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    MotoGp, Vinales: “Vincere in Austria sarebbe fantastico dopo quello che è successo”

    ROMA – Per Maverick Vinales il Gran Premio di Austria ha un sapore particolare. L’anno scorso, infatti, nella gara del Red Bull Ring (Gran Premio di Stiria) lo spagnolo, allora in forza alla Yamaha, aveva inserito apposta il limitatore della sua M1 mentre era in pista, rischiando di danneggiare il motore. Un gesto che ha portato alla decisione della casa di Iwata di interrompere il contratto con Vinales, ora all’Aprilia. La RS-GP della casa di Noale, però, si è dimostrata più competitiva del previsto e ora il 27enne ha un’occasione unica in vista della tappa austriaca. “Se riuscissimo a raggiungere l’obiettivo in Austria sarebbe un sogno. Lì sono successe alcune ‘cose’. Ma può succedere. Fa parte del passato e io ora mi concentro sul presente. Avrò una motivazione in più, questo è certo”, ha infatti detto Vinales ai microfoni ufficiali della MotoGp.
    Un nuovo Vinales
    Il passaggio alla scuderia italiana ha segnato uno spartiacque nella carriera del pilota di Figueres. Le prestazioni dell’Aprilia, unite a quelle del pilota, hanno fatto segnare una crescita costante fino al doppio podio ad Assen (terzo) e a Silverstone (secondo). “Credo molto in questo progetto e credo molto in me stesso. Penso sempre che sia una questione di tempo, di lavoro. Sappiamo di avere il potenziale per stare davanti e per lottare, come abbiamo dimostrato negli scorsi Gp. La nostra attenzione è rivolta a noi stessi. Ottenere il massimo dalla moto e dalla pista. Io continuo a guidare, a crederci e concentrarmi sulle cose giuste”, ha infatti concluso Vinales. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Vinales: “In Austria avrò una motivazione in più per vincere”

    ROMA – Maverick Vinales ha un conto in sospeso in terra d’Austria. Nella scorsa stagione, infatti, il Red Bull Ring (Gran Premio di Stiria) è stato teatro dell’episodio che ha poi portato al licenziamento dello spagnolo, allora in forza alla Yamaha. Il motivo? L’inserimento del limitatore della sua M1 mentre era in pista, con il rischio di danneggiare il motore. Ora Vinales è un pilota Aprilia e la RS-GP della casa di Noale si è dimostrata più competitiva del previsto e adesso il 27enne ha un’occasione unica in vista della tappa austriaca. “Se riuscissimo a raggiungere l’obiettivo in Austria sarebbe un sogno. Lì sono successe alcune ‘cose’. Ma può succedere. Fa parte del passato e io ora mi concentro sul presente. Avrò una motivazione in più, questo è certo”, ha infatti detto Vinales ai microfoni ufficiali della MotoGp.
    Le parole di Vinales
    Il passaggio alla scuderia italiana ha segnato uno spartiacque nella carriera del pilota di Figueres. Le prestazioni dell’Aprilia, unite a quelle del pilota, hanno fatto segnare una crescita costante fino al doppio podio ad Assen (terzo) e a Silverstone (secondo). “Credo molto in questo progetto e credo molto in me stesso. Penso sempre che sia una questione di tempo, di lavoro. Sappiamo di avere il potenziale per stare davanti e per lottare, come abbiamo dimostrato negli scorsi Gp. La nostra attenzione è rivolta a noi stessi. Ottenere il massimo dalla moto e dalla pista. Io continuo a guidare, a crederci e concentrarmi sulle cose giuste”, ha infatti concluso Vinales. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Morbidelli: “Vedo Quartararo sfavorito per il mondiale”

    ROMA – La lotta per il titolo MotoGp entra nel vivo. Aleix Espargaro e Francesco Bagnaia inseguono la Yamaha di Fabio Quartararo, leader della classifica piloti. Dopo il Gran Premio di Gran Bretagna, il francese vede avvicinarsi i suoi rivali, rispettivamente a -21 e a -49. Non all’altezza del campione del mondo in carica la stagione, invece, di Franco Morbidelli, che non vede il suo compagno di squadra in pole per la vittoria finale, stando alle sue parole riportate da “Motorsport”: “Sinceramente parlando, vedo Fabio in una posizione di sfavorito, solo per le caratteristiche delle moto”.
    Sulla moto
    I tre contendenti per il titolo iridato hanno infatti a disposizione tre moto diverse, ognuna con le proprie caratteristiche. Solo Quartararo, però, riesce a guidare in modo efficace questa Yamaha con poco grip, che finora non ha regalato grandi soddisfazioni a Morbidelli. “Quando la tua moto va un po’ più piano sul dritto, sei sempre sfavorito nella battaglia, ma comunque è sempre lì davanti e dimostra che può fare delle grandi cose” – ha concluso il pilota italo-brasiliano. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Morbidelli: “La lotta al mondiale? Per me è lo sfavorito è Quartararo”

    ROMA – Aleix Espargaro e Francesco Bagnaia insidiano la leadership di Fabio Quartararo alla classifica piloti MotoGp. Dopo la gara di Silverstone, infatti, il nizzardo vede avvicinarsi i suoi rivali, rispettivamente a -21 e a -49. Non all’altezza del campione del mondo incarica la stagione, invece, di Franco Morbidelli, che non vede il suo compagno di squadra in pole per la vittoria finale, stando alle sue parole riportate da “Motorsport”: “Sinceramente parlando, vedo Fabio in una posizione di sfavorito, solo per le caratteristiche delle moto”.
    Moto a confronto
    I tre contendenti per il titolo iridato hanno infatti a disposizione tre moto diverse, ognuna con le proprie caratteristiche. Solo Quartararo, però, riesce a guidare in modo efficace questa Yamaha con poco grip. “Quando la tua moto va un po’ più piano sul dritto, sei sempre sfavorito nella battaglia, ma comunque è sempre lì davanti e dimostra che può fare delle grandi cose”, conclude Morbidelli, che ad oggi ha raccolto 26 punti in classifica piloti. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Dovizioso: “Era il momento giusto per ritirarmi”

    ROMA – Andrea Dovizioso con correrà più in MotoGp a partire dal Gran Premio di San Marino e della Riviera di Rimini del 4 settembre. “È la cosa giusta. Mi sentivo pronto a farlo. Ho parlato con Yamaha e mi hanno capito”, ha detto il pilota ex Ducati in un’intervista a “Motorsport”, dove spiega le ragioni che lo hanno portato a dire basta con il Motomondiale. “Non mi aspettavo di trovare queste caratteristiche della moto, perché avevo già avuto un’esperienza con la Yamaha. Ma il punto è – sottolinea Dovizioso – che il campionato è cambiato, le regole sono cambiate, la moto è cambiata, i rivali sono cambiati e quello che ho trovato è piuttosto unico. E nella situazione che stiamo vivendo ora nella MotoGp, queste caratteristice sono davvero estreme. Puoi essere competitivo solo nel modo in cui guida Quartararo”.
    Le parole di Dovizioso
    Per le restanti gare della MotoGp, il posto di Dovizioso sarà occupato dal collaudatore Yamaha Cal Crutchlow, con il pilota di Forlì che continua: “Non c’è grip in questa Yamaha e solo Quartararo sa sfruttare quella parte di moto che poi lo fa andare così veloce. È una caratteristica a cui mi sono dovuto adattare, ma cambiare completamente il proprio stile di guida è impossibile”. Poi una chiosa sulle sue stagioni in Ducati, dove – grazie al suo lavoro – a Desmosedici è cambiata: “Il lavoro che abbiamo fatto in otto anni è stato difficile, duro, ma alla fine ora sono tutti veloci e questo significa che quello che abbiamo fatto in passato è stato buono. È un qualcosa che resterà e questo mi rende molto orgoglioso”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Tardozzi sull'erede di Miller: “Siamo di fronte a una scelta difficile”

    ROMA – La Ducati si trova di fronte a una scelta: a chi assegnare la Desmosedici di Jack Miller? I candidati sono Jorge Martin ed Enea Bastianini, con l’australiano che tornerà in KTM per la MotoGp 2023. Lo spagnolo è stato più costante, ma ha molti meno punti in classifica piloti (81) rispetto al riminese (118), autore di tre vittorie in questo inizio di stagione. A decidere sarà anche Davide Tardozzi, team manager della Ducati, che a “BT Sport” spiega: “Tra Austria e Misano annunceremo i nuovi piloti, ma è una scelta difficile”.
    Bastianini in vantaggio
    Chi tra i due si aggiudicherà il posto nella scuderia ufficiale godrà senz’altro di vantaggi aggiuntivi. Tuttavia, Tardozzi aggiunge: “Entrambi saranno trattati allo stesso modo, sia in Pramac che nel team ufficiale. In questo momento hanno le stesse possibilità in pista, anche se Bastianini ha la moto dell’anno scorso”. L’italiano sta facendo infatti molto bene con la GP21, mentre Martin sembra non aver trovato la giusta intesa con la moto di quest’anno. Un fattore che potrebbe andare a vantaggio di Bastianini. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Dovizioso sereno: “Ritirarmi è stata la decisione giusta”

    ROMA – La MotoGp dal 4 settembre non vedrà più in pista Andrea Dovizioso, che lascera dopo il Gran Premio di San Marino e della Riviera di Rimini. In un’intervista a “Motorsport”, il 36enne spiega i motivi che lo hanno portato a questa decisione: “È la cosa giusta. Mi sentivo pronto a farlo. Ho parlato con Yamaha e mi hanno capito. Non mi aspettavo di trovare queste caratteristiche della moto, perché avevo già avuto un’esperienza con la Yamaha. Ma il punto è – sottolinea Dovizioso – che il campionato è cambiato, le regole sono cambiate, la moto è cambiata, i rivali sono cambiati e quello che ho trovato è piuttosto unico. E nella situazione che stiamo vivendo ora nella MotoGp, queste caratteristice sono davvero estreme. Puoi essere competitivo solo nel modo in cui guida Quartararo”.
    Sul periodo in Ducati
    Per le restanti gare della MotoGp, il posto di Dovizioso sarà occupato dal collaudatore Yamaha Cal Crutchlow, con il pilota di Forlì che continua: “Non c’è grip in questa Yamaha e solo Quartararo sa sfruttare quella parte di moto che poi lo fa andare così veloce. È una caratteristica a cui mi sono dovuto adattare, ma cambiare completamente il proprio stile di guida è impossibile”. Infine un commento sui suoi anni in Ducati, determinanti per cambiare il volto alla moto di Borgo Panigale: “Il lavoro che abbiamo fatto in otto anni è stato difficile, duro, ma alla fine ora sono tutti veloci e questo significa che quello che abbiamo fatto in passato è stato buono. È un qualcosa che resterà e questo mi rende molto orgoglioso”, ha infatti concludo Dovizioso. LEGGI TUTTO

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    MotoGP, Marquez sarà presente ai box in Austria: “Sto meglio, sono ottimista”

    ROMA – Stare vicino al proprio team e seguire i progressi della Honda in vista della stagione 2023. Sono questi i motivi principali che hanno spinto Marc Marquez a seguire dai box la tappa austriaca della MotoGP del 21 agosto, in programma sul circuito del Red Bull Ring. “Mi sento meglio e l’osso sta guarendo, anche se sono anche nella fase di riabilitazione. – ha dichiarato l’otto volte campione del mondo in un comunicato Honda – A fine mese ho un altro controllo per capire se sarà possibile fare un altro passo in avanti e spingere di più dal punto di vista fisico. Comunque, prima di questo controllo non mi voglio sbilanciare sui tempi di recupero, ma sono ottimista”.
    Il momento Honda
    Lavorare in simbiosi con il team alle prese con un momento di estrema difficoltà per avere le idee chiare quando sarà la volta di tornare in sella. “L’Honda è in un momento critico. Andrò in Austria proprio per capire cosa sta succedendo e per parlare con lo staff HRC per il lavoro futuro. Sento molto anche Bradl, con Santi lavoriamo e testiamo tante cose perché voglio rimanere connesso. Dopo l’operazione scorsa mi sono disconnesso, invece in questo caso voglio restare coinvolto così che quando tornerò sarà più facile. Sono in lotta da due anni – conclude Marquez – nel frattempo ho vinto alcune gare, ma a Jerez ho capito che bisognava cambiare. Non posso fare un’altra operazione, è normale avere dubbi, ma sono convinto che questa sarà la volta buona”. LEGGI TUTTO