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    Volleyball Nations League Femminile, l’Italia di Velasco a caccia del bis

    L’estate di fuoco della pallavolo femminile sta per iniziare. Dal 4 giugno al 27 luglio va in scena la Volleyball Nations League, ultimo test probante in vista del Mondiale in Thailandia in programma dal 22 agosto al 7 settembre. Tre mesi da vivere senza sosta e con l’Italia che si annuncia come grande protagonista in entrambe le rassegne. Le azzurre di Julio Velasco hanno sfatato il tabù olimpico vincendo un meritatissimo oro a Parigi, e adesso non hanno alcuna voglia di fermarsi. La rosa è competitiva, il tecnico ha dato una mentalità vincente ed Egonu e compagne sono sicuramente la squadra da battere.

    Volleyball Nations League femminile: formula e calendarioLa Volleyball Nations League sarà uno spettacolo lungo e itinerante che sparpaglierà le squadre in diverse località: in totale saranno ben dieci le città toccate dalla manifestazione in Asia, Nord e Sud America ed Europa. Le azzurre saranno di scena dal 4 all’8 giugno a Rio de Janeiro, dal 18 al 25 dello stesso mese a Hong Kong e dal 9 al 13 luglio ad Apeldoorn, in Olanda. La formula prevede un girone unico all’italiana con le 18 squadre a sfidarsi per entrare nelle prime otto posizioni che valgono l’accesso ai quarti di finale. Tre quindi saranno i turni eliminatori, quarti, semifinali e finali con l’ultimo atto che si svolgerà a Lodz, in Polonia, dal 23 al 27 luglio.

    L’Italia esordirà il 4 giugno contro gli Stati Uniti d’America, nel remake della finale olimpica, e poi sfiderà nei successivi due giorni Germania e Corea del Sud, sfide non troppo probanti per le azzurre. La prima settimana si concluderà invece l’8 giugno con il temibile Brasile, bronzo a Parigi. Bulgaria, Thailandia e Giappone saranno poco più che sparring partner dal 18 al 21 giugno mentre più difficile sarà il match con la Cina del 22. La fase a girone unico per l’Italia si concluderà a luglio con i match tutti compressi tra il 9 e il 13 contro Belgio, Serbia, Olanda e soprattutto Turchia. Passare il girone dovrebbe essere una formalità per le azzurre ma dai quarti in poi le avversarie saliranno di livello e a quel punto non si potrà più sbagliare niente.

    Italia favorita per la Volleyball Nations League 2025La squadra di Velasco è la più attesa della competizione, è campione in carica, ha vinto le ultime Olimpiadi e si presenta ricca di campionesse al via. Il tecnico non ha voluto rinunciare a tutte le sue big, ci saranno Egonu, Sylla, Orro e De Gennaro, insieme alla confermata Antropova e alla rientrante Degradi. L’Italia vuole vincere ed è sicuramente in cima al gruppo delle favorite, anche secondo i principali bookmaker come Bet365. Un’occasione da sfruttare, soprattutto con le promozioni offerte dall’operatore, non prima di aver letto tutte le condizioni del bonus Bet365 spiegate molto bene su Sportytrader. L’Italia arriva a questo torneo come favorita, quindi le ragazze di Velasco dovranno essere brave a reggere la pressione.

    Il lotto delle pretendenti alla corona però è ampio. Gli USA mirano a battere le azzurre per prendersi la rivincita della finale di Parigi, inoltre sono la squadra che per tre volte ha vinto questa competizione, nessuno ha fatto meglio. Ci sono poi il Brasile, che dopo il bronzo di Parigi mira a tornare agli antichi fasti, e la Turchia, ai piedi del podio in terra francese ma capace di vincere nel 2023 la Volleyball Nations League. Tra le outsider più pericolose ci sono sicuramente Cina e Polonia, due squadre che non mollano un centimetro con difese di alto livello.  LEGGI TUTTO

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    Tre giorni di Modena: crescere rispondendo alle ‘sollecitazioni’ di Velasco. Tutte le sue parole

    Senza quasi tutte le big, per le quali il primo vero collegiale avrà luogo questa settimana, il torneo AIA Aequilibrium Cup Women Elite di Modena che si è giocato nel weekend appena concluso è stato una sorta di esame di maturità, scolasticamente parlando, per tante giocatrici giovani e con più o meno esperienza. I risultati hanno detto, avrebbero detto, comunque poco, mentre molto più indicativi sono stati il modo di stare in campo di questo gruppo di azzurre ‘azzurrabili’, la personalità mostrata (e non mostrata) nelle fasi cruciali dei set e il loro modo di reagire, gara dopo gara (ne hanno giocate tre in tre giorni) alle ‘sollecitazioni’ di Julio Velasco. Sollecitazioni che tutti abbiamo ascoltato nel corso dei time-out e che poi lo stesso ct ha argomentato schiettamente anche nelle interviste post gara.

    VELASCO DOPO ITALIA-OLANDA 3-2Andando con ordine, dopo il primo match vinto al tie-break sull’Olanda Velasco ha posto l’accento sulle palle che scottano, quelle che hanno deciso – anche in negativo – l’esito di alcuni set.

    “Quello che non mi piace è perdere un set facendo un pallonetto sul 24-25 per paura di sbagliare. Se dobbiamo perdere, dobbiamo perdere andando a tutto braccio. I punti decisivi si giocano a tutto braccio. Il pallonetto si fa prima del 20”. 

    “Sono cose che devono imparare, sono giovani e giocano in squadre che non giocano partite decisive in campionato, però, come gli ho detto, alcune cose le mettiamo noi ma molte le mettono i giocatori. Individualmente. Quello non te lo insegna nessuno, o ce l’hai o non ce l’hai, e questo è il momento di dimostrarlo. Me la gioco o non me la gioco? Se ho paura, sono un giocatore da allenamento. Poi ci sono quelli da partita. Qua vediamo quali sono quelle da partita”.

    VELASCO DOPO ITALIA-TURCHIA 3-2Nel secondo match, vinto con stesso punteggio contro la Turchia di Santarelli, anche lei in versione sperimentale con tante giovani in prova, Velasco ha sottolineato come alcune giocatrici abbiano reagito positivamente alle sue indicazioni, ma ha anche messo in evidenza alcuni aspetti tecnici che non gli sono piaciuti molto (alzate staccate, battute facili).

    “La parte emotiva gioca ancora un ruolo molto molto grande, ma per fortuna si sono sbloccate, soprattutto alcune giocatrici come Stella Nervini che nella partita precedente era andata con il braccino mentre oggi andava con il braccione. Stessa cosa Adhu Malual. Degradi in copertura ha fatto ancora cadere due pallonetti, ma dobbiamo ricordarci che lei si è fatta male in difesa, non cadendo da un muro, per cui è ancora condizionata su quelle palle basse che deve piegarsi per prenderle. Però la paura bisogna togliersela anche con esigenza, non si può essere accondiscendenti. Anche Moro ha fatto una bellissima partita, le occasioni vanno sfruttate e lei lo ha fatto”.

    “La Turchia era molto meglio di noi nelle alzate, che erano tutte vicine alla rete, mentre noi dopo la difesa lasciavamo la palla staccata e gli attaccanti potevano fare poco. Anche la nostra battuta era molto facile, ma è sempre la paura di sbagliare“.

    “Anche la Turchia non era al completo come noi, però battere una super potenza come loro fa sempre morale e questa vittoria per questo gruppo è stata molto importante. Anche perché non è facile per queste giocatrici vedere dall’altra parte Daniele Santarelli, che per me è il miglior allenatore italiano, contro cui hanno sempre perso”.

    “Noi non facciamo niente, lo ripeto sempre, l’unica cosa che facciamo è convincere i giocatori a fare, però penso che per il morale di questo gruppo questa vittoria è molto importante. Questa è una maglia che pesa e dopo l’Olimpiade pesa ancora di più“.

    VELASCO DOPO ITALIA-GERMANIA 1-3Al termine dell’ultimo match la musica non cambia. Le difficoltà tecniche emerse contro la Germania sono le stesse, soprattutto in relazione alle alzate staccate da rete, e anche l’atteggiamento non ha soddisfatto in pieno il ct che ha continuato a puntare il dito sulla paura di sbagliare di alcune giocatrici.“Abbiamo giocato sempre con determinazione e coraggio anche se con la Germania a volte non siamo riusciti ad essere incisivi come forse potevamo. Purtroppo abbiamo giocato troppi palloni staccati da rete, un qualcosa che nel volley femminile non puoi permetterti”. 

    “Soprattutto quei palloni difficili, sia con la Turchia che con la Germania, li abbiamo sofferti mentre le nostre avversarie facevano meglio. Inoltre credo che dobbiamo essere più pronti ad assumerci la responsabilità di fare punto. Solo attraverso questo tipo di maturazione potremo crescere realmente per non ritrovarci anche in futuro con quello che si definisce braccino corto. Detto questo, non mi sentirete mai felice di perdere, anzi non lo accetto proprio, ma comunque va ricordato che abbiamo tenuto testa a una Germania al gran completo”. 

