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    Mercato Piloti F1 in fermento: Verstappen in Aston Martin scatenerebbe un effetto domino

    Il Campionato Mondiale 2025 di Formula 1 è appena iniziato ma il mercato piloti F1 pare sia già entrato nel vivo. La pedina più pregiata che potrebbe scatenare poi un effetto domino è sicuramente Max Verstappen. Vediamo insieme alcuni scenari, sia in ottica 2026 che 2027.Piloti F1 2025 – Credits: Pirelli

    La stagione 2025, lo sapevamo, è di “transizione”, visto che il prossimo anno ci sarà un importante cambio di regolamento che potrebbe rimescolare i valori in pista. Non ci aspettiamo una rivoluzione come quella del primo anno dell’era turbo-ibrida con i motorizzati Mercedes che avevano un marcato vantaggio su tutti gli altri ma qualcosa di simile potrebbe avvenire. Ci spieghiamo meglio.
    Da quanto si vocifera nel paddock, Mercedes e Ferrari sembra possano avere un discreto vantaggio sugli altri fornitori di Power Unit. Ci riferiamo in particolare a Red Bull, che realizzerà la nuova unità in collaborazione con Ford e ad Audi che farà il suo debutto ufficiale nel Circus della Formula 1, proprio nel 2026. Resta l’incognita Honda che, dal prossimo anno, equipaggerà l’Aston Martin.
    Ed è proprio da qui che vogliamo partire per parlarvi di un mercato piloti F1 già parecchio in fermento. Questo nostro articolo anticipa una serie di rumors che hanno avuto eco anche nel paddock del circuito di Jeddah. Qualche settimana fa, in un articolo su CircusF1 dal titolo “Max Verstappen, il divorzio da Red Bull è ormai cosa certa“, vi avevamo anticipato le ragioni dietro alla fine del lungo rapporto di “collaborazione” tra il pilota olandese e il team austriaco.
    Diversi i fattori hanno portato a questo: la vicenda Chris Horner, l’uscita di Adrian Newey, i problemi tecnici della RB20 prima e della RB21 di quest’anno, l’addio ai motori Honda dal 2026, la partnership con Ford e la folle (secondo i Verstappen) idea di Horner di costruirsi i motori in casa e infine anche lo scambio Tsunoda-Lawson.
    Quando un quattro volte campione del mondo “fa sapere” di essere sul mercato, in Formula 1 parte un vero e proprio “movimento” per intavolare trattative, organizzare i primi incontri, porre condizioni, strappare garanzie e redigere le prime bozze di contratto. Senza troppi giri di parole, la destinazione più probabile – per noi quasi certa – di Verstappen per il 2026 è Aston Martin. Il perché è semplice: il team inglese ha deciso di puntare tutto sul 2026, con Adrian Newey alla guida del reparto tecnico e Honda come partner per la Power Unit. E sia il “tecnico” che il motorista godono della fiducia incondizionata del quattro volte campione del mondo.

    Il passaggio di Verstappen dalla Red Bull all’Aston Martin scatenerebbe ma forse sta già scatenando tutta una serie di cambiamenti delle line up anche di altri team. C’è chi come Mercedes sta accelerando per rinnovare il contratto del suo attuale pilota di punta, ovvero George Russell anche perché il team austriaco si sarebbe già mosso per avere un pilota di peso per sostituire il suo campionissimo.
    Chris Horner ed Helmut Marko avrebbero già preso contatto con l’inglese della Mercedes ma anche con Charles Leclerc, Carlos Sainz e Oliver Bearman. Il monegasco, dopo l’ennesimo inizio di stagione con la Ferrari starebbe seriamente valutando un divorzio dalla Scuderia di Maranello. Il suo ex compagno spagnolo potrebbe facilmente liberarsi dal suo attuale team, qualora ci sia la chiamata di un top team, mentre il giovane pilota inglese della FDA è nella mira di Marko che ne intravede un potenziale paragonabile a quello di Max.
    E’ chiaro che tutto questo porterebbe ad una line up nel 2026 molto diversa dall’attuale, coinvolgendo movimenti sia in Top team come Ferrari e Red Bull che in squadre “minori” come Williams e Haas.
    Il mondiale 2025 è appena iniziato ma il mercato piloti F1 è già in grande fermento e non ci stupiremo se tra qualche settimana ci siano già anche i primi clamorosi annunci! LEGGI TUTTO

