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    Rifornimenti carburante in città e in autostrada: ecco dove si risparmia di più

    Per fare il pieno alla nostra auto abbiamo moltissime possibilità di scelta, tanti marchi e aree di servizio a disposizione. La scelta può essere dovuta alla necessità o alla convenienza. Altroconsumo ha studiato la situazione sul suolo italiano, indagando sull’andamento dei prezzi dei carburanti e sulle varie possibilità per i conducenti.

    TRATTI URBANI
    Lo studio è stato organizzato prendendo in considerazione le insegne presenti in almeno 11 regioni italiane e analizzando i prezzi del carburante sia per quanto riguarda il servito che per il self-service. Nei centri abitati e in generale sui tratti non autostradali, i migliori marchi per benzina e diesel self-service sono GDO, Conad ed Enercoop. Per quanto riguarda il servito, spiccano invece Beyfin ed Europam. Queste aziende sono di gran lunga più economiche rispetto ai grandi marchi nazionali, che hanno cifre vicine al 50% in più.
    Incentivi auto 2021, 420 milioni di euro per le elettriche, benzina e diesel
    AL CASELLO
    Lungo le autostrade italiane, invece, l’insegna più conveniente è risultata essere Sarni Oil in tutte le categorie di carburante e servizio. C’è un’eccezione, quella delle cosiddette “pompe bianche”, cioè i distributori non legati alle più note compagnie di distribuzione che non espongono alcun logo: molte di loro presentano prezzi molto vantaggiosi per il self-service, inferiori anche a Sarni Oil.
    Qual è il colore delle auto preferito dai guidatori in questo 2020?
    PROGETTO ANTI-INQUINAMENTO
    Il dato più rilevante dell’analisi di Altroconsumo è la differenza tra i prezzi urbani e quelli autostradali per il rifornimento: una distanza abissale, con la città largamente più economica rispetto ai caselli. La stessa insegna, in autostrada, presenta un prezzo maggiorato del 70%. Prima di un viaggio lungo, è consigliato fare il pieno vicino casa per risparmiare. Per aiutare i viaggiatori, Altroconsumo ha dato il via al progetto Mile21 – Più informazioni, meno emissioni, confinanziato dal programma LIFE+ dell’Unione Europea, che si propone di fornire ai consumatori dati reali su consumi ed emissioni di Co2 della propria automobile, aiutandoli nella scelta di un nuovo veicolo e dando consigli sulla guida ecologica per consumare e inquinare di meno. Una manutenzione periodica, il controllo dei filtri e il corretto utilizzo delle marce sono già un importante punto di partenza per rispettare l’ambiente e risparmiare carburante.   LEGGI TUTTO

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    Qual è il colore delle auto preferito dai guidatori in questo 2020?

    Sembra passata una vita da quando in televisione giravano le pubblicità di auto dai toni sgargianti e sfavillanti, e addirittura in qualche spot si giurava di volerne una rosa a pois. Ce lo racconta Axalta, com’è cambiato il gusto non solo degli europei, ma in tutto il mondo.

    Il leader mondiale in verniciature per automobili ha rilasciato una classifica delle colorazioni per auto più apprezzate in tutto il mondo nel 2020, e i risultati sono netti.
    IN EUROPA
    In Europa il podio è formato dal nero, al terzo posto con il 21%, e l’accoppiata Grigio-Bianco in testa al 25%. Staccatissimo il Blu, con il 10% delle richieste, e via via tutti gli altri: Argento (9%), Rosso, Marrone/Beige, Verde, Giallo, altri. La tendenza nel Vecchio Continente è per i colori neutri, gli estremi del panorama cromatico; non c’è più spazio per le tonalità accese e spiccanti.

    NEL MONDO  
    Nella classifica mondiale, la scena è tutta del Bianco, che domina con il 38% delle preferenze, il doppio rispetto al Nero (19%) e al Grigio (15%). L’Argento ha perso popolarità, fermo al 9% seppur al quarto posto. La tendenza globale, in ogni caso, rispecchia quella europea. Il Bianco è il preferito dai clienti in ogni zona, senza eccezioni, con una maggioranza evidente – per esempio – in Cina dove fa registrare una percentuale del 57%. 
    “Le tendenze di acquisto dei consumatori che si riflettono nel report guidano il nostro sviluppo di colori innovativi per il futuro”, ha dichiarato Nancy Lockhart, Global Product Manager of Color di Axalta: “Siamo lieti di condividere questi dati con i nostri clienti e di riunire la nostra tecnologia leader del settore, la nostra profonda esperienza di mercato e i dati sulle tendenze per lavorare con i nostri clienti e dare vita a colori dinamici”. E voi, di che colore vorreste la vostra auto?  
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    Incentivi auto 2021, 420 milioni di euro per le elettriche, benzina e diesel

    La maggioranza parlamentare, in Commissione Attività Produttive alla Camera, ha trovato un accordo sul rinnovo degli incentivi all’acquisto di veicoli, per sostenere il settore in crisi e rinnovare il parco auto italiano, vecchio e inquinante.

