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    Nba, la tripla doppia di Jokic batte Curry. Super Morant!

    Spettacolo in Nba nella notte del 22 ottobre. I Golden State Warriors, campioni in carica, hanno perso in casa contro i Denver Nuggets nonostante la super prestazione di Stephen Curry che ha messo a segno 34 punti. Nel match in questione, terminato 128-123 per gli ospiti, spicca la prova di Nikola Jokic che effettua una tripla doppia: 26 punti, 12 rimbalzi e 10 assist. I Memphis Grizzlies vengono invece trascinati da un super Ja Morant che mette a segno addirittura 49 punti (oltre a 4 rimbalzi totali e 8 assist) regalando alla sua squadra la vittoria contro gli Houston Rockets per 129-122.  

    Gli altri risultati: Portland-Phoenix 113-111 DTS, Miami-Boston 104-111, Atlanta-Orlando 108-98, Minnesota-Utah 126-132 DTS, Brooklyn-Toronto 109-105, Charlotte-New Orleans 112-124, Washington-Chicago 102-100, New York-Detroit 130-106, Indiana-San Antonio 134-137.

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    NBA, Banchero fa subito lo show: esordio da sogno sulla scia di LeBron James!

    DETROIT (Stati Uniti) – Debutto con i fuochi d’artificio per Paolo Banchero rovinato solo dal risultato finale. Gli Orlando Magic infatti cadono in volata a Detroit contro i Pistons 113-109 con il prodotto di Duke protagonista di una partita strepitosa: 27 punti (11/18 dal campo), 9 rimbalzi e 5 assist in 36′, l’ultima matricola a debuttare nella Lega una prestazione da 25+5+5 fu nel 2003 LeBron James. Banchero ha tenuto in vita i suoi nell’ultima frazione realizzando 13 punti e portando Orlando fino al -1 (108-107) con 11″ sul cronometro, a spegnere le speranze dei Magic ci ha pensato Stewart con la tripla del ko.
    Nba, i Jazz dominano con Fontecchio che fa il suo debutto
    Solo 56″ senza statistoche per Simone Fontecchio che ha fatto il suo debutto in Nba nella notte in cui gli Utah Jazz travolgono i Denver Nuggets dell’Mvp in carica Nikola Jokic (27 punti): 123-102 il punteggio finale a Salt Lake City con i padroni di casa trascinati dai 20 di Collin Sexton. Debutto da dimenticare per i Brooklyn Nets di Kevin Durant (32 punti) che vengono travolti in casa 130-108 dai Pelicans del ritrovato Zion Williamson (25 punti). Ja Morant (34 punti) e i suoi Memphis Grizzlies la scampano di misura 115-112 dopo un overtime contro i Knicks: decisiva la tripla a 47″ di Jones.
    Nba, Doncic beffato dal +22
    I nuovi T-Wolves di Rudy Gobert (23 punti e 16 rimbalzi ) archiviano Oklahoma City 115-108, Charlotte travolge a domicilio gli Spurs 129-102 mentre i Phoenix Suns rimontano dal -22 e battono 107-105 i Dallas Mavericks di Luka Doncic (35 punti) grazie al decisivo fadeaway a 9″ di Damion Lee. Kyle Kuzma (22 punti e 13 rimbalzi) e Bradley Beal (23 punti) guidano Washington al successo ad Indiana per 114-107, buona la prima anche per gli Atlanta Hawks del duo Murray (20 punti e 11 assist)-Young (23 punti e 13 assist) contro Houston (117-107). Chicago vince a Miami 116-108 con 37 punti di DeMar DeRozan, Toronto rovina la prima di Donovan Mitchell (31 punti) con i Cavs: i canadesi si sono imposti 108-105 con Cleveland che ha anche perso Garland per infortunio.
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    Nba, Banchero Magic: è in corsa come miglior debuttante

