesse per svegliarsi dal sogno iridato c’erano tutte, soprattutto dopo i risultati di Sprint e qualifiche. E invece, il team di Maranello deve ringraziare un monumentale Charles Leclerc. Che, senza acqua per tutta la corsa, con un motore ormai al limite e costretto a una strenua difesa, raccoglie molto più di quanto ipotizzabile grazie al 2° posto finale, e complice l’ennesima follia di Norris, permette alla SF-24 di riaccorciare a 21 punti il distacco dalla McLaren, a una gara dal termine. Il sogno può continuare.
    VOTO 7 A GASLY E ZHOU, PROTAGONISTI INATTESI
    Nella gara degli altri, sono per distacco i migliori in assoluto. Il francese dell’Alpine sembra letteralmente rivitalizzato dalla cura Briatore, e dopo gli exploit in Brasile e a Las Vegas (in qualifica), ecco un altro capolavoro in Qatar: 5° posto finale, con difesa perfetta dagli attacchi di Carlos Sainz. Ancor più eclatante, invece, l’impresa del pilota cinese, che con il suo 8° posto finale porta i primi punti stagionali alla Sauber. Un modo non banale per lasciare il team svizzero e (forse) la Formula 1.
    VOTO 6 AD ALONSO, FINALMENTE COMPETITIVO
    Il naufragio dell’Aston Martin conosce un breve intermezzo in Qatar, grazie alla buona settima piazza finale di Fernando Alonso. Al termine di una gara intelligente nella gestione e con quel pizzico di fortuna dovuto all’ingresso della Safety Car che ha permesso allo spagnolo di guadagnare diverse posizioni. Da lì, poi, deve solo badare a rimanere in pista e mantenere alta la concentrazione. Una piccola boccata d’ossigeno, nel bel mezzo di una crisi tecnica e di risultati che, oggi, sembra un pochino meno irreversibile di ieri.
    VOTO 5 A NORRIS, ENNESIMA FIGURA DA POLLO
    Per alcuni giri la McLaren ha accarezzato da vicino la possibilità di laurearsi campione del mondo con una gara di anticipo. Ma poi, a rovinare tutto ci ha pensato il solito Lando Norris. Il pilota inglese ne combina un’altra delle sue, non rallentando in regime di doppia bandiera gialla e beccandosi una penalità pesantissima (ma giusta): 10 secondi di stop/go. Risultato: da 2° a 10°, con una perdita enorme di punti sia nella classifica costruttori che in quella piloti (Leclerc è distante soltanto 8 punti). Ad Abu Dhabi la pressione sarà tutta sulle sue spalle: saprà reggerla?

    VOTO 4 A HAMILTON, TROPPO BRUTTO PER ESSERE VERO
    Se dall’altra parte del box George Russell prova a giocarsi le sue chance contro Ferrari, McLaren e Verstappen, Lewis sembra invece una triste controfigura del sette volte campione del mondo, relegato in posizioni poco lusinghiere. Chiaro, di testa sembra ormai aver staccato la spina da diverse gare. Ma la quantità di errori banali (su tutti, il jump start al via della gara di domenica) per una leggenda come lui, non lasciano dormire sonni tranquilli. Anche dalle parti di Maranello. Semplice assenza di motivazioni o l’inizio del declino?
    VOTO 3 A BEN SULAYEM, NEMICO DELLA FORMULA 1
    In una stagione che ha visto quattro macchine giocarsi la vittoria, e alla vigilia di un’altra che si preannuncia tra le più belle di sempre, stride parecchio la presenza di una figura come quella di Mohammed Ben Sulayem alla guida della Federazione. I suoi atteggiamenti da bulletto di quartiere, incurante delle istanze dei piloti e delle critiche di tutto il Circus, uniti ai licenziamenti e relativi avvicendamenti senza preavvisi anche in ruoli delicati, come la Direzione Gara, lo rendono completamente inadeguato a un contesto così in rapida evoluzione come la Formula 1. LEGGI TUTTO

