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    FCA insieme a Engie Eps per la mobilità sostenibile del futuro

    FCA continua a investire nella mobilità elettrica e nelle infrastrutture di ricarica. Avviando una stretta collaborazione con un partner molto importante come Engie Eps, società impegnata nella distribuzione di energia in prima linea per la nuova mobilità. L’accordo tra le due aziende permetterà di sfruttare al meglio il know how di Engie e FCA e di dare vita a una nuova realtà leader in Europa nel campo dell’elettrico applicato all’automobile.
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    Ambizioni da leader
    L’accordo tra Engie Eps e FCA è stato ufficializzato dalle due aziende con grande entusiasmo. Gli obiettivi sono infatti molto ambiziosi e prevedono la costituzione di una nuova azienda italiana tecnologica, con accesso a più di cento brevetti e a grandi risorse finanziarie e strutturali. Con un portafogli di prodotti e servizi in grado di coprire ogni aspetto della mobilità elettrica. Un passo fondamentale in questa fase di rivoluzione del mercato automobilistico.

    La joint venture appena annunciata dalle due società arriva dopo una collaborazione che va avanti già da tre anni, e che ha dato vita a numerosi progetti. A partire dalla easyWallbox che Engie ha realizzato in esclusiva per FCA, fino all’esperimento pilota V2G. Iniziative che verranno portate avanti affiancandosi ai nuovi progetti che riguarderanno la distribuzione dell’energia, la creazione di infrastrutture, la vendita di pacchetti di energia verde e altro ancora.
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    Impegno congiunto
    Nei prossimi mesi verranno firmati una serie di accordi che porteranno alla costituzione della nuova società entro il primo trimestre 2021. “La joint venture che abbiamo concepito potrà consentire un coinvolgimento ancora maggiore di entrambe le parti per ampliare la portata dell’attuale cooperazione e sviluppare ulteriormente prodotti e servizi innovativi che favoriscano e sostengano una transizione priva di ostacoli alla mobilità elettrica nell’area europea” ha spiegato l’ad di FCA Mike Manley.
    “L’elettrificazione rappresenta un trend inevitabile destinato a rivoluzionare la mobilità urbana e, soprattutto, un cambiamento di paradigma inarrestabile del sistema energetico globale. La firma di questo Memorandum d’Intesa è la testimonianza dell’impegno comune volto ad accelerare questa trasformazione verso un futuro più sostenibile” ha aggiunto Carlalberto Guglielminotti, ad e direttore generale di Engie Eps.
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    Porsche Macan elettrica in arrivo nel 2022 su strada

    Nascosta tra le “mai viste prima” c’è una Porsche di domani, praticamente dietro l’angolo, perché nel 2022 è attesa sul mercato Porsche Macan elettrica. Una presentazione da posizionare probabilmente già nel corso del 2021, quando il Macan con motorizzazioni termiche subirà un ulteriore restyling e procederà a un affiancamento all’elettrico nato su architettura PPE.
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    Un modello a dimensione naturale, in argilla, è apparso sullo sfondo degli esercizi di stile prodotti da Porsche negli ultimi anni. Arriva dopo i primissimi avvistamenti dei muletti di sviluppo, caratterizzati da alcuni elementi cruciali. Su tutti, un frontale tra i gruppi ottici piuttusto scavato e basso, possibilità data dall’installazione e gli ingombri del motogeneratore, in uno schema che sicuramente avrà due unità per realizzare le quattro ruote motrici.
    Un occhio attento dovrà essere rivolto anche a quel progetto di quadri-motore dal quale Porsche ha registrato drammatici incrementi nel controllo della dinamica su fondi a bassa aderenza.