    Insomma, tirando le somme, in questa tre giorni di Modena è apparso evidente a tutti che la nazionale femminile stia ‘crescendo’ e ‘attenzionando’ giocatrici giovani che sì, hanno il potenziale e il talento per farne parte in pianta stabile, ma forse non sin da ora. Bisognerà aspettare ancora un po’. Soprattutto, per diventare delle big, molte di queste ragazze dovranno fare uno switch importante in termini di personalità. Una cosa, che come ha sottolineato più volte Velasco, non si regala e non si allena: o ce l’hai o non ce l’hai. Se ce l’hanno, chi ce l’ha, dovrà tirarla fuori in fretta perché dopo il Mondiale altre campionesse olimpiche diranno addio alla maglia azzurra e per sostituirle bisognerà dimostrare di possedere il pacchetto completo: talento, determinazione, fame, killer-instinct, mentalità vincente e pure i giusti anticorpi alla perdita di un punto, un set, una partita.

    Di Redazione LEGGI TUTTO

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    Nuovo collegiale azzurro a Milano: tornano Danesi, Fahr, Sylla, Orro, Egonu, Antropova, De Gennaro

    Tornano al lavoro le azzurre in vista dell’esordio in Volleyball Nations League in programma dal 4 al 9 giugno a Rio De Janeiro. Un nuovo collegiale inizierà, lunedì 26 maggio, al Centro Federale Pavesi di Milano dove si ritroveranno Anna Danesi, Sarah Fahr, Myriam Sylla, Alessia Orro, Paola Egonu, Ekaterina Antropova e Monica De Gennaro. Il CT Julio Velasco ha invece concesso un paio di giorni di break alle atlete reduci dall’AIA Aequilibrium Cup Women Elite. Mercoledì 28 maggio, infatti, si aggregheranno al Centro Pavesi Jennifer Boldini, Carlotta Cambi, Alice Degradi, Eleonora Fersino, Giorgia Frosini, Gaia Giovannini, Adhuoljok John Majak Malual, Ilenia Moro, Matilde Munarini, Alice Nardo, Stella Nervini, Linda Nwakalor, Loveth Omoruyi, e Benedetta Sartori. 

    Infine, il 26 maggio si radunerà anche la nazionale seniores B, guidata dal tecnico Carlo Parisi. Queste le giocatrici convocate per una nuova settimana di lavoro presso il Centro Pavesi di Milano: Anna Adelusi,Martina Armini, Martina Bracchi, Valentina Bartolucci, Veronica Costantini, Katja Eckl, Chidera Blessing Eze, Beatrice Gardini, Emma Graziani, Rachele Morello, Rebecca Piva, Alice Tanase.

    (fonte: Federazione Italiana Pallavolo) LEGGI TUTTO

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    L’Italia cede 1-3 alla Germania e chiude l’AIA Aequilibrium Cup al secondo posto

    L’Italia del CT Julio Velasco non riesce a mettere in bacheca la prima AIA Aequilibrium Cup Women Elite. Dopo le vittorie (al tiebreak) su Olanda e Turchia, le azzurre sono state battute dalla Germania 1-3 (19-25; 18-25; 25-19; 22-25) chiudendo con 2 vittorie e 1 sconfitta la finestra di amichevoli pre VNL 2025. MVP dell’ultima sfida del torneo è stata la tedesca Camilla Weitzel.

    Ad aggiudicarsi la prima edizione del torneo internazionale AIA Aequilibrium Cup Women Elite è dunque la Turchia (vittoriosa nell’ultima sfida sull’Olanda e quindi 2 vittorie e 1 sconfitta), seguita in classifica dall’Italia (2 vittorie e 1 sconfitta), Germania (1 vittoria e 2 sconfitte), e Olanda (1 vittoria e 2 sconfitte).

    Sestetti – Per la sfida con la Germania Velasco inizia con Cambiin regia, Malual opposta, Degradi e Nervini schiaccitrici-ricettrici, Nwakalor e Munarini al centro e Fersino libero. Dall’altra parte Bregoli si affida a Straube in palleggio, Kindermann opposta, Alsmeier e Grozer in banda, Cekulaev e Weitzel al centro, e Pogany libero.

    1° set – Le azzurre partono con il piglio giusto (muro di Malual e attacco di Degradi) salvo poi prestare il fianco a Cekulaev, Kindermann e Grozer. L’Italia fatica in attacco mentre la Germania cresce a muro e in attacco costringendo Velasco al timeout sull’errore di Malual che regaa il +3 alla Germania (8-11). Le tedesche giocano in scioltezza soprattutto la fase muro difesa mentre sul fronte azzurro gli ingressi di Giovannini, Frosini e Boldini non cambiano l’inerzia di un set chiuso dalla Germania 19-25.