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    F1, Arabia Saudita: per Ferrari tre podi in quattro edizioni

    Nelle quattro edizioni sin qui disputate del Gran Premio dell’Arabia Saudita, la Scuderia Ferrari ha colto tre podi.Muretto Ferrari – Credits: @Scuderia Ferrari Press Office

    Dopo i Gran Premi del Giappone e del Bahrain, il Circus della Formula 1 si appresta a disputare il quinto appuntamento del Calendario F1 2025: il Gran Premio dell’Arabia Saudita sul tracciato di Jeddah, un circuito cittadino noto per la velocità e le sfide tecniche che presenta sia per i 20 piloti che per le 19 squadre.
    Il primo Gp dell’Arabia Saudita fu disputato nel 2021 e la Scuderia di Maranello chiuse al settimo e all’ottavo posto, rispettivamente con Charles Leclerc e Carlos Sainz.
    Nelle altre tre edizioni disputate, la Ferrari ha visto i suoi piloti per tre volte sul podio: nel 2022, Leclerc e Sainz chiusero al secondo e al terzo posto, dietro al vincitore, Max Verstappen. Nel 2024 fu nuovamente il monegasco a cogliere un piazzamento a podio, con il terzo posto dietro alle due Red Bull di Verstappen e Perez.

    FERRARI STATS, GP DELL’ARABIA SAUDITA
    GP disputati: 4Debutto: 2021 (C. Leclerc 7°; C. Sainz 8°)Vittorie: 0Pole Position: 0Giri più veloci: 2 (50%)Podi: 3 (25%)
    Il 2025 è iniziato “un po in salita” per la Scuderia di Maranello: né Leclerc né Hamilton sono ancora riusciti a salire sul podio di una gara classica. Al quinto appuntamento stagionale, Ferrari arriva a Jeddah con la determinazione necessaria per far bene. Il podio però, in condizioni “normali”, non sembra ancora poter essere un target alla portata. LEGGI TUTTO

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    F1, Vasseur: “Dobbiamo estrarre il massimo dal pacchetto a nostra disposizione”

    Alla vigilia del Gran Premio dell’Arabia Saudita, Fred Vasseur ha parlato di come la Ferrari debba progredire costantemente per colmare il gap che ancora la separa da chi li precede in classifica.Fred Vasseur – Credits: @Scuderia Ferrari Press Office

    Dopo il Gran Premio del Giappone a Suzuka e quello del Bahrain a Sakhir, il Campionato Mondiale 2025 di Formula 1 resta in Medio Oriente per il quinto appuntamento dell’anno: il Gran Premio dell’Arabia Saudita sul circuito della Jeddah Corniche, un tracciato cittadino noto per la velocità e le sfide tecniche che presenta per piloti e squadre.
    “La prima tripletta stagionale – ha dichiarato oggi il Team Principal della Scuderia di Maranello – si conclude in Arabia Saudita, sul circuito della Jeddah, che presenta caratteristiche molto diverse sia per layout che per asfalto rispetto al Bahrain dove abbiamo corso meno di una settimana fa”.
    Tornando sul risultato di domenica scorsa, Vasseur ha aggiunto: “A Sakhir abbiamo fatto dei piccoli passi avanti in termini di competitività, sia grazie a una miglior performance della vettura che per merito di una solida prestazione di squadra in qualifica e in gara”.