    Il modellino di Macan elettrico ha linee morbide assimilabili al suv per come lo conosciamo nelle versioni con motore endotermico.
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    Inedito è il taglio dei fari, la fascia frontale con appena una singola apertura di raffreddamento, mentre un sostanziale punto di divergenza sul design possiamo attenderlo nell’andamento del tetto al posteriore, con un volume che i muletti sono sembrati indicare particolarmente rastremato. In Porsche, tuttavia, sottolineano come la funzionalità del suv non verrà intaccata da linee coupé. LEGGI TUTTO

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    Da Miami arriva lo scooter del passato: l'idea da Nmoto Studio

    Il nuovo progetto ideato dai designer di Nmoto Studio – laboratorio di deseign con sede in Florida – sarà interamente incentrato sullo stile retrò dell’era prebellica. Il nuovo Golden Age, infatti, è stato liberamente ispirato al passato, ma con uno stile unico completamente derivato dalla modernità dei modelli prodotti in serie da cui viene sviluppato. Il nuovo concept – ora visibile solo attraverso alcuni rendering – sarà svelato nella primavera 2021.  

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    BMW in stile retrò
    È difficile pensare che sotto la Golden Age ci sia un BMW C 400 X, ma in realtà è effettivamente così. Nmoto Studio ha, infatti, elaborato la sua nuova creazione partendo proprio dal monocilindrico della Casa tedesca, combinandolo con lo stile e il design della Henderson Courtney del 1936. “Noi di Nmoto siamo sempre stati ispirati dal design Art Déco. Ma siamo anche futuristi tanto quanto classicisti ”, afferma il fondatore dell’azienda Alexander Niznik.

    Caratteristiche tecniche
    Ad oggi, tuttavia, la Golden Age risulta ancora solo un concept, ma gli ingegneri della piccola azienda contano di partite con la produzione in serie nel più breve tempo possibile. Questo elegante scooter retrò sarà alimentato, ovviamente, da un motore BMW 350 cc da 34 cv, lo stesso montato sulla C 400 X, e da cui attingerebbe, oltre alle prestazioni, anche la comodità, il comfort e alcune dotazioni come, ad esempio, l’Abs.
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    Leclerc: “Che disastro con la mia prima Fiat 500: bruciai tutto per la 'doppietta' col cambio”