    2° set – Dopo il break l’Italia torna in campo con nuovo entusiasmo grazie anche ad una ritrovata verve offensiva. Giovannini, Malual, Munarini, un attacco out di Alsmeier ed un ace di Nwakalor lanciano le azzurre sul 5-0. Sull’8-3 però Cambi e compagne si fermano di colpo: Cekulaev alza il muro e Giovannini, Nervini e Degradi (rientrata) non riescono più a passare. La Germania piazza un break di 7-0 ribaltando completamente l’inerzia del set (8-10). Le azzurre si destano con Frosini ed un servizio vincente di Munarini, ma Alsmeier e Cekulaev hanno altri piani riscavando un nuovo gap di 3 punti che fiacca notevolmente la voglia di rimonta azzurra. Ci provano Nervini e Malual ma Alsmeier non concede scampo portando la Germania sullo 0-2 (18-25).

    3° set – Con il vento in poppa la Germania inzia anche il terzo set: Weitzel e Cekulaev al centro ed un’infallibile Alsmeier in banda, spingono la squadra del ct Giulio Bregoli sul 5-10. Velasco concede spazio a Sartori e Gray (esordio assoluto all’AIA Aequilibrium Cup Women Elite) ma le azzurre non riescono a prendere ritmo in ricezione ed attacco. Gioco facile dunque per Alsmeir e compagne che però sul 12-18 concedono il fianco al rientro azzurro: Degradi, Nervini ed un paio di difese di Fersino rimettono l’Italia in scia (17-18). L’ace di Degradi manda in visibilio il PalaPanini che assiste al sorpasso (19-18) quando Frosini dice di no con un muro a Alsmeier. La partita gira improvvisamente: un attacco di Kindermann si spegne out e a seguire un tentativo di muro tedesco invade il campo aereo di Cambi (21-18). A completare il ritorno di fiamma italiano è un poderoso muro di Gray (22-18) che consente all’Italia di allungare la sfida al quarto set complice un mega break di 13-1 per il 25-19 che tiene in partita le azzurre.

    4° set – Nel quarto game la partita diventa intensa e a tratti spettacolare: Degradi e Alsmeier danno vita ad un duello offensivo che esalta il PalaPanini mentre al centro cresce l’impatto a muro e in attacco del duo Sartori-Gray. Sul 15 pari un errore di Weitzel al servizio ed il seguente ace di Sartori rimette l’Italia avanti di 2 (17-15). Poco dopo ci pensa Gray con il 4 muro del suo tabellino ad infiammare i 2000 del PalaPanini costringendo coach Bregoli al timeout sul 19-16. Le tedesche non mollano e con Grozer e Kindermann fissano il punteggio sul 20-20. Le azzurre tornano sul +2 (mani fuori di Nervini) salvo però rifarsi rimontare da Kindermann (22-22). Un doppio errore in ricezione di Nervini però spalanca le porte del match alla Germania cinica nel chiudere poi il match con una correzione sottorete di Cekualev per il 22-25 finale.

    Italia 1Germania 3(19-25, 18-25, 25-19, 22-25)Italia: Degradi 9, Nwakalor 2, Malual 6, Nervini 7, Munarini 5, Cambi 5, Fersino (L); Gray 6, Boldini,  Sartori, Frosini, Giovannini. N.e: Omoruyi, Moro, Nardo. All. Velasco.Germania: Alsmeier 17, Weitzel 9, Kindermann 10, Grozer 10, Cekulaev 19, Strubbe S., Pogany (L); Glaab 2, Weske 1, Stautz 5, Strubbe M. Cesar (L). N.e.: Tabacuks, Scholzel, Nstler. All. Giulio Cesare Bregoli Arbitri: Clemente e Lambertini.Note – Durata: 24’ 26′ 26′ 26′. Note: spettatori presenti 2007, 28895 € d’incasso. Italia: a 6, bs 5 , mv 8, et 28. Germania: a 7, bs 16, mv 12, et 34.

    (fonte: Federazione Italiana Pallavolo) LEGGI TUTTO

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    AIA Aequilibrium Cup: un’Italia tra alti e bassi supera la Turchia al tie-break

    Ancora un timeout, ancora una maratona di emozioni. Dopo il 3-2 sull’Olanda nell’esordio nell’AIA Aequilibrium Cup Women Elite, l’Italia regola al tiebreak anche la Turchia (14-25, 25-22, 17-25, 29-27, 15-9) al termine di un match fatto di fughe, rimonte e reazioni che hanno esaltato i 3500 di un PalaPanini gremito e in festa.

