More stories

  • in

    Velasco ha già vinto tutte le sue scommesse, ora non restano che le medaglie

    Velasco è troppo vecchio. Velasco allena troppo “vecchio stampo”. Velasco non ha esperienza con le donne. Velasco di qua Velasco di là. Eh già, quando il “Profeta argentino” è stato nominato ct della nazionale femminile ne abbiamo lette e sentite davvero di ogni.

    Adesso, ovviamente, tanti di quei detrattori stanno tirando con vigore il freno a mano per una rapida inversione a U: grande Velasco, mitico Velasco, un genio, l’uomo giusto, l’avevo detto io che avrebbe risolto tutto. Si certo, come no. Qualcuno invece tenta ancora (ancora?!) di tenere il punto con le solite perle leonine da tastiera ai tempi dei social: “E comunque è uno scandalo che l’allenatore della nostra nazionale non canti il nostro inno”. Stendiamo un velo pietosissimo… e parliamo di pallavolo, che è meglio!

    foto Fipav

    In quali condizioni Velasco abbia preso in mano questa squadra è ormai cosa nota. In quali condizioni la stia portando a Parigi pure. Nel giro di un mese di VNL, o poco più, il nuovo ct azzurro le sue scommesse le ha già vinte tutte, e già questo basterebbe per farlo Santo subito.

    In primis, con la scelta di avvalersi della collaborazione di Barbolini, Bernardi e Leggeri, ha dato alle giocatrici modelli credibili da emulare, ascoltare, da cui apprendere, con cui confrontarsi, salvo poi tenere per sé l’ultima parola da vero comandante della nave.

    Un comandante autorevole ma anche autoritario, che ha stabilito subito precise gerarchie, ma anche dato a tutte un ruolo ben definito. Così facendo le azzurre hanno imparato presto a seguirlo, a fidarsi. Ognuna di loro si è sentita importante, si è sentita scelta, si è sentita valorizzata.

    Ora, come per magia, abbiamo una squadra, un gruppo unito e compatto, che rema tutto nella stessa direzione, che si aiuta e si sostiene, continuando magari anche a confrontarsi schiettamente, ma ora forse con il dovuto rispetto. Si spera.

    foto Volleyball World

    Le titolari sono Danesi, Orro, Egonu, Sylla, De Gennaro. Una per ruolo. Le altre sono “le altre titolari”. Non le riserve, non le seconde linee, non i rimpiazzi, non le panchinare. A questa Italia servono tutte, indistintamente, e tutte questo lo hanno capito, tanto da dimostrarlo sul campo con prestazioni sempre di altissimo valore, caratteriale prima che tecnico.Perché “le altre titolari” con Velasco hanno capito di vestire questa maglia perché forti tanto quanto le altre, perché focalizzate sull’obiettivo tanto quanto le altre, perché importanti tanto quanto le altre. Insomma tutto molto “tanto quanto”. Questa è stata la vera magia di Velasco.

    foto Volleyball World

    Bene “tanto quanto” abbiamo visto giocare una Degradi che sotto questa gestione è finalmente esplosa. In passato noi stessi non avevamo lesinato critiche nei suoi confronti, ma oggi ne siamo assolutamente rapiti e le tributiamo i giusti meriti. Alice in queste settimane di VNL è crescita esponenzialmente al pari del resto della squadra e ora forse potrebbe essere lei l’altra titolare in posto 4 insieme a Sylla.

    Foto di Volleyball World

    Già, Myriam Sylla. Anche su di lei quante ne abbiamo lette e sentite negli ultimi anni: non salta, non segna, non riceve più. E invece ora schiaccia con percentuali superiori del 20%, la mano non le trema mai quando la palla scotta, in telecronaca si sente ancora solo la sua voce dare indicazioni in campo e in seconda linea continua a tuffarsi a destra e sinistra, avanti e indietro che manco Buffon ai tempi dell’esordio in Serie A col Parma. Un monumento bisognerebbe fargli a questa ragazza, altroché.

    foto Galbiati/FIPAV

    Altra scommessa vinta da Velasco è quella del reparto centrali, ma qui oggettivamente sarebbe stato più complicato sbagliare. Di ragazze italiane brave in questo ruolo ce ne sono diverse, lui ne ha scelte quattro che il resto del mondo ci invidia.

    Danesi, ora capitano, è una garanzia assoluta. Fahr e Lubian hanno caratteristiche diverse e per questo sono intercambiabili a seconda delle esigenze, dei momenti del match, dell’avversario. Bonifacio, anche lei, ha risposto sempre presente, soprattutto a muro.

    foto Volleyball World

    Infine la scommessa più difficile, convincere tutti che il modo migliore per risolvere il dualismo tra Egonu e Antropova, creato maldestramente dalla gestione precedente, era uno e uno solo, ovvero eliminare il problema. Semplicemente non c’è dualismo: Paola Egonu è la titolare perché la storia parla per lei. Ekaterina Antropova è il secondo fortissimo opposto che abbiamo, da sfruttare ad arte con il doppio cambio o contemporaneamente quando c’è bisogno di alzare il muro. Stop.

    Stesso dicasi per Alessia Orro e Carlotta Cambi: la prima gioca, la seconda subentra quando serve che dia il suo contributo di valore. Gerarchie chiare, ruoli definiti, tutte importanti nessuna esclusa.

    Gaia Giovannini rappresenta il manifesto di questa filosofia: ti convoco perché sei brava e credo in te, ti faccio giocare perché sei brava e credo in te. Ti richiamo perché ho creduto in te e tu hai risposto nel migliore dei modi. Questo Velasco ha fatto con la più giovane del gruppo, questo Velasco fa con il resto del gruppo.

    foto Volleyball World

    Vinte queste scommesse, non restano ora che i risultati, le medaglie. Velasco è stato chiamato per questo, non certo per centrare una qualificazione olimpica che sarebbe arrivata comunque giocando con le scarpe slacciate e un braccio legato dietro la schiena.

    Mettercene al collo una alle Finals di VNL forse importerebbe il giusto, ma aiuterebbe perché vincere accrescerebbe comunque le certezze e la consapevolezza che questo gruppo aveva smarrito. Vincere aiuterebbe a guardarsi allo specchio senza temere di fallire la prova costume. Vincere farebbe capire alle altre squadre che quel costume non sta bene solo a loro.

    foto Volleyball World

    Ad ogni modo è bene tenere a mente una cosa: le ferie, quelle vere, saranno ad agosto. Di come ci sta il costume ora, a fine giugno, davanti allo specchio di casa, potrebbe anche non essere così importante. Ci aspettano altri sacrifici, altri allenamenti, altre prove, altro sudore da versare, qualche difettuccio da eliminare (ad esempio in ricezione e su certe letture difensive, qualche servizio sbagliato di troppo, qualche attacco gestito non benissimo).

    Ciò detto, ciò premesso, lo diciamo sottovoce, piano piano, zitti zitti… ma questo costume appena comprato… ci fa proprio belle! Con una bella collana con pendente poi, come dicono a Parigi, sarebbe proprio la morte sua.

    Di Giuliano Bindoni LEGGI TUTTO

  • in

    Azzurre seconde nel Ranking FIVB, saranno terza testa di serie nel sorteggio olimpico

    Conclusa la fase intercontinentale di VNL 2024. Le azzurre hanno ottenuto la seconda posizione nel world ranking con 375,45 punti alle spalle del Brasile ottenendo così la terza testa di serie in vista del sorteggio dei gironi dei Giochi Olimpici di Parigi 2024.

    La Francia, testa di serie 1, sarà nella Pool A, il Brasile, testa di serie 2 nella Pool B, e l’Italia, testa di serie 3 nella Pool C. Le nazionali di fascia 2 saranno Turchia (3° posto nel ranking), Polonia (4° posto nel ranking) e USA (5° posto nel ranking); quelle di fascia 3, Cina, Giappone e Olanda; ed infine i team di fascia 4 saranno Serbia, Repubblica Dominicana e Kenya.

    Per ogni fascia verrà effettuato un sorteggio per stabilire in quale Pool verrà inserita ciascuna nazionale. Ranking Mondiale Femminile (team qualificati)1. Brasile (399,59 p), 2. Italia (375,45 p), 3. Turchia (374,27 p), 4. Polonia (361,81 p), 5. USA (358,11 p), 7. Cina (353,65 p), 6. Giappone (322,62 p), 8. Olanda (304,48 p), 9. Serbia (287,93 p), 11. Rep. Dominicana (254,58), 20. Kenya (162,42). 

    *Francia qualificata e testa di serie 1 in quanto paese ospitante. Fasce sorteggi gironi Parigi 2024Fascia 1: Francia (Pool A), Brasile (Pool B), Italia (Pool C)Fascia 2: Turchia, Polonia, USAFascia 3: Cina, Giappone, OlandaFascia 4: Serbia, Rep. Dominicana, Kenya 

    Inoltre, con 10 vittorie e 2 sconfitte, le azzurre hanno chiuso al 2° posto nella classifica generale di VNL alle spalle del Brasile. Posizione che comporterà l’incrocio al primo turno delle Finals, in programma a Bangkok dal 20 al 23 giugno, con gli Stati Uniti.

    La vincente affronterà poi, in semifinale, la vincente del quarto Turchia-Polonia mentre dall’altra parte del tabellone Giappone o Cina incroceranno con la vincente della sfida tra Brasile e le padrone di casa della Thailandia con quest’ultime qualificate di diritto, in quanto paese ospitante, all’ultimo atto di Volleyball Nations League, nonostante il 13° posto in classifica.

    Tutte le partite delle azzurre saranno trasmesse dalla piattaforma globale DAZN e in diretta. streaming su VBTV.

    Classifica generale VNLBrasile 10 vittorie (28 p), Italia 10 vittorie (31 p), Polonia 10 vittorie (30 p), Cina 9 vittorie (26 p), Turchia 8 vittorie (24 p), Giappone 8 vittorie (24 p), USA 7 vittorie (22 p), Canada 7 vittorie 20 p), Olanda 6 vittorie (18 p), Rep. Dominicana 3 vittorie (10 p),  Serbia 3 vittorie (9 p), Germania 3 vittorie (9 p), Thailandia 3 vittorie (7 p), Francia 2 vittoria (8 p), Corea del Sud 2 vittorie (6 p), Bulgaria 2 vittoria (5 p).Finals accoppiamenti quartiBrasile-Thailandia 20 giugno ore 15:30Cina-Giappone 20 giugno alle ore 12:00Italia-USA 21 giugno alle ore 12:00Polonia-Turchia 21 giugno alle ore 15:30

    *orario di gioco italiano

    (fonte: Fipav) LEGGI TUTTO

  • in

    L’Italia chiude in bellezza: 3-1 alla Serbia nel segno di Degradi e Giovannini

    L’Italia chiude questa lunga prima fase di VNL superando la Serbia per 3-1 (25-20, 20-25, 25-23, 25-22) nell’ultimo match di questa Week giapponese di Fukuoka. Ora le azzurre voleranno a Bangkok per le Finals che si disputeranno la prossima settimana con la consapevolezza di essere cresciute partita dopo partita, di essere diventate gruppo, di essere una squadra forte, di avere una panchina lunga e di valore e soprattutto di poter contare su uno staff “illegale”.

    Un match giocato da Velasco con una formazione completamente nuova, fatta eccezione per il libero, che ha permesso ancor di più a Gaia Giovannini di mettere in mostra le sue grandi abilità in ricezione e difesa e anche buoni colpi in attacco (10 punti a referto). Una prestazione da non sottovalutare la sua, potrebbe anche essere la sorpresa delle convocazioni olimpiche.

    Un sestetto che però ha perso di efficacia nel muro-difesa, subendo tantissimo soprattutto nel set perso, il secondo, salvo poi rimediare parzialmente con l’ingresso di Fahr per Lubian. Un cambio che potrebbe aver definito le gerarchie al centro della nazionale azzurra, con le titolari che alle Finals e a Parigi dovrebbero essere a questo punto proprio Fahr e capitan Danesi.

    Forse ci si aspettava che Antropova, partita titolare, spaccasse la partita e invece a caricarsi la squadra sulle spalle è stata Alice Degradi. 17 i punti segnati da entrambe, ma per la schiacciatrice di Vallefoglia conditi anche da 3 muri e 2 ace e una leadership in campo davvero rimarchevole.

    foto Volleyball World

    Continua invece a traballare un monumento come Moki De Gennaro, oggi sostituita da Spirito nel terzo set dopo aver chiuso il secondo in evidente difficoltà, soprattutto in ricezione. Il libero azzurro, il più forte al mondo da così tanto tempo che facciamo fatica anche a delinearne i contorni temporali, in questa VNL ha fatto un po’ di fatica. Lo diciamo quasi sottovoce trattandosi di una leggenda di questo sport, ma questo è.

    “In questo momento, personalmente, mi sento in fase di rodaggio, ma sono certa che giocando ed allenandomi come stiamo facendo, mi sentirò sempre meglio. Siamo solo all’inizio di questa lunga estate, pretendo sempre molto da me, forse non sono ancora perfetta, ma sono certa che stando in campo tutto migliorerà anche dal punto di vista personale” aveva ammesso dopo la vittoria sul Canada la stessa De Gennaro. Inutile comunque ricamarci troppo sopra, Moki non si discute, siamo certi che sia stato solo un “raffreddore” passeggero, di quelli che si curano in fretta.

    foto Volleyball World

    SESTETTI – Velasco per questo match cambia quasi totalmente lo starting-six dell’Italia con De Gennaro unica eccezione. Le diagonali principali sono formate da Cambi-Antropova e Degradi-Giovannini, al centro Lubian e Bonifacio. Dall’altra parte Pakkan si affida a Perovic in regia opposta a Bukilic, alle bande Ivanovic e Cvetkovic, alla coppia centrale formata da Cikuc e Malesevic con Gokanin libero.

    1° SET – Le azzurre trovano subito un break di vantaggio in avvio (6-4), salvo poi farsi riprendere con un muro subito da Giovannini, alla sua prima gara da titolare con la nazionale maggiore. Poco male, perché Gaia con due ace in fila ci riporta presto avanti 11-9.

    Antropova da una parte e Bukilic dall’altra sono le due giocatrici che passano costantemente sopra le mani del muro, ma in più noi attacchiamo bene anche con Degradi (13-10), muriamo forte con Bonifacio (15-12) e scappiamo via con un’altra serie lunga dai nove metri (altri due ace in fila, questa volta di Degradi). La forbice si allarga (20-13), portare a casa il set a questo punto è un gioco da ragazzi (25-20): 6 punti per Degradi, 5 di Giovannini, 4 di Antropova.

    foto Volleyball World

    2° SET – Nel secondo set è la Serbia ad andare avanti 1-4 e 3-9, in virtù di un lavoro impeccabile in difesa. Giovannini e Antropova dimezzano lo svantaggio (8-11). Sotto 10-13 Velasco chiama timeout, dà le solite chiare indicazioni su cosa fare in attacco, dopo due muri subiti, ed esorta le azzurre a difendere bene come stanno facendo le serbe.

    Questa volta, però, la chiacchierata non sortisce alcun effetto, anzi, il nostro svantaggio aumenta, perché un po’ ci mettiamo del nostro ma dall’altra parte ora alla Serbia riesce davvero tutto e da posto 4 ci sta facendo malissimo. Inevitabile altro timeout chiamo dalla panchina azzurra sull’11-17. La musica però non cambia e alla fine capitoliamo per 20-25 dopo aver tenuto tutto sommato bene in ricezione (48%) ma aver attaccato con scarsa efficienza (26%).

    foto Volleyball World

    3° SET – Nessun cambio per Velasco a inizio del terzo set, che viaggia punto a punto fino agli 8 prima del break azzurro (10-8). Cambi ha comunque un bel da fare oggi, per quanto dalla seconda linea, grazie anche all’ottimo contributo di Giovannini, le arrivino buone palle da alzare. Il nostro problema sono i centimetri e l’efficacia a muro, e allora Velasco decide di richiamare Lubian per Fahr (19-16).

    Degradi decide di non voler rischiare in questo set e piazza una diagonale e un muro devastanti che ci portano sul 23-19. De Gennaro, stranamente piazzata male, subisce un ace che riporta la Serbia a due punti (23-21), Velasco chiama un timeout motivazionale, ma subiamo ancora, e ancora con De Gennaro in ricezione (23-23). Parallela fotonica di Degradi da posto 2, Bukilic tira un missile aria-aria, tecnicamente chiamato “fischione”… e alla fine la sfanghiamo (25-23) portandoci avanti due set a uno.

    foto Volleyball World

    4° SET – Velasco non fa sconti neanche a De Gennaro e la cambia con Spirito. Stesso andamento anche nel quarto set, poi l’Italia mette il naso avanti (8-5) e non si volta più indietro. Giovannini in seconda linea è una gioia per gli occhi: ben piantata a terra o in tuffo, mette sulla testa di Cambi qualunque pallone. In attacco mettiamo palla a terra con Antropova e Degradi e restiamo in controllo aumentando il vantaggio (15-9).

    Arriviamo in vista del traguardo avanti 22-19, gli ultimi punti li troviamo con un mani out di Antropova, l’errore al servizio di Sucurovic e quello subito dopo di Bukilic che fissa il punteggio finale sul 25-22. Chiudiamo così con un bilancio di 10 vittorie su 12 perdendo solo contro la Polonia nella prima settimana e il Brasile nella seconda. Non male davvero.

    foto Volleyball World

    Italia – Serbia 3-1(25-20, 20-25, 25-23, 25-22)Italia: Lubian 7, Cambi 4, Degradi 17, Bonifacio 11, Antropova 17, Giovannini 10, De Gennaro (L), Fahr, Spirito (L). N.E.: Orro, Bosetti, Sylla, Egonu. All. Velasco. Serbia: Perovic 2, Ivanovic 14, Cikuc 10, Bukilic 16, Cvetkovic 3, Malesevic 4, Gocanin (L), Vidacic 5, Sucurovic 2, Mljevecic, Tica 4. N.E.: Osmajic, Medved (L), Mijatovic. All. PakkanArbitri: Murananka Shin (JPN) e Macias Luis Gerardo (MEX)Note – Durata set: 20’, 23’, 24’, 23’.Italia: a 6,  bs 15,  m 8, et 33.Serbia: a 5,  bs 18,  m 7, et 35. 

    Di Giuliano Bindoni LEGGI TUTTO

  • in

    Ottima vittoria di squadra dell’Italia contro gli USA, piegati per 3-1

    Nel match più atteso di questa terza Week di VNL femminile l’Italia batte 3-1 gli Stati Uniti dimostrandosi ancora una volta squadra quadrata, con le spalle larghe ormai, brava anche a gestire le difficoltà generate ora da alcuni aspetti del nostro gioco ancora da perfezionare, ora per i meriti delle americane, che come l’Italia hanno una panchina lunga e dalla panchina possono pescare jolly del calibro di Drews, Washington, Skinner.

