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    Incentivi auto, fondi quasi esauriti per la fascia 90-110 g/km di CO2

    Tra i settori più colpiti dalla crisi causata dal Coronavirus c’è sicuramente quello dell’automotive. Nei mesi di lockdown il mercato si è azzerato ed era impossibile fare previsioni per il futuro. Nonostante una lenta ripresa, è ancora difficile fare previsioni, ma intanto le vendite sono ripartite. A dar loro una mano ci sono gli incentivi previsti dal Governo, gli ultimi entrati in vigore dal 1° settembre e divisi in fasce.
    Incentivi che, però, rischiano di non essere più disponibili a breve termine. Le somme stanziate per le singole fasce infatti non garantiscono che il bonus possa essere erogato fino alla scadenza prevista di fine anno, e rischiano di esaurirsi già tra pochi giorni.
    Incentivi auto 2020: disponibili nuovi fondi per 400 milioni di euro
    La fascia più alta la più richiesta
    Il Governo ha previsto uno stanziamento totale di 400 milioni di euro destinati agli ecobonus per l’acquisto di vetture, così ripartito: 50 milioni per le elettriche (con emissioni inferiori ai 20 g/km di CO2), 150 per le ibride plug-in (con emissioni tra i 21 e i 60 g/km), 150 per la fascia 61-90 g/km e 100 per quella più alta, con emissioni di anidride carbonica compresa tra i 91 e i 110 grammi al chilometro. È proprio quest’ultima fascia ad avere quasi esaurito i fondi, ridotti ad appena 22 milioni di euro dopo meno di dieci giorni. La previsione è che i soldi destinati a questa fascia possano finire nell’arco di pochi ulteriori giorni, lasciando scoperto questo segmento.
    Sin dall’inizio lo stanziamento per la fascia 91-110 g/km era sembrato troppo basso, vista anche la grande quantità di modelli che vi rientrano. Vetture di molti segmenti e di quasi tutte le marche, con alimentazioni diverse (Diesel incluso) e comunque ecologiche. Per loro è in vigore un incentivo statale sull’acquisto di 1.500 euro in caso di rottamazione, che scende a quota 750 se non ci si libera di una vettura inquinante. La grande rilevanza nel mercato di questa fascia ha fatto sì che moltissimi cittadini richiedessero il bonus, portando già quasi a esaurimento un fondo che nelle intenzioni doveva durare fino al 31 dicembre 2020.
    Restano invece somme ancora rilevanti nei plafond delle altre fasce, che contando immatricolazioni molto inferiori intaccano il budget molto meno nonostante i bonus più alti: la prima fascia, quella con emissioni sotto ai 20 g/km ha ancora a disposizione 43 milioni di euro su 50 stanziati, mentre sono ancora disponibili 118 milioni su 150 per quella tra i 61 e i 90 grammi. Inoltre per le elettriche e le plug-in hybrid sono ancora in cassa 173 milioni dell’ecobonus 2019.  
    Nuova Citroen C3: col DL Agosto ben 1.750 euro di bonus per l’acquisto LEGGI TUTTO

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    Volvo Car Italia e Inter, accordo rinnovato per la stagione 2020-2021

    A meno di due settimane dall’inizio del campionato di Serie A, Inter e Volvo Car Italia rinnovano anche per questa stagione 2020-21 la loro duratura collaborazione. Tra la società calcistica e il marchio automotive, infatti, c’è un solido rapporto che va avanti dal 2007. 
    Volvo P1800, il ritorno è elettrico
    Insieme dal 2007
    Alla base del rapporto tra l’Inter e Volvo Car Italia c’è la condivisione di valori, dall’affidabilità al rispetto per la tradizione, passando per l’attenzione all’innovazione e la modernità: “È con estrema soddisfazione che annunciamo il rinnovo dell’accordo tra Inter e Volvo Car Italia, una collaborazione nata tredici anni fa e che unisce due brand globali, accomunati dagli stessi valori e dalla stessa attenzione al futuro e all’innovazione. Volvo Car Italia è parte della famiglia nerazzurra e ci auguriamo di tagliare insieme nuovi importanti traguardi” ha dichiarato Alessandro Antonello, CEO Corporate di FC Internazionale Milano. All’evento per siglare il rinnovo dell’accordo era presente anche lo storico portiere nerazzurro Julio Cesar.
    Cosa prevede la collaborazione? Grazie ai servizi di Volvo Car Credit, la fornitura di auto che possano assicurare le esigenze di mobilità sostenibile e sicura dell’Inter. Fra le vetture anche alcune XC90 T8 Plug-in Hybrid, modello di punta della famiglia Recharge di Volvo con motorizzazione ibrida a ricarica. È la prima volta che nella flotta della squadra sarà presente questo tipo di tecnologia, sinonimo di una maggiore attenzione sia di Volvo che dell’Inter per la salvaguardia ambientale.
    Suzuki Main Sponsor del Torino anche per il 2020-21 LEGGI TUTTO

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    Nissan Z Proto, la 400Z prenota il cambio manuale

    Proporzioni, spigoli e frontale provengono direttamente dalla Datsun 240Z. Ma Nissan Z Proto ha tanto altro da dire. Perché la vettura prepara la strada a quella che sarà Nissan 400Z, nome a lungo circolato per denominare la coupé sportiva che nel 2021 andrà a dare il cambio alla 370Z.
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    Lo farà tornano alle origini, per il design del frontale molto più spigoloso e con i fari tondeggianti, stilemi della 240Z. I teaser preparano all’evento di presentazione, il 16 settembre prossimo il prototipo svelerà la tecnica e le soluzioni della coupé, dirà se la ricerca Nissan sulla produzione di componenti in CFRP per la grande serie avrà spazio in alcuni elementi della carrozzeria.
    Motore e trasmissione: cosa dobbiamo aspettarci
    Se intorno alla tecnica si possono segnalare solo i rumours, fondati, circolati negli ultimi 18 mesi – un’architettura mutuata dalla Infiniti Q60, opportunamente modificata; un motore 6 cilindri 3 litri biturbo–, c’è un elemento che Nissan rivela in modo sufficientemente chiaro: Z Proto avrà una trasmissione manuale.

    Guarda a un pubblico di appassionati della guida e, sebbene le trasmissioni automatiche e doppia frizione, nelle loro soluzioni migliori e rivolte a modelli sportivi, sono impareggiabili per velocità di cambiata e massima prestazione, al manuale va ancora assegnato il primato, forse nostalgico, della simbiosi tra guidatore e auto.
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    Nissan 400Z manterrà tale legame, non è ancora chiaro se costituirà l’unica scelta di trasmissione o, verosimilmente, verrà affiancata da un cambio automatizzato.
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    Peugeot 5008 restyling, nuovo stile e tecnologia inedita

