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    Presentata a Roma la stagione delle nazionali di sitting volley

    Si è svolta oggi, presso la sede della Federazione Italiana Pallavolo, la presentazione della stagione 2024 delle nazionali azzurre di sitting volley. Relatori di giornata sono stati il presidente del Comitato Italiano Paralimpico Luca Pancalli, il presidente federale Giuseppe Manfredi, il vicepresidente Adriano Bilato e il coordinatore tecnico per l’attività delle squadre nazionali Guido Pasciari.Alla presentazione, moderata dal giornalista di Rai Sport Maurizio Colantoni, hanno preso parte anche il CT della Nazionale femminile Amauri Ribeiro, il CT della Nazionale maschile Alireza Moameri; con loro i capitani delle rispettive squadre azzurre Francesca Bosio e Federico Ripani. 

    Diversi i temi trattati durante la conferenza: si è parlato innanzitutto della crescita del movimento del sitting volley e sono stati esposti i numeri sull’attività nazionale: Campionato Italiano, Coppa Italia e Supercoppa italiana. Spazio poi ai programmi di lavoro delle nazionali azzurre con gli eventi che vedranno impegnate le squadre tricolori.Le nazionali di sitting volley, infatti, sono in piena attività: le azzurre campionesse d’Europa dopo aver vinto a inizio maggio la Golden Nations League, dall’8 al 16 giugno saranno impegnate nel World Super Six di Vandœuvre-lès-Nancy torneo al quale parteciperanno le migliori squadre al mondo della disciplina. La preparazione di Francesca Bosio e le sue compagne, perseguirà poi con il Torneo Internazionale di Assen (Olanda) in programma dal 3 all’8 luglio. Il momento clou della stagione sarà, naturalmente, la partecipazione alla 17ª edizione dei Giochi Paralimpici in programma dal 28 agosto al 7 settembre a Parigi, partecipazione ottenuta grazie alla prima, storica vittoria ai Campionati Europei dello scorso anno.Per quanto riguarda invece la nazionale maschile, gli uomini di Alireza Moameri hanno finora disputato esclusivamente dei collegiali (il prossimo è in programma dal 14 al 16 giugno a Tirrenia) in vista del primo ed unico torneo internazionale stagionale: la Silver Nations League, manifestazione in programma dal 28 al 30 giugno a St. Peter, (Slovenia). Successivamente, da sabato 17 a giovedì 22 agosto, Ripani e compagni si raduneranno presso il Centro Pavesi FIPAV di Milano per disputare un ulteriore periodo di preparazione. L’attività della nazionale maschile proseguirà poi nei mesi di ottobre e novembre con altri collegiali. 

    La conferenza odierna è stata aperta dall’intervento del presidente federale Giuseppe Manfredi: “Buon pomeriggio e grazie a tutti per essere qui. Prima di dire qualcosa, ho la necessità di salutare il “capo”, Luca Pancalli. Senza la collaborazione, la spinta e l’aiuto del Comitato Italiano Paralimpico forse tanti risultati non li avremmo raggiunti. Possiamo dire di avere le spalle coperte. Penso di non aver mai ricevuto un no da Luca Pancalli. Tutti gli impegni presi sono stati assolutamente rispettati. Il nostro movimento legato al sitting volley è diventato ormai di primissimo livello. Tutti gli investimenti fatti sono stati ripagati dagli straordinari risultati ottenuti, sia per quanto riguarda le squadre nazionali, sia per quanto riguarda il lavoro svolto nel territorio. Il nostro Campionato italiano sta regalando numeri sempre più importanti e un livello tecnico di primissimo piano. Il movimento è grande e riesce a sopperire a qualsiasi difficoltà ed evenienza. Cerchiamo di investire e di fare il massimo. Non è semplice per una federazione stare sul pezzo in tutte le manifestazioni. Vorrei ringraziare il mio Consiglio Federale, il vice presidente Adriano Bilato e Guido Pasciari di cui tutti conoscete la storia. Siamo in prima fila per supportare qualsiasi iniziativa. Abbiamo iniziato in sordina ma con la caparbietà di Guido ci ha aiutato a trovare la giusta via. I risultati parlano da soli. Ogni vittoria ha un dettagliato percorso alle spalle. In bocca al lupo alle nostre nazionali che davvero sono fantastiche. A Caorle abbiamo vissuto un momento indimenticabile; ho assistito a tantissime medaglie ma la vittoria di Caorle per la prima volta mi ha fatto commuovere. Ringrazio ancora i nostri ragazzi cui faccio i migliori in bocca al lupo”.