    Grazie al successo sulla Turchia le azzurre volano al comando della classifica parziale dell’AIA Aequilibrium Cup Women Elite che domani si concluderà con le sfide Turchia-Olanda (ore 14) e Italia-Germania (ore 17). 

    1° set – L’Italia parte con Cambi in regia, Malual opposto, Giovannini e Omoruyi in banda, Munarini e Nwakalor centrali, Moro libero. Santarelli invece si schiera con Ozdemir e Carutasu in diagonale, Baladin e Erkek schiacciatrici, Uyanik e Kalac al centro, e Yatkin libero. La Turchia parte forte mentre le azzurre non riescono a carburare peccando in ogni fondamentale. Erkek, Baladin e Carutasu martellano senza sosta mentre dall’altra parte della rete i guizzi di Nwakalor e Giovannini non bastano per frenare l’impeto turco (3-15). Neanche gli ingressi di Boldini, Frosini e Nardo invertono l’inerzia di un set chiuso senza grossi problemi dalla Turchia con un perentorio 14-25.

    2° set – Il match cambia decisamente dopo la pausa. Ozdemir piazza l’ace dello 0-2 ma Malual, prima in attacco e poi a muro rimette in pari il set. L’equilibrio prosegue con le due squadre a braccetto sino al 7-9 (attacco vincente di Erkek). Il mini break turco pungola la reazione di Omoruyi imbeccata da Cambi a sua volta messa nelle condizioni di distribuire bene il gioco dalle ottime letture difensive e in copertura di Giovannini. Le azzurre pareggiano (9-9) con un poderoso muro di Nwakalor per poi trovare il primo vantaggio del match (11-10). Cambi e compagne toccano il +2 prima però di commettere qualche errore di troppo in ricezione ed attacco che consentono alla Turchia di rientrare ed addirittura riallungare (15-17). Velasco ferma il gioco con un timeout dal quale le sue ragazze escono con le idee chiare: Cambi prima di classe sottorete e poi a muro regala un nuovo +2 alle azzurre (20-18) che Omoruyi trasforma di prepotenza nell’attacco del 21-18 che costringe, stavolta Santarelli a fermare il match. Il turno al servizio di Erkek riporta la Turchia a contatto (23-22) mentre le azzurre con Degradi al posto di Omoruyi, trovano in Malual e Munarini i terminali offensivi giusti per chiudere il set 25-22.

    3° set – L’entusiasmo di fine secondo set si affievolisce in avvio di terzo quando la Turchia con Kalac e Uyanik al centro e Carutasu al servizio piazza subito un break di 2-6. Le azzurre incappano in un lungo passaggio a vuoto in ricezione che neanche gli ingressi di Degradi e Nervini (per Omoruyi e Giovannini) risolvono. La Turchia vola via con i muri di Uyanik e Ozdemir e le buone giocate offensive di Erkek. Vantaggio importante (5-14) che diventa incolmabile nonostante qualche buona giocata offensiva di Degradi e Frosini e un bel muro di Nwakalor (7-14). La squadra del CT Santarelli, infatti, non molla la presa e con Carutasu e Baladin archivia il terzo parziale 17-25.

    4° set – L’Italia ha il merito di non uscire dal match riuscendo, nel quarto set, a riprendere le redini della contesa. Nervini piazza un paio di attacchi potenti mentre a muro Nwakalor e Cambi non concedono sconti alle bande turche fissando il punteggio sul 9-6. L’entusiasmo dei 3500 del PalaPanini diventa un fattore quando Degradi e Nervini continuano a colpire costringendo nuovamente al timeout Santarelli sul 13-8. Il vantaggio si assottiglia quando Degradi si vede murato un attacco a tutto braccio (17-14).  L’immediato timeout di Velasco restituisce vigore alle azzurre che, con la Turchia nuovamente ed improvvisamente avanti (22-23), trovano in Malual, Nervini e Degradi  le artefici dello scatto giusto per allungare il set ai vantaggi. Scatto di nervi che diventa fuga per il tiebreak grazie ad una Malual strepitosa ed al sigillo di Nervini per il 29-27 che rimanda il discorso al quinto ed ultimo parziale.

    5° set – Sotto 0-2 l’Italia dimostra ancora una volta carattere tornando in scia (Munarini attenta sottorete) e poi avanti (ace di Nwakalor. Il vantaggio restituisce serenità alle ragazze di Velasco che con Degradi, Malual e Munarini volano sul +3 (10-7). Baladin e Carutasu sono le ultime ad arrendersi ad una strepitosa Adu Malual, autentica mattatrice di un finale di match chiuso dalle azzurre tra il tripudio generale 15-9.

     Italia 3Turchia 2(14-25, 25-22, 17-25, 29-27, 15-9)

    Italia: Malual 21, Giovannini 3, Munarini 9, Cambi 3, Omoruyi 5, Nwakalor 13, Moro (L), Boldini, Frosini 4, Nardo, Degradi 10, Nervini 9. N.e.: Gray, Fersino (L), Sartori. All. Velasco.Turchia: Ozdemir 6, Erkek 13, Kalac 11, Carutasu 18, Baladin 17, Uyanik 14, Yatkin (L), Diken 2, Sahin, Ozden, Curuk 2. N.e.: Akoz, Sahin, Akyol. All. Santarelli.Arbitri: Cerra e Pasquali.Note – Durata: 22’, 27’, 24’, 33’, 16′. Spettatori presenti 3.500, 63.837 euro d’incasso. Italia: a 5, bs 12, mv 13, et 35. Turchia: a 10, bs 10, mv 17, et 26.

    (fonte: FIPAV) LEGGI TUTTO

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    Barbolini dopo Italia-Olanda: “Bel test, bel risultato, ma c’è tanto da lavorare”

    Vittoria all’esordio per l’Italia nell’AIA Aequilibrium Cup Women Elite. Le azzurre del CT Julio Velasco hanno battuto 3-2 l’Olanda (25-14; 30-32; 25-15; 24-26; 15-10) al PalaPanini al termine di una sfida combattuta e intensa. 

    Massimo Barbolini – “È stato un bel test e soprattutto un bel risultato. Quando si vince bisogna sempre guardare il lato positivo. Sicuramente si è visto che c’è tanto da lavorare. Le ragazze sono state brave a rimanere sempre in partita in un match dove abbiamo perso due set ai vantaggi. Brave anche loro. è stata una buona prova complessiva. C’è ancora tanto da fare. Domani rivedremo la partita, i numeri…sicuramente ci sono tante piccole cose da migliorare però dobbiamo guardare anche le cose positive. Le formazioni di questo torneo non sono al completo però è una buonissima occasione per fare qualcosina in più”.

    Linda Nwakalor – “Abbiamo sicuramente tanto da migliorare, soprattutto nel mantenere il nostro livello. Oggi siamo partite molto bene ma abbiamo avuto successivamente un po’ di alti e bassi. Dobbiamo mantenere semplicemente un livello di gioco altro e giocare contro noi poi diventa complicato per tutte le squadre. Personalmente mi sento bene, sto facendo attenzione insieme allo staff e con le mie compagne. Sono contenta di esser tornata a vestire questa maglia. Darò sempre il meglio di me”.

    Eleonora Fersino – “È sempre bellissimo indossare questa maglietta e come dico sempre è un onore, un sogno e anche una grande responsabilità. Abbiamo iniziato con il botto, la partita di oggi è durata davvero tanto, ricca di difese, attacchi e azioni lunghissime ma abbiamo iniziato molto bene. Abbiamo la capacità di non mollare mai perché abbiamo portato la partita al quinto set, però nonostante la stanchezza fisica e anche un po’ mentale siamo riuscite comunque a vincere il match. Siamo state brave nel sistema di muro-difesa, abbiamo avuto alcuni black out ma siamo state brave a reagire. Anche se ci è mancata un po’ di lucidità stiamo lavorando per migliorare e crescere ulteriormente”.

    (fonte: FIPAV) LEGGI TUTTO

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    Test altalenante ma allenante quello vinto 3-2 dall’Italia sull’Olanda a Modena

    Vittoria all’esordio per l’Italia nell’AIA Aequilibrium Cup Women Elite. Le azzurre del CT Julio Velasco hanno battuto 3-2 l’Olanda (25-14;30-32; 25-15; 24-26; 15-10) al PalaPanini al termine di una sfida combattuta e intensa. Un test molto probante che premia il duro lavoro svolto negli ultimi giorni a Modena dal gruppo azzurro in cui c’è da segnalare il rientro dal fischio iniziale di Eleonora Fersino, un’ottima notizia per il CT Velasco in vista dell’esordio in VNL in programma a Rio de Janeiro ad inizio giugno. Nella sfida di apertura dell’AIA Aequilibrium Cup Women Elite, invece, la Turchia di Daniele Santarelli ha battuto 3-1 la Germania di Giulio Bregoli conquistando la prima vittoria nel torneo.