    Tutte molte brave, ma tanto quanto Degradi e Fahr, le due novità nello starting-six di Velasco, tra le protagoniste assolute di questo big match. Degradi (10 punti a referto) ormai è in totale trance agonistica: tira fuori dal cilindro colpi in diagonale potenti e precisi, tra i tre e i quattro metri, che in Italia avranno fatto saltare sul divano più di qualcuno. Fahr, già vista in grande spolvero ieri contro la Korea, si è confermata una delle centrali più forti al mondo. 12 punti a referto per lei, così come per capitan Danesi. Una prova solidissima da parte di entrambe, ottime anche, addirittura, quando chiamate ad alzar palloni (e che alzate!).

    Ottima, ancora una volta, anche la prova di Sylla: 13 punti, la maggior parte dei quali sempre quando più ce n’è bisogno per tirar fuori le castagne dal fuoco. Infine Paola Egonu: i 24 punti che ne fanno la top scorer anche di questa partita stanno a dire che questa nazionale ha un gioco corale, che non vuole essere prevedibile attaccando due-terzi dei palloni con la stessa giocatrice, eppure dopo questa sfida è ancor più forte il sospetto che se questa squadra riuscisse ad innescarla meglio potrebbe diventare davvero imbattibile.

    Tirando le somme, un match che ha regalato si spettacolo, ma a tratti e con tre set su quattro a senso unico. Ancora una volta meglio l’Italia a muro (11 a 7) e dai nove metri (6 ace a 3). A favore delle azzurre anche le percentuali in attacco (45% contro il 38%) e in ricezione (40% contro il 34%).

    foto Fipav

    SESTETTI – Rispetto allo starting six al quale ci ha abituato nella seconda e in questa terza settimana, Velasco oggi schiera sempre Orro opposta ad Egonu ma inserisce Degradi (al posto di Bosetti) con Sylla in posto 4 e Fahr (al posto di Lubian) con Danesi al centro, con De Gennaro libero. Kiraly risponde con Carlini in regia opposta a Thompson, Robinson-Cook e Larson le schiacciatrici, Ogbogu e Rettke coppia centrale, Wong-Orantes libero.

    foto Volleyball World

    1° SET – Alice Degradi si dimostra un gatto in difesa e copertura e si toglie anche la soddisfazione di murare una fast di Rettke (5-3). L’ex centrale Vero Volley, il prossimo anno all’Eczacibasi in Turchia, sbaglia ancora stringendo troppo nell’azione successiva, Sylla schiaccia una bellissima palla sulla linea di fondo e sotto 7-3 Kiraly è costretto a chiamare timeout. Attacchiamo anche in pipe, sempre con Degradi, soluzione vista poco sin qui nella metà campo azzurra in questa VNL.

    La partita rispetta le attese, è bella ed equilibrata con tante ottime difese da una parte e dall’altra. Il nostro unico limite in questo avvio di partita è forse quello di non riuscire ad armare a dovere la mano di Egonu. Gli Stati Uniti si rifanno sotto sul 13-12, scatenando la furia di Velasco che chiama timeout e rosso paonazzo ribadisce ancora una volta che non accetta che la palla cada a terra per un pallonetto avversario, rispiegando ad alta voce alle azzurre come devono posizionarsi.

    foto Volleyball World

    Segniamo con Fahr dal centro, coinvolta in questo modo in attacco per la prima volta nel match, e poi con Egonu che finalmente fa il buco a terra, e torniamo avanti di tre (15-12). Le statunitensi si rifanno ancora sotto sul 16-15, poi non c’è più storia: l’Italia piazza un parzialone di 9 a 1 e chiude il conto con un largo 25-17 difendendo la qualunque e costringendo all’errore gente come Larson e Robinson-Cook.

    2° SET – Nel set successivo gli Stati Uniti alzano decisamente il livello del loro gioco, sono più ordinati in attacco, grazie ai buoni ingressi di Skipper e Washington per Larson e Rettke, e ci scappano subito via, andando addirittura avanti di sei lunghezze a metà set (8-14). Velasco richiama Degradi per Giovannini, ma il set ormai sembra definitivamente compromesso. Davvero brave le statunitensi in fase di recupero, con una Wong-Orantes che sembra avere il dopo dell’ubiquità tanto è capace di coprire ogni zona del campo.

    Quando riusciamo a ricevere con alte percentuali, riusciamo anche a servire alla nostra opposta palle che vanno solo sparate a terra, Egonu lo fa e riduciamo il gap (15-19), ma le americane ora sono anche fortunate, pescano due ace di nastro e alla fine fanno 1-1 chiudendo meritatamente questo parziale con il risultato di 19-25.

    foto Volleyball World

    3° SET – Avvio in equilibrio (5-5), ma Egonu inizia ad innervosirsi: è già a quota 16 punti a referto ma è un fatto che le palle migliori che abbia schiacciato oggi le siano state alzate in bagher da De Gennaro o comunque giocatrici in seconda linea, se non addirittura da Danesi e Fahr. Un problema già visto in questa VNL. Velasco scuote la testa e ne discute a bordo campo con Barbolini.