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    F1, In Qatar il primo match point di McLaren per vincere il costruttori

    In Qatar, penultimo appuntamento del Campionato Mondiale 2024 di Formula 1, la McLaren avrà il primo match point, per vincere il costruttori.Lando Norris, McLaren F1 Team, in the cockpit

    Dopo il Gran Premio di Las Vegas, la Scuderia Ferrari ha recuperato 12 punti alla McLaren e, alla vigilia della weekend del Qatar, la Ferrari si trova a -24 dei rivali inglesi.
    608 punti sono quelli conquistati da Lando Norris ed Oscar Piastri; 584 quelli conquistati da Charles Leclerc, Carlos Sainz e Oliver Bearman.
    Il fine settimana in Qatar vedrà la Formula 1 impegnata nell’ultimo weekend con il formato sprint. Al di là però dei punti in palio, qualora McLaren dovesse portare il vantaggio sulla Ferrari a 44 punti, il team di Andrea Stella sarà matematicamente vincitore del mondiale costruttori.

    Ovviamente McLaren dovrà garantirsi un vantaggio analogo anche sul team Red Bull che ora ha un ritardo di 53 punti. LEGGI TUTTO

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    F1, Vasseur: “In Qatar ci sono in palio 59 punti. Mettiamocela tutta”

    Alla vigilia del Gran Premio del Qatar, penultimo appuntamento del Campionato Mondiale di Formula 1, Fred Vasseur ha parlato di come l’ultimo weekend con il formato sprint metta il palio 59 punti e di come la Ferrari si è preparata a questo decisivo round in ottica costruttori.VASSEUR Frédéric (fra), Team Principal & General Manager of the Scuderia Ferrari, portrait during the Formula 1 Aramco Gran Premio de Espana 2024, 10th round of the 2024 Formula One World Championship from June 21 to 23, 2024 on the Circuit de Barcelona-Catalunya, in Montmeló, Spain – Photo Eric Alonso / DPPI – credit: @Scuderia Ferrari Press Office

    “Nella seconda gara di questa ultima tripletta stagionale – ha commentato Vasseur – ci troviamo a gareggiare su un circuito che propone molti curvoni da alta velocità, caratteristica che sulla carta non gioca a nostro favore. Il GP del Qatar è l’ultimo stagionale con il formato Sprint, che tende a mettere in luce il lavoro che i team svolgono a casa dal momento che c’è solo una sessione di prove libere a disposizione”.

    La cura dei dettagli e l’ultimo sforzo da mettere in pista, i due temi cari al Team Principal della Scuderia Ferrari: “In palio ci sono 59 punti anche se non siamo noi quelli in condizione di poter fare calcoli. Dal canto nostro dobbiamo curare nei dettagli l’esecuzione e mettere Charles e Carlos in grado di sfruttare al meglio il potenziale delle loro SF-24. Il livello elevatissimo di questa Formula 1, soprattutto nelle ultime gare, ci ha dimostrato che ogni minimo dettaglio può fare la differenza e ribaltare anche gli scenari che sembrano più consolidati. È tempo per piloti, tecnici e squadra – tanto in pista che a Maranello – di produrre l’ultimo sforzo nelle due gare conclusive di questa stagione. Mettiamocela tutta”. LEGGI TUTTO

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    Come la Ferrari si prepara al Gp del Qatar F1, ultimo weekend sprint