    La parola è poi passata al vice presidente federale Adriano Bilato: “Sono felice di esser qui oggi e partecipare a questa conferenza di presentazione della stagione del sitting volley. In questi anni abbiamo raggiunto degli importanti traguardi che sono il frutto di un lavoro di squadra in sinergia con il Comitato Italiano Paralimpico”. “Abbiamo più di 50 società che partecipano ai nostri campionati italiani. Il 22 e 23 giugno a Parma si disputeranno le finali del Campionato tricolore e sarà un altro importante appuntamento per vedere in campo le migliori squadre femminili e maschili. Oltre all’alto livello stiamo intensificando anche il movimento di base cui crediamo fortemente. Il movimento del sitting volley è ora fiorente anche in regioni dove prima non c’era praticamente attività”. “Colgo l’occasione per unirmi alle parole del presidente Manfredi per ringraziare ancora una volta il presidente del CIP Luca Pancalli. Devo dire con tutta onestà che il comitato paralimpico ci è stato vicino in ogni momento. Con il CIP siamo presenti nelle scuole, abbiamo attivato dei progetti per far conoscere ancor di più questa splendida disciplina ai più giovani. Rivolgiamo poi grande attenzione al settore tecnico del sitting volley, tecnici più formati ci faranno compiere un altro bel salto di qualità”.

    Il microfono è poi passato nelle mani del coordinatore tecnico per l’attività delle squadre nazionali, Guido Pasciari: “Ringrazio tutti per questi splendida giornata. Personalmente qualche anno fa non avrei mai immaginato di poter vivere una presentazione interamente dedicata al sitting volley. I ringraziamenti vanno alla federazione e chiaramente a Luca Pancalli e grazie al loro fondamentale aiuto credo che la nostra attività può crescere sempre di più. Due traguardi importantissimi in realtà li abbiamo ottenuti nel giro di quattro anni. Le due qualificazioni ai Giochi Paralimpici di Tokyo e ora di Parigi. La programmazione negli investimenti tecnici per quanto riguarda le nostre nazionali è di fondamentale importanza. Ad esempio i due commissari tecnici delle nazionali: Amauri Ribeiro per la femminile e Alireza Moameri per la maschile, rappresentano per il nostro movimento un qualcosa di grande. Speriamo vivamente di riuscire a vincere qualche trofeo nel prossimo futura anche con la nazionale maschile. L’organizzazione dei Campionati Europei in Italia è stata un qualcosa di straordinaria importanza, tra lo scetticismo generale, ma è stata un grande successo e un grande orgoglio. L’ottavo posto della nazionale maschile seguita dall’apoteosi della vittoria della squadra nazionale femminile. Al momento siamo forse l’unico sport paralimpico di squadra ad essersi qualificati a Parigi. Stiamo lavorando molto sul promozionale, sia con i club e sia con quello che è sempre stato il grande serbatoio della pallavolo: la scuola, che per noi rappresenta un percorso di reclutamento di cui abbiamo tanto bisogno. I giovani disabili devono uscire da casa e fare sport. Siamo in Italia e forse da questo punto di vista in po’ pigri. Con il Comitato Italiano Paralimpico e la Federazione Italiana Pallavolo non dobbiamo avere paura di nulla ma solo andare avanti”.

