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    Fiat Tipo restyling, torna a listino la più classica delle berline

    La Casa torinese aggiunge i modelli wegon, Cross e cinque porte di Fiat Tipo, presentandole con un restyling che si va ad aggiungere alla gamma appena rinnovata. Nuovi allestimenti semplificati nella loro interezza e prezzi che partono da 17.000 euro per Tipo 1.0 100 cv e 18.500 euro (in promozione a 16.900) per la 5 porte. 

    Restano gli stessi delle precedenti versioni i motori in dotazione, con 1.0 3 cilindri turbo benzina da 100 cavalli, 1.3 da 95 cavalli e 1.6 da 130 cavalli. Per il modello base (la Tipo) sarà previsto un climatizzatore manuale, radio, speed assist, lane departure warning e cerchi in alluminio da 16”.

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    Fiat Tipo 4 porte 2021

    Tipo City Life in addizione offre climatizzatore automatico, sistema di infotainment Uconnect con display da 7 pollici con Link System compatibile con Apple CarPlay e AndroidAuto, cruise control, fari diurni a led, volante in pelle e cerchi in lega da 16 pollici.
    Tipo Life aggiunge display a colori da 7 pollici, retrovisori elettrici, sensori di parcheggio posteriori, fendinebbia e speed assist.
    Allestimenti e prezzi nel dettaglio
    • 1.0 100 cavalli – 17.000 euro• 1.0 100 cavalli City Life – 18.500 euro• 1.0 100 cavalli Life – 20.000 euro• 1.3 Mjet 95 cavalli – 19.100 euro• 1.3 Mjet 95 cavalli City Life – 20.600 euro• 1.3 Mjet 95 cavalli Life – 22.100 euro• 1.6 Mjet 130 cavalli City Life – 22.000 euro• 1.6 Mjet 130 cavalli Life – 23.500 euro
    Fiat 500X, nel 2021 spazio ancora al Diesel LEGGI TUTTO

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    Hyundai Tucson ibrido plug-in, la primavera porta il SUV ricaricabile

    Nuova Hyundai Tucson, come recita il proverbio, ha “cominciato bene” ed è quindi “a metà dell’opera”. Perché con il suo design originale aveva già stupito piacevolmente. E adesso, con l’elettrificazione ibrida plug-in, è in grado di promettere un extra di efficienza, oltre alla capacità di muoversi in elettrico con un’autonomia fino a 50 km dalle stime condotte nel ciclo WLTP.

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    È un’attesa che si protrarrà fino alla primavera del 2021, quando Tucson Plug-in Hybrid andrà sul mercato in Europa, lo farà con un progetto quattro ruote motrici, gestione variabile della coppia tra i due assi affidata al sistema HTRAC con modalità di guida Terrain Response.
    Termico ed elettrico uniti: la spinta dell’alimentazione ibrida
    Lo farà, soprattutto, con l’abbinata tra motore turbo benzina 1.6 litri T-GDI della famiglia Smartstream accoppiato a un motore elettrico da 90 cavalli e 304 Nm, in una linea di trazione che prevede il cambio automatico 6 marce quale proposta di serie.

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    Nuovo Hyundai Tucson 2020

    Nell’insieme, i due motori realizzano un ibrido da 265 cavalli e 350 Nm, dove la componente elettrica è alimentata dalla batteria da 13,8 kWh, posizionata sotto la scocca e con un bagagliaio che resta pur sempre del 9% più capiente se paragonato al Tucson di precedente generazione: 558 litri rappresentano un buon valore per un suv di segmento C dalle dimensioni generose.
    Batteria, ancora, per dire del caricatore di bordo da 7,2 kW in corrente alternata, operazioni domestiche completate in modo ideale da una delle soluzioni di Wallbox con cui andrà su strada il suv.
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    Aerodinamica: le “chicche”
    Le prime anticipazioni sull’ibrido plug-in segnalano anche dotazioni supplementari come le sospensioni adattive, a variazione continua della rigidità, oppure il sistema Active Air Flap per un’elevata efficienza aerodinamica: in base alla temperatura del liquido di raffreddamento, alla velocità dell’auto e ad altri fattori, la griglia frontale si apre per consentire un maggior afflusso d’aria (se le temperature d’esercizio lo richiedono) oppure si chiude a vantaggio di un migliore coefficiente di resistenza all’avanzamento. LEGGI TUTTO

