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    MotoGp, Morbidelli potrebbe lasciare la Yamaha: scalpita Razgatlioglu

    ROMA – Novità all’orizzonte in casa Yamaha, con il 2022 potrebbe essere l’ultimo anno per Franco Morbidelli. Il pilota italiano non ha infatti rispettato le aspettative e la casa di Iwata si sta guardando intorno per trovare un sostituto adatto. Il nome più gettonato sembra essere quello di Toprak Razgatlioglu, campione del mondo Superbike in carica e già da tempo in orbita Yamaha. A fare chiarezza su questo è stato Niccolò Canepa, che fa parte del team Yamaha nel mondiale endurance ed ha rilasciato un’intervista a GPOne.
    Il pensiero di Canepa
    Canepa ha speso parole al miele per il turco: “E’ una splendida persona prima ancora di essere un pilota fenomenale. Inoltre ha riportato alla casa di Iwata un mondiale in Superbike. Se riuscisse anche ad essere veloce sarebbe logico che la Yamaha lo prenda in considerazione per il futuro in MotoGp. Credo che se la Yamaha dovesse organizzare un secondo test per lasciarlo provare, sarebbe un segnale positivo”. Tuttavia non è da escludere una riconferma di Morbidelli, come spiegato dallo stesso Niccolò: “Tutti vogliamo che Franco dimostri le sue capacità e sia veloce come nel 2020, ma può accadere di tutto. D’altronde è già successo in passato”. LEGGI TUTTO

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    Razgatlioglu surriscalda l'estate della MotoGP

    TORINO – Cosa da turchi. nel pieno della (troppo) lunga pausa estiva della MotoGP (ripresa il 7 agosto a Silverstone), a surriscaldare il pianeta delle due ruote ci pensa Toprak Razgatlioglu, il 25enne turco che la scorsa stagione ha messo fine al regno di Jonathan Rea nella Superbike, che durava da 6 titoli mondiali consecutivi. Alle prese con i problemi della sua Yamaha R1, non diversi in fondo da quelli della M1 nel Motomondiale, Toprak ha iniziato il 2022 con poche gioie e il ruolo di terzo incomodo tra Rea e Alvaro Bautista, che ha rilanciato la Ducati. Una sola vittoria nella Sprint Race (quella meno nobile) di Misano. Ma oggi, nella Gara-1 che ha aperto il quinto round stagionale a Donington, la pista inglese del suo primo podio (2018), Razgatlioglu ha bruciato tutti al via e ha dominato la corsa con una fuga solitaria, mentre dietro Rea e Bautista si scannavano per il secondo posto e lo spagnolo, rischiando il primo di finire a terra, finendoci il secondo. Risultato? Primo “zero” per il leader del campionato, Rea a -16 e Toprak a riaprire i giochi da -54.Non solo. Il turco, sempre più amato per la sua verve e la capacità di dare spettacolo (venerdì dopo le prove si è esibito nel paddock in impennate con lo scooter, mandando in delirio i tifosi come non accadeva di tempi di Valentino Rossi), riapre anche le voci di mercato, per il suo approdo in MotoGP. Un passaggio escluso per la prossima stagione («resterò in Superbike») perché la Yamaha ha contratti firmati con Fabio Quartararo e pure Franco Morbidelli, ma ha anche perso il team satellite (andato con l’Aprilia). Non c’è spazio per Razgatlioglu, anche se Lin Jarvis e i vertici di Iwata lo vorrebbero. Infatti gli hanno fatto fare un test con la M1 ad Aragon. “regalo” un po’ snobbato da Toprak, sia per le porte chiuse della MotoGP, sia per quello che ha avuto in mano: «La M1 non si adatta al mio stile e c’è troppa elettronica». Un mito. Però la Yamaha gli avrebbe già messo sul piatto il posto nel team ufficiale per il 2024. Al posto di Morbidelli, che rischia il taglio (il suo contratto scade nel 2023) visti gli scarsi risultati e il confronto con Quartararo. Anche se nessuno, tanto meno Andrea Dovizioso che ha già annunciato il vero addio alla MotoGP, che non sia il francese riesce a far andare forte la M1. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Ezpeleta sull'addio di Suzuki: “Per il mondiale bastano 20 moto”

