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    MotoGp, Martin: “Ho fiducia nel progetto Ducati”

    ROMA – “Ho fiducia a lungo termine nel progetto Ducati e il mio futuro che non conosco ancora è in mano a loro. Spero di vestire presto di rosso, io cercherò di dare il massimo per riuscirci, ma farò il mio campionato indipendentemente dal fatto se sarò ancora in Pramac o nel team ufficiale”. Jorge Martin ha le idee chiare sul suo futuro. Il pilota spagnolo, in lotta con Enea Bastianini per un posto nel team ufficiale Ducati dal 2023, ha espresso ai microfoni di “As” l’intenzione di restare sotto la casa di Borgo Panigale anche se non riuscisse a conquistarsi il posto tanto ambito.
    Le parole di Martin
    Martin ha poi parlato delle sue condizioni attuali: “L’operazione non mi ha permesso di migliorare tanto la situazione. Adesso ho un po’ più paura a cadere e guido con più rispetto dopo tutte le lesioni che ho già avuto. Velocità e fiducia in moto restano comunque intatte, sennò non avrei potuto fare il record della pista ad Assen anche se poi Bagnaia ha girato ancora più veloce”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Martin si tiene stretta la Ducati: “Ho fiducia nel progetto”

    ROMA – “Ho fiducia a lungo termine nel progetto Ducati e il mio futuro che non conosco ancora è in mano a loro. Spero di vestire presto di rosso, io cercherò di dare il massimo per riuscirci, ma farò il mio campionato indipendentemente dal fatto se sarò ancora in Pramac o nel team ufficiale”. Jorge Martin ha le idee chiare sul suo futuro. Il pilota spagnolo, in lotta con Enea Bastianini per un posto nel team ufficiale Ducati dal 2023, ha espresso ai microfoni di “As” l’intenzione di restare sotto la casa di Borgo Panigale anche se non riuscisse a conquistarsi il posto tanto ambito.
    Il commento di Martin
    Martin ha poi parlato delle sue condizioni attuali: “L’operazione non mi ha permesso di migliorare tanto la situazione. Adesso ho un po’ più paura a cadere e guido con più rispetto dopo tutte le lesioni che ho già avuto. Velocità e fiducia in moto restano comunque intatte, sennò non avrei potuto fare il record della pista ad Assen anche se poi Bagnaia ha girato ancora più veloce”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Ciabatti: “Per Oliveira ci serviva tempo, poi si è inserita Aprilia”

    ROMA – Miguel Oliveira avrebbe potuto passare al team Gresini nella prossima stagione di MotoGp. La trattativa, però, è mai decollata, e il portoghese ha chiuso con Apirlia per il suo passaggio nel team RNF, che dall’anno prossimo sarà satellite della casa di Noale. A spiegare maggiori retroscena è stato il direttore sportivo di Ducati, Paolo Ciabatti: “Abbiamo parlato sia con Oliveira che con Raul Fernandez – ha detto ai microfoni di “Speedweek” -. Con il portoghese la situazione sembrava promettente, ma abbiamo avuto necessità di ricevere l’approvazione del team Gresini. Quest’anno eravamo noi a pagare Bastianini, in quanto in possesso di un contratto diretto con noi. Ma in linea di principio intendiamo pagare solamente i piloti ufficiali e Pramac. Gli altri clienti si confrontano con noi, ma fanno le proprie scelte. Quindi è servito del tempo per le negoziazioni con Oliveira, ma nel frattempo si è inserita l’Aprilia con una buona offerta che lui ha accettato. Ed è comprensibile, perché non eravamo pronti a offrirgli un contratto a in quel momento”.
    Le parole di Ciabatti
    “Quando poi Alex Marquez ha parlato direttamente con la Gresini Racing, ha chiuso un accordo che ha soddisfatto ambo le parti – ha aggiunto Ciabatti -. Io ho parlato con Oliveira e suo padre Paulo sul camion di Gresini a Barcellona. Le discussioni sono state generiche su un possibile passaggio in Ducati, senza scendere nei particolari del contratto o del compenso. Aprilia è stata semplicemente più veloce di noi, offrendogli un contratto diretto con la fabbrica. L’Aprilia in fin dei conti è molto competitiva e vedendo i risultati di Aleix Espargarò e Vinales, avrà pensato di poter fare altrettanto bene, se non meglio di loro”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Ciabatti su Oliveira: “Non eravamo pronti a offrirgli un contratto”

