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    MotoGp, Uccio: “Vorrei che Valentino provasse la moto di Marini”

    ROMA – Alessio Salucci, meglio noto come Uccio, sta vivendo con grande impegno la sua nuova avventura professionale e di vita, come manager del Mooney VR46 Racing Team. Lo storico amico e assistente di Valentino Rossi è infatti rimasto nel mondo delle due ruote anche dopo che il Dottore ha lasciato la MotoGp per passare alle quattro, iscrivendosi al campionato GT World Challenge. Uccio è intervenuto in una diretta organizzata da GPOne.com, rivelando anche una sua idea molto suggestiva: “Mi piacerebbe che provasse la ‘sua’ Ducati, anche se a lui non bastano tre giri. Bisognerebbe organizzare un vero e proprio test, e sappiamo quanto sia difficile farlo. Io sto un po’ insistendo con lui, sono un romantico: mi piacerebbe che provasse la moto di suo fratello (Luca Marini, ndr)”. 
    La risposta del Dottore
    Un’ipotesi molto suggestiva, ma difficilmente realizzabile, almeno nel futuro prossimo. Uccio infatti ha specificato: “Al momento non lo vedo tentato, attualmente è molto concentrato sul suo impegno a quattro ruote. Il suo impegno è quasi lo stesso di quando correva in MotoGp: si allena tutti i giorni perché è un campionato molto difficile, è sempre sui kart”. E, infine, una chiusura sull’impatto che l’addio di Rossi ha avuto sul motomondiale: “Sapevo che non sarebbe stato un bel momento per lo sport. Il suo ritiro pesa tanto, ma rimane uno sport meraviglioso e noi abbiamo tanti italiani forti. Questa academy è la sua eredità”.  LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Marquez: “Se sogno di vincere? Sogno di tornare a guidare senza dolore”

    ROMA – Marc Marquez è tornato a raccontarsi, mentre sta proseguendo il proprio percorso di recupero dopo la quarta operazione al braccio destro. Lo spagnolo è infatti protagonista nella serie prodotta da HRC e il Repsol Honda Team denominata “Behind the Dream: Marc”, e ha parlato del proprio futuro in MotoGp, tra paure e speranze. “Mi hanno chiesto se sogno di tornare a vincere una gara. Più che altro sogno di tornare a guidare senza dolore, guidare la moto e pensare a come impostare la prossima curva, non a come posizionarmi con il corpo per farlo”, ha ammesso. Per poi proseguire: “Quando sei a casa, ovviamente, hai quella sensazione di voler tornare a guidare, però puoi tenerla sotto controllo. Ma quando sei su un circuito e senti le moto, vedi la tua squadra, la tua moto… è qualcosa che ti rende nervoso, perché in fondo è la tua moto, anche se con un altro numero”. 
    L’otto volte campione del mondo ha proseguito spiegando come una serie così prolungata di problemi si ripercuota sulla sua mentalità: “La paura che potresti provare per un weekend di gara importante è molto diversa dalla paura che potresti provare per il tuo futuro. In un weekend di gara, sai che darai il tuo cento per cento, ma lunedì sarà un altro giorno; ma la paura per il tuo futuro, ad esempio con la situazione che ho ora, è diversa. Certo, il rischio che corro in moto sarà sempre lo stesso perché è la mia mentalità e non posso guidare in qualsiasi altro modo, ma il modo di affrontare gli infortuni, affrontare il mio futuro, sta cambiando. Ma questo non riguarda solo me. A 30 anni non hai la stessa mentalità rispetto a quando ne hai 20”. 

    “Alla Honda tutti stanno dando il massimo”
    Il focus si è poi spostato sui temi strettamente di pista, visto che senza di lui, Honda di fatto non è competitiva. “Tutti stanno dando il proprio cento per cento, ma ora, in una situazione difficile, la cosa più importante è mantenere tutti motivati – sottolinea Marquez -. È molto difficile testare nuove soluzioni in un weekend di gara perché le variabili sono molte e il tempo è poco. La cosa più importante è che tutti nel team accettino che siamo in un momento difficile. Appena accetti questo, arriva il momento di lavorare, di cercare di capire qual è la strada per migliorare nel futuro”.
    In un periodo così difficile, è molto importante essere circondato da persone di cui ci si fida. E questo è un altro tema molto importante toccato da Marquez: “Le persone intorno a me sono le più importanti perché anche io sono una persona… Posso dire ‘sì, sono forte’, ma dipende dalla situazione, ho bisogno di persone attorno a me nel caso avessi dei dubbi, per condividere una notizia buona o cattiva. È impossibile tenere tutto per sé, devi parlare con qualcuno se vuoi affrontare i problemi. Con la mia squadra ci fidiamo l’uno dell’altro: siamo come un bunker, possiamo parlare di tutto perché manteniamo i segreti”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Marquez: “La paura del futuro è diversa, a 30 anni mentalità cambia”