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    Porsche 911 S Targa, restaurato un modello risalente al 1967

    Per uno dei primissimi modelli Porsche 911 S Targa è finalmente ora di tornare a casa, a Zuffenhausen, tappa intermedia di un viaggio faticoso, che l’ha vista per più di 40 anni rinchiusa all’interno di un garage coperta da un telo di plastica, praticamente “dimenticata” dal proprietario che la acquistò nel 1969. 

    Porsche all’opera per restaurarla
    Una volta che la S Targa è tornata a casa, il reparto Porsche Classic ha provveduto all’immediato restauro. Trattasi di una delle prime 911 S Targa prodotte dal marchio tra il 1966 e il 1968: 925 unità in tutto, a passo corto e capote con lunotto morbido al posto del finestrino di vetro. Consegnata a un concessionario di Dortmund nel 1967, la vettura è stata venduta due anni dopo negli Stati Uniti, a Long Beach, praticamente rimasta sempre in garage dal 1977 in avanti. Una volta scovata nel 2016, la sportiva si presentava in condizioni naturalmente pessime. Unico fattore positivo, la presenza e il funzionamento a distanza di anni di innumerevoli accessori, tra cui il riscaldamento supplementare, il parabrezza colorato, l’impianto radio, i sedili in pelle, i fendinebbia alogeni e il termometro esterno.
    Porsche 911 restyling, le foto dei test in Sudafrica
    Fedele all’originale datata 1967
    Ottime notizie, dunque, per il reparto Porsche Classic Factory Restoration, la cui filosofia è quella di restaurare i veicoli il più fedele possibile all’originale, utilizzando solo parti e accessori della Casa madre. Nel caso della 911 in questione, la parte più difficile è stata reperire componenti come gommini, tappi e serracavi del 2 litri Porsche che spinge la vettura, nonostante il reparto abbia accesso a ben 60.000 pezzi di ricambio originali del marchio di Stoccarda, insieme a telai, disegni e schede tecniche dell’epoca.

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    Porsche 911 S Targa, modello del 1967 restaurato come nuovo

    Una seconda grande sfida è stata quella relativa alla pelle esterna del tettuccio, ricreata identica all’originale da Porsche Classic in quanto quelle di oggi sono molto più rigide, e il futuro proprietario del veicolo restaurato non gradiva tale soluzione. Il cliente aveva anche un desiderio speciale per telaio, pannelli del motore e filtro dell’aria: al posto della verniciatura a polvere ha richiesto l’applicazione di una vernice corrispondente alle condizioni di consegna del ’67. Il che, ha portato alla verniciatura in Polo Red, lo stesso colore di quegli anni, per un lavoro sulla carrozzeria che ha richiesto non meno di 1.000 ore di lavoro complessive.
    Più viva che mai
    E così, dopo più di tre anni di lavoro, la Porsche 911 S Targa del 1967 è rinata più viva che mai, quasi come se il tempo si fosse fermato. Beato chi potrà parcheggiarla nel proprio garage, sperando che stavolta la coupé venga impiegata maggiormente senza ammuffire coperta da teli di plastica.
    La gamma Porsche: consulta il listino completo di Auto! LEGGI TUTTO

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    Cashback benzina, rimborsi del 10% attivi anche sul rifornimento in stazione di servizio

    Pochi giorni fa il Premier Conte ha annunciato il servizio Extra Cashback di Natale, che garantirà un rimborso del 10% per tutti gli acquisti effettuati con con carta di credito, carte di debito e prepagate, app di pagamento nel periodo compreso dall’8 al 31 dicembre. 