    Il tricolore sulle spalle alle prime foto con la canotta di Orlando. La mezza promessa di esserci al Mondiale: «È il mio obiettivo, ma devo ancora cominciare la mia prima stagione Nba». Ma Banchero, comunque vada è già Magic e non soltanto per la franchigia della Florida è così denominata, non soltanto per noi italiani. In primo luogo l’ala centro di 2,10 ha una tale maturità da reggere l’impatto emotivo con la Nba. E fisicamente è scolpito nella pietra perché papà Paolo giocava a football americano e mamma Rhonda Smith è stata una grande giocatrice, anche nella WNba. Predestinato perché i genitori pensavano in grande per lui (di secondo nome fa Napoleon) e perché a 15 mesi era già 91 centimetri. Orlando ha scommesso su di lui, ma non soltanto la franchigia. Ieri infatti Paolo è entrato nella “squadra” del Jordan Brand. Affianca giovani dominatori della lega come Luka Doncic, Jayson Tatum, Zion Williamson. E sa già come proporsi: «Sono cresciuto indossando le Nike Jordan, questo è un sogno». Paolo è serissimo candidato al premio di rookie dell’anno, anche perché Chet Holmgren, scelto al n. 2 è fuori per la stagione. E Jabari Smith gioca in una squadra senza certezze, zeppa di ragazzi come Houston. Orlando invece, seppur molto giovane, sembra avere un senso più definito. Magari sarà il playmaker di Detroit, Jordan Ivey, il rivale. Nba del nuovo corso anche per noi italiani perché oltre a Banchero potremo seguire con grande interesse Simone Fontecchio, reduce da un Europeo stellare, per quanto chiuso con quei due liberi falliti. Che non cambiano la sostanza. Utah ha deciso di ricostruire e Simone potrebbe avere spazio perlomeno come specialista del tiro da tre. A proposito dei Jazz, hanno seguito l’esempio di Oklahoma, non giocheranno dichiaratamente a perdere, ma per ricostruire. Hanno accumulato scelte. Lo scambio più grande dell’estate a riguardato Rudy Gobert, il centro miglior difensore della lega che dovrà far compiere l’ultimo o penultimo passo verso la grandezza a Minnesota.
    Nba, una stagione di cambiamenti
    E in effetti sembra una stagione di svolta e cambiamenti. Certo, Golden State sembra favorita e lo sarebbe stata con certezza se Draymond Green non avesse sferrato un pugno fortissimo a Jordan Poole, minando uno spogliatoio che è sempre stato una garanzia per gli Warriors. Rivali credibili certo Milwaukee a Est, forse più Philadelphia, se Harden sarà più efficiente a fianco della divinità Joel Embiid. A Ovest spera Phoenix, ma bisognerebbe prestare attenzione ai Memphis Grizzlies del fenomenale Ja Morant. Ecco, Morant ,il nuovo che avanza e si candida a ruolo di prima grandezza, come vorrebbe fare anche Zion Williamson, n. 1 del 2019 fermo per infortunio tutta la scorsa stagione. Ieri ha annunciato che alla prima ci sarà. Al titolo di Mvp sono candidati i soliti non americani, Antetokounmpo e il bi-vincitore uscente Jokic. Ci prova Doncic che però deve recuperare una forma accettabile. Da seguire nella corsa proprio Embiid e Morant. E non va dimenticato tra i trascinato Trae Young. Gregg Popovich il decano dei coach, inseguirà nuovi primato di longevità. La Nba è un riferimento per tutto lo sport professionistico mondiale. Gli high lights sono su YouTube poche ore dopo la fine delle gare. I social sono zeppi, i giocatori e le franchigie sono impegnate nel sociale. Le regole sono ferree, al punto che un proprietario importante (Phoenix ha giocato la finale 2021) deve vendere perché sospeso un anno e multato di 10 milioni per le accuse di razzismo e sessismo. È la lega più vicino alla perfezione, sempre pronta ad aggiornarsi.
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    Nba shock: “Dikembe Mutombo ha un tumore al cervello”

    NEW YORK (Stati Uniti) – Con un comunicato ufficiale l’Nba ha tristemente comunicato che la leggenda Dikembe Mutombo si sta attualmente sottoponendo a trattamenti per un tumore al cervello. Il comunicato recita: “L’ambasciatore Globale e Hall of Famer NBA, Dikembe Mutombo, si sta attualmente sottoponendo a trattamenti per un tumore al cervello. Sta ricevendo le migliori cure possibili da un collaborativo team di specialisti ad Atlanta. Dikembe e la sua famiglia chiedono privacy in questo momento, così da potersi focalizzare sulla sua salute. Sono grati per le vostre preghiere e auguri”. Mutombo ha giocato 18 anni in Nba vincendo per 4 volte il titolo di Defensive Player Of The Year (1995, 1997, 1998, 2001) oltre a 8 convocazioni all’All Star Game ed un’apparizione alle Nba Finals (2001) con i Philadelphia 76ers. Nel 2015 è entrato nella Hall Of Fame Nba.Clicca qui per non perderti tutte le news ed i pronostici NBA LEGGI TUTTO

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    Nba: Banchero protagonista in pre-season, out Fontecchio

    È tempo delle ultime prove prima dell’inizio ufficiale della stagione Nba. Paolo Banchero lascia il segno in preseason, trascinando Orlando alla vittoria su Cleveland con il punteggio di 114-108: per il lungo italo-americano, prima scelta assoluta all’ultimo draft, 17 punti con 6/12 dal campo (1/3 da tre) e 4/4 dalla lunetta in 27′, oltre a cinque rimbalzi, due assist, una palla recuperata e una persa. Sfortunato Simone Fontecchio, rimasto fuori dalla sconfitta di Utah contro Dallas per 115-101 a causa di una botta al quatricipite sinistro. Altra figuraccia Lakers (86-133 contro Sacramento, si fa male Westbrook), Houston supera Indiana 122-114 (33 punti per Green), Raptors all’overtime sui Celtics (137-134), Denver ha la meglio su Golden State 119-112 mentre Irving (26 punti) e Durant (20 punti) trascinano Brooklyn contro Minnesota (112-102). LEGGI TUTTO