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    Yamaha, il team manager: “Dovizioso non è un cattivo pilota, ma in MotoGp non c'è tempo”

    ROMA – Ancora a caccia della prima Top 10 in MotoGp in sella alla Yamaha Andrea Dovizioso, le cui difficoltà sono sotto gli occhi di tutti. Una situazione nota alla Yamaha così come al team manager Wilco Zeelenberg, che non ha escluso un addio a fine stagione del pilota forlivese. L’ex pilota olandese, al termine del Gran Premio di Jerez ha spiegato i problemi della Yamaha e in particolare di Andrea Dovizioso, che nel Motomondiale 2022 ha conquistato appena 8 punti ed occupa il 20° posto della classifica generale.
    Il commento di Zeelenberg
    “Andrea non è un cattivo pilota e può dare ottimi feedback sulla moto. Guardando la lista dei tempi, però, ogni decimo di secondo può valere svariate posizioni. Questa situazione sta divorando ‘Dovi – ha spiegato Zeelenberg – Per otto anni ha guidato una Ducati, ma la Yamaha è una moto diversa che richiede un diverso stile di guida perciò deve disimparare tutto quello che ha imparato. Siamo consapevoli che ciò richiede tempo, ma la MotoGp al giorno d’oggi è estremamente competitiva”. A riportare queste parole è super7moto.com LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Bastianini: “Io tra i candidati al titolo, ma il livello è molto alto”

    ROMA – Con due vittorie nelle prime cinque gare stagionali di MotoGp, Enea Bastianini è sicuramente tra i piloti che hanno iniziato meglio il Mondiale 2022. Il pilota italiano occupa attualmente il terzo posto della classifica generale e può sognare in grande. Ciononostante, è consapevole delle difficoltà e vuole restare con i piedi per terra. “Sicuramente sono uno dei candidati al titolo, ma quest’anno il livello è molto alto perciò non sarà facile. Bisognerà cercare di fare tanti punti ed essere più costanti possibile” ha spiegato ai microfoni di Motorsport.com
    Sul seguire le orme di Rossi
    In merito alla prima vittoria in classe regina, Enea ha detto: “Un giorno magico per la squadra, nessuno se lo aspettava. E’ stata un’esplosione di emozioni”. Bastianini ha poi parlato dell’inevitabile importanza di Valentino Rossi per tutto il movimento italiano in questo sport: “Con il suo ritiro ha lasciato un vuoto enorme e ciò che ha fatto è unico e irripetibile, perciò è normale che si cerchi qualcuno che prenda il suo posto. Personalmente, più che prendere il suo posto preferirei diventare il pilota italiano di riferimento. Per me sarebbe un grande traguardo”.
    Il pilota nativo di Rimini, però, ha preso la decisione di non entrare a far parte dell’Academy del numero 46: “Sicuramente ha reso le cose più difficili. La VR46 è una grande potenza nel mondo delle moto ed avrebbe potuto aiutarmi. Fatto sta che per me non è stato un problema, anzi ringrazio tutte le persone che hanno creduto in me a partire da Fausto Gresini”. Così Bastianini, pronto a ripartire dal buon inizio di stagione e puntare sempre in alto in vista del prosieguo del Mondiale. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Bastianini: “Vorrei diventare il pilota italiano di riferimento”

    ROMA – Tra i protagonisti di questa prima parte del Motomondiale 2022 spicca sicuramente Enea Bastianini. Il pilota italiano ha infatti ottenuto ben due vittorie e staziona nelle posizioni di vertice della classifica generale. Ai microfoni di Motorsport.com ha dunque fatto un bilancio di quanto accaduto finora, a partire dalla sua prima vittoria in classe regina: “Un giorno magico per la squadra, nessuno se lo aspettava. E’ stata un’esplosione di emozioni”. In ottica titolo, invece, Bastianini ha spiegato: “Sicuramente sono uno dei candidati, ma quest’anno il livello è molto alto perciò non sarà facile. Bisognerà cercare di fare tanti punti ed essere più costanti possibile”.
    Su Valentino Rossi
    Tra i temi toccati nell’intervista non poteva mancare l’influenza di Valentino Rossi, che per anni è stato il pilota italiano più conosciuto a livello mondiale: “Con il suo ritiro ha lasciato un vuoto enorme e ciò che ha fatto è unico e irripetibile, perciò è normale che si cerchi qualcuno che prenda il suo posto. Personalmente, più che prendere il suo posto preferirei diventare il pilota italiano di riferimento. Per me sarebbe un grande traguardo”. Sulla decisione di non entrare a far parte dell’Academy del numero 46, invece, Enea ha commentato: “Sicuramente ha reso le cose più difficili. La VR46 è una grande potenza nel mondo delle moto ed avrebbe potuto aiutarmi. Fatto sta che per me non è stato un problema, anzi ringrazio tutte le persone che hanno creduto in me a partire da Fausto Gresini”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Vinales: “Devo migliorare, ma non copierò lo stile di guida di Espargaro”