    Tuttavia, alcune fonti vicine al governo hanno tenuto a garantire che il servizio sarà attivo anche per qullo che riguarda i rifornimenti auto nelle stazioni di servizio di tutta Italia. Un’ottima notizia per tutti gli autimobilisti, quindi, che potranno richiedere anche il 10% di rimborso sul pieno di pieno di benzina, GPL, metano e Diesel. Ovviamente, solo nel caso in cui il rifornimento venga pagato con carte di credito o bancomat.
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    Rimborso di 150 euro anche con Cashback benzina
    Ovviamente, anche per quanto riguarda il rifornimento in stazione di servizio è previsto un rimborso con un limite massimo di spesa. Infatti la somma che ogni persona potrà ottenere sarà un rimborso di 150 euro, ma solo se saranno stati effettuati 10 pagamenti entro la fine di dicembre. Ulteriore limitazione riguarda, poi, la singola operazione di pagamento, che non potrà avere un importo minore di 15 euro. In quanto il tetto massimo stabilito dal Governo sancisce un rimborso fino a 300 euro all’anno, cioè fino a 150 euro a semestre con almeno 50 pagamenti.
    Per accedere al servizio messo a disposizione dallo Stato basta registrarsi all’app IO, disponibile per smartphone Android e iOs, effettuare l’accesso alla propria area riservata attraverso SPID o Carta d’identità elettronica, fornire le informazioni riguardanti i metodi di pagamento che verranno usati e indicare l’Iban su cui si desidera ricevere il rimborso.
    Conte e il Dpcm per Natale: tutte le regole LEGGI TUTTO

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    Nuova Nissan Qashqai, diamo un'occhiata agli interni

    Nuova Nissan Qashqai ha aperto le porte per un primo tour alla scoperta della sua terza serie. L’appuntamento è fissato al 2021, quando su strada andrà un suv compatto un po’ cresciuto nelle dimensioni, con un livello di assistenza alla guida avanzato, un ibrido a trazione elettrica e-Power e la totale riscrittura estetica e tecnologica dell’abitacolo.

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    Le anticipazioni sono accompagnate da teaser che indicano le scelte stilistiche compiute in plancia, con l’intenzione di offrire una qualità percepita superiore, dall’impiego di rivestimenti con cuciture a contrasto, la possibilità di avere sedili anche in pelle Nappa, la seduta di guida regolabile nell’inclinazione, i programmi massaggianti.
    Abitacolo spazioso e comfortevole
    Tante attenzioni in più al comfort, inserite in un abitacolo che offre più spazio grazie alla maggiore distanza (15 mm) tra i sedili anteriori e in relazione ai centimetri liberi all’altezza delle ginocchia di chi siede dietro.

    Un sostanziale progresso si registra alla voce capacità di carico del bagagliaio, ben 74 litri in più derivano da una Qashqai 2021 che avrà sì dimensioni marginalmente superiori – il passo tra questi – ma anche una differente configurazione di sospensioni posteriori. Tra il Qasqhqai due ruote motricie la versione quattro ruote motrici cambierà lo schema, MacPherson nel primo caso, multilink nel secondo.
    Passare a sospensioni MacPherson ha permesso l’abbassamento del pianale di carico di 20 mm rispetto alla precedente generazione. Il volume complessivo atteso sarà, quindi, superiore ai 500 litri. La funzionalità del suv compatto sarà in attenzioni come la duplice illuminazione del vano e la presa da 12v, che completa una dotazione all’interno con prese USB-A e USB-C, oltre alla possibilità di ricarica wireless dello smartphone, interfacciabile con l’auto via Android Auto cablato o Apple CarPlay (anche wirelss).
    Strumentazione e infotainment
    Il comparto infotainment ruoterà intorno ai NissanConnect Services, soluzioni accessibili via app come dallo schermo del display in plancia, da 9 pollici e affiancato alla strumentazione da 12,3 pollici,configurabile nelle informazioni rappresentate. Terza rappresentazione in marcia delle info utili, un head up display da 10,8 pollici.

    Al volante del nuovo Qasqhai si stringerà tra le mani una corona con razze dai comandi touch, dai quali attivare le funzioni del Nissan ProPilot con Navi-Link per l’assistenza alla guida. Domotica e tecnologia connessa a bordo “parleranno” attraverso l’assistente Google e Alexa, con operazioni home-to-car possibili ad esempio nell’invio di una destinazione al navigatore.
    Detto dell’aggiornamento del sistema over-the-air, Nissan introduce sul nuovo Qashqai la funzione Stolen Vehicle Tracking, che consente la segnalazione del furto dell’auto alla polizia direttamente via app, con possibilità di tracciamento e ritrovamento dell’auto.

