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    MotoGp, anche Forcada lascia a Misano: il saluto della Yamaha RNF

    ROMA – Il Gran Premio di Misano, quattoridicesima tappa della MotoGp, avrà un sapore speciale per Andrea Dovizioso, che lascerà il paddock dopo questa gara. Non solo, perché anche per Ramon Forcada, capotecnico della Yamaha, è arrivato il tempo dai saluti, dopo aver risolto il suo contratto con la casa dei Tre Diapason. A confermare la notizia ci sono le parole di Razlan Razali, team principal della Yamaha RNF: “Sarà l’ultima corsa insieme a Ramon Forcada, con il quale è stato un piacere lavorare insieme sin dal 2019. Ha una grande esperienza e conoscenza e ha vinto diversi mondiali”.
    I piloti di Forcada
    Trent’anni di carriera del box Yamaha per Forcada, che ha consigliato alcuni tra i piloti più famosi di questo sport. Barros, Checa, Lorenzo, Vinales: questi sono solo alcuni dei nomi più prestigiosi nella bacheca dello spagnolo. Con il passaggio del team RNF in Aprilia dal prossimo anno, Forcada, 65 anni, ha deciso di interrompere qui la sua avventura in MotoGp. Anche Wilco Zeelemberg, team manager della Yamaha RNF, saluta il suo capotecnico: “È stato con noi per quattro anni e personalmente ho lavorato con lui dal 2010, il che porta il totale di stagioni insieme a 13. Non so quanti GP sono, ma abbiamo vinto 3 mondiali insieme a Jorge Lorenzo”, ricorda l’olandese. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Zeelenberg su Morbidelli: “Questa moto non fa per lui”

    ROMA – “Morbidelli è salito sul podio a Jerez l’anno scorso, tutto andava bene. Poi si è infortunato al ginocchio e da allora non ha più guidato al suo livello. In questo momento è in forma, ma sta ancora faticando e questo è un mistero per me”. Sono queste le parole di Wilco Zeelenberg, ex team manager di Franco Morbidelli, a “Motorsport.com”, mentre cerca di capire i perché della stagione sottotono dell’italo-brasiliano in questa MotoGp. Solo una top 10 in questo 2023 per il pilota Yamaha, che non sta trovando la quadra con l’attuale M1: “Penso che il suo stile di guida non sia adatto alla moto”, ha aggiunto Zeelenberg, che guida ancora le operazioni in Yamaha RNF.
    Il confronto con Quartararo
    Se si pensa poi al fatto che Fabio Quartararo sia in testa alla classifica piloti della classe regina con la stessa moto, ecco che il paragone diventa inevitabile. Zeelenberg, infatti, afferma: “Quartararo a volte porta più velocità in curva ma non surriscalda le gomme, guida con meno angolo di piega. Evita i problemi che hanno gli altri piloti. I suoi compagni di squadra guidano più “vecchio stile”. Frenano forte e entrano in curva con il freno inserito. Quartararo frena secco, lo rilascia e poi gira. Lo fa in ogni curva e riesce ad essere uno o due km/h più veloce”. Poi l’olandese conclude: “Condividiamo tutti i dati e vediamo esattamente cosa sta facendo Quartararo. Grazie al suo talento, gestisce meglio la moto. È molto alto e può mantenere la trazione sulla ruota posteriore in ogni momento. Lo fa meglio di altri. Il suo successo è una combinazione di fattori”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Zeelenberg: “Morbidelli? Per me è un mistero”

    ROMA – Franco Morbidelli è una delle incognite di questa MotoGp. Il pilota di Roma non si sta infatti adattando alla Yamaha M1 ufficiale e Wilco Zeelenberg, suo ex team manager, cerca di spiegarsi il perché di queste prestazioni sottotono in un’intervista a a “Motorsport.com”, dove afferma: “Morbidelli è salito sul podio a Jerez l’anno scorso, tutto andava bene. Poi si è infortunato al ginocchio e da allora non ha più guidato al suo livello. In questo momento è in forma, ma sta ancora faticando e questo è un mistero per me”. Solo una top 10 in questo 2023 per il pilota Yamaha, che non sta trovando la quadra con l’attuale moto: “Penso che il suo stile di guida non sia adatto alla moto”, ha aggiunto Zeelenberg, che guida ancora le operazioni in Yamaha RNF.
    Le parole di Zeelenberg
    Se si pensa poi al fatto che Fabio Quartararo sia in testa alla classifica piloti della classe regina con la stessa moto, ecco che il paragone diventa inevitabile. Zeelenberg, infatti, afferma: “Quartararo a volte porta più velocità in curva ma non surriscalda le gomme, guida con meno angolo di piega. Evita i problemi che hanno gli altri piloti. I suoi compagni di squadra guidano più “vecchio stile”. Frenano forte e entrano in curva con il freno inserito. Quartararo frena secco, lo rilascia e poi gira. Lo fa in ogni curva e riesce ad essere uno o due km/h più veloce”. “Condividiamo tutti i dati e vediamo esattamente cosa sta facendo Quartararo. Grazie al suo talento, gestisce meglio la moto. È molto alto e può mantenere la trazione sulla ruota posteriore in ogni momento. Lo fa meglio di altri. Il suo successo è una combinazione di fattori”, ha poi concluso l’olandese, elogiando l’operato del campione del mondo in carica. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Mir passa alla Honda: firmato un biennale

    ROMA – Joan Mir sarà un pilota della Honda HRC per la prossima stagione di MotoGp. Lo spagnolo lascerà dunque la Suzuki, che non parteciperà al prossimo Motomondiale, per entrare nel box di Marc Marquez, che sarà il suo prossimo compagno di scuderia. Il campione del mondo 2020 ha infatti firmato un contratto per due stagioni, per un trasferimento di cui si aspettava solo la conferma ufficiale.
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    MotoGp, Mir firma un biennale con la Honda HRC: è ufficiale

