More stories

  • in

    MotoGp, Quartararo: “Sogno di poter testare una Formula 1”

    ROMA – Ogni pilota MotoGp ha un sogno nel cassetto. Spesso questo coincide col diventare campione del mondo in classe regina, ma Fabio Quartararo, che questo sogno lo ha già realizzato, a “Gp-Inside” confessa a sorpresa: “Salire su una vettura di Formula 1 è un sogno che spero di poter realizzare un giorno. Come piloti, abbiamo molte cose in comune. Cerco di fare pressione per organizzare un test”.
    MotoGp e F1 più vicine
    Nonostante la MotoGp e la Formula 1 possano sembrare molto diverse, il campione del mondo in carica afferma: “In entrambi i casi serve una buona condizione fisica. Una gara è più lunga in Formula 1, ma in moto ci muoviamo molto. Il nostro livello di concentrazione è molto alto e come loro dobbiamo essere molto precisi. A poco a poco, le nostre due discipline si stanno avvicinando sempre di più. La velocità in rettilineo e anche in curva è davvero impressionante. E in più di un’occasione, diversi piloti MotoGp ad un certo punto hanno provato una F1”. LEGGI TUTTO

  • in

    MotoGp, Aleix Espargaro: “Se non esprimo quello che sento, non sto bene con me stesso”

    ROMA – Aleix Espargaro si presenta senza veli in un’intervista a “The-Race.com” dove parla a tutto tondo della sua personalità, al di là dei risultati in pista, più che soddisfacenti in questa prima parte di MotoGp. “Ho la sensazione dentro di me di esprimere ciò che provo, penso che mi renda più felice. Se non lo faccio, non sto bene con me stesso. Non sono ipocrita quindi devo dire quello che provo”, dice il catalano, che si caratterizza per la sua franchezza e onestà intellettuale.
    Le schermaglie con Marquez
    Non molto tempo fa, infatti, aveva accusato Marc Marquez di manovre troppo audaci in pista. Poi il pilota Aprilia era tornato sui suoi passi. “Quando l’ho incolpato per quello che ha fatto è stato un errore. In passato ho fatto molto più di lui, ma in quel momento sentivo di doverlo dire e l’ho detto. Non ho paura – dice il 32enne di Granollers – di sbagliare e poi dire ‘Scusa, ho sbagliato’, perché questo fa parte della vita”. Nel paddock, la sua filosofia si può riassumere con il proverbio “vivi e lascia vivere”. Conclude infatti Espargaro: “Non dirò mai ai miei colleghi come devono comportarsi. Ognuno deve agire come si sente. Se non si comportano come sono, allora è un errore, non puoi usare una maschera. Vorremmo piacere a tutti ma è impossibile. Se sei super politically correct, la vita è molto noiosa”. LEGGI TUTTO

  • in

    MotoGp, Aleix Espargaro: “Non sono ipocrita e dico quello che penso”

    ROMA –  “Ho la sensazione dentro di me di esprimere ciò che provo, penso che mi renda più felice. Se non lo faccio, non sto bene con me stesso. Non sono ipocrita quindi devo dire quello che provo”. Sono queste le parole di Aleix Espargaro, che in un’intervista a “The-Race.com” parla della sua personalità. La MotoGp è ancora ai box per questa pausa estiva e il catalano è secondo in classifica piloti. Ma, fuori dalla pista, il rapporto con i suoi colleghi è onesto e trasparente e questo gli ha consentito di parlare sempre con franchezza.
    Le parole di Espargaro
    Non molto tempo fa, infatti, aveva accusato Marc Marquez di manovre troppo audaci in pista. Poi il pilota Aprilia era tornato sui suoi passi. “Quando l’ho incolpato per quello che ha fatto è stato un errore. In passato ho fatto molto più di lui, ma in quel momento sentivo di doverlo dire e l’ho detto. Non ho paura – dice il 32enne di Granollers – di sbagliare e poi dire ‘Scusa, ho sbagliato’, perché questo fa parte della vita”. Nel paddock, la sua filosofia si può riassumere con il proverbio “vivi e lascia vivere”. “Non dirò mai ai miei colleghi come devono comportarsi. Ognuno deve agire come si sente. Se non si comportano come sono, allora è un errore, non puoi usare una maschera. Vorremmo piacere a tutti ma è impossibile. Se sei super politically correct, la vita è molto noiosa”, ha infatti chiosato Espargaro. LEGGI TUTTO