    Sabato alle 16:30 torneranno in campo Germania e Olanda mentre alle ore 20:00, in un PalaPanini che si preannuncia festante e gremito, andrà in scena la sfida tra Italia e Turchia. 

    STARTING PLAYERS – Le azzurre iniziano con Cambi-Frosini in diagonale, Omoruyi e Giovannini schiacciatrici, Munarini e Nwakalor al centro e Fersino come libero. Le orange invece partono con Van Aalen in regia, Van De Bosse opposta, Kuipers e Kok schiacciatrici, Ten Brinke e Stuut al centro, Reesink libero. 1° SET – L’avvio è tutto delle azzurre: Frosini ne mette giù 3 e porta le padrone di casa sul 5-2. Le olandesi provano ad aggrapparsi a Kok e Stuut (6-4) ma vengono nuovamente allontanate da un attacco al centro di Munarini, un attacco a tutto braccio di Omoruyi ed un muro perentorio di Nwakalor per l’11-5 Italia che costringe coach Kosowloski a rifugiarsi nel timeout. Il break diventa fuga definitiva quando alle belle giocate di una scatenata Giovannini (spazio anche a Boldini e Malual nel finale di set), si sommano le sbavature offensive di Van Aalen e compagne costrette ad alzare bandiera bianca con il netto parziale di 25-14. 2° SET – Dopo uno scintillante primo set, l’Italia inizia con il piede sbagliato il secondo parziale. Stuut e Van de Bosse iniziano a carburare mentre dall’altra parte della rete arriva qualche errore di troppo che neanche alcune belle giocate offensive di Giovannini e Frosini pareggiano. Sul 7-12 Velasco chiama timeout dal quale Omoruyi e Frosini escono con ritrovata incisività per riportare l’Italia in scia (10-13). Le azzurre producono il massimo sforzo per ricucire il gap: un muro di Nwakalor ed un mani out di classe di Frosini scaldano il PalaPanini mentre Kuipers e Kok continuano a martellare (12-15). Entrano Boldini e Malual e proprio la nuova diagonale confeziona l’attacco del -2 (14-16) su cui Koslowoski ferma il match. La rimonta azzurra però prosegue e nonostante il duo Kuipers – Kok, si concretizza sull’errore di Van Bosse che rimette la sfida in equilibrio (23-23). Una volta ai vantaggi l’Olanda, nonostante qualche errore di troppo al servizio, si dimostra più cinica e precisa delle azzurre che capitolano 30-32 al termine di un set sigillato da un muro perentorio di Stuut su Omoruyi.  

    3° SET – Le azzurre tornano a brillare in avvio di terzo parziale: Munarini e Nwakalor brillano al centro mentre Giovannini martella al servizio e in attacco (11-4). Koslowoski prova a mescolare le carte in tavola mandando in campo Vos ma le azzurre non tolgono il piede dall’acceleratore e con Giovannini ed una super Munarini al centro, volano sul 19-12. L’attacco di Degradi ed un bel mani-out di Frosini danno il la allo strappo decisivo di un’Italia che chiude il terzo set nuovamente in controllo 25-15. 4° SET – L’ago dell’equilibrio pende nuovamente dalla parte delle orange in avvio di quarto set: Van Aalen e compagne tornano a pungere in attacco ed al servizio mentre l’Italia si aggrappa a Giovannini per tenere il passo (6-8). Le ospiti si portano sul 7-12 con la pipe di Kuipers ma le azzurre non si scompongono riuscendo e ricucire lo strappo (10-12) prima di subire un nuovo allungo targato Kok (10-15).  Velasco si gioca la carta Nervini (per Giovannini) e il cambio gli da ragione quando Nwakalor e la stessa Nervini alzano il volume a muro rimettendo l’Italia in scia (18-19). Malual appena in campo mette giù un attacco a tutto braccio seguita dall’altra parte della rete da Van De Bosse (19-21). Dopo un errore in attacco di Malual, le azzurre piazzano un nuovo break e, con Malual a muro e Munarini al servizio, impattano a quota 22. L’intensità sale mentre l’equilibrio si protrae ai vantaggi “rotti” da un muro su Nervini che rimanda il discorso al tiebreak (24-26). 5° SET – Il finale di quarto set non scalfisce le sicurezze di Cambi e compagne che al ritorno in campo iniziano con il piglio giusto: una magia di Cambi sommata ad un muro ed un attacco al centro di Nwakalor proiettano l’Italia sul 4-1. Kok prova ad apporsi allo scatto azzurro ma la scatenata Malual sale di colpi anche a muro portando l’Italia sul 6-2. Ed è proprio a Malual che si aggrappa l’attacco azzurro quando bisogna far fronte al ritorno di fiamma delle ospiti (6-5) respinte da un attacco dell’opposta azzurra a cui fa seguito una giocata attenta sottorete di Munarini (8-5). Il cambio campo non frena l’inerzia di un match chiuso in crescendo da una sempre più positiva Munarini e dal muro a due Nwakalor-Frosini su Vos (11-8). Sull’11-10 Nwakalor stampa un muro poderoso su Vos che fa tremare il PalaPanini e propiziare il seguente e decisivo errore di Van De Bosse. Tocca ancora a Nwakalor dire di no a muro alla rimonta delle olandesi costrette poi alla resa definitiva sull’errore di Vos per il definitivo 15-10.

