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    MotoGp, Rivola sull'aerodinamica: “Abbiamo capito la direzione”

    ROMA – “Non direi che abbiamo trovato la ricetta dell’aerodinamica. Ma si può dire che abbiamo capito la direzione. Dopo il mio arrivo in MotoGp ho capito subito che c’era ancora molto da fare in questo settore. Perché nessuno, tranne forse Ducati, ha investito molto in passato”. Massimo Rivola ha parlato così, in un’intervista ai microfoni di “Speedweek”, dei progressi fatti da Aprilia in particolare sull’aerodinamica, settore che in MotoGp ha sempre visto Ducati un passo avanti risspetto alle concorrenti. L’amministratore delegato della casa di Noale ha evidenziato i miglioramenti che hanno reso la RS-GP tra le moto più competitive in pista.
    Le parole di Rivola
    “E’ importante trovare buoni ingegneri aerodinamici e una buona galleria del vento – ha aggiunto Rivola -. Utilizziamo la stessa galleria del vento della KTM, l’ex galleria del vento di Formula 1 della Toyota a Colonia. Ne abbiamo usato una diversa in passato”. Il Ceo di Aprilia ha poi affermato: “È sempre interessante quello che fanno i tuoi concorrenti, perché alla fine impari dagli altri. Puoi imparare qualcosa da qualsiasi parte”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Marquez alla Honda: “Abbiamo bisogno di aiuto dal Giappone”

    ROMA – “Noi piloti Honda abbiamo bisogno di un aiuto dal Giappone, perché stanno soffrendo tutti i piloti.Fin quando ho corso in quest’anno anch’io ho avuto difficoltà e non solo per il braccio ma anche perché non riuscivo a trovarmi bene con la moto ed è lì che siamo obbligati a cambiare e a lottare per il mondiale nelle prossime stagioni”. Marc Marquez, in un’intervista ai microfoni di “DAZN”, ha esposto i problemi che stanno colpendo la Honda in MotoGp nella stagione in corso. Non solo l’assenza del numero 93, reduce dalla quarta operazione in pochi anni, ma anche risultati che non arrivano e diversi piloti che lamentano un ritardo rispetto agli altri team.
    Verso il rientro
    Marquez ha poi parlato del recupero e del possibile ritorno in pista: “A fine agosto, al termine delle 12 settimane dall’operazione, farò una Tac dove si dovrà vedere una evoluzione nel recupero dell’osso e ci darà indicazioni – ha affermato -. Se per una qualsiasi ragione però dovrò allungare il recupero di due settimane, dovrò farlo. Non posso buttar via tutto il lavoro che è stato fatto finora. Quando ci sarà l’ok dei medici e io avrò forza sufficiente, guidare una moto sarà una delle prime cose che farò perché è lì che i muscoli specifici lavorano in maniera migliore e potremo arrivare al 100% il prima possibile”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Marquez chiede aiuto alla Honda: “I piloti stanno soffrendo”

    ROMA – Marc Marquez, ha esposto i problemi che stanno colpendo la Honda in MotoGp nella stagione in corso. Non solo l’assenza del numero 93, reduce dalla quarta operazione in pochi anni, ma anche risultati che non arrivano e diversi piloti che lamentano un ritardo rispetto agli altri team. “Noi piloti Honda abbiamo bisogno di un aiuto dal Giappone, perché stanno soffrendo tutti i piloti – ha detto in un’intervista a “DAZN Spagna” -.Fin quando ho corso in quest’anno anch’io ho avuto difficoltà e non solo per il braccio ma anche perché non riuscivo a trovarmi bene con la moto ed è lì che siamo obbligati a cambiare e a lottare per il mondiale nelle prossime stagioni”.
    Sul recupero
    Marquez ha poi parlato del recupero e del possibile ritorno in pista: “A fine agosto, al termine delle 12 settimane dall’operazione, farò una Tac dove si dovrà vedere una evoluzione nel recupero dell’osso e ci darà indicazioni – ha affermato -. Se per una qualsiasi ragione però dovrò allungare il recupero di due settimane, dovrò farlo. Non posso buttar via tutto il lavoro che è stato fatto finora. Quando ci sarà l’ok dei medici e io avrò forza sufficiente, guidare una moto sarà una delle prime cose che farò perché è lì che i muscoli specifici lavorano in maniera migliore e potremo arrivare al 100% il prima possibile”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Razali: “Dovizioso era triste, ci aspettavamo il suo ritiro”