  • in

    MotoGp, Quartararo fa autocritica: “All'inizio ero poco concentrato”

    ROMA – Con la MotoGp ancora in ferie, i piloti ne approfittano per tracciare i primi bilanci di questa equilibrata stagione. E il campione del mondo su Yamaha, Fabio Quartararo, lo fa così in un intervento a “Motorsport Total”: “È stata dura in Qatar, Argentina e Austin. Mi sono lamentato un po’ troppo della velocità massima e non mi sono concentrato sulla guida. Poi, quando siamo arrivati ??a Portimao, mi sono concentrato su quello e sono arrivati i risultati”. Dopo la svolta in Portogallo, infatti, il francese ha collezionato quattro podi, di cui due vittorie, prendendosi di forza la testa della classifica piloti.
    Inizio in sordina
    Aggiunge il nizzardo: “In ogni brutto momento puoi vedere del positivo. Se prima hai passato momenti molto difficili e poi vince quello è uno dei momenti migliori. A parte Mandalika, non ho corso molto bene nelle prime quattro gare. Avrei potuto ottenere risultati di gran lunga migliori”. “Oggi sembra che siamo ancora più forti dell’anno scorso. Ma la prima parte della stagione non è stata all’altezza”, afferma alla fine Quartararo con un pizzico di rammarico. LEGGI TUTTO

  • in

    MotoGp, primo bilancio per Quartararo: “Nei brutti momenti ho trovato del positivo”

    ROMA – Giunti a metà della pausa estiva, la MotoGp si prepara a ripartire. Per i piloti è dunque periodo per tracciare i primi bilanci di questo 2022, con il campione del mondo su Yamaha, Fabio Quartararo, che parla così in un intervento a “Motorsport Total”: “È stata dura in Qatar, Argentina e Austin. Mi sono lamentato un po’ troppo della velocità massima e non mi sono concentrato sulla guida. Poi, quando siamo arrivati ??a Portimao, mi sono concentrato su quello e sono arrivati i risultati”. Dopo la svolta in Portogallo, infatti, il francese ha collezionato quattro podi, di cui due vittorie, prendendosi di forza la testa della classifica piloti.
    Le parole di Quartararo
    Aggiunge il nizzardo: “In ogni brutto momento puoi vedere del positivo. Se prima hai passato momenti molto difficili e poi vince quello è uno dei momenti migliori. A parte Mandalika, non ho corso molto bene nelle prime quattro gare. Avrei potuto ottenere risultati di gran lunga migliori”. Poi conclude: “Oggi sembra che siamo ancora più forti dell’anno scorso. Ma la prima parte della stagione non è stata all’altezza”. LEGGI TUTTO

  • in

    MotoGp, Albesiano: “Sarò felice solo quando anche Vinales sarà al top”