    Sempre tra i NissanConnect Services vi sarà la possibilità di impostare limiti all’utilizzo dell’auto, che siano per fasce orarie, aree geografiche, limiti di velocità massima: si riceverà un alert ogniqualvolta verranno “infranti” da chi guida l’auto.
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    Sarà possibile, poi, ricevere indicazioni dettagliate sullo status del veicolo e la necessità, ad esempio, di effettuare la manutenzione. LEGGI TUTTO

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    Nuova Porsche 911 GT3 Cup, pronta per correre in pista

    Un’auto adatta alla pista e alla strada, un progetto comune che guarda al 2021, e che si proietta già ai cordoli delle corse, tra cui la Porsche Supercup.

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    Nuova Porsche 911 GT3 Cup è la lettura da pista di quel che 911 GT3 porterà su strada. E i punti di contatto sono evidenti tra i muletti. Il 12 dicembre scopriremo la scheda tecnica dell’ultima nata a Weissach, dove lo shakedown nel 2019 si è risolto in 30 giri veloci, altro che pochi chilometri. Poi ancora pista, Lausitzring, Monza, Nurburgring, per mettere a punto il progetto.
    911 GT3 stradale avrà il motore boxer 4 litri da 510 cavalli, zona rossa a 9.000 giri/minuto, tanta efficienza in più rispetto al passato e un miglioramento ulteriore di ciò che era possibile, ancora, perfezionare. La scocca della 911 generazione 992, l’alleggerimento per arrivare ai 1.400 kg circa, poi tanta ricerca aerodinamica.

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    Porsche 911 GT3 Cup

    GT3 stradale e GT3 Cup: aerodinamica condivisa
    Pista e strada, ed ecco ripetere l’ala posteriore a collo di cigno nei supporti della 911 stradale sulla 911 GT3 Cup, oppure l’apertura all’avantreno per le masse radianti – con gli sfoghi d’aria calda sul cofano – e le canalizzazioni laterali.
    Sfoglia il listino Porsche: tutti i modelli sul mercato
    I muletti camuffati rivelano svariati punti di contatto tra i due progetti, distanti in quelle che sono le specifiche di sicurezza imposte dalla FIA per l’omologazione, quindi rollcage interno, per cominciare. Diverse anche nella gommatura, slick per moltiplicare trazione e aderenza. LEGGI TUTTO

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    Bollo moto, cosa aspettarsi per il 2021

    Argomento su cui è lecito interrogarsi, quello del bollo moto: a causa di un anno del tutto eccezionale, è necessario fare dei chiarimenti sulle tasse da pagare nel 2021 e sulle scadenze da rispettare. Se qualcuno si aspettava agevolazioni, sospensioni, proroghe, forse rimarrà deluso.