    A chiudere gli interventi dei relatori è stato il presidente del Comitato Italiano Paralimpico Luca Pancalli: “In questi anni la cosa che mi ha colpito di più è la ricettività della FIPAV in merito ad una sfida, quella della promozione del sitting volley, che hanno raccolto con grande entusiasmo. Un plauso va fatto a tutti perché fin da subito abbiamo ben compreso i ruoli in campo. Abbiamo sempre avuto degli obiettivi comuni e quindi siamo sempre andati d’accordo. A questo si aggiunge una spiccata sensibilità della FIPAV nelle persone del presidente e vice presidente su questa disciplina”. “Noi come CIP abbiamo dato tutto il supporto necessario e la Federazione fin dal primo giorno ha lavorato in maniera eccezionale su questa disciplina con la stessa professionalità che mette nella pallavolo. Il Sitting Volley è stato in grado di conquistare due pass consecutivi per i Giochi Paralimpici e questo è davvero un grandissimo risultato. La Nazionale femminile di Sitting Volley è l’unica squadra, ad oggi qualificata, per i Giochi Paralimpici di Parigi. La scelta di prendere due tecnici di assoluto rilievo internazionale è una scelta di coraggio perché manifesta la volontà dell’Italia di raggiungere traguardi sportivi di altissimo livello. Pe Parigi credo che si sono tutti gli ingredienti per fare bene e ottenere un buon risultato sul campo. Seguo molte delle ragazze dell’Italia e vedo l’impegno e la dedizione che mettono nei loro allenamenti”. “A tutto questo si aggiunge che ora la FIPAV sta muovendo dei passi importanti anche nella scuola e di questo ne sono davvero felice. Credo che la scuola debba essere il luogo naturale per questa disciplina. Il Sitting permette alle persone con disabilità di giocare e alle persone senza disabilità di giocare insieme a loro. Questo sport è davvero inclusivo e quindi deve essere promosso in ogni modo all’interno del mondo scolastico”.

    In chiusura Maurizio Colantoni ha chiamato sul palco i commissari tecnici e i capitani delle due nazionali azzurre per ascoltare le loro emozioni vissute nel recente passato e come stanno preparando questa intensa stagione 2024. 

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Doppio raduno a Pisa per le nazionali di Sitting Volley

    Nuovi collegiali alle porte per le due nazionali di Sitting Volley maschile e femminile: entrambe le rappresentative azzurre si ritroveranno a Pisa da venerdì 14 a domenica 16 aprile. Per gli azzurri di Alireza Moameri sarà il penultimo ritiro prima della partenza per Nottingham, dove parteciperanno alla Silver Nations League dal 19 al 22 maggio; le azzurre di Amauri Ribeiro prepareranno invece la Golden Nations League in programma dal 27 aprile al 1° maggio a Sempeter v Savinjski Dolini, in Slovenia.

    Questi gli azzurri convocati dal CT Alireza Moameri: Simone Burzacchi (Volley Club Cesena); Gabriel Busillo (Volley Academy Teodoro Cicatelli); Cristiano Crocetti, Federico Ripani, Luca Vallasciani (Scuola di Pallavolo Fermana); Gregorio Guzzo (ASD Volley Palermo); Roberto Rasiel Hernandez Salgado (ASD Cus Verona); Sergio Ignoto, Paolo Mangiacapra, Salvatore Striano (ASD Nola Città dei Gigli); Alessandro Issi, Fabio Marsiliani (ASD Fiano Romano Pallavolo); Davide Nadai (ASD Alta Resa); Alessandro Sodini (Dream Volley Pisa).

    Questo l’elenco delle azzurre convocate: Giulia Aringhieri, Giulia Bellandi, Sara Cirelli, Elisa Spediacci, Eva Ceccatelli (Dream Volley Pisa); Flavia Barigelli (A.S.D. Astrolabio 2000); Raffaela Battaglia (Pallavolo Raffaele Battaglia); Silvia Biasi (Volley Codognè); Francesca Bosio (Argentario Calisio Volley); Sara Desini (Pallavolo Olbia); Anna Ceccon, Asia Sarzi Amadè (Giocoparma ASD), Alessandra Moggio (Nola Città dei Gigli); Valentina Dallari (Sitting Modena Volley); Roberta Pedrelli (Volley Club Cesena).