    Una stagione difficile, piena di alti e bassi e con una monoposto, quella SF1000, che non sfreccia veloce come dovrebbe. La seconda stagione di Charles Leclerc in Ferrari tra pandemia, la separazione nel 2021 dal compagno di scuderia Vettel e il terribile suicidio delle monoposto del Cavallino, per colpa del monegasco, nel GP della Stiria non è decisamente una passeggiata di salute. Questo Mondiale 2020 però ha regalato anche due podi al più giovane pilota vincitore di un GP nella storia della Ferrari. Un’altalena di emozioni, una montagna russa continua per i tifosi di Maranello che sperano ancora in Leclerc per questi ultimi quattro appuntamenti stagionali.
    A partire dal prossimo GP in Tuchia che si corrrà a Istanbul domenica prossima, 15 novembre. Ma prima di volare a Costantinopoli il giovane 23enne, per ora 5° nella Classifica Costruttori a quota 85 punti, si è raccontato senza filtri al settimanale Vanity Fair. Dalla prima auto, alla morte del papà e alla perdita dell’amico fraterno Jules Bianchi nel GP del Giappone nel 2014, fino al mito di sempre Ayrton Senna.
    Papà, Bianchi e il mito Senna
    “Della mia carriera non cambierei nulla ho trovato risposta per ciascun errore. E dopo averla trovata, gli errori li ho dimenticati”. Inizia così l’intervista di Leclerc che ricorda anche il papà e quel GP di Baku in Formula 2 nel 2017 corso dopo soli 3 giorni dalla sua scomparsa: “Durante la malattia di mio padre, quando sapevamo tutti che non c’era via d’uscita. Per la prima volta in vita mia, mi sono sentito impotente. Avevo in testa il suo volto e nelle prove mi piazzai al ventesimo posto. Papà, però, non era mai felice se non mi vedeva vincere. E allora mi son chiesto cosa avrebbe desiderato e la risposta è arrivata velocemente. Feci il vuoto nella mente. Arrivai in fondo per lui. Ma non ho mai pensato di non correre quella gara”.
    Determinazione e zero paura, anche quando il Circus corre sotto la pioggia battente. Come le macchine in pista anche la vita di un pilota corre a folle velocità, inghiottendo dolori e gioie. Soprattutto quando ripensa a quell’incidente a Suzuka che è costata la vita all’amico fraterno e pilota della Ferrari Driver Academy, Jules Bianchi. “In macchina non ho mai avuto paura, tanto mai sotto la pioggia: il giorno che mi succederà chiuderò la carriera. E correre sul bagnato mi piace perché le variabili non sono completamente sotto controllo, ogni errore è moltiplicato. È bello sentirsi al limite”.
    Una vita fuori dagli schemi, come quella di una leggenda del motorsport, il suo mito e anche quello di molti piloti, da Hamilton a Vettel: Ayrton Senna. “Sotto la pioggia andava come un fulmine scodava come nessuno. E aveva zero paura in uno sport ai tempi era pericoloso davvero. A lui intitolerei la strada in cui vivo se dovessi scegliere”.
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    Le prime gare, la prima 500 “bruciata”
    Nella mente di Charles c’è un ricordo indelebile: la sua prima gara. “Ero in pista per gli Internazionali di kart a Lonato del Garda. Durante le prove papà e Jules Bianchi si arrabbiarono perché non ero aggressivo. Io allora tornai in gara e mandai un avversario fuori pista, dritto nell’erba. Avevo capito. Ma avevo esagerato. Il 95% delle gare era in Italia: così ho imparato l’italiano e per anni ho parlato più la vostra lingua che la mia. Lì ho i ricordi più belli”.
    Coì come indimenticabile è quella Fiat 500, la prima auto che Charles ha guidato: “Ho quasi bruciato la frizione della mia prima auto. Era una fiat 500 del ’69. Non ero abituato a fare la “doppietta” col cambio. Ora però ho una Ferrari Roma. Ma invidio tantissimo la collezione d’auto privata del principe Alberto, a lui ho donato i miei caschi per mostrargli la strada che ha fatto. Mi ha sempre sostenuto, e siamo buoni amici. Parliamo spesso di sostenibilità ambientale, perché Monaco ha progetti all’avanguardia. Ne discutiamo tra una partita e l’altra di padel, a cui giochiamo spesso. Oppure quasi oggi pomeriggio, per esempio, abbiamo una partita assieme”. LEGGI TUTTO

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    Aubameyang, Messi, Kane e Lingard, i calciatori pagano le supercar a rate

    Se qualcuno se lo fosse mai chiesto, anche i calciatori più ricchi – molto più spesso di quanto si possa pensare – acquistano le proprie autovetture con formule leasing. Infatti, il noleggio o l’acquisto a rate non è più solo prerogativa dei comuni mortali, ma ormai anche di alcune star del rettangolo verde.
    Molto di frequente, infatti, i calciatori delle squadre più blasonate al mondo si avvicinano a questa soluzione per un semplice motivo: noleggiare o acquistare in leasing permette loro di poter cambiare con più facilità il loro parco auto, senza per questo sommergere i loro garage di bolidi a quattro ruote.
    Ma quanto pagano, o sarebbero in grado di pagare, calciatori del calibro di Kane, Messi, Aubameyang o Lingard per le supercar in loro possesso se utilizzassero formule di noleggio o leasing ? 