    La misura proposta, che coinvolge anche i veicoli commerciali, verrà inserita in un emendamento alla Manovra, attualmente in esame nella Commissione Bilancio della Camera e prevede  il rifinanziamento del bonus per gli acquisti di veicoli e elettrici e ibridi per tutto il 2021 e un nuovo incentivo all’acquisto di veicoli a motorizzazione termica Euro 6, vincolato alla rottamazione di veicoli con almeno 10 anni, per il primo semestre 2021. Nella precedente normativa, infatti, lo sconto statale era previsto anche in caso di acquisto senza rottamazione.
    Come funzionano gli incentivi 2021
    Sono 420 i milioni di euro stanziati, che verranno divisi secondo uno schema che separa le elettriche ed elettrificate, dalle tradizionali benzina/Diesel Euro 6:
    – 120 milioni per le auto “green”
    – 250 milioni per le vetture con emissioni da 61 e 135 g/Km di Co2 (finora il massimo era 110 g/km). Il nuovo sconto dovrebbe valere per i primi sei mesi del 2021 e arrivare a 3.500 euro (1.500 dello Stato e 2 mila del venditore), sempre a fronte di rottamazione di auto vecchie almeno 10 anni.
    – 50 milioni per i veicoli commerciali, di cui 10 riservati a quelli elettrici.
    Ulteriori aggiornamenti sono attesi per le prossime ore. LEGGI TUTTO

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    Porsche, la stampata in 3D è il futuro

    Quale sia il potenziale in campo automobilistico della manifattura additiva, la stampa 3D, è noto da tempo: abbatte i tempi legati alla produzione, consente la realizzazione di un maggior numero di elementi prototipo ed è impiegata per realizzare componenti meccanici e stilistici di grande serie.Porsche, dopo essersi spinta alla realizzazione dei pistoni del motore boxer della 911 GT2 RS, introduce un nuovo ambito di applicazione e presenta il primo prototipo di scatola del motore elettrico e cambio per un potenziale modello di supersportiva dai bassi volumi produttivi.

    Al pari delle applicazioni nelle corse, le produzioni in piccola serie, ricorrendo a metodi di produzione mediante stampa 3D, risultano vantaggiosi su molteplici aspetti. Nel caso dell’alloggiamento del motogeneratore e del cambio a due velocità, Porsche dichiara maggior rigidità, minor peso e una compattezza superiore rispetto a processi produttivi “classici”, mediante fusione.
    I vantaggi della stampa 3D 
    Dal progetto realizzato al CAD alla stampante 3D, superando la necessità di dover realizzare gli strumenti, gli stampi, altrimenti necessari per la fusione in alluminio della scatola motore-cambio. In termini molto pratici, vuol dire arrivare a risparmiare 40 passaggi produttivi, circa 20 minuti di tempo. Inoltre, è possibile ridurre il peso delle componenti la scatola di circa il 40%, mentre si arriva al 10% dell’insieme considerato del gruppo motore-cambio (la cui rigidità strutturale è superiore del 100% se confrontata con la costruzione convenzionale dell’alloggiamento).
    Tra i vantaggi offerti dalla produzione per stampa 3D, il principale sta nella possibilità di integrare parti altrimenti destinate a una realizzazione separata, da installare all’interno della scatola ottenuta per fusione, come i condotti dell’olio o l’integrazione dello scambiatore di calore necessario al cambio.
    La sfida della produzione di grandi componenti
    “Il progetto dimostra come la manifattura additiva, con tutti i suoi vantaggi, possa essere idonea anche per grandi componenti sottoposti a elevati stress su auto sportive elettriche. Il nostro obiettivo era quello di sviluppare un sistema di trazione elettrica con il potenziale della manifattura additiva e al tempo stesso integrando quante più funzioni e componenti possibili nella scatola della trasmissione, risparmiando peso e ottimizzandone la struttura”, spiega Falk Heilfort, project manager del dipartimento Sviluppo avanzato powertrain, del centro sviluppo Porsche di Weissach.
    Le caratteristiche tecniche
    Le realizzazione del prototipo è avvenuta su più giorni e in due pezzi separati, in prospettiva futura sarà possibile abbattere il tempo del 90% e realizzare un pezzo unico. Lo spessore delle pareti della scatola motore-cambio è di appena 1,5 millimetri, con struttura a nido d’ape, realizzata attraverso fusione laser di polvere metallica purissima: un fascio laser scalda e fonde la polvere metallica in corrispondenza di quelli che saranno i contorni del componente e, strato dopo strato, avviene una fusione reciproca degli strati che porta il pezzo ad assumere le forme del progetto realizzato al computer.
    Sfoglia il listino Porsche: tutti i modelli sul mercato
    Una struttura ottimizzata in funzione di punti di maggiore stress e delle sollecitazioni da sopportare. La possibilità di ottimizzare l’integrazione dei componenti, che siano i cuscinetti, i condotti di raffreddamento, il posizionamento dello scambiatore di calore, è un altro dei vantaggi rispetto a un processo produttivo per fusione in stampo.
    Il prototipo di alloggiamento della trasmissione elettrica è relativo a un’unità destinata a essere utilizzata sull’asse anteriore di una supersportiva.
    Incentivi auto, nuovo bonus per il 2021 LEGGI TUTTO

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    Le auto possono scendere in fondo al mare? In questo tunnel sottomarino sì

    Ingegneria e arte si fondono tra i paesaggi del Nord Europa, dando vita ad una meraviglia ingegneristica chiamata Eysturoy: tunnel sottomarino appena inaugurato e indicato come il più grande investimento infrastrutturale mai realizzato nelle Isole Faroe.  Grazie alle sculture e agli effetti di luce al suo interno vi sentirete veramente immersi nei mari nordici.