    Brekkiamo con una diagonale da stropicciarsi gli occhi di Degradi (8-6), poi al giro di boa allarghiamo la forbice con un murone di Sylla prima ed Egonu poi (14-8). Velasco per la prima volta nel match chiama il doppio cambio inserendo Cambi in regia e Antropova in posto 2. La loro intesa ormai è una delle tante certezze di questa nazionale, giochiamo così in controllo difendendo il vantaggio e andiamo poi a chiudere 25-15 esaltandoci ancora anche con i colpi di Sylla e Fahr in attacco, di Giovannini e la stessa Cambi in copertura.

    foto Volleyball World

    4° SET – Perso il set, gli USA reagiscono come nel secondo andando subito avanti 0-3. Drews, altro jolly pescato da Kiraly dalla panchina, ora è una vera spina nel fianco per le azzurre che non riescono quasi mai a prenderla a muro. Gli ace di Sylla e i muri di Danesi ci permettono di ristabilire la parità ai 4, poi difendendo ancora fortissimo costringiamo le statunitensi a forzare in attacco e andiamo anche avanti di due (6-4).

    Danesi serve ancora in bagher Egonu e poi trova anche l’ace con una velenosissima jump-float: 9-5 e timeout Kiraly. Difendiamo il vantaggio con i colpi, un paio decisamente sensazionali, di Degradi e Sylla da posto 4, un pallonetto spinto e un ace di Orro e ancora De Gennaro per Egonu (18-13). In attacco adesso l’Italia non sbaglia neanche se schiacciasse ad occhi chiusi.

    Sul 20-17 Velasco ferma il gioco chiedendo alle sue ragazze di fare più attenzione non tanto su quelle forti e pulite quanto su quelle sporche delle americane. E infatti, altro ace di nastro (Rettke), Usa a -2 e altro timeout del ct azzurro: “Ragazze dobbiamo chiuderlo il set – dice – non è che si chiude da solo eh?”. Ci pensa Egonu, poi l’errore di Cook ci manda sul match-joint e Fahr con una veloce al centro mette il punto esclamativo e fa partire i titoli di coda.

    [IN AGGIORNAMENTO]

    Italia – USA 3-1(25-17, 19-25, 25-15, 25-21)

    Di Giuliano Bindoni LEGGI TUTTO

  • in

    Les jeux son faits: l’Italia di Velasco è matematicamente qualificata all’Olimpiade di Parigi 2024!

    Ebbene sì, ora possiamo davvero dirlo: la nazionale femminile di Julio Velasco è “matematicamente” qualificata ai Giochi Olimpici di Parigi 2024!

    Se vogliamo una notizia “non notizia”, perché che fosse cosa fatta ormai non era più in discussione da molto tempo, ma capire con i punteggi in palio ad ogni partita quando avremmo raggiunto questo obiettivo era oggettivamente complicato, anzi non era proprio possibile perché i suddetti punteggi vengono ratificati solo nei giorni in cui si gioca in quanto variano di continuo in funzione delle posizione nel Ranking FIVB delle singole squadre. Posizioni che cambiano, o possono cambiare, di giorno in giorno.

    Foto di Volleyball World

    Ciò detto, ciò premesso, dopo la vittoria delle azzurre (prime tra le squadre non qualificate) di martedì contro il Canada (prima tra le escluse), il vantaggio in termini di punti tra l’Italia e le nordamericane era salito a 82,14, che già rappresentava una sentenza, ma ora, in virtù della sconfitta per 3-0 dalle canadesi contro l’Olanda di questa mattina quel divario non è più colmabile.

    Un risultato che ha contemporaneamente regalato alle azzurre anche il pass per le Finals di Volleyball Nations League.

    La gioia del presidente della Federazione Italiana Pallavolo, Giuseppe Manfredi: “C’è grande soddisfazione per questa qualificazione; abbiamo sempre avuto la consapevolezza che le azzurre avrebbero dimostrato tutto il loro grandissimo valore e con una serie di ottime prestazioni si sono assicurate il pass olimpico. Un ringraziamento speciale, oltreché alle ragazze, va a Velasco e a tutto il suo staff: insieme hanno fatto un gran lavoro, soprattutto considerando il poco tempo a disposizione. Ottenuta la qualificazione, l’obiettivo principale, adesso, è vivere i prossimi Giochi Olimpici da protagonisti. Presentarsi a Parigi con due nazionali seniores, tre coppie di beach volley e la nazionale femminile di sitting volley è davvero un risultato straordinario che premia i tanti investimenti della Federazione e la grande mole di lavoro portata acanti da tutta la Pallavolo italiana. Una delegazione così importante rappresenta nel modo migliore la forza di tutto il nostro movimento”. 

