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    MotoGp, Quartararo vola nelle libere 2: Bagnaia solo undicesimo

    ROMA – Fabio Quartararo comanda la classifica dei tempi nelle libere 2 del Gran Premio di Gran Bretagna, dodicesima tappa del mondiale di MotoGp. Il francese su Yamaha ha fermato il cronometro in 1:58.946, mettendosi davanti a Joan Mir su Suzuki. Terze e quinte le Aprilia di Maverick Vinales e Aleix Espargaro, con la Ducati Pramac di Johann Zarco (primo nelle libere 1) in quarta posizione. Fuori dalla top 10 Francesco Bagnaia su Ducati (11esimo), mentre Quartararo ha continuato a provare il long lap penalty, da scontare per lui domenica.
    La top 10
    Dietro lo spagnolo, al sesto posto, c’è la KTM di Miguel Oliveira. Poi la Suzuki di Alex Rins, seguita dalla Ducati Gresini di Enea Bastianini. Completano la top 10 la Desmosedici di Jack Miller, seguito da Marco Bezzecchi della VR46 Racing Team Archiviato il venerdì, si ritornerà in pista domani alle 10:55 (ora italiana) per la terza sessione di prove libere. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Gp Gran Bretagna: Zarco davanti a Bagnaia e Rins nelle libere 1

    SILVERSTONE – Johann Zarco è il pilota più veloce nella prima sessione di prove libere nel Gran Premio di Gran Bretagna, dodicesima tappa della MotoGp. Il pilota della Pramac ha chiuso il suo miglior giro in 1:59.893, battendo il record della pista che apparteneva a Marc Marquez (1:59.936). Dietro Zarco, si sono piazzati Francesco Bagnaia su Ducati (caduto a inizio sessione, ma senza conseguenze), la Suzuki di Alex Rins e la Yamaha di Fabio Quartararo, che ha già provato il long lap penalty che dovrà scontare in gara domenica. Quinta invece la Honda LCR di Takaaki Nakagami.
    Gli altri piloti
    Dietro il giapponese, sono arrivate rispettivamente seste e settime le Aprilia di Aleix Espargaro e Maverick Vinales. Mentre completano la top 10 l’altra Suzuki di Joan Mir, Jorge Martin su Pramac e la KTM di Brad Binder. Dopo una pausa, ora si tornerà in pista alle 15:10 per la seconda sessione di prove libere. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Zarco in testa nelle prima libere 1 a Silverstone. Bagnaia 2° davanti a Rins

    SILVERSTONE – Il Gran Premio di Gran Bretagna, dodicesimo appuntamento della MotoGp, si apre con le prove libere 1 che hanno visto chiudere in testa Johann Zarco. Il pilota della Pramac ha girato in 1:59.893, battendo il record della pista che apparteneva a Marc Marquez (1:59.936). Dietro Zarco, si sono piazzati Francesco Bagnaia su Ducati (caduto a inizio sessione, ma senza conseguenze), la Suzuki di Alex Rins e la Yamaha di Fabio Quartararo, che ha già provato il long lap penalty che dovrà scontare in gara domenica. Quinta invece la Honda LCR di Takaaki Nakagami.
    La top 10
    Dietro il giapponese, sono arrivate rispettivamente seste e settime le Aprilia di Aleix Espargaro e Maverick Vinales. Mentre completano la top 10 l’altra Suzuki di Joan Mir, Jorge Martin su Pramac e la KTM di Brad Binder. Appuntamento ora per le 15:10 per la seconda sessione di prove libere sulle pista britannica. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Bagnaia crede nel titolo: “Per vincere il mondiale devo essere più costante”

    ROMA – Il Gran Premio di Gran Bretagna, dodicesima tappa della MotoGp, si apre oggi con la consueta conferenza stampa. Anche Francesco “Pecco” Bagnaia, pilota Ducati, era nel gruppo degli intervistati e sulla gara a Silverstone ha detto: “Sono contento di essere tornato, non vedevo l’ora. Silverstone è una delle piste preferite e l’anno scorso ho avuto un po’ di difficoltà. Quest’anno invece mi aspetto di essere competitivo per tutto il weekend. Se voglio ancora avere una possibilità mondiale devo concludere più gare. È importante vincere, ma è importante anche massimizzare. Dovrò essere più costante”.
    Sul calendario 2023
    È stata una lunga pausa, nella quale però è arrivata la prima certezza per il prossimo Motomondiale: si partirà dal Gp di Portogallo. “In Europa si vede il pieno potenziale di una moto, in più Portimao mi piace. Quindi è una cosa positiva per me”, ha detto su questo Bagnaia. Che poi dice la sua sulla penalità comminata ad Assen a Fabio Quartararo: “È difficile comprendere il long lap penality di Quartararo: a Barcellona abbiamo visto una guida irresponsabile di Nakagami. Lì invece non è stato preso alcun provvedimento. Dobbiamo cercare di attaccare Quartararo, ma non sono d’accordo con la penalità”. Oggi è anche arrivata la notizia dell’addio di Andrea Dovizioso, che lascerà il Motomondiale dopo il Gp di Misano: “Devo ancora parlare con Dovizioso, ma se ha annunciato il suo ritiro dopo Misano credo abbia le sue ragioni. È stato uno dei piloti italiano più importanti con una carriera fantastica”, ha detto il torinese. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Quartararo: “Penalità ingiusta, ma non devo vincere per forza”

    ROMA – Fabio Quartararo è pronto per tornare a correre in MotoGp per il Gran Premio di Gran Bretagna. Il nizzardo ha però una penalità da scontare nei primi tre giri di gara: un long lap penalty rimediato ad Assen. Queste le parole del pilota Yamaha a tal proposito: “Sulla penalità ribadisco ancora la mia opinione: si deve trovare un equilibrio tra guida irresponsabile ed incidente di gara. Non penso che fossi meritevole di penalità. Non so cosa aspettarmi, ma sicuramente per me sarà una sfida diversa. Mi sento pronto e motivato. Però non è l’ultima gara della stagione: non devo diventare matto cercando di vincere a tutti i costi. Lavorerò al meglio lungo il weekend e poi vedremo la nostra posizione alla bandiera a scacchi. Durante le vacanze ero un po’ ossessionato ma poi ho pensato che è meglio perdere qualche decimo piuttosto che cadere cercando di fare tutto di fretta”.
    Sul test In F1
    A Silverstone Quartararo deve però limitare i danni e ha affermato: “Nelle categorie minori non solo mai stati veloce qui, ma in MotoGp ho sentito di poter subito lottare per la vittoria. È una pista piuttosto tecnica, specie nel primo settore. Penso che non ci siamo motivo per andare piano, spingerò al massimo”. Poi un commento sulla possibilità di effettuare un test con Mercedes in F1: “È un qualcosa sul quale stiamo lavorando, ma in programma non c’è ancora nulla. Sono stato al simulatore e a bordo della macchina. Con Hamilton non ho parlato di questo, ci siamo solo divertiti”. E infine Quartararo dice la sua sul ritiro di Andrea Dovizioso: “Non ne ho parlato con lui, ma la sua annata è molto difficile. È complicato riprendere dopo un anno. Credo che se non si stia divertendo più ha fatto bene a prendere quella decisione. Gli auguriamo il meglio e già so che andrà in motocross ogni giorno”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Dovizioso annuncia l'addio dopo Misano: “Era giusto provarci”

    ROMA – Andrea Dovizioso saluterà la MotoGP al Gran Premio di San Marino, capolinea della carriera per l’alfiere romagnolo. Il pilota, giunto all’età di 36 anni, ha sempre avuto difficoltà con la Yamaha del team RNF WithU e in una dichiarazione alla stampa ha spiegato le ragioni della sua scelta. “Nel 2012 l’esperienza con la Casa di Iwata in MotoGP è stata per me molto positiva e da allora ho sempre pensato che, prima o poi, mi sarebbe piaciuto avere un contratto ufficiale con la Yamaha. Questa possibilità si è presentata, in maniera un po’ audace, nel corso del 2021. Ho deciso di provarci perché credevo fortemente in questo progetto e nella possibilità di fare bene. Purtroppo negli ultimi anni la MotoGP è cambiata profondamente. La situazione è molto diversa da allora: non mi sono mai sentito a mio agio con la moto, e non sono riuscito a sfruttarne al meglio il potenziale nonostante il prezioso e continuo aiuto del team e di tutta la Yamaha”. La tappa a San Marino è in agenda per il 4 settembre e Cal Crutchlow prenderà il posto di Dovizioso per i restanti sei appuntamenti del Motomondiale.
    Le parole di Dovizioso
    Il bilancio per questa stagione non è dei più positivi, come spiega lo stesso pilota. “I risultati sono stati negativi, ma oltre a ciò, la considero comunque un’esperienza di vita molto importante. Quando ci sono così tante difficoltà, devi avere la capacità di gestire bene la situazione e le tue emozioni. Non abbiamo raggiunto gli obiettivi sperati, ma i consulti con i tecnici Yamaha e con quelli del mio team sono sempre stati positivi e costruttivi, sia per loro che per me. Il rapporto è rimasto leale e professionale anche nei momenti più critici: non era così scontato che sarebbe successo. Per tutto questo e per il supporto, ringrazio Yamaha, il mio team e WithU, e gli altri sponsor coinvolti nel progetto. Non è andata come speravamo, ma era giusto provarci. La mia avventura si concluderà a Misano, ma il rapporto con tutte le persone coinvolte in questa sfida rimarrà intatto per sempre. Grazie a tutti”, ha detto per chiosare Dovizioso, che saluterà il paddock dopo 22 annate. Dalla classe 125, dove è arrivato il titolo nel 2004, agli sfortunati secondi posti in MotoGp: Dovizioso ha sempre regalato emozioni e spettacolo in pista. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Dovizioso si ritira dopo Misano: per la sostituzione pronto Crutchlow

