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    BMW e il motociclista Malagoli nel docufilm “50.000 passi”

    Un’impresa da raccontare, quella di Emiliano Malagoli. E da sostenere, come ha fatto BMW Motorrad Italia col suo Brand Ambassador. L’atleta è un motociclista paralimpico che ha perso una gamba in un incidente in moto nel 2011 ed è diventato protagonista del film documentario “50.000 passi” presentato all’Arena Palma di Trevignano Romano e diretto da Michelangelo Gratton. L’impresa è la Maratona di New York 2019 disputata da Emiliano superando gli ostacoli della propria disabilità: dopo il recupero dal grave incidente, è tornato in sella a una moto da corsa – la BMW S1000RR – e ha fondato l’associazione Di.Di Diversamente Disabili.

    TUTTI I 42,195 CHILOMETRI
    Con la sua associazione, Emiliano Malagoli ha voluto ridare fiducia e mezzi a tutti coloro che hanno subito danni e limitazioni fisiche dopo incidenti stradali e ha aggiunto a questa missione un’ulteriore testimonianza, completando i 42,195 chilometri della Maratona di New York. BMW Motorrad Italia ha supportato Emiliano in questa sfida insieme alla Scuola Holden, con cui collabora da anni: “Oggi più che mai infatti il tema della responsabilità sociale d’impresa è diventato centrale nella vita delle imprese e delle persone. Avere uno scopo più grande del semplice business è un dovere, soprattutto per le aziende leader. Ma altrettanto importante è lo storytelling, che viene insegnato alla Scuola Holden di Alessandro Baricco. Attraverso la narrazione, soprattutto di iniziative belle e capaci di ispirare come quelle che fa Emiliano, possiamo provare a cambiare la società, migliorandola. Facendone un luogo dove è più bello vivere e dove la cultura della differenza e della diversità diventa un fattore capace di arricchire la vita di ciascuno. In questa giornata vogliamo celebrare Emiliano, che abbiamo avuto modo di apprezzare sia in pista, dove corre con la nostra BMW S1000RR, ma anche nella vita al di fuori del circuito”, sono le parole del GM BMW Motorrad Salvatore Nicola Nanni parlando del programma BMW SpecialMente.
    SPECIALMENTE
    Questa non è l’unica iniziativa di BMW per i ragazzi con disabilità: la Scuola di SciAbile in Piemonte è un alto valido esempio che vede la collaborazione con lo stesso Malagoli e che si inserisce nel programma di Corporate Social Responsability curato dalla Casa motociclistica. Ancora Nanni: “Se volessimo fare una similitudine con lo sport, un programma strutturato di CSR è paragonabile a una maratona. La maratona non si improvvisa e necessita di un impegno costante, che dura nel tempo e che mira ad un obiettivo ambizioso, ma affascinante e appagante nel momento in cui si taglia il traguardo. Allo stesso modo un programma di Corporate Social Responsibility, come il nostro, è composto da tante iniziative che si susseguono, che concorrono a comporre un disegno più grande. Alla fine dello scorso anno abbiamo raggiunto un milione di persone attraverso le nostre attività “on land” (di esperienza diretta) e “on line”. E anche nel 2020 non ci siamo fermati, neppure nei mesi di lockdown, perché tematiche come l’inclusione sociale e l’intercultura non possono avere pause e hanno bisogno di ciascuno di noi ogni giorno. Affiancando Emiliano oggi, esprimiamo esattamente il desiderio di dare il nostro contributo, di diffondere un messaggio di speranza. Ci piace ricordare che almeno metaforicamente, una parte di quei 50 mila passi l’abbiamo fatta insieme. E che anche in futuro le nostre strade continueranno ad incrociarsi”.  
    DOCUFILM E LIBRO
    I 50.000 passi del titolo sono quelli che Malagoli ha calcolato di dover fare per completare il percorso newyorkese, passi di cui racconta anche nel libro autobiografico “Continua a correre” pubblicato il 18 giugno. “Dopo il mio incidente non mi sono fermato al problema, ma fin da subito ho cercato di capire come risolverlo e come valorizzarlo, perché solo in questo modo potevo superare la paura della disabilità: devi riuscire sempre a superare le tue paure altrimenti diventano i tuoi limiti. Per fare questo fin da subito mi sono posto obiettivi importanti: in primis ho voluto tornare a correre in moto! Potrà sembrare assurdo, ma ho capito che se fossi riuscito a ritornare su una moto da corsa, tanti altri limiti li avrei superati di conseguenza, a partire dal dovermi guardare allo specchio con un arto artificiale. Ho usato la passione per la moto come una freccia per il mio arco: dovevo fare centro e riprendere in mano la mia vita! Dare la possibilità ad altre persone di continuare ad inseguire i propri sogni è stato il secondo obiettivo creando la Onlus Di.Di, fino ad arrivare a correre la maratona di New York. I 50.0000 passi sono quelli che ho calcolato essermi necessari per chiudere gli oltre 42Km su cui si sviluppa questa gara. A New York ho voluto portare con me idealmente tutte quelle persone che almeno una volta nella vita hanno pensato di non farcela. Raggiungendo il traguardo, con la mia gamba in titanio e carbonio, ho voluto dimostrare che i limiti più grandi sono quelli che ci diamo noi stessi”.
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    FCA, incentivi di luglio per l'acquisto di auto nuove

    Visto il difficile momento attuale, FCA ha pensato a una serie di vantaggi e incentivi per i propri clienti con un luglio ricco di bonus per coloro che hanno intenzione di comprare nuova vettura Fiat, Alfa Romeo, Jeep e Lancia: fino a 10.000 euro di bonus, anche senza rottamazione della vecchia auto usata. Il Gruppo ha aggiunto anche altre offerte nel suo programma estivo: l’anticipo zero e la prima rata da pagare a gennaio 2021, avvalendosi nel finanziamento proposta da FCA Bank.
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    Fiat, i vantaggi
    Il programma pensato da FCA è accompagnato da una campagna di comunicazione multibrand, mirata a raggiungere il più alto numero di clienti. Entrando nel dettaglio, con l’iniziativa del Gruppo è possibile ricevere fino a 7.000 euro di bonus acquistano una nuova vettura Fiat (anche senza rottamazione della vecchia auto), con anticipo zero e prima rata a gennaio 2021. Sempre con la stessa formula, i clienti possono portare a casa una Fiat 500X a partire da 14.500 euro o una 500L o una Tipo a partire da 11.900 euro.

    Jeep, le offerte sui modelli
    Per chi fosse interessato a un’auto del marchio Jeep, anche in questo caso il bonus è fino a 7.000 euro per i modelli Renegade e Compass, senza rottamazione e con il finanziamento a 49 mesi Jeep Excellence che prevede “Zero Anticipo e Zero rate nel 2020”. Per le nuove Renegade e Compass 4xe stesso tipo di offerta. Oltre luglio e fino al 31 agosto, sono valide le iniziative sull’acquisto di Grand Cherokee e Cherokee in pronta consegna, con bonus che possono arrivare a 20.000 euro per Grand Cherokee e fino a 10.000 euro per Cherokee.

    Anche Alfa Romeo e Lancia
    Mancano all’appello Alfa Romeo e Lancia. Per il marchio torinese, il Gruppo FCA ha pensato a una soluzione finanziaria che prevede anticipo zero e prima rata a gennaio 2021. Inoltre, su un’ampia selezione di Giulietta in pronta consegna c’è un bonus che arriva fino a 10.000 euro (anche senza usato da rottamare), aderendo al finanziamento FCA Bank. Infine, per la Lancia Ypsilon il bonus può arrivare a 4.000 euro, anche in questo caso senza usato da rottamare.
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    Milano, aggredisce autista e fugge col tram: arrestato

    Nell’ultimo anno abbiamo più volte sentito parlare di aggressioni ai conducenti dei mezzi pubblici. Nelle ultime ore ci sono stati episodi del genere sia a Roma che a Milano. Nel capoluogo lombardo un uomo ha aggredito l’autista di un tram mentre si trovava al posto di guida, fermo al capolinea. Successivamente è stato lui a mettersi al posto del conducente e a far partire il tram numero 3 a Gratosoglio.
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    Una fuga che durava da alcune ore
    Per fortuna, l’uomo ha fatto pochi metri prima di essere fermato e arrestato da una pattuglia dei carabinieri che passava nella zona. Ma c’è di più: già da qualche ora lo stavano cercando gli agenti della polizia stradale. L’aggressore, infatti, era stato ripreso dalle telecamere sull’autostrada A7 alle 9 del mattino quando, in macchina con la madre, aveva strattonata la donna e poi l’aveva costretta a scendere. Dopo l’episodio aveva fatto perdere le sue tracce, ma gli agenti della stradale avevano ritrovato la sua auto poco dopo, con le chiavi inserite e il motore acceso.
    Tramite localizzazione del cellulare, l’uomo era stato rintracciato nella zona dove è avvenuta l’aggressione. A fermare la sua corsa ci ha pensato l’autista che, dopo essere stato colpito, ha avvisato la sala operativa di Atm chiedendo l’interruzione della corrente elettrica.
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    Honda NSX Type R del 1993: 250mila euro per averla

    Per chi avesse voglia di un revival degli anni ’90, la Speedart Motorsports di Miami ha messo in vendita una Honda NSX Type R del 1993. Si tratta di una variante speciale che molti appassionati si ricorderanno. Ma le cose speciali, si sa, hanno un prezzo: la Type R viene venduta al costo di di 285mila dollari (poco più di 250mila euro).

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    Un’auto focalizzata sul guidatore
    La Casa giapponese ha lavorato sulla riduzione del peso, eliminando tutte le parti ritenute inutili. Quali? Il materiale fonoassorbente, il servosterzo, l’impianto stereo, la ruota di scorta, l’aria condizionata e alcune apparecchiature elettriche. Sulla NSX-R è stata anche montata una batteria più piccola e il vetro usato nel lunotto è più sottile. Non solo: anche i sedili hanno subìto un’opera di alleggerimento, spogliandosi della pelle di Alcantara che c’era nella versione standard e vestendosi di tessuto Recaro in carbonio-kevlar Recaro.
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    Gli ingegneri, insomma, sono dovuti scendere a compromessi per trovare il giusto equilibrio tra sportività e uso quotidiano, per trasformare la NSX-R in una vettura più focalizzata sul guidatore. Sono stati tolti circa 120 kg.
    Esternamente, non ci sono molte differenze con la Honda NSX base. Spiccano i cerchi in lega leggera forgiati di Enkei, che riducono ulteriormente il peso, le nuove prese d’ariae il logo Honda R sul frontale.
    In ottime condizioni
    La NSX-R monta un VTEC V6 DOHC 90 ° da 3 litri interamente in lega, dotato di un albero a gomiti bilanciato. Uno sguardo alle prestazioni: 270 CV a a 7100 giri/min, con velocità massima di 262 km/h e accelerazione da 0 a 100 in 5 secondi.
    L’auto, costruita alla fine del 1992, ha avuto quattro proprietari, fino alla sua attuale collazione, negli Usa presso Speedart Motorsports. Il contachilometri mostra 49.616 km e l’auto si presenta in ottime condizioni.
    Honda NSX, Type R in arrivo al Salone di Tokyo LEGGI TUTTO

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    La beffa della nullatenente: possiede 315 auto ma ha il reddito Covid-19

    Ha davvero dell’incredibile la scoperta fatta dalla polizia locale di Verona: una giovane donna della zona nonostante risultasse nullatenente, era riuscita ad avere addirittura 315 veicoli intestati a proprio nome. Per fortuna, grazie al database “Giano” e al contributo delle attività di indagine della Procura di Milano con la Sezione di polizia giudiziaria dei Carabinieri dell’Ufficio Intestazione Fittizia Veicoli, la giovane è stata scoperta. Le sorprese non finiscono qui: risulta anche una partita Iva aperta per il commercio di auto, per mezzo della quale la donna ha ricevuto pure il redditto per l’emergenza Covid-19.
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    Non dichiarava reddito
    Ben 315 veicoli intestati, tutti negli ultimi cinque anni, senza dichiarare alcun reddito. Ad aggravare la posizione della giovane donna, il fatto che alcune di queste auto siano state utilizzate da sconosciuti per varie rapine. La veronese, nel corso del tempo, è riuscita a far perdere le proprie tracce: il Comando, infatti, l’ha cancellata dall’anagrafe. Nonostante queste mosse, la Procura di Milano è riuscita a far cessare le attività della donna, emettendo per lei un provvedimento di blocco anagrafico, già notificato al Pra e alla Motorizzazione. In questo modo non potrà acquistare né vendere veicoli. Ma cosa ne è stato dei 315 mezzi? Sono stati tutti radiati e, in caso di rintraccio sul territorio, verranno sequestrati e poi confiscati.
    200mila euro di multe
    La donna è indagata per induzione in errore verso pubblici ufficiali del Pra e della Motorizzazione, ma anche per truffa ai danni dello Stato a causa dell’apertura della partita Iva fittizia. A ciò si aggiunge che i veicoli con cui sono stati commessi dei reati hanno accumulato oltre 200mila euro in sanzioni al codice della strada, cartelle esattoriali, bolli, pedaggi autostradali.
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    Audi A3: la nuova connessione digitale è super hi-tech

    La macchina che parla non è un miraggio, piuttosto qualcosa che già c’è. La parola ha tante forme e il dialogo mille strumenti. E a bordo della nuova Audi A3 Sportback ci sono quasi tutti. Fedele alla filosofia d’avanguardia di Audi, la compatta di Ingolstadt è un concentrato di tecnologia trasferito su una macchina per tutti. È l’utilizzo della vettura nella maniera più vicina possibile a quella dei nostri amati/odiati smartphone.
    Una digitalizzazione quasi da nerd per la quarta generazione di una macchina che sa solo stupire e non poteva certo essere da meno su questo terreno rispetto alla grande evoluzione motoristica di cui è stata dotata con i suoi motori benzina e Diesel con potenze da 116 a 150 cv, compreso il 4 cilindri 1.5 TFSI S Tronic con mild-hybrid a 48 volt cylinder on demand e frenata rigenerativa. Il primo step, riguarda le luci, la lingua dell’illuminazione: i full LED davanti sono di serie anche nell’allestimento di ingresso. Nel top di gamma compaiono i LED Audi Matrix con la matrice luminosa innovativa con 15 diodi da 5×3, indicatori di direzione dinamici e abbaglianti adattivi che creano zone d’ombra ad hoc nel caso le telecamere individuino altre vetture o persone.
    Audi A3 Sportback e Sedan, arriva il motore tre cilindri
    Dotazioni da segmento superiore
    Ma è entrando dentro l’A3 Sportback che si capisce davvero il salto di qualità della compatta in termini di tecnologia di utilizzo e digitalizzazione che la mette quasi al pari delle Audi di segmenti superiori per capacità di dialogo con il mondo esterno. Il display a colori MMI touch da 10,1” esprime al massimo le potenzialità della piattaforma d’infotainment MIB 3 – dieci volte più potente rispetto alla precedente MIB 2 – al punto da avere il feedback acustico dialogando con il conducente grazie ai comandi vocali che riconoscono anche le espressioni di uso comune del linguaggio quotidiano, tutto senza allontanare le mani dal volante. Con il pacchetto Audi Connect navigazione & Infotainment plus, il sistema risponde utilizzando anche le conoscenze sul cloud. Anche la strumentazione è digitale (e di serie) con il display da 10,25” gestibile dal volante multifunzione.

    L’Audi virtual cockpit arriva in abbinamento (anche nella versione Plus) al sistema di navigazione MMI Plus con MMI Touch. La piattaforma d’infotainment MIB 3 interagisce con la Communication Box per connettività e telefonia e integra anche l’hotsport WLAN. L’altra lingua con cui dialoga Audi A3 Sportback è quella della navigazione intelligente: con il machine learning capace di imparare appunto le preferenze del guidatore in base ai percorsi trovando sempre le soluzioni più rapide e migliori in funzione del traffico. Nel caso si interrompesse la connessione, interviene la navigazione on board. Con il pacchetto superiore c’è anche l’ausilio di Google Earth.
    Non potevano mancare i servizi di Car-to-X capaci di sfruttare l’intelligenza della flotta Audi, che oltre a condividere info su parcheggi, avvisi di pericolo (nebbia, ghiaccio o limiti di velocità) è in grado di dialogare (per ora solo a Ingolstadt e Dusseldorf) anche con i semafori grazie al collegamento in rete con l’infrastruttura urbana, regolando la velocità della vettura in funzione del verde. Infine, oltre all’app myAudi che collega lo smartphone del guidatore e all’Audi smartphone Interface che trasferisce l’ambiente Apple CarPlay o Android Auto sul display, adesso è disponibile di serie anche l’assistente vocale Amazon Alexa integrato nell’MMI. Già, la macchina parla sempre di più e in tanti modi.
    Audi Q4 Sportback e-tron, declinazione Suv-coupé nel 2021 LEGGI TUTTO

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    Audi A3 Sportback, più tecnologica e più sportiva

    Più tecnologica e con un carattere più sportivo per il piacere di guida sempre maggiore. Sono questi i punti di forza della nuova Audi A3 Sportback, la versione normale non verrà più prodotta. Ma vediamo come ci siamo trovati durante il nostro primo test.
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    Tecnologica e sportiva
    Abbiamo guidato la versione 35 con l’allestimento S Line top di gamma (le altre varianti sono Base, Business, Business Advanced) motorizzata con il TDI Diesel 2.0 da 150 cv abbinato ad una trasmissione a doppia frizione S tronic a 7 rapporti. Il consumo dichiarato dalla Casa è di 4,5/5,1 litri ogni 100 chilometri. A conferma che il motore Diesel è tutt’altro che superato anche perché le emissioni di CO2 con il ciclo NEDC sono di 98/103 g/km La sensazione appena seduti nella vettura è di un completo controllo della strumentazione con il display al centro del cruscotto da 12,3 pollici con il sistema Audi virtual cockpit.

    Il sistema di infotainment è abbastanza intuitivo come il selettore delle cinque tipologie di programmi di guida: comfort, auto, dynamic, efficency e individual che agiscono su taratura del motore, del cambio S tronic, dello sterzo e, se presenti, degli ammortizzatori regolabili. Può invece stupire l’assenza della tradizionale leva del cambio sostituita da un piccolo joystick già visto su altre vetture del gruppo. La tecnologia shift-by-wire dove gli impulsi raggiungono la trasmissione mediante impulsi elettromagnetici è però decisamente avanzata e con piccoli spostamenti si possono inserire le posizioni di drive, retromarcia e neutro mentre il parking è affidato ad un pulsante posto al fianco di quello di accensione. Ovviamente la selezione delle marce è al volante attraverso le tradizionali palette.
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    Il diesel stupisce
    Il motore 2.0 Diesel da 150 cavalli stupisce subito per la grande elasticità e il cambio S tronic ha un innesto preciso e senza scatti delle marce. L’abitacolo è ben insonorizzato e il rumore del quattro cilindri si sente solamente forzando le marce mentre quando si è fermi al semaforo, disinserendo il sistema Start and Stop che se attivato riaccende prontamente il motore, si avverte solo minimamente che il propulsore è acceso. La quarta generazione dell’Audi A3 conferma la sua grande tenuta di strada e la sua precisione nell’inserimento in curva. Cresciuta nelle dimensioni di carreggiata sia dell’avantreno che nel retrotreno, sfrutta le sospensioni anteriori McPherson mentre al retrotreno dispone di multilink con molle e ammortizzatori non coassiali, disponibili nelle versioni oltre i 150 cv come quella in prova, che la rendono meno rigida e più guidabile in curva anche ad alte velocità.

    Il percorso della nostra prova si è sviluppato tra strade in città, quindi con numerosi semafori e quindi con fermate e ripartenze e tratti extraurbani con una serie di curve. Nella guida extraurbana l’elasticità del motore è stata sottoposta a continue accelerazioni e decelerazioni nella guida sul misto. In terza e quarta marcia la vettura diventa divertente da guidare senza la necessità di dover scalare o passare ad un rapporto superiore, anche se le palette al volante invitano a farlo. Alla fine del nostro test, e nonostante in alcuni tratti avessimo “forzato” la guida il consumo del 2.0 Diesel TDI era abbastanza in linea a quanto dichiarato dalla Casa.
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    Rolls-Royce, il design della nuova cabrio è di una bambina di 8 anni

    Lo scorso aprile, Rolls-Royce indisse un concorso rivolto a tutti i bambini di erà inferiore ai 16 anni. I giovanissimi dovevano immaginare e disegnare (rigorosamente a mano) alcuni nuovi modelli della Casa britannica, lasciando libero sfogo alla fantasia, per poi spedirli direttamente al Marchio di Derby.
    Rolls Royce Wraith Kryptos Collection, lusso da decodificare
    Il concorso Young Designer ha riscosso un enorme successo, con oltre 5mila illustrazioni provenienti da 80 Paesi diversi. Dopo una prima scrematura, sono rimasti 220 progetti ammessi alla finale: il vincitore verrà decretato entro il mese di luglio. Rolls-Royce ha però voluto anticipare qualcosa, pubblicando la nuova cabriolet (ovviamente virtuale) realizzata da Megan, 8 anni. La piccola Megan ha infatti inviato il proprio disegno al Marchio, che l’ha consegnato al reparto design e che a sua volta lo ha trasformato in un rendering.
    ROLLS-ROYCE NURTURE NATURE

    La cabriolet Rolls-Royce ideata dalla piccola Megan si chiama Nurture Nature, è alimentata a miele, è dotata di posti dedicati agli animali, una carrozzeria con alcune rose come grafiche e una parte colorata rosso e nera palesemente ispirata alle coccinelle. Senza dimenticare lo “Spirito della Farfalla” che aleggia sopra di essa.
    La gamma Rolls-Royce: consulta il listino completo di Auto!
    Sarà Megan la vincitrice? Lo si scoprirà presto. Certo è che il vincitore avrà la possibilità di essere accompagnato il primo giorno di scuola assieme a un amico su una Rolls-Royce con tanto di autista personale. La medaglia d’argento riceverà invece un certificato firmato dall’AD di Rolls-Royce, Torsten Müller-Ötvös. Inoltre, è previsto un ulteriore premio per un giovane bimbo britannico che riceverà un kit dedicato alla progettazione di un’auto elettrica. Grazie al kit, il giovane potrà partecipare al progetto “Greenpower Challenge”, una competizione a tema automobilistico promossa per le scuole di tutta la Gran Bretagna che punta ad avvicinare i più giovani al tema del binomio auto-risorse rinnovabili. LEGGI TUTTO