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    Le auto possono scendere in fondo al mare? In questo tunnel sottomarino sì

    Il nuovissimo tunnel – inaugurato anche con leggero anticipo rispetto alla data prevista – collega le isole di Streymoy ed Eysturoy in una rete lunga circa 11 km e permetterà di ridurre la distanza di viaggio tra Tórshavn e Runavík di ben 38 km, con una riduzione del tempo di percorrenza tra una cittadina e l’altra che passerà da 64 a 16 minuti.
    Il tunnel, dunque, così come è stato realizzato, permetterà di collegare entrambi i lati della baia di Skálafjørður – situata nelle Isole Faroe – attraverso due distinte vie di comunicazione che si vanno a collegare direttamente in un rotatoria posizionata in fondo al mare, con il punto più basso che si trova a 187 metri sotto la superficie dell’acqua. Ovviamente, per aumentare la sicurezza all’interno del tunnel sono state ridotte tutte le eventuali pendenze, infatti, il dislivello più accentuato si attesta intorno al 5%.
    TRA SCULTURE ED EFFETTI DI LUCE

    Tuttavia, il nuovo tunnel non è soltanto una via di comunicazione. Infatti, la rotatoria al centro della rete conterrà delle vere e proprie opere d’arte prodotte ed installate dell’artista faroese Trondur Patursson. Le installazioni comprenderanno una serie di sculture ed effetti di luce molto suggestivi, così da rendere veramente l’idea di essere immersi nei freddi e profondi mari del nord.
    Tutti coloro che avranno l’occasione di attraversare questo mix di arte e ingegneria, però, come riportato dal sito faroese Local.fo, saranno tenuti a pagare un pedaggio di 75 corone danesi (circa 10 euro), con l’opzione – solamente studiata per i residenti del posto – di poter sottoscrivere un abbonamento a prezzi più convenienti.
    Autostrade per l’Italia, Altantia pronta a cedere le sue quote societarie LEGGI TUTTO

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    Autostrade per l'Italia, Altantia pronta a cedere le sue quote societarie

    La fine del 2020 potrebbe comportare l’arrivo di importanti novità per ASPI-Autostrade per l’Italia. Come emerso dall’ultimo comunicato ufficiale divulgato da Atlantia, infatti, il Consiglio Amministrativo della società sembra pronto per l’approvazione della scissione e avrebbe convocato una riunione straordinaria degli azionisti di maggioranza con data 15 gennaio 2021. L’assemblea, chiariscono le parti, verterà interamente sulla dinamica di cessione parziale delle quote – dando seguito a quanto già discusso nei precedenti incontri – a beneficio di Autostrade Concessioni e Costruzioni.

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    VERSO LA CESSIONE DELL’INTERA QUOTA
    Il Consiglio di Amministrazione di Atlantia aproverebbe così la scissione del 33% del capitale sociale di ASPI e il trasferimento del restante 55% ad Autostrade Concessioni e Costruzioni, da quotarsi in Borsa contestualmente all’uscita del Gruppo dal capitale sociale.
    Atlantia, dunque, è pronta a dare l’addio ad Autostrade per l’Italia attraverso una cessione dell’intera quota dell’88% (direttamente) o del 55% (indirettamente dopo la scissione e il conferimento) in ASPI, assicurando in entrambi i casi la rinuncia al controllo legale della società. Supervisione che verrà aperta sia alla Cassa depositi e prestiti che ad altri investitori internazionali interessati.
    APERTURA A NUOVI SCENARI
    A tal proposito, in data 14 luglio 2020, Atlantia aveva già comunicato al Governo italiano la sua disponibilità nel prendere in considerazione proposte che avrebbero comportato il trasferimento del controllo di ASPI, ma a patto che fossero basate su condizioni e valori di mercato equi.
    Il Consiglio di Amministrazione di Atlantia ha, inoltre, stabilito che, nel caso in cui venga ricevuta una nuova offerta da Cassa Depositi e Prestiti o da altri investitori per l’acquisizione dell’88,06% di ASPI prima della prossima Assemblea, il Consiglio procederà all’esame di tale offerta e all’aggiornamento del mercato sull’esito della sua valutazione.
    La partita per l’acquisizione di Autostrade, quindi, non accenna a fermarsi e con tutta probabilità si giocherà anche per tutto il 2021.
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