    ROMA – Marc Marquez sta proseguendo il proprio percorso di recupero dopo l’ennesima operazione al braccio destro, raccontando le proprie sensazioni per il futuro. Lo spagnolo è infatti protagonista nella serie prodotta da HRC e il Repsol Honda Team denominata “Behind the Dream: Marc”, e ha parlato del proprio futuro in MotoGp, tra paure e speranze. “Mi hanno chiesto se sogno di tornare a vincere una gara. Più che altro sogno di tornare a guidare senza dolore, guidare la moto e pensare a come impostare la prossima curva, non a come posizionarmi con il corpo per farlo”, ha ammesso. Per poi proseguire: “Quando sei a casa, ovviamente, hai quella sensazione di voler tornare a guidare, però puoi tenerla sotto controllo. Ma quando sei su un circuito e senti le moto, vedi la tua squadra, la tua moto… è qualcosa che ti rende nervoso, perché in fondo è la tua moto, anche se con un altro numero”. 
    L’otto volte campione del mondo ha proseguito spiegando come una serie così prolungata di problemi si ripercuota sulla sua mentalità: “La paura che potresti provare per un weekend di gara importante è molto diversa dalla paura che potresti provare per il tuo futuro. In un weekend di gara, sai che darai il tuo cento per cento, ma lunedì sarà un altro giorno; ma la paura per il tuo futuro, ad esempio con la situazione che ho ora, è diversa. Certo, il rischio che corro in moto sarà sempre lo stesso perché è la mia mentalità e non posso guidare in qualsiasi altro modo, ma il modo di affrontare gli infortuni, affrontare il mio futuro, sta cambiando. Ma questo non riguarda solo me. A 30 anni non hai la stessa mentalità rispetto a quando ne hai 20”. 

    “È importante tenere tutti motivati”
    Il focus si è poi spostato sui temi strettamente di pista, visto che senza di lui, Honda di fatto non è competitiva. “Tutti stanno dando il proprio cento per cento, ma ora, in una situazione difficile, la cosa più importante è mantenere tutti motivati – sottolinea Marquez -. È molto difficile testare nuove soluzioni in un weekend di gara perché le variabili sono molte e il tempo è poco. La cosa più importante è che tutti nel team accettino che siamo in un momento difficile. Appena accetti questo, arriva il momento di lavorare, di cercare di capire qual è la strada per migliorare nel futuro”.
    In un periodo così difficile, è molto importante essere circondato da persone di cui ci si fida. E questo è un altro tema molto importante toccato da Marquez: “Le persone intorno a me sono le più importanti perché anche io sono una persona… Posso dire ‘sì, sono forte’, ma dipende dalla situazione, ho bisogno di persone attorno a me nel caso avessi dei dubbi, per condividere una notizia buona o cattiva. È impossibile tenere tutto per sé, devi parlare con qualcuno se vuoi affrontare i problemi. Con la mia squadra ci fidiamo l’uno dell’altro: siamo come un bunker, possiamo parlare di tutto perché manteniamo i segreti”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, la scelta di Ducati: Bastianini al fianco di Bagnaia nel 2023

    ROMA – La Ducati ha scelto Enea Bastianini per affiancare Francesco Bagnaia nella prossima stagione di MotoGp. La decisione è arrivata dopo una lunga riflessione da parte della casa di Borgo Panigale, che doveva ingaggiare uno tra il riminese e Jorge Martin. Con lo spagnolo che resterà in Pramac con il pacchetto ufficiale Ducati, ora Bastianini può salire in sella alla Desmosedici a partire dal 2023. Queste le parole di Luigi Dall’Igna, direttore generale di Ducati Corse: “Siamo davvero felici di avere Bastianini nel team ufficiale. Enea è un pilota dal grande talento che è maturato molto in questi due anni con Ducati. Ha saputo crescere velocemente, ottenendo due podi nel suo anno di debutto in MotoGP e poi centrando tre bellissime vittorie quest’anno con il team Gresini in Qatar, America e Francia. Siamo convinti che il prossimo anno, come pilota ufficiale del Ducati Lenovo Team, potrà compiere un ulteriore passo avanti ed essere sempre tra i protagonisti in ogni gara. Non è stata comunque una scelta facile, perché sia Enea che Jorge Martin sono due giovani piloti velocissimi, ed è proprio per questo che abbiamo voluto comunque assicurare ad entrambi lo stesso materiale e lo stesso supporto tecnico. Siamo certi che entrambi potranno dimostrare in pista tutto il loro grande talento”.
    Le parole di Bastianini
    Queste invece le prime dichiarazioni da pilota Ducati di Enea Bastianini, che ha vinto il duello a distanza con Martin: “Sono davvero molto contento di poter vestire i colori della squadra ufficiale Ducati a partire dal prossimo anno. Era il mio sogno e adesso si è avverato. In questi due anni in MotoGP ho imparato e sono cresciuto molto e credo che insieme agli ingegneri e agli uomini del Ducati Lenovo Team potrò solo migliorare! Ringrazio Claudio, Gigi, Paolo e Davide per aver avuto fiducia in me e avermi dato questa opportunità incredibile, ma voglio anche ringraziare Nadia e tutto il team Gresini per il grande supporto che ho ricevuto da loro in questa bellissima stagione insieme. Cercherò di chiudere nel miglior modo possibile questo 2022, prima di affrontare con il massimo impegno ed il giusto spirito di squadra la mia nuova avventura da pilota ufficiale Ducati”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Bastianini si prende la Ducati: sarà il compagno di Bagnaia nel 2023

    ROMA – Sarà Enea Bastianini a correre al fianco di Francesco Bagnaia nel 2023 di MotoGp. Il comunicato ufficiale è arrivato dopo una lunga riflessione da parte della casa di Borgo Panigale, che doveva ingaggiare uno tra il riminese e Jorge Martin. Con lo spagnolo che resterà in Pramac con il pacchetto ufficiale Ducati, ora Bastianini può salire in sella alla Desmosedici a partire dal 2023. Queste le parole di Luigi Dall’Igna, direttore generale di Ducati Corse: “Siamo davvero felici di avere Bastianini nel team ufficiale. Enea è un pilota dal grande talento che è maturato molto in questi due anni con Ducati. Ha saputo crescere velocemente, ottenendo due podi nel suo anno di debutto in MotoGP e poi centrando tre bellissime vittorie quest’anno con il team Gresini in Qatar, America e Francia. Siamo convinti che il prossimo anno, come pilota ufficiale del Ducati Lenovo Team, potrà compiere un ulteriore passo avanti ed essere sempre tra i protagonisti in ogni gara. Non è stata comunque una scelta facile, perché sia Enea che Jorge Martin sono due giovani piloti velocissimi, ed è proprio per questo che abbiamo voluto comunque assicurare ad entrambi lo stesso materiale e lo stesso supporto tecnico. Siamo certi che entrambi potranno dimostrare in pista tutto il loro grande talento”.
    Il commento di Bastianini
    Queste invece le prime dichiarazioni da pilota Ducati di Enea Bastianini, che ha vinto il duello a distanza con Martin: “Sono davvero molto contento di poter vestire i colori della squadra ufficiale Ducati a partire dal prossimo anno. Era il mio sogno e adesso si è avverato. In questi due anni in MotoGP ho imparato e sono cresciuto molto e credo che insieme agli ingegneri e agli uomini del Ducati Lenovo Team potrò solo migliorare! Ringrazio Claudio, Gigi, Paolo e Davide per aver avuto fiducia in me e avermi dato questa opportunità incredibile, ma voglio anche ringraziare Nadia e tutto il team Gresini per il grande supporto che ho ricevuto da loro in questa bellissima stagione insieme”. “Cercherò di chiudere nel miglior modo possibile questo 2022, prima di affrontare con il massimo impegno ed il giusto spirito di squadra la mia nuova avventura da pilota ufficiale Ducati”, ha poi concluso il classe 1997. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Kazuki Watanabe sostituirà Joan Mir a Misano

