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    La ventola di raffreddamento del motore nelle automobili

    Foto della ventola di raffreddamento del motore tratta da rexbo.it
    Il motore di un’automobile necessita di un sistema di raffreddamento. Nella maggior parte dei casi si tratta di un radiatore, ovvero uno scambiatore di calore. Quando le temperature di esercizio superano certe soglie, al radiatore viene in aiuto la ventola di raffreddamento che è in grado di garantire un flusso di aria aggiuntivo, sufficiente per mantenere la temperatura del liquido di raffreddamento entro dei valori prestabiliti.
    La ventola solitamente entra in funzione quando le temperature sono elevate e questa condizione si verifica quando l’auto è ferma, con motore acceso, oppure si muove a basse velocità.
    Nel caso in cui la ventola smetta di funzionare, il liquido di raffreddamento del radiatore potrebbe raggiungere temperature troppo elevate. E questo potrebbe causare il surriscaldamento del motore. E’ molto importante quindi che la ventola di raffreddamento sia funzionante. Per saperlo è bene tenere sotto controllo l’indicatore della temperatura del liquido refrigerante, sempre presente come spia sul cruscotto di ogni autovettura. Qualora la temperatura indicata sia sempre particolarmente elevata e non si avverta il rumore della ventola di raffreddamento, la cosa da fare è recarsi in officina per un controllo.
    La ventola, come qualsiasi altro componente dell’automobile, è soggetta ad usura e si può guastare. In caso di mal funzionamento o blocco, la prima cosa da fare è controllare il fusibile. Qualora l’elemento sia bruciato, la ventola stessa smetterebbe di funzionare. Per sapere dove sono alloggiati fusibili, fate sempre riferimento al manuale di uso e manutenzione della vostra vettura dove sono sempre riportate tutte le indicazioni utili sulla collocazione del vano portafusibili. Qualora però il problema non dipenda dal semplice fusibile, le cause del malfunzionamento andrebbero ricercate nel termostato oppure in qualche cablaggio elettrico.
    Nel caso in cui si debba procedere alla completa sostituzione della ventola del radiatore, bisogna smontare l’intera struttura, individuando tutti i componenti da cambiare, come ad esempio palette, relè, trasmissione o motorino di funzionamento. Dopo aver redatto una lista completa di tutte le parti, occorre cercare online i ricambi corrispondenti tenendo conto della marca e del modello dell’auto, oltre che delle dimensioni.
    I costi dei ricambi possono variare, sia in funzione dell’elemento da sostituire che del modello e dell’anzianità dell’automobile. LEGGI TUTTO

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    F1, Le paure di Maranello per un 4° posto tutto da conquistare!

    Le paure della Scuderia Ferrari. A Maranello si teme per un quarto posto in classifica, ancora tutto da conquistare!

    Dopo le prime tre gare della stagione, il bilancio della Ferrari è pesantemente in rosso. I punti in classifica sono solamente 26, quasi 100 in meno di una imbattibile Red Bull che occupa saldamente la prima posizione in classifica con 123 punti. Aston Martin (65) e Mercedes (56) hanno più del doppio dei punti della Scuderia di Maranello che ora è attesa ad un pronta reazione. Il mondiale F1 2023 è ancora molto lungo: le gare da qui alle fine del campionato sono 20 e il tempo per migliorare c’è. Occorrerà però sia guardarsi avanti che dietro, in quanto team come Alpine e McLaren sono vicini e pronti ad approfittare di ogni situazione a loro favorevole.
    Fatto 100 il distacco della Ferrari da Red Bull per ogni chilometro percorso, oppure se preferite il distacco complessivo sul giro in qualifica, in gara tale gap sale a 300 (3x). Nei primi tre Gran Premi in Bahrain, Arabia Saudita e Australia questo si è tradotto in circa 2 decimi di secondo in qualifica e 6 decimi di secondo sul passo gara.
    Il problema della Ferrari non è tanto quello di avvicinare una inarrivabile Red Bull RB19 ma di migliorare la SF-23 per provare a battagliare con Aston Martin e Mercedes e impedire ad Alpine e forse anche a McLaren di recuperare terreno e insidiare il 4° posto, attuale posizione in classifica occupata dalla Scuderia di Maranello.
    Tutte le squadre inglesi hanno approfittato della lunga pausa del mese di aprile per pianificare un primo e consistente step evolutivo delle loro monoposto. McLaren, Alpine e Aston Martin porteranno già a Baku diverse novità sulle loro monoposto mentre Mercedes farà scendere in pista a Imola la tanto attesa versione B della W14.

