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    MotoGP, Puig: “Marquez una certezza per Honda. La moto invece…”

    ROMA – Marc Marquez è pronto a riprendersi un ruolo importante in MotoGP, dopo le ultime, travagliate stagioni passate in gran parte lontano dalla pista. Il pilota catalano, infatti, si è sottoposto alla bellezza di quattro interventi al braccio destro, e, nonostante gli acciacchi, nelle poche apparizioni in pista si è confermato il pilota più performante di Honda, nonostante il momento buio che sta vivendo la casa giapponese. Tutti temi toccati da Alberto Puig in una recente intervista a Motorsport.com, in cui ha candidamente ammesso: “Marc è lo stesso di sempre, con la stessa voglia di andare a tutto gas fin dal primo momento. È stato uno dei suoi migliori inverni degli ultimi anni, si è riposato e anche allenato, sta andando veloce. Quello che rimane da verificare è la potenzialità della moto. I test di Valencia non sono andati come volevamo, ma è chiaro che dobbiamo migliorare. Ci vorrà più o meno tempo, ma arriveremo ad avere una moto competitiva. La priorità è dare a Marquez una moto che gli permetta di vincere”.
    Le novità, Mir e Kawauchi
    Se da una parte del box c’è un Marc Marquez che scalpita, dall’altra c’è un Joan Mir che, anch’esso in qualità di campione del mondo, non può certo essere trattato come una seconda guida. “Joan ha girato con noi già a Valencia, ma la moto non è andata come ci aspettavamo – sottolinea ancora Puig -. Joan ci ha dato una sua prima valutazione approssimativa, soprattuto nel confronto con la Suzuki. Quando un pilota arriva da una moto che ha vinto due delle ultime tre gare, logicamente il cambiamento lo nota. A lui, così come a tutti i piloti Honda, chiediamo che vinca; ma allo stesso modo dobbiamo prima trovare un equilibrio e dare loro una moto che funzioni”. Honda ha dovuto affrontare anche diversi cambiamenti nel proprio organico, tra i quali spicca l’arrivo di Ken Kawauchi come nuovo responsabile tecnico: “Non ci aspettiamo che da solo risolva subito tutti i problemi, non possiamo darci una scadenza. È un vero appassionato di corse, abbiamo approfittato del ritiro di Suzuki per ingaggiarlo, altrimenti penso che sarebbe rimasto da loro”.  LEGGI TUTTO

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    MotoGP, Di Giannantonio: “Mai detto di voler smettere. Voglio alzare il livello”

    ROMA – Fabio Di Giannantonio aveva chiuso senza il sorriso il Mondiale 2022 di MotoGP, con una grande delusione esternata soprattutto in un post di sfogo pubblicato su Instagram. Pochi mesi fa, il pilota romano aveva mostrato di non essere delice del campionato appena concluso, soprattutto a causa del ventesimo posto finale in classifica e dei risultati quasi mai arrivati. In occasione della presentazione del team Gresini per la nuova stagione, però, Di Giannantonio ha chiarito la sua situazione dello scorso autunno: “Non ho mai detto di voler smettere di guidare. E’ stata una stagione di alti e bassi, quando si è rookie bisogna fare tanti tentavi ed errori. Anche fallire per capire qual è il problema e poi ripartire da quel punto”. Guarda la galleryUna BMW M3 per Pecco Bagnaia
    Le parole di Di Giannantonio
    “Abbiamo fatto i nostri errori, ma è normale sbagliare, perché tutte le persone della mia squadra erano rookie – ha aggiunto Di Giannantonio -. Grazie a Frankie abbiamo l’esperienza giusta per poter alzare il livello e fare qualcosa di più. Voglio essere il migliore della MotoGP e in gara. Tutto il programma invernale è stato realizzato sul migliorarsi, essere più forti, avere più concentrazione e resistenza. Credo che andrà bene per me. Sul nuovo responsabile della squadra credo che ha molta esperienza e ci aiuterà a rimuovere degli errori che abbiamo fatto l’anno scorso. Le sensazioni sono buone,e non vedo l’ora di iniziare”. LEGGI TUTTO

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    MotoGP, Di Giannantonio e la crisi del 2022: “Mai detto di voler smettere”