    ROMA – L’Aprilia ha vissuto un gran inizio di stagione di MotoGp, grazie alle prestazioni di Aleix Espargaro, attualmente secondo in classifica piloti a sette punti da Fabio Quartararo. Per la casa italiana, però, c’è anche una nota più stonata, in quanto Maverick Vinales non sta riuscendo ad ottenere gli stessi risultati, avendo come miglior piazzamento un settimo posto in Argentina. Interpellato da The-Race sul confronto con Espargaro, l’ex pilota della Yamaha ha spiegato: “Il punto forte di Aleix è la frenata, soprattutto il frenare molto profondo in curva. È da sei anni che lavora allo sviluppo della moto, e ne trae profitto, perché è questa la qualità nel suo stile di guida, frenare fino all’apice della curva. Ha molto feeling nel farlo, cosa che io non ho. Cerchiamo di avvicinarci allo stile di guida di Aleix, perché pensiamo sia una strategia che possa pagare con questa moto, ma non è quello che voglio. Prenderò la mia strada, e verrò ripagato. Forse ci vorrà più tempo, ma ho bisogno di arrivare a guidare in maniera naturale, senza pensare troppo a cosa sto facendo e a come lo sto facendo. Questo è l’obiettivo principale, arrivare a guidare in maniera naturale”. 
    Il problema in qualifica
    La parte del weekend in cui Vinales paga più distacco nei confronti di Espargaro è la qualifica, quando è necesssario effettuare un giro veloce. Sul tema, Maverick ha dichiarato: “Sul passo gara siamo dietro di un decimo, ma nel giro veloce ne paghiamo sette. È una differenza troppo grande, dobbiamo pensare a come ridurre il gap. È difficile girare quando metto una gomma nuova, non perché ho troppo grip, ma per il setting, per come si è evoluto negli ultimi sei anni. Il ritmo è buono con le gomme usate, ma con quelle nuove sono troppo lento: posso migliorare solo un decimo e non è normale. Ci sfugge qualcosa, dobbiamo capire come migliorare”.  LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Vinales e il confronto con Espargaro: “Non lo copierò”

    ROMA – Aleix Espargaro sta facendo volare l’Aprilia nelle prime uscite stagionali della MotoGp, occupando attualmente la seconda posizione nella classifica piloti. Per la casa italiana, però, c’è anche una nota più stonata, in quanto Maverick Vinales non sta riuscendo ad ottenere gli stessi risultati, avendo come miglior piazzamento un settimo posto in Argentina. Interpellato da The-Race sul confronto con Espargaro, l’ex pilota della Yamaha ha spiegato: “Il punto forte di Aleix è la frenata, soprattutto il frenare molto profondo in curva. È da sei anni che lavora allo sviluppo della moto, e ne trae profitto, perché è questa la qualità nel suo stile di guida, frenare fino all’apice della curva. Ha molto feeling nel farlo, cosa che io non ho. Cerchiamo di avvicinarci allo stile di guida di Aleix, perché pensiamo sia una strategia che possa pagare con questa moto, ma non è quello che voglio. Prenderò la mia strada, e verrò ripagato. Forse ci vorrà più tempo, ma ho bisogno di arrivare a guidare in maniera naturale, senza pensare troppo a cosa sto facendo e a come lo sto facendo. Questo è l’obiettivo principale, arrivare a guidare in maniera naturale”. 
    “Con gomma nuova faccio fatica” 
    La parte del weekend in cui Vinales paga più distacco nei confronti di Espargaro è la qualifica, quando è necesssario effettuare un giro veloce. Sul tema, Maverick ha dichiarato: “Sul passo gara siamo dietro di un decimo, ma nel giro veloce ne paghiamo sette. È una differenza troppo grande, dobbiamo pensare a come ridurre il gap. È difficile girare quando metto una gomma nuova, non perché ho troppo grip, ma per il setting, per come si è evoluto negli ultimi sei anni. Il ritmo è buono con le gomme usate, ma con quelle nuove sono troppo lento: posso migliorare solo un decimo e non è normale. Ci sfugge qualcosa, dobbiamo capire come migliorare”.  LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Quartararo: “Altre Yamaha in difficoltà? Non è un mio problema”

    ROMA – L’avvio di stagione di Fabio Quartararo è stato segnato da diversi alti e bassi a causa di una Yamaha che è apparsa poco migliorata rispetto allo scorso anno e in generale poco efficiente. Ciò si è tradotto in prove opache del campione in carica, come il nono posto in Qatar, l’ottavo in Argentina e il settimo ad Austin, eppure il pilota francese si ritrova leader della classifica piloti di MotoGp con sette punti di vantaggio su Aleix Espargaro dopo sei gare grazie alla vittoria di Portimao e ai secondi posti di Mandalika e nell’ultimo Gran Premio a Jerez. Risultati che stonano rispetto a quelli del compagno Franco Morbidelli, oltre alle altre Yamaha di Andrea Dovizioso e Darryn Binder: i tre, insieme, hanno totalizzato 32 punti, quasi un terzo degli 89 raccolti da Quartararo. Commentando le difficoltà dei compagni di marca, Quartararo ammette: “Non è un mio problema. Ho già abbastanza a cui pensare per essere veloce con questa moto, quindi guardo a me stesso. Alla fine abbiamo sempre concluso in top 10 e questo tipo di gare dove devi dare del tuo meglio per prendere tre, quattro o cinque punti in più di quelli che ti servono li rende super importanti. Ma ad essere onesto sto guidando al limite e non ne ho più al momento”. 
    Sui prossimi appuntamenti
    Quartararo, nelle parole riportate da Motorsport.com, ha poi aggiunto, in riferimento al prosieguo del campionato: “Non devo essere conservativo. Avrò bisogno di dare del mio meglio ogni volta che sono in pista. Ad Austin nonostante il settimo posto ero felice perché sentivo di aver fatto il massimo, non potevo fare meglio. Ho lottato allo stesso modo per la settima che per la prima o la seconda posizione. Devo essere al limite ovunque perché so che arriveranno alcune piste dove soffriremo e la realtà è che faticheremo come successo a inizio anno”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Quartararo sulle difficoltà degli altri piloti Yamaha: “Problema non mio”

    ROMA – Una Yamaha poco evoluta rispetto al 2021 e pieno di problemi ha condizionato inevitabilmente l’avvio di stagione di Fabio Quartararo. Ciò si è tradotto in prove opache del campione in carica, come il nono posto in Qatar, l’ottavo in Argentina e il settimo ad Austin, eppure il pilota francese si ritrova leader della classifica piloti di MotoGp con sette punti di vantaggio su Aleix Espargaro dopo sei gare grazie alla vittoria di Portimao e ai secondi posti di Mandalika e nell’ultimo Gran Premio a Jerez. Risultati che stonano rispetto a quelli del compagno Franco Morbidelli, oltre alle altre Yamaha di Andrea Dovizioso e Darryn Binder: i tre, insieme, hanno totalizzato 32 punti, quasi un terzo degli 89 raccolti da Quartararo. Commentando le difficoltà dei compagni di marca, Quartararo ammette: “Non è un mio problema. Ho già abbastanza a cui pensare per essere veloce con questa moto, quindi guardo a me stesso. Alla fine abbiamo sempre concluso in top 10 e questo tipo di gare dove devi dare del tuo meglio per prendere tre, quattro o cinque punti in più di quelli che ti servono li rende super importanti. Ma ad essere onesto sto guidando al limite e non ne ho più al momento”. 
    “Dovrò sempre guidare al limite”
    Quartararo, nelle parole riportate da Motorsport.com, ha poi aggiunto, in riferimento al prosieguo del campionato: “Non devo essere conservativo. Avrò bisogno di dare del mio meglio ogni volta che sono in pista. Ad Austin nonostante il settimo posto ero felice perché sentivo di aver fatto il massimo, non potevo fare meglio. Ho lottato allo stesso modo per la settima che per la prima o la seconda posizione. Devo essere al limite ovunque perché so che arriveranno alcune piste dove soffriremo e la realtà è che faticheremo come successo a inizio anno”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Espargaro: “Rinnovo? I piloti sono tutti nervosi”

    ROMA – Non è iniziata alla grande la stagione Pol Espargaro in MotoGp. La Honda dello spagnolo non sembra al meglio della sua messa a punto. Il tutto mentre il pilota di Granollers è in scadenza di contratto: “Tutti i piloti vogliono rinnovare: è il nostro lavoro. Quando arriva quel momento si avverte sempre un certo nervosismo e si fanno errori per ansia. Ora so come gestire questi momenti, non devo avere fretta e devo concentrarmi sui risultati”, ha infatti detto Espargaro a “El Español”, per poi aggiungere: “Ho sempre faticato in team minori ed ero abituato al fallimento. Poi sono arrivati i podi ed ero tra i primi cinque: la situazione mi ha travolto. Non sapevo come gestire la felicità”.
    La stagione di Espargaro
    Sono dunque le prestazioni la chiave per il futuro. Finora però la Honda è salita solo una volta sul podio: è successo in Qatar proprio con Espargaro, che dice: “Tra i piloti c’è equilibrio. Ma le Suzuki o anche l’Aprilia sono sempre fra le prime cinque. Il podio è molto più difficile da raggiungere rispetto agli altri anni. Noi per giunta non capiamo perché abbiamo problemi: non sappiamo da dove vengano. È una situazione complicata”. In effetti le premesse non erano male: “La preseason è stata ottima, e poi il podio in Qatar, ma dall’Indonesia è cambiato tutto. È frustrante perché sappiamo quanto siamo stati veloci in preseason con questa moto”. LEGGI TUTTO