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    MotoGp, Martin: “Senza l'elettronica è ancor più difficile sorpassare”

    ROMA – “Penso che sia ancora più difficile sorpassare senza l’abbassatore e penso che l’elettronica debba incidere di più. Senza i vari dispositivi, dobbiamo sacrificare più potenza”. Sono queste le parole, raccolte da “Motorsport Total”, di Jorge Martin, pilota Pramac Ducati. Il giovane spagnolo va in controtendenza con il pensiero di molti addetti ai lavori, che invece vorrebbero una MotoGp meno dipendente dalle nuove tecnologie e una guida meno influenzata da queste nuove funzioni.
    Le parole di Martin
    Tante polemiche sono state sollevate dall’abbassatore anteriore, novità introdotta dalla Ducati. Martin commenta così gli effetti di questa miglioria: “Per noi piloti è meglio perché la moto è più stabile sui rettilinei. È meno pericoloso perché abbiamo meno impennate ed è più facile per noi guidare. Per me non fa alcuna differenza. Queste componenti possono restare o essere rimosse. Nessuno ha più un vantaggio. Ora che le hanno tutti, è come se non le avesse nessuno”. Infine un commento sullo sviluppo della GP22, moto che è emersa soprattutto nella seconda parte di questa prima metà di stagione: “Non ci sono più piste Ducati o non Ducati. Adesso siamo veloci ovunque”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Martin: “Avremmo meno potenza senza l'elettronica”

    ROMA – La MotoGp va sempre più verso un’era in cui saranno gli sviluppi al di fuori del motore a fare la differenza.  Jorge Martin, pilota per la Ducati Pramac è tra chi è pronto per questo nuovo corso per le due ruote: “Penso che sia ancora più difficile sorpassare senza l’abbassatore e penso che l’elettronica debba incidere di più. Senza i vari dispositivi, dobbiamo sacrificare più potenza”, queste infatti le sue parole, raccolte dalla redazione di “Motorsport Total”.
    Stabilità e potenza
    Tante polemiche sono state sollevate dall’abbassatore anteriore, novità introdotta dalla Ducati. Martin commenta così gli effetti di questa miglioria: “Per noi piloti è meglio perché la moto è più stabile sui rettilinei. È meno pericoloso perché abbiamo meno impennate ed è più facile per noi guidare. Per me non fa alcuna differenza. Queste componenti possono restare o essere rimosse. Nessuno ha più un vantaggio. Ora che le hanno tutti, è come se non le avesse nessuno”. Gli upgrade tecnologici hanno poi permesso alla casa di Borgo Panigale di differenziare i punti forti della GP22: “Non ci sono più piste Ducati o non Ducati. Adesso siamo veloci ovunque”, ha infatti evidenziato Martin. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Puig: “La priorità per Marquez è il recupero, sta migliorando”

    ROMA – La Honda rimpiange Marc Marquez e aspetta il suo ritorno dopo l’operazione all’omero destro. L’Ala Dorata sta soffrendo particolarmente dell’assenza dell’otto volte campione del mondo e sta portando in pista prestazioni non all’altezza in MotoGp. Dalle colonne di “AS”, il team manager della scuderia giapponese, Alberto Puig, fornisce aggiornamenti sulle condizioni di salute del pilota: “Certo che è preoccupato. Siamo tutti preoccupati. Non ho la sfera di cristallo. Speriamo che tutto vada bene questa volta. Tutto sembra a posto e lui si sente bene. I medici sono soddisfatti. Ora aspettiamo la guarigione”.
    Honda in difficoltà
    I tempi di recupero su Marquez non sono ancora noti e per Puig “la priorità è il recupero totale”. Tuttavia, il manager spagnolo ha un obiettivo per il “Cabroncito”, che “forse potrà partecipare ad alcune gare durante l’estate”. “Pensavamo che la moto 2022 fosse molto competitiva, ma alla fine ci sbagliavamo. Dal Gran Premio d’Indonesia le cose sono andate di male in peggio e tutto questo è probabilmente una conseguenza del non trovare ciò che avevamo programmato. La cosa più importante è migliorare la nostra moto e tornare al livello normale a cui la Honda ci ha abituato in gara”, conclude poi Puig, che non si aspettava prestazioni così negative nel Motomondiale di quest’anno. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Puig: “Marquez migliora, ma siamo preoccupati”

    ROMA – “Certo che è preoccupato. Siamo tutti preoccupati. Non ho la sfera di cristallo. Speriamo che tutto vada bene questa volta. Tutto sembra a posto e lui si sente bene. I medici sono soddisfatti. Ora aspettiamo la guarigione”. Sono le parole di Alberto Puig, team manager della Honda in MotoGp, che al quotidiano spagnolo “AS” aggiorna gli appassionati sulle condizioni di Marc Marquez. L’otto volte campione del mondo è reduce dalla quarta operazione al braccio destro e, da quando si è assentato, la Honda è sprofondata in classifica, con Pol Espargaro che non riesce a tenere da solo a galla l’Ala Dorata.
    L’ammissione di Puig
    I tempi di recupero su Marquez non sono ancora noti e per Puig “la priorità è il recupero totale”. Tuttavia, il manager spagnolo ha un obiettivo per il “Cabroncito”, che “forse potrà partecipare ad alcune gare durante l’estate”. La sensazione è però che la Honda non veda l’ora di chiudere questa stagione per lavorare sulla prossima: “Pensavamo che la moto 2022 fosse molto competitiva, ma alla fine ci sbagliavamo. Dal Gran Premio d’Indonesia le cose sono andate di male in peggio e tutto questo è probabilmente una conseguenza del non trovare ciò che avevamo programmato. La cosa più importante è migliorare la nostra moto e tornare al livello normale a cui la Honda ci ha abituato in gara”, ha confessato Puig. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Pernat: “Honda nel baratro. Cosa aspettano a prendere Mir?”