    Come la Scuderia Ferrari si prepara al Gran Premio del Qatar 2024 di Formula 1, ultimo weekend con il formato sprint.Fred Vasseur – credit: @Scuderia Ferrari Press OfficeA pochi giorni dal Gran Premio di Las Vegas la Scuderia Ferrari e gli altri nove team di Formula 1 hanno viaggiato per 13.000 chilometri fino al Golfo Persico, e più precisamente in Qatar, dove nel fine settimana andrà in scena la penultima gara della stagione, che propone l’ultimo weekend Sprint del campionato.
    La pista
    Il Lusail International Circuit vanta uno dei paddock più all’avanguardia al mondo dopo i lavori di ristrutturazione del 2023. Il circuito invece ha mantenuto il layout originale, originariamente pensato per le moto.
    Circuito del Qatar | racingcircuits.info
    Il giro inizia con il lungo rettilineo principale che porta alla prima staccata verso destra, dove è ammesso azzardare un sorpasso. I piloti quindi mantengono una velocità molto elevata nei curvoni in sequenza 2 e 3 — a sinistra e a destra — prima di lanciarsi verso le ulteriori due pieghe verso destra che portano al tornantino di curva 6, l’altro punto in cui è possibile tentare un attacco. Il settore centrale prevede altri curvoni da alta velocità che conducono alla parte conclusiva, che si caratterizza per altre tre rapide pieghe a destra prima di piombare sul rettilineo di partenza da curva 16, sul quale è possibile attivare il DRS.
    Il meteo
    Nel 2023 la gara fu al limite del praticabile a causa delle condizioni di caldo estremo. Tuttavia quest’anno il Gran premio arriva due mesi più tardi, e questo lascia sperare in condizioni decisamente più accettabili. Il clima è desertico, e più che la pioggia il problema possono essere il vento e le tempeste di sabbia, piuttosto frequenti.
    Strategia e gomme

    Il circuito di Lusail è indubbiamente difficile da gestire dal punto di vista della strategia gomme. Lo scorso anno la FIA fu costretta ad obbligare i team ad effettuare pit stop ogni 18 giri a causa dell’eccessivo consumo, ma non ci si attende che il problema si ripresenti. Tuttavia, con i sorpassi così difficili, i team potrebbero essere ancora tentati da una strategia a due pit stop, giocando con le mescole nel tentativo di guadagnare posizioni con undercut e overcut agli avversari.

    Le parole di Fred Vasseur
    “Il GP del Qatar è l’ultimo stagionale con il formato Sprint, che tende a mettere in luce il lavoro che i team svolgono a casa dal momento che c’è solo una sessione di prove libere a disposizione. In palio ci sono 59 punti anche se non siamo noi quelli in condizione di poter fare calcoli. Dal canto nostro dobbiamo curare nei dettagli l’esecuzione e mettere Charles e Carlos in grado di sfruttare al meglio il potenziale delle loro SF-24”. LEGGI TUTTO

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    F1, nessuno vuole essere Sainz

    Non stiamo parlano di Senna e Prost, né di Hamilton e Rosberg e nemmeno di Villeneuve e Pironi. Il battibecco tra Leclerc e Sainz non solo non è al livello di nessuna di queste rivalità, ma risulta addirittura una delle più inutili e stupide nella storia della Formula 1.Sainz – credit: @Scuderia Ferrari Press Office

    Non ci voleva, diciamocelo, mancano ancora due gare e una sprint (in Qatar) e i punti e il tempo per provare fino alla fine l’assalto a un mondiale costruttori che manca ormai da 16 anni ci sono tutti. Ieri la Ferrari, che ha ristretto a 24 punti il gap da McLaren, non ha sicuramente perso punti perché i compagni di squadra si sono ostacolati. A pesare sono stati al massimo gli errori del muretto, con il ritardo ai box sul pit stop chiamato da Sainz e le sortite individuali, come l’attacco di Leclerc a Russell nelle fasi iniziali, in cui il monegasco ha letteralmente ucciso il treno di medie, condannandosi a una gara in difesa.
    E allora viene da chiedersi: era proprio necessario? Una domanda da porre ad entrambi e a chi dovrebbe gestirli, ma forse principalmente a Charles. Cioè veramente siamo qui a fare i capricci per un podio mancato, che avrebbe addirittura lanciato il monegasco, come dichiarato dallo stesso: “nella lotta per il secondo posto nel campionato piloti”? Tutto questo lagnarsi per diventare il primo dei perdenti?
    Sainz dal canto suo sta correndo per sé, e finché questo correre per sé coinciderà con gli obiettivi della Ferrari, il madrileno risulterà inattaccabile. Mettiamoci nei suoi panni: a trent’anni si trova di colpo appiedato dalla Ferrari per un pluricampione, vero, che però di anni ne ha quasi quaranta, e seppur il suo rendimento risulti in costante crescita trova come unico sedile per il 2025 quello di una mediocre Williams, una scuderia che fatica a mettere a disposizione i telai ai propri piloti. Cosa fareste voi?
    Carlos cerca di raccogliere il massimo, chissà quanto tempo e quanta fatica ci vorranno per mettere sul podio una Williams il prossimo anno. E Leclerc, capitano a vita della Ferrari, cocco di mamma e dei tifosi, ti viene a dire che gli rovini lotta per il secondo posto…