    E Ferrari? Da quanto abbiamo appreso, gli sviluppi sulla SF-23 non erano stati pianificati per questa fase ma solamente tra maggio e giugno. I problemi di affidabilità prima e quelli di set-up poi hanno ulteriormente costretto i tecnici di Maranello a concentrare gli sforzi su Power Unit e interventi alle sospensioni che hanno di fatto modificato quanto programmato a livello di sviluppi aerodinamici.
    A Maranello regna un po’ di confusione, soprattutto dopo l’uscita dell’aerodinamico David Sanchez. La mancanza di un Direttore Tecnico si sta facendo sentire anche se la ristrutturazione del reparto corse Ferrari non passa solamente dalla figura apicale dell’organigramma tecnico della Scuderia.
    Dopo la lunga pausa di aprile, dal 30 aprile al 4 giugno sono in programma ben 5 gare (Azerbaijan, USA, Imola, Monaco e Spagna), decisive per fare chiarezza sui veri valori in pista e per capire meglio quale piega potrà prendere il mondiale 2023 della Scuderia di Maranello. LEGGI TUTTO

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    F1, Le gomme scelte da Pirelli per i Gp a Baku, Miami e Imola

    Per il fine settimana di gara in Azerbaigian dal 28 al 30 aprile e a Miami dal 5 al 7 maggio, Pirelli ha scelto di confermare la stessa selezione di mescole usate nei rispettivi Gran Premi dell’anno scorso. A Imola invece, dal 19 al 21 maggio, il tris sarà più morbido di quello utilizzato nella gara del 2022.

    Le gomme Pirelli per il Gp dell’Azerbaijan a Baku
    Sul circuito cittadino di Baku, i team potranno scegliere C3 come P Zero White hard, C4 come P Zero Yellow medium e C5 come P Zero Red soft. La selezione di mescole sarà la più morbida nella gamma Pirelli, che ben si adatta alle strette curve del centro cittadino combinate con i veloci rettilinei con punte di 340 km/h. La strategia più frequente per il Gran Premio dell’Azerbaigian è ad una sola sosta, anche se nel 2022 alcuni team hanno deciso di fermarsi per un secondo pitstop traendo vantaggio da una virtual safety car prima del termine della gara. Un anno fa, quando la gara si disputò all’inizio di giugno, il degrado termico è stato rilevante per via dell’elevata temperatura dell’asfalto.
    Le gomme Pirelli per il Gran Premio degli USA a Miami
    Tris di mescole centrali per il Gran Premio di Miami, che avrà C2 come P Zero White hard, C3 come P Zero Yellow medium e C4 come P Zero Red soft. Una scelta dunque all’insegna della versatilità per il tracciato che si sviluppa attorno all’Hard Rock Stadium e che conta 19 curve e tre lunghi rettilinei. La gara sul circuito cittadino può essere completata anche con una sola sosta, nonostante la strategia a due soste risultasse più veloce dalle simulazioni, come dimostrato l’anno scorso grazie alla buona gestione delle Medium che diversi piloti hanno montato come prima scelta. In Florida la variabilità delle condizioni meteorologiche sarà un fattore da tenere in considerazione, sia per la possibilità di pioggia che per il vento.

    Le gomme Pirelli per il Gp dell’Emilia Romagna a Imola
    Pirelli porterà per il Gran Premio dell’Emilia Romagna una selezione di mescole più morbida rispetto all’anno precedente, considerata anche la bassa severità del circuito e la ridotta usura dei pneumatici registrata nel 2022. La C3 verrà utilizzata com P Zero White hard, C4 come P Zero Yellow medium e C5 come P Zero Red soft. Nella gara di Imola si correrà per la prima volta un diverso formato di qualifiche che prevede per ciascuna sessione una sola tipologia di mescola utilizzabile. In Q1 le monoposto potranno montare solo set di Hard, in Q2 solo le Medium e le Soft saranno riservate alla Q3. Il cosiddetto “Alternative Tyre Allocation”, che sarà sperimentato anche in un altro fine settimana di gara oltre a quello dell’Emilia Romagna, ridurrà così da 13 a 11 i set di pneumatici disponibili per i team. Nella prima gara in Italia, verranno inoltre introdotte le nuove Cinturato Blue Full Wet, i primi pneumatici da bagnato Pirelli utilizzabili senza le termocoperte.
    Le gomme scelte da Pirelli per i primi sei Gran Premi F1 2023 LEGGI TUTTO

