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    Sylla vuole tornare a volare alto, con Milano e la Nazionale: “Vincere crea dipendenza”

    Myriam Sylla, come si fa a non amarla? Capitano della nazionale, idolo di centinaia di migliaia di ragazzine, trascinatrice come ce ne sono poche nello sport, non solo nel volley.

    Una voce e una disinvoltura davanti alle telecamere che un giorno potrebbero farne un meraviglioso personaggio tv, magari proprio della tv dei ragazzi, ma questo solo quando deciderà di appendere le ginocchiere al chiodo, e ancora ce ne vuole. Per sua e nostra fortuna.

    Il presente e il futuro prossimo le hanno già messo davanti sfide che Sylla non vede l’ora di giocare e vincere. Con la sua Milano, tra Champions (finale già conquistata) e corsa scudetto, e la Nazionale.

    Foto CEV

    “Le emozioni della vittoria generano dipendenza, e ora sono un po’ in crisi di astinenza” racconta la schiacciatrice sulle colonne de Il Corriere della Sera intervistata dal collega Pierfrancesco Catucci. “Amo vincere e amo le sfide. È per questo che ho lasciato Conegliano per Milano. Alla Vero Volley volevo contribuire a costruire qualcosa di grande, stiamo lavorando per questo e stiamo rispettando le aspettative”.

    “Perché ancora non abbiamo battuto l’Imoco in una finale? Loro hanno mentalità e meccanismi rodati a prescindere dalle giocatrici. Sembra abbiano sempre una soluzione a tutto e ti lasciano una cicatrice ogni volta che ti battono. Ma in finale di Champions sarà diverso: arrivarci ci ha dato la consapevolezza che abbiamo i mezzi per essere come loro”.

    foto Cev

    Detto del club, Sylla sarà attesa anche da un’estate decisamente intensa in maglia azzurra. In panchina troverà un nuovo ct, Julio Velasco, e sul campo ci sarà una qualificazione olimpica ancora da conquistare e poi, incrociando le dita, il grande sogno da coronare: una medaglia ai Giochi di Parigi, magari quella più pesante.

    “Sì, saranno mesi intensi – ammette –. Il fatto di non essere ancora qualificate alle Olimpiadi ci mette un po’ di pressione, ma sono fiduciosa. Velasco? Vorrei tanto avere il suo palmares. Sono estremamente curiosa, non ho mai lavorato con lui, ma è Velasco… (sorride). Sappiamo che sarà un percorso in salita, ma sappiamo anche ciò che vogliamo e lotteremo per ottenerlo. Non sarà facile nemmeno per lui, ma da parte nostra c’è tutta la disponibilità del mondo e la voglia di arrivarci. Sappiamo ciò che abbiamo vissuto – conclude –, da dove partiamo e dove vogliamo andare”. LEGGI TUTTO

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    È cominciato da Monza il “tour” di Julio Velasco in Serie A

    Il primo giorno di lavoro settimanale dell’Allianz Vero Volley Milano è coinciso con una visita speciale: Julio Velasco, allenatore della nazionale femminile. Il nuovo CT azzurro ha scelto proprio la Opiquad Arena di Monza per cominciare il suo tour tra le squadre del campionato di Serie A1 Tigotà. Osservate speciali la capitana Myriam Sylla, Alessia Orro e Paola Egonu, con le quali Velasco si è intrattenuto in brevi colloqui individuali. Il CT ha poi parlato a lungo con Marco Gaspari e il suo staff e rivolto un saluto all’intera squadra, assistendo alla seduta di allenamento sul campo.

    “Sono impegnato nel mio giro per visionare le giocatrici della nazionale, perché voglio conoscerle personalmente – ha spiegato Velasco – e ne ho approfittato anche per parlare con Marco (Gaspari, n.d.r.), perché ci sentiamo da tempo vista la sua grande esperienza nella pallavolo femminile. Stamattina ho visionato la sessione di pesi e tecnica individuale, mentre oggi pomeriggio ho seguito l’allenamento tecnico: una giornata molto proficua“.

    Quello di Monza è solo il primo di tanti impegni del neo-CT: “Devo andare a vedere altre squadre, poi sarò a Parigi per un sopralluogo degli impianti per le Olimpiadi e a Trieste per le finali di Coppa Italia. In generale c’è molto da fare in vista della nuova stagione: stiamo studiando statisticamente le giocatrici sia a livello italiano che internazionale, sono molto entusiasta e concentrato sul lavoro“.

    (fonte: Vero Volley) LEGGI TUTTO

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    Ufficiali gli staff delle nazionali azzurre: c’è anche Manu Leggeri

    Si è tenuta oggi a Roma la riunione del Consiglio Federale della Federazione Pallavolo, nel corso della quale sono stati affrontati numerosi temi. 

    In apertura è stato ricordato lo storico segretario Fipav Gianfranco Briani, scomparso lo scorso dicembre. 

    I lavori sono stati aperti poi dalle comunicazioni del presidente Giuseppe Manfredi, la prima delle quali ha riguardato le date della prossima Assemblea Nazionale Fipav. L’Assemblea si svolgerà nel week end del 22-23 febbraio 2025.

    STAFF NAZIONALI – Sono stati deliberati gli staff tecnici e sanitari delle nazionali azzurre, qui di seguito si riportano i nomi dei tecnici, mentre nei prossimi giorni gli elenchi completi saranno disponibili sul sito federale. 

    NAZIONALE SENIORES MASCHILE – Ferdinando De Giorgi (1° Allenatore), Massimo Caponeri (2° Allenatore), Nicola Giolito (Ass. Allenatore e Prep. Atletico), Giacomo Tomasello (Ass. Allenatore).

    NAZIONALE SENIORES FEMMINILE – Julio Velasco (1° Allenatore), Massimo Barbolini (2° Allenatore), Lorenzo Bernardi (3° Allenatore), Manuela Leggeri (Ass. Allenatore).

    NAZIONALE UNDER 22 MASCHILE – Vincenzo Fanizza (1° Allenatore e Ass. Allenatore Naz. seniores), Mario Di Pietro (2° Allenatore), Giacomo Bozzo (Ass. Allenatore). 

    NAZIONALE DI SITTING FEMMINILE – Amauri Ribeiro (1° Allenatore), Massimo Beretta (Ass. Allenatore).

    NAZIONALE DI SITTING MASCHILE – Alireza Moameri (1° Allenatore), Assistente allenatore da nominare.

    TROFEO DELLE REGIONI – L’organizzazione dell’AeQuilibrium Cup Trofeo delle Regioni 2024 è stata affidata al CR FIPAV Calabria. L’evento si terrà a Trebisacce, Spezzano Albanese, Corigliano-Rossano e Sibari.

    FINALE NAZIONALE UNDER 16 FEMMINILE – La finale nazionale under 16 femminile si disputerà a Bormio dal 21 al 26 maggio 2024. 

    CAMPIONATO ITALIANO DI SITTING VOLLEY – È stata indetta la 7a edizione del Campionato Italiano maschile e femminile di Sitting Volley per società. 

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Alessandro Beltrami: “Finalmente sentirò l’Inno di Mameli dalla mia parte”

    Alessandro Beltrami lavorerà a stretto contatto con il Ct della nazionale azzurra Davide Mazzanti (già Oro Europeo 2021, Oro VNL 2022, Argento ai Mondiali 2018 con la Nazionale Femminile) e il suo vice Matteo Bertini. La nomina a CT della Nazionale Italiana Femminile B è stata ratificata oggi dal Consiglio Federale del 23 e 24 marzo tenutosi a Genova.

    “Sono contento e orgoglioso di poter lavorare per la Nazionale – commenta Alessandro Beltrami – ringrazio Davide Mazzanti e la Federazione Italiana Pallavolo per avermi preso in considerazione, così come giocatori e società con le quali sto lavorando perché mi è stata data l’opportunità di esprimermi e di poter mostrare il mio lavoro in palestra. Cercherò di fare il meglio possibile, dopo tante esperienze con altre nazionali finalmente sentirò l’Inno di Mameli dalla mia parte e per me è una grande gioia”.

    Per quanto riguarda il lavoro in palestra: “Lavorerò con il gruppo più giovane, ovvero la Nazionale Seniores B e lo seguirò nelle competizioni fra cui le Universiadi in Cina, e questo mi regala molta carica ed entusiasmo – spiega l’allenatore nato a Omegna – non vedo l’ora di cominciare”.

    Beltrami non è nuovo ad incarichi con le nazionali (estere): dal 2006 al 2013, parallelamente all’attività di club, ha rivestito il ruolo di assistente allenatore della nazionale tedesca guidata da Giovanni Guidetti, conquistando il bronzo al World Grand Prix di pallavolo femminile 2009 e il secondo posto al campionato europeo 2011 in Serbia e Italia. Nel 2014 è stato per diversi mesi il ruolo di allenatore della nazionale Under-19 tedesca, mentre dall’aprile 2018 ha fatto parte dello staff tecnico della nazionale olandese al seguito del primo allenatore americano Jamie Morrison.

    “Auguriamo a Beltrami il meglio per la sua attività in Azzurro – commenta il Presidente di Volley Millenium Roberto Catania – per noi è un onore e un prestigio collaborare con un tecnico che è entrato meritatamente nel giro della Nazionale. Vediamo il suo lavoro quotidianamente da due stagioni ormai e possiamo dire, dal canto nostro, che è un riconoscimento più che giusto per qualità e metodo che esprime in palestra”.

    (fonte: Comunicato Stampa) LEGGI TUTTO

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    Mazzanti in visita a Cuneo: “Mi aspetto sorprese nel finale di stagione”

    Di Redazione

    Continua il tour del CT della nazionale femminile Davide Mazzanti e del dirigente accompagnatore Stefano Recine tra le società di Serie A: nel pomeriggio di oggi entrambi hanno assistito all’allenamento della Cuneo Granda S.Bernardo, che sta preparando l’impegnativa trasferta di sabato sul campo della Vero Volley Milano. Mazzanti e Recine si sono confrontati con lo staff tecnico e la dirigenza cuneese; presenti il presidente Dino Vercelli, il vicepresidente Patrizio Bianco e il direttore sportivo Gino Primasso.

    “La visita di oggi – ha detto Mazzanti – è un’occasione preziosa per confrontarsi con i tecnici e per vedere le ragazze in azione in allenamento, un contesto che spesso dice più della partita, e un momento utile anche per uno scambio di vedute con la società. Ho seguito il derby con Pinerolo: è stata una partita difficile e bella da vedere, che Cuneo ha risolto grazie all’ingresso decisivo di alcune giocatrici“.

    Il CT ha parlato anche del suo rapporto con Massimo Bellano: “Abbiamo fatto tanti anni insieme al Club Italia. L’ho sempre apprezzato già prima di trovarlo in nazionale, dove negli anni è nato un rapporto di collaborazione e di stima; credo che Massimo abbia dato tanto ai gruppi che ha allenato e anche alle ragazze che adesso sono in nazionale con me“. Infine una previsione sul futuro: “Dove potrà arrivare Cuneo in questo finale di stagione? Molto dipenderà da come le squadre impegnate in Europa gestiranno il doppio impegno; mi aspetto qualche risultato a sorpresa“.

    “Tornare in questo splendido palazzetto che tante volte mi ha visto arrivare da avversario – ha aggiunto Recine – è stata un’emozione; era un’altra epoca e un’altra pallavolo. In questo tour stiamo trovando grande disponibilità da parte di tutti; è un’iniziativa importante che ci permette di conoscere meglio tecnici e dirigenti e che spero possa ripetersi“.

    “Cuneo – ha detto poi il dirigente azzurro – meriterebbe una posizione in classifica migliore in virtù del suo roster, ma la stagione è stata movimentata. Sono certo che questa società continuerà a trovare buone giocatrici e a far respirare pallavolo di alto livello a una piazza che, dopo aver ospitato con successo la nazionale maschile, in futuro potrebbe ospitare anche quella femminile“.

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Altro giro, altro CT. Dopo De Giorgi, anche Mazzanti protagonista dei “Soliti Ignoti”

    Di Redazione

    Da un commissario tecnico all’altro. Dopo la presenza nel programma del CT della nazionale italiana maschile, Fefè De Giorgi, anche il suo corrispondente della femminile, Davide Mazzanti, è stato ospite di Amadeus, nel game show televisivo i “Soliti Ignoti” in onda su Rai 1.

    Per tutti gli appassionati di pallavolo e non solo, è possibile rivedere l’intera puntata su RaiPlay (QUI). 

    (fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Myriam Sylla: “Alle critiche non penso più. Sono soddisfatta di me stessa”

    Di Eugenio Peralta

    Una nuova città, una nuova maglia, una nuova avventura. Una nuova Myriam Sylla, a cominciare dal nome di battesimo: esatto, Myriam con la “Y”, e non con la “I” come siamo sempre stati abituati a leggerlo negli ultimi 15 anni e rotti. Nessuna variazione all’anagrafe, il motivo lo spiega la stessa schiacciatrice della Vero Volley Milano e della nazionale: “È che all’inizio con la ‘Y’ mi sentivo troppo diversa, così sui social lo avevo scritto in modo più ‘normale’. Poi invece ho imparato che è bellissimo e ho cominciato a scriverlo come si deve“. Risposta che dice già tutto del carattere, e della maturità, che la campionessa azzurra rivela (o meglio, conferma) nell’intervista concessa in esclusiva a Volley NEWS.

    foto LVF

    Togliamoci subito il pensiero: hai guardato Sanremo?

    “L’ho guardato sì, diversamente dagli altri anni, quando non lo vedevo mai. È stato emozionante vedere Paola scendere quelle scale, è stata molto elegante e devo dire che se l’è cavata molto bene. Penso che da casa tutti noi pallavolisti ci siamo un po’ immaginati nei suoi panni, e non so quanti ce l’avrebbero fatta a reggere davanti a un pubblico del genere“.

    E di tutto quello che è successo dopo, e intorno, all’intervento di Egonu cosa hai pensato?

    “Devo dire che spesso alcune frasi vengono estrapolate dal contesto e ingigantite in tantissimi modi differenti. Ci sono tante sfumature nelle parole e tanti modi di analizzarle; bisogna anche capire che Paola è una ragazza giovane, e in alcuni momenti è istintiva. Poi tutti i commenti e i discorsi sui social… be’, sono sempre gli stessi, sono 28 anni che li sento ed è sempre la stessa storia, anzi si va peggiorando. Sinceramente, mi astengo e vado avanti così“.

    Foto Gabriele Sturaro

    Passiamo alla pallavolo giocata. Milano per te è una grande sfida: sei arrivata in una squadra che “deve” vincere, per come è stata costruita.

    “Non lo so se ‘deve’, ma sicuramente vuole vincere. Noi vogliamo arrivare a realizzare i nostri sogni. È una cosa bella ma… ok, da un lato anche brutta, perché a differenza degli anni scorsi in questa stagione non ho ancora nulla in bacheca e siamo in via di costruzione. Sono cambiate tante cose, perché sono cambiate anche le compagne di squadra: integrarsi e creare un nuovo sistema non è mai facile, ma è sempre molto divertente. Un atleta è sempre più stimolato quando ci sono nuove sfide“.

    La pressione c’è alla Vero Volley, ma c’era sicuramente anche a Conegliano. Quali sono le differenze?

    “Be’, sono passata da una squadra che ha vinto tutto e sta ancora vincendo a livello mondiale a una che sta cercando di affermarsi sempre di più, dopo aver già dato filo da torcere all’Imoco. La pressione c’è da entrambe le parti, ma chi gioca in queste squadre vuole proprio questo tipo di pressione: ci stimola essere sempre un po’ sul filo del rasoio, è il nostro lavoro“.

    Foto Rubin/LVF

    Negli anni sei diventata la giocatrice delle partite decisive, quella che dà il meglio nelle semifinali e nelle finali, quando l’obiettivo conta. È qualcosa di voluto o che riesci a gestire?

    “(ride, n.d.r.) Pensa che all’inizio della carriera mi dicevano esattamente il contrario… Ma secondo te, se avessi questo tipo di potere, non lo avrei usato – ad esempio – per vincere la Coppa Italia? Assolutamente per me non esiste il concetto di risparmiare energie, se gioco male è perché gioco male e basta, io faccio sempre ‘all in’ in tutte le partite“.

    Spesso ti è capitato di essere sostituita e di non avere il “posto fisso”, soprattutto in nazionale. Come si gestiscono queste situazioni a livello emotivo e mentale?

    “È capitato spesso e capiterà ancora, perché credo che il posto sicuro non ce l’abbia nessuno. Non è che io non abbia mai subito la cosa: ci rimango male se vado in panchina o se non vengo schierata. Il fatto è che io ho fiducia in me stessa, conosco Myriam e so che ci metterò tutto l’impegno possibile per arrivare al mio obiettivo. Poi se arriva quello che spero sarò ancora più contenta, altrimenti continuerò a lavorare per far sì che avvenga“.

    Foto Volleyball World

    Tra le giocatrici della tua generazione sei quella che è esplosa più tardi, facendo il definitivo salto di qualità quando avevi 22-23 anni. Cosa è cambiato per te in quel periodo?

    “È una questione di occasioni. Prima ero sempre stata la giocatrice ‘sì, ma…’, quella non abbastanza convincente, anzi a dire la verità per qualcuno lo sono ancora. Poi ho avuto la mia occasione con i Mondiali del 2018, sarà che quell’anno sono successe tante cose importanti nella mia vita, ma era ciò che volevo e ci ho messo tutto quello che potevo per arrivare. Quello è stato l’inizio di tutto per me“.

    Davvero c’è qualcuno che ancora, dopo tutto quello che hai vinto, non ti considera “abbastanza convincente”?

    “Lo sento dire spesso, in realtà. Ma non mi interessa. Quando avevo 25 anni ci rimanevo male, mi chiedevo: ‘Perché la gente non mi capisce?’. Adesso ne ho 28, non posso stare ancora dietro a quelle cose. Non ci penso più, quando torno a casa e mi guardo allo specchio vedo un’atleta che si è fatta un c… così per arrivare a quello che si è guadagnata, tra medaglie e premi individuali. Nessuno mi ha regalato niente e io sono soddisfatta. Poi non si può piacere a tutti, come nella vita: anche Paola, che è un fenomeno, ha gente che la accusa di essere scarsa… figuratevi io!“.

    Un’ultima cosa: qual è stata la persona più importante per la tua carriera, quella che ti ha aiutato di più?

    “I miei genitori sono stati l’esempio di quello che sono io. In campo e fuori, il modo in cui mi comporto, è tutto merito loro in primis. Poi ci sono stati tantissimi allenatori che mi hanno aiutato ad arrivare fino a qui, tante compagne di squadra, è difficile citare una persona sola: per arrivare a fare una carriera così hai bisogno di tante persone buone e brave, ma anche di persone cattive, che ti danno contro. Servono anche quelle“. LEGGI TUTTO

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    Non arriva la deroga dal Ministero, a rischio gli Europei all’Arena di Verona?

    Di Redazione

    La data è già fissata e l’appuntamento attesissimo: gli appassionati di pallavolo attendono con trepidazione il 15 agosto, giorno in cui il volley dovrebbe finalmente tornare all’Arena di Verona per la gara inaugurale dei Campionati Europei femminili tra Italia e Romania. Ma anche questa volta, come già accaduto in passato, il grande evento è a rischio: secondo quanto riportato dal quotidiano L’Arena, infatti, non sarebbe arrivata l’attesa deroga richiesta dal Comune di Verona al Ministero della Cultura, attraverso la Soprintendenza archeologica. Un’autorizzazione indispensabile, perché nel protocollo per l’utilizzo del monumento stilato nel 2013 non è previsto lo svolgimento di manifestazioni sportive al suo interno.

    Il Comune è ancora in attesa di una risposta, ma intanto il tempo stringe: già in dicembre c’era stato un primo sopralluogo di Fipav, CEV e Infront, e si era pensato a giocare una partita “di prova” per testare l’impianto in primavera. Se però la deroga non dovesse arrivare, sarà necessario studiare un’alternativa: si parla di Firenze, che ospiterà anche ottavi e quarti di finale. Le altre due sedi italiane della manifestazione sono Monza e Torino, in cui si disputeranno le restanti gare del girone delle azzurre.

    (fonte: L’Arena) LEGGI TUTTO