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    AUBAMEYANG E LE SUE AUTO IRIDESCENTI
    L’attaccante dell’Arsenal è noto – oltre che per le prestazioni in campo – anche per il grande amore che riserva per le auto, soprattutto se presentano personalizzazioni dai toni iridescenti.Il capitano dei Gunners ha, infatti, sfoggiato più volte sui social i suoi bolidi: dalla Ferrari LaFerrari, passando per varie Lamborghini, fino ad un impressionante Audi R8 dal prezzo di 180 mila euro. Quest’ultima, tuttavia, sembrerebbe essere stata noleggiata a fronte di un pagamento iniziale di circa 12 mila euro, più rate mensili da circa 2 mila euro. Una cifra modesta per ogni comune mortale, ma che sicuramente è accessibile al talento francese visto il recente aumento di stipendio.
    LIONEL MESSI
    Anche il talento del Barcellona è stato più volte visto a bordo di splendide auto. Uno dei suoi veicoli di lusso più costosi, però, risulta essere una Lexus RX450h. Un SUV, che se inserito nella restante flotta in possesso della pulce spagnola è in grado di arricchire, e non di poco, il valore dell’intero parco auto. La sua Lexus, tuttavia,– come per la R8 di Aubameyang – sembrerebbe essere stata acquistata in leasing, con un pagamento iniziale di quasi 4 mila euro e rate mensili di circa 700 euro. Una cifra molto più contenuta rispetto a quella del collega.
    HARRY KANE, PASSIONE JAGUAR
    Il bomber inglese è un fan accanito delle auto britanniche e, infatti, all’interno del suo garage è presente una Jaguar F-Pace del valore di circa 50 mila euro. Un SUV dalle alte performance, che l’attaccante degli Spurs non ha di certo faticato ad acquistare. Prendendolo in noleggio o in leasing, infatti, al talento inglese sarebbe costato solamente – si fa per dire – 600 euro al mese.

    KANTÉ, CON LA MINI A TUTTO GAS
    Se tra i suoi colleghi c’è la voglia di sfoggiare sempre modelli super costosi e inaccessibili ai più, N’Golo Kanté ha sempre volato basso. Infatti, quando ancora militava nelle file del Leicester spesso veniva visto alla guida di una Mini Cooper. Una macchina di tutto rispetto, ma niente a che vedere con i bolidi di altri calciatoriRecentemente, però, dopo il passaggio al Chelsea, il campione francese è stato visto al volante di una Mercedes, ma la Mini è rimasta sempre nel suo cuore tanto che si vocifera l’abbia acquistata al termine del leasing, versando un importo molto più contenuto rispetto a quello dei colleghi.

    JESSE LINGARD
    Anche all’esterno del Manchester United piacciono le cose belle, costose e veloci. Ultimamente, infatti, è stato visto al volante di una Range Rover Sport SVR. Un SUV dal costo di circa 120 mila euro.Un gioiellino, che se noleggiato mensilmente arriverebbe a costare circa mille euro al mese. Ma si sa, si può fare di tutto per un Range Rover.
    BOATENG E LA SUA ITALIA
    L’ex calciatore di Milan, Sassuolo e Fiorentina – ora in forza al Monza – ci tiene alla sua esperienza italiana e più volte è stato fotografato vicino alla sua Fiat Abarth 595. Una vettura di tutto rispetto se si pensa che all’intero di questa lista risulta essere la più economica – prezzo che si aggira intorno ai 20 mila euro –, ma in grado comunque di generare una potenza da far invidia alle macchine dei colleghi. La piccola italiana, infatti, ha eroga tra i 145 e i 180 cv a fronte di un prezzo veramente molto contenuto per le tasche del ex centrocampista rossonero.
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    Land Rover Discovery, il restyling porta il mild hybrid sui 6 cilindri

