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    MotoGP Ducati, Tardozzi e l'importanza di Dall'Igna: “Un vero leader”

    ROMA – Se la Ducati è passata in circa un decennio dalla crisi alla sua miglior stagione di sempre in MotoGP, il merito è in buona parte di Luigi Dall’Igna. Il direttore generale, come riconosciuto da molti colleghi, è stato uno dei protagonisti della risalita per la casa emiliana, reduce da una doppia tripletta tra Motomondiale e Superbike nel 2022. A spiegare la sua influenza a Borgo Panigale è stato anche Davide Tardozzi: “Ricordo che quando arrivò in Ducati disse che era un disastro – le parole del team manager riportate da “Speedweek” -. Ha trovato le persone giuste e si è dovuto occupare solo dell’organizzazione. La Ducati aveva già il know-how necessario”.Guarda la galleryBagnaia da Mattarella: un casco con dedica per il Presidente della Repubblica
    Il ruolo di Dall’Igna
    “Direi che il 90 per cento dei dipendenti di quel periodo disastroso è ancora con noi – ha aggiunto Tardozzi, spiegando il ruolo da leader di Dall’Igna -. Ma qualcuno doveva organizzare il loro lavoro e decidere quale idea è quella giusta su cui continuare a lavorare. Gigi è un direttore d’orchestra fantastico e ovviamente un bravo ingegnere. Per scegliere le idee giuste, bisogna sapere di cosa stai parlando. Abbiamo circa 125 dipendenti, 100 dei quali hanno anche attraversato momenti difficili con noi nel 2012 e nel 2013. Gigi sta facendo un lavoro fantastico come leader. Non è quello che progetta il motore, è colui che riunisce tutto lo staff e ha assunto il ruolo di leader”. LEGGI TUTTO

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    MotoGP: la Yamaha si veste da guerra, ma avrà l'arma giusta?

    TORINO – Lenti? Immobili? Sconfitti? Ne abbiamo lette (e dette) di tutti i colori ai giapponesi della MotoGP, surclassati così nettamente dalla Ducati da dover stravolgere filosofie interne e finanche organizzazioni, facendo campagna acquisti di ingegneri nostrani e nel pianeta Formula 1 (vedi il motorista Luca Marmorini), per non dire “copiare” le soluzioni tecniche (specie quelle aerodinamiche) del Made in Italy targato Borgo Panigale e Noale (Aprilia), ma ora arriva la risposta. A Giacarta, in Indonesia, nella presentazione della Yamaha 2023 si sono presentati tutti in uniforme. «Pronti alla guerra» come certifica a parole il gran capo del team Lin Jarvis. Ma basta guardare Fabio Quartararo e Franco Morbidelli con tagli tattici (il romano addirittura rasato) da Marines e la nuova livrea camouflage della M1 disegnata da Aldo Drudi, la penna di caschi di Valentino Rossi, il totem che la Yamaha segue per riportarlo nella sua orbita mangani come team satellite nel 2024 (ma dovrà strapparlo alla Ducati). Messaggi più che chiari per gli avversari, che si presenteranno lunedì e martedì prossimo a Madonna di Campiglio, dove scopriremo se Pecco Bagnaia avrà messo sulla sua GP23 il numero 1 o avrà tenuto il suo 63.«La Yamaha si è fatta più giovane e aggressiva. Il tocco camouflage non è casuale. L’intento è quello di essere aggressiva: andremo in battaglia, andremo a sfidare gli avversari con un nuovo look che è anche una nuova percezione della Yamaha» assicura Jarvis, che comprensibilmente alza i toni e mette pressione. Il problema però sarà vedere quello che dirà la pista, anche perché il test di novembre a Valencia con il primo prototipo del motore di Marmorini non è piaciuto affatto a Quartararo. Ma lo scopriremo presto. Il 10-12 febbraio, con la prima sessione di prove ufficiali invernali collettive a Sepang, in Indonesia. Tre giorni ai quali ne seguiranno solo altri due a inizio marzo a Portimao, in Portogallo, dove poi scatterà il Mondiale. Senza più tempo per correrei ai ripari, come abbiamo capito in queste ultime stagioni. LEGGI TUTTO