    In alto i calici, dunque, si va a Parigi, dove come avevamo già scritto le camere d’albergo ce le stanno già preparando da qualche giorno. Les jeux sont faits!

    A questo punto il ct Velasco potrebbe anche far rifiatare qualche titolare contro Korea e Serbia, permettendosi magari, chissà, vedremo, qualche esperimento, e giocare “forte” solo contro gli Stati Uniti, avversario contro cui sarebbe utile misurarsi al meglio per trarre più indicazioni possibili proprio in vista dei Giochi.

    Di Giuliano Bindoni LEGGI TUTTO

  • in

    Pallavolo alle Olimpiadi di Parigi, il 19 e 26 giugno i sorteggi dei gironi

    La federazione internazionale ha ufficializzato le date e le sedi dei sorteggi per i gironi dei tornei olimpici di pallavolo che si disputeranno a Parigi dal 27 luglio all’11 agosto 2024. Il sorteggio del torneo femminile si terrà a Bangkok (Thailandia), sede delle Finali della VNL, mercoledì 19 giugno alle ore 13 italiane (ore 18 locali).Quello maschile, invece, si svolgerà a Lodz (Polonia) mercoledì 26 giugno alle ore 18, anche in questo caso durante le Finali della Volleyball Nations League.  Entrambi gli eventi saranno trasmessi in diretta streaming sul canale YouTube di Volleyball World, questi i link dei sorteggi: femminile QUI, maschile QUI.

    Il processo di qualificazione a Parigi 2024, tramite il World Ranking, si concluderà al termine della fase a gironi della VNL, sia per le donne (16 giugno), sia per gli uomini (23 giugno). 

    La sostanziale novità dei Giochi Olimpici di Parigi sarà la suddivisione delle dodici partecipanti in tre gironi e non più in due: le nazionali qualificate saranno inserite nei tre gironi (Pool A, B e C), in base alla loro posizione nel World Ranking.La Francia, paese ospitante e testa di serie numero 1, verrà assegnata alla Pool A, mentre la prima e la seconda classificata del ranking mondiale verranno inserite rispettivamente nelle Pool B e C, in qualità di teste di serie numero 2 e 3. Le restanti nove nazionali saranno suddivise, sempre in base alla loro posizione nel WR, in tre fasce da tre squadre ciascuna (4°-5°-6°), (7°-8°-9°), (10°-11°-12°) e per ogni fascia verrà effettuato un sorteggio che decreterà il girone di appartenenza.

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

  • in

    Risultati VNL femminile: 82,14 punti sul Canada, anche le Azzurre blindano il pass olimpico

    L’Italia, prima delle non qualificata ai Giochi di Parigi, contro il Canada, prima delle escluse, centra una vittoria netta che le consente di portare a 82,14 punti il suo vantaggio nel Ranking proprio sulle nordamericane. Un divario che, con sole tre gare ancora da giocare per chiudere questa prima fase di VNL, appare ormai incolmabile e consente di fatto alle azzurre di blindare la propria qualificazione olimpica.

    Negli altri incontri che hanno animato questa prima giornata di Week 3 di VNL femminile gli Stati Uniti, non senza sudare, hanno regolato la Francia sempre in tre set salendo al settimo posto nella classifica generale del torneo, l’ultimo valido per accedere alle Finals considerando che l’ottava squadra sarà la Thailandia in veste di paese ospitante.

    Successo pieno anche della Cina ai danni della Bulgaria ma con parziali ben più pesanti. Vittoria per 3-1, infine, della Repubblica Dominicana sulla Germania.

    foto Volleyball World

    VNL femminile: Risultati 1° giornata Week 3

    USA – Francia 3-0(25-15, 26-24, 25-20)Germania – Rep. Dominicana 1-3(24-26, 25-21, 21-25, 21-25)Italia – Canada 3-0(25-16, 25-15, 25-14)Bulgaria – Cina 0-3(15-25, 12-25, 17-25)

    Ranking FIVB femminile aggiornato

    1. Turchia 388.69 punti2. Brasile 382.133. Polonia 373.164. Italia 364.695. USA 348.786. Giappone 329.627. Cina 329.558. Serbia 324.0010. Olanda 290.959. Canada 282.5511. Rep. Dominicana 272.2212. Germania 213.1013. Thailandia 209.1114. Belgio 206.26———————————-19. Francia 165.1120 Kenya 162.42

    Squadre già qualificate alle Olimpiadi: Francia come Paese ospitante; Rep. Dominicana, Serbia, Turchia, Brasile, Stati Uniti e Polonia dai tornei di qualificazione.

    Posti ancora disponibili: In teoria dal Ranking FIVB ci sarebbero in palio altri 5 pass olimpici, di cui però uno spetterà di diritto a una squadra asiatica (in questo momento è il Giappone con il best ranking) e uno al Kenya in quanto unica rappresentante del continente africano.

    foto Volleyball World

    Classifica VNL femminileIn grassetto le squadre al momento qualificate alle Finals.