    Land Rover Discovery, il 2021 in avvicinamento significa aggiornamento. E così, il SUV inglese beneficia, come altri modelli del Gruppo, della elettrificazione mild hybrid e del rinnovato sistema di infotainment.
    Presenta anche inediti dettagli estetici, quali lo stile dei fari a Led anteriori e posteriori, del paraurti, le finiture Gloss Black e Shadow Atlas per l’allestimento R-Dynamic.
    Tempo di mild hybrid per i sei cilindri
    Si tratta del sistema a 48V, sulle versioni a gasolio D250 da 250 cavalli e 570 Nm di coppia e D300 da 300 cavalli e 650 Nm e sulla Discovery P360 a “verde” in grado di erogare 360 cavalli e 500 Nm.Tutte le sei cilindri sono dotate di trazione integrale a controllo elettronico con Terrain Response 2.
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    Il Discovery P300, con il 2 litri 4 cilindri (300 cavalli e 400 Nm) resta invece solo a benzina. L’intera gamma è abbinata al cambio automatico, che presenta una nuova leva, e alle Adaptive Dynamics, le sospensioni pneumatiche.

    Accessorio utile per gli habitué del fuoristrada è il ClearSight Ground View, che utilizza le telecamere esterne per indicare i passaggi più impegnativi visualizzando come trasparente l’anteriore della vettura.
    Su Discovery 2021 è presente la nuova piattaforma Eva 2.0, che porta in dote il sistema multimedia Pivi Pro, con display da 11,4 pollici in plancia, abbinato allo schermo della strumentazione (sempre digitale e riconfigurabile) da 12,3 pollici e all’head-up display a colori.
    Presenta la doppia SIM che permette gli aggiornamenti over the air, mentre il Bluetooth permette il collegamento contemporaneo di due telefonini.  
    Quanto spazio, a 5 e 7 posti
    Discovery, che esibisce anche alcune finiture aggiornate, resta disponibile nelle versioni a cinque e sette posti, offre prese USB per ogni occupante, mentre il climatizzatore quadri-zona dispone dello ionizzatore e del filtraggio delle polveri sottili (PM2.5).
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    Askoll e Cooltra, noleggio gratuito per i ristoratori

    Iniziativa concreta ed ecosostenibile, quella proposta da Askoll e Cooltra per agevolare i ristoratori italiani in un periodo di difficoltà lavorative. L’azienda di veicoli elettrici Made in Italy e il leader europeo nelle soluzioni di mobilità ecologica hanno studiato una proposta che mira ad aiutare i nuovi servizi di delivery predisposti dai locali enogastronomici dopo le ultime disposizioni del governo.
    NOLEGGIO A LUNGO TERMINE
    L’offerta pensata dalle due aziende è quella di un noleggio a lungo termine di scooter elettrici della gamma Askoll Professional – che già è protagonista nel mondo del food delivery – con canone gratuito per i primi due mesi. Gli scooter a disposizione sono in pronta consegna, già allestiti con zaino da trasporto o bauli professionali, e sono in numero limitato. Con la formula di noleggio flessibile tutto incluso, a meno di 9 euro al giorno, Askool e Cooltra coprono interamente i costi dei primi due mesi di noleggio, permettendo una fornitura repentina di mezzi di trasporto ai ristoratori che si stanno attrezzando in questo periodo.
    INIZIO A COSTO ZERO
    “Il delivery rappresenta un servizio chiave per i ristoratori e per i cittadini in questo momento di emergenza” – afferma Gian Franco Nanni, A.D. di Askoll – “Vogliamo essere vicini e dare un aiutoconcreto ad uno dei comparti più colpiti dalle restrizioni governative offrendo un delivery sostenibile a costo zero per i primi 60 giorni. Riteniamo possa essere un supporto importante per chi deve adattarsi velocemente ai nuovi cambiamenti con una formula a 0 pensieri e nessun investimento iniziale per l’attrezzatura”.
    Lorenzo Spanò, B2B Regional Manger Italy di Cooltra, aggiunge: “Come e più che a marzo, vogliamo supportare concretamente la PMI, gli esercenti e i ristoratori che vogliano incrementare o attivare per la prima volta i servizi di delivery su due ruote, per resistere e ripartire in sicurezza, con partner affidabili e professionali. Perciò offriamo una soluzione sostenibile, pratica e accessibile, con mezzi elettrici e contratti di noleggio flessibili a soli 12 mesi, inclusivi di assicurazione, manutenzione, casco e assistenza. Occupandoci di flotte e delivery da oltre un decennio, vogliamo dare impulso, tutela e risposte a un sistema in fase di trasformazione, dalle catene ai piccoli operatori, dalle dark kitchen ai rider. In tutta Italia e con scooter Askoll in pronta consegna”.
    L’adesione all’iniziativa è valida fino al 30 novembre e fino ad esaurimento dei veicoli in pronta consegna messi a disposizione.
    Mercato moto, Covid e smart working mandano a picco le immatricolazioni di ottobre LEGGI TUTTO