    Le dimensioni sono sempre quelle, ma il design è completamente rinnovato, così come sono più completi i sistemi di assistenza alla guida e il fattore sicurezza.
    Anche l’ammiraglia dei Suv di Peugeot ha subito modifiche nel design esterno con una nuova calandra a scacchiera che si estende con alette sotto i fari e integra le nuove prese d’aria laterali nere lucide.
    Esterni: tutte le novità
    Anche per questo modello le luci anteriori sono state ridisegnatecon quelle diurne a forma di artiglio e la tecnologia a Led. I fari anteriori, ridisegnati, includono la tecnologia Led già dal modello entry level e comprendono anche le luci diurne a forma di artiglio,family feeling Peugeot.
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    I fendinebbia sono ora integrati nei proiettori Full Led che accendono gli anabbaglianti con intensità ridotta quando vengono attivati i fendinebbia posteriori.
    Nuovo anche il posteriore con i fari Full Led a 3 artigli (compresa la luce di retromarcia) “nascosti” da una copertura fumé trasparente lungo tutto il portellone con lo scopo di allargare visivamente la vettura.
    Interni: le caratteristiche
    Internamente la 5008 dispone di un Peugeot i-Cokpit evoluto con un Head-Up Digital Display da 12,3 pollici completamente personalizzabile e configurabile con una migliore leggibilità e contrasto. Al centro della plancia il nuovo touch screen ora da 10 pollici, comandabile anche dai tasti a pianoforte per l’accesso alle principali funzioni. Sempre sulla consolle il selettore di modalità di guida Normal, Sport ed Eco. Per quanto riguarda i sistemi di sicurezza sarà equipaggiata anche con il Night Vision, che rileva pedoni e animali di notte o in caso di scarsa visibilità.
    Peugeot, scopri qui il listino completo
    Motori e dotazioni
    Dell’Adaptative Cruise Control con funzione Stop&Go che permette di spegnere il motore e farlo ripartire se lo stop è superiore ai 3 secondi. La 5008 è disponibile anche nella versione a sette posti e garantisce un volume di carico che da 780 passa a 1940 dm³.
    Per quanto riguarda le motorizzazioni sono disponibili propulsori benzina 3 cilindri da 1.2 litri e 4 cilindri da 1.6 litri e Diesel 4 cilindrida 1.5 e 2.0 litri. LEGGI TUTTO

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    Autovelox e pedoni: arriva il nuovo Codice della Strada

    Sono in arrivo importanti novità per il Codice della Strada. Una microrivoluzione, causata dalle nuove configurazioni della mobilità post-Coronavirus e che sarà presto legge grazie al Decreto Semplificazioni che la Camera dei Deputati sta discutendo in questi giorni: a beneficiare delle riforme saranno, soprattutto, pedoni e ciclisti.
    Autovelox: ecco dove verranno posizionati
    Una prima novità riguarda gli autovelox, finora previsti solo nelle strade a scorrimento. Con il nuovo decreto, i dispositivi di rilevazione della velocità saranno posizionati anche nelle strade di quartiere e locali. La motivazione riguarda ovviamente la salvaguardia dei pedoni nelle strade ad alta velocità, soprattutto quelle davanti negozi o scuole.
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    Le novità per i ciclisti e le scuole
    I ciclisti, con il nuovo decreto, potranno invece godere delle “strade urbane ciclabili” ad unica carreggiata, con banchine pavimentate e marciapiedi e limite di velocità non superiore a 30 km/h, definita da apposita segnaletica verticale e orizzontale, con priorità per le biciclette; ma anche del “doppio senso ciclabile” su strade cittadine in cui il limite massimo di velocità è inferiore o uguale a 30 km/h: in pratica, su parte di una zona a traffico limitato, le biciclette potranno circolare anche in senso opposto all’unico senso di tutti gli altri veicoli, lungo la corsia ciclabile per doppio senso ciclabile presente sulla strada stessa. Il tutto, indipendentemente dalla larghezza della carreggiata, dalla presenza e dalla posizione di aree per la sosta veicolare e dalla massa dei veicoli autorizzati al transito.
    Poche multe auto per alcool, droga e smartphone: l’appello dell’Unione Consumatori
    Nascono inoltre le “corsie bici-bus” – purché non siano presenti binari tramviari a raso e a condizione che, salvo situazioni puntuali, il modulo delle strade non sia inferiore a 4,30 metri -, e le “zone scolastiche” nelle città, in cui è garantita una particolare protezione dei pedoni, delimitata lungo le vie di accesso dagli appositi segnali di inizio e di fine. Qui verrà limitata o esclusa la circolazione, la sosta o la fermata di tutte o di alcune categorie di veicoli, in orari e con modalità definiti con ordinanza del sindaco. Per chi trasgredisce, multa che va da 164 a 664 euro e, in caso di reiterazione nel biennio, sospensione della patente da 15 a 30 giorni.
    Sosta selvaggia: ecco cosa si rischia
    Molta più severità da parte delle forze dell’ordine per chi viene pizzicato in sosta selvaggia davanti ai cassonetti dei rifiuti che possa impedire la pulizia delle strade. Le autorità potranno anche spingersi fino alla rimozione del veicolo.
    Revisione auto: cambiano le scadenze
    Novità infine anche per la revisione auto, determinate dalla situazione pandemica. I veicoli la cui revisione scadeva entro lo scorso 31 luglio avranno tempo fino al 31 ottobre, mentre viene autorizzata la circolazione fino al 31 dicembre 2020 dei veicoli da sottoporre ai medesimi controlli entro il 30 settembre 2020, nonché la circolazione fino al 28 febbraio 2021 dei veicoli da sottoporre agli stessi controlli entro il 31 dicembre 2020.
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    Nelle zone a traffico limitato, inoltre, le telecamere potranno sanzionare i divieti di circolazione in ingresso, all’interno e in uscita nonché il controllo della durata di di permanenza all’interno delle ZTL. LEGGI TUTTO