    ROMA – Le strade di Miguel Oliveira e il team Gresini avrebbero potuto incrociarsi a partire dalla prossima stagione di MotoGp. La trattativa, però, è mai decollata, e il portoghese ha chiuso con Apirlia per il suo passaggio nel team RNF, che dall’anno prossimo sarà satellite della casa di Noale. A spiegare maggiori retroscena è stato il direttore sportivo di Ducati, Paolo Ciabatti: “Abbiamo parlato sia con Oliveira che con Raul Fernandez – ha detto ai microfoni di “Speedweek” -. Con il portoghese la situazione sembrava promettente, ma abbiamo avuto necessità di ricevere l’approvazione del team Gresini. Quest’anno eravamo noi a pagare Bastianini, in quanto in possesso di un contratto diretto con noi. Ma in linea di principio intendiamo pagare solamente i piloti ufficiali e Pramac. Gli altri clienti si confrontano con noi, ma fanno le proprie scelte. Quindi è servito del tempo per le negoziazioni con Oliveira, ma nel frattempo si è inserita l’Aprilia con una buona offerta che lui ha accettato. Ed è comprensibile, perché non eravamo pronti a offrirgli un contratto a in quel momento”.
    Il commento di Ciabatti
    “Quando poi Alex Marquez ha parlato direttamente con la Gresini Racing, ha chiuso un accordo che ha soddisfatto ambo le parti – ha aggiunto Ciabatti -. Io ho parlato con Oliveira e suo padre Paulo sul camion di Gresini a Barcellona. Le discussioni sono state generiche su un possibile passaggio in Ducati, senza scendere nei particolari del contratto o del compenso. Aprilia è stata semplicemente più veloce di noi, offrendogli un contratto diretto con la fabbrica. L’Aprilia in fin dei conti è molto competitiva e vedendo i risultati di Aleix Espargarò e Vinales, avrà pensato di poter fare altrettanto bene, se non meglio di loro”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Mir: “Il mio prossimo compagno di squadra sarà veloce”

    ROMA – “La situazione con Suzuki non è ottimale. Mentalmente è stato difficile, ero scioccato. Questa è una situazione che non auguro a nessuno. Ci sono delle persone che troveranno presto un altro lavoro, ma ci sono altre persone che magari non lo troveranno così facilmente”. Sono parole di Joan Mir ai microfoni ufficiali della MotoGp, dove parla della notizia dell’addio di Suzuki al Motomondiale, annuncio arrivato a sorpresa, anche per i piloti. Per il campione del mondo 2020 ora si apre la ricerca di una nuova scuderia, mentre si sono aperte le porte della Honda LCR per Alex Rins, suo compagno di squadra: “Vedremo l’anno prossimo cosa potremmo fare. Alex è stato un grande compagno di squadra, credo che il mio prossimo partner lo sarà altrettanto”, ha detto Mir.
    Le parole di Mir
    La stagione della Suzuki è stata certamente condizionata dall’annuncio di lasciare le corse a fine anno. Tuttavia, per Mir non sono arrivati piazzamenti a podio in questo 2022. “Al momento quest’anno è stato imprevedibile. Nella prima parte di stagione abbiamo avuto problemi con la moto, a Mandalika ho fatto fatica tutto il weekend. Poi abbiamo iniziato a capirla, ma anche al Mugello abbiamo avuto difficoltà”, ha concluso Mir. 

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    MotoGp, Mir: “La situazione con Suzuki mi ha sconvolto”