    ROMA – La Suzuki ha annunciato che Kazuki Watanabe, 31enne giapponese e pilota endurance, sostituirà Joan Mir a Misano nel prossimo weekend di gara di MotoGp. Lo spagnolo è infatti fermo ai box per consentire la guarigione della caviglia destra. Watanabe ha registrato un buon risultato nella 8 Ore di Suzuka, dove è salito sul podio. Gareggia anche su una GSX-R1000R nell’All Japan Road Race per il team Yoshimura Suzuki RideWin: attualmente è terzo nella classifica del campionato.
    Le parole di Watanabe
    “Per prima cosa – afferma il pilota – vorrei augurare a Joan una pronta guarigione. Sono stato davvero contento della chiamata per provare la MotoGp su quella pista. Farò del mio meglio per restituire qualcosa alla squadra che mi ha dato questa possibilità”. Queste invece le dichiarazioni del team manager della Suzuki, Livio Suppo: “Siamo molto dispiaciuti che Joan non possa correre a Misano e gli auguriamo una pronta guarigione. Nel frattempo siamo lieti di accogliere nel nostro team Kazuki Watanabe. Ha molta esperienza con la Suzuki e sta disputando una buona stagione nella All Japan. La GSX-RR sarà una sfida molto diversa, ma faremo del nostro meglio per assicurargli il massimo per questa esperienza”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, la Suzuki chiama Kazuki Watanabe: a Misano ci sarà lui al posto di Mir

    ROMA – Kazuki Watanabe correrà al posto di Joan Mir a Misano, in quella che sarà la quattoridicesima tappa di questa MotoGp: è questa la scelta della Suzuki. Lo spagnolo è infatti convalescente da un problema alla caviglia destra, che gli ha imposto un riposo di 15 giorni. Watanabe ha registrato un buon risultato nella 8 Ore di Suzuka, dove è salito sul podio. Gareggia anche su una GSX-R1000R nell’All Japan Road Race per il team Yoshimura Suzuki RideWin: attualmente è terzo nella classifica del campionato.
    Il commento di Suppo
    “Per prima cosa – afferma il pilota – vorrei augurare a Joan una pronta guarigione. Sono stato davvero contento della chiamata per provare la MotoGp su quella pista. Farò del mio meglio per restituire qualcosa alla squadra che mi ha dato questa possibilità”. “Siamo molto dispiaciuti che Joan non possa correre a Misano e gli auguriamo una pronta guarigione. Nel frattempo – ha detto il team manager della Suzuki, Livio Suppo – siamo lieti di accogliere nel nostro team Kazuki Watanabe. Ha molta esperienza con la Suzuki e sta disputando una buona stagione nella All Japan”. “La GSX-RR sarà una sfida molto diversa, ma faremo del nostro meglio per assicurargli il massimo per questa esperienza”, conclude l’italiano. LEGGI TUTTO

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    MotoGp: i team manager approvano la sprint race

    ROMA – La MotoGp dal 2023 presenterà a ogni weekend la sprint race, una mini-gara che non sostituirà però le classiche qualifiche, comunque in programma il sabato. Gli appassionati si sono divisi sul tema, ma i team manager di Ducati, Honda, Aprilia e KTM non hanno dubbi: tutti favorevoli, come spiegano nei loro interventi ai microfoni ufficiali del Motomondiale. Paolo Ciabatti, numero uno del box Ducati, ha detto: “È il momento perfetto per introdurre qualcosa di nuovo, per rendere il nostro format più attraente per gli spettatori. Potremmo aver bisogno di un po’ di tempo per capire le conseguenze, ma è una buona cosa per noi. È una pressione extra, una gara è una gara, anche se piccola. Sarà super divertente vedere le varie strategie in pista”. L’uomo chiave della Honda, Alberto Puig, aggiunge: “La sprint darà ai tifosi più motivi per divertirsi e guardare le gare, che è la cosa più bella di questo sport. Per i piloti sarà anche impegnativo, ma anche molto interessante dal punto di vista del campionato”.
    Le parole di Guidotti e Bonora
    Sprint promossa anche nel giudizio di Francesco Guidotti, team manager KTM: “È ora di dare una svolta per progredire nel nostro sport. Alla fine, la gara è il motivo per cui siamo qui. Credo che sarà accolta con favore. Dovremo comunque settare la nostra moto e prepararla per la gara di domenica. Non cambierà molto, ma il sabato sarà più interessante”. Chiude questa rassegna Paolo Bonora, capo del box Aprilia, che afferma: “Per i tifosi sarà un’ulteriore occasione per seguirci. Ci sarà più lotta in pista. Ma per sabato sarà importante non correre troppi rischi, altrimenti perderemo occasioni per domenica. Anche per i piloti sarà qualcosa di diverso perché sabato dovranno spingere molto e poi pensare alla gara vera e propria”. LEGGI TUTTO