    Polonia (24 punti – 8 vittorie)

    Brasile (22 – 8)

    ITALIA (22 – 7)

    Giappone (18 – 6)

    Turchia (18 – 6)

    Cina (18 – 6)

    USA (16 – 5)

    Canada (15 – 5)

    Olanda (12 – 4)

    Serbia (9 – 3)

    Rep. Dominicana (9 – 3)

    Germania (6 – 2)

    Thailandia (5 – 2)

    Korea (4 – 1)

    Francia (4 – 1)

    Bulgaria (2 – 1)

    (fonte: Volleyball World) LEGGI TUTTO

  • in

    Myriam Sylla alla vigilia della week 3: “Prossime due partite fondamentali per il percorso”

    Torna in campo la nazionale femminile in Volleyball Nations League. Domani alle ore 12:20 (orario italiano) le azzurre affronteranno il Canada nella sfida valida per la prima giornata della Pool 6 di VNL a Fukuoka.

    Attualmente terza in classifica generale (6 vittorie e 2 sconfitte) alle spalle delle ancora imbattute Polonia e Brasile, l’Italia proverà a centrare la settima vittoria stagionale in un match cruciale anche in ottica world ranking: battendo le nordamericane, infatti, le azzurre compierebbero un altro deciso passo verso la qualificazione ai Giochi Olimpici di Parigi 24.

    La sfida con il Canada, così me tutte le altre partite delle azzurre in VNL, saranno trasmesse dalla piattaforma globale DAZN e in diretta streaming su VBTV.Myriam Sylla – “Ci sentiamo un po’ sballottolate dal fuso orario – ha dichiarato la schiacciatrice azzurra – ma a parte questo approcciamo a questa week 3 con grande curiosità per come sapremo affrontare le prossime due partite che sono fondamentali per il nostro percorso. In generale mi auguro e spero che sapremo fare il massimo in questa settimana a partire dalla sfida con il Canada contro cui dovremo essere aggressive ma allo stesso tempo lucide. Dovremo entrare in campo con un obiettivo e, senza perdere il focus, portarcelo a casa. Loro proveranno a dare il massimo e quindi sicuramente ne verrà fuori una sfida divertente ed avvincente. Oltre a guardare al ranking in Giappone potremo anche conquistare l’accesso alle Finals di VNL che per noi, da un punto di vista proprio di svolgimento stagionale, rappresenta il primo obiettivo. Una volta conclusa questa importantissima competizione poi penseremo a quello che sarà il proseguo del nostro cammino. Dal punto di vista personale spero di poter spuntare tanti obiettivi dalla mia mente man mano che andremo avanti nel corso dell’estate”. 

    Massimo Barbolini – “Arriviamo bene a questa tappa, per noi molto importante – ha commentato il secondo allenatore della nazionale femminile, Massimo Barbolini – qui a Fukuoka potremo conquistare la qualificazione a Parigi ma anche staccare il pass per le Finals di VNL. Domani affrontiamo il Canada che è una squadra che sta facendo molto bene, a mio avviso, infatti, si è resa protagonista finora di una bellissima fase intercontinentale di Volleyball Nations League. Le abbiamo studiate e sappiamo che dobbiamo vincere con il Canada perchè una vittoria potrebbe significare al 99% qualificazione ai prossimi Giochi Olimpici con anche un buon ranking finale. La squadra sta migliorando, non credo in un fondamentale in particolare ma piuttosto in maniera generale; chiaramente le partite, con così tanti viaggi e pochi allenamenti a disposizione, diventano fondamentali nel percorso di crescita come dimostrato già a Macao. Adesso non resta che proseguire su questa strada anche qui, a Fukuoka”.

    Le 14 azzurre per la Pool di FukuokaPalleggiatrici: Carlotta Cambi, Alessia Orro.Schiacciatrici: Alice Degradi, Caterina Bosetti, Gaia Giovannini, Myriam Sylla.Centrali: Marina Lubian, Anna Danesi (capitano), Sara Bonifacio, Sarah Fahr.Opposti: Paola Egonu, Ekaterina Antropova. Liberi: Monica De Gennaro, Ilaria Spirito.

    Le 14 del CanadaPalleggiatrici: 13. Brie King e 10. Courtney Baker.Schiacciatrici: 3. Kiera Van Ryk, 4. Vicky Savard, 9. Alexa Gray (capitano), 11. Andrea Mitrovic, 14. Hilary Johnson.Centrali: 6. Jazmine Ruth White, 7. Layne Van Buskirk, 8. Alicia Ogoms, 19. Emily Maglio. Opposti: 15. Shainah Joseph.Liberi: 5. Julia Murmann e 17. Kacey Jost.All. Shannon Winzer.I precedenti Italia-Canada19 vittorie, 6 sconfitte, 25 match disputati

    (fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO