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    MotoGp, Trimby (IRTA) sull'assenza di Rossi: “Effetti più percepiti che reali”

    ROMA – L’addio di Valentino Rossi dopo quasi trent’anni di Motomondiale ha emozionato gli appassionati di tutto il mondo. C’era però chi, considerando la notorietà del Dottore, aveva ipotizzato tribune vuote per la MotoGp 2022, soprattutto in Italia. Il CEO dell’International Race Teams’ Association (IRTA), Mike Trimby, rigetta però questa ipotesi in un suo intervento a “The BBC Bikes Podcast”: “Tutti dicevano che l’addio di Valentino avrebbe ucciso questo sport. Non è vero. L’effetto della partenza di Valentino è più percepito che reale. Eravamo in calo in Italia, ma non aveva nulla a che fare con Valentino, aveva a che fare con i promotori che facevano salire i prezzi dei biglietti fino al doppio di quelli che dovevano essere”. E per la prima volta dopo quasi tre decadi, il Gran Premio di Misano non vedrà la presenza di Valentino Rossi, che non potrà neanche esserci per sostenere i piloti del VR46 Racing Team, in quanto impegnato in Germania per la prossima tappa del Fanatec GT WCE. 
    Da Roberts a Quartararo
    In effetti, l’affluenza per il Mugello non è stata all’altezza degli anni scorsi. Tuttavia, Trimby porta poi alcuni esempi per sostenere la sua tesi: “Altri come Kenny Roberts, Barry Sheene, tutte le star famose di cui pensavamo di non poter fare a meno, sono andate via e sono emerse nuove stelle”. “Personaggi del calibro di Fabio Quartararo sono venuti dal nulla per essere grandi star e adesso la MotoGp è quasi lo sport più popolare in Francia. Nasceranno sempre nuovi eroi che faranno andare avanti lo sport”, ha poi concluso il britannico. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Bastianini: “Voglio cancellare la prova di Spielberg”

    ROMA – La MotoGp è pronta a sbarcare in Italia per il Gran Premio di Misano ed Enea Bastianini si presenta al weekend di casa con il contratto Ducati in tasca per la prossima stagione. Il riminese, però, non sembra influenzato da questo importante traguardo e afferma: “Non so se saremo in grado di lottare per la vittoria a Misano, ci sono tanti piloti velocissimi su questo tracciato, soprattutto tra gli italiani. Ovviamente ci proveremo, è innegabile che sia tra i miei circuiti preferiti e abbiamo tanta voglia di cancellare la pessima domenica di Spielberg”.
    Le parole di Di Giannantonio
    Anche Fabio Di Giannantonio è carico per l’appuntamento di Misano. Il rookie, a 23 punti in classifica piloti, ha infatti aggiunto: “Misano è Misano, un weekend diverso e speciale. È un tracciato pazzesco e il tifo di casa è sempre incredibile. Ci sono tanti eventi, ci sarà un casco speciale… in generale tanta energia positiva nell’aria. Veniamo da un risultato positivo in Austria e non ci resta che continuare così, magari regalando un po’ di show a chi verrà a sostenerci”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Trimby (IRTA) e l'addio di Rossi: “Effetti solo percepiti, noi in Italia già in calo”

    ROMA – Il mondo delle due ruote è stato scosso dall’addio di Valentino Rossi alla MotoGp nel 2021. La fama glogale del Dottore, soprattutto in Italia, rischia di lasciare un vuoto nel Motomondiale. Mike Trimby, CEO dell’International Race Teams’ Association (IRTA), si rifiuta però di dare credito a questa ipotesi in un suo intervento a “The BBC Bikes Podcast”: “Tutti dicevano che l’addio di Valentino avrebbe ucciso questo sport. Non è vero. L’effetto della partenza di Valentino è più percepito che reale. Eravamo in calo in Italia, ma non aveva nulla a che fare con Valentino, aveva a che fare con i promotori che facevano salire i prezzi dei biglietti fino al doppio di quelli che dovevano essere”. Ora che il Gran Premio di Misano è alle porte, il circuito “Marco Simoncelli” si prepara a vivere l’assenza di Valentino Rossi, che non potrà neanche esserci per sostenere i piloti del VR46 Racing Team, in quanto impegnato in Germania per la prossima tappa del Fanatec GT WCE. 
    Le parole di Trimby
    In effetti, l’affluenza per il Mugello non è stata all’altezza degli anni scorsi. Tuttavia, Trimby porta poi alcuni esempi per sostenere la sua tesi: “Altri come Kenny Roberts, Barry Sheene, tutte le star famose di cui pensavamo di non poter fare a meno, sono andate via e sono emerse nuove stelle”. Conclude poi il presidente di IRTA: “Personaggi del calibro di Fabio Quartararo sono venuti dal nulla per essere grandi star e adesso la MotoGp è quasi lo sport più popolare in Francia. Nasceranno sempre nuovi eroi che faranno andare avanti lo sport”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Bastianini: “Spielberg da dimenticare, a Misano cercheremo di vincere”