    ROMA – Joan Mir passerà alla Honda HRC per disputare la stagione di MotoGp targata 2023. Il 24enne di Palma di Maiorca lascerà dunque la Suzuki, non in griglia per il prossimo Motomondiale, per raggiungere Marc Marquez, che sarà il suo prossimo compagno di scuderia. Il campione del mondo 2020 ha infatti firmato un contratto per due stagioni, per un trasferimento di cui si aspettava solo la conferma ufficiale.
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    MotoGp, Trimby (IRTA) sull'assenza di Rossi: “Effetti più percepiti che reali”

    ROMA – L’addio di Valentino Rossi dopo quasi trent’anni di Motomondiale ha emozionato gli appassionati di tutto il mondo. C’era però chi, considerando la notorietà del Dottore, aveva ipotizzato tribune vuote per la MotoGp 2022, soprattutto in Italia. Il CEO dell’International Race Teams’ Association (IRTA), Mike Trimby, rigetta però questa ipotesi in un suo intervento a “The BBC Bikes Podcast”: “Tutti dicevano che l’addio di Valentino avrebbe ucciso questo sport. Non è vero. L’effetto della partenza di Valentino è più percepito che reale. Eravamo in calo in Italia, ma non aveva nulla a che fare con Valentino, aveva a che fare con i promotori che facevano salire i prezzi dei biglietti fino al doppio di quelli che dovevano essere”. E per la prima volta dopo quasi tre decadi, il Gran Premio di Misano non vedrà la presenza di Valentino Rossi, che non potrà neanche esserci per sostenere i piloti del VR46 Racing Team, in quanto impegnato in Germania per la prossima tappa del Fanatec GT WCE. 
    Da Roberts a Quartararo
    In effetti, l’affluenza per il Mugello non è stata all’altezza degli anni scorsi. Tuttavia, Trimby porta poi alcuni esempi per sostenere la sua tesi: “Altri come Kenny Roberts, Barry Sheene, tutte le star famose di cui pensavamo di non poter fare a meno, sono andate via e sono emerse nuove stelle”. “Personaggi del calibro di Fabio Quartararo sono venuti dal nulla per essere grandi star e adesso la MotoGp è quasi lo sport più popolare in Francia. Nasceranno sempre nuovi eroi che faranno andare avanti lo sport”, ha poi concluso il britannico. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Bastianini: “Voglio cancellare la prova di Spielberg”

    ROMA – La MotoGp è pronta a sbarcare in Italia per il Gran Premio di Misano ed Enea Bastianini si presenta al weekend di casa con il contratto Ducati in tasca per la prossima stagione. Il riminese, però, non sembra influenzato da questo importante traguardo e afferma: “Non so se saremo in grado di lottare per la vittoria a Misano, ci sono tanti piloti velocissimi su questo tracciato, soprattutto tra gli italiani. Ovviamente ci proveremo, è innegabile che sia tra i miei circuiti preferiti e abbiamo tanta voglia di cancellare la pessima domenica di Spielberg”.
    Le parole di Di Giannantonio
    Anche Fabio Di Giannantonio è carico per l’appuntamento di Misano. Il rookie, a 23 punti in classifica piloti, ha infatti aggiunto: “Misano è Misano, un weekend diverso e speciale. È un tracciato pazzesco e il tifo di casa è sempre incredibile. Ci sono tanti eventi, ci sarà un casco speciale… in generale tanta energia positiva nell’aria. Veniamo da un risultato positivo in Austria e non ci resta che continuare così, magari regalando un po’ di show a chi verrà a sostenerci”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Trimby (IRTA) e l'addio di Rossi: “Effetti solo percepiti, noi in Italia già in calo”

    ROMA – Il mondo delle due ruote è stato scosso dall’addio di Valentino Rossi alla MotoGp nel 2021. La fama glogale del Dottore, soprattutto in Italia, rischia di lasciare un vuoto nel Motomondiale. Mike Trimby, CEO dell’International Race Teams’ Association (IRTA), si rifiuta però di dare credito a questa ipotesi in un suo intervento a “The BBC Bikes Podcast”: “Tutti dicevano che l’addio di Valentino avrebbe ucciso questo sport. Non è vero. L’effetto della partenza di Valentino è più percepito che reale. Eravamo in calo in Italia, ma non aveva nulla a che fare con Valentino, aveva a che fare con i promotori che facevano salire i prezzi dei biglietti fino al doppio di quelli che dovevano essere”. Ora che il Gran Premio di Misano è alle porte, il circuito “Marco Simoncelli” si prepara a vivere l’assenza di Valentino Rossi, che non potrà neanche esserci per sostenere i piloti del VR46 Racing Team, in quanto impegnato in Germania per la prossima tappa del Fanatec GT WCE. 
    Le parole di Trimby
    In effetti, l’affluenza per il Mugello non è stata all’altezza degli anni scorsi. Tuttavia, Trimby porta poi alcuni esempi per sostenere la sua tesi: “Altri come Kenny Roberts, Barry Sheene, tutte le star famose di cui pensavamo di non poter fare a meno, sono andate via e sono emerse nuove stelle”. Conclude poi il presidente di IRTA: “Personaggi del calibro di Fabio Quartararo sono venuti dal nulla per essere grandi star e adesso la MotoGp è quasi lo sport più popolare in Francia. Nasceranno sempre nuovi eroi che faranno andare avanti lo sport”. LEGGI TUTTO