    In Ferrari, si lavora per provare a colmare il gap dai più diretti avversari: “In questi pochi giorni a Maranello – ha concluso Vasseur – abbiamo continuato a lavorare intensamente sull’analisi dei dati e vogliamo affrontare la gara di Gedda con lo stesso obiettivo. Vogliamo rimanere concentrati su noi stessi, perché è il modo migliore di estrarre il massimo dal pacchetto a nostra disposizione e progredire costantemente per colmare il gap che ancora ci separa da chi ci precede in classifica. LEGGI TUTTO

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    F1 2025: valori in pista, sorprese e delusioni dopo le prime 4 gare

    Hamilton – – credits: @Scuderia Ferrari Press Office

    Dai pre-season test in Bahrain di fine febbraio al fine settimana del Gran Premio sul medesimo circuito di Sakhir sono passate solamente sei settimane. Tra questi due eventi abbiamo avuto anche altre tre gare in Australia, Cina e Giappone e la sprint di Shanghai.
    La tre giorni di prove invernali avevano lasciato intravedere qualche indicazione sui valori in pista che, dopo la gara in Bahrain, hanno trovato diverse conferme ma anche qualche sorpresa.
    F1 2025, valori in pista: McLaren prima forza
    SHANGHAI, CHINA – MARCH 21: Lando Norris of Great Britain driving the (4) McLaren MCL39 Mercedes on track during Sprint Qualifying ahead of the F1 Grand Prix of China at Shanghai International Circuit on March 21, 2025 in Shanghai, China. (Photo by Steven Tee/LAT Images) – credits: McLaren Racing Media CentreEra già abbastanza evidente dai test in Bahrain ma i primi 4 appuntamenti della stagione 2025 di Formula 1, hanno confermato la bontà del progetto McLaren. Sull’onda del successo dello scorso anno con la vittoria nel mondiale costruttori, il team guidato magistralmente da Andrea Stella, si è confermato come la squadra da battere. La continuità della line-up, unita ad un’ottimale evoluzione della monoposto, hanno permesso a Lando Norris ed Oscar Piastri di raccogliere importanti risultati. I 151 punti nella classifica costruttori, grazie ai 77 punti del pilota inglese e ai 74 di quello australiano, sono lì a dimostrare che la McLaren è la prima forza del Circus, sia sul giro secco che sul passo gara.
    I due piloti McLaren hanno tagliato il traguardo delle gare sin qui disputate per tre volte su quattro davanti a tutti e solo in Giappone e nella Sprint in Cina hanno “lasciato” la vittoria rispettivamente a Max Verstappen e Lewis Hamilton.
    Difficile intravedere oggi che possa battere il team inglese, anche se la stagione è lunga, tanto quanto la scorsa che qualcosa ha pur certo insegnato.
    Mercedes, la miglior monoposto degli ultimi anni
    2025 Bahrain Grand Prix, Friday – LAT Images – credits: Mercedes-AMG Petronas Motorsport mediaE’ di fatto la seconda forza di questo inizio di mondiale, grazie ad un progetto finalmente all’altezza della “fama” di un team, tra i più vincenti della recente storia della Formula 1. Grazie alle prestazioni di un consistente George Russell e di un Kimi Antonelli che ha ben cominciato la sua avventura nel Circus, la Mercedes si ritrova alle spalle della McLaren, anche se il distacco (58 punti) è già “importante”.

    Red Bull: una pessima monoposto, in pista con un solo pilota
    SUZUKA, JAPAN – APRIL 05: Max Verstappen of the Netherlands and Oracle Red Bull Racing prepares to drive during qualifying ahead of the F1 Grand Prix of Japan at Suzuka Circuit on April 05, 2025 in Suzuka, Japan. (Photo by Mark Thompson/Getty Images) // Getty Images / Red Bull Content Pool // SI202504050094 // Usage for editorial use only //Dopo una seconda parte di 2024 difficile ma comunque vincente, grazie al talento sopraffino di Max Verstappen, il 2025 è iniziato mostrando tutte le carenze di un progetto orfano della guida tecnica di Adrian Newey. La monoposto del team austriaco risulta difficile da guidare e solo un fuori classe del calibro dell’olandese riesce a portarla “in alto”. Dei 71 punti in classifica construttori, ben 69 sono stati conquistati da Verstappen che, dopo quattro gare, ha già avuto il piacere di correre con due compagni diversi.
    Per il pilota olandese sarà impresa titanica riuscire a difendere il titolo piloti conquistato lo scorso anno e la sua voglia di lasciare la famiglia Red Bull cresce di giorno in giorno. Il contratto con Aston Martin per il 2026 richiede solo di porre, nero su bianco, una cifra e una firma.