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    Opel Insigna, tutte le novità della gamma 2021

    La Opel Insigna si rinnova. L’ammiraglia di Rüsselsheim è stata sottoposta ad aggiornamenti sostanziali che, sia per la versione berlina Grand Sport, sia per la station wagon Sports Tourer, riguardano principalmente l’introduzione di nuovi fari, l’utilizzo di motori più efficienti e l’affinamento dell’aerodinamica.
    Nuova luce
    Il restyling estetico esterno è definito dal nuovo sguardo, più luminoso. I nuovi gruppi ottici sottili sono composti da 168 elementi, 84 per faro, (sulla versione precedente ne erano 32) e dotati della tecnologia IntelliLux LED® Pixel. Questo sistema, che debutta per la prima volta sull’Insigna, regola in maniera automatica ampiezza e direzione del fascio di luce, in funzione della situazione di guida e dell’ambiente circostante. In pratica, l’unità di controllo, interviene per spegnere quei LED che abbaglierebbero le auto provenienti nella direzione opposta, e per illuminare meglio le aree rimaste al buio sul ciglio della strada. Una sicurezza in più in caso di cattive condizioni meteorologiche o strade urbane o extraurbane scarsamente illuminate.
    Non solo lifting agli occhi, il ritocchino riguarda anche la bocca. La nuova griglia di raffreddamento cromata è ora più larga e dotata di lamelle evidenti, con il logo Opel posto al centro della barra centrale – anch’essa cromata – di dimensioni più generose.

    Ma oltre all’estetica c’è di più, perché nel muso è integrato uno shutter attivo, che regola i flussi d’aria attorno al motore e aiuta a ridurre i consumi. L’elemento è controllato da una centralina che lo apre o chiude a seconda delle necessità di scambio termico. In pratica, interviene per ritardare il raffreddamento dopo lo spegnimento del motore o accelera il riscaldamento dopo la partenza a freddo per mandarlo al regime ottimale più rapidamente.
    Connessa e comoda
    Qualità e comfort dell’abitacolo sono stati migliorati anche attraverso l’introduzione dei sedili ergonomici con certificazione AGR, disponibili con diversi rivestimenti in tessuto, pelle e in Alcantara. La dotazione di bordo, inoltre, si completa con un’offerta tecnologica completa. Sulla nuova Opel Insigna debutta la retrocamera digitale, che proietta sullo schermo dell’infotainment l’immagine di quello che accade dietro la vettura quando si inserisce la retromarcia. Il dispositivo, oltre ad aumentare la sicurezza perché permette di avere il controllo su una zona cieca dell’auto, dà una bella mano anche in manovra grazie all’Assistente alla retromarcia collegato alla telecamera.
    Grazie ai sensori radar, il sistema registra oggetti a 90 gradi posti fino a 20 metri a sinistra e a destra della vettura e avvisa con un allarme sonoro e visivo nel monitor della presenza di eventuali ostacoli. Inoltre, la gamma degli ADAS è composta da: Allerta incidente con Frenata automatica di emergenza e Riconoscimento pedoni, Sistema per il mantenimento della corsia di marcia, Allerta angolo cieco laterale, Cruise control attivo con frenata di emergenza, Riconoscimento cartelli stradali, Assistente automatico al parcheggio e Head Up Display. Infine, il sistema di infotainment è compatibile con Apple CarPlay e Android Auto.
    Motori
    Sotto al cofano, una nuova famiglia di motori, a tre o quattro cilindri, benzina o Diesel che, stando a quanto dichiara il Costruttore, permettono di ridurre i consumi fino al 18% rispetto a quelli della generazione precedente.
    I propulsori alimentati a gasolio sono il 1.5 da 122 cv e il 2.0 da 174 cv, abbinabili a trasmissione manuale a 6 rapporti o automatica a 8. La scelta sul benzina è riservata al 2.0 Turbo da 200 cv, oppure alla sua declinazione più sportiva, spinta fino a 230 cv per chi sceglie la versione più cattiva della nuova Opel Insigna, la GSI, accoppiata a un cambio automatico a 9 marce. La trazione è anteriore, ma le versioni più potenti dei Diesel e del benzina, hanno l’alternativa della trazione integrale.

