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    Audi, motori benzina e Diesel non saranno ancora in produzione

    L’elettrificazione resta la parola d’ordine, supportata da un piano di rafforzamento dell’offerta di prodotto che conterà al 2025 venti modelli Audi elettrici a batteria, traguardo intermedio di metà decennio al quale arrivare producendo almeno un lancio ogni anno.
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    Audi e-tron e la variante Sportback hanno aperto la via, arriverà a breve e-tron GT, sportivissima, poi l’espansione nel segmento C suv con Q4 e-tron, procedendo con la nuova architettura PPE nel segmento D ed E. Un’offerta che diverrà capillare e coprirà tutti i segmenti nei quali la casa dei Quattro anelli è presente.
    Carbon neutral al 2050
    Come già tratteggiato nei mesi scorsi da Markus Duesmann – a.d. Audi e responsabile della Ricerca e sviluppo del Gruppo Volkswagen -, non si andrà all’eliminazione tout court delle motorizzazioni termiche. Sarà un processo molto più articolato e spalmato nel tempo.
    D’altronde, al recente lancio sul mercato italiano di Volkswagen ID.3 le prospettive sono apparse chiare: sarà dal 2040 che il marchio si cimenterà esclusivamente su modelli elettrici a batteria. E Audi conferma l’obiettivo di arrivare alla neutralità nelle emissioni di Co2 al 2050.La visione sui motori termici a Ingolstadt è stata ribadita da Duesmann nel corso di un’intervista ad Automotive News Europe. Sopravviverà “ancora per un bel po’” il motore termico.
    Motori termici e normative, soluzioni differenziate
    “Il futuro del motore a combustione interna sarà in definitiva una questione politica e non sarà decisa nello stesso momento in tutto il mondo. Ha senso per mercati diversi passare alla mobilità elettrica come a motori termici altamente efficienti”, spiega.
    Lo stato dell’arte dei motori benzina e diesel odierni ha portato a unità efficienti come mai prima, sforzi tecnologici importanti, soprattutto sul diesel nell’abbattere gli Nox, l’ultimo nel proporre la duplice iniezione di additivo nel trattamento SCR, per un taglio dell’80% degli Nox rispetto al passato.
    Sfoglia il listino Audi: tutti i modelli sul mercato
    Il riposizionamento dei motori a gasolio è un arretrare rispetto ad anni in cui ha imperversato anche in segmenti nei quali l’attinenza era assai relativa. Il diesel, pulito ed elettrificato mild-hybrid, ha oggi una sua fetta di clientela Audi. E Duesmann spiega: Tra tutti i powertrain a combustione interna, i diesel sono di gran lunga i più efficienti. Però sono diventati molto costosi a causa dei sistemi di trattamento allo scarico e non sono un’opzione attrattiva in ogni segmento. Noi continueremo a offrirli ai nostri clienti, poiché molti ancora li amano”. LEGGI TUTTO

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    Francia, clamorosa tassa da 50.000 euro per le auto inquinanti entro il 2022

    Il realismo fa la sua parte; ma la fa anche la consapevolezza di non essere esattamente il Paese delle supercar. E quindi, ecco che la Francia si prepara a dare una mazzata tremenda alle vetture potenti in generale.
    Motori termici, supertassa in arrivo
    Una caccia ai “gas guzzlers”, i divoratori di benzina, come ha stigmatizzato Bloomberg. Il Governo con disegno di legge presentato al Parlamento ha proposto una super eco-tassa. Al momento, ovvero da marzo di quest’anno, è già proibitiva: a quota 20.000 euro a vettura che supera i 212 g/km di emissioni di CO2.
    La proposta è portarla a 40.000 per il 2021 e addirittura a 50.000 euro per il 2022: un “malus” enorme. Una gabella che riguarda le supercar, ma anche ammiraglie, berline, familiari e SUV ad alte prestazioni o solo di grandi dimensioni e peso.
    Più umano il malus per le vetture normali, che parte da 50 euro per auto con emissioni da 138 g/km di CO2. Il limite potrebbe essere ridotto a131 g/km nel 2021 e a 123 g/km nel 2022.
    Ipotizzato anche il calo di incentivi per auto ricaricabili: da 2.000 a 1.000 euro per le plug-in ibride e da 7.000 a 6.000 euro per le elettriche. Anche la Francia sembra disposta a una “guerra” all’auto non molto razionale. LEGGI TUTTO

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    Lancia Stratos, e se fosse una hypercar moderna?

    Se affermiamo che la Stratos è una delle Lancia più importanti di sempre, siamo certi di non incorrere in smentite. Innanzitutto perché presentava delle forme che finalmente rompevano con il passato e la tradizione del marchio torinese: stupì tutti, infatti, quando nel 1973 Marcello Gandini e la Bertone la presentarono al grande pubblico.
    Bertone, il famoso brand rinasce con due elettriche
    La regina dei rally
    Prima vettura Lancia ad essere lanciata subito dopo l’acquisizione del brand da parte di Fiat, la Stratos ha costruito la sua gloria nel motorsport, diventando protagonista nel Mondiale Rally, competizione per la quale venne effettivamente realizzata. Se Lancia, ad oggi, ha 10 titoli Costruttori WRC, ben 3 sono arrivati grazie ai successi della Stratos, che ha anticipato i trionfi della Delta Integrale di un decennio abbondante.
    Lancia L Concept Homage
    C’è chi ha deciso di rinverdire i fasti della Stratos, immaginandola come una hypercar moderna. Lo ha fatto il designer Guilherme Araujo, che ha pubblicato il suo lavoro sulla nota piattaforma web Behance. La sua Stratos, chiamata Lancia L Concept Homage, si ispira largamente alla Stratos Zero Concept del 1970 e anche alla Stratos HF che seguì l’anno successivo.

    Caratterizzata da una forma a cuneo, la Lancia L Concept Homage ha uno stile elegante e spigoloso allo stesso tempo. Gli enormi passaruota dominano il frontale, abbinati a un fanale triangolare formato da tre piccole brre di luce e uno spoiler in bella vista. Le minigonne conducono poi lo sguardo verso la parte posteriore, in cui l’elemento più evidente è l’ampio diffusore.
    Sogni e realtà
    Ad oggi, rivedere la Stratos nei listini Lancia è impossibile. La Casa ormai si dedica alla realizzazione di un solo modello, Ypsilon, con cui vince puntualmente le classifiche di vendita per quanto riguarda le segmento B.

    La macchina sportiva rimarrà invece simbolo di un tempo fatto di idee, coraggio e tanta fantasia. Per riviverlo, servono anche modelli immaginari come Lancia L Concept Homage.  LEGGI TUTTO

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    Buon compleanno Lamborghini Urraco, mezzo secolo di storia all'avanguardia

    É probabilmente una delle Lamborghini meno citate, eppure, a detta del suo stesso creatore, si tratta della più innovativa di sempre della storia del marchio di Sant’Agata, capace con le sue caratteristiche di ispirare modelli dell’era moderna come Gallardo e Huracán. Compie 50 anni Lamborghini Urraco, presentata nel 1970 al Salone di Torino.
    SOLUZIONI ALL’AVANGUARDIA
    A progettarla, l’ingegner Paolo Stanzani coadiuvato dalle magiche matite di Marcello Gandini, all’epoca leader della Bertone. Leggenda narra che la realizzazione della vettura fosse un’espressa richiesta di Ferruccio Lamborghini, desideroso di proporre un modello più accessibile, seppur con i costi tipici di una supercar del genere. Leggende o meno, secondo lo stesso Stanzani, la Urraco rappresenta la “Lambo” più innovativa di sempre dal punto di vista tecnico.

    Si tratta di una berlinetta 2+2 che venne dotata della spinta di un V8 interamente inedito da 2,5 litri e 220 cv, per 245 km/h di velocità massima. Presentava un telaio scatolato, con motore, trasmissione e sospensioni tutte montate su un altro telaietto posteriore, ancorato a sua volta al telaio principale. Il sistema delle sospensioni era targato McPherson: una soluzione che, nella zona anteriore, era già d’uso comune, mentre invece nella parte posteriore, nessun marchio di supercar aveva ancora mai adottato.
    La gamma Lamborghini: consulta il listino completo di Auto!
    Ulteriore novità, il V8 aveva la camera di scoppio non nella testa ma all’interno del pistone, una soluzione adottata per la semplicità della lavorazione. Inoltre, la Urraco non aveva il piantone dello sterzo: la cremagliera era infatti attaccata al parafiamma, praticamente sotto il vetro, così da rappresentare un sinonimo di sicurezza in caso di impatto. Infine, da non dimenticare l’introduzione dei quattro carburatori Weber doppio corpo del tipo 40 IDF1.
    776 ESEMPLARI PRODOTTI
    Nata probabilmente in un periodo sfortunato in quanto erano gli anni in cui la crisi del petrolio cominciava a prendere forma e a cambiare inevitabilmente il mercato di quell’epoca, Lamborghini Urraco venne prodotta in tre serie: P250 (“P” per la posizione posteriore del V8, 250 per i 2,5 litri della cilindrata), dal 1970 al ’76; P200 (potenza ridotta a 182 cv), dal 1975 al ’77 in esclusiva per il mercato italiano; e P300, la versione più performante, da 265 cv, commercializzata dal 1975 al ’79, per un totale di 776 unità prodotte. LEGGI TUTTO

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    Audi TT S Line competition plus, lo stile aumenta con i richiami TTS

    Una TTS? La sensazione è quella, una volta saliti a bordo, nella plancia con trattamento zigrinato, ma Audi TT S Line competition plus trasuda sportività anche nella motorizzazione 2 litri TFSI.
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    Su strada, in Italia, la vedremo a inizio 2021, due o quattro ruote motrici, in entrambi i casi con 245 cavalli e 370 Nm, numeri buoni per fare i 250 orari autolimitati e accelerare in 5”8 sullo zero-cento, dove la variante Roadster è 2 decimi più lenta.
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    Pack Competition Plus: design e assetto cambiano
    Le credenziali sportive restano invariate, mentre a cambiare è l’interpretazione del design. Al pacchetto S Line exterior si abbinano i trattamenti specifici all’interno. Fuori è un collezionare gli inserti in nero lucido, l’ala posteriore fissa, i terminali di scarico neri, i cerchi da 19 pollici o, a richiesta, da 20 pollici.
    L’assetto riduce l’altezza da terra di 10 millimetri, a migliorare le doti dinamiche. Ai paraurti specifici, Audi TT S Line competition plus abbina interni con sedili sportivi in pelle e Alcantara, rivestimento al quale può sostituirsi la pelle Nappa, mentre la regolazione lombare a 4 vie è di serie: cucirsi addosso il sedile non sarà un problema.

    Cuciture, quelle disseminate nell’abitacolo, a contrasto con l’ambiente dalle tinte scure, dove spiccano il blu o il rosso, a scelta. L’ambiente necessariamente “tecnico” è completato dagli inserti in plancia in alluminio spazzolato, scuro, rimpiazzabile da elementi in fibra di carbonio.
    Sfoglia il listino Audi: tutti i modelli sul mercato
    Una dotazione che TT coupé e roadster completano con l’Audi Virtual Cockpit da 12,3 pollici di serie e i fari adattivi Matrix led a richiesta. LEGGI TUTTO

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    Subaru, sfilano 1751 esemplari ed è subito Guinness World Record

    Si è tenuto lo scorso weekend l’edizione 2020 del Subiefest, uno dei più grandi raduni al mondo di Subaru, che si tiene ogni anno negli Stati Uniti. L’edizione di quest’anno è servita a stabilire un record da Guinness dei Primati: quello della più grande sfilata di vetture Subaru di sempre: si sono radunati ben 1751 esemplari. Una parata che è riuscita a battere il precedente record, stabilito nel 2015 con 549 auto.

    SUBARU E BENEFICENZA
    Una parata che ha reso entusiasti gli appassionati del marchio giapponese, ma che è stata svolta nel segno della beneficenza. Al posto di vendere i biglietti, infatti, gli organizzatori hanno preferito che ogni partecipante facesso una donazione all’associazione Feeding America, partner della stessa Subaru. In tal modo, sono stati raccolti proventi sufficienti per avere 50 milioni di pasti da dedicare alle persone più sfortunate.

    La gamma Subaru: consulta il listino completo di Auto!
    Motori e buone azioni, quindi. Un’iniziativa lodevole, quella del Subiefest, e bella, da parte di Subaru, pronta a lanciare nel 2021 la seconda serie della sua BRZ. La sportiva a trazione posteriore arriverà in autunno, con uno stile evoluto, moderno e spinta da un 2.4 litri turbocompresso da 260 cv.
    Nuova Subaru BRZ 2021 debutta in autunno LEGGI TUTTO

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    Volkswagen ID.3, la compatta green protagonista a Roma da Valentino Automobili

    Roma viene “elettrificata” dalla mobilità del futuro, quella elettrica. Lo fa con Volkswagen ID.3, nuova vettura a zero emissioni della Casa tedesca, uscita recentemente sul mercato italiano. La compatta di Wolfsburg è protagonista da Valentino Automobili, nota concessionaria della Capitale, dove è stata presentata con un evento dedicato.

    «Volkswagen ID.3 rappresenta un cambio epocale – ci racconta Flavio Massimetti, Responsabile Marketing e Comunicazione di Valentino Automobili -, l’ingresso in una nuova era dell’automobile, quella elettrica. E la testimonianza di come il Gruppo Volkswagen, il primo al mondo, creda fortemente nell’elettrico, dato che ha stanziato ben 32 miliardi di euro nello sviluppo. E Volkswagen ID.3 – spiega Massimetti – è la prima auto pensata e progettata da Volkswagen esclusivamente per l’elettrico: non deriva infatti da nessuna vettura endotermica».
    Fino a 540 km d’autonomia, grande piacere di guida
    Le prestazioni e il comfort di guida sono il punto di forza di ID.3, «un’auto straordinaria, per la famiglia – prosegue Massimetti -, con una potenza di 204 cv, 160 km/h di velocità massima e un’autonomia che può spingersi fino a 540 km, grazie alla distribuzione ottimale dei pesi, della capacità della batteria stessa, allocata in basso per migliorare la stabilità. Inoltre, la ricarica rapida è di serie: ha una potenza di 11 kWh, e, partendo da 0, si ricarica in 4 ore di tempo».

    All’interno dell’abitacolo tutto è pensato in favore del guidatore e dei passeggeri. «Cambiano gli spazi interni, analoghi a quelli della Golf ma simili per caratteristiche a modelli Volkswagen di diverso segmento come la Touran».
    Incentivi fino a 10.450 euro, test drive in sede
    Un’auto che ha intenzione di rivoluzionare la mobilità, quindi, e anche conveniente, dato che grazie agli incentivi statali erogati dal Governo è possibile acquistare Volkswagen ID.3 con uno sconto che può arrivare a 10.450 euro, anche in caso di rottamazione. «Da oggi (9 ottobre 2020, ndr) è possibile effettuare i test drive in tutti i nostri showroom – precisa Massimetti -: invito tutti a venire a provare Volkswagen ID.3, poiché solo così si potranno percepire i valori effettivi di piacere di guida e di ergonometria che la vettura sa regalare». LEGGI TUTTO