    Ferrari, la più grande delusione di questo mondiale
    Hamilton – – credits: @Scuderia Ferrari Press OfficeCinquantasette punti. La classifica del mondiale costruttori della Scuderia di Maranello parla da sola. Quattro gare e una Sprint ma solo una manciatina di punti conquistati e la consapevolezza che le ambizioni mondiali possono tranquillamente essere rimesse nel cassetto dei sogni. L’impegno di Charles Leclerc non basta, così come l’entusiasmo per l’arrivo di Lewis Hamilton. La SF-25 si è dimostrata, sin da subito, una monoposto molto diversa da quello dello scorso anno: difficile da mettere a punto, in difficoltà con la nuove gomme Pirelli, non abbastanza rapida in qualifica e lenta anche sul passo gara.
    Il monegasco ha solamente 32 punti, + 2 sul debuttante Antonelli. L’inglese 25, ovvero qualche punticino in più di Alex Albon su Williams.
    F1 2025, valori in pista a centro gruppo: sei team vicini tra loro (o quasi)
    Haas, Williams, Aston Martin, RB, Alpine e Sauber. Questo è l’ordine dei sei team che occupano al momento la posizione dalla quinta alla decima della classifica costruttori. Le soprese in positivo sono rappresentate dalla Williams e dalla RB, anche se quest’ultima non è riuscita a concretizzare con i punti le buone performance mostrate. In negativo invece Aston Martin che fatica sempre più a tenere il passo della parte alta di questo “cluster” di squadre e Alpine che ha raccolto i primi punti solo domenica scorsa in Bahrain. LEGGI TUTTO

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    F1, Hamilton e quella fame di vittoria che resta inappagata

    Lewis Hamilton – Credits: @Scuderia Ferrari Press Office

    Bahrain – Un leone ferito ruggisce ancora, ma la sua preda è ancora lontana. Lewis Hamilton, il sette volte campione del mondo, ha offerto una prestazione di tenacia e abilità nel Gran Premio del Bahrain, rimontando dalla nona posizione in griglia fino a conquistare un solido quinto posto finale. Un risultato che per molti piloti rappresenterebbe un successo, ma che per l’asso britannico della Ferrari lascia un retrogusto di insoddisfazione, come traspare dalle sue dichiarazioni post-gara: “Va bene così, non mollerò di sicuro.”
    Queste parole, pronunciate con la determinazione che lo ha sempre contraddistinto, non celano una frustrazione latente. Hamilton, pur riconoscendo i progressi compiuti dalla sua vettura nel corso della gara, non può nascondere l’ambizione di lottare per posizioni più nobili. La rimonta, orchestrata con sorpassi chirurgici, ha messo in luce il talento cristallino del campione, ma la distanza dai primi, in particolare dalla McLaren, rimane un divario significativo.
    Nonostante la mancata soddisfazione piena, la gara di Hamilton in Bahrain non è priva di elementi positivi. La capacità di recuperare posizioni in un circuito notoriamente difficile dimostra la competitività della monoposto in configurazione gara e la maestria del suo pilota. La gestione strategica del team e la performance costante di Hamilton hanno permesso di massimizzare il risultato, portando a casa punti preziosi per il campionato costruttori.
    “Non mollerò di sicuro”. Un monito per la concorrenza
    La frase chiave pronunciata da Hamilton risuona come un avvertimento per i suoi rivali. Il sette volte iridato non ha intenzione di arrendersi e continuerà a spingere al limite per colmare il gap con i leader. La sua fame di vittoria è intatta e la sua determinazione a riportare la Ferrari ai vertici della formula 1 è più forte che mai.