    ROMA – Con l’addio di Suzuki dalla MotoGp, a partire dalla prossima stagione la classe regina avrà 22 moto e non più 24. Un cambiamento indubbiamente significativo, che però non preoccupa Carmelo Ezpeleta. Il CEO di Dorna, pur non essendo particolarmente entusiasta della decisione della casa giapponese di lasciare la MotoGp, è apparso piuttosto tranquillo nelle parole rilasciate ai microfoni di Motorsport.com: “Per noi bastano già 20 moto per il mondiale, perciò trovo che 22 sia il numero ideale”.
    Sulla Yamaha
    Ezpeleta ha poi toccato altri due temi. Il primo è la risoluzione del contratto con la Suzuki, che legava le due parti fino al 2026, con il numero uno della Dorna si è limitato a dire: “Abbiamo raggiunto un accordo di principio con Suzuki dopo alcune discussioni”. Il secondo è la posizione della Yamaha, unica scuderia a non avere un team satellite nel 2023: “Credo che sia una situazione che riguarderà solamente la prossima stagione e non gli anni successivi”. RNF-Yamaha passerà infatti ad Aprilia al termine del campionato; tra i possibili sostituti, spicca il team VR46. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Ezpeleta: “Addio Suzuki? 22 moto numero ideale per il campionato”

    ROMA – In vista della stagione 2023, la MotoGp perde un pezzo. Suzuki ha infatti deciso di dire addio alla classe regina, risolvendo il contratto originariamente fino al 2026 e privando il campionato di due moto. Ciononostante, non sembra per nulla preoccupato Carmelo Ezpeleta. Il CEO di Dorna, pur non essendo particolarmente entusiasta della decisione della casa giapponese di lasciare la MotoGp, ha detto ai microfoni di Motorsport.com: “Per noi bastano già 20 moto per il mondiale, perciò trovo che 22 sia il numero ideale”.
    Le parole di Ezpeleta
    “Abbiamo raggiunto un accordo di principio con Suzuki dopo alcune discussioni” ha aggiunto Ezpeleta, senza sbilanciarsi più di tanto, in merito alla risoluzione del contratto con Suzuki. Infine, l’altra novità del 2023 riguarda la Yamaha. Visto che RNF-Yamaha passerà infatti ad Aprilia al termine del campionato, in occasione del prossimo anno la Yamaha sarà l’unica scuderia a non avere un team satellite. “Credo che sia una situazione che riguarderà solamente la prossima stagione e non gli anni successivi” ha spiegato il numero uno di Dorna. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Bradl sui problemi della Honda: “Ci vorrà tempo per risolverli”

    JEREZ – Non sono stati dei test facili quelli andati in scena a Jerez nelle giornate di mercoledì 13 e giovedì 14 luglio per via delle elevate temperature. Basti pensare che Stefan Bradl, sostituto di Marc Marquez in sella alla Honda, ha riportato delle ustioni al piede destro. Ai microfoni di Speedweek.com, il tedesco ha raccontato la sua esperienza: “Nella giornata di giovedì la temperatura dell’asfalto era superiore ai 60 gradi. Fortunatamente siamo riusciti a fare dei progressi in condizioni di gran caldo, che troveremo anche a Spielberg, Misano, ecc. Dobbiamo prepararci a tali condizioni e lo sanno bene anche gli ingegneri Honda. Per il momento sono state avanzate delle idee su come migliorare il flusso d’aria interno”.
    Le parole di Bradl
    Bradl ha poi analizzato gli altri problemi accusati dalla Honda, specialmente in termini di velocità e passo gara: “Servirà del tempo per risolverli, ma quantomeno abbiamo capito da dove partire. Stiamo facendo chiarezza su cosa non va, tuttavia temo che ci vorranno dei mesi prima di trovare una soluzione. Dovremo cambiare parti nell’area del telaio e credo che vedremo svariati aggiornamenti nel corso della stagione”. Infine, Stefan ha concluso: “Anche in vista della moto del prossimo anno, penso che gli ingegneri Honda proveranno i nuovi componenti in occasione delle gare in autunno”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Quartararo nominato Cavaliere della Legion d'Onore

    ROMA – Fabio Quartararo non dimenticherà facilmente il 2022, anno in cui si sta togliendo soddisfazioni sia dal punto di vista sportivo che personale. Oltre ad un Mondiale (finora) dominato ed una potenziale doppietta dopo il titolo centrato l’anno scorso, El Diablo è stato anche omaggiato di una prestigiosa onorificenza in patria. Quartararo è stato infatti nominato Cavaliere dell’Ordine Nazionale della Legion d’Onore. La cerimonia non è avvenuta in una giornata qualsiasi bensì il 14 luglio, festa nazionale francese.
    L’orgoglio di Poirier
    Quartararo è il primo pilota di MotoGp di sempre ad essere insignito di tale riconoscimento, istituito addirittura da Napoleone Bonaparte all’inizio del 19° secolo. Non può che esserne orgoglioso Sebastien Poirier, presidente della Federazione Motociclistica francese: “Si tratta di una data storica che resterà impressa nel panorama sportivo francese. Il nostro campione del mondo ha meritato questo riconoscimento da parte della Nazione”. A riportare le sue parole è il sito ufficiale della MotoGP. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, onorificenza per Quartararo: Fabio diventa Cavaliere della Legion d'Onore

    ROMA – Il 14 luglio non è stata una giornata come le altre per Fabio Quartararo. Proprio in occasione della festa nazionale francese, el Diablo è stato omaggiato di un prestigioso riconoscimento. E’ stato infatti nominato Cavaliere dell’Ordine Nazionale della Legion d’Onore, onorificenza con decreto del 13 luglio del Presidente Emmanuel Macron. Prosegue dunque il 2022 da sogno per il pilota di MotoGp, protagonista di un Mondiale (finora) dominato ed in corsa per una potenziale doppietta dopo il titolo centrato l’anno scorso.
    Le parole di Poirier
    “Si tratta di una data storica che resterà impressa nel panorama sportivo francese. Il nostro campione del mondo ha meritato questo riconoscimento da parte della Nazione”. Queste le parole, riportate dal sito ufficiale della MotoGP, di Sebastien Poirier, presidente della Federazione Motociclistica francese. L’uomo non ha potuto far altro che elogiare Quartararo, primo pilota di MotoGp della storia ad essere insignito di tale riconoscimento, istituito addirittura da Napoleone Bonaparte all’inizio del 19° secolo. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Bradl dopo i test di Jerez: “Abbiamo capito cosa non va”

    JEREZ – Malgrado le ustioni riportate al piede destro, Stefan Bradl è abbastanza soddisfatto dei test MotoGp a Jerez nelle giornate di mercoledì 13 e giovedì 14 luglio. Il pilota tedesco, che sostituisce Marc Marquez in sella alla Honda, ha spiegato ai microfoni di Speedweek.com l’importanza dei due giorni trascorsi sul circuito spagnolo: “Siamo riusciti a fare dei progressi in condizioni di gran caldo, che troveremo anche a Spielberg, Misano, ecc. Dobbiamo prepararci a tali condizioni e lo sanno bene gli ingegneri Honda. Per il momento sono state avanzate delle idee su come migliorare il flusso d’aria interno”.
    Il pensiero di Bradl
    Servirà pazienza, però, visto che i problemi della Honda, specialmente in termini di velocità e passo gara, non verranno risolti dall’oggi al domani: “Sarà necessario del tempo, ma quantomeno sappiamo da dove partire. Abbiamo capito cosa non va, anche se temo che ci vorranno dei mesi prima di trovare una soluzione. Dovremo cambiare parti nell’area del telaio e credo che vedremo svariati aggiornamenti nel corso della stagione. Anche in vista della moto del prossimo anno, penso che gli ingegneri Honda proveranno i nuovi componenti in occasione delle gare autunnali” ha concluso il pilota teutonico, che può finalmente respirare dopo le sofferenze patite in pista a Jerez a causa del caldo. LEGGI TUTTO