    ROMA – L’annuncio del ritiro dalla MotoGp di Andrea Dovizioso ha sorpreso un po’ tutti. Le prestazioni in pista sono mancate in quest’anno, ma il pilota di Forlì ha addirittura deciso di non terminare la stagione, che per lui terminerà a Misano. Chi invece aveva previsto questa situazione è stato Razlan Razali, che in un’intervista a “Crash.net” ha detto: “In un certo senso ce lo aspettavamo perché ho potuto vedere la frustrazione e la delusione sul suo viso in molte occasioni. Si vedeva che non era felice. Ci sono stati momenti – continua il Malese – in cui non avevamo le parole per incoraggiarlo. Siamo arrivati ??al punto in cui gli abbiamo appena detto di uscire e divertirsi. Avevamo sperato che chiudesse la stagione, ma immagino che fosse tutto troppo per lui”.
    Razali e il futuro in Aprilia
    L’uomo simbolo della Yamaha RNF prosegue poi: “Rispettiamo la decisione di Dovizioso, perché non si può costringere nessuno. Ovviamente non è ottimale quando un pilota si ritira prima della fine della stagione perché siamo nel nostro primo anno di riallineamento. Stiamo anche cambiando produttore l’anno prossimo. Quindi c’è molto lavoro da fare”. La squadra di Razali infatti passerà dal 2023 in Aprilia, che potrà così godere per la prima volta di un team satellite in MotoGp. Una nuova sfida per il malese che forse si aspettava qualcosa in più da questo Motomondiale. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Vinales generoso: “Aiuterò Espargaro, così ripagherò la fiducia datami”

    ROMA – L’Aprilia si è ritrovata in questa MotoGp catapultata all’improvviso in una lotta mondiale inedita per la casa di Noale. Le prestazioni di Aleix Espargaro, figlie di una RS-GP ben congegnata e studiata nei minimi dettagli, gli sono valsi finora il secondo posto in classifica piloti, ad appena -22 punti da Fabio Quartararo. La seconda guida dell’Aprilia è però Maverick Vinales, ingaggiato da Massimo Rivola dopo il disastro con la Yamaha. Sarà lui l’arma in più di Espargaro in questa seconda metà di stagione, come afferma Vinales stesso in un’intervista al “Mundo Deportivo”: “Penso che Espargaro possa farcela, voglio che Aprilia vinca il Campionato del Mondo. Sono molto indietro in classifica, ma se posso, darò una mano sia ad Aprilia che ad Aleix”.
    Vinales in ripresa
    Dopo un comprensibile periodo di adattamento sulla nuova moto, Vinales sembra però ora aver trovato il giusto feeling con l’Aprilia. A certificarlo ci sono il terzo posto ad Assen e il secondo posto conquistato a Silverstone. Ormai è troppo tardi per puntare al mondiale, ma Vinales aggiunge: “Non ci sono abbastanza gare per recuperare la prima metà della stagione, ma in Aprilia hanno riposto tanta fiducia in me e credo che sarebbe un buon modo per restituire loro il sostegno che mi hanno dato in un momento molto complicato e difficile per me”. Il prossimo Gran Premio è quello di Austria, dove Vinales ha un conto in sospeso. La motivazione è tanta, ma non è ancora chiaro se Espargaro potrà correre la gara al Red Bull Ring dopo l’infortunio al tallone rimediato a Silverstone. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Razali sul ritiro di Dovizioso: “Ce lo aspettavamo, era frustrato”

    ROMA – “In un certo senso ce lo aspettavamo perché ho potuto vedere la frustrazione e la delusione sul suo viso in molte occasioni. Si vedeva che non era felice”. Parla così in un’intervista a “Crash.net” Razlan Razali, team manager in Yamaha RNF di Andrea Dovizioso, che ha annunciato il suo ritiro dalla MotoGp. “Ci sono stati momenti – continua il Malese – in cui non avevamo le parole per incoraggiarlo. Siamo arrivati ??al punto in cui gli abbiamo appena detto di uscire e divertirsi. Avevamo sperato che chiudesse la stagione, ma immagino che fosse tutto troppo per lui”.
    Le parole di Razali
    L’uomo simbolo della Yamaha RNF prosegue poi: “Rispettiamo la decisione di Dovizioso, perché non si può costringere nessuno. Ovviamente non è ottimale quando un pilota si ritira prima della fine della stagione perché siamo nel nostro primo anno di riallineamento. Stiamo anche cambiando produttore l’anno prossimo. Quindi c’è molto lavoro da fare”. Il team di Razali si trasferirà infatti a Noale per diventare la prima scuderia satellite in MotoGp dell’Aprilia, che dal 2023 avrà a disposizione quattro piloti in griglia. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Alex Marquez: “Potevo lasciare, ora voglio nuovi stimoli”

    ROMA – Alex Marquez a fine stagione lascerà la Honda LCR per passare in Gresini. Per il fratello di Marc Marquez però la carriera in MotoGp poteva fermarsi quest’anno, come afferma egli stesso in un’intervista a “Motorsport”: “C’era la possibilità che potessi fare altre cose nella vita”. Ora però la grande occasione con una Ducati: “Non ho più le motivazioni per restare qui. Sono molto contento della squadra, ma penso di aver bisogno di una moto diversa. Gli europei, per il modo in cui lavorano, hanno cambiato molto il paddock, il modo di lavorare, la tecnologia, sono stati un gradino sopra. Prima il pioniere era Honda, ma negli ultimi anni, soprattutto nell’aerodinamica, sembra che Ducati e ora Aprilia siano un passo avanti”, aggiunge poi il pilota di Cervera.
    Sulla Honda
    Con le prestazioni che latitano, il 2022 è un anno da dimenticare per la Honda, che vede in Joan Mir il sostituto di Pol Espargaro (quasi certamente in KTM nel 2023). “Tutti sanno che la Honda è la Honda, tuttavia non importa se i piloti provengono da Suzuki, Yamaha o Ducati. Penso che in Honda debbano cambiare un po’ atteggiamento per ritrovarsi, ma hanno buone indicazioni per il prossimo anno”, ha però concluso Alex Marquez, che l’anno prossimo avrà una possibilità di fare bene nel Motomondiale. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Alex Marquez: “Ora comandano gli europei, non aveva senso restare in Honda”

    ROMA – La Gresini Racing accoglierà nel 2023 Alex Marquez, fratello di Marc Marquez. La MotoGp avrebbe però potuto non vedere nella entry list 2023 lo spagnolo, che in una dichiarazione a “Motorsport” dice: “C’era la possibilità che potessi fare altre cose nella vita”. Ora però la grande occasione con una Ducati: “Non ho più le motivazioni per restare qui. Sono molto contento della squadra, ma penso di aver bisogno di una moto diversa. Gli europei, per il modo in cui lavorano, hanno cambiato molto il paddock, il modo di lavorare, la tecnologia, sono stati un gradino sopra. Prima il pioniere era Honda, ma negli ultimi anni, soprattutto nell’aerodinamica, sembra che Ducati e ora Aprilia siano un passo avanti”, aggiunge poi il pilota di Cervera.
    Le parole di Marquez
    Con le prestazioni che latitano, il 2022 è un anno da dimenticare per la Honda, che vede in Joan Mir il sostituto di Pol Espargaro (quasi certamente in KTM nel 2023). Questo però per Marquez potrebbe non essere sufficiente e afferma: “Tutti sanno che la Honda è la Honda, tuttavia non importa se i piloti provengono da Suzuki, Yamaha o Ducati. Penso che in Honda debbano cambiare un po’ atteggiamento per ritrovarsi, ma hanno buone indicazioni per il prossimo anno”. LEGGI TUTTO