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    MotoGP, Morbidelli: “Ora è tutto azzerato, ho imparato molto nel 2022”

    ROMA – Franco Morbidelli ha parlato in vista della stagione 2023 di MotoGP. Il pilota italo-brasiliano, in occasione della presentazione delle nuove Yamaha, ha mostrato l’intenzione di voltare pagina dopo un campionato concluso al diciannovesimo posto, nei bassifondi della classifica. “Si dice che quando perdi, è l’occasione per imparare di più – ha detto -. E’ per questo motivo che ho imparato molto nel 2022. In Yamaha siamo tutti molto carichi per questo 2023. Ho lavorato per adattarmi alla nuova moto e al nuovo pacchetto, adesso voglio sfruttare quello che ho imparato nella nuova stagione”.Guarda la galleryUna BMW M3 per Pecco Bagnaia
    Le parole di Morbidelli
    “Ora è tutto azzerato e quindi ogni cosa è possibile nella prossima stagione, è una prospettiva entusiasmante – ha aggiunto Morbidelli -. Fisicamente e mentalmente sarà un Mondiale diverso con l’introduzione della Sprint Race, sarà fantastico per i tifosi, servirà un po’ di tempo per abituarsi, ma è un cambiamento che piacerà. Spero possa essere l’anno del riscatto per me, ho più esperienza e sento che stiamo lavorando nella direzione giusta, mi è mancato non poter salire sul podio e stappare lo champagne per festeggiare”. LEGGI TUTTO

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    MotoGP, Morbidelli e l'anno del riscatto: “Si riparte da zero”

    ROMA – “Si dice che quando perdi, è l’occasione per imparare di più. E’ per questo motivo che ho imparato molto nel 2022. In Yamaha siamo tutti molto carichi per questo 2023. Ho lavorato per adattarmi alla nuova moto e al nuovo pacchetto, adesso voglio sfruttare quello che ho imparato nella nuova stagione”. Franco Morbidelli ha parlato così in vista della stagione 2023 di MotoGP. Il pilota italo-brasiliano, in occasione della presentazione delle nuove Yamaha, ha mostrato l’intenzione di voltare pagina dopo un campionato concluso al diciannovesimo posto, nei bassifondi della classifica.
    Tutto azzerato
    “Ora è tutto azzerato e quindi ogni cosa è possibile nella prossima stagione, è una prospettiva entusiasmante – ha aggiunto Morbidelli -. Fisicamente e mentalmente sarà un Mondiale diverso con l’introduzione della Sprint Race, sarà fantastico per i tifosi, servirà un po’ di tempo per abituarsi, ma è un cambiamento che piacerà. Spero possa essere l’anno del riscatto per me, ho più esperienza e sento che stiamo lavorando nella direzione giusta, mi è mancato non poter salire sul podio e stappare lo champagne per festeggiare”. LEGGI TUTTO

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    MotoGP, Quartararo: “Voglio scendere in pista per il titolo”

    ROMA – Fabio Quartararo vuole tornare subito in cima al Motomondiale. Il francese ha chiuso al secondo posto l’ultimo campionato di MotoGP, subendo una clamorosa rimonta dalla Ducati di Pecco Bagnaia nella seconda parte di stagione. In occasione della presentazione delle nuove Yamaha, il campione del mondo 2021 ha però mostrato l’intenzione di lottare di nuovo per il titolo: “La mia pausa invernale non è andata esattamente come me l’ero immaginata, perché mi sono infortunato alla mano facendo motocross. Però ho continuato a lavorare non-stop. Ho fatto molta palestra per essere al cento per cento già ad inizio stagione. La mano nel frattempo è completamente guarita, quindi ora mi sento pronto”.Guarda la galleryUna BMW M3 per Pecco Bagnaia
    Le parole di Quartararo
    “La moto in versione camouflage mi piace, è una bella novità. Ogni tanto è bello cambiare – ha aggiunto Quartararo -. Più che altro non vedo l’ora di tornare in sella, sono molto curioso di provare la M1 2023 nei test di Sepang. Ci aspetta come sempre una stagione molto impegnativa. Abbiamo imparato molto l’anno scorso, adesso voglio solo tornare a correre per il titolo. I miei tifosi mi hanno sempre sostenuto, ho ricevuto molti messaggi nelle ultime settimane e spero che siano molto numerosi anche alle gare. Ci sarà da divertirsi”. LEGGI TUTTO