    Prospettive future: la sfida continua
    Per Hamilton e la Ferrari, il quinto posto è un punto di partenza, una base su cui costruire e migliorare. Il lavoro di sviluppo sulla vettura sarà cruciale per ridurre il distacco. Hamilton, dal canto suo, continuerà a dare il massimo in pista, sfruttando la sua esperienza e il suo talento per conquistare ogni opportunità.
    La passione e la grinta di Lewis Hamilton sono un motore inesauribile. La sua rimonta in Bahrain, pur non appagando la sua sete di vittoria, è un segnale chiaro: il campione è ancora in gioco e non ha alcuna intenzione di abdicare. La formula 1 può prepararsi a una stagione avvincente, con un Hamilton pronto a dare battaglia fino all’ultima curva. LEGGI TUTTO

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    F1, Gp dell’Arabia Saudita: velocità e sfida nel cuore di Jeddah

    credit: @Scuderia Ferrari Press Office

    Dopo le intense emozioni del Gran Premio del Bahrain, che ha visto il trionfo di Oscar Piastri su McLaren in una gara ricca di colpi di scena e polemiche, il Circus della Formula 1 è pronto a infiammare nuovamente la pista. Il prossimo appuntamento è con lo STC Saudi Arabian Grand Prix 2025, un evento che promette scintille sul veloce tracciato di Jeddah. Ripercorriamo brevemente i momenti salienti della gara inaugurale in Bahrain per arrivare carichi e preparati alla sfida saudita.
    Il Gran Premio del Bahrain 2025 ha visto la dominante vittoria di Oscar Piastri su McLaren, nonostante una polemica per un presunto uso irregolare del drs da parte del secondo classificato George Russell (Mercedes). Lando Norris (McLaren) ha completato il podio con una rimonta, mentre Charles Leclerc (Ferrari) si è dovuto accontentare del quarto posto davanti al compagno di squadra Lewis Hamilton. La gara è stata caratterizzata da sorpassi, penalità e un finale sotto investigazione, confermando una McLaren competitiva e una Mercedes in crescita, con la Ferrari a inseguire.
    Adesso Jeddah
    Il Gran Premio dell’Arabia Saudita è entrato a far parte del calendario della Formula 1 nel 2021, portando con sé un’ondata di entusiasmo e innovazione. Il circuito di Jeddah, con le sue curve ad alta velocità e l’atmosfera elettrizzante, ha rapidamente conquistato il cuore degli appassionati di tutto il mondo.
    Il Jeddah Corniche Circuit, situato sul lungomare della città, è uno dei circuiti più veloci e impegnativi del calendario di f1. La sua progettazione, opera di Hermann Tilke, combina tratti ad alta velocità con curve tecniche, creando una sfida unica per piloti e vetture.
    La storia del gp dell’Arabia Saudita è già ricca di momenti memorabili
    – 2021, la prima edizione: una gara intensa e ricca di colpi di scena, con la vittoria di Lewis Hamilton su Mercedes, in una lotta serrata con Max Verstappen.– 2022, duello al cardiopalma: Max Verstappen su Red Bull conquista la vittoria in un finale mozzafiato, superando Charles Leclerc della Ferrari all’ultimo giro.– 2023, Perez trionfa: il messicano porta la sua Red Bull alla vittoria, dominando la gara e dimostrando la forza della scuderia.– 2024, Dominio Verstappen: l’olandese della Red Bull vince il cinquantaseiesimo Gran Premio in carriera, la seconda vittoria in stagione, nonché consecutiva.

