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    Moto2, Brno: Roberts in pole, Bastianini terzo

    BRNO –  Pole position per Joe Roberts, che centra la prima piazza in griglia in vista del Gp della Repubblica Ceca di Moto2, sul circuito di Brno. Il pilota americano, in sella alla Kalex, ha fatto segnare il miglior in 2’01″692. Alle sue spalle, in qualifica, Sam Lowes che deve, dunque, accontentarsi della seconda casella in griglia di partenza ed Enea Bastianini che completa la prima fila ed è il primo degli italiani.

    Bezzechi quinto, Di Giannantonio nono
    Tra gli italiani bene anche Marco Bezzecchi col quinto tempo, Fabio Di Giannantonio col nono e l’altro pilota dello Sky Racing Team VR46 Luca Marini che chiude la Top-10. LEGGI TUTTO

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    Moto2, Brno: Roberts centra la pole, Bastianini terzo

    BRNO – Joe Roberts ha centrato la pole position in vista del Gp della Repubblica Ceca di Moto2, sul circuito di Brno. Il pilota americano, in sella alla Kalex, ha fatto segnare il miglior in 2’01″692. Alle sue spalle, in qualifica, Sam Lowes che deve, dunque, accontentarsi della seconda casella in griglia di partenza ed Enea Bastianini che completa la prima fila ed è il primo degli italiani.

    Bezzechi quinto, Di Giannantonio nono
    Tra gli italiani bene anche Marco Bezzecchi col quinto tempo, Fabio Di Giannantonio col nono e l’altro pilota dello Sky Racing Team VR46 Luca Marini che chiude la Top-10. LEGGI TUTTO

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    Moto3, Brno: pole per Fernandez, Foggia quinto

    BRNO -Lo spagnolo Raul Fernandez partirà, per la prima volta in carriera, dalla pole, domani, in occasione del Gp della Repubblica Ceca, classe Moto3, sul circuto di Brno. Al secondo posto si è piazzato l’argentino Gabriel Rodrigo davanti a Tatsuki Suzuki a completare la prima fila.

    Foggia quinto, Migno undicesimo
    Il primo degli italiani è Dennis Foggia con il quinto tempo, ottavo invece Tony Arbolino che era dovuto passare dalla Q1. Nono tempo per Romano Fenati, undicesimo Andrea Migno, in difficoltà il compagno in Sky Racing Team VR46 Celestino Vietti, che scatterà dalle retrovie con il 24/o tempo.  LEGGI TUTTO

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    Moto3, Brno: Fernandez in pole, Foggia quinto

    BRNO – Raul Fernandez su Ktm ha centrato la pole position al termine delle qualifiche del Gp della Repubblica Ceca di Moto3, quarto appuntamento del Mondiale 2020. Sul circuito di Brno il pilota spagnolo ha fatto segnare il tempo di 2’08″372 e scatterà, nella gara di domani, per la prima volta in carriera dalla prima posizione in griglia di partenza. Al secondo posto si è piazzato l’argentino Gabriel Rodrigo davanti a Tatsuki Suzuki a completare la prima fila.

    Foggia quinto, Migno undicesimo
    Il primo degli italiani è Dennis Foggia con il quinto tempo, ottavo invece Tony Arbolino che era dovuto passare dalla Q1. Nono tempo per Romano Fenati, undicesimo Andrea Migno, in difficoltà il compagno in Sky Racing Team VR46 Celestino Vietti, che scatterà dalle retrovie con il 24/o tempo.  LEGGI TUTTO

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    Ducati e Shell ancora insieme per tre anni

    BORGO PANIGALE – Ci sono rapporti che vanno oltre il semplice aspetto economico. Rinsaldati da decenni di successi e reciproca soddisfazione. Shell e Ducati annunciano di aver rinnovato per altri tre anni la partnership tecnica per la fornitura di olio motore nello stabilimento di Borgo Panigale e Rayong (Tailandia). La partnership però si amplia estendendo in Germania, Francia e UK l’accordo di aftermarket per la diffusione dell’olio Shell Advance Ducati, già presente in Italia, USA e Canada.
    150 vittorie 
    Con Shell Advance Ducati, i Ducatisti beneficiano delle innovazioni sviluppate grazie alla partnership tecnica tra Shell e Ducati in MotoGP e nel Mondiale Superbike, dove da 21 anni i prodotti Shell vengono testati. Sviluppata appositamente per il cambio dell’olio motore delle Rosse di Borgo Panigale, questa formulazione su misura di Shell Advance utilizza la tecnologia PurePlus di Shell ed è progettata per offrire una protezione completa mantenendo puliti i pistoni, proteggendo il motore dall’usura e dalle alte temperature. “Il passaggio delle conoscenze acquisite in gara sulle moto di produzione è per Ducati un procedimento naturale” spiega Claudio Domenicali, CEO Ducati Motor Holding. “Anche nello sviluppo della nostra partnership con Shell, che da oltre 20 anni è con successo al nostro fianco in ogni circuito, abbiamo adottato questo approccio”.
    “Siamo orgogliosi di aver rinnovato la nostra partnership con Ducati” aggiunge Marco Brun, VP e Country Chair Shell Italia. “Un brand iconico italiano sinonimo di massime prestazioni in tutto il mondo. Siamo lieti che la nostra storica collaborazione con Ducati, consolidata sui circuiti di gara, continui a crescere ogni anno per rendere accessibili le performance dei nostri lubrificanti Shell Advance Ducati ai motociclisti di tutto il mondo”.
    Shell e Ducati hanno iniziato la loro collaborazione nel 1999, con Shell al fianco di Ducati Corse nel Campionato Mondiale Superbike, per poi estenderla quattro anni dopo nel Campionato Mondiale MotoGP. La partnership tecnica – rinnovata per altri tre anni (dal 2020 al 2022) a ottobre 2019 – è una tra quelle di maggiore successo nelle competizioni motociclistiche, con oltre 150 vittorie e sette titoli mondiali tra MotoGP (2007) e Campionato Mondiale Superbike (1999, 2001, 2003, 2004, 2006, 2008). LEGGI TUTTO

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    Marquez shock, torna già in pista: “Un'altra caduta avrebbe effetti devastanti”

    Se domenica scorsa eravamo certi che almeno per il secondo GP della stagione la MotoGP avrebbe perso uno dei suoi protagonisti, dopo solo cinque giorni ci dobbiamo ricredere. Se infatti nella prima gara del 2020 Marc Marquez è incappato in una brutta caduta, rimediando una frattura all’omero destro, dopo esser passato dalla sala operatoria martedì, oggi è già pronto per tornare in pista. Almeno a detta anche dei medici del circuito, che l’hanno ritenuto idoneo per salire subito sulla sua Honda.
    Un’altra caduta avrebbe effetti devastanti
    «I medici si assumono una grossa responsabilità dando l’ok a Marc Marquez per correre già domenica. Evidentemente confidano molto nei loro metodi di valutazione». E’ il professor Carlo Tranquilli, ex direttore dell’Istituto di Medicina e Scienza dello Sport del Coni, a esprimere le proprie perplessità sulla decisione dei sanitari del Motomondiale, soprattutto pensando agli «effetti devastanti» che un’ulteriore caduta potrebbe avere sull’omero del pilota spagnolo, operato solo martedì. «Parliamoci chiaro – ha spiegato Tranquilli all’Ansa – Siamo ben lontani dai tempi fisiologici di guarigione dell’osso, anche se le moderne tecniche di intervento fanno effettivamente miracoli. Un altro incidente potrebbe mettere a rischio la funzionalità dell’arto e allora sì che i tempi di recupero sarebbero molto più lunghi. Marquez è stato già “fortunato” a non subire lesioni al nervo radiale, piuttosto frequenti in questo genere di fratture. Del resto mi sembra che lo stesso professor Mir, che lo ha operato, fosse prudente sui tempi di recupero, parlando di Brno, ai primi di agosto».
    Marquez, clamorosa caduta nel Gp di Spagna e omero ko Il nodo etico degli antidolorifici da assumere 
    C’è poi un aspetto «etico-sportivo, anche se ormai certi concetti sembrano un po’ anacronistici – aggiunge Tranquilli – Mi riferisco alla quantità di antidolorifici che il pilota dovrà assumere per affrontare una gara che richiede tanto impegno fisico. Dando per scontato che si tratti di sostanze non vietate, che gli permettano di correre in sicurezza, mi chiedo quanto sia corretto ricorrere a questi metodi, soprattutto in uno sport come il motociclismo, che richiede grande reattività e vede in pista più piloti contemporaneamente».
    Il precedente di Lorenzo nel 2013
    Marquez è pronto dunque a impugnare la sua moto a soli quattro giorni dall’intervento ed è chiamato a un’impresa. Simile a quella che anni fa, nel 2013, fece Jorge Lorenzo, proprio mentre lottava anche contro di lui per il titolo iridato. Il maiorchino all’epoca rimediò la frattura della clavicola sinistra dopo una brutta caduta sul circuito di Assen, reso insidioso dalla pioggia, nel secondo turno di prove libere. Volò quindi a Barcellona, si fece operare durante la notte, tornò in Olanda e 48 ore dopo l’infortunio prese parte alla gara con una placca di titanio e otto viti a tenere insieme la clavicola infortunata. Scattato dalla dodicesima posizione, completò la gara con un eroico quinto posto e in lacrime scese dalla moto. Fece qualcosa di memorabile, che questo fine settimana Marquez ha intenzione, a quanto pare, di replicare, firmando una nuova impresa a suo nome e scrivendo una nuova pagina di storia di motociclismo. Viene da pensare che la spaziale rimonta di cui domenica scorsa è stato protagonista sia stata solo l’inizio di questo 2020 decisamente ricco di sorprese. 

    MotoGp, Marquez correrà il Gp d’Andalusia LEGGI TUTTO