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    MotoGP, Oliveira: “Ecco perchè ho scelto Aprilia”

    ROMA – Una delle mosse più interessanti del mercato MotoGP è stato senza dubbio il passaggio di Miguel Oliveira dalla KTM al team satellite Aprilia targato RNF. Il portoghese, il pilota più vincente del team austriaco, commenta così l’addio. “L’idea iniziale era di riportare in auge GASGAS con una coppia di piloti iberici, viste le origini del marchio. Si trattava di uno spagnolo e un portoghese,  – spiega in un’intervista all’emittente televisiva Antena – ma non ne ero molto entusiasta. Queste differenze ci hanno fatto allontanare, naturalmente”
    “Posso lottare per il titolo”
    Tra le motivazioni del passaggio dalla RC16 alla RS-GP anche la sicurezza di poter lottare per qualcosa di più grande. “Ci sono momenti in cui nella vita di tutti serve un cambiamento e ci sono treni che passano una volta sola. Volevo sperimentare nuove opportunità e diventare davvero campione del mondo, cosa che credo accadrà presto”, queste le parole di Oliveira che ha già impressionato il team di Noale nei primi test di novembre a Valencia. LEGGI TUTTO

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    MotoGP: Yamaha presenta le moto di Quartararo e Morbidelli per il 2023

    ROMA – Cominciano le presentazioni dei team per il Mondiale 2023 di MotoGP. La prima a svelare le sue moto è stata la Yamaha. La squadra ufficiale della casa giapponese, che quest’anno porta in pista solo due veicoli dopo la “perdita” di RNF a favore di Aprilia. A rappresentare Yamaha ci saranno, come lo scorso anno, Fabio Quartararo e Franco Morbidelli, entrambi a caccia del riscatto dopo una stagione che, per motivi differenti, non ha portato i risultati sperati. “L’obiettivo è tornare a trionfare, di conseguenza abbiamo lavorato per consegnare a Quartararo e Morbidelli una moto migliorata – ha detto il general manager Takahiro Sumi -. Il primo aspetto sul quale ci siamo concentrati è la velocità massima, con l’obiettivo finale di massimizzare l’armonia tra moto e pilota. Ci stiamo preparando per i primi test, dove mettere insieme i pezzi”.
    Il commento di Meregalli
    “Il team dovrà abituarsi come i piloti al nuovo format – ha affermato il team director, Massimo Meregalli -. Sabato, dopo la Sprint Race, dovremo analizzare subito i dati in vista della gara principale di domenica: per certo il weekend sarà più emozionante per i fans, ma anche più stressante per le squadre.Per vincere in MotoGP devi avere il giusto stato mentale.In inverno abbiamo potuto ricaricare le batterie, ed ora ci sentiamo pronti per questa nuova sfida. Vogliamoessere veloci ed evitare errori,cosa che in una stagione così lunga e densa di gare sarà fondamentale”. LEGGI TUTTO

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    MotoGP, Valentino Rossi: “Avrei meritato il decimo Mondiale”

    ROMA – Valentino Rossi, ripercorrendo la sua carriera in MotoGP, non guarda solo ai tantissimi successi. Intervistato da “Motorsport-total”, il pesarese non ha avuto dubbi: avrebbe meritato il decimo titolo nel Motomondiale. “Sono un po’ triste per non essere riuscito a conquistare il decimo Mondiale – ha detto -. Principalmente perché penso che me lo sarei meritato, in base al mio livello e alla mia velocità. Per due volte ho perso il titolo all’ultima gara della stagione. Anche per questo motivo ritengo che avrei meritato il decimo titolo”.Guarda la galleryUna BMW M3 per Pecco Bagnaia
    Le parole di Rossi
    Rossi è poi tornato anche sull’esperienza in Ducati, i cui risultati sono stati inferiori alle aspettative: “Il periodo trascorso con il team di Borgo Panigale è stato difficile per me, ma non mi pento di aver preso quella decisione. È stata una grande sfida: un pilota italiano su una moto italiana. Vincendo, avremmo fatto la storia”. LEGGI TUTTO