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    Aston Martin Victor, 836 cv di potenza da record

    L’Aston Martin più potente di sempre si chiama Victor. La Divisione Q del Marchio, che si occupa della fabbricazione di modelli one-off e su misura, ha realizzato una supercar che mostra subito muscoli e sportività, senza celare più di tanto i richiami al passato che l’hanno fortemente ispirata.
    La potenza del V12 abbinata al cambio manuale
    Aston Martin Victor si ispira a due vetture degli anni ’70, la V8 Vantage (che quest’anno spegne le candeline del suo 70° compleanno) e la V8 DBS, entrambe realizzate sotto la presidenza di Victor Gauntlett, che la nuova supercar omaggia attraverso il nome.

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    Le somiglianze con i modelli del passato del Marchio britannico non sono finite, ma ci arriveremo: prima è doveroso accennare al pezzo forte della vettura, la sua motorizzazione. A spingere Aston Martin Victor è infatti un V12 da 7,3 litri che ha anche ricevuto le sapienti “cure” di Cosworth, per una potenza totale di 836 cv e 821 Nm di coppia, abbinati a un cambio sei marce manuale, un dato, quest’ultimo, che testimonia ancora di più il grande legame che lega Victor alle sportive di un tempo.
    Le hypercar ispirano la meccanica
    Ispirazione alle Aston Martin del passato, quindi. Confermata anche dalla struttura della Victor. Il telaio monoscocca in carbonio è infatti preso, ma aggiornato, da quello della hypercar One-77, presentata dodici anni fa al Salone di Parigi, con la Divisione Q che ha inserito anche qualche elemento della più recente Vulcan. L’intera carrozzeria pesa comunque meno rispetto a quella della One-77.
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    Le sospensioni presentano le stesse molle e identici ammortizzatori della Vulcan versione pista, schema che offre al guidatore sei diverse impostazioni di guida. I dischi freni carboceramici misurano 380 mm all’anteriore e 360 mm al posteriore, mentre l’abitacolo è rifinito con la pelle pregiata Forest Green e Conler Bridge of Weir, abbinato al cashmere. Prezzo? Ancora sconosciuto. Ma non possono essere previste cifre economiche, per l’Aston Martin più potente di sempre. LEGGI TUTTO

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    Hyundai Palisade, clamoroso: il nuovo SUV coreano… puzza!