    ROMA – Il Mondiale 2022 di MotoGP non ha portato grandi soddisfazioni a Fabio Di Giannantonio, come spiegato da lui stesso in un post di sfogo pubblicato su Instagram. Pochi mesi fa, il pilota romano aveva mostrato di non essere delice del campionato appena concluso, soprattutto a causa del ventesimo posto finale in classifica e dei risultati quasi mai arrivati. In occasione della presentazione del team Gresini per la nuova stagione, però, Di Giannantonio ha chiarito la sua situazione dello scorso autunno: “Non ho mai detto di voler smettere di guidare. E’ stata una stagione di alti e bassi, quando si è rookie bisogna fare tanti tentavi ed errori. Anche fallire per capire qual è il problema e poi ripartire da quel punto”. Guarda la galleryBagnaia da Mattarella: un casco con dedica per il Presidente della Repubblica
    Verso la nuova stagione
    “Abbiamo fatto i nostri errori, ma è normale sbagliare, perché tutte le persone della mia squadra erano rookie – ha aggiunto Di Giannantonio -. Grazie a Frankie abbiamo l’esperienza giusta per poter alzare il livello e fare qualcosa di più. Voglio essere il migliore della MotoGP e in gara. Tutto il programma invernale è stato realizzato sul migliorarsi, essere più forti, avere più concentrazione e resistenza. Credo che andrà bene per me. Sul nuovo responsabile della squadra credo che ha molta esperienza e ci aiuterà a rimuovere degli errori che abbiamo fatto l’anno scorso. Le sensazioni sono buone,e non vedo l’ora di iniziare”. LEGGI TUTTO

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    MotoGP: il team Gresini si presenta, Di Giannantonio e Alex Marquez in sella alle Ducati

    ROMA – Dopo la Yamaha, anche il team Gresini ha presentato le moto per il Mondiale 2023 di MotoGP. La squadra che ha esordito lo scorso anno in classe regina, utilizzerà ancora una volta le moto Ducati, guidate dal confermato Fabio Di Giannantonio e da Alex Marquez, arrivato questo inverno dalla Honda LCR. “Siamo reduci da un 2022 incredibile in cui abbiamo colto risultati fantastici e impensabili – ha detto Nadia Gresini -. Ringrazio tutti gli sponsor che ci supportano, la Ducati che ci ha dato una moto molto competitiva, tutti i ragazzi che lavorano con noi e anche chi sostiene dall’alto, il nostro amatissimo Fausto. Daremo il massimo per fare del nostro meglio”.  Guarda la galleryUna BMW M3 per Pecco Bagnaia
    Le parole dei piloti
    “Sono molto emozionato, sarà un anno molto importante per noi – ha detto Di Giannantonio -. Dopo un po’ di su e giù siamo pronti per affrontare al meglio la stagione. Ho molte aspettative e sono fortemente motivato”. Grande gioia anche per Alex Marquez: “Sono felice di essere arrivato in questa squadra che ha una storia importante. La moto ha un potenziale importante e dobbiamo sfruttarlo a fondo: ci potranno essere momenti difficili, ma se restiamo uniti potremo fare una stagione spettacolare”. LEGGI TUTTO

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    MotoGP, presentato il team Ducati Gresini con Di Giannantonio e Alex Marquez

    ROMA – Il team Gresini è il secondo a presentare la propria squadra e le moto per la stagione 2023 di MotoGP. La squadra che ha esordito lo scorso anno in classe regina, utilizzerà ancora una volta le moto Ducati, guidate dal confermato Fabio Di Giannantonio e da Alex Marquez, arrivato questo inverno dalla Honda LCR. “Siamo reduci da un 2022 incredibile in cui abbiamo colto risultati fantastici e impensabili – ha detto Nadia Gresini -. Ringrazio tutti gli sponsor che ci supportano, la Ducati che ci ha dato una moto molto competitiva, tutti i ragazzi che lavorano con noi e anche chi sostiene dall’alto, il nostro amatissimo Fausto. Daremo il massimo per fare del nostro meglio”.  
    Parola ai piloti
    “Sono molto emozionato, sarà un anno molto importante per noi – ha detto Di Giannantonio -. Dopo un po’ di su e giù siamo pronti per affrontare al meglio la stagione. Ho molte aspettative e sono fortemente motivato”. Grande gioia anche per Alex Marquez: “Sono felice di essere arrivato in questa squadra che ha una storia importante. La moto ha un potenziale importante e dobbiamo sfruttarlo a fondo: ci potranno essere momenti difficili, ma se restiamo uniti potremo fare una stagione spettacolare”. LEGGI TUTTO

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    MotoGP, Bezzecchi: “Podio di Assen il mio ricordo migliore”