    ROMA – Il Gran Premio di Misano è pronto ad accogliere i protagonisti del Motomondiale, primo fra tutti Enea Bastianini, pilota di Rimini e nuovo alfiere della Ducati per la MotoGp 2023. Il talento del team Gresini, però, non sembra influenzato da questo importante traguardo e afferma: “Non so se saremo in grado di lottare per la vittoria a Misano, ci sono tanti piloti velocissimi su questo tracciato, soprattutto tra gli italiani. Ovviamente ci proveremo, è innegabile che sia tra i miei circuiti preferiti e abbiamo tanta voglia di cancellare la pessima domenica di Spielberg”.
    Le impressioni di Di Giannantonio
    Anche Fabio Di Giannantonio è carico per l’appuntamento di Misano. Il rookie, a 23 punti in classifica piloti, ha infatti aggiunto: “Misano è Misano, un weekend diverso e speciale. È un tracciato pazzesco e il tifo di casa è sempre incredibile. Ci sono tanti eventi, ci sarà un casco speciale… in generale tanta energia positiva nell’aria”. “Veniamo da un risultato positivo in Austria e non ci resta che continuare così, magari regalando un po’ di show a chi verrà a sostenerci”, ha poi concluso il pilota di Roma. LEGGI TUTTO

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    MotoGp: il team Pramac conferma Martin e Zarco per il 2023

    ROMA – Jorge Martin e Johann Zarco saranno i piloti del team Pramac anche nella stagione 2023 di MotoGp. La notizia della scuderia satellite della Ducati è arrivata dopo l’ufficialità del passaggio di Enea Bastianini nella squadra ufficiale di Borgo Panigale. Il riminese ha infatti battuto proprio la concorrenza di Martin, al quale però è stato assicurato lo stesso trattamento che sarà riservato al collega.
    Le parole di Campinoti
    Paolo Campinoti, team principal di Pramac, ha parlato dopo la conferma di Martin e Zarco: “Come Team Principal di Prima Pramac Racing non potrei essere più felice di ritrovare nel nostro box anche per la prossima stagione Johann e Jorge.Sono in primis due ragazzi speciali, ma anche due piloti formidabili con un talento raro. Con loro abbiamo raggiunto già grandi traguardi e ho la consapevolezza che per questa seconda parte di stagione e la prossima sapremo crescere ancora molto, insieme, come solo un team come il nostro sa fare”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, team Pramac: Martin e Zarco confermati per il 2023

    ROMA – Arriva la conferma per Jorge Martin e Johann Zarco, che saranno i piloti del team Pramac anche nel Mondiale 2023 di MotoGp. La notizia della scuderia satellite della Ducati è arrivata dopo l’ufficialità del passaggio di Enea Bastianini nella squadra ufficiale di Borgo Panigale. Il riminese ha infatti battuto proprio la concorrenza di Martin, al quale però è stato assicurato lo stesso trattamento che sarà riservato al collega.
    Il commento di Campinoti
    Paolo Campinoti, team principal di Pramac, ha parlato dopo la conferma di Martin e Zarco: “Come Team Principal di Prima Pramac Racing non potrei essere più felice di ritrovare nel nostro box anche per la prossima stagione Johann e Jorge.Sono in primis due ragazzi speciali, ma anche due piloti formidabili con un talento raro. Con loro abbiamo raggiunto già grandi traguardi e ho la consapevolezza che per questa seconda parte di stagione e la prossima sapremo crescere ancora molto, insieme, come solo un team come il nostro sa fare”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Uccio: “Vorrei che Valentino provasse la moto di Marini”