    ROMA – “In Olanda c’è stato il solito disastro della Honda, che francamente non capiamo ancora il quale baratro si trovi. È un bene per il mondiale che Gresini abbia acquistato Alex Marquez, pilota rovinato anche dalla Honda. Quest’anno l’Ala Dorata ha fatto pasticci sia in termini di moto che in termini di piloti. Cosa stanno aspettando a prendere Mir, io non l’ho ancora capito”. Carlo Pernat, manager di Enea Bastianini, parla così a “GpOne” del momento della Honda in MotoGp, orfana di Marc Marquez e testimone di un calo importante di Pol Espargaro, fermo a soli 40 punti in classsifica piloti.
    Pernat su Aleix Espargaro
    Di contro, Aleix Espargaro – fratello del pilota Honda – si sta distinguendo in pista grazie a una sorprendente Aprilia. “Ad Assen – dice Pernat – la loro moto andava davvero forte. Se fosse partito bene, Espargaro sarebbe arrivato primo. Hanno centrato anche un podio con Vinales, un grande risultato. Adesso possiamo dire che l’Aprilia è una contendente al titolo”. Il procuratore ha anche parole di stima per Marco Bezzecchi, pilota della scuderia VR46 e terzo nel Gran Premio d’Olanda: “Ha fatto un Gp non da rookie. Podio meritato, aveva già chiarito di essere il miglior esordiente e questo podio dovrebbe essere un punto di partenza e non un punto di arrivo. Bravo, Marco”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Pernat: “Alex Marquez rovinato dalla Honda, il team è nel baratro”

    ROMA – Non è un momento facile per la Honda in MotoGp. Marc Marquez è ancora ai box dopo l’operazione al braccio, mentre Pol Espargaro è solo 17esimo in classifica piloti. Carlo Pernat, manager di Enea Bastianini e stimato addetto ai lavori, parla così a “GPOne” della crisi dell’Ala Dorata: “In Olanda c’è stato il solito disastro della Honda, che francamente non capiamo ancora il quale baratro si trovi. È un bene per il mondiale che Gresini abbia acquistato Alex Marquez, pilota rovinato anche dalla Honda. Quest’anno ha fatto pasticci sia in termini di moto che in termini di piloti. Cosa stanno aspettando a prendere Mir, io non l’ho ancora capito”.
    Aprilia da titolo
    Al contrario, Aleix Espargaro – fratello del pilota Honda – si sta distinguendo in pista grazie a una sorprendente Aprilia. “Ad Assen – dice Pernat – la loro moto andava davvero forte. Se fosse partito bene, Espargaro sarebbe arrivato primo. Hanno centrato anche un podio con Vinales, un grande risultato. Adesso possiamo dire che l’Aprilia è una contendente al titolo”. Il manager fa anche i complimenti a Marco Bezzecchi, pilota della scuderia VR46 e per la prima volta a podio ad Assen: “Ha fatto un Gp non da rookie. Podio meritato, aveva già chiarito di essere il miglior esordiente e questo podio dovrebbe essere un punto di partenza e non un punto di arrivo. Bravo, Marco”, ha detto Pernat. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Marini: “Guidare una Ducati è incredibile, è come un sogno”

    ROMA – “È fantastico imparare ad avvicinarsi ai top rider. La mia Ducati è la moto migliore. È estremamente forte e l’esperienza di guida è molto buona. Ogni giro con questa moto in MotoGp è come un sogno per me. È incredibile che io possa guidare una Ducati. Amo quella sensazione”. Sono queste le parole, riportate da “Speedweek”, di Luca Marini, pilota per la scuderia VR46 Racing Team e fratello di Valentino Rossi. Il classe 1997 ha finora collezionato otto piazzamenti a punti su undici gare sin qui disputate, che gli hanno permesso di raggiugnere la quindicesima posizione in classifica piloti a 52 punti.
    Gli obiettivi di Marini
    Ora però che Marco Bezzecchi è salito sul podio ad Assen, anche Marini è chiamato a questa impresa. “Se ho dei buoni prerequisiti e il mio feeling sulla moto è forte – spiega l’urbinate – allora posso raggiungere anche i risultati che ho in mente. Mi dà la sicurezza lavorare ogni giorno, anche con la mia squadra. Posso ridurre sempre di più il distacco, ottenendo risultati migliori di gara in gara”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Marini: “Amo guidare la Ducati a ogni giro”

    ROMA – Alla sua seconda stagione in MotoGp, Luca Marini è quindicesimo a quota 52 punti nella classifica piloti della MotoGp. Dalle parole del fratello di Valentino Rossi e pilota VR46 Racing Team, raccolte da “Speedweek”, emerge una grande fiducia nella moto: “È fantastico imparare ad avvicinarsi ai top rider. La mia Ducati è la moto migliore. È estremamente forte e l’esperienza di guida è molto buona. Ogni giro con questa moto in MotoGp è come un sogno per me. È incredibile che io possa guidare una Ducati. Amo quella sensazione”.
    Le parole di Marini
    Ora però che Marco Bezzecchi è salito sul podio ad Assen, anche Marini è chiamato a questa impresa. “Se ho dei buoni prerequisiti e il mio feeling sulla moto è forte, allora posso raggiungere anche i risultati che ho in mente. Mi dà la sicurezza lavorare ogni giorno, anche con la mia squadra. Posso ridurre sempre di più il distacco, ottenendo risultati migliori di gara in gara”, dice il 24 enne di Urbino, che inquadra così la sua stagione fin qui. LEGGI TUTTO