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    Penalità Sainz, Fred Vasseur conferma: “Chiesta la revisione alla FIA”

    Il team principal della Ferrari Frédéric Vasseur spazia a tutto campo in un’ampia conferenza stampa a cui hanno preso parte tutti i media. L’argomento più caldo che tiene banco è ancora la discutibile penalità comminata a Carlos Sainz nel restart successivo alla seconda bandiera rossa del Gp Australia dopo il crash con Fernando Alonso. “Abbiamo fatto una richiesta alla FIA di revisione della penalizzazione”, ha annunciato il manager francese motivando l’azione intrapresa: “L’incidente tra le due Alpine alla stessa curva è stato giudicato in maniera differente”. Come dire “due pesi e due misure”.
    E non sarebbe certo la prima volta, ormai, che la direzione gara venga accusata di adottare decisioni diverse per situazioni analoghe e, quindi, di non attuare un giudizio univoco. La sensazione diffusa è che a Melbourne si sia davvero toccato il fondo di una gestione da tempo estremamente confusionaria e schizofrenica delle gare di F1. La punta dell’iceberg di uno scenario in cui il dna di questo sport sembra essere stato confinato a semplice elemento di contorno di uno disordinato show da garantire a tutti i costi.

    Sull’argomento, del resto, CircusF1 è intervenuto da tempo denunciando questo trend consolidato. E, non a caso, dopo i fatti di Melbourne, abbiamo lanciato un sondaggio (tuttora in corso) volto a misurare l’attuale indice di gradimento generale del giocattolo F1 a seguito della piega gestionale intrapresa. In merito all’orientamento dei followers vi daremo presto riscontro. Tornando alla pista, la Ferrari deve fare i conti con un bottimo magrissimo e inatteso dopo i primi tre appuntamenti del Mondiale F1 2023. LEGGI TUTTO

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    F1, Gp Australia, Sergio Perez top speed man dopo tre gare

    BAHRAIN, BAHRAIN – MARCH 03: Sergio Perez of Mexico and Oracle Red Bull Racing prepares to drive in the garage during practice ahead of the F1 Grand Prix of Bahrain at Bahrain International Circuit on March 03, 2023 in Bahrain, Bahrain. (Photo by Mark Thompson/Getty Images) // Getty Images / Red Bull Content Pool // SI202303030698 // Usage for editorial use only //Sergio Perez è finora l’uomo più veloce del Mondiale. Continuiamo a divertirci con i dati delle velocità massime ad ogni appuntamento della F1, non pensando per un attimo all’ennesima confusione decisionale inscenata anche a Melbourne. Dopo gli assaggi che vi abbiamo offerto tra Bahrain e Arabia Saudita mostrando chi è il pilota più rapido alla speed trap considerando la media delle maximum speed tra qualifica e gara, adesso facciamo sul serio.
    CircusF1 stilerà, Gp dopo Gp, una classifica del Mondiale Piloti e Costruttori parallela a quella ufficiale basata unicamente sui migliori riscontri velocistici del sabato, rilevati sempre alla speed trap. Il sistema di punteggio è identico a quello usato per l’ordine di arrivo con la serie 25-18-15-12-10-8-6-4-2-1. La scelta delle qualifiche è dettata dal fatto che è la sessione più attendibile per individuare il dato in oggetto perché tutti corrono al top della loro velocità con il drs sparato al massimo.
    In Australia la Red Bull ha dominato anche su questo terreno con Verstappen (328,8 km/h) davanti a Sergio Perez (326,7 km/h). Tuttavia sommando i riscontri delle prove ottenuti nelle due precedenti corse del Campionato 2023, il pilota messicano è davanti al bicampione Max. Gli aspetti interessanti e le sorprese non finiscono qui con una Williams sempre molto veloce e gli importanti acuti della Haas. Ecco, quindi, la classifica in ciascuna delle tre gare con le classifiche generali. Buon divertimento!