    ROMA – Terminerà a Misano l’avventura di Andrea Dovizioso in MotoGp. Il pilota, giunto all’età di 36 anni, non si è mai adattato alla Yamaha del team RNF WithU e in una dichiarazione alla stampa ha spiegato le ragioni della sua scelta. “Nel 2012 l’esperienza con la Casa di Iwata in MotoGP è stata per me molto positiva e da allora ho sempre pensato che, prima o poi, mi sarebbe piaciuto avere un contratto ufficiale con la Yamaha. Questa possibilità si è presentata, in maniera un po’ audace, nel corso del 2021. Ho deciso di provarci perché credevo fortemente in questo progetto e nella possibilità di fare bene. Purtroppo negli ultimi anni la MotoGP è cambiata profondamente. La situazione è molto diversa da allora: non mi sono mai sentito a mio agio con la moto, e non sono riuscito a sfruttarne al meglio il potenziale nonostante il prezioso e continuo aiuto del team e di tutta la Yamaha”. La tappa a San Marino è in agenda per il 4 settembre e Cal Crutchlow prenderà il posto di Dovizioso per i restanti sei appuntamenti del Motomondiale.
    L’addio di Dovizioso
    Il bilancio per questa stagione non è dei più positivi, come spiega lo stesso pilota romagnolo: “I risultati sono stati negativi, ma oltre a ciò, la considero comunque un’esperienza di vita molto importante. Quando ci sono così tante difficoltà, devi avere la capacità di gestire bene la situazione e le tue emozioni. Non abbiamo raggiunto gli obiettivi sperati, ma i consulti con i tecnici Yamaha e con quelli del mio team sono sempre stati positivi e costruttivi, sia per loro che per me. Il rapporto è rimasto leale e professionale anche nei momenti più critici: non era così scontato che sarebbe successo. Per tutto questo e per il supporto, ringrazio Yamaha, il mio team e WithU, e gli altri sponsor coinvolti nel progetto. Non è andata come speravamo, ma era giusto provarci. La mia avventura si concluderà a Misano, ma il rapporto con tutte le persone coinvolte in questa sfida rimarrà intatto per sempre. Grazie a tutti”, ha concluso Dovizioso, che dice così addio alle due ruote dopo 22 stagioni dalla classe 125 (un titolo iridato nel 2004) alla MotoGp. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Dovizioso: “Tra team ufficiali e satelliti differenze minime”

    ROMA – La MotoGp si sta evolvendo e tra i temi emersi con forza quest’anno c’è il grande equilibrio in pista. A volte sono persino le moto dei team satellite ad avere la meglio su quelle ufficiali, come ha spesso dimostrato Enea Bastianini sulla Ducati del team Gresini. Andrea Dovizioso, in un’intervista a Crash.net, evidenzia proprio questo aspetto: “Se la scuderia factory crede in te, può darti esattamente le stesse cose. La differenza, se sei in un team Factory, è solo che hai più soldi per fare quello che vuoi: viaggi, hospitality e cose del genere”.
    L’analisi di Dovizioso
    Le differenze, dunque, tra moto satellite e moto ufficiali vanno sempre più assottigliandosi. Andrea Dovizioso, che guida la Yamaha RNF non ufficiale, può confermare questa tendenza: “Se le specifiche della moto sono le stesse e hai il pacchetto ufficiale, gli ingegneri sono gli stessi. Loro partecipano alle stesse riunioni e fanno tutto insieme”. Infine un pensiero sul suo addio alle corse, forse figlio di una stagione fin qui vissuta nelle retrovie: “Non ho nessun problema con Yamaha. Penso che possa fare qualcosa di meglio sulla moto, ma non si tratta di me, per essere chiari”. LEGGI TUTTO