    Insignia

    2.0 Turbo

    GSi 2.0 Turbo

    1.5 Diesel

    1.5 Diesel

    Potenza
    (kW/CV) a giri

    147/200 a 4.250

    169/230 a 5.000

    90/122 a 3.250

    90/122 a 3.250

    Coppia
    (Nm a giri)

    350 a 1.500-4.000

    350 a 1.500-4.000

    300 a 1.750-2.500

    285 a 1.500-2.750

    Emissioni

    Euro 6d

    Euro 6d

    Euro 6d

    Euro 6d

    Trasmissione

    AT9

    AT9

    MT6

    AT8

    Berlina Grand Sport: consumi di carburante nel ciclo NEDC (l/100 km)

    Ciclo urbano
    Ciclo extraurbano
    Ciclo misto
    Emissioni di CO2 in g/km

    8,8-8,7
    5,0-4,8

    6,4-6,3
    146-144

    9,1
    5,8

    7,0
    161

    5,0-4,5
    4,0-3,3

    4,4-3,8
    115-99

    5,1-5,0
    3,8-3,6

    4,3-4,1
    113-109

    Sports Tourer: Consumi di carburante nel ciclo NEDC1 (l/100 km)

    Ciclo urbano
    Ciclo extraurbano
    Ciclo misto
    Emissioni di CO2 in g/km

    8,8-8,7
    5,0-4,9

    6,4-6,3
    148-145

    9,1
    6,0

    7,1
    163

    5,0-4,6
    4,0-3,4

    4,4-3,8
    115-100

    5,2-5,1
    3,8-3,7

    4,3-4,2
    115-111

    Insignia

    2.0 Diesel

    2.0 Diesel

    Potenza
    (kW/CV) a giri

    128/174 a 3.500

    128/174 a 3.500

    Coppia
    (Nm a giri)

    380 a 1.500-2.750

    380 a 1.500-2.750

    Emissioni

    Euro 6d

    Euro 6d

    Trasmissione

    MT6

    AT8

    Grand Sport: in l/100 km nel ciclo NEDC

    Ciclo urbano
    Ciclo extraurbano
    Ciclo misto
    Emissioni di CO2 in g/km

    5,6-5,3
    4,0-3,4

    4,6-4,1
    121-108

    5,6-5,5
    4,0-3,6

    4,6-4,3
    121-112

    Sports Tourer: in l/100 km nel ciclo NEDC

    Ciclo urbano
    Ciclo extraurbano
    Ciclo misto
    Emissioni di CO2 in g/km

    5,6-5,5
    4,0-3,4

    4,6-4,1
    121-108

    5,6-5,5
    4,0-3,6

    4,6-4,3
    121-113

    Listino
    La nuova Opel Insigna è disponibile negli allestimenti Business Elegance e Ultimate e, come detto, il più sportivo GSI, con prezzi che partono dai 34.500 euro per la versione di ingresso della gamma, la 1.5 CDTI Business con il manuale, per arrivare ai 47.600 euro della più esclusiva, appunto, la GSI. LEGGI TUTTO