    Gp Bahrain Gp Arabia Saudita Gp Australia
    1 Sainz 326,6 1 Perez 337,8 1 Verstappen 328,8
    2 Perez 325,7 2 Verstappen 337,5 2 Perez 326,7
    3 Leclerc 325,2 3 Zhou 335,8 3 Albon 325,6
    4 Hamilton 324,4 4 Magnussen 335,4 4 Sargeant 325,3
    5 Gasly 324,2 5 Hulkenberg 334,8 5 Hamilton 324,3
    6 Verstappen 323,2 6 Leclerc 332,8 6 Russell 324,2
    7 Albon 323,1 7 Sargeant 332,6 7 Norris 324,0
    8 Sargeant 322,8 8 Sainz 332,6 8 Hulkenberg 323,9
    9 Ocon 321,6 9 Albon 331,5 9 Gasly 323,8
    10 Alonso 320,8 10 Bottas 330,7 10 Magnussen 323,7

    Classifica Piloti alla terza gara Classifica Costruttori alla terza gara
    1 Perez 61 1 Red Bull 112
    2 Verstappen 51 2 Ferrari 52
    3 Sainz 29 3 Williams 37
    4 Leclerc 23 4 Mercedes 30
    5 Hamilton 22 5 Haas 27
    6 Sargeant 22 6 Alfa Romeo 16
    7 Albon 15 7 Alpine 14
    8 Zhou 15 8 Mclaren 6
    9 Hulkenberg 14 9 Aston Martin 1
    10 Magnussen 13
    11 Gasly 12
    12 Russell 8
    13 Norris 6
    14 Ocon 2
    15 Alonso 1
    16 Bottas 1 LEGGI TUTTO

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    F1, SONDAGGIO | Questa Formula 1 vi piace così com’è?

    Altro Gp altro caos decisionale in F1. Dopo il convulso post gara in Arabia Saudita con Alonso prima penalizzato, poi no, ecco una nuova serie di scelte discutibili nel finale del Gp Australia. Da quando è subentrata Liberty Media la massima formula sta prendendo una piega molto diversa nella gestione rispetto al passato targato Ecclestone.
    F1, SONDAGGIO | Questa Formula 1 vi piace così com’è?

    Lo show è diventato ancora di più un “must”, si sono riscritte le regole del gioco ma facendo anche molta confusione e alimentando inevitabili polemiche. Assistiamo sicuramente a competizioni e temi tecnici interessanti ma spesso la chiarezza nelle decisioni da prendere sul momento latita, e tanto con il serio rischio di far diventare questo sport un terreno di dibattito tra avvocati Azzeca-garbugli. Le discussioni e le critiche a chi ha in mano il sistema divampano così come si registrano indiscutibili apprezzamenti allo spettacolo messo in piedi.
    A questo punto urge, quindi, interrogarsi su dove la F1 stia andando partendo dal comprendere bene il suo livello di gradimento generale. È fondamentale, dunque, capire una buona volta per tutte l’orientamento dei followers con una domanda secca, che vi rivolgiamo: questa F1 così com’è oggi vi piace o no? A voi la parola e il centro dell’attenzione perché è sempre l’appassionato il fulcro su cui regge qualsiasi sport. LEGGI TUTTO

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    F1 2023, Gp Australia: le pagelle. FIA inqualificabile, paradosso Ferrari, Verstappen inarrivabile

    Va in archivio anche il terzo appuntamento del mondiale 2023 di Formula 1. Dall’Australia, precisamente da Melbourne, il Circus va in pausa per tre settimane con certezze e perplessità che non sembrano trovare risposte. Una verità assoluta è la superiorità netta (ma non imbarazzante come nelle prime due gare) della Red Bull, che torna alla vittoria sul circuito australiano con Max Verstappen. Segnali di ripresa dalla Ferrari, nonostante il risultato molto negativo. Ma la copertina è tutta per l’ennesima, scellerata dimostrazione di inadeguatezza della FIA.

