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    Nuovo Dpcm: concessionari sempre aperti, quando serve l'autocertificazione?

    Nel caso in cui qualcuno abbia la necessità di recarsi presso un dealer motociclistico per acquistare una moto, o semplicemente per ripararne una dopo un guasto, quali sono le norme da tenere a mente ? Come ci si dovrà comportare in relazione al nuovo Dpcm firmato dal premier Conte lo scorso 4 novembre ? 
    Nuovo Dpcm, l’Italia è rossa, arancione e gialla: cosa cambia per gli spostamenti?
    I DIVIETI DI SPOSTAMENTO
    Il Dpcm del 3 novembre impone nuovi limiti agli spostamenti dei cittadini. La prima novità è il coprifuoco imposto in tutto il Paese dalle 22 alle 5. Ma se un centauro volesse andare in concessionaria in quegli orari sarebbe di certo preoccupante. Piuttosto, è un altro il dato che interessa gli amanti delle due ruote. Ovvero la normativa che impone il divieto di spostamento non solo tra le regioni a rischio, ma anche tra gli stessi comuni della propria regione con mezzi pubblici o privati, a meno di comprovate necessità (lavoro e/o salute).
    LA SITUAZIONE DEI CONCESSIONARI
    I concessionari rimangono aperti in tutta Italia, anche nelle zone della fascia rossa. Sembra superfluo sottolineare che l’attività rimane aperta nel rispetto massimo della sicurezza e della distanza interpersonale: è obbligatorio indossare la mascherina e il cliente non dovrà rimanere in loco per più del tempo previsto per l’acquisto.
    SERVE L’AUTOCERTIFICAZIONE?
    Quindi, per andare in concessionaria, serve avere con sè l’autocertificazione? Sì, se la concessionaria si trova in un comune diverso da quello di residenza/domicilio. E questo discorso vale se vi trovate nella fascia arancione. Se invece ci si trova nella fascia rossa, l’autocertificazione andrà sempre portata con sè: quindi, anche qualora la concessionaria si trovasse nel vostro comune, dovrete avere il modulo firmato a portata di mano.
    Nuovo Dpcm, al minimo gli spostamenti: la moto resta mezzo sicuro
    Le concessionarie moto, quindi, non si fermano. Sta quindi a noi continuare su questa strada: per farlo, dovremo porre attenzione a rispettare tutte le norme di sicurezza. LEGGI TUTTO

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    Audi e-Tron Sportback con Alex Bellini per One Ocean

    Un ambasciatore “estremo” per Audi a sostegno di una causa importante su cui fondare il presente ed il futuro. Cultura della sostenibilità e della preservazione dell’ambiente marino: è questo il messaggio di cui la Casa dei Quattro Anelli si fa carico nel tour organizzato da Alex Bellini nei principali atenei italiani. Per l’esploratore marino si sta concludendo il viaggio a bordo di Audi e-Tron Sportback, partner dell’iniziativa.
    LA CHARTA SMERALDA
    Alex Bellini è ambasciatore della Fondazione One Ocean, che si occupa di salvaguardare gli ambienti marini, e con la sua collaborazione sta portando avanti l’iniziativa “Alex Bellini Educational Tour” per diffondere i principi della Charta Smeralda, il codice etico di OOF accessibile a tutti attraverso il sito www.1ocean.org. Il giro delle università si concluderà domani all’Università Bocconi di Milano (in streaming, data l’emergenza pandemica) , sempre a bordo di e-Tron Sportback, il modello full electric di Audi.