    Il circuito di Jeddah presenta diverse sfide uniche
    – Alta velocità: le curve ad alta velocità mettono a dura prova le vetture, richiedendo un’ottima aerodinamica e stabilità.– Muri ravvicinati: i muri vicini alla pista non perdonano errori, aumentando la tensione e il rischio di incidenti.– Gara notturna: l’illuminazione artificiale crea un’atmosfera spettacolare, ma richiede un’ottima visibilità e concentrazione.
    Questo il programma della gara saudita
    FORMULA 1 STC SAUDI ARABIAN GRAND PRIX 2025
    18 aprile prove libere 1 – 15:30-16:30
    18 aprile prove libere 2 – 19:00-20:00
    19 aprile prove libere 3 – 15:30-16:30
    19 aprile qualifiche – 19:00-20:00
    20 aprile gara – 19:00
    GP Arabia Saudita F1 2024: velocità e spettacolo sotto le luci di Jeddah
    Il Gran Premio dell’Arabia Saudita 2024 ha infiammato il circuito di Jeddah, offrendo uno spettacolo di velocità e adrenalina che ha tenuto incollati gli appassionati di Formula 1 di tutto il mondo. La gara, disputata sotto le luci artificiali del lungomare di Jeddah, ha confermato il fascino unico di questo evento, che combina l’alta velocità del circuito con l’atmosfera elettrizzante della notte.
    La gara è stata caratterizzata da:
    – Un dominio Red Bull: Max Verstappen ha conquistato la vittoria, consolidando il suo inizio di stagione impressionante.– Performance Ferrari: Charles Leclerc della Ferrari è salito sul podio, dimostrando che la scuderia di Maranello è competitiva.– Esordio di Bearman: il giovane pilota della ferrari, Oliver Bearman ha fatto il suo debutto in f1, a causa dell’appendicite di Sainz.– Lotta a centro gruppo: le altre scuderie hanno dato vita a una battaglia serrata per i punti, con sorpassi e strategie audaci.
    Il circuito di Jeddah richiede una messa a punto specifica delle vetture, con particolare attenzione all’aerodinamica e alla gestione delle gomme. Le strategie di pit-stop sono state cruciali, con le scuderie che hanno dovuto adattarsi alle condizioni della pista e al ritmo della gara. LEGGI TUTTO

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    Montezemolo infiamma il paddock, parlando di Ferrari e Antonelli

    Parole al miele e un pizzico di rammarico per Luca Cordero di Montezemolo, figura iconica della Ferrari, che ha fatto il suo ritorno nel paddock di Sakhir dopo un decennio di assenza. L’ex Presidente del Cavallino Rampante non ha nascosto il suo entusiasmo per il solido quarto posto conquistato da Charles Leclerc nel Gran Premio del Bahrain, un risultato che infonde nuova speranza e fiducia nei tifosi e nell’intera scuderia di Maranello.
    “Vedere la Ferrari lottare e ottenere un risultato così incoraggiante è una vera gioia per il cuore”, ha dichiarato Montezemolo con la passione che lo ha sempre contraddistinto. “Charles ha dimostrato ancora una volta il suo talento e la sua determinazione. Questo quarto posto è un segnale importante, un punto di partenza solido per una stagione che spero possa regalarci ancora tante soddisfazioni”.
    Le parole di Montezemolo risuonano come un incoraggiamento autorevole per il team guidato da Fred Vasseur, sottolineando i progressi compiuti e la ritrovata competitività della monoposto rossa. L’attenzione si concentra ora sulle prossime gare, con la consapevolezza che il lavoro da fare è ancora tanto, ma con la certezza di avere un pilota di punta capace di fare la differenza.