    VOTO 10 ALLA PROFEZIA DI ECCLESTONE
    “Per gli americani sarà anche una gran cosa, ma stanno trasformando il mio ristorante di lusso in un banalissimo McDonald’s”. Con queste parole datate 28 ottobre 2017, Bernie Ecclestone sembrava preannunciare ciò che, di fatto, si sta vedendo negli ultimi anni. Quanto successo a Melbourne incarna perfettamente il senso delle parole dell’ex patron della Formula 1, che da sport adrenalinico e di nicchia è stato trasformato da Liberty Media in fenomeno da baraccone utile solo per costruirci serie televisive.
    VOTO 9 A VERSTAPPEN E ALLA RED BULL, VINCENTI MA NON PERFETTI
    Nelle prime due gare hanno rasentato la perfezione. Nel week-end di Melbourne, però, Max Verstappen e la Red Bull si sono limitati ad essere vincenti. Già, perché il team campione del mondo non ha condotto un Gran Premio da lode, lasciando qua e là sbavature che, tuttavia, non hanno cambiato la sostanza: la RB19 resta di un altro pianeta. Per l’olandese il momento più alto è stato il giro da alieno in qualifica, che gli è valso la pole. In gara, poi, si è limitato al “compitino”, dopo un paio di partenze non brillanti e un errore a fine gara. Ma alla fine conta il risultato.
    VOTO 8 A HAMILTON E ALONSO, VECCHI (?) LEONI INDOMABILI
    38 anni il primo, 41 il secondo. Eppure, l’età per Lewis Hamilton e Fernando Alonso continua ad essere soltanto un numero. In una pista amica per entrambi, i due “vecchietti” della Formula 1 dimostrano ancora una volta tutto il loro talento e la loro qualità, conquistando gli altri due gradini del podio con pieno merito. L’inglese trova un feeling inaspettato con la Mercedes, mentre lo spagnolo continua la sua terza giovinezza, confermandosi l’unico (insieme a Verstappen) sempre a podio nelle prime gare. Qualcuno li cloni.
    VOTO 7 A SAINZ, BRAVO E SFORTUNATO
    Il dodicesimo posto finale, drogato da una penalità su cui si può discutere ampiamente, tradisce la gara coriacea di Carlos Sainz. Paradossalmente resa tale proprio dalla sfortuna: già, quella che dopo il cambio anticipato di gomme al nono giro, lo blocca all’11°posto per via della bandiera rossa. Da lì inizia una sequenza di sorpassi impressionante, su tutti quello meraviglioso su Gasly per il quarto posto. Alla fine è vittima della follia della FIA, anche se una percentuale di responsabilità nel contatto con Alonso dopo la seconda ripartenza resta. Però, per spirito e (finalmente) ritmo, la gara resta molto positiva.