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Massimo Beretta: “Il Sitting mi ha insegnato a vedere il mondo in modo diverso”

    Di Agnese Valenti

    Il nostro viaggio nel mondo del Sitting Volley italiano, iniziato con l’intervista al consigliere federale Guido Pasciari, continua oggi insieme a uno dei personaggi più noti per chi frequenta questa disciplina. Massimo Beretta, anima del Sitting Volley Missaglia – una delle prime società in Italia a impegnarsi nel settore – da qualche anno è anche una figura chiave della nazionale maschile, prima come team manager e poi come assistente allenatore. Con lui impariamo a conoscere meglio la versione paralimpica della pallavolo, le sue prospettive e le sue sfide.

    Come si è avvicinato al Sitting volley?

    “Sono un allenatore di pallavolo dalla fine degli anni ’90, in tutte le categorie, e da 10 anni mi occupo di Sitting Volley. Sono stati dieci anni belli, intensi e faticosi. Prima di conoscere il Sitting, seguivo diversi sport paralimpici: soprattutto il basket in carrozzina, in quanto c’è una squadra importante nella mia zona, Cantù. Ero a conoscenza di una pallavolo paralimpica ‘standing’, ossia giocata in piedi con l’utilizzo di protesi, ma ho visto per la prima volta il Sitting Volley nel 2012, durante le Paralimpiadi di Londra, grazie alle quali vi è stata anche una grande visibilità mediatica.

    In quell’occasione sono rimasto stupito principalmente per due motivi: innanzitutto, per il livello molto alto che ho visto, e poi per la ‘semplicità’ dello sport. Basta sedersi: è una variante incredibile. Mi sono interessato a livello locale e ho visto che c’era solamente un’attività a livello promozionale: sicuramente qualche pioniere c’è già stato prima della Federazione, ma solo a livello sociale e promozionale. Nel 2013 la Federazione italiana ha promosso il primo corso per allenatori, dirigenti ed arbitri a Roma: vi ho partecipato e mi sono riagganciato a quella pallavolo che ho visto durante le Paralimpiadi, soprattutto per mia conoscenza personale. La disabilità l’ho sempre incontrata nella mia vita, e mi ha accompagnato per varie situazioni; ho così cercato di ampliare la mia conoscenza sportiva”.

    Foto Facebook Massimo Beretta

    Come è stato introdotto il Sitting nella sua società?

    “Sono arrivato a Missaglia proponendo di creare qualcosa per quanto riguarda il Sitting Volley: tutti sono rimasti stupiti (ride, n.d.r.). Mi hanno dato fiducia e, grazie ai miei dirigenti, abbiamo iniziato l’attività nel mio club, senza avere atleti con disabilità. Devo dire che poi, essendo ancora in pochi in Italia e avendo conosciuto qualcuno, ho avuto modo di contattare o essere contattato da atleti con disabilità che avevano giocato a pallavolo che ho invitato a venire nella mia società. È nato il primo club in Lombardia: prima solo a livello promozionale e dopodiché, quando la Federazione ha avviato questo settore, anche nella componente agonistica. Avevamo i numeri e la voglia di farlo: con l’importantissima parte di promozione e di agonismo, la motivazione di tutti è cresciuta tantissimo.

    Abbiamo ottenuto ottimi risultati prima con la squadra maschile, vincendo il primo campionato, e anche con la squadra femminile. A livello agonistico qualche soddisfazione è sicuramente arrivata. Abbiamo iniziato con persone senza disabilità, anche per creare solo un appuntamento. Abbiamo proposto un orario e un giorno: forse è stato questo il segreto per iniziare. Ho anche fatto provare i dirigenti della mia società, che non avevano mai giocato a pallavolo. Poi sono arrivati i primi atleti, ex pallavolisti, e giocavano benissimo. A quel punto ho capito veramente cosa volevamo fare: giocare a pallavolo da seduti. Da seduti tutti avevano più opportunità: insieme abbiamo ottenuto ottimi risultati. Non era detto che sarebbe andata in questo modo, ma è sicuramente stata una grande soddisfazione“.

    Foto Federazione Italiana Pallavolo

    In che maniera il Sitting Volley l’ha cambiata?

    “Siamo partiti da zero, con poche alcune personali conoscenze: non ero di certo preparato, e nemmeno così pronto. Abbiamo provato comunque. Siamo stati tra i primi, ma non i soli: c’erano altri esempi in Emilia Romagna, e nel Sud Italia. È stato faticoso, ma ovviamente interessante ed emozionante. In Lombardia, due miei atleti, tra cui Paolo Gamba (ex capitano della nazionale, n.d.r.) hanno a loro volta creato una realtà a Brembate, con cui continuiamo a collaborare. Il mio scopo principale è sempre stato questo: avere una squadra, creare una proposta che fosse sportiva e promozionale. Quando c’è stata questa possibilità che loro andassero a Bergamo, io sono stato molto contento.

    Il mio scopo è fare giocare i miei giocatori e le mie giocatrici. Li ho sempre lodati per essere sempre riusciti a venire, tutte le settimane, nel mio piccolo paesino, non proprio facile da raggiungere. Questo aspetto, al di là di tutto, mi ha fatto innamorare di questo sport. Inizialmente era solo per ampliare la mia conoscenza a livello sportivo, ma poi ho conosciuto storie, persone, e soprattutto ho cominciato a comprendere meglio. Mi sono sempre trovato a guardare il mondo esterno, ma mai a vederlo. Adesso riesco ad accorgermi di alcuni particolari che possono creare delle difficoltà oggettive, sia in termini strutturali che semplicemente in termini di barriere architettoniche.

    Ho imparato ad uscire un po’ anche dall’ipocrisia del ‘siamo tutti uguali’: in realtà siamo tutti diversi, e alcuni possono incontrare delle difficoltà in più. La cosa di cui mi sono accorto è che tutti dobbiamo poter vivere e fare le stesse cose: fare sport, vivere in un ambiente dove ci si può muovere, dove tutti possono mangiare, dove tutti possono salire al piano superiore. Tutti abbiamo diritto di vivere nello stesso posto: questo vuol dire essere uguali. Mentalmente o fisicamente siamo tutti diversi, ma dobbiamo avere tutti le stesse possibilità“.

    Foto Federazione Italiana Pallavolo

    Può fare qualche esempio concreto?

    “Parlo anche di piccoli accorgimenti: per esempio, per due anni ci siamo dovuti allenare, per diverse circostanze, in una palestra al piano superiore con una scala a chiocciola. Chi riusciva a salire saliva, altrimenti li si portava in spalla. È questo che impari a guardare e vedere. Quello che non si sa finché non ci si siede per terra è che, alla fine, si gioca a pallavolo. Nessuno si accorge se qualcuno ha due gambe o una, non c’è questo condizionamento. È molto interessante e pratico, molto semplice. Ci può essere magari la difficoltà di sedersi a terra: bisogna togliersi la protesi, scendere dalla sedia, togliere la ricostruzione di qualcosa. Lo scoglio maggiore da superare è quello“.

    A ottobre le nostre nazionali saranno impegnate negli Europei in casa. Pensa che questo importante evento internazionale possa cambiare il Sitting Volley in Italia?

    “Assolutamente sì. Già in questi anni c’è stata sempre una maggiore attenzione: personaggi sempre più importanti che a livello mediatico hanno avuto un impatto maggiore e anche a livello sociale, nelle istituzioni. In coincidenza ci saranno gli Europei di pallavolo ‘standing’ e questo sicuramente sarà un aggancio importantissimo: si lavorerà tanto per promuoverlo. Io ho il privilegio di far parte della nazionale dal 2017, fu Guido Pasciari a chiamarmi come team manager. Io avevo sempre fatto l’allenatore, gli dissi che ci avrei pensato, anche se avevo già deciso (ride, n.d.r.), e sono sempre stato onorato di aver ricevuto la sua fiducia. Ho avuto modo di imparare questo ruolo, già a livello internazionale ed è stata un’opportunità enorme.

    Lo scorso anno Pasciari mi ha fatto un’altra proposta, che non mi aspettavo assolutamente: affiancare Alireza Moameri alla guida della nazionale maschile. Non me l’aspettavo: è stata una bella proposta. Il gusto di tornare in palestra, le farfalle nello stomaco… essere in nazionale è un privilegio! Ho conosciuto tanta gente, tante storie e questo mi ha arricchito parecchio a livello personale. Continuo ad imparare e a mettere a disposizione tutte le mie conoscenze, perché il mio principio non è mai cambiato: tutto ciò che so cerco di metterlo a disposizione per il movimento del Sitting Volley“.

    Foto Federazione Italiana Pallavolo

    Alireza Moameri è uno degli allenatori più conosciuti e vincenti del Sitting. Com’è essergli accanto?

    “Conoscere una persona di un’altra cultura (Moameri è iraniano, n.d.r.) e doversi interfacciare in lingua inglese è stato molto bello e interessante. Gli sono stato vicino fin dall’inizio: lui ha ovviamente il suo modo di fare Sitting e di ragionare. È un rapporto molto importante, sia per imparare che per avere l’opportunità di conoscere storie diverse. Ero un po’ preoccupato all’inizio: in realtà abbiamo trovato il modo di comunicare, e funziona. In palestra, nonostante la difficoltà linguistiche, alla fine il linguaggio è quello della pallavolo. A volte c’è stata qualche piccola incomprensione, nei momenti più stressanti delle partite, ma poi ci si capisce nonostante la barriera linguistica“.

    Il settore maschile, a livello di risultati, soffre un po’ di più rispetto al femminile. Come si sta sviluppando la nazionale maschile di Sitting?

    “Abbiamo le nostre ambizioni. Non siamo così incoscienti da porci obiettivi impossibili, come vincere gli Europei. Abbiamo i nostri target, che sono le nazionali alla nostra portata e con le quali possiamo competere e che dobbiamo necessariamente lasciarci alle spalle. Ci sono alcune nazionali in Europa con cui possiamo avere un confronto positivo. Il livello maschile è molto alto: ci sono tante squadre di altro livello come la Bosnia, la Germania, la Russia e la Croazia che per noi sono ancora troppo forti. Ma con altre nazionali, come la Slovenia, Regno Unito e la Georgia, possiamo più che competere, possiamo vincere. Il nostro target è questo“.

    Qual è stato, per lei, il momento più significativo e più emozionante della sua carriera in nazionale?

    “Emozionante è stato quando abbiamo vinto la prima partita agli Europei nel 2017. È stata la prima vittoria assoluta della nazionale maschile. È stato un privilegio, sportivamente una cosa bellissima. Ho avuto tantissimi momenti emozionanti nel vedere giocare atleti che non avrei mai pensato di veder giocare. In parecchie occasioni è stata una grande soddisfazione! Se è possibile offrire questa opportunità, tutti ne abbiamo diritto e, soprattutto in nazionale, il dovere di mettersi a disposizione per giocare e provare a dare il meglio di sé. Essere convocato per la nazionale è una cosa molto importante, per la quale è fondamentale impegnarsi al massimo“. LEGGI TUTTO

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    Silver Nations League: si chiude percorso degli azzurri a Keradeniz Ezegli

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    Sitting Volley, la nazionale azzurra al lavoro a Milano

    Di Redazione La nazionale maschile di sitting volley proseguirà a Milano il lavoro in vista dei prossimi impegni stagionali. I ragazzi guidati dal commissario tecnico Alireza Moameri, infatti, si ritroveranno presso il Centro Federale Pavesi dal 26 al 28 agosto. Questi i dodici azzurri convocati per il collegiale: Federico Blanc, Davide Dalpane (Scuola di Pallavolo Ravenna); Cristiano Crocetti (Scuola Pall. Fermana); Paolo Gamba (Pol. Pall. Brembate di Sopra); Emanuele Di Ielsi (ASD Termoli Pallavolo); Gregorio Guzzo (ASD Volley Palermo); Sergio Ignoto, Paolo Mangiacapra (ASD Nola Città dei Gigli); Alessandro Issi (ASD Fiano Romano Pallavolo); Fabio Marsiliani (Fonte Roma Eur); Davide Nadai (Volleyrò Codognè); Salvatore Striano (ASD Vesuvio Oplonti Volley). (fonte: Comunicato Stampa) LEGGI TUTTO

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    Riga Cup: una vittoria e una sconfitta per gli azzurri contro la Lituania

    Di Redazione La nazionale maschile di Sitting Volley ha concluso la seconda giornata di gare nella Riga Cup in corso in Lettonia. Dopo la netta vittoria di questa mattina ai danni della nazionale estone, capitan Paolo Gamba e compagni si sono confermati nel pomeriggio superando la Lituania 2 con il punteggio di 3-0 (25-12, 25-12, 25-16). I ragazzi del commissario tecnico Alireza Moameri sono poi stati battuti per 1-3 (25-27, 17-25, 24-26, 16-25) dalla prima squadra lituana nell’ultima uscita di giornata. Per il team azzurro la manifestazione si concluderà domani, domenica 19 giugno, alle 9.20 (orario italiano), con l’ultimo match contro la Georgia. (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Italia superata dalla Lettonia all’esordio nella Riga Cup

    Di Redazione Ha preso il via oggi in Lettonia la Riga Cup 2022 per la nazionale maschile di Sitting Volley. Gli azzurri del commissario tecnico Alireza Moameri, pur disputando una buona gara, non sono riusciti a superare i padroni di casa della Lettonia nella gara d’esordio. Match in salita per Paolo Gamba e compagni, andati subito sotto di 2 set, ma bravissimi a recuperare e riacciuffare il pareggio; al tie break l’hanno spuntata i padroni di casa grazie allo spunto decisivo in chiusura (16-25, 14-25, 25-19, 25-14, 13-15). Gli azzurri torneranno in campo domani, sabato 18 giugno, alle 11.20 contro Lituania 1, alle 14 contro Lituania 2 e alle 16.30 contro l’Estonia. Domenica 19, invece, alle 10.20 l’Italia affronterà la Georgia. (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Sitting Volley, nazionale maschile a lavoro a Roma dal 10 giugno. I convocati

    Di Redazione Dopo aver concluso l’esperienza nel torneo internazionale “Sarajevo Open 2022” di fine maggio, prosegue a Roma il lavoro della nazionale maschile di sitting volley. I ragazzi del commissario tecnico Alireza Moameri si ritroveranno presso il Centro di Preparazione Olimpica Acqua Acetosa “Giulio Onesti” da venerdì 10 a domenica 12 giugno. Questi gli atleti convocati: Federico Blanc (Scuola di Pallavolo Ravenna); Massimo Paolo Gamba (Polisportiva Pallavolo Brembate di Sopra); Gregorio Guzzo (ASD Volley Palermo); Rasiel Roberto Hernandez Salgado (ASD CUS Verona); Sergio Ignoto, Paolo Mangiacapra (ASD Nola Città dei Gigli); Alessandro Issi (ASD Finao Romano Pallavolo); Davide Nadai (Volley Codognè); Giuseppe Siddiolo (Giocoparma ASD). (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO