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    Kia Stonic, per il crossover ecco la versione GT Line

    Kia Stonic è stato appena rinnovato ma è già tempo di un’altra novità: arriva l’allestimento dinamico, classico di tutta la gamma, con possibilità di essere accoppiato con tutti i motori del modello. Il crossover urbano diventa, quindi, Kia Stonic GT Line e si fa più vistoso e accessoriato.
    Ovviamente anche con le versioni elettrificate del 1.0 T-GDI da 100 e 120 cavalli abbinato al sistema mild hybrid 48V con la intelligent Manual Transmission o l’automatico DCT a doppia frizione.
    Silver, argento, è la tonalità che domina nei dettagli della carrozzeria. Che presenta verniciatura bi-colore (la livrea del tetto e del piccolo alettone posteriore è riproposta dal montante anteriore e dalle prese d’aria sotto la calandra)  nuovi paraurti, prese d’aria più grandi, la calandra con una finitura specifica e i fari a Led. L’estrattore posteriore alloggia i doppi terminali di scarico. LEGGI TUTTO

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    90 anni di Pininfarina, nel francobollo speciale c'è la Modulo

    Novant’anni e non sentirli. Famosa in tutto il mondo come atelier di design automobilistico – e non solo – Pininfarina festeggia il suo 90° anniversario entrando a far parte della storia della filatelia italiana. Allo storico marchio torinese è stato infatti dedicato un francobollo celebrativo, su iniziativa del Ministero dello Sviluppo Economico e raffigurante la concept car Modulo. Una festa per il passato ma anche un augurio per il futuro visto che Pininfarina sta vivendo un momento di grande fermento, nel mondo dell’auto e oltre.
    Pininfarina, nuovo logo per i 90 anni
    Mezzo secolo di Modulo
    Per il francobollo dei 90 anni, Pinifarina e il Ministero hanno concordato facilmente sul soggetto da raffigurare: la Modulo, coraggiosissima concept car che proprio quest’anno festeggia il suo 50° anniversario. Una vettura che, come racconta il presidente dell’azienda, Paolo Pininfarina, ha alle sue spalle una storia travagliata e molti giudizi contrastanti.
    La Modulo, racconta l’ingegner Pininfarina, venne tenuta in un cassetto per mesi perché giudicata addirittura troppo innovativa. Poi, nel 1970, si decise finalmente di presentarla, prima al Salone di Ginevra e poi nel Padiglione Italia dell’Expo di Osaka, in Giappone. Il pubblico restò subito colpito da quella vettura così futuristica, che in breve diventò il simbolo del design italiano nel mondo.

    “Ci sono due correnti di pensiero riguardo alla Modulo – ha raccontato Paolo Pininfarina, presidente dell’azienda – per alcuni si trattava quasi di un disco volante, ispirato a grandi film come Odissea nello Spazio o Alla conquista della Luna, un oggetto che si muove in verticale e che atterra. Poi c’è una corrente di pensiero che ritiene la Modulo una vettura dinamica, del futuro, che si muove in orizzontale. Quest’auto è un concentrato di idee, un animale a parte” ha concluso l’ingegnere.
    L’esemplare messo in mostra nella sede di Pininfarina durante l’evento, di colore bianco, è stato prestato dal collezionista James Glickenhaus. Attore, regista, sceneggiatore e possessore di una eccezionale collezione di vetture storiche, che oltre alla Modulo e a mille altre vanta la Ferrari P3/4 vincitrice di Le Mans, la 166 Spyder Corsa, e la P4/5, esemplare unico realizzato su sua richiesta proprio da Pininfarina.
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    Emissione speciale
    L’iniziativa di realizzare il francobollo celebrativo arriva direttamente dal Ministero dello Sviluppo economico, che ha voluto festeggiare i 90 anni di Pininfarina in quanto una tra le più importanti eccellenze italiane, simbolo del Paese in tutto il mondo. A sottolinearlo è stato direttamente il viceministro Stefano Buffagni: “Pininfarina è una bellezza che ci rende orgogliosi nel mondo – ha detto – che con vetture come la Modulo ha rappresentato l’innovazione e il passato, ma che disegna un grande futuro”.
    Il francobollo, come ha spiegato il responsabile commerciale filatelia di Poste Italiane, Enrico Menegazzo, sarà stampato il 400mila esemplari, una tiratura che lo renderà ambito dai collezionisti e di valore crescente. L’emissione è di tariffa B, ovvero quella riservata per corrispondenza con peso inferiore ai 20 grammi. Il design è essenziale, ed è stato curato direttamente da Pininfarina.

    Il francobollo è stato “inaugurato” dall’ingegner Paolo in persona, che eseguito il primo annullo. Per quest’operazione sono stati creati due timbri speciali, uno dei quali verrà presto distrutto, mentre il secondo sarà destinato al museo delle telecomunicazioni di Roma.
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    Un futuro luminoso
    Nonostante una storia così lunga alle spalle, Pininfarina ha ancora molta strada davanti a sé. Non solo nel mondo dell’auto. Oltre al progetto della hypercar Battista e alle consulenze di design per altri Costruttori (per ultimo la vietnamita Vinfast) l’atelier italiano è impegnato in numerosi altri campi, incluso quello dell’architettura. Sono progetti by Pininfarina, infatti, la torre di controllo dell’aeroporto di Instanbul, il grattacielo residenziale Cyrela a San Paolo e la torre Sixty6 a Cipro, fresca vincitrice dell’International Architecture Award.
    Lancia Florida: la sua storia LEGGI TUTTO

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    UNRAE e Federauto: il Governo deve intervenire con nuovi incentivi auto

    Gli ultimi dati sulle immatricolazioni, parlano chiaro: il mercato auto sta dando segni di ripresa dopo un lunghissimo periodo di profondo rosso, che la pandemia non ha fatto altro che peggiorare.
    Il numeri di settembre dicono che è stato venduto il 9,5% di auto in più rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, segno che il meccanismo degli incentivi, seppur non perfetto, funziona.
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    La ripresa, però, rischia di essere periodica, non di sistema, perché legata a una misura che sta esaurendo la sua spinta. Infatti, i fondi destinati alle auto con emissioni di CO2 tra i 91 e 110 g/km  – ovvero quelle con motorizzazioni benzina e Diesel più richieste sul mercato – sono esauriti da tempo, mentre non manca moltissimo alla fine delle riserve destinate vetture nella classe compresa tra 61-90 g/km, le quali hanno a disposizione 51 milioni su 150. Per elettriche e plug-in, invece, la situazione è completamente diversa, potendo contare su un bottino ancora talmente cospicuo che rischia di non essere completamente utilizzato entro i termini della sua scadenza, il 31 dicembre 2020.
    Una situazione paradossale, peggiorata dalla decisione del Governo di non rifinanziare – per ora – gli incentivi, e che ha scatenato la reazione di UNRAE e Federauto. Le due associazioni di categoria, in segno di protesta, hanno emanato il seguente comunicato congiunto per denunciare “una scelta che sfiora l’autolesionismo”.
    Il comunicato
    “Il Governo non ha ritenuto di inserire il rifinanziamento degli incentivi per lo svecchiamento del parco auto nel testo di conversione in legge del ‘Decreto Agosto’ approvato dal Senato.
    “Si tratta di una scelta che sfiora l’autolesionismo, visto che gli incentivi già varati e presto esauriti non solo hanno ravvivato un mercato in fortissima crisi e salvato posti di lavoro, ma hanno prodotto in poche settimane un maggiore incasso per lo Stato e contribuito positivamente al PIL.
    Le misure, che si sono complessivamente autofinanziate, hanno infatti fruttato ulteriori 58 milioni di euro incrementali in gettito IVA, oltre ai maggiori introiti legati all’immatricolazione dei veicoli, tra cui l’IPT”. Così FEDERAUTO e UNRAE hanno stigmatizzato il mancato rinnovo degli incentivi per il rinnovo del vetusto parco auto italiano. 
    “I dati diffusi nei giorni scorsi sulla confortante ripresa del mercato grazie agli incentivi – hanno aggiunto le Associazioni rappresentative della filiera industriale e commerciale del settore automobilistico italiano – sono la dimostrazione tangibile di quanto sia stato efficace questo strumento. Rispetto al mese di settembre dello scorso anno assistiamo, nello stesso periodo, all’immatricolazione di oltre 13.600 vetture in più (+9,5%) e ad un incremento del 47,4% di auto rottamate. Inoltre, il beneficio ambientale è palpabile: le emissioni medie di CO2 delle vetture immatricolate sono scese a livelli minimi (da 118,4 a 105,6 g/Km), circa l’11% in meno”.
    Secondo FEDERAUTO e UNRAE a questo punto è necessario un intervento urgente, da parte del Governo e della politica, per sostenere un settore, come quello dell’auto, che vale il 10% del PIL nazionale e da cui dipendono migliaia di piccole e medie aziende, con decine di migliaia di posti di lavoro attualmente a rischio.
    “In questa fase particolarmente delicata per l’economia nazionale, non rifinanziare una misura così importante sarebbe un errore imperdonabile” – concludono FEDERAUTO e UNRAE – “Vanno garantite norme efficaci e di lungo periodo che consentano al consumatore la necessaria chiarezza per non deprimerne la propensione all’acquisto e agli operatori del settore una adeguata pianificazione delle proprie attività produttive e commerciali. Chiediamo, pertanto, al Governo di assicurare che i fondi esauriti o in via di esaurimento vengano rifinanziati per i restanti mesi del 2020 con l’obiettivo di non disperdere i volumi incrementali ottenuti con gli incentivi e quindi assicurare un ritorno certo sull’investimento pubblico fatto continuando anche il cammino virtuoso intrapreso di riduzione delle emissioni ambientali”. 
    FEDERAUTO e UNRAE, infine, si dichiarano fin da subito pronte a condividere con il Governo le proprie proposte strategiche e pluriennali per sostenere il processo di decarbonizzazione in atto e accompagnare la transizione della mobilità verso le emissioni zero”. LEGGI TUTTO

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    Autovelox Torino: ecco l'elenco delle postazioni fisse e mobili dove si rileva la velocità

    Massima attenzione quando si guida, sempre. Non solo per una questione di sicurezza, ma anche perché vanno rispettate le norme del Codice della Strada. Spesso, però, c’è chi si dimentica dei limiti di velocità e le conseguenze per questo tipo di violazione possono essere decisamente spiacevoli, e non solo dal punto di vista economico. A segnalare i trasgressori che superano la velocità consentita ci pensano gli autovelox, fissi e mobili.
    E a Torino dove sono le postazioni, fisse e mobili? Ecco la mappa con le vie e gli indirizzi al dettaglio.
    Nuovo Codice della Strada, perché i netturbini possono multare le auto?
    Limiti e sanzioni
    Secondo quanto riportato all’articolo 142 del Codice della Strada, chi supera il limite di velocità fino a 10 km/h in più rischia una multa compresa tra 41 e 168 euro. Se il limite viene superato oltre i 10 e fino a 40km/h la sanzione è compresa tra 168 e 674 euro, a cui si aggiunge la decurtazione di 3 punti dalla patente. Quando il guidatore supera di oltre 40 km/h e fino a 60, la multa sarà tra 527 e 2.108 euro, oltre alla decurtazione di 6 punti sulla patente e alla sanzione accessoria della sospensione della licenza di guida da uno a tre mesi. Infine, se il limite viene superato di oltre 60 km/h la multa è compresa tra 821 e 3.827 euro, c’è poi la decurtazione di 10 punti sulla patente e la sanzione accessoria della sospensione della licenza di guida da sei a 12 mesi. Va ricordato che le sanzioni sono aumentate per i neopatentati e per i conducenti professionali e che, ai sensi dell’Art. 195 c. 2 bis C.d.S., l’importo della sanzione per le suddette violazioni commesse dopo le ore 22 e prima delle ore 7 è aumentato di un terzo.
    Autovelox fissi
    Ecco le postazioni fisse degli autovelox a Torino
    C.so Unità d’Italia n.96/A – Direzione Centro Città -civico n. 96/A AFR- Direzione Tangenziale -civico n.96/A AFRN
    C.so C.so Regina Margherita n. 401/A- Direzione Centro Città -civico n. 401AFR- Direzione Tangenziale -civico n.401AFRN
    Autovelox mobili fino all’11 ottobre 2020
    La Polizia Stradale, attualmente, ha rilasciato la posizione delle postazioni mobili fino all’11 ottobre.
    Oggi, 8 ottobre
    A / 06 Torino-Savona TO
    Strada Regionale SR / 589 dei Laghi di Avigliana TO
    9 ottobre
    A / 06 Torino-Savona TO
    A / 55 Tangenziale di Torino TO
    10 ottobre
    A / 06 Torino-Savona TO
    11 ottobre
    A / 06 Torino-Savona TO
    Automobilista a 85 km/h, ma l’autovelox lo beffa e segna il doppio LEGGI TUTTO

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    Kia Picanto, il restyling è aggressivo e ultra hi-tech

    Per la piccola di casa Kia è arrivato il momento di concedersi una rinfrescata. La Picanto cambia dentro e fuori, con un restyling estetico ma soprattutto una migliore dotazione tecnologica per restare al passo coi tempi. Debutta sul modello anche il nuovo sistema multimediale Uvo Phase II e i sistemi Adas, oltre a motori più efficienti e a una nuova trasmissione automatica.
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    Look sportivo
    Nel realizzare il restyling estetico della Picanto, i designer della Kia hanno deciso di puntare sulla sportività, regalando a questa versione aggiornata della citycar un carattere brioso e quasi aggressivo. Accentuato dai due nuovi allestimenti offerti dalla Casa: GT-Line, improntata alla sportività, e la X-Line, che invece rende il look della Picanto simile a quello di un piccolo Suv.

    La GT-line, in particolare, si distingue per le nuove prese d’aria e inserti rossi (inseriti anche nella griglia a “bocca di tigre” ridisegnata). Entrambe le versioni sfoggiano un design più muscoloso e i nuovi fari a Led, anteriori e posteriori. In occasione del restyling, per aumentare il livello di personalizzazione dell’auto, Kia ha messo a listino dieci tinte tra cui sarà possibile scegliere, oltre a due nuovi cerchi in lega da 14 e 16 pollici.
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    Upgrade tecnologico
    Se fuori la Picanto guadagna in sportività e “muscoli”, dentro l’ambiente diventa più curato e soprattutto più tecnologico. Una delle novità più consistenti di questo aggiornamento è infatti costituita dall’adozione di numerosi dispositivi che migliorano la sicurezza e la vita di bordo. A partire dal sistema multimediale di Kia, Uvo, qui nella sua avanzata Phase II. Al centro dell’upgrade c’è il nuovo schermo touch da 8 pollici (in sostituzione dl vecchio da 7) con cui gestire tutte le funzioni e visualizzare le informazioni offerte da Uvo su punti di interesse, traffico, meteo, prezzi del carburante e altro ancora.
    Migliora con il sistema Phase II anche la connessione auto-smartphone, con due connessioni Bluetooth utilizzabili contemporaneamente e compatibilità con Apple Car Play e Android Auto. Infine, è stata introdotta la possibilità di eseguire operazioni da remoto tramite telefono, come caricare il percorso del navigatore e verificare la posizione e lo stato della vettura direttamente da casa.

    Una parte importante del lavoro di Kia si è poi rivolto verso l’aspetto della sicurezza, con l’adozione dei più importanti Adas. Il nuovo equipaggiamento include la frenata d’emergenza, il lane Keeping Assist, il Driver Attention Waring e il Lane Following Assist, che mantiene la distanza dagli altri veicoli e monitora i segnali stradali per mantenere l’auto nella sua corsia, e molti altri sistemi di sicurezza attiva.
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    Scelta ampia
    La rinnovata Picanto è dotata del nuovo motore T-Gdi Smartstream 1.0 che eroga 100 cavalli, ma si può anche optare per il meno potente 1.0 Dpi da 67 cv. Entrambi i propulsori sono dotati del sistema di iniezione di carburante ad alta pressione (350 bar) che ottimizza consumi ed emissioni. Altra novità di questo aggiornamento è il cambio AMT. Questa trasmissione si basa su un manuale a cinque marce con funzionamento automatico, che garantisce comodità d’uso ma anche un costo contenuto e la stessa efficienza di un manuale.
    La Picanto restyling è offerta in cinque allestimenti: City, Urban, Style, GT-Line e X-Line. I prezzi partono da 8.950 euro.
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    Kia Picanto Restyling ADAS
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    Aste Bolaffi, il 16 ottobre le stelle sono targate Alfa e Lancia

    Alfa Romeo e Lancia saranno protagoniste venerdì 16 ottobre alle ore 17 presso la Pista di Lainate, per l’appuntamento autunnale di auto classiche firmato Aste Bolaffi.
    In catalogo una selezione dagli anni Venti del Novecento fino ai primi Duemila. Un totale di 49 lotti tra cui un’Alfa Romeo 6C 1750 Sport del 1929 e una Lancia Aprilia Spider telaio Basso carrozzata Ghia.

    Si tratta di una delle pochissime 6C Sport 1750 sopravvissute in condizioni originali e con storia documentata e certificata, l’Alfa Romeo è la perla del catalogo, all’incanto con una stima di 600.000-650.000 euro (lotto 49). Il suo primo proprietario è un nome di spicco nel mondo motoristico dell’epoca: l’ingegnere Gerolamo Battista Merlini, direttore generale della Società Anonima Alfa Romeo proprio negli anni della sua prima grande ristrutturazione societaria.

    Seconda perla, la Lancia Aprilia Spider del 1951 (lotto 45), all’asta con una stima di 210.000-260.000 euro, capolavoro di Ghia, testimonia il genio del costruttore torinese Giovanni Basso i cui progetti innovativi e avveniristici rivaleggiano con quelli dei più blasonati concorrenti dell’epoca, come dimostrato dai successi sportivi ottenuti dalle sue vetture.

    Una chicca è la Sunbeam Lotus che seguì il Team Essex durante le stagioni di Formula 1 del 1980 e del 1981, usata come vettura di cortesia dai vari manager del Team e da leggende quali Nigel Mansell, Mario Andretti, Elio de Angelis e Carlos Reutemann, oltre ovviamente al creatore della Lotus, Colin Chapman.

    Dalla sua produzione nel 1980 l’auto è stata nelle mani di una sola persona fino al 2010, il direttore delle operazioni per la Essex Motorsport e responsabile di tutto ciò che riguardava l’hospitality nel paddock, Julian Rivett. Da allora ha avuto un unico proprietario che ha fatto eseguire un restauro dal valore di migliaia di sterline (lotto 35, stima 45.000-50.000 euro).

    In catalogo spicca una selezione delle Fiat 500 più rare, tra cui due Spiaggine, icone della Dolce Vita una Fiat 500N Ghia Jolly con paraurti sagomati e caratteristici sedili in vimini (lotto 26, stima 40.000-50.000 euro) e una Fiat 500 Giardiniera Ghia Jolly bianca in ottime condizioni (lotto 39, stima 40.000-50.000 euro).

    Presenti auto particolari e microvetture tra gli anni Cinquanta e Settanta, come il Mivalino del 1955 con la sua forma curiosa tipica dell’epoca (lotto 28, stima 25.000-30.000 euro) e il raro Ferves 500 Ranger (lotto 25, stima 20.000-30.000 euro), veicolo divertente capace di destreggiarsi e porsi al centro dell’attenzione in qualsiasi contesto.

    Da segnalare inoltre due Alfa Romeo time capsule in condizioni pari al nuovo e con chilometraggi bassissimi: un’Alfa Romeo 33 1.5 TI del 1988 (lotto 31, stima 10.000-12.000 euro) e un’Alfa Romeo Spider 1600 del 1990 (lotto 32, stima 27.000-30.000 euro).
    Un salto negli anni Duemila, infine, per scoprire l’unica vettura moderna in catalogo: una esclusiva Ferrari 458 Speciale equipaggiata con molte componenti della carrozzeria e degli interni in carbonio per un totale di 68.000 euro di accessori. Definita “la vettura al mondo probabilmente più eccitante e meno incline ai compromessi”, questa edizione limitata è stata molto ambita sin da nuova, con lunghe liste di attesa di clienti selezionati (lotto 48, stima 280.000-330.000 euro). LEGGI TUTTO

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    Alfa Romeo e Jannik Sinner insieme nel segno del tennis

    Jannik Sinner ha terminato il Roland Garros perdendo 6-7 4-6 1-6 contro Rafa Nadal. Una sconfitta, ma a testa alta, nei quarti di finale del torneo francese: Il diciannovenne trentino, il più giovane italiano di sempre a entrare nella top 100 della classifica ATP, contro il re della terra rossa. Dodici volte campione al Roland Garros. E’ finita con grande onore per l’altoatesino.
    Jannik e Alfa Romeo, la partnership
    Una sfida proibitiva, ma Sinner ha mostrato doti fuori dal comune. E al fianco ha … il Cuore Sportivo.
    Alfa Romeo è sponsor del più giovane italiano di sempre anche a disputare i quarti di finale del Roland Garros.
    Alfa Romeo Stelvio 2020, la prova di Auto
    Un’accoppiata tricolore: Sinner è affiancato da Giulia e Stelvio Sprint, due allestimenti votati al dinamismo ed evocativi di modelli storici. In bocca al lupo al giovane campione per il futuro. LEGGI TUTTO

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    BMW Serie 1 128 ti, quella sportiva

    Non passerà inosservata con gli accenti rossi sulla carrozzeria. Air Curtains, lame sottoporta, logo ti davanti alle ruote posteriori. Così, o in nero se la scegli con tinta carrozzeria rossa o blu, andrà su strada BMW 128 ti.
    Cerchi un’auto usata? Sfoglia il listino di Auto
    Già dal mese di novembre, sul mercato italiano con prezzi a partire da 42.500 euro, a proporre un’interpretazione marcatamente sportiva che non si esaurisce nel design, nelle finiture in nero lucido su calandra, calotte degli specchietti, cornice dei finestrini o inserti sul paraurti.

    Motore, solidi argomenti dal 2 litri
    La sportività è nei 265 cavalli e 400 Nm espressi dal motore 2 litri turbo benzina, secondo solo a M135i xDrive, della quale prende in prestito le barre antirollio e i punti di attacco dal precarico maggiore. Diversamente da M135i xDrive resta una tutto avanti (80 kg di peso in meno), trazione che verrà aiutata dalla presenza del differenziale Torsen per scaricare a terra tutti i newtonmetro disponibili.
    Sospensioni e gomme per la dinamica
    Tecnica personalizzata nell’assetto, con sospensioni M Sport dall’altezza del corpo vettura ridotta di 10 mm rispetto alle versioni “ordinarie” di Serie 1, cerchi dal disegno specifico nella misura da 18 pollici e, a richiesta senza sovrapprezzo, la gommatura Michelin Pilot Sport 4, per un extra-grip. Detto delle pinze freno M Sport rosse, Serie 1 128 ti dichiara i 250 orari di velocità massima e 6”1 in accelerazione sullo 0-100 km/h, credenziali validissime.
    Sfoglia il listino BMW: tutti i modelli sul mercato
    Sportività che si respira all’interno, nei sedili profilati su fianchetti e seduta, nelle cuciture rosse disseminate in plancia, sul volante, i pannelli porta per quello che è un trattamento totale. LEGGI TUTTO