    AUDI, FILOSOFIA GREEN
    Audi e-Tron Sportback rappresenta, insieme alle sorelle e-Tron, e-Tron S Sportback ed e-Tron GT, il parco vetture a zero emissioni di Ingolstadt. Da tempo Audi ha virato verso soluzioni ecosostenibili seguendo un approccio “technology open” per una mobilità che rispetti il più possibile l’ambiente. L’obiettivo è rendere l’intera filiera produttiva “carbon neutral” entro cinque anni e che già ha visto il completamento della gamma ibrida plug-in e l’ampliamento di quella full-electric. Iniziative come quella della OOF non fanno che rafforzare maggiormente il solco tracciato dalla nuova filosofia del Marchio.
    Nuova Audi e-tron GT, l’elettrica si mostra LEGGI TUTTO

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    Suzuki, mercato di ottobre da prima della classe

    Con i recenti avvenimenti dovuti al Covid, il mercato dell’automotive ha inevitabilmente subito una brusca frenata. Nonostante questo, però, dopo gli incentivi messi a dispisizione per l’acquisto di una nuova autovettura era tornata a splendere la luce sul mondo delle auto. Anche se il mese di ottobre ha nuovamente fatto segnare una battuta di arresto. Questo non ha fermato gli ottimi numeri fatti registare da Suzuki.
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    Boom di vendite in Italia
    La Casa di Hamamatsu, infatti, grazie anche ai recenti piani finanziari agevolati è riuscita ad avere una grande risposta nel campo delle vendite in era post-covid. Dopo aver festeggiato un settembre da prima nella classe sul fattore delle vendite in Italia – miglior mese di sempre nel nostro mercato – la Casa giapponese non accenna a fermarsi, facendo registrare anche ad ottobre la miglior crescita di volumi rispetto a quella osservata nell’ottobre dello scorso anno. Per questo motivo, ad oggi, risulta ancora una volta tra i primi trenta marchi del mercato automobilistico italiano.
    Alcuno dati
    Sul piano meramente numerico, Suzuki ha immatricolato un totale di 4.951 vetture. Una cifra che risulta essere la seconda migliore in Italia – la prima, appunto, quella di settembre 2020 – mai fatta registrare dalla Casa nipponica. Se diamo uno sguardo ai dati di ottobre 2019 è facilmente osservabile, quindi, una netta crescita nelle performance di vendita: le Suzuki immatricolate a ottobre dello scorso anno, infatti, erano solamente – si fa per dire – 3.550. La Casa di Hamamatsu, dunque, in questo nuovo anno è riuscita a segnare un bel + 39,46%, nonostante tutte le difficoltà sopraggiunte in questo difficile periodo.
    Sfoglia la gamma Suzuki: tutti i modelli sul mercato
    L’ibrido Suzuki convince tutti
    Questi dati, molto probabilmente, sono dovuti alla grande fiducia che gli automobilisti hanno iniziato ormai da tempo a riporre in Suzuki, ma soprattutto sulla sua gamma interamente ibrida. L’ottobre fatto segnare dalla Casa giapponese, infatti, è stato anche frutto del successo di Suzuki Ignis. Quest’ultimo è stato il terzo SUV ultracompatto più venduto del mese nel suo segmento di riferimento, con ben 2.131 immatricolazioni. Un successo, quello di Suzuki, che passa soprattutto dalla sua gamma di modelli a zero impatto ambientale. Un segno, dunque, che le persone stanno virando i loro obiettivi di acquisto su vetture sempre più in grado di fornire costi ridotti, basse emissioni e massimo comfort.
    Nuova Suzuki Ignis ibrida, prova di ripartenza LEGGI TUTTO

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    Modello autocertificazione, nuovo modulo: scarica

    Con il nuovo Dpcm, che entra in vigore dal 6 novembre e sarà valido fino al 3 dicembre, torna ad essere effettiva l’autocertificazione valida per gli spostamenti in tutta Italia. Infatti, a partire da venerdì, su tutto il territorio nazionale, oltre all’istituzione delle zone gialle, arancioni e rosse, viene ordinato il regime di coprifuoco, valido dalle 22:00 alle 5 del mattino.
    Dunque, chi dovesse avere comprovate necessità di spostarsi (lavoro, salute… etc.) negli orari del coprifuoco, è nuovamente nuovamente tenuto a compilare l’autocertificazione: il modulo, pubblicato sul sito del Viminale, è lo stesso redatto nel Dpcm del 24 ottobre, già utilizzato in Campania, Lazio e Lobardia, che avevano fissato in precedenza un orario di coprifuoco. Come per le precedenti, anche la nuova autocertificazione, autorizza i cittadini a muoversi per motivi di lavoro o comprovata urgenza e necessità.
    SCARICA QUI IL MODELLO VALIDO IN FORMATO PDF
    Nuova autodichiarazione coprifuoco novembre 2020
    Nella dichiarazione unica, valida in tutte le tre regioni, le persone dovranno specificare le proprie generalità con nome e cognome, e indicare la necessità che li porterà a uscire di casa oltre l’ora del coprifuoco. Inoltre si dovrà indicare nello spazio necessario la partenza e la destinazione dello spostamento, in caso di necessità lavorativa; e il motivo specifico in caso di urgente necessità.
    L’autocertificazione coprifuoco novembre 2020, redatta “sotto personale  responsabilità, ai sensi del DPR 445/2000” e che prevede in caso di dichiarazione del falso pesanti sanzioni fino a 3mila euro, avrà queste deroghe al divieto di spostamento:
    – ritorno al proprio domicilio;
    – motivi di salute;
    – comprovati motivi di lavoro;
    – altri motivi ammessi dalle vigenti normative ovvero dai predetti decreti, ordinanze e altri provvedimenti che definiscono le misure di prevenzione della diffusione del contagio;
    – altri motivi di urgente necessità.
    L’autocertificazione coprifuoco ottobre 2020 potrà essere richiesta e controllata dalle Forze dell’Ordine in caso di eventuali verifiche ai posti di blocco.  LEGGI TUTTO

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    Aznom Palladium, pronta per la presentazione

    La cancellazione del Milano Monza Open Air Motor Show – dove avrebbe fatto il suo debutto la nuova Palladium – non ha fermato di certo Aznom Automotive. Nonostante il cambio di programma dovuto all’emergenza Coronavirus, la nuovissima hyper-limousine (così viene definita dalla piccola Casa italiana) farà il suo debutto ufficiale nella giornata di domani, 5 novembre 2020.
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    Imponente e lussuosa 
    Questo nuovo progetto sviluppato dalla società italiana con sede a Monza è soltanto l’ultimo dei tanti lavori effettuati negli anni da Aznom Automotive, che spaziano dagli allestimenti speciali fino alla personalizzazione di vetture di alta gamma.
    La piccola Casa lombarda, infatti, non è nuova a progetti ambiziosi, ma con la nuova Palladium c’è stata la voglia di creare un’auto capace di rompere tutti gli schemi dei classici segmenti di mercato. La Aznom Palladium è imponente, con carattere e super lussuosa. Per questo è stata definita una hyper-limousine, ma per dare ulteriore conferma alle tante indiscrezioni circolate nelle ultime settimane dobbiamo attendere la giornata di domani, dove verrà finalmente svelata. LEGGI TUTTO

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    Jeep Gladiator Top Dog Concept, quella avventurosa

    Altro giro, altro regalo per il pick-up più speciale e personalizzabile di FCA. Jeep Gladiator Top Dog Concept è personalizzazione una dedicata agli appassionati di mountain bike per avventure off-road estreme.
    Si tratta di una concept car realizzata per l’edizione virtuale del SEMA Show sulla base di Jeep Performance Parts (JPP).
    Mark Bosanac, Head of Mopar Service, la presenta così. 
    “Jeep Gladiator Top Dog Concept incorpora una ventina di Jeep Performance Parts, tutti studiati per consentire agli amanti di mountain bike di arrivare assolutamente ovunque. Sull’intera gamma Jeep offriamo oltre 500 ricambi e accessori di qualità garantita, supportati direttamente dal produttore.”
    C’è anche il “cuoci hot-dog”
    DI colore in blu K-9, Jeep Gladiator Top Dog Concept espande le capacità di carico del pick-up Jeep eliminando il cargo box standard e sostituendolo con uno speciale sistema PCOR sul cassone.
     Sul lato passeggero, il sistema di carico è dotato di cassetti estraibili in cui i biker possono riporr gli attrezzi e i materiali di cui hanno bisogno per le loro escursioni. I ripiani interni, gli interruttori per l’illuminazione esterna e gli alimentatori elettrici extra sono tutti a portata di mano.
    Sul lato conducente, il sistema di carico incorpora un frigorifero alimentato a batteria e una macchina cuoci hot-dog elettrica.