    VOTO 6 ALLA FERRARI, A SECCO DI PUNTI MA CON TIMIDI SEGNALI POSITIVI
    Il paradosso è lo 0 alla voce punti raccolti nel week-end migliore della stagione, almeno in termini di prestazione. La Ferrari, fondamentalmente, ritrova risposte incoraggianti in Australia, come testimonia la gara solida di Sainz (al netto della penalità finale). Resta intatta, ovviamente, l’opinione di macchina nata malissimo e, ad oggi, desolatamente quarta forza del mondiale. Ma per tentare una risalita che appare complicatissima, serve trovare qualche spiraglio di positività. Certo, se poi si evitassero certe topiche come in qualifica (la pioggia quando arriva?), che compromettono tutto il lavoro del team, tutto sarebbe migliore…
    VOTO 5 ALLA SFORTUNA DI RUSSELL
    Poteva essere un week-end da sogno, chissà… Di sicuro, alla fine si è rivelato un incubo. Il riassunto della domenica di George Russell è degno delle montagne russe. Partenza bruciante a mettere le ruote davanti a Verstappen, buttata via dalla scelta (discutibile) della Mercedes di richiamarlo ai box dopo l’incidente di Albon, sacrificando in un certo senso anche la gara di Hamilton. Da lì, poi, il climax della sfortuna tocca i picchi più alti: prima la bandiera rossa che lo fa crollare al settimo posto, poi la rottura del motore che chiude una gara dal sapore di “ciò che poteva essere, ma che non è stato”.
    VOTO 4 A LECLERC, TROPPO AZIENDALISTA E POCO PILOTA
    Dalle stelle alle stalle. Un anno fa un dominio da rievocare memorie schumacheriane, ora una gara durata appena tre curve. E forse, il week-end australiano di Charles Leclerc non poteva che chiudersi in questo modo. Figlio di una mancanza di feeling con il tracciato esplosa al sabato, quando in qualifica si consuma l’ennesimo patatrac fratricida con l’ingegnere di pista Marcos e Carlos Sainz. Una nuova occasione per mettere in evidenza la scarsa vena istintiva propria di un campione del monegasco che può aiutare in situazioni da 50-50, su cui prende la paga anche dal compagno di squadra. Il resto, poi, è tutto una conseguenza: la foga di recuperare, lo scontro con Stroll, l’epilogo nella ghiaia.
    VOTO 3 AL SUICIDIO ALPINE TARGATO GASLY-OCON
    Fino al 56° giro, si è vista l’Alpine in formato 2022. Il team francese, soprattutto con Pierre Gasly, si è reso protagonista di una corsa di assoluto livello, elevata dal corpo a corpo con Carlos Sainz per il quarto posto. A stupire, in particolare, è stato il ritmo della macchina, davvero ben bilanciata e in grado di ambire a posizioni interessanti. Tutto, però, è stato buttato alle ortiche dal suicidio dopo la seconda ripartenza: uno scontro in famiglia con Ocon che costa punti preziosissimi, gettando nello sconforto tutto il team.
    VOTO 2 A XAVI MARCOS, UNO DEI PROBLEMI DELLA FERRARI
    Tanti indizi fanno indiscutibilmente una prova: Xavi Marcos è uno dei problemi della Ferrari. Sia chiaro, non il più grave, o quello a cui dare assoluta priorità, ma uno di quelli che contribuisce a rendere più complessa la situazione. Nel rapporto tra pilota e ingegnere di pista la base dovrebbe essere una chiarezza nella comunicazione: ecco, con Charles Leclerc sembra esserci tutto fuorché questo. Manca chiarezza, manca (forse) anche fiducia del pilota nei confronti del suo primo riferimento. Tutto ben sintetizzato nei concitati team radio nei minuti finali delle qualifiche. Che fanno il palio con quello (imbarazzante) di Jeddah. Proprio perché è un problema piccolo (rispetto agli altri), l’impegno richiesto per risolverlo non dovrebbe essere elevato. A buon intenditor…
    VOTO 1 ALLA FIA, ABILE A OLTREPASSARE SEMPRE I LIMITI DEL RIDICOLO
    La deriva mainstream a cui sta andando incontro la Formula 1 ha fatto perdere completamente la bussola alla FIA. Che, evidentemente, ha dimenticato l’ABC del regolamento del Circus, che deve mettere in cima la sicurezza dei piloti. Ecco, come si pretende di farlo se pensi di riproporre la stessa procedura di ripartenza del 9° giro al 56°? Per indole i piloti sono portati a rischiare, così ne amplifichi inevitabilmente le possibili conseguenze. Stride particolarmente, poi, la volontà di chiudere la gara con la bandiera a scacchi, seppur con un solo giro da compiere: come mai a Monza nel 2022 tutta questa voglia non c’era? In tutto questo, le tempistiche della penalità per Sainz sembrano quasi quisquilie. LEGGI TUTTO

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    F1, Gp Australia: bandiera rossa al giro 9 per l’incidente di Albon

    Gran Premio d’Australia F1 2023: bandiera rossa al giro 9 per l’incidente di Alex Albon. Penalizzati George Russell e Carlos Sainz che avevano fatto poco primo il pit stop, in regime di Safety Car.

    Al giro 9 del Gran Premio d’Australia 2023 di Formula 1, Alex Albon è finito a muro con la sua Williams, mentre occupava un’ottima settima posizione. A fronte di questo, i commissari di gara hanno deciso prima per una Safety Car e poi per la bandiera rossa.
    Con l’ingresso della vettura di sicurezza, la Mercedes ha richiamato ai box George Russell, mentre occupava la prima posizione in gara. Analoga decisione anche per la Ferrari di Carlos Sainz (4°). La bandiera rossa ha poi di fatto penalizzato sia l’inglese che lo spagnolo, in quanto anche tutti gli altri piloti hanno potuto smarcare il cambio gomme, durante la sosta per la pulizia della pista.
    Russell è ripartito poi dalla settima posizione, Sainz addirittura dall’undicesima. LEGGI TUTTO