    ROMA – L’Aprilia si sta confermando in questo 2022 dicMotoGp la scuderia che ha fatto registrare il balzo in avanti più grande in termini di risultati. Aleix Espargaro ha collezionato finora una vittoria e quattro podi, che gli hanno fruttato la seconda posizione in classifica piloti. Non altrettanto scintillante la prima parte di stagione di Maverick Vinales, ancora alla ricerca della quadra. Il direttore tecnico della casa di Noale, Romano Albesiano, in un’intervista a “Speedweek” è soddisfatto solo a metà e afferma: “Lo sarò quando Vinales raggiungerà lo stesso livello di Espargaro e quando potremo dire che entrambi i nostri piloti possono guidare al massimo la nostra moto”.
    Sorpresa Aprilia
    Nel complesso, però Albesiano è contento dei miglioramenti portati quest’anno in pista e aggiunge: “Sono molto contento per il Gruppo Piaggio e per le persone di Noale. Quello che sta succedendo è molto, molto bello. La cosa che non mi rende felice in questo momento è che solo Espargaro ha raggiunto il livello per essere al top. Ma Vinales si sta avvicinando”. Poi aggiunge: “Sono molto vicini in certe situazioni, ma Espargaro ha quel qualcosa in più”. Ora basta poco per diventare la moto più forte in griglia e Albesiano già sa su quali campi andare a lavorare: “Parliamo dell’ingresso e del centro della curva, soprattutto sul giro secco. Bisogna lavorare meglio su questi aspetti meccanici”. LEGGI TUTTO

  • in

    MotoGp, Albesiano: “Quando Vinales raggiungerà Espargaro potrò dirmi felice”

    ROMA – LaMotoGpda quest’anno ha un’altra scuderia candidata al titolo piloti: è l’Aprilia. Se però Aleix Espargaro ha finora collezionato una vittoria e quattro podi, la prima parte di stagione di Maverick Vinales, ancora alla ricerca della quadra, non è stata altrettanto sorprendente. Il direttore tecnico della casa di Noale, Romano Albesiano, in un’intervista a “Speedweek”, fa autocritica e dice: “Lo sarò quando Vinales raggiungerà lo stesso livello di Espargaro e quando potremo dire che entrambi i nostri piloti possono guidare al massimo la nostra moto”.
    Aspetti da migliorare
    Nel complesso, però, Albesiano è contento dei miglioramenti portati quest’anno in pista e aggiunge: “Sono molto contento per il Gruppo Piaggio e per le persone di Noale. Quello che sta succedendo è molto, molto bello. La cosa che non mi rende felice in questo momento è che solo Espargaro ha raggiunto il livello per essere al top. Ma Vinales si sta avvicinando”. Poi aggiunge: “Sono molto vicini in certe situazioni, ma Espargaro ha quel qualcosa in più”. Restano ora solo alcuni dettagli da limare per raccogliere risultati ancor più positivi con entrambi i piloti: “Parliamo dell’ingresso e del centro della curva, soprattutto sul giro secco. Bisogna lavorare meglio su questi aspetti meccanici”, dice Albesiano per concludere la sua analisi. LEGGI TUTTO

  • in

    MotoGp, Doohan su Marquez: “Se vince con un braccio solo, immaginate con due”

    ROMA – Prosegue per Marc Marquez il cammino di riabilitazione dopo la quarta operazione all’omero del braccio destro. Al pilota della Honda in MotoGp, otto volte campione del mondo, certo il sostegno non manca e arriva anche un incoraggiamento d’eccezione. Il quattro volte campione del mondo nella classe 500, Mick Doohan, ha infatti detto agli spagnoli di “AS”: “Ha vinto con un braccio solo, pensate cosa sarà in grado di fare con due. È ancora giovane, ha 29 anni, e questo calvario lo avrà reso ancora più forte a livello mentale”.
    Le parole di Doohan
    Con Marc Marquez ancora fermo ai box, la Honda è allo sbaraglio. Per questo, in tanti sperano che il ritorno del “Cabroncito” possa risollevare le sorti dell’Ala Dorata. Non è la prima volta che lo spagnolo si trova in questa situazione, così come anche Doohan all’epoca: “Ci siamo sentiti spesso anche se i nostri infortuni non sono paragonabili, però entrambi abbiamo dovuto attraversare una situazione simile. In questi tre anni vivere con la costante frustrazione di non riuscire ad esprimere le proprie capacità a causa di problemi fisici deve essere stato molto complicato per un campione come lui”. LEGGI TUTTO