    Il bollo, ovvero la tassa di proprietà sui veicoli, si paga per tutti i mezzi a due ruote iscritti al Pubblico Registro Automobilistico. Sono esclusi dalla tassazione i ciclomotori e i quadricicli inferiori a 50 cc, sui quali è imposta una tassa sulla circolazione: la differenza con il bollo è che sui 50 cc si paga in base all’utilizzo, mentre l’altra tassa è riferita al possesso.
    BOLLO SU KW E CLASSE AMBIENTALE
    Calcolare l’importo del bollo è una pratica che consigliamo di lasciare all’ACI e alle singole Regioni, tramite elaboratore automatico, ma le regole sono abbastanza chiare: il bollo va in base ai kW del veicolo e alla classe ambientale (Euro 1, 2, 3 etc). Se sulla carta di circolazione non è espresso il valore dei kW, si applica lo stesso metodo alla potenza massima in Cv. Esistono però delle variabili in base al regolamento delle varie Regioni, specialmente quelle autonome, per cui consigliamo di rivolgersi alle autorità competenti per stabilire la cifra esatta. Invece per le cilindrate inferiori a 50 cc la tassa di circolazione è forfettaria, mentre in alcune regioni come la Lombardia è addirittura assente.
    A GENNAIO E LUGLIO
    Veniamo al punto: il bollo moto si paga in genere una volta l’anno, con due regole fondamentali: il primo bollo di una moto nuova va pagato entro l’ultimo giorno del mese di immatricolazione; il rinnovo annuale si paga entro l’ultimo giorno del mese successivo alla scadenza. In caso la moto sia usata, le regole restano le stesse: se il bollo è ancora valido, si pagherà il rinnovo alla scadenza naturale; se la tassa è stata sospesa, la normativa segue le indicazioni valide per i veicoli nuovi.
    Le scadenze sono generalmente a gennaio e luglio (pagabili dunque fino a fine febbraio e fine agosto), con dovute eccezioni in base alle Regioni. In ogni caso, sulla ricevuta di pagamento del bollo è espressa la successiva data di scadenza. E per il 2021?
    DISPOSIZIONI IN EXTREMIS?
    Nonostante la funesta particolarità del 2020, non ci sono disposizioni eccezionali riguardo la tassa di possesso dei motocicli. Alcune regioni e province autonome hanno disposto delle proroghe, durante il lockdown primaverile, ma a meno di nuove disposizioni in arrivo con i prossimi Dpcm o con la Legge di Bilancio, le scadenze previste dovrebbero rimanere le stesse senza sconti o rinvii.
    Monopattini elettrici: occhio a come guidi o Bolt ti sgrida LEGGI TUTTO

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    Ferrari, la nuova hypercar inizia i test su strada

    Dai cancelli della factory, infatti, è uscita l’ultima hypercar della Rossa con pesanti camuffature per coprire i dettagli della carrozzeria, segno che si tratta di un muletto usato per la prova di nuova componentistica.[embedded content]
    Dettagli evidenti
    Quello che le bardature non hanno nascosto sono alcuni elementi esterni. Il paraurti anteriore ha una nuova impostazione, perché manca l’elemento centrale che sulla vettura del 2012 separava a metà la calandra, sostituita da due elementi verticali che dividono la “bocca” in 3 aprendo sui lati due piccole prese d’aria supplementari.
    Sul muso sembra mancare l’S-Duct, la presa d’aria di derivazione F1 che pesca il flusso dal fondo per soffiarlo sul cofano e generare più deportanza. Inoltre, sulla fiancata, si può notare come le prese d’aria siano più piccole, ma è un po’ tutta questa zona, compresi lunotto e paraurti posteriore ad avere proporzioni e forme differenti rispetto alla LaFerrari originale.

    Sarà V12 ibrida?
    Capitolo motore. Il layout di questo prototipo non lascia dubbi: il propulsore è in posizione posteriore-centrale, ma di quale frazionamento si tratta? Non si percepisce abbastanza sound per lanciare un’ipotesi, ma è certo che il V12 non è scartato perché, come scrivevamo qui, la tecnologia per renderlo più efficiente e meno obsoleto già c’è. Di sicuro sarà abbinato a un modulo ibrido, vista la presenza dei segnali specifici di pericolo di scossa elettrica stampati e ben visibili su tutta la carrozzeria.
    Futuro a Le Mans
    L’appuntamento è rimandato al 2022, ma l’attesa è resa ancora più spasmodica dalla rivoluzione che sta per attraversare la F1 e influisce direttamente con la Gestione Sportiva della Ferrari. Con il tetto massimo di spese fissato e uguale per tutti per coprire i costi di realizzazione della monoposto di Leclerc e Sainz, in Ferrari hanno deciso di non licenziare i tecnici che rischierebbero di rimanere tagliati fuori, ma di dirottarli su altri progetti.
    Questa vettura, quindi, diventa centrale non solo dal punto di vista del prodotto, ma anche per il reparto sportivo. Infatti, non è un segreto che, con le nuove regole del Mondiale Endurance, aperte alle hypercar, a Maranello stiano pensando a un ritorno in grande stile per tornare a vincere la classifica assoluta la gara più bella di tutte, la 24 ore di Le Mans. E chissà, magari lo farà proprio con questa vettura, oggi camuffata, ma domani base per futuri trionfi… LEGGI TUTTO