    ROMA – Non è un 2022 facile per la Suzuki e i suoi piloti. Prima le prestazioni non all’altezza in pista, poi il repentino addio alle corse, annunciato a freddo dalla stessa scuderia giapponese. “La situazione con Suzuki – dice Joan Mir ai microfoni ufficiali della MotoGp – non è ottimale. Mentalmente è stato difficile, ero scioccato. Questa è una situazione che non auguro a nessuno. Ci sono delle persone che troveranno presto un altro lavoro, ma ci sono altre persone che magari non lo troveranno così facilmente”. Mentre però Alex Rins ha trovato posto in Honda LRC, non c’è stato alcun annuncio per il campione del mondo 2020, che afferma: “Vedremo l’anno prossimo cosa potremmo fare. Alex è stato un grande compagno di squadra, credo che il mio prossimo partner lo sarà altrettanto”.
    Il 2022 di Mir
    La stagione della Suzuki è stata certamente condizionata dall’annuncio di lasciare le corse a fine anno. Tuttavia, per Mir non sono arrivati piazzamenti a podio in questo 2022. Il bilancio di Mir non può essere dunque quello di due anni fa e per concludere dice: “Al momento quest’anno è stato imprevedibile. Nella prima parte di stagione abbiamo avuto problemi con la moto, a Mandalika ho fatto fatica tutto il weekend. Poi abbiamo iniziato a capirla, ma anche al Mugello abbiamo avuto difficoltà”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Jorge Lorenzo: “C'è differenza rispetto al passato, le grandi rivalità accendono i fan”

    ROMA – Una sostanziale differenza con il passato, soprattutto nei rapporti tra piloti. Questo è quanto notato ultimamente dall’ex centauro maiorchino Jorge Lorenzo. “A differenza del passato, oggi i piloti sembrano tutti amici – ha dichiarato a Cycle World – Quartararo non si rivolge a Bagnaia nello stesso modo mio e di Rossi. Pecco non parla con Jorge Martín come Rossi con Stoner. Nella MotoGp di oggi hanno tutti buoni rapporti o un grande rispetto per ogni pilota, ma le battaglie spietate hanno sempre acceso i fan. Penso allo sguardo che Gibernau rivolse a Valentino a Jerez 2005, alle lotte di Rossi con Stoner o Biaggi. Quelle rivalità le sentivi nell’aria, ed è lo stesso in Formula 1, dove il dualismo tra Lewis Hamilton e Max Verstappen, o tra Verstappen e Leclerc, sono tangibili”.
    “Rossi? Fu difficile per me”
    Il cinque volte campione del mondo ritorna sulle sue battaglie in pista con Valentino Rossi. “Fu sicuramente molto difficile per me. Senza la mia forte personalità, probabilmente sarei stato schiacciato psicologicamente perché Valentino aveva tutte le attenzioni, era amato da tutti e questo ti faceva sentire molto piccolo. Io però ero un tipo determinato e, una volta abbassata la visiera, il mio unico obiettivo era vincere. Poi battere Rossi, per di più con la stessa moto – conclude Lorenzo – mi ha dato tante soddisfazioni e popolarità”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Jorge Lorenzo: “Le rivalità del passato le senti nell'aria, oggi sembrano tutti amici”

    ROMA – Per Jorge Lorenzo il clima all’interno dei box negli ultimi anni è notevolmente cambiato. Ora, rispetto a tanti anni fa, si respira più armonia. “A differenza del passato, i piloti sembrano tutti amici – ha spiegato l’iberico a Cycle World – Quartararo non si rivolge a Bagnaia nello stesso modo mio e di Rossi. Pecco non parla con Jorge Martín come Rossi con Stoner. Oggi nella MotoGp hanno tutti buoni rapporti o un grande rispetto per ogni pilota, ma le battaglie spietate hanno sempre acceso i fan. Penso allo sguardo che Gibernau rivolse a Valentino a Jerez 2005, alle lotte di Rossi con Stoner o Biaggi. Quelle erano rivalità forti, le sentivi nell’aria, ed è lo stesso in Formula 1, dove il dualismo tra Lewis Hamilton e Max Verstappen, o tra Verstappen e Leclerc, sono tangibili”.
    “Rossi? Era amato da tutti”
    L’ex centauro maiorchino ha parlato ancora una volta del dualismo con Rossi che tanto ha entusiasmato in passato i tifosi. “Fu sicuramente molto difficile per me. Senza la mia forte personalità, probabilmente sarei stato schiacciato psicologicamente perché Valentino aveva tutte le attenzioni, era amato da tutti e questo ti faceva sentire molto piccolo. Io però ero un tipo determinato e, una volta abbassata la visiera, il mio unico obiettivo era vincere. Poi battere Rossi, per di più con la stessa moto mi ha dato tante soddisfazioni e popolarità”, così ha concluso Lorenzo. LEGGI TUTTO