    Si leggono sul web sfilze di messaggi allucinati, gli stessi che esaltavano lo spagnolo fino a due gare fa, ora dicono di aver sempre sospettato la doppia faccia di Carlos. Personalmente, in questa guerra di livello infimo, mi sento di difendere Sainz, perché parafrasando una canzone di Cremonini : “ti sei accorta anche tu, che in questo mondo di eroi, nessuno vuole essere Sainz”. LEGGI TUTTO

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    Gp Las Vegas F1 2024, le pagelle: Verstappen entre nella storia. E’ guerra in casa Ferrari

    Leclerc – credit:s @Scuderia Ferrari Press Office

    Così come nel 2023, anche quest’anno la Strip regala emozioni e grandi duelli in pista. E in maniera tanto inaspettata quanto meritata, a fare la voce grossa è la Mercedes, che confeziona una doppietta d’altri tempi con George Russell e Lewis Hamilton. Ma la copertina di giornata va tutta a Max Verstappen, che con il 5° posto finale conquista il suo quarto mondiale consecutivo, nonostante l’ennesimo weekend anonimo di una Red Bull tenuta a galla solo dal suo fenomeno. Ferrari in chiaroscuro: 3° e 4° posto per Sainz e Leclerc, punti recuperati sulla McLaren (non pervenuta). Ma con polemiche atroci tra i due piloti, con il monegasco furioso con il compagno di squadra. Ancora un fine settimana da dimenticare per Perez e un’Aston Martin sempre più in caduta libera. Questo e molto altro nelle pagelle del Gran Premio di Las Vegas.
    VOTO 10 E LODE A VERSTAPPEN, CAMPIONE E LEGGENDA
    Intorno a sé va tutto a rotoli, tra un team sempre più nel pallone e un compagno di scuderia umiliato in continuazione. Ma questo, Max Verstappen, lo ignora totalmente, e si laurea campione del mondo per la quarta volta consecutiva. Il titolo ottenuto sulle strade di Las Vegas lo issa tra le vette del motorsport, al fianco di nomi illustri come Prost e Vettel. Al termine dell’ennesimo weekend nero per la Red Bull, salvata solo dal suo fuoriclasse. Che, anche senza uno straccio di macchina, dimostra di essere ormai una leggenda vivente della Formula 1.
    VOTO 9 A RUSSELL, IL DOMINATORE ASSOLUTO
    Alzi la mano chi si aspettava un dominio di George Russell e della Mercedes alla vigilia del Gran Premio di Las Vegas. Risposta: probabilmente nessuno. Eppure, sin dal venerdì si intuisce che può essere la volta buona. Il capolavoro di George si confeziona tra il sabato e i primi giri della domenica: prima la pole strappata a Carlos Sainz per pochi centesimi, poi la strenua difesa su Charles Leclerc nelle prime tornate di corsa. Da lì in poi, è una cavalcata solitaria e dominante fino alla bandiera a scacchi, che lo riporta sul gradino più alto del podio. Chapeau.
    VOTO 8 A HAMILTON, CHE SENZA L’ERRORE NEL Q3…
    Nel metro di giudizio su Lewis Hamilton prevale la rimonta da vecchi tempi in gara sull’ennesima, sciagurata qualifica di questa stagione. Perché se il sette volte campione del mondo non si è giocato la vittoria, oggi, è solo per colpa dei suoi errori nel Q3, che l’hanno relegato a una triste decima posizione in griglia. Da cui rimonta furiosamente nel corso della gara, a suon di sorpassi e giri veloci. Nell’ultimo stint prova persino il recupero da fantascienza sul compagno di squadra, ma la distanza era davvero troppa. Poco male, però: Lewis di birra ne ha ancora. E intanto Maranello prende nota.
    VOTO 7 A GASLY, UNA DOLCE ILLUSIONE
    La sua gara dura pochi giri, a causa della rottura del motore su cui si infrangono speranze e sogni di un’altra domenica di gloria, dopo il podio del Brasile. Ma Pierre Gasly si è comunque ritagliato un ruolo da protagonista a Las Vegas, grazie al miracolo confezionato in qualifica. Un 3° posto frutto della sua sola bravura, senza fattori esterni a favorire un exploit del genere. A dimostrazione delle sue qualità indiscusse, che meriterebbero un mezzo alla sua altezza. Cosa che, purtroppo per lui, l’Alpine questa domenica non lo è stato.
    VOTO 6 ALLA FERRARI, GUERRA E RIMPIANTI
    Le speranze della vigilia in casa Ferrari, alimentate da un buon risultato in qualifica, si sono parzialmente infrante contro la Strip di Las Vegas. Vero, dietro l’exploit della Mercedes troviamo un 3° e 4° posto tutto rosso, che si traduce in 12 punti recuperati sulla McLaren, ora a -24 nella classifica costruttori. Ma il bicchiere è comunque mezzo vuoto, sia perché l’auspicio era quello di un bottino maggiore con cui tornare dagli USA (in vista della probabile sofferenza in Qatar), e soprattutto per l’ennesimo duello fratricida tra Leclerc e Sainz (con polemiche furiose del monegasco nel postgara), che potrebbe aver sancito la loro rottura definitiva. Proprio nel momento decisivo della stagione. L’auspicio è che la rabbia di oggi non diventi il rimpianto di domani.
    VOTO 5 ALLA MCLAREN, ANONIMA SULLA STRIP
    Un weekend così anonimo per la McLaren non si vedeva da tanto tempo. Nonostante un venerdì promettente, dal sabato in poi i papaya escono di scena, incapaci di stare al passo dei rivali. Nonostante questo, però, la perdita di punti nei confronti della Ferrari è abbastanza limitata, anche grazie all’exploit della Mercedes. L’unico aspetto positivo con cui volare da Las Vegas al Qatar, dove il team capitanato da Andrea Stella avrà il primo match point per chiudere il mondiale costruttori. Per riassaporare una gioia che manca da 16 anni.

    VOTO 4 A PEREZ, L’AGONIA VICINA ALLA FINE
    Ancora una volta, il vero volto della Red Bull è quello triste e umiliato di Checo. Anche a Las Vegas il messicano deve subire l’onta dell’eliminazione nel Q1, per la sesta volta (!) in questa stagione. Una triste consuetudine che, francamente, non si capisce come possa essere tollerata almeno per un altro anno in quel di Milton Keynes. In gara rimedia (molto parzialmente) con una rimonta fino al 10° posto e uno splendido doppio sorpasso su Magnussen e Lawson. Poco però, troppo poco.
    VOTO 3 ALL’ASTON MARTIN, SPARITA NEL NULLA
    Da diverso tempo ormai l’Aston Martin è sparita dalle scene. Il ruolo di quinta forza nel mondiale sembra ormai un lontanissimo ricordo, nonostante la classifica dica altro (incidono i punti conquistati a inizio stagione). Vero, alla fine Alonso ha chiuso ai margini della zona punti, ma non si può sottovalutare la doppia eliminazione subita nel Q1. Ovvero, l’ennesimo segnale di una deriva tecnica che, in termini di prestazioni, ha portato il team di Lawrence Stroll anche dietro ad Haas, Racing Bulls e Alpine. Basterà Adrian Newey per invertire la rotta? LEGGI TUTTO