    ROMA – Alessio Salucci, meglio noto come Uccio, sta vivendo con grande impegno la sua nuova avventura professionale e di vita, come manager del Mooney VR46 Racing Team. Lo storico amico e assistente di Valentino Rossi è infatti rimasto nel mondo delle due ruote anche dopo che il Dottore ha lasciato la MotoGp per passare alle quattro, iscrivendosi al campionato GT World Challenge. Uccio è intervenuto in una diretta organizzata da GPOne.com, rivelando anche una sua idea molto suggestiva: “Mi piacerebbe che provasse la ‘sua’ Ducati, anche se a lui non bastano tre giri. Bisognerebbe organizzare un vero e proprio test, e sappiamo quanto sia difficile farlo. Io sto un po’ insistendo con lui, sono un romantico: mi piacerebbe che provasse la moto di suo fratello (Luca Marini, ndr)”. 
    La risposta del Dottore
    Un’ipotesi molto suggestiva, ma difficilmente realizzabile, almeno nel futuro prossimo. Uccio infatti ha specificato: “Al momento non lo vedo tentato, attualmente è molto concentrato sul suo impegno a quattro ruote. Il suo impegno è quasi lo stesso di quando correva in MotoGp: si allena tutti i giorni perché è un campionato molto difficile, è sempre sui kart”. E, infine, una chiusura sull’impatto che l’addio di Rossi ha avuto sul motomondiale: “Sapevo che non sarebbe stato un bel momento per lo sport. Il suo ritiro pesa tanto, ma rimane uno sport meraviglioso e noi abbiamo tanti italiani forti. Questa academy è la sua eredità”.  LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Marquez: “Se sogno di vincere? Sogno di tornare a guidare senza dolore”

    ROMA – Marc Marquez è tornato a raccontarsi, mentre sta proseguendo il proprio percorso di recupero dopo la quarta operazione al braccio destro. Lo spagnolo è infatti protagonista nella serie prodotta da HRC e il Repsol Honda Team denominata “Behind the Dream: Marc”, e ha parlato del proprio futuro in MotoGp, tra paure e speranze. “Mi hanno chiesto se sogno di tornare a vincere una gara. Più che altro sogno di tornare a guidare senza dolore, guidare la moto e pensare a come impostare la prossima curva, non a come posizionarmi con il corpo per farlo”, ha ammesso. Per poi proseguire: “Quando sei a casa, ovviamente, hai quella sensazione di voler tornare a guidare, però puoi tenerla sotto controllo. Ma quando sei su un circuito e senti le moto, vedi la tua squadra, la tua moto… è qualcosa che ti rende nervoso, perché in fondo è la tua moto, anche se con un altro numero”. 
    L’otto volte campione del mondo ha proseguito spiegando come una serie così prolungata di problemi si ripercuota sulla sua mentalità: “La paura che potresti provare per un weekend di gara importante è molto diversa dalla paura che potresti provare per il tuo futuro. In un weekend di gara, sai che darai il tuo cento per cento, ma lunedì sarà un altro giorno; ma la paura per il tuo futuro, ad esempio con la situazione che ho ora, è diversa. Certo, il rischio che corro in moto sarà sempre lo stesso perché è la mia mentalità e non posso guidare in qualsiasi altro modo, ma il modo di affrontare gli infortuni, affrontare il mio futuro, sta cambiando. Ma questo non riguarda solo me. A 30 anni non hai la stessa mentalità rispetto a quando ne hai 20”. 

    “Alla Honda tutti stanno dando il massimo”
    Il focus si è poi spostato sui temi strettamente di pista, visto che senza di lui, Honda di fatto non è competitiva. “Tutti stanno dando il proprio cento per cento, ma ora, in una situazione difficile, la cosa più importante è mantenere tutti motivati – sottolinea Marquez -. È molto difficile testare nuove soluzioni in un weekend di gara perché le variabili sono molte e il tempo è poco. La cosa più importante è che tutti nel team accettino che siamo in un momento difficile. Appena accetti questo, arriva il momento di lavorare, di cercare di capire qual è la strada per migliorare nel futuro”.
    In un periodo così difficile, è molto importante essere circondato da persone di cui ci si fida. E questo è un altro tema molto importante toccato da Marquez: “Le persone intorno a me sono le più importanti perché anche io sono una persona… Posso dire ‘sì, sono forte’, ma dipende dalla situazione, ho bisogno di persone attorno a me nel caso avessi dei dubbi, per condividere una notizia buona o cattiva. È impossibile tenere tutto per sé, devi parlare con qualcuno se vuoi affrontare i problemi. Con la mia squadra ci fidiamo l’uno dell’altro: siamo come un bunker, possiamo parlare di tutto perché manteniamo i segreti”. LEGGI TUTTO