    Le sue caratteristiche fanno gola al mercato statunitense: grande, spaziosissimo, capace di trasportare fino a 8 passeggeri, un bagagliaio che può arrivare fino a 1.302 litri, un V6 da 295 cv e un apporto tecnologico di alto livello: è Hyundai Palisade. Peccato, quindi, che il SUV full-size abbia un problema non da poco: puzza.
    Hyundai ha confermato l’odore fetido
    Non stiamo impazzendo, né si tratta di una nostra constatazione, bensì delle lamentele riportate e condivise pubblicamente negli USA da alcuni proprietari del SUV coreano, i quali, su vari web forum dedicati, hanno affermato che la Palisade puzzi di un odore fetido, che loro hanno definito un mix tra prodotti andati a male e calze usate. A questo punto, ci si aspettava che la Casa madre smentisse il problema. Niente affatto: Hyundai ha confermato l’esistenza di questa puzza, e si è già adoperata per risolvere il problema.
    La causa sono i sedili?
    Naturalmente non si tratta di cibo andato a male, né di indumenti sporchi. La puzza emanata è prodotta da alcuni componenti chimici e, da quanto emerge dalle lamentele dei proprietati della Palisade, proviene dai sedili dell’abitacolo. Molte testate del settore made in USA si sono occupate della vicenda. Da varie indagini, pare che l’odore provenga dalla pelle Nappa che ricopre i sedili della vettura, nello specifico lo schienale e il poggiatesta.

    La gamma Hyundai: consulta il listino completo di Auto!
    Nulla di ufficiale, ancora. Hyundai ha comunqe intenzione di risolvere il danno. Un richiamo della Palisade sembra inevitabile, così come appare propabile un completo ricambio dell’intera tappezzeria. LEGGI TUTTO

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    Volkswagen ID.4, mostrati gli interni del SUV 100% elettrico

    Sempre più vicino il giorno della presentazione ufficiale della nuova Volkswagen ID.4. Il primo SUV totalmente elettrico della Casa Wolfsburg verrà svelato a settembre con le prime consegne previste già per la fine dell’anno. L’attesa è tanta anche per Volkswagen che oggi ha tolto il velo sugli interni e alcuni dettagli dell’abitacolo.
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    Interni ampi e spaziosi
    L’abitacolo della nuova ID.4 si rivela subito molto spazioso e ampio. Merito della nuova piattaforma MEB sviluppata da VW per i modelli full electric del gruppo. Klaus Zyciora, responsabile del design del gruppo Volkswagen, spiega così la filosofia del modello: “libertà fuori, spazio libero all’interno”. Un’architettura elettrica, rispetto a una tradizionale, impone infatti molti meno vincoli a designer e ingegneri, e permette di sfruttare meglio i volumi sia fuori che dentro al veicolo.

    La ID.4 punta fortemente sul suo carattere da Suv, non solo esteticamente ma anche nell’esperienza d’uso. A partire dalla seduta alta che garantisce una migliore visibilità e dalle porte ampie apribili tramite maniglie a filo della carrozzeria con sblocco elettrico. Garantito il massimo dello spazio anche ai passeggeri che occupano i sedili posteriori. Anche il bagagliaio non delude le aspettative, con 543 litri di spazio utilizzabile con gli schienali posteriori in posizione eretta.
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    Design essenziale
    Per quanto riguarda lo stile adottato nell’abitacolo sono stati ripresi i concetti che caratterizzano il design esterno, ovvero minimalismo, modernità e pulizia delle linee. La plancia appare molto pulita con due schermi che riassumono tutte le funzioni principali. Il cruscotto e la plancia non sono collegati, dando la sensazione che gli elementi siano fluttuanti. Anche il tunnel centrale è stato disegnato all’insegna del minimalismo. Appare centrato quindi l’obiettivo di rendere la ID.4 estremamente ariosa e luminosa, sensazioni che potranno essere amplificate dal grande tetto in vetro optional.

    La plancia è dominata nello stile da una  striscia luminosa  che non ha una funzione solo estetica. A seconda della necessità può cambiare colore per dare informazioni al guidatore, e per esempio lampeggiare per suggerire un cambio di corsia o avvisare che l’auto si trova sulla corsia sbagliata.
    Lancio con la versione 1st Max
    La nuova ID.4 verrà proposta all’inizio nella versione 1st Max, che costituirà l’allestimento top al momento del lancio. Oltre alle dotazioni citate in precedenza, questa versione destinata alla Germania vanterà anche il sigillo di approvazione della AGR, la campagna tedesca per la schiena sana, nonché rivestimenti in similpelle realizzata senza uso di materiali animali e al 20% di una fibra derivata da PET riciclato.
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