    Sopra l’abitacolo, due strutture a rastrelliera offrono uno spazio di carico supplementare per attrezzi e accessori. Su ogni lato sono montati faretti esterni a doppia modalità, mentre sulle rastrelliere di carico è fissato un set di rampe da trazione per il recupero e l’estrazione del veicolo. Sopra la struttura a rastrelliera c’è un doppio portabici per trasportare le mountain bike.
    Jeep Gladiator Top Dog Concept utilizza un kit di rialzo da due pollici JPP con ammortizzatori FOX per aumentare l’altezza da terra, a cui si aggiungono i cerchi in alluminio da 17” JPP predisposti per beadlock e pneumatici da fango BF Goodrich KM3 da 37”.
    I passaruota in acciaio “high-top” garantiscono un’altezza maggiore su tutti e quattro gli angoli.Il motore è il V6 Pentastar da 3,6 litri con 285 CV   abbinato al cambio automatico TorqueFlite a otto rapporti.
    La protezione frontale è affidata a un paraurti JPP Rubicon, in cui l’originale griglia protettiva in acciaio da due pollici, ispirata al concept Jeep J6, si unisce all’esclusivo verricello Rubicon Warn JPP con capacità di 3.628 k), dotato di fune sintetica Spydura da 100 piedi (30,5 m).
    Sul cofano di design spiccano serrature nere Mopar personalizzate con il logo Jeep Willys. Uno snorkel JPP aiuta a convogliare l’aria fredda nel motore quando le condizioni off-road compromettono la funzionalità delle normali prese d’aria. Una coppia di luci a LED JPP da 5 pollici installate alla base dei montanti anteriori contribuisce ad illuminare il tracciato in off-road.Le fiancate sono protette da rock rail JPP, personalizzati con barre tubolari in acciaio da due pollici. 
    Un secondo verricello Warn JPP è installato sulla parte posterio. Appena al di sopra del verricello posteriore, un cassetto estraibile contiene una scaletta pieghevole che facilita l’accesso al doppio portabici.
    Nell’abitacolo, il tema cromatico degli esterni in blu K-9 e nero viene ripreso dal quadro strumenti, realizzato in tinta con la carrozzeria. Pelle Katzkin nera con impunture blu contraddistingue i sedili, i braccioli, la cuffia del cambio, il volante e il freno.I copripedali Mopar in acciaio inox e gomma nera aggiungono funzionalità ai pedali del freno e dell’acceleratore. Direttamente sotto i pedali, si trovano i tappetini “ogni tempo”. LEGGI TUTTO

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    Honda con FCA, e Tesla per evitare le multe UE sulle emissioni

    Il management di Fiat Chrysler Automobiles ha fatto scuola. Anche Honda entra nel pool di FCA e Tesla per mondare la situazione in merito al rispetto dei limiti di emissioni di CO2 imposti dalla UE.
    Le multe milionarie sono alle porte, il confine dei 95 g/km di CO2 di media per ogni vettura venduta non è arginabile nel 2020/21 per molti Costruttori.Honda inclusa, la quale ha deciso di entrare nel “pool”, la via di fuga che l’UE ha concesso: condividere i numeri delle proprie flotte, per abbassare la media.
    Tesla in questo momento è l’ancora di salvezza e questa situazione è una sorta di Eldorado per il Marchio di Elon Musk, che nei primi nove mesi dell’anno ricevuto circa 1,2 miliardi di dollari, oltre 130 milioni di dollari al mese.
    Honda è entrata nel giro, le cifre dell’accordo non sono note, ma il pooling evidentemente paga: o meglio, non fa sborsare miliardi, potendo concentrare risorse per lo sviluppo di prodotti a basse e zero emissioni che permetteranno di evitare qualsiasi sanzione nel futuro prossimo.
    Vale per Honda, vale per Fiat Chrysler Automobiles, che con Tesla è legata fino al 2021: poi l’imponente elettrificazione di PSA, che sarà condivisa, cambierà le carte in tavola. LEGGI TUTTO