    Tuttavia, l’analisi di Montezemolo non si è fermata alla performance della Ferrari. L’ex numero uno di Maranello ha espresso un velato rammarico riguardo al futuro di un altro giovane talento italiano: Andrea Kimi Antonelli: “Antonelli è un talento purissimo,” ha ammesso Montezemolo che poi ha aggiunto: “Vederlo crescere è un piacere per tutti gli appassionati italiani. Certo, vederlo un giorno al volante di una Ferrari sarebbe il coronamento di un sogno, ma il suo percorso in Mercedes dimostra quanto il suo potenziale sia riconosciuto a livello internazionale. Gli auguro il meglio per la sua carriera, sperando che un giorno le nostre strade possano incrociarsi.”
    Le parole di Montezemolo su Antonelli aggiungono un tocco di malinconia al suo ritorno nel paddock, evidenziando come il talento italiano continui a fiorire, talvolta lontano dai colori che hanno fatto la storia dell’automobilismo.
    Ottimismo, passione e un pizzico di nostalgia: questo il mix di emozioni che traspaiono dalle parole di Luca Cordero di Montezemolo. Il suo ritorno nel mondo della formula 1 è un evento significativo, un segnale di affetto e fiducia verso una Ferrari che sta cercando di tornare ai vertici e un promemoria dell’importanza del talento italiano nel panorama motoristico internazionale. Il paddock, con la sua presenza carismatica, ritrova un protagonista che ha saputo scrivere pagine indimenticabili di questo sport. LEGGI TUTTO

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    Gp Bahrain F1 2025, le pagelle: Leclerc commovente, Piastri lucido, Norris incompiuto

    BAHRAIN, BAHRAIN – APRIL 11: Charles Leclerc of Monaco driving the (16) Scuderia Ferrari SF-25 on track during practice ahead of the F1 Grand Prix of Bahrain at Bahrain International Circuit on April 11, 2025 in Bahrain, Bahrain. (Photo by Zak Mauger/LAT Images) – Credits: Pirelli Motorsport

    La noia “ammirata” in Giappone ha lasciato spazio a una gara frizzante in quel di Sakhir, teatro dell’ennesimo trionfo (ma non con il dominio immaginato alla vigilia) della McLaren, trascinata da Oscar Piastri al successo. L’australiano approfitta delle debolezze del compagno di squadra per imporsi come uomo su cui puntare per il titolo, a differenza di un Lando Norris alle prese con dei fantasmi personali. Tra i due papaya, in ogni caso, si fa ammirare ancora una volta un solidissimo George Russell (2° al traguardo). Ma il vero MVP del weekend è senza dubbio Charles Leclerc, commovente per larghi tratti della gara e costretto, alla fine, a un 4° posto che non rende giustizia al livello della sua corsa (e, va detto, anche a quella della Ferrari). Benissimo anche Gasly, mentre è in ombra la Red Bull. Questo e molto altro nelle pagelle del Gran Premio del Bahrain.
    VOTO 9 A LECLERC, COMMOVENTE OLTRE OGNI LIMITE
    Vero, da una parte la Ferrari ha palesato segnali di ripresa con i primi aggiornamenti portati in Bahrain. Però, nella corsa comunque positiva della Rossa, c’è molto di Charles Leclerc. Il monegasco confeziona dapprima una qualifica capolavoro, culminata con un 2° posto maturato anche con la penalità di Russell. E poi in gara lotta come un leone, nonostante una strategia diversa da quella dei rivali. Dopo la prima sosta è nettamente il più veloce di tutti, accarezzando sogni impossibili… Ma, alla fine, la Safety Car rovina tutto. E lo costringe a un duello rusticano con Norris, portato a spasso per diversi giri con una vettura inferiore e delle gomme meno performanti. Alla fine deve arrendersi, ma la prestazione mostruosa non gliela toglie nessuno. Eroico.
    VOTO 8 A PIASTRI E RUSSELL, MATERIALE IRIDATO
    La McLaren evita il disastro solo grazie a Oscar Piastri, che dimostra freddezza e lucidità nei momenti topici, senza sperperare il vantaggio abissale sui rivali. Pole, vittoria e giro più veloce: un triplete che certifica la sua candidatura per il titolo piloti (ad oggi) ben più credibile di quella del suo compagno di squadra. Dall’altra parte, continua a dimostrarsi solidissimo George Russell: sempre pimpante sul giro secco, sempre costante sul passo gara, sempre “gentile” con le gomme. Alla fine difende con le unghie e con i denti il suo 2° posto dagli assalti di Lando Norris, dimostrando che può anche ambire a sogni non così impossibili in questa stagione.
    VOTO 7 A GASLY, SUONA LA SVEGLIA IN CASA ALPINE
    L’Alpine era rimasta l’unica scuderia ancora a secco di punti in questo avvio di stagione. Un digiuno interrotto in Bahrain, grazie al weekend estremamente positivo di Pierre Gasly. Il francese si dimostra in palla sin dal venerdì, proseguendo su livelli elevatissimi anche al sabato, con una qualifica entusiasmante chiusa al 5° posto (poi 4° per la penalizzazione di Antonelli), davanti a gente come Norris, Verstappen e Hamilton. Anche in gara, infine, conferma le ottime sensazioni dei giorni precedenti, ingaggiando un bel duello con il campione del mondo, perso soltanto nelle ultime tornate. Si meriterebbe una macchina performante.
    VOTO 6 A HAMILTON, BENE IN GARA MA IN QUALIFICA…
    Il suo voto è la media esatta tra il 5 della qualifica e un bel 7 pieno in gara. Un weekend letteralmente diviso in due per Lewis Hamilton: disastroso fino alle qualifiche, chiuse con un opaco 9° posto (alle spalle persino del suo predecessore in Ferrari, Carlos Sainz) e con sensazioni estremamente negative; nettamente in ripresa alla domenica, complice una buona strategia adoperata dal muretto e dalla sua consueta gestione ottimale delle gomme, in grado di farlo rimontare fino al 5° posto. Anche lui, come Leclerc, alla fine viene penalizzato dalla Safety Car, altrimenti avrebbe potuto sognare anche un clamoroso podio. C’è vita, ma serve di più.

    VOTO 5 A NORRIS, IN LOTTA CON I SUOI FANTASMI
    Una McLaren così dominante non la si vedeva da decenni. Eppure, ad oggi non c’è la consapevolezza che alla fine sarà uno dei suoi due piloti a vincere il mondiale. Perché per un motivo o per un altro, i limiti di ciascuno di essi tornano sempre a farsi vedere. Come nel caso di Lando Norris, che per l’ennesima volta non capitalizza la superiorità schiacciante della sua vettura, a causa dei suoi soliti problemi: qualifica inconcludente e gara opaca, raddrizzata solo da una partenza eccellente (ma illegale) che lo ha riportato dal 6° al 3° posto. Che senza Safety Car, sarebbe stato anche 4° (se non 5°). Per aspirare al mondiale serve ben altro, e lui non sembra proprio averlo.
    VOTO 4 ALLA RED BULL, CHE SCOPRE IL SUO LIVELLO
    Fino ad ora Verstappen aveva nascosto alla grande i limiti di una Red Bull, andando ben oltre le aspettative (vedi miracolo in Giappone). Ma anche Max, alla fine, è un essere umano. E i miracoli, appunto, non sono facilmente ripetibili. In Bahrain il campione del mondo non può fare più di tanto, e il 6° posto finale è la reale dimensione del livello attuale della vettura. Anzi, senza gli errori strategici della Mercedes con Kimi Antonelli, sarebbe stato persino da 7° posto. In una triste lotta con l’Alpine. Unico aspetto positivo le due macchine a punti, cosa che non accadeva addirittura da Austin 2024. C’è tantissimo lavoro da fare, forse troppo.
    VOTO 3 AD ALONSO, SUL VIALE DEL TRAMONTO?
    Ad oggi l’Aston Martin è probabilmente l’ultima macchina della griglia. Un responso impietoso, per chi può già contare sull’apporto di Adrian Newey. Ma che non basta per giustificare l’avvio di stagione così negativo di Fernando Alonso. Anche in Bahrain lo spagnolo deve accontentarsi di un misero 15° posto, lontanissimo dalla zona punti. Che, ancora oggi, segnano una tristissima voce “0”, a differenza dei 10 già collezionati dal tanto criticato compagno di squadra. Vero, anche lui più di tanto non può fare. Ma almeno metterci quella grinta che lo ha sempre contraddistinto… Siamo ai titoli di coda? LEGGI TUTTO