    ITALIA-OLANDA(25-14;30-32; 25-15; 24-26; 15-10)ITALIA: Cambi 4, Omoruyi 12, Nwakalor 15, Frosini 17, Giovannini 12, Munarini 13, Fersino (L), Boldini, Nardo, Malual, Degradi 1, Nervini 3, N.e.: Gray, Sartori, Moro (L). All. Velasco.OLANDA: Kuipers 8, Ten Brinke 12, van de Vosse 16, Kok 17, Stuut 9, van Aalen 2; Reesink (L); Vos 12, Jasper, Gerritsen, Jelsma. N.e.: Lyklema, Baijens, Jassen. All. Koslowski.Arbitri: Selmi, Cervellati.Durata: 23’, 39’, 22’, 31′, 16’,Note: spettatori presenti 1.500, 15.194 Euro d’incassoItalia: a 6, bs 7, mv 18, et 24.Olanda: a 3, bs 12, mv 9, et 38.

    (fonte: FIPAV) LEGGI TUTTO

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    Velasco ‘schietto’ dopo Italia-Olanda: “Ci sono giocatrici da allenamento e giocatrici da partita…”

    È un Velasco che, come suo solito, non si nasconde dietro un dito quello che si presenta ai microfoni Rai di Fantasia e Pisani per commentare il successo al tie-break dell’Italia (25-14, 30-32, 25-15, 24-26, 15-10), ancora senza le big, contro l’Olanda nel primo dei tre match dell’AIA Aequilibrium Cup Women Elite in programma a Modena.

    Il ct della nazionale femminile parte subito parlando delle cose che gli sono piaciute meno: “Cinque set molto allenanti perché certe cose si preparano in allenamento ma quello che conta sono le partite, soprattutto i punti decisivi. Quando vedi che continuano ad attaccarti in diagonale e tu difendi in parallela è lì che devi dimostrare di adattarti alle situazioni anche senza aver studiato l’avversario. E poi quello che non mi piace è perdere un set facendo un pallonetto sul 24-25 per paura di sbagliare. Se dobbiamo perdere, dobbiamo perdere andando a tutto braccio. I punti decisivi si giocano a tutto braccio. Il pallonetto si fa prima del 20”.

    “Sono cose che devono imparare, sono giovani e giocano in squadre che non giocano partite decisive in campionato, però, come gli ho detto, alcune cose le mettiamo noi ma molte le mettono i giocatori. Individualmente. Quello non te lo insegna nessuno, o ce l’hai o non ce l’hai, e questo è il momento di dimostrarlo. Me la gioco o non me la gioco? Se ho paura, sono un giocatore da allenamento. Poi ci sono quelli da partita. Qua vediamo quali sono quelle da partita”.

    Messi i puntini sulle i, Velasco racconta poi quelle che a suo giudizio sono state le cose positive emerse nel corso del match: “Una cosa che abbiamo consolidato è quella di non pensare alla palla precedente, e quello lo abbiamo fatto. Pian piano il muro lo abbiamo ordinato. Mi sono piaciuti molto i primi tempi, anche il contrattacco. I due opposti si sono alternati bene, ma insistendo troppo su alcune palle, come certe parallele di Frosini sulle quali l’Olanda si è subito adattata”.

    “I posti 4, invece, non sono andati bene in attacco, però siamo andati abbastanza bene in ricezione, anche con giocatrici che non sono specialiste in questo come Nervini e Degradi. Certe volte quando ti concentri troppo su una cosa poi non ti riesce l’altra, e in attacco non hanno fatto bene. Alice però è un anno che non gioca, eppure ha dato tanto – sottolinea Velasco – C’è anche la paura di farsi male al ginocchio, una paura che si porterà ancora per alcuni mesi, quindi va bene. Va bene così”. LEGGI TUTTO