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    Basket, finale Scudetto: Napier show, l’Olimpia batte la Virtus in gara-1

    MILANO – Dopo un primo tempo favorevole alla Virtus Bologna, ma con una grande reazione dopo l’intervallo, l’Olimpia Milano si aggiudica gara-1 con il punteggio di 92-82 nella finalissima dei play-off Scudetto. I ragazzi di Messina, campioni d’Italia in carica, sfruttano il fattore campo: il secondo match, sempre al Forum, è in programma per domenica 11 giugno alle ore 18. LEGGI TUTTO

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    Eurolega, l'Olimpia torna a vincere con Napier. Trionfa anche la Virtus Bologna

    MILANO – L’Olimpia Milano interrompe finalmente la striscia negativa in Eurolega e lo fa nel giorno del debutto di Napier. Dopo cinque sconfitte arriva il successo contro Baskonia (89-83), con Voigtmann protagonista (16, 8 rimbalzi e 4/6 da tre), che segna 4 triple consecutive. Ottime le prestazioni di Luwawu-Cabarrot (17), Hines (12), Baron (11 e 5 assist) e lo stesso Napier (10 in 18′, con 3 assist e 11 di valutazione). Vince anche la Virtus Bologna, che batte 84-72 la Stella Rossa Belgrado. V Nere trascinate dai 15 punti di Shengelia e dai 13 di Weems.  LEGGI TUTTO

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    Basket, il futuro avanza: lo dimostra Napier e lo spiega Baiesi

    C’è mercato e mercato. E ci sono stranieri di valore e altri assai meno, tanto essere subito dimenticabili. Milano ha presentato al suo pubblico Shabaz Napier, ex Nba, giocatore e uomo vincente nonostante un fisico all’apparenza non da predestinato dei canestri. È l’undicesimo straniero stagionale dell’Olimpia che ha finito i tesseramenti. Ma non è questo il punto. È piuttosto il numero di giocatori che servono per completare una stagione doppia. Non puoi fermare il mercato, è vero, ma si può rendere più sostenibile. E se l’Armani e pure la Virtus vivono nella realtà di Eurolega, per quanto sovradimensionata certo diversa dall’Italia, il nostro movimento deve trarre insegnamenti. A che servono i vari Invernizzi (ci scusi, prendiamo il suo nome a caso), se i risultati di Treviso e lo spettacolo, la qualità del gioco non cambiano? La risposta è nota a tutti. Di più c’è che magari i vari, troppi stranieri non di assoluto livello possono attirare il pubblico una volta per curiosità. E stop. Un giocatore italiano, ancor più se giovane, può invece creare più empatia nel pubblico, interesse. E nel frattempo può crescere e aiutare il movimento.Sullo stesso argomentoL’Eurolega del futuro e le italianeBasket

    Ha ragione Baiesi

    Tutto questo, detto e ripetuto, per sostenere che ha stra-ragione Daniele Baiesi, inizialmente corrispondente da Bologna per Tuttosport e ora uno dei direttore sportivi più preparati e bravi in Europa. Rilasciando un’intervista per il ritorno a casa, al Corriere di Bologna – con il Bayern Monaco allenato dal geniale super coach Trinchieri – Baiesi ha detto: «Arriverà un momento in cui le squadre di un certo livello dovranno aggregarsi ai campionati nazionali nei playoff, come succede già in Serbia. Capisco che agli altri club facciano comodo gli incassi con le big, ma non si può fare oscurantismo che è l’opposizione del progresso. Abbiamo la testa nel 2023 e i piedi nel 1980». Condividiamo tutto. Il futuro avanza e se non ti adegui perdi terreno. Invece i top club potrebbero aiutare gli altri in modo diverso, contribuire per esempio per la formazione dei talenti. E i club potrebbero essere obbligati a investire sui settori giovanili. Troppo semplice? LEGGI TUTTO