    ROMA – Marco Bezzecchi è stata una delle sorprese più belle del 2022, raccogliendo ottimi risultati al primo anno in MotoGP. Una crescita costante sia in termini di prestazioni pure, sia come continuità di risultati in gara, una parabola ascendente che ha riflettuto di pari passo la crescita di tutta la famiglia Ducati, portando il pilota del Mooney VR46 Racing Team a concludere il suo primo anno nella classe regina con ben dieci top-10 in gara, compreso il secondo posto di Assen. Risultati che sono valsi al classe ’98 la palma di “best rookie”, ovvero di migliore tra i piloti che hanno debuttato in MotoGP, portandolo al 14esimo posto finale con 111 punti all’attivo. Ai microfoni di MotoGP, Bezzecchi ha scelto proprio il podio olandese come miglior momento nella sua carriera: “I podi e le vittorie sono tutti momenti speciali, ma quello che ricordo più piacere è sicuramente il primo podio in MotoGP”, ha infatti dichiarato.
    “In Moto2 l’anno più brutto”
    Insieme al suo momento preferito, Bezzecchi ha raccontato anche qual è stato il passaggio più complicato della sua carriera: “L’anno più brutto è stato il primo in Moto2, in cui ho faticato molto: venivo dagli ottimi risultati in Moto3, ma ho passato una stagione complicata, con diverse cadute e molti risultati negativi”, ha ricordato il pilota nativo di Rimini, che infatti chiuse quella stagione, quella del 2019, con soli 17 punti e il 23esimo posto finale in classifica.  LEGGI TUTTO

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    MotoGP, Bezzecchi si racconta: “Ecco il mio momento più buio”

    ROMA – Alla sua prima stagione in MotoGP, Marco Bezzecchi si è distinto subito con risultati importanti. Una crescita costante sia in termini di prestazioni pure, sia come continuità di risultati in gara, una parabola ascendente che ha riflettuto di pari passo la crescita di tutta la famiglia Ducati, portando il pilota del Mooney VR46 Racing Team a concludere il suo primo anno nella classe regina con ben dieci top-10 in gara, compreso il secondo posto di Assen. Risultati che sono valsi al classe ’98 la palma di “best rookie”, ovvero di migliore tra i piloti che hanno debuttato in MotoGP, portandolo al 14esimo posto finale con 111 punti all’attivo. Ai microfoni di MotoGP, Bezzecchi ha scelto proprio il podio olandese come miglior momento nella sua carriera: “I podi e le vittorie sono tutti momenti speciali, ma quello che ricordo più piacere è sicuramente il primo podio in MotoGP”, ha infatti dichiarato.
    Non solo alti: il “basso” più importante
    Insieme al suo momento preferito, Bezzecchi ha raccontato anche qual è stato il passaggio più complicato della sua carriera: “L’anno più brutto è stato il primo in Moto2, in cui ho faticato molto: venivo dagli ottimi risultati in Moto3, ma ho passato una stagione complicata, con diverse cadute e molti risultati negativi”, ha ricordato il pilota nativo di Rimini, che infatti chiuse quella stagione, quella del 2019, con soli 17 punti e il 23esimo posto finale in classifica.  LEGGI TUTTO

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    MotoGP, Marquez: “Ultimo infortunio duro, ma sono pronto per la battaglia”

    ROMA – Marc Marquez è pronto a tuffarsi con positività nella stagione 2023, provando a mettersi alle spalle l’ultimo biennio in MotoGP, condizionato pesantemente dagli infortuni. Il pilota spagnolo della Honda, infatti, come ben noto, negli ultimi due anni è riuscito a scendere in pista poche volte, subendo nel frattempo ben quattro interventi al braccio destro. Poi, il nuovo ritorno in pista nella seconda parte dell’ultima stagione, con risultati decisamente buoni ma senza riuscire a evitare l’onta del primo campionato senza vittorie. Ora le ambizioni sono di nuovo alte, mettendo nel mirino addirittura il titolo detenuto da Franceso Bagnaia: “Vorrei lottare per il titolo – ha infatti dichiarato Marquez in un’intervista a Teledeporte -. È una nuova sfida, perché fino al 2020 la mia carriera è stata da sogno, poi con tutti gli infortuni e i problemi, ho visto anche l’altra faccia della medaglia. Non sarà facile, perché l’ultimo infortunio è stato duro, ma devo prepararmi come so, per andare in battaglia”. 
    “Solo Honda può uscire da questo momento”
    “Il lavoro da fare è molto. I test di Valencia non sono andati come ci aspettavamo. Però la Honda è l’unico team in grado di reagire a una situazione simile”, ha aggiunto il pluricampione della classe regina riguardo la propria scuderia. Honda, da parte sua, ha infatti dimostrato di attraversare una crisi molto profonda, in cui di fatto solo Marquez sembra riuscire a raggiungere risultati discreti, al contrario di tutti i compagni di marca.  LEGGI TUTTO