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    F1, L’italiano Andrea Stella è il nuovo Team Principal McLaren

    Andrea StellaLa McLaren ha annunciato oggi che Andrea Stella passerà da Executive Director, Racing a Team Principal, con effetto immediato. Contestualmente Andreas Seidl lascerà la squadra per diventare CEO della Sauber.Andrea Stella, si legge nel comunicato del team inglese, ha una grande esperienza in F1 e ha dimostrato di avere successo sia in pista che fuori. È stato un membro chiave del team McLaren F1 dal 2015, lavorando come responsabile delle operazioni di gara, direttore delle prestazioni e dal 2019 come direttore esecutivo.
    Stella ha iniziato la sua carriera in Ferrari. Restò a Maranello 15 anni, lavorando con Michael Schumacher, Kimi Räikkönen (2002-2008) e Fernando Alonso (2009-2015). Laureato in Ingegneria Aerospaziale, successivamente ha conseguito anche un dottorato di ricerca in Ingegneria Meccanica.
    Il nuovo Team Principal della McLaren ha dichiarato: “Mi sento privilegiato ad assumere il ruolo di Team Principal come prossima tappa dell’appartenenza al Team McLaren F1. Sono grato a Zak e agli azionisti per la loro fiducia in me e a tutti i miei colleghi e a coloro che mi hanno sostenuto durante la mia carriera in F1. Siamo realistici riguardo alla quantità di lavoro che ci aspetta per risalire sulla griglia di partenza, ma sono entusiasta e incoraggiato dal fatto di essere in questo viaggio insieme a una squadra piena di talento, esperienza, spirito agonistico e dedizione. Non vedo l’ora di lavorare a stretto contatto con ognuno di loro, Lando (Norris, ndr) e Oscar (Piastri, ndr), per ottenere insieme grandi successi e godermi il viaggio”.

    Zak Brown, CEO di McLaren Racing, ha dichiarato: “Sono lieto che Andrea Stella assuma il ruolo di Team Principal e guidi il nostro programma tecnico e operativo di F1. Andrea è un membro del nostro team di grande talento, esperienza e rispetto, con una solida esperienza di leadership e di successo in Formula 1. Il suo passaggio a questo ruolo è un’ottima opportunità per il nostro team. Il suo passaggio a questo ruolo è un ottimo esempio della forza e della profondità che abbiamo nel nostro team e sono entusiasta di lavorare a più stretto contatto con lui con l’obiettivo comune di scalare la griglia e vincere le gare”. LEGGI TUTTO

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    UFFICIALE – Ferrari: Fred Vasseur sarà Team Principal e General Manager

    Ferrari ha annunciato oggi che Fred Vasseur entrerà a far parte della Scuderia Ferrari il 9 gennaio come Team Principal e General Manager.Vasseur – si legge nel comunicato della Scuderia di Maranello – ha un’esperienza di oltre 25 anni di successi nelle corse automobilistiche, a partire dalle formule junior e nell’ultimo decennio in Formula 1. Durante questo periodo, è stato ampiamente riconosciuto anche il suo successo nel promuovere piloti di talento, conquistando la serie GP2 sia nel 2005 (Nico Rosberg) che nel 2006 (Lewis Hamilton).
    Vasseur ha recentemente ricoperto la carica di CEO e Team Principal della Sauber Motorsport (attualmente Alfa Romeo F1 Team), che ha assunto dal 2017. In precedenza, nel 2016, è stato Team Principal della Renault F1 Team.
    L’amministratore delegato della Ferrari, Benedetto Vigna, ha così commentato la nomina: “Siamo felici di dare il benvenuto in Ferrari a Fred Vasseur come nostro Team Principal. Nel corso della sua carriera ha unito con successo i suoi punti di forza tecnici, grazie alla sua esperienza in qualità di ingegnere, a una costante capacità di stimolare il meglio nei suoi piloti e nei suoi team. Questo approccio e la sua leadership sono ciò di cui abbiamo bisogno per far crescere la Ferrari con rinnovata energia”.

    “Sono molto felice e onorato di assumere la guida della Scuderia Ferrari come Team Principal – ha commentato Vasseur -. Per me, un appassionato di motorsport da tutta la vita, la Ferrari ha da sempre rappresentato l’apice del mondo delle corse. Non vedo l’ora di lavorare con il team talentuoso e appassionato di Maranello, per onorare la storia e l’eredità della Scuderia e per conseguire dei risultati per i nostri tifosi in tutto il mondo”. LEGGI TUTTO

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    UFFICIALE – Frédéric Vasseur lascia il Team Alfa Romeo

    Il Team Principal dell’Alfa Romeo F1 e CEO di Sauber Motorsport, Frédéric Vasseur, lascerà l’azienda a gennaio 2023. Lo ha fatto sapere oggi il team elvetico con un comunicato stampa.Dopo sei stagioni di successo alla guida della squadra, si legge nella nota, l’annuncio di oggi segna il capitolo finale di un percorso di crescita personale e professionale sia per la squadra che per l’uomo, un percorso che è culminato con il miglior risultato del Team Alfa Romeo F1 nella classifica costruttori di Formula 1, con il sesto posto nella stagione 2022.
    Frédéric Vasseur ha così commentato: “Mentre mi appresto a concludere la mia avventura all’Alfa Romeo F1 Team ORLEN, posso guardare con affetto a questi sei anni trascorsi insieme. Ho un debito di gratitudine nei confronti di ogni singolo dipendente del team, perché sono loro che hanno rimesso in piedi questa squadra e l’hanno fatta salire nella scala del nostro sport. Sono orgoglioso del lavoro che abbiamo fatto collettivamente come squadra e come azienda, e ancora di più delle solide fondamenta che abbiamo gettato per ciò che verrà: ma ciò di cui sono più orgoglioso sono le persone che hanno reso possibile tutto questo, che col tempo sono diventate amici. Questa squadra la sentirò sempre come casa e farò il tifo per lei ovunque vada. Ho imparato molto durante il mio periodo come CEO e Team Principal e sento che ogni giorno mi ha equipaggiato per quello che verrà. So che l’Alfa Romeo F1 continuerà a crescere e non vedo l’ora di vederli competere all’interno della griglia di partenza nei prossimi anni”.

    Ora non resta che attendere l’annuncio di Ferrari per ufficializzare l’arrivo di Vasseur come nuovo Team Principal. LEGGI TUTTO

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    Di cosa ha bisogno la Ferrari per tornare a vincere, secondo Ivan Capelli

    Di cosa ha bisogno la Ferrari per tornare a vincere? A questa domanda ha provato a dare una risposta o meglio, un suo personale punto di vista, Ivan Capelli. L’ex pilota della Scuderia di Maranello, in un’esclusiva intervista alla Gazzetta dello Sport, ha parlato di un errore quello del doppio ruolo di Mattia Binotto e di come l’assenza di un direttore tecnico abbia poi pesato sugli sviluppi.“Il male della Ferrari degli ultimi anni è che arriva metà stagione e la macchina non si sviluppa più”, ha commentato così Ivan Capelli, nella sua intervista alla Gazzetta dello Sport. “E questo, forse, è l’evidenza del limite organizzativo: perché se a inizio anno tu vivi un momento di relativa tranquillità, essendo ancora alla scoperta del progetto, nel momento in cui si crea la sovrapposizione tra lo sviluppo della macchina e l’impostazione di quella successiva, aggiungendo magari le problematiche di un motore non affidabile, tutto questo fa sì che se tutti i problemi ricadono su di te, ne risolvi la metà, e lo sviluppo non lo fai”.
    Il riferimento è chiaramente a Mattia Binotto, reo di aver accentrato su di sé troppi ruoli ma in particolare quello di Team Principal e Direttore Tecnico.
    “Di sicuro in Ferrari di tecnici validi ce ne sono – ha commentato Capelli -. La macchina 2022 era buona, ha fatto pole position, si è dimostrata veloce. Poi ha avuto pecche di affidabilità, di gestione dei pit stop e strategie, ma la base c’era. Però manca chi indica la strada, è il pezzo mancante più importante, oggi in Ferrari”.
    Nel 2023 è molto probabile che a Maranello si torni ad avere un Direttore Tecnico. Il nome più gettonato è quello di Simone Resta, passato qualche anno fa dalla Ferrari all’Alfa Romeo: “L’andare avanti e indietro, fare esperienze diverse, non è un problema, anzi, ti arricchisce e fa vedere diverse realtà”, ha detto il pilota italiano che poi ha aggiunto: “Detto questo, il progetto di una F1 oggi è così complicato e trovare persone dell’esperienza di Adrian Newey è difficilissimo”.

    Lo stesso Capelli conosce molto bene l’attuale Direttore Tecnico della Red Bull in quanto era stato il padre della Leyton House con la quale il pilota italiano corse nel 1990.
    E infine una “frecciatina” anche a Frédéric Vasseur, indicato come il candidato numero uno al ruolo di Team Principal: “Può diventare un grande – ha detto Capelli -, ma la Ferrari ha bisogno di personaggi già grandi”. LEGGI TUTTO

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    FIA Prize Giving, Leclerc: “Il mio obiettivo è diventare campione del mondo”

    Charles Leclerc ha parlato ieri ai microfoni di Sky Sport, in occasione del FIA Prize Giving a Bologna, l’evento che ha premiato i protagonisti della stagione motoristica 2022. Il monegasco ha ricordato il mondiale appena concluso ma ha anche parlato di futuro.“Visti gli ultimi anni non era scontato uno step così importante per arrivare secondi nel Mondiale – ha detto Leclerc, premiato dalla FIA per il secondo posto nel mondiale piloti 2022 di Formula 1.
    “L’ho detto spesso – ha aggiunto il pilota monegasco – e se riguardiamo ai due anni precedenti, non era scontato uno step così importante per arrivare secondi. Dobbiamo ancora migliorare, ma siamo stati competitivi ed è positivo”. Leclerc si è anche sbilanciato sugli obiettivi per il prossimo anno ma ha anche voluto sottolineare ancora una volta gli aspetti da migliorare per il 2023: “Il mio obiettivo è diventare campione del mondo. Dobbiamo fare meno errori nel corso della stagione: se vuoi diventare campione, ogni punto conta. Dalla prima all’ultima gara il livello è stato molto alto e questo è positivo. Tuttavia non siamo stati abbastanza consistenti. Nel 2023 cercheremo di spingere tutti nella stessa direzione”.
    Sul tema Team Principal, dopo l’uscita di scena di Mattia Binotto, Leclerc ha detto: “Ho piena fiducia in John Elkann e Benedetto Vigna per fare la scelta giusta. Auguro il meglio a Mattia (Binotto, ndr) per quello che ha fatto. Noi proveremo a spingere, sperando in un 2023 positivo”.

    Come sappiamo, tra i candidati più vociferati al ruolo di Team Principal della Ferrari, c’è quello di Frederic Vasseur con cui Leclerc ha già collaborato sia in F1 quando esordì con Alfa Romeo che in F2 con il Team ART: “Per ora sono solo rumors – ha spiegato il pilota monegasco -. Ho lavorato con lui anche prima di arrivare in Formula 1, abbiamo sempre avuto un buon rapporto. È un bravissimo Team Principal. Tuttavia non prendo io queste decisioni, vedremo chi sarà”. LEGGI TUTTO

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    F1 2023: i 6 Gran Premi con la gara sprint nella prossima stagione

    La Formula 1 ha annunciato oggi quali saranno le sedi che ospiteranno i sei weekend con la gara Sprint nella stagione 2023. I fine settimana con il nuovo format saranno sei, il doppio rispetto ai tre del 2021 e 2022.Il prossimo anno le gare Sprint si terranno in Azerbaigian (Baku Street Circuit), Austria (Red Bull Ring), Belgio (Spa-Francorchamps), Qatar (Losail Circuit), Stati Uniti (Circuit of The Americas) e San Paolo (Interlagos).
    Ricordiamo che il format del week end con la gara Sprint prevede la sessione di qualifiche standard di un’ora spostata al venerdì, per definire la griglia di partenza della gara di 100 chilometri del sabato, che a sua volta determina l’ordine di partenza dell’evento (gara) principale della domenica.
    Le sessioni di libere sono così ridotte a due: una il venerdì mattina (FP1) e una il sabato mattina (FP2).
    I luoghi e le date dei Gran Premi con la gara Sprint del campionato mondiale F1 2023, saranno i seguenti:
    – Azerbaigian Baku 28-30 aprile
    – Austria Red Bull Ring 30 giugno – 2 luglio
    – Belgio Spa-Francorchamps 28-30 luglio
    – Qatar Circuito di Losail 06-08 ottobre
    – Stati Uniti Circuito delle Americhe 20-22 ottobre
    – San Paolo Interlagos 03-05 novembre
    La selezione, si legge nel comunicato diramato da Formula 1, è avvenuta considerando i tracciati più adatti al format, tra cui le opportunità di sorpasso, le gare ravvicinate e le sezioni ad alta velocità. Il nuovo format è stato pensato con l’obiettivo di garantire una competizione in pista in tutti e tre i giorni dei weekend dei Gran Premi selezionati.
    Il presidente e amministratore delegato della Formula 1 Stefano Domenicali ha accolto con favore l’aumento da tre a sei eventi per il prossimo anno: “Abbiamo riscontrato una reazione estremamente positiva agli eventi F1 Sprint durante i primi due anni di attività e non vediamo l’ora di portare ancora più azione ai fan con sei eventi il prossimo anno, tra cui il nostro primo F1 Sprint statunitense ad Austin”, ha dichiarato.
    Mohammed Ben Sulayem, Presidente della FIA, ha così commentato: “A seguito della forte collaborazione tra la FIA e la FOM e dell’approvazione del Consiglio Mondiale dell’Automobile, siamo lieti di annunciare i sei eventi Sprint per la stagione 2023. Non vediamo l’ora di assistere a questa entusiasmante aggiunta al calendario”.

    Il calendario F1 2023 completo con i Gran Premi con gara sprint
    Data GRAN PREMIO
    05 Marzo Bahrain, Sakhir
    19 Marzo Arabia Saudita, Jeddah
    02 Aprile Australia, Melbourne
    30 Aprile Azerbaijan, Baku *
    07 Maggio USA, Miami
    21 Maggio Italia, Imola
    28 Maggio Monaco, Monte Carlo
    04 Giugno Spagna, Barcellona
    18 Giugno Canada, Montreal
    02 Luglio Austria, Spielberg *
    09 Luglio G. Bretagna, Silverstone
    23 Luglio Ungheria, Budapest
    30 Luglio Belgio, Spa-Francorchamps *
    27 Agosto Olanda, Zandvoort
    03 Settembre Italia, Monza
    17 Settembre Singapore, Singapore
    24 Settembre Giappone, Suzuka
    08 Ottobre Qatar, Doha *
    22 Ottobre USA, Austin *
    29 Ottobre Messico, Messico City
    05 Novembre Brasile, San Paolo *
    18 Novembre USA, Las Vegas
    26 Novembre Abu Dhabi, Yas Marina
    (*) i 6 weekend con gara Sprint LEGGI TUTTO

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    F1, è morto Tambay: la rossa e quel fil rouge con Villeneuve e Pironi

    Si è spento Patrick Tamabay. Per lui 114 GP in F1, conditi da due vittorie con la rossa nel biennio 1982-83. Un personaggio indimenticabile anche per il fil rouge che intreccia la sua vita a quelle di Gilles Villeneuve e Didier Pironi.Patrick Tampay – Foto: FerrariTambay, francese, classe 1949, esordì in F1 nel 1977 con la con la Surtees, prima di passare alla Theodore Racing per la seconda metà della stagione. In seguito corse per McLaren nel 1978, giungendo poi in Ferrari nel 1982, in sostituzione dell’amico Gilles Villeneuve, scomparso l’8 maggio nelle qualifiche di Zolder in Belgio. Conclusa l’esperienza con la rossa, militò un biennio con la Renault, prima di chiudere la carriera nel 1986, tra le fila della scuderia inglese Lola racing cars.Associare Tambay alla figura di Gilles Villeneuve potrebbe sembrare alquanto riduttivo. Ma quella vettura numero 27 ereditata alla scomparsa dell’amico e il rapporto privilegiato che lo ha legato al figlio di Gilles, Jacques, di cui fu padrino e mentore, sono richiami emotivamente troppo forti per passare inosservati.
    Ad accentuare ancor di più questo intreccio di destini, per gli appassionati e soprattutto per i tifosi della rossa, ci sono le due vittorie ottenute da Tambay con la Ferrari. Due successi dal valore ben più simbolico che sportivo.
    Il primo, nel gran premio di Germania del 1982. Nell’anno in cui la Ferrari perse Gilles, nel gran premio in cui Didier Pironi, causa un grave incidente nelle qualifiche, dovette dire addio al mondo della Formula Uno. Lui, Patrick Tambay, vinse tra le ceneri di una delle pagine più dolorose e leggendarie della storia della Formula Uno.
    Il secondo, ancora più evocativo se vogliamo, quello di Imola 1983. Passato il traguardo, Tambay sfiorò con la vettura numero 27 una bandiera canadese disegnata sulla pista in omaggio a Gilles. Lì, Proprio a Imola, dove la vittoria strappata a tradimento dall’ex amico Didier Pironi iniziò a uccidere il genio canadese. Quello di Imola, fu un evento che colpì così profondamente Gilles, da portarlo alla morte tredici giorni dopo, a Zolder, mentre cercava di soffiare la pole proprio a lui, Didier Pironi. Compagni in pista e nella sventura, anche Didier infatti morì precocemente, poco dopo il ritiro nel 1987, causa un incidente in una gara di motonautica.

    Quella di Imola fu una vittoria liberatoria, tagliare il traguardo con quella rossa numero 27 era un modo di saldare i conti con il perfido destino e rendere omaggio a Gilles. Patrick lo sapeva e infatti in seguito dichiarò:
    “Mi commossi a vedere lo striscione “Tambay vendica Gilles”. Per venti minuti piansi, incapace di controllare le mie emozioni. Era più forte di me, mi dicevo di smettere, ma non ce la facevo. I meccanici se ne accorsero e mi lasciarono tranquillo. Non sapevo se sarei riuscito a partire“.
    Ora, mi piace pensare che Gilles, Didier e Patrick siano lì, nel paradiso del circus, a gareggiare oltre le nuvole di un comune destino, in cui sono racchiuse alcune tra le pagine più leggendarie della nostra amata Formula Uno. LEGGI TUTTO

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    Regolamento F1 2023: Ecco cosa cambia a livello tecnico

    Concluso ormai il Campionato di Formula 1 2022, per le squadre non c’è un attimo di vacanza, in quanto è tempo di dedicarsi completamente alle nuove vetture al fine di completarle entro febbraio e presentarle al pubblico.Questo inverno sarà ancora più impegnativo per gli ingegneri e i meccanici, perché nel corso del 2022 sono state approvate nuove regole in vista del 2023 e alcuni hanno dovuto modificare il proprio progetto in corso d’opera per adeguarsi.
    Ricordiamo che le vetture resteranno con lo stesso concetto visto quest’anno, ma la Federazione ha apportato alcune modifiche che andiamo a riassumere.
    Stop al Porposing:
    Questo fenomeno del saltellamento ci ha accompagnato per tutta la prima parte di campionato e ne abbiamo parlato in tutte le salse. La direttiva TD039 ha contribuito all’eliminazione definitiva del fenomeno, ma la Federazione ha deciso di migliorare ulteriormente la questione proponendo modifiche al fondo vettura.
    Per prima cosa il fondo della vettura, divisibile in due settori, dovrà essere più alto di 10 millimetri nella parte centrale sotto il pilota, mentre nei bordi laterali l’altezza minima è stata maggiorata di 15mm.
    Proprio la flessione i bordi laterali del fondo venivano utilizzati dai team per sigillare il flusso d’aria sotto la vettura andando a migliorare l’effetto suolo. Attualmente la deflessione delle estremità del bordo è fissata a 12 mm verso l’alto e 8 mm verso il basso, mentre dal 2023 il fondo potrà flettere per massimo 5 mm in entrambe le direzioni.
    Leggermente più “leggere”:
    Parlando sempre di argomenti di inizio anno, uno dei temi chiave era quello del peso, soprattutto la RedBull, con Adrian Newey che ha ammesso di recente come la RB18 fosse molto al di sopra del peso minimo. Nel 2023 il peso verrà ulteriormente abbassato, passando dagli attuali 798 kg a 796 kg, quindi molti team potrebbero di nuovo avere problemi di peso ad inizio anno.
    Un particolare interessante è quello del peso della Power Unit che passa da 150 kg a 151 kg, ma si tratta di una semplice aggiunta al conteggio delle componenti. Nel 2022 infatti i condotti di carbonio che alimentavano il plenum del motore venivano considerati come parte del telaio, mentre dal 2023 verranno considerati come parte del motore.

    Temperatura del carburante:
    Molti di voi ricorderanno i momenti di apprensione in casa Red Bull quando durante il Gran Premio di Spagna, Max Verstappen tardava ad uscire dai box per schierarsi sulla griglia di partenza. Il motivo era una temperatura del carburante non in regola con quella imposta. Dal 2023 la temperatura del combustibile non dovrà essere di 10 gradi inferiore rispetto alla temperatura ambiente. La temperatura dell’atmosfera sarà quindi misurata 3 ore prima della gara da un servizio meteorologico incaricato dalla FIA e i team dovranno prendere quel valore come riferimento.
    Maggiori restrizioni sull’ala anteriore:
    Durante il week-end del Gran Premio di Miami, la Mercedes ha portato in pista una nuova ala anteriore andando a svergolare i flap per aumentare l’effetto dei flussi out-wash.

    Questa soluzione sarà bandita a partire dal 2023, ma la FIA ha concesso ai team maggiore regolazione dei flap sull’ala anteriore passando da 35 mm a 40 mm.
    Roll-bar più resistente:
    Abbiamo tutti ancora impresso nella mente l’incidente di Zhou durante il Gran Premio d’Inghilterra, con quei secondi interminabili prima di vederlo uscire dalla propria vettura completamente appiattita nella zona del roll-bar. Ovviamente è stata una fortuna che il pilota cinese dell’Alfa Romeo ne sia uscito indenne, ma la Federazione ha deciso di prendere subito dei provvedimenti.
    Dal prossimo anno il roll bar sarà più alto di 5 centimetri rispetto quello attuale (si passa da 900 mm a 950 mm misurati rispetto al piano di riferimento) e un raggio di curvatura di almeno 20 millimetri. Sarà inoltre introdotto un nuovo test che dovrà garantire l’integrità strutturale anche con l’applicazione di una forza di 49 kN in avanti. LEGGI TUTTO