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    Nissan GT-R svolta tuning Godzilla 2.0: l'offroad è camouflage

    Trasformare le sportive in off-road? L’olandese Classic Youngtimers Consultancy, specializzata proprio in questo tipo di personalizzazioni, ha fatto del suo meglio nella metamorfosi da Nissan GT-R a Godzilla 2.0. Il nome non è un caso: passare da supercar a potente fuoristrada è una prerogativa di pochi e il risultato, lo possiamo dire, è decisamente unico.
    I ragazzi di Classic Youngtimers avevano già dato prova della loro abilità, trasformando in offroad prima una Lamborghini Gallardo e poi una Bentley Continental GT. Quali sorprese ci hanno riservato per la Nissan GT-R, alias Godzilla 2.0?

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    La trasformazione
    Lavorando sulla struttura della sportiva giapponese, si è arrivati a un assetto rialzato di ben 12 cm in più rispetto al modello originale, a cui si aggiungono un set di parafanghi maggiorati di colore nero e gomme ad hoc per lo sterrato. Modifiche anche sul frontale, con le grandi luci a Led, proprio come quelle delle vetture da rally, e sul tetto, dove è stato aggiunto un grande portapacchi e c’è spazio anche per la ruota di scorta.
    600 CV di potenza
    Ma cosa c’è sotto al cofano? Troviamo il V6 biturbo da 3,8 litri della Nissan GT-R, ma le modifiche sono importanti. Il motore, infatti, è stato potenziato fino a raggiungere 600 CV (il tuning si chiama Godzilla, ricordiamolo…). E il prezzo? 95mila euro, non poco. Si tratta di una personalizzazione realizzata su un’auto usata, con 46.500 km percorsi, ma Godzilla 2.0 è perfetta per andare in fuoristrada, cosa che non fa la Nissan GT-R, ed è stata verniciata con una colorazione camouflage stile militare. Qualche dettaglio che potrebbe fare la differenza in fase di acquisto.
    Nissan GT-R 50 by Italdesign, muscoli giapponesi e stile italiano LEGGI TUTTO

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    La top 10 delle città coi parcheggi più cari al mondo

    Nelle grandi città spesso ci lamentiamo di non trovare parcheggio, ma una volta trovato il rischio è di rimanere scioccati di fronte ai costi per la sosta delle auto. Il portafogli potrebbe alleggerirsi notevolmente e, stando ai dati elaborati dalla ricerca sui costi del 2020 di Fixter, l’Italia e le sue città non sono poi così care come invece sembrano. Basta fare il paragone con alcune località internazionali, da Manhattan a Londra, per vedere la differenza. Su Fixter è stata elaborata una top 10 dei posti più cari al mondo, comprendendo tutte le tipologie di parcheggio: dagli aeroporti alle zone più esclusive delle metropoli.
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    Le varie categorie
    Quando si parla di parcheggio si devono fare delle premesse. Il normale parcheggio per strada non può essere paragonato al posto auto di un condominio di lusso (che a Manhattan sembra sia stato pagato addirittura un milione di dollari) o alla sosta in alcune aree speciali, come i distretti dello shopping. Su questo versante, l’Europa non ha rivali: Amsterdam è al primo posto con 7,50 euro l’ora, seguita da Londra (5,83), Utrecht (5,53), Edimburgo e Mosca a pari merito al quarto (con 5,47 euro) e Ottawa (in Canada, a 4,83). La prima delle italiane è Roma, con 1,20 euro all’ora, al 54esima posto.
    Record assoluto, però, per Filadelfia. Il costo del parcheggio per assistere agli incontri sportivi è di ben 36,57 euro (quasi 43 dollari).
    Padova, parcheggia la Porsche sotto ai portici: “Avevo paura che si bagnasse” LEGGI TUTTO

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    PSA, nel 2023 arriva la nuova piattaforma eVMP per l'elettrico

    La nascita di Stellantis è prevista entro la fine del primo trimestre del 2021. Ma per raggiungere la fusione con FCA, il Gruppo PSA sta costruendo un piano organizzativo ben definito, che emerge dalla semestrale del gruppo in cui sono compresi anche i dati finanziari relativi all’andamento nella prima metà del 2020 rispetto allo stesso periodo di un anno fa.
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    Uno scenario sul quale nei giorni scorsi si è registrata l’interruzione momentanea dell’esame da parte della Commissione Europea degli effetti della fusione sulla concorrenza nel settore dei veicoli commerciali leggeri.
    Elementi in comune con la EMP2
    Sul piano industriale, in chiave di prodotto elettrificato – elettrico a batteria e ibrido plug-in –, poi, va rilevata la novità di una nuova piattaforma (in foto, Citroen e-C4, sviluppata su piattaforma e-CMP) sulla quale, nel 2023, verrà prodotto il primo modello, un suv di segmento C.
    La eVMP, questo il nome della piattaforma, verrà sviluppata con un ridotto impegno economico sul fronte della ricerca e sviluppo, grazie a un ricorso esteso a soluzioni dell’attuale piattaforma EMP2, moderna base dei modelli di segmento C e D del Gruppo PSA.

    Batterie tra i 60 e i 100 kWh
    Sarà possibile integrare la produzione nei processi attuali degli stabilimenti, senza richiedere grandi accorgimenti, quindi costi di adeguamento da sostenere. All’interno del passo potrà alloggiare pacchi batterie tra i 60 e i 100 kWh, un fronte sul quale si registra l’annuncio dell’impiego di moduli standard, altro punto chiave nell’ottica di contenimento dei costi. Vuol dire non dover prevedere moduli su misura per alloggiamenti dedicati in piattaforme progettate per motori termici.
    Le elettriche su piattaforma eVMP avranno un’autonomia di marcia che potrà spaziare tra modelli da 400 km fino a progetti da 650 km, con un singolo motore elettrico anteriore o trazione quattro ruote motrici e valori di potenza fino a 340 cavalli.
    La flessibilità della eVMP, frutto del carry over con la EMP2 delle termiche e ibride PSA, permetterà di offrire anche modelli ibridi.
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    Un passaggio tecnologico importante se letto nell’ottica di quel che sarà la nuova entità Stellantis e la presenza in portfolio di una piattaforma per l’elettrico di dimensioni compatte e medie, declinabile in più varianti di carrozzeria.
    I risultati finanziari
    Annunci a margine di risultati finanziari che hanno visto il Gruppo PSA chiudere il primo semestre 2020 con un fatturato di 25,1 miliardi di euro, in calo del 34,5% su base annua (-35,5% dalla divisione auto) e un margine operativo del Gruppo a 517 milioni di euro, crollato di -84,5% per le ripercussioni dovute alla pandemia di coronavirus. LEGGI TUTTO

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    Maserati Trofeo, si aggiungono anche Ghibli e Quattroporte

    Ghibli e Quattroporte sono quasi pronte per il loro ingresso nella famiglia Maserati Trofeo. Dopo Levante, quindi, anche la berlina e l’ammiraglia verranno presentate nello speciale allestimento.
    La presentazione
    Manca davvero poco, bisognerà aspettare il 10 agosto per vedere i due modelli che andranno a completare il tridente, è proprio il caso di dirlo, di punta della gamma. 
    Maserati ha lasciato un indizio “Scolpite dalla pura idea di velocità e guidate dalla passione per i motori V8. Solo le più potenti diventano Trofeo”. LEGGI TUTTO

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    Rafa Nadal rinnova con Kia per altri 5 anni

    Sembra destinata a durare ancora a lungo la partnership tra Rafa Nadal e Kia Motors Corporation. Il tennista maiorchino e il brand coreano hanno firmato per altri cinque anni, accompagnando la notizia (annunciata sul profilo Facebook del campione e su Kia Worldwid) con un evento speciale: #GetRafaMoving è la sessione di allenamento, in diretta streaming, ospitata sulla pagina Facebook ufficiale di Kia Worldwide, che è anche main partner degli Australian Open di tennis.

    Kia ha rinnovato gli accordi con Rafa Nadal per altri 5 anni e per celebrare l’evento è stato organizzato un allenamento speciale su Facebook in cui i fan hanno guidato Rafa. Scopri di più: bit.ly/Nadal_Kia
    Pubblicato da Kia Motors Italia su Lunedì 27 luglio 2020

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    Una collaborazione duratura
    È dal 2004 che Rafa e Kia collaborano: prima una sponsorizzazione, poi il campione di Manacor è diventato ufficialmente Global Ambassador del brand coreano. Lo streaming live dell’allenamento #GetRafaMoving è stato trasmesso in diretta dall’Accademia Rafael Nadal, con sede a Maiorca, ed è stato seguito dai suoi numerosi fan che, attraverso una serie di emoji, hanno potuto controllare l’allenamento, indicando a Rafa cosa fare. Un modo insolito per far respirare agli appassionati lo sport che amano e del quale sono a digiuno da mesi: “I fan sono senza tennis giocato ormai da mesi – ha detto il campione maiorchino – e in particolare non mi vedono sul campo da un bel po’ poiché, a parte le mie routine di allenamento presso l’Accademia, non sono stato attivo, quindi mi è piaciuto molto organizzare un evento speciale per loro. Kia è stata al mio fianco da quando avevo 17 anni e ha svolto un ruolo importante nel mio viaggio come tennista professionista e come persona. Sono entusiasta di vedere cosa porteranno dentro e fuori dal campo i prossimi cinque anni”.
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    “Ci ispiriamo a vicenda”
    “La nostra partnership con Rafa ha ispirato milioni di persone a giocare a tennis – ha affermato Ho Sung Song, presidente e CEO di Kia Motors – quindi in un momento in cui ha più bisogno dei suoi fan, volevamo renderli protagonisti del suo allenamento e incoraggiare il successo del suo ritorno alle competizioni. Siamo entusiasti di estendere la nostra partnership per i prossimi cinque anni e non vediamo l’ora di ispirarci a vicenda per andare continuamente avanti”.
    Hyundai, Kia e LG Chem lanciano la “battaglia delle batterie” LEGGI TUTTO

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    Volvo P1800, il ritorno è elettrico

    Nove anni fa salì all’onore delle cronache per un record di chilometri percorsi: 4 milioni e mezzo, tanti nel 2011 per una Volvo P1800 del 1966. Nel 2020, un avvistamento di un muletto fornisce indizi importanti su quello che potrebbe arrivare nel 2021.
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    Saranno 60 anni dalla presentazione della coupé progettata dalla carrozzeria di Pietro Frua a Torino e disegnata da Pelle Petterson. Al momento le strade che si prospettano sono due: una riedizione elettrificata, oppure, una one-off. In entrambi i casi, il muletto apparso su strada ha dei tratti sportivi estremizzati, a partire dalle carreggiate allargate, ruote maggiorate, cerchi moderni. Invariate le proporzioni esterne, del bel coupé sportivo di inizio anni Sessanta.
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    Non sarebbe la prima riedizione di un grande classico del passato in chiave elettrica, viste le trasformazioni di powertrain che spesso si registrano. Volvo nei primi sei mesi dell’anno ha registrato un incremento delle vendite delle motorizzazioni elettrificate, ibride plug-in, dell’80% rispetto al 2019.
    Addio a Roger Moore, un mito anche in auto LEGGI TUTTO

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    Suzuki, ecco gli incentivi statali per tutta la gamma

    Gli incentivi statali per l’acquisto di auto nuove, validi sia con rottamazione che senza, che premieranno le vetture più virtuose dal punto di vista ambientale, dal 1° agosto entreranno finalmente in vigore. Come quelle prodotte da Suzuki, la cui intera gamma rientra nei parametri di emissioni previsti dallo Stato per usufruire del bonus. Dalla Ignis alla Vitara, passando per Swift, S-Cross e le altre, tutte le auto della Casa giapponese potranno essere acquistate con gli incentivi fino alla fine del 2020.
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    Suzuki: bonus per tutta la gamma
    Il bonus previsto per le vetture della gamma Suzuki è di 5.000 euro in caso di rottamazione, che scendono a quota 4.250 se il cliente non possiede nessuna auto inquinante da rottamare. A rendere efficienti le auto della Casa giapponese è soprattutto la tecnologia ibrida che copre tutti i modelli della gamma. Il sistema Suzuki Hybrid non richiede ricarica e permette a tutti i modelli di restare sotto soglie estremamente virtuose dal punto di vista delle emissioni di CO2. Comprese tra gli 88 g/km della Swift Hybrid 1.2 e i 112 della Vitara a trazione integrale.

    Una tecnologia, quella ibrida di Suzuki, che risulta estremamente apprezzata dagli automobilisti italiani. La casa giapponese è infatti la seconda in classifica in Italia tra le vetture ibride. Con dati di vendita confortanti anche durante l’emergenza Covid-19. Tra le prime 18 case per volumi di vendita in Italia, Suzuki è stata quella che ha registrato cali minori, con 13.463 vetture immatricolate e una quota di mercato che ha raggiunto la percentuale record del 2,31%.
    Suzuki, un salone di vendita virtuale per l’ibrido a portata di click LEGGI TUTTO

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    Cambio automatico, anche gli automobilisti d'Europa lo scelgono

    Cambio manuale o automatico? Gli automobilisti, gli appassionati e gli addetti ai lavori si infiammano sull’argomento. C’è chi proprio non ce la fa a rinuciare a maneggiare il pomello e a cambiare marcia da sé, sentendosi così parte attiva nella guida; e c’è chi invece per viaggiare in auto cerca la maggiore comodità possibile, e quindi se a cambiare marcia ci pensa direttamente la macchina, ben venga.
    Nel listino dell’usato di Auto, tante occasioni da non perdere a portata di click!
    Una diatriba infinita, a cui ogni tanto qualcuno tenta di dare una risposta. Come ad esempio Ford, che in base ai suoi numeri di vendita ha stilato una sorta di studio sui gusti degli automobilisti, americani ed europei. Ciò che emerge è che sempre più automobilisti europei scelgono il cambio automatico.
    Lo studio Ford: i dati parlano chiaro
    Il dato ovviamente è confermato anche negli Stati Uniti. Ma nel Paese a stelle e strisce un’auto con trasmissione automatica è la normalità da sempre, ed è chi sceglie un cambio manuale a rappresentare un’eccezione: in Europa invece (almeno fino a questa “rivelazione” da parte di Ford) era più o meno il contrario.

    La Casa dell’Ovale Blu ha infatti rivelato che negli ultimi tre anni, dal 2017 a gennaio 2020, l’acquisto di vetture Ford con cambio automatico è triplicato, dal 10,4% al 31,3%. Numeri non indifferenti. Nello specifico, il 30,9% dei modelli Ford Focus venduti nel mercato europeo a gennaio 2020 erano dotati di trasmissione automatica: tre anni prima la cifra era ferma al 7%. Un aumento, quindi, non indifferente, motivato dagli innumerevoli vantaggi che il cambio automatico offre rispetto a quello manuale.
    Perché l’automatico batte il manuale?
    La gamma Ford: consulta il listino completo di Auto!
    “Tra i numerosi vantaggi delle trasmissioni automatiche c’è quello di godere delle più recenti tecnologie di assistenza alla guida, rendendo tutto più semplice e confortevole, dal parcheggio alla guida nel traffico – ha spiegato Roelant de Waard, vicepresidente Marketing, Sales & Service di Ford Europe -. Ci aspettiamo che questa tendenza continui, poiché in futuro sempre più persone sceglieranno veicoli elettrici, che